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In vigore al: 27/05/2016

a) Legge provinciale 30 settembre 2005, n. 71)
Norme in materia di utilizzazione di acque pubbliche 2)

1)
Pubblicata nel B.U. 11 ottobre 2005, n. 41.
2)
Il titolo è stato così sostituito dall'art. 35, comma 1, della L.P. 26 gennaio 2015, n. 2.

Art. 1 (Ambito di applicazione)    delibera sentenza

(1) La presente legge disciplina l’utilizzazione delle acque pubbliche in conformità al Pianto di Tutela delle Acque, di cui all’articolo 27 della legge provinciale 18 giugno 2002, n. 8, e al Piano generale per l’utilizzazione delle acque pubbliche di cui all’articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670.

(2)  È fatta salva la disciplina delle piccole e medie derivazioni d’acqua per la produzione di energia elettrica. 3)

massimeDelibera N. 2691 del 25.07.2005 - Direttive per le utenze di innevamento artificiale
3)
L'art. 1 è stato così sostituito dall'art. 35, comma 2, della L.P. 26 gennaio 2015, n. 2.

Art. 2 (Competenze)

(1)  L'assessore provinciale competente in materia di acque pubbliche ed energia decide sulle domande di riconoscimento e di concessione di piccole e grandi derivazioni d'acqua, al rilascio del nulla osta previsto dall'articolo 20 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, nonché al rilascio della licenza di attingimento di acqua. 4)

4)
L'art. 2, comma 1, è stato così modificato dall'art. 36, comma 2, della L.P. 26 gennaio 2015, n. 2.

Art. 3 (Istruttoria)    delibera sentenza

(1)  Le domande per il rilascio delle concessioni sono presentate, corredate della documentazione prescritta dal direttore della Agenzia provinciale per l'ambiente 5), al competente ufficio della medesima ripartizione. Esse sono ammesse ad istruttoria con ordinanza dell'ufficio competente della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  che viene pubblicata mediante affissione per 15 giorni presso l'ufficio stesso e all'albo del comune o dei comuni dove sono previsti la presa, l'impianto e l'eventuale restituzione d'acqua della derivazione richiesta. All'organizzazione degli agricoltori più rappresentativa a livello locale viene trasmessa una copia dell'ordinanza. L'ordinanza stabilisce il giorno, l'ora e il luogo di ritrovamento per la visita dei luoghi e indica il termine entro il quale possono presentarsi osservazioni ed opposizioni scritte avverso la derivazione richiesta o le derivazioni richieste. Tale termine va dall'inizio della pubblicazione fino al giorno antecedente alla visita dei luoghi stabilita, la quale dovrà aver luogo entro 20 giorni dalla fine della pubblicazione. L'ufficio competente della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  procede alla visita dei luoghi, alla quale dovrà intervenire il titolare della domanda o un suo rappresentante a ciò autorizzato dallo stesso e alla quale potrà intervenire chiunque ne abbia interesse. Il competente ufficio della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  può prescindere dall'emanazione della citata ordinanza e dalla pubblicazione della stessa per le domande di licenza di attingimento fino a 5 litro secondo o per gli scavi temporanei di acqua sotterranea di cui all'articolo 19 della legge provinciale 18 giugno 2002, n. 8, e successive modifiche.6)

(2)  Le domande concorrenti possono essere presentate entro 30 giorni dalla data della visita dei luoghi indicata nell'ordinanza e sono pubblicate con le modalità di cui al comma 1. Non sono ammesse ulteriori domande concorrenti.

(3)  Nelle concessioni a scopo prevalentemente domestico, potabile e antincendio, fra più concorrenti, è preferita la domanda del gestore del servizio idropotabile.

(4)  Le domande di derivazione per l'approvvigionamento potabile pubblico incompatibili con le domande preesistenti e presentate oltre il termine di cui al comma 2, sono ammesse in via eccezionale con ordinanza del direttore della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  e dichiarate concorrenti con le altre domande, a condizione che ricorrano urgenti motivi di interesse pubblico e sia dimostrata la mancanza di un'altra possibilità di approvvigionamento a costi proporzionati e senza specifiche difficoltà tecniche.

(5) 7) 8)

(6) L’Ufficio competente della Agenzia provinciale per l’ambiente 5), al fine della valutazione delle domande, trasmette gli atti alla conferenza di servizi di cui all’articolo 5 della legge provinciale 5 aprile 2007, n. 2, integrata da un rappresentante della Ripartizione Opere idrauliche nei casi in cui sia previsto un parere o un’autorizzazione da parte della stessa. In deroga agli articoli 8 e 12 della legge provinciale 25 luglio 1970, n. 16, e successive modifiche, ed all’articolo 29 della legge provinciale 5 aprile 2007, n. 2, e successive modifiche, non è richiesto il preventivo parere della commissione edilizia comunale. Fatto salvo il rispetto del vincolo paesaggistico, non trova applicazione il comma 3 dell’articolo 8 della legge provinciale 25 luglio 1970, n. 16. 9)

(6/bis)  In base alle valutazioni espresse dalla conferenza di servizi di cui al comma 6, l’assessore provinciale competente in materia di acque pubbliche ed energia respinge o accoglie con decreto le domande di concessione.10)

(6/ter)  La concessione sostituisce a tutti gli effetti ogni altra autorizzazione, parere, visto o nulla osta relativo al progetto, fatta salva la procedura VIA, ove prevista, nonché la concessione edilizia.10)

(6/quater)  In deroga a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 31 della legge provinciale 5 aprile 2007, n. 2, il ricorso alla Giunta provinciale è ammesso unicamente avverso il decreto di cui al comma 6/bis.10)

(7) In caso di domande di estrazione di acqua sotterranea si prescinde dalle valutazioni di cui al comma 6, qualora ai fini istruttori sia necessario acquisire unicamente il parere dell’Ufficio gestione risorse idriche. 11)

(8) Non trovano applicazione gli articoli 7, 8, comma 1, e l’articolo 10 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e successive modifiche. 12)

(9)  Le domande di derivazione a scopo potabile o irriguo, concorrenti con domande anche di grande derivazione, a scopo idroelettrico, possono essere definite a prescindere dalla definizione di queste ultime. 13)

massimeCorte costituzionale - sentenza 22 aprile 2013, n. 77 - Legge finanziaria 2012 - economie di spesa risultanti dalla collaborazione fra comuni - domande di concessione per impianti elettrici - contestualità tra bilancio di previsione delgi enti locali e fissazione di aliquote e tariffe - cumulo di incarichi dirigenziali presso la Provincia e presso enti strumentali - revisioni periodiche dei veicoli a motore di peso superiore a 3,5 tonnellate
massimeT.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 339 del 30.11.2001 - Acque pubbliche - concessione di derivazione - decadenza - giurisdizione Tribunale Superiore Acque Pubbliche
5)
La denominazione „Ripartizione provinciale Acque pubbliche ed energia“ è stata sostituita dall'art. 2, comma 1, della L.P. 17 settembre 2013, n. 18, con le parole „Agenzia provinciale per l'ambiente“.
6)
L'art. 3, comma 1, è stato così modificato dall'art. 2, comma 1, della L.P. 21 giugno 2011, n. 4.
7)
L'art. 3, comma 5, è stato prima modificato dall'art. 10, comma 1, della L.P. 22 gennaio 2010, n. 2, poi sostituito dall'art. 24, comma 1, della L.P. 21 dicembre 2011, n. 15, ed infine abrogato dall'art. 36, comma 1, lettera b), della L.P. 26 gennaio 2015, n. 2.
8)
La Corte costituzionale con la sentenza del 22 aprile 2013, n. 77 ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 5, comma 3, così come modificato dall'art. 24, comma 1, della L.P. 21 dicembre 2011, n. 15.
9)
L'art. 3, comma 6, è stato prima sostituito dall'art. 10, comma 2, della L.P. 22 gennaio 2010, n. 2, poi modificato dall'art. 2, comma 2, della L.P. 21 giugno 2011, n. 4, e dall'art. 36, comma 3, della L.P. 26 gennaio 2015, n. 2.
10)
I commi 6/bis, 6/ter e 6/quater dell'art. 3 sono stati inseriti dall'art. 10, comma 3, della L.P. 22 gennaio 2010, n. 2.
11)
L'art. 3, comma 7, è stato così sostituito dall'art. 10, comma 4, della L.P. 22 gennaio 2010, n. 2.
12)
L'art. 3, comma 8, è stato così sostituito dall'art. 10, comma 5, della L.P. 22 gennaio 2010, n. 2.
13)
L'art. 3, comma 9, è stato aggiunto dall'art. 10, comma 6, della L.P. 22 gennaio 2010, n. 2.

Art. 4 (Concessione)      delibera sentenza

(1)  In caso di mancata adozione del disciplinare, le prescrizioni a carico del concessionario sono inserite nel decreto di concessione.

(2)  Nel decreto di concessione è inoltre prevista l'eventuale necessità di effettuare il collaudo delle opere ultimate, da autorizzarsi da parte del direttore della Agenzia provinciale per l'ambiente 5).

(3)  Il decreto di concessione è pubblicato per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(4)  È facoltà dell'amministrazione concedente modificare o aggiungere prescrizioni tecniche senza obbligo di indennizzo, qualora esigenze di difesa del suolo, di tutela dell'ambiente, della natura e del paesaggio o comunque di pubblico interesse lo richiedano.

(5)  Il concessionario di un impianto di utilizzazione dell’acqua è tenuto a mantenere gli impianti secondo standard tecnologici tali da garantire costantemente il buon funzionamento e la loro tenuta in modo che non possano costituire pericolo. 14)

massimeDelibera 11 marzo 2013, n. 384 - Applicazione dei criteri per l'aumento graduale del Deflusso Minimo Vitale già definiti con la delibera della Giunta Provinciale del 30 maggio 2011 nr. 893 e successive modifiche
massimeTAR di Bolzano - Sentenza 9 dicembre 2009, n. 395 - Acque pubbliche - controversie relative a provvedimenti incidenti direttamente su opere idrauliche - giurisdizione del Tribunale Superiore acque pubbliche
massimeT.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 339 del 30.11.2001 - Acque pubbliche - concessione di derivazione - decadenza - giurisdizione Tribunale Superiore Acque Pubbliche
5)
La denominazione „Ripartizione provinciale Acque pubbliche ed energia“ è stata sostituita dall'art. 2, comma 1, della L.P. 17 settembre 2013, n. 18, con le parole „Agenzia provinciale per l'ambiente“.
14)
L'art. 4, comma 5, è stato aggiunto dall'art. 2, comma 3, della L.P. 21 giugno 2011, n. 4.

Art. 5 (Riconoscimenti)

(1)  Gli antichi diritti di derivazioni d'acqua non ancora riconosciuti sono riconosciuti di diritto a condizione che sussistano i seguenti presupposti:

  1. la derivazione d'acqua è stata esercitata ininterrottamente negli ultimi tre anni;
  2. persistono i fini originari dell'utenza;
  3. gli impianti si trovano in uno stato tecnico perfetto o verranno adeguati a tale stato entro un anno;
  4. in caso di utenze irrigue, l'impianto deve essere autonomo e per le stesse aree non deve esistere un ulteriore sufficiente approvvigionamento d'acqua, p.e. approvvigionamento tramite consorzio o interessenza;
  5. lo stato attuale degli impianti può differire solo in modo insignificante dallo stato originario degli impianti; è consentita la trasformazione del sistema irriguo da scorrimento a pioggia.

(2)  Per verificare la sussistenza dei presupposti di cui al comma 1, l'ufficio provinciale competente per la gestione delle risorse idriche predispone una scheda tecnica da compilare dai titolari delle utenze e con la quale viene dichiarata la sussistenza dei presupposti di cui al comma 1. Se tutti i presupposti risultano soddisfatti, l'ufficio provinciale competente per la gestione delle risorse idriche comunica l'avvenuto riconoscimento dell'utenza indicando le caratteristiche della derivazione e i canoni da corrispondere.

(3)  La quantità d'acqua derivabile è adeguata ai criteri del piano generale per l'utilizzazione delle acque pubbliche. La durata di queste utenze è stabilita in anni 30 dal riconoscimento.

(4)  L'ufficio provinciale competente per la gestione delle risorse idriche effettua controlli a campione su almeno il 6 per cento delle dichiarazioni presentate.

Art. 6 (Divieto di utilizzo)  

(1)  Salvo quanto disposto dall'articolo 10 e dall'articolo 23/bis della legge provinciale 18 giugno 2002, n. 8, è vietato derivare o utilizzare acqua pubblica in assenza di concessione o altro titolo legittimo.

(2)  Qualora il divieto di cui al comma 1 non sia rispettato, il direttore del competente ufficio della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  dispone l'interruzione della derivazione e commina le sanzioni amministrative previste. Per le derivazioni a scopo idroelettrico l’interruzione della derivazione deve essere immediata senza eccezioni. 15)

5)
La denominazione „Ripartizione provinciale Acque pubbliche ed energia“ è stata sostituita dall'art. 2, comma 1, della L.P. 17 settembre 2013, n. 18, con le parole „Agenzia provinciale per l'ambiente“.
15)
L'art. 6, comma 2, è stato così modificato dall'art. 13, comma 1, della L.P. 23 ottobre 2014, n. 10.

Art. 7 (Cauzione)

(1)  A garanzia dell'osservanza dei vincoli inerenti alla concessione, il competente ufficio della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  può subordinare il rilascio della concessione o dell'autorizzazione alla costituzione di un deposito cauzionale, il cui ammontare è fissato in base alle dimensioni delle opere.

(2)  Il direttore della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  provvede allo svincolo della cauzione, previo accertamento dell'esatto adempimento degli obblighi inerenti alla concessione.

5)
La denominazione „Ripartizione provinciale Acque pubbliche ed energia“ è stata sostituita dall'art. 2, comma 1, della L.P. 17 settembre 2013, n. 18, con le parole „Agenzia provinciale per l'ambiente“.

Art. 8 (Varianti)

(1)  Fatto salvo quanto stabilito al comma 6, l’utente di acqua pubblica che intende apportare varianti ad una derivazione già riconosciuta o concessa ne fa richiesta al competente ufficio della Agenzia provinciale per l'ambiente 5). 16)

(2)  Si considerano varianti sostanziali quelle modificazioni che riguardano la modifica dello scopo di utilizzo,  l’aumento, anche se solo in singole fasi del periodo di utilizzo, della quantità d’acqua concessa o riconosciuta, l’estensione del periodo di utilizzo e lo spostamento del punto di presa o del punto di restituzione. Alle varianti sostanziali si applicano tutte le disposizioni concernenti le nuove concessioni.17) 

(3)  La richiesta di variante sostanziale relativa a domande di derivazione in corso di istruttoria è considerata, a tutti gli effetti, domanda nuova, sostitutiva della precedente. 18)

(4)  Sono autorizzate dal competente ufficio della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  le seguenti varianti relative a:

  1. costruzione, risanamento o migliorie di impianti di captazione di acque superficiali;
  2. costruzione o risanamento di impianti di approvvigionamento idropotabile pubblico, fatta eccezione per la rete distributiva e gli allacciamenti agli edifici civili. L’autorizzazione è rilasciata, sentita la conferenza di servizi di cui all’articolo 3, comma 6. L’autorizzazione sostituisce a tutti gli effetti ogni altra autorizzazione, parere, visto o nulla osta, fatti salvi la procedura VIA, ove prevista, e il parere della commissione edilizia.18) 19)

(5)  Il competente ufficio della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  rilascia un parere vincolante per la costruzione o l’ampliamento di serbatoi di accumulo superiori a 5.000 metri cubi. 20) 

(6)  Sono preventivamente comunicate al competente ufficio della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  unicamente le varianti relative a:

  1. 21)
  2. estensione della superficie irrigua, della zona di approvvigionamento della rete potabile pubblica e della superficie interessata dall’innevamento programmato, senza aumento dell’acqua derivata, qualora siano adottate misure finalizzate al risparmio dell’acqua o al più razionale utilizzo dell’acqua o che comportino modifiche inerenti le tecniche di irrigazione o innevamento programmato.22)
5)
La denominazione „Ripartizione provinciale Acque pubbliche ed energia“ è stata sostituita dall'art. 2, comma 1, della L.P. 17 settembre 2013, n. 18, con le parole „Agenzia provinciale per l'ambiente“.
16)
L'art. 8, comma 1, è stato così sostituito dall'art. 2, comma 4, della L.P. 21 giugno 2011, n. 4.
17)
L'art. 8, comma 2, è stato prima sostituito dall'art. 15 della L.P. 23 luglio 2007, n. 6, e poi dall'art. 2, comma 5, della L.P. 21 giugno 2011, n. 4, ed infine così modificato dall'art. 13, comma 2, della L.P. 23 ottobre 2014, n. 10.
18)
I commi 3 e 4 dell'art. 8, sono stati così sostituiti dall'art. 2, comma 6, della L.P. 21 giugno 2011, n. 4.
19)
La lettera b) dell'art. 8, comma 4, è stata così modificata dall'art. 36, comma 4, della L.P. 26 gennaio 2015, n. 2.
20)
L'art. 8, comma 5, è stato sostituito dall'art. 15 della L.P. 23 luglio 2007, n. 6, poi modificato dall'art. 10, comma 7, della L.P. 22 gennaio 2010, n. 2, ed infine così sostituito dall'art. 2, comma 7, della L.P. 21 giugno 2011, n. 4.
21)
La lettera a), dell'art. 8, comma 6, è stata abrogata dall'art. 36, comma 1, lettera c), della L.P. 26 gennaio 2015, n. 2.
22)
L'art. 8, comma 6, è stato aggiunto dall'art. 2, comma 8, della L.P. 21 giugno 2011, n. 4.

Art. 9 (Licenza di attingimento)

(1)  La domanda volta ad ottenere la licenza di attingimento di acqua ai sensi dell'articolo 56 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e successive modifiche, è presentata al competente ufficio della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  , corredata dei disegni e di una relazione descrittiva dei lavori e dimostrativa del rispetto degli interessi pubblici e dei diritti dei terzi.

(2)  Il canone dovuto a norma di legge deve essere pagato anticipatamente e senza obbligo di cauzione.

(3)  I prelievi di acqua fino a litri 5.000 al giorno per trivellazioni presso cantieri di pubblico interesse sono esenti dal canone e possono essere esercitati liberamente previa comunicazione all'ufficio competente della Agenzia provinciale per l’ambiente. 5)  Può essere derivata una quantità di acqua solo fino al 10 per cento della portata di acqua disponibile nel corso di acqua e per una durata massima fino a 30 giorni consecutivi. Devono essere rispettati i diritti esistenti.

5)
La denominazione „Ripartizione provinciale Acque pubbliche ed energia“ è stata sostituita dall'art. 2, comma 1, della L.P. 17 settembre 2013, n. 18, con le parole „Agenzia provinciale per l'ambiente“.

Art. 10 (Sorgenti)

(1)  Dalle piccole sorgenti può essere prelevata ed utilizzata liberamente per uso potabile e domestico una quantità d'acqua fino a complessivi 0,40 litro secondo, fermo restando il rispetto dei diritti esistenti.

(2)  Nuovi utilizzi siti in aree di tutela dell'acqua potabile devono essere autorizzati dal competente ufficio della Agenzia provinciale per l’ambiente. 5)

5)
La denominazione „Ripartizione provinciale Acque pubbliche ed energia“ è stata sostituita dall'art. 2, comma 1, della L.P. 17 settembre 2013, n. 18, con le parole „Agenzia provinciale per l'ambiente“.

Art. 11 (Proroga dei termini)

(1)  Il direttore della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  proroga i termini per i lavori di costruzione e per l'attuazione delle derivazioni d'acqua.

(2)  L'assessore provinciale competente in materia di acque pubbliche provvede in ordine alla dichiarazione di decadenza delle concessioni o dei riconoscimenti e alle rispettive contestazioni e diffide.

5)
La denominazione „Ripartizione provinciale Acque pubbliche ed energia“ è stata sostituita dall'art. 2, comma 1, della L.P. 17 settembre 2013, n. 18, con le parole „Agenzia provinciale per l'ambiente“.

Art. 12 (Emergenza d'acqua)

(1)  Al fine di affrontare le situazioni di scarsità di acqua, è istituita presso la Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  una commissione composta da:

  1. il direttore della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  quale presidente;
  2. il direttore dell'Ufficio provinciale Gestione risorse idriche;
  3. un rappresentante dell'Agenzia provinciale per l'ambiente 5);
  4. un direttore d'ufficio della Ripartizione provinciale Foreste;
  5. un direttore d'ufficio della Ripartizione provinciale Agricoltura;
  6. un rappresentante dei comuni del bacino imbrifero interessato dallo stato d'emergenza idrica.

(2)  In caso di emergenza idrica la commissione propone al Presidente della Provincia il bacino imbrifero da dichiarare in stato d'emergenza.

(3)  Durante lo stato d'emergenza idrica la commissione adotta le seguenti misure per garantire, nell'ordine, l'approvvigionamento potabile pubblico, l'uso potabile privato e l'uso irriguo:

  1. riduzione delle portate residue;
  2. riduzione o sospensione di derivazioni d'acqua;
  3. prescrizione di turni di utilizzo;
  4. trasferimento di portate d'acqua e utilizzo di acqua accumulata anche per altri scopi, anche da bacini di raccolta fuori dal bacino imbrifero interessato;
  5. utilizzo di nuove fonti idriche.

(4)  I provvedimenti di cui al comma 3 sono di natura gestionale o edile. I provvedimenti di natura gestionale sono attuati dal concessionario, la costruzione di opere è realizzata dal beneficiario delle misure. Al termine dello stato d'emergenza deve essere ripristinato lo stato originario, salvo il rilascio di regolare concessione o autorizzazione su richiesta dell'interessato.

(5)  Al termine dello stato d'emergenza idrica il presidente della commissione informa il Presidente della Provincia, al fine di revocare lo stato d'emergenza.

5)
La denominazione „Ripartizione provinciale Acque pubbliche ed energia“ è stata sostituita dall'art. 2, comma 1, della L.P. 17 settembre 2013, n. 18, con le parole „Agenzia provinciale per l'ambiente“.

Art. 13 (Acque minerali)       delibera sentenza

(1)  Le acque minerali esistenti nel territorio della provincia di Bolzano fanno parte del patrimonio indisponibile della Provincia autonoma di Bolzano.

(2)  La concessione delle acque minerali, da derivarsi esclusivamente da corpi idrici sotterranei e superficiali per i quali sono realizzate aree di tutela, è rilasciata secondo le modalità previste dalla disciplina concernente le acque pubbliche, previo riconoscimento del carattere minerale delle acque medesime da parte dell'Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  e previa iscrizione nell'apposito elenco delle acque minerali tenuto presso l'amministrazione provinciale.

(3)  Ai fini dell'imbottigliamento o dell'uso termale o terapeutico delle acque minerali il riconoscimento del carattere minerale delle acque è effettuato dall'Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  di concerto con l'Azienda sanitaria di Bolzano.

(4)  La disposizione di cui al comma 3 non si applica alle acque impiegate per trattamenti idrici non terapeutici nelle strutture alberghiere e affini, tipiche della tradizione locale.

(5)  Il decreto di concessione specifica la quantità d'acqua derivabile e determina il canone annuo in base alle portate medie annue concesse. L'importo del canone annuo è così fissato:

  1. per le acque destinate all'imbottigliamento euro 594,00 per litro secondo, con un canone annuo minimo di euro 5.940,00;
  2. per le acque destinate all'uso termale o altro uso terapeutico euro 297,00 per litro secondo, con un canone annuo minimo di euro 2.970,00;
  3. per le acque destinate ad altro uso euro 178,00 per litro secondo, con un canone annuo minimo di euro 178,00.

(6)  Il canone annuo e minimo per le singole utenze di acqua minerale può essere aggiornato ogni biennio dalla Giunta provinciale in base alle variazioni del costo della vita secondo gli indici ISTAT. I relativi importi vengono arrotondati per eccesso o per difetto a unità di euro.

(7)  Il canone per le concessioni già rilasciate è adeguato alle disposizioni della presente legge, tenendo conto delle portate medie utilizzate negli ultimi tre anni.

(8)  Le disposizioni per la concessione di contributi previsti dalla legge provinciale 8 novembre 1974, n. 18, e successive modifiche, non si applicano per le acque minerali di cui al presente articolo.

(9)  Le aree di tutela necessarie per le sorgenti di acqua minerale non concesse vengono istituite dall'ufficio competente della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  e gestite dalla Ripartizione provinciale Foreste.23) 

massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 73 del 28.03.2008 - Attribuzione del riconoscimento delle acque minerali all'Agenzia provinciale per l'ambiente - Legittimità costituzionale.
5)
La denominazione „Ripartizione provinciale Acque pubbliche ed energia“ è stata sostituita dall'art. 2, comma 1, della L.P. 17 settembre 2013, n. 18, con le parole „Agenzia provinciale per l'ambiente“.
23)
La Corte costituzionale ha dichiarato con sentenza 12 - 28 marzo 2008, n. 73, non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 13.

Art. 14 (Esoneri dal pagamento)

(1)  Coloro che richiedono la concessione di derivazione d'acqua, il suo rinnovo, le varianti della stessa o il subingresso nella stessa, sono esonerati dal pagamento delle spese d'istruttoria e di collaudo.

Art. 15 (Linee elettriche)

(1)  Non sono soggette ad autorizzazione da parte della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  , fermi restando gli eventuali pareri necessari, le linee elettriche con tensione inferiore o pari a 1.000 Volt e quelle per impianti di illuminazione pubblica, nè le relative opere accessorie.

(2)  I titolari di domande di autorizzazione all'impianto di linee elettriche di cui agli articoli 107 e seguenti del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, sono esonerati dal pagamento delle spese di istruttoria.

(3)  Il competente ufficio della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  pubblica le domande di autorizzazione per la costruzione di linee elettriche mediante affissione per 30 giorni all'albo del comune. Entro tale termine gli interessati possono presentare osservazioni e opposizioni al medesimo ufficio.

(4)  Non si provvede alla pubblicazione dell'avviso nel Bollettino Ufficiale della Regione di cui all'art. 111 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775.

5)
La denominazione „Ripartizione provinciale Acque pubbliche ed energia“ è stata sostituita dall'art. 2, comma 1, della L.P. 17 settembre 2013, n. 18, con le parole „Agenzia provinciale per l'ambiente“.

Art. 15/bis (Accesso ai dati)

(1)  Per garantire la necessaria informazione e consulenza, i comuni e - per i propri soci e iscritti - le associazioni di categoria, le cooperative e i consorzi del settore agricolo possono accedere ai dati inerenti alle derivazioni d’acqua trattati dalla Provincia autonoma di Bolzano. 24)

24)
L'art. 15/bis è stato inserito dall'art. 2, comma 9, della L.P. 21 giugno 2011, n. 4.

Art. 16 (Rinnovo delle concessioni)   delibera sentenza

[(1)  Nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica e previo espletamento della procedura di valutazione di impatto ambientale o previa verifica di assoggettabilità a VIA, tutte le concessioni, ad eccezione delle concessioni a scopo idroelettrico, alla loro scadenza sono rinnovate per un periodo di 30 anni, fatta salva la fissazione di un termine più breve ai fini dell’esame di misure necessarie al buon regime delle acque e per minimizzare l’impatto ambientale, a condizione che sussistano i seguenti presupposti: non osti un superiore interesse pubblico, persistano i fini della derivazione e l’utenza sia in esercizio e non sia contraria al buon regime delle acque, gli impianti siano conformi allo stato della tecnica e, in caso di acquedotti potabili, il comune acconsenta alla continuazione dell’esercizio ai sensi dell’articolo 13 della legge provinciale 18 giugno 2002, n. 8, e successive modifiche.] 25)

(2)  In mancanza dei presupposti di cui al comma 1 a seguito dell'intimazione del competente ufficio della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  , la concessione è decaduta e il concessionario è tenuto alla rimozione delle opere e al ripristino dello stato originario. In caso di acquedotti potabili si applica l'articolo 13, comma 1, della legge provinciale 18 giugno 2002, n. 8, e la medesima concessione è rilasciata al comune su sua richiesta.

(3)  Al termine della concessione il competente ufficio della Agenzia provinciale per l'ambiente 5)  può stabilire prescrizioni riguardanti la tutela dell'ambiente, l'attrezzatura tecnica e l'esercizio degli impianti.

(4)  Le disposizioni di cui ai commi precedenti si applicano anche agli antichi diritti di derivazione d'acqua riconosciuti.

massimeCorte costituzionale - sentenza 7 maggio 2012, n. 114 - Concessioni di derivazioni di acqua - scadenza - rinnovo automatico trentennale, ad eccezione delle concessioni a scopo idroelettrico - mancata previsione della procedura di VIA - pluralità di concessioni in capo ad un unico titolare - cessione da parte degli enti locali della proprietà degli impianti - isolamento termico degli edifici e utilizzo dell'energia solare - possibilità di derogare alle distanze tra edifici - illegittimità costituzionale
25)
L’art. 16, comma 1, della L.P. 30 settembre 2005, n. 7, è stato prima sostituito dall’art. 2, comma 10, della L.P. 21 giugno 2011, n. 4, e poi dall’art. 24, comma 2, della L.P. 21 dicembre 2011, n. 15. Infine è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo con sentenza della Corte costituzionale del 7 maggio 2012, n. 114.
5)
La denominazione „Ripartizione provinciale Acque pubbliche ed energia“ è stata sostituita dall'art. 2, comma 1, della L.P. 17 settembre 2013, n. 18, con le parole „Agenzia provinciale per l'ambiente“.

Art. 17 (Norma transitoria in materia di pozzi e di antichi diritti di piccole derivazioni d'acqua)26)

(1)  Le autorizzazioni alla costruzione ed all'utilizzo di pozzi rilasciate prima del 4 maggio 1999, nonché le denunce di pozzi presentate prima del 5 dicembre 1978 sono convertite in concessioni.

(2)  La durata della concessione è stabilita in 30 anni dalla data di entrata in vigore della legge concernente la demanialità delle acque sotterranee. Il successivo rinnovo delle stesse avviene secondo le norme previste per le concessioni.27) 

(3)  Il periodo di utilizzo per esistenti derivazioni d'acqua sotterranea a scopo irriguo comprende il periodo dal 15 marzo al 15 novembre, quello per esistenti derivazioni d'acqua sotterranea a scopo antibrina comprende il periodo dal 15 marzo al 31 maggio.28) 

(4)  Le utenze aventi per oggetto antichi diritti di piccole derivazioni che hanno titolo a riconoscimento in base agli articoli 2 e 3 del testo unico sulle acque pubbliche ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e non riconosciute, sono esenti dal canone e sono prorogate fino al 31 dicembre 2029. Sono altresì prorogate fino a tale data le utenze aventi per oggetto antichi diritti di piccole derivazioni già riconosciute e le loro varianti; sono escluse dalla proroga le derivazioni a scopo idroelettrico e per l’approvvigionamento potabile pubblico. 29)

26)
La rubrica dell'art. 17 è stata così modificata dall'art. 10, comma 8, della L.P. 22 gennaio 2010, n. 2.
27)
Il comma 2 è stato sostituito dall'art. 15 della L.P. 23 luglio 2007, n. 6.
28)
Il comma 3 è stato aggiunto dall'art. 15 della L.P. 23 luglio 2007, n. 6.
29)
L'art. 17, comma 4, è stato aggiunto dall'art. 10, comma 9, della L.P. 22 gennaio 2010, n. 2.

Art. 17/bis (Norma transitoria riguardante le concessioni ENEL)

(1)  Le concessioni di piccole derivazioni a scopo idroelettrico rilasciate all'ENEL s.p.a., in scadenza al 31 dicembre 2010 ai sensi dell'articolo 1/bis, comma 15, del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235, e successive modifiche, sono assegnate secondo le procedure della presente legge.30) 

30)
L'art. 17/bis è stato inserito dall'art. 12, comma 1, della L.P. 10 giugno 2008, n. 4.

Art. 18 (Norma transitoria riguardante acqua ad uso antincendio)

(1)  Le denunce delle derivazioni d'acqua per l'alimentazione dei bacini ad uso antincendio presentate dalla Ripartizione provinciale Foreste entro il 31 dicembre 2000 sono convertite in concessioni con la durata fino al 31 dicembre 2029. Devono essere rispettate le disposizioni vigenti in materia di gestione delle risorse idriche.

Art. 18/bis (Norma transitoria concernente le autorizzazioni provvisorie ai sensi dell'articolo 9 del D.P.R. 22 marzo 1974, n. 381)

(1)  Le autorizzazioni provvisorie all'inizio dei lavori e all'esercizio delle opere previste nell'articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381, sono convertite in concessioni. La durata della concessione corrisponde a quella dell'autorizzazione provvisoria. Le quantità d'acqua per le relative concessioni sono conformate ai sensi del piano generale per l'utilizzazione delle acque pubbliche. Il rinnovo della concessione avviene ai sensi dell'articolo 16.31) 

31)
L'art. 18/bis è stato inserito dall'art. 15 della L.P. 23 luglio 2007, n. 6.

Art. 1932) 

32)
Integra l'art. 1, comma 3, della L.P. 11 aprile 2005, n. 1.

Art. 20 (Abrogazioni)

(1)  Sono abrogate:

  1. la legge provinciale 4 settembre 1976, n. 40, e successive modifiche, ad eccezione dell'articolo 16/bis;
  2. la legge provinciale 23 agosto 1978, n. 49, e successive modifiche.

Art. 21 (Entrata in vigore)

(1)  La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.

La presente legge sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia.

ActionActionNorme costituzionali
ActionAction1) ACCORDO DI PARIGI
ActionAction2) Costituzione della Repubblica Italiana
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ActionAction3) Legge 11 marzo 1972, n. 118
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ActionActiong) LEGGE PROVINCIALE 17 agosto 1984, n. 9
ActionActionh) LEGGE PROVINCIALE 11 luglio 1986, n. 17
ActionActioni) LEGGE PROVINCIALE 16 aprile 1987, n. 9
ActionActionj) LEGGE PROVINCIALE 21 gennaio 1991, n. 2
ActionActionk) LEGGE PROVINCIALE 21 agosto 1992, n. 34
ActionActionl) Legge provinciale 12 dicembre 1997, n. 17 
ActionActionm) LEGGE PROVINCIALE 21 gennaio 1998, n. 1 —
ActionActionn) LEGGE PROVINCIALE 11 agosto 1998, n. 8
ActionActiono) LEGGE PROVINCIALE 11 agosto 1998, n. 9
ActionActionp) LEGGE PROVINCIALE 3 maggio 1999, n. 1
ActionActionq) Legge provinciale 9 agosto 1999, n. 7
ActionActionr) LEGGE PROVINCIALE 31 gennaio 2001, n. 2
ActionActions) LEGGE PROVINCIALE 28 luglio 2003, n. 12
ActionActiont) Legge provinciale 8 aprile 2004, n. 1
ActionActionDisposizioni in materia di tributi
ActionActionDisposizioni in materia di spesa
ActionActionAltre disposizioni
ActionAction Art. 8
ActionAction Art. 9
ActionAction Art. 10 (Adeguamento di leggi provinciali)
ActionAction Art. 11
ActionAction Art. 12
ActionAction Art. 13
ActionAction Art. 14
ActionAction Art. 15
ActionAction Art. 16
ActionAction Art. 17
ActionAction Art. 18
ActionAction Art. 19
ActionAction Art. 20
ActionAction Art. 21
ActionAction Art. 22
ActionAction Art. 23
ActionAction Art. 24
ActionAction Art. 25
ActionAction Art. 26
ActionAction Art. 27
ActionAction Art. 28
ActionAction Art. 29  
ActionAction Art. 30
ActionAction Art. 31
ActionAction Art. 32
ActionAction Art. 33
ActionAction Art. 34
ActionAction Art. 35
ActionAction Art. 36
ActionAction Art. 37
ActionAction Art. 38
ActionAction Art. 39 (Abrogazioni)
ActionAction Art. 40 (Entrata in vigore)
ActionActionTabella A e B
ActionActionu) LEGGE PROVINCIALE 8 aprile 2004, n. 1
ActionActionu) LEGGE PROVINCIALE 23 dicembre 2004, n. 10
ActionActionv) Legge provinciale 22 luglio 2005, n. 5
ActionActionv) LEGGE PROVINCIALE 31 gennaio 2001, n. 2
ActionActionw) Legge provinciale 23 dicembre 2005, n. 13 
ActionActionx) LEGGE PROVINCIALE 20 luglio 2006, n. 7 —
ActionActiony) LEGGE PROVINCIALE 20 dicembre 2006, n. 15
ActionActionB Tributi provinciali
ActionActionC Finanze locali
ActionActionD Bilancio provinciale
ActionActionE - Debito fuori bilancio
ActionActionIX Turismo e industria alberghiera
ActionActionX Assistenza e beneficenza
ActionActionXI Esercizi pubblici
ActionActionXII Usi civici
ActionActionXIII Ordinamento forestale
ActionActionXIV Igiene e sanità
ActionActionXV Utilizzazione acque pubbliche
ActionActionA
ActionActionB
ActionActionC
ActionActionD
ActionActionE
ActionActionF
ActionActiona) Legge provinciale 30 settembre 2005, n. 7
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ActionActionXVI Commercio
ActionActionXVII Artigianato
ActionActionXVIII Libro fondiario e catasto
ActionActionXIX Caccia e pesca
ActionActionXX Protezione antincendi e civile
ActionActionA Prevenzione incendi
ActionActionB Servizio antincendi e protezione civile
ActionActiona) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 7 dicembre 2000, n. 49
ActionActionb) Legge provinciale 18 dicembre 2002, n. 15
ActionActionc) Decreto del Presidente della Provincia 11 settembre 2003, n. 36
ActionActionDisposizioni generali
ActionActionContabilità dell'Azienda speciale per i servizi antincendi e per la protezione civile e del Corpo permanente dei vigili del fuoco
ActionActionArt. 2 (Contabilità finanziaria e patrimoniale)
ActionActionArt. 3 (Esercizio finanziario e bilancio di previsione)
ActionActionArt. 4 (Struttura del bilancio)
ActionActionArt. 5 (Fondo di riserva)
ActionActionArt. 6 (Documentazione relativa al bilancio)
ActionActionArt. 7 (Approvazione del bilancio)
ActionActionArt. 8 (Variazioni di bilancio)
ActionActionArt. 9 (Esercizio provvisorio del bilancio)
ActionActionArt. 10 (Gestione del bilancio: le entrate)
ActionActionArt. 11 (Gestione del bilancio: le spese)
ActionActionArt. 12 (La chiusura dei conti: i residui attivi e passivi)
ActionActionArt. 13 (Il rendiconto della gestione)
ActionActionArt. 14 (Contabilità economica)
ActionActionArt. 15 (Il servizio di cassa)
ActionActionArt. 16 Contratti
ActionActionArt. 17 (Servizi in economia)
ActionActionArt. 18 (Liquidazione e rendicontazione dei contributi)
ActionActionContabilità dei Corpi dei vigili del fuoco volontari e delle loro Unioni
ActionActionAdesione alle associazioni di soccorso ed esclusioni
ActionActionTessera di riconoscimento
ActionActionNorme finali
ActionActiond) Decreto del Presidente della Provincia 21 luglio 2009 , n. 33
ActionActione) Decreto del Presidente della Provincia 27 settembre 2010 , n. 31
ActionActionf) Legge provinciale 15 maggio 2013, n. 7
ActionActiong) Decreto del Presidente della Provincia 5 dicembre 2014, n. 31
ActionActionh) Decreto del Presidente della Provincia 4 dicembre 2015, n. 32
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ActionActionXXII Cultura
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ActionActionA Struttura dirigenziale
ActionActionB Disposizioni speciali concernenti servizi di settore
ActionActionC Assunzione in servizio e profili professionali
ActionActionD Disposizioni generali sullo stato giuridico dei dipendenti provinciali
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ActionActionc) LEGGE PROVINCIALE 28 maggio 1976, n. 21
ActionActiond) Legge provinciale 17 agosto 1976, n. 36
ActionActione) LEGGE PROVINCIALE 7 agosto 1978, n. 34
ActionActionf) LEGGE PROVINCIALE 21 maggio 1981, n. 11 —
ActionActiong) LEGGE PROVINCIALE 7 dicembre 1988, n. 54 —
ActionActionh) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 23 dicembre 1988, n. 37 —
ActionActioni) LEGGE PROVINCIALE 3 ottobre 1991, n. 27
ActionActionj) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 30 giugno 1992, n. 23
ActionActionk) Legge provinciale 16 ottobre 1992, n. 36
ActionActionl) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 aprile 1994, n. 9
ActionActionm) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 28 giugno 1995, n. 31
ActionActionn) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 27 novembre 1995, n. 57
ActionActiono) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 7 ottobre 1996, n. 4817
ActionActionp) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 28 giugno 1999, n. 34
ActionActionq) Decreto del Presidente della Provincia 23 marzo 2001, n. 11
ActionActionr) Legge provinciale 9 novembre 2001, n. 16
ActionActions) Legge provinciale 19 maggio 2015, n. 6
ActionActiont) Decreto del Presidente della Provincia 15 gennaio 2016, n. 3
ActionActionE Contratti collettivi
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ActionActionb) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 16 aprile 1991, n. 10
ActionActionc) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 27 giugno 1991, n. 18
ActionActiond) Contratto collettivo 4 gennaio 1996
ActionActione) Contratto collettivo 18 dicembre 1998
ActionActione) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 17 luglio 1995, n. 3729
ActionActionf) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 4 dicembre 1995, n. 6402
ActionActionf) Contratto collettivo 13 aprile 1999
ActionActiong) Contratto collettivo 23 febbraio 2000
ActionActiong) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 1 aprile 1996, n. 1288
ActionActionh) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 17 giugno 1996, n. 2745
ActionActionh) Contratto di comparto
ActionActioni) Contratto collettivo 28 agosto 2001
ActionActionj) Contratto collettivo 25 marzo 2002
ActionActionj) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 27 marzo 1997, n. 1235
ActionActionk) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 aprile 1998, n. 1547
ActionActionk) Contratto di comparto 4 luglio 2002
ActionActionl) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 9 novembre 1998, n. 5247
ActionActionl) Contratto collettivo 3 ottobre 2002 —
ActionActionm) Contratto collettivo 9 dicembre 2002
ActionActionm) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 dicembre 1998, n. 5939
ActionActionn) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 dicembre 1998, n. 5941
ActionActionn) Contratto collettivo 13 marzo 2003 
ActionActiono) CONTRATTO DI COMPARTO 8 maggio 1997
ActionActiono) Testo unico del 23 aprile 2003
ActionActionp) Contratto collettivo 16 maggio 2003 —
ActionActionp) CONTRATTO DI COMPARTO 8 maggio 1997
ActionActionq) Contratto collettivo 17 settembre 2003 —
ActionActionr) CONTRATTO COLLETTIVO 13 aprile 1999
ActionActionr) Contratto di comparto 5 novembre 2003 
ActionActions) CONTRATTO COLLETTIVO 15 luglio 1999
ActionActions) Contratto collettivo 13 luglio 2004
ActionActiont) Contratto collettivo 6 dicembre 2004
ActionActiont) CONTRATTO COLLETTIVO 13 aprile 1999
ActionActionu) CONTRATTO COLLETTIVO 29 luglio 1999
ActionActionu) Contratto collettivo 7 aprile 2005 —
ActionActionv) CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
ActionActionv) Contratto collettivo 14 giugno 2005
ActionActionw) Contratto collettivo 4 agosto 2005
ActionActionw) CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
ActionActionx) Contratto collettivo 24 ottobre 2005
ActionActionx) CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
ActionActiony) CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
ActionActiony) Contratto collettivo 24 ottobre 2005
ActionActionz) CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
ActionActionz) Contratto collettivo 8 marzo 2006 
ActionActiona') Contratto collettivo 21 giugno 2006
ActionActionb') CONTRATTO COLLETTIVO 17 maggio 2007
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ActionActionc') Contratto collettivo 6 ottobre 2006 
ActionActiond') Contratto collettivo 5 luglio 2007
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ActionActione') CONTRATTO COLLETTIVO 23 febbraio 2000
ActionActione') Contratto collettivo 8 agosto 2007
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ActionActioni') Contratto collettivo 23 novembre 2007
ActionActionArt. 1 (Ambito di applicazione e durata)
ActionActionRelazioni sindacali
ActionActionArt. 2 (Obiettivi e strumenti delle relazioni sindacali)
ActionActionArt. 3 (Contrattazione collettiva decentrata con le Intendenze scolastiche)
ActionActionArt. 4 (Partecipazione con le Intendenze scolastiche)
ActionActionArt. 5 (Relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica)
ActionActionArt. 6 (Prerogative delle organizzazioni sindacali rappresentative)
ActionActionArt. 7 (Assemblee sindacali)
ActionActionCostituzione delle rappresentanze sindacali unitarie nelle scuole e definizione del relativo regolamento elettorale
ActionActionRegolamento per la disciplina dell'elezione della RSU
ActionActioni') CONTRATTO COLLETTIVO 28 agosto 2000
ActionActionj') CONTRATTO COLLETTIVO 28 agosto 2000
ActionActionj') Contratto collettivo 12 febbraio 2008
ActionActionk') Contratto collettivo 22 aprile 2008
ActionActionk') CONTRATTO COLLETTIVO 28 agosto 2000
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ActionActionm') CONTRATTO DI COMPARTO 6 agosto 2001
ActionActionm') Contratto collettivo 3 febbraio 2009
ActionActionn') CONTRATTO COLLETTIVO 28 agosto 2001
ActionActionn') Contratto collettivo 17 febbraio 2009
ActionActiono') Contratto collettivo 22 ottobre 2009
ActionActionp') Contratto di comparto 11 novembre 2009
ActionActionq') Contratto di comparto 24 novembre 2009, n. 0
ActionActionq') CONTRATTO COLLETTIVO 25 marzo 2002
ActionActionr') Contratto collettivo 24 novembre 2009
ActionActions') Accordo24 novembre 2009
ActionActiont') CONTRATTO DI COMPARTO 4 luglio 2002
ActionActionu') Contratto di comparto 27 giugno 2013
ActionActionv') Contratto collettivo 31 ottobre 2014
ActionActionw') Contratto collettivo intercompartimentale 26 gennaio 2015, n. 0
ActionActionw') CONTRATTO COLLETTIVO 9 dicembre 2002
ActionActionx') Contratto collettivo 16 marzo 2015, n. 0
ActionActiony') Contratto di comparto 13 luglio 2015, n. 0
ActionActionz') Contratto di comparto 3 settembre 2015, n. 0
ActionActiona'') Contratto di comparto 22 dicembre 2015, n. 00
ActionActionb'') CONTRATTO COLLETTIVO 16 maggio 2003
ActionActiond'') CONTRATTO DI COMPARTO 5 novembre 2003
ActionActiong'') CONTRATTO COLLETTIVO 17 settembre 2003
ActionActionh'') CONTRATTO DI COMPARTO 5 novembre 2003
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ActionActionn'') CONTRATTO COLLETTIVO 7 aprile 2005
ActionActionw'') CONTRATTO COLLETTIVO 6 ottobre 2006
ActionActionF Dotazioni organiche e ruoli
ActionActionG Divise di servizio
ActionActionH Cessazione dal servizio e relative provvidenze
ActionActionI Trasferimento di personale di altri enti
ActionActionJ Giunta provinciale
ActionActionK Consiglio provinciale
ActionActionL Procedimento amministrativo
ActionActionM Referendum ed elezione del Consiglio provinciale
ActionActionXXIV Tutela del paesaggio e dell' ambiente
ActionActionXXV Agricoltura
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ActionActionXXIX Spettacoli pubblici
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ActionActionXXXIII Viabilità
ActionActionXXXIV Trasporti
ActionActionXXXV Istruzione
ActionActionA Programmi e orari di insegnamento
ActionActionB Personale insegnante
ActionActionC Organi collegiali
ActionActionD Assistenza scolastica e universitaria
ActionActionE Edilizia scolastica
ActionActionF Disposizioni varie
ActionActiona) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 19 ottobre 1988, n. 27
ActionActionb) Legge provinciale 28 ottobre 1994, n. 9 —
ActionActionc) Legge provinciale 29 giugno 2000, n. 12
ActionActiond) Decreto del Presidente della Provincia 16 novembre 2001, n. 74 
ActionAction Art. 1 (Ambito di applicazione)
ActionActionGESTIONE FINANZIARIA
ActionActionPRINCIPI, PROGRAMMA ANNUALE E BILANCIO DI PREVISIONE
ActionAction Art. 2 (Esercizio finanziario)
ActionAction Art. 3 (Principi generali)
ActionAction Art. 4 (Risorse finanziarie)
ActionAction Art. 5 (Bilancio di previsione)
ActionAction Art. 6 (Fondo di riserva)
ActionAction Art. 7 (Avanzo di amministrazione)
ActionAction Art. 8 (Partite di giro)
ActionAction Art. 9 (Verifiche del programma e del bilancio)
ActionAction Art. 10 (Variazioni di bilancio)
ActionAction Art. 11 (Attività gestionale)
ActionAction Art. 12 (Esercizio provvisorio del bilancio)
ActionActionCLASSIFICAZIONE DELLE ENTRATE E DELLE SPESE
ActionActionGESTIONE DELLE ENTRATE
ActionActionGESTIONE DELLE SPESE
ActionAction Art. 24 (Stadi della spesa)
ActionAction Art. 25 (Impegni di spesa)
ActionAction Art. 26 (Liquidazione della spesa ed ordinazione dei pagamenti)
ActionAction Art. 27 (Pagamento delle spese)
ActionAction Art. 28 (Contenuto dei mandati di pagamento)
ActionAction Art. 29 (Documentazione dei mandati di pagamento)
ActionAction Art. 30 (Modalità di estinzione dei mandati)
ActionAction Art. 31 (Pagamenti a scadenza fissa)
ActionAction Art. 32 (Residui passivi ed economie)
ActionAction Art. 33 (Pagamento con carta di credito)
ActionAction Art. 34 (Verifiche e conservazione della documentazione contabile)
ActionAction Art. 35 (Fondo per servizi di economato e per piccole spese)
ActionAction Art. 36 (Ulteriori spese connesse all'autonomia e alle finalità dell'istituzione scolastica)
ActionActionSERVIZI DI CASSA
ActionActionCONTO CONSUNTIVO
ActionActionCONTABILITÀ SPECIALI
ActionActionGESTIONE PATRIMONIALE
ActionActionSCRITTURE CONTABILI E CONTABILITÀ INFORMATIZZATA
ActionActionATTIVITÀ NEGOZIALE
ActionActionCONTROLLO DI REGOLARITÀ AMMINISTRATIVA E CONTABILE
ActionActionDISPOSIZIONI VARIE
ActionActione) Decreto del Presidente della Provincia 7 maggio 2007, n. 27
ActionActionf) Legge provinciale 16 luglio 2008, n. 5
ActionActiong) Legge provinciale 24 settembre 2010 , n. 11
ActionActionh) Legge provinciale 13 luglio 2012, n. 13
ActionActioni) Decreto del Presidente della Provincia 5 novembre 2012, n. 39
ActionActionj) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 5 settembre 2000, n. 4/16.1
ActionActionn) LEGGE PROVINCIALE 31 gennaio 2001, n. 2
ActionActionXXXVI Patrimonio
ActionActionXXXVII Attività economiche
ActionActionXXXVIII Edilizia abitativa agevolata
ActionActionXXXIX Leggi di contenuto vario (Omnibus)
ActionActionDelibere della Giunta provinciale
ActionAction2024
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ActionAction Delibera 9 giugno 2008, n. 1957
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ActionAction23/05/2005 - Delibera N. 1735 del 23.05.2005
ActionAction31/10/2005 - Delibera N. 4052 del 31.10.2005
ActionAction26/04/2005 - Delibera N. 1317 del 26.04.2005
ActionAction14/11/2005 - Delibera N. 4251 del 14.11.2005
ActionAction24/10/2005 - Delibera N. 3958 del 24.10.2005
ActionAction27/06/2005 - Delibera N. 2297 del 27.06.2005
ActionAction19/12/2005 - Delibera N. 4897 del 19.12.2005
ActionAction10/08/2005 - Delibera N. 2912 del 10.08.2005
ActionAction12/12/2005 - Delibera N. 4753 del 12.12.2005
ActionAction26/09/2005 - Delibera N. 3523 del 26.09.2005
ActionAction14/02/2005 - Delibera N. 342 del 14.02.2005
ActionAction07/03/2005 - Delibera N. 637 del 07.03.2005
ActionAction14/02/2005 - Delibera N. 412 del 14.02.2005
ActionAction26/04/2005 - Delibera N. 1303 del 26.04.2005
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ActionAction09/05/2005 - Delibera N. 1533 del 09.05.2005
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ActionAction20/06/2005 - Delibera N. 2225 del 20.06.2005
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ActionAction17/10/2005 - Delibera N. 3815 del 17.10.2005
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ActionAction12/09/2005 - Delibera N. 3351 del 12.09.2005
ActionAction26/09/2005 - Delibera N. 3553 del 26.09.2005
ActionAction31/10/2005 - Delibera N. 4039 del 31.10.2005
ActionAction10/10/2005 - Delibera N. 3793 del 10.10.2005
ActionAction03/10/2005 - Delibera 3 ottobre 2005, n. 3652
ActionAction03/10/2005 - Delibera 3 ottobre 2005, n. 3647
ActionAction30/12/2005 - Delibera N. 5035 del 30.12.2005
ActionAction05/12/2005 - Delibera N. 4707 del 05.12.2005
ActionAction28/01/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 50 del 28.01.2005
ActionAction18/03/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 106 del 18.03.2005
ActionAction25/03/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 121 del 25.03.2005
ActionAction06/04/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 133 del 06.04.2005
ActionAction06/04/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 135 del 06.04.2005
ActionAction12/04/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 145 del 12.04.2005
ActionAction04/05/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 171 del 04.05.2005
ActionAction26/05/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 201 del 26.05.2005
ActionAction16/06/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 234 del 16.06.2005
ActionAction01/07/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 249 del 01.07.2005
ActionAction01/07/2005 - Corte costituzionale - Ordinanza N. 250 del 01.07.2005
ActionAction07/07/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 263 del 07.07.2005
ActionAction22/07/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 304 del 22.07.2005
ActionAction26/07/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 321 del 26.07.2005
ActionAction26/07/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 323 del 26.07.2005
ActionAction29/07/2005 - Corte costituzionale - Ordinanza N. 349 del 29.07.2005
ActionAction07/07/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 287 del 07.07.2005
ActionAction14/10/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 384 del 14.10.2005
ActionAction14/10/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 383 del 14.10.2005
ActionAction02/12/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 431 del 02.12.2005
ActionAction03/11/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 366 del 03.11.2005
ActionAction07/01/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 2 vom 07.01.2005
ActionAction27/01/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 28 vom 27.01.2005
ActionAction28/01/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 31 del 28.01.2005
ActionAction28/01/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 32 del 28.01.2005
ActionAction03/02/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 39 vom 03.02.2005
ActionAction03/02/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 40 vom 03.02.2005
ActionAction03/02/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 41 vom 03.02.2005
ActionAction08/02/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 42 del 08.02.2005
ActionAction08/02/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 44 vom 08.02.2005
ActionAction09/02/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 45 del 09.02.2005
ActionAction17/02/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 46 del 17.02.2005
ActionAction26/02/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 64 vom 26.02.2005
ActionAction28/02/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 69 del 28.02.2005
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