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Delibera della Giunta provinciale
Parere
Corte costituzionale
Tribunale amministrativo regionale
Circolare
Accordo di Parigi
Costituzione della Repubblica italiana
Statuto di autonomia e norme di attuazione
Legge statale o legge costituzionale
Decreto del Presidente della Provincia / della Giunta provinciale
Legge provinciale
Contratto collettivo
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In vigore al: 27/05/2016
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Sentenze della Corte costituzionale
2005
Corte costituzionale - Sentenza N. 145 del 12.04.2005
Corte costituzionale - Sentenza N. 145 del 12.04.2005
Accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici - Non si applica alle Province autonome
Attendere, processo in corso!
Sentenza (4 aprile 2005) 12 aprile 2005, n. 145; Pres. Contri – Red. Marini
Ritenuto in fatto 1.
- Con ricorso notificato il 17 marzo 2004 la Provincia autonoma di Trento ha sollevato in via principale, in riferimento all'art. 10 della L.cost. 18 ottobre 2001, n. 3 (Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione), agli artt. 2 e 4 del D.Lgs. 16 marzo 1992, n. 266 (Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige concernenti il rapporto tra atti legislativi statali e leggi regionali e provinciali, nonché la potestà statale di indirizzo e coordinamento), e agli artt. 8, numeri 1, 18, 19, 25, 26, 27 e 29; 9, numeri 2 e 10, e 16 del D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670 (Approvazione del Testo Unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige), questione di legittimità costituzionale degli artt. 7, comma 2, e 10 della legge 9 gennaio 2004, n. 4 (Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici).
La ricorrente, premesso di essere titolare di competenza legislativa esclusiva in materia di ordinamento degli uffici provinciali e del personale, comunicazioni e trasporti di interesse provinciale, assunzione e gestione diretta di servizi pubblici, assistenza e beneficenza, scuola materna, assistenza scolastica, addestramento e formazione professionale e di competenza legislativa concorrente in materia di istruzione elementare e secondaria e di igiene e sanità, nonché della potestà amministrativa nelle medesime materie, osserva che, nell'esercizio di dette competenze, essa ha adottato, con la
L.P. 28 maggio 1998, n. 6
, e
L.P. 10 settembre 2003, n. 8
, una disciplina volta, fra l'altro, a favorire l'accesso agli strumenti informatici dei soggetti portatori di handicap.
Materia nella quale è successivamente intervenuto anche il legislatore statale con la legge oggetto di impugnazione.
Parte ricorrente, riassunto il contenuto della legge statale e pur dichiarando di condividere in linea generale l'intento del legislatore nazionale, osserva che la legge n. 4 del 2004 non si limita a porre nella materia nuove norme idonee, qualora configurino limiti alla legislazione provinciale, a far scattare l'obbligo di adeguamento ex art. 2 del D.Lgs. n. 266 del 1992, ma ne prevede la diretta applicabilità alla Provincia, facendo sorgere obblighi a carico dell'amministrazione provinciale, attribuendo funzioni amministrative ad organi statali e prevedendo, infine, l'emanazione di un regolamento governativo per l'attuazione della legge stessa.
Con ciò violando i principi costituzionali che regolano i rapporti tra Stato e Province autonome.
In particolare, sarebbe illegittimo - ad avviso della ricorrente - il secondo comma dell'art. 7 della legge n. 4 del 2004 nella parte in cui dispone, fra l'altro, che le Province autonome "vigilano sull'attuazione da parte dei propri uffici delle disposizioni della presente legge". Considerato, infatti, che la legge in questione incide su materie di competenza provinciale, identificate in quelle dell'assistenza sociale, dell'ordinamento degli uffici provinciali e dell'istruzione e della formazione professionale, e che nel caso di specie, dato l'espresso tenore della disposizione legislativa, non è possibile interpretare quest'ultima nel senso che la medesima non sia applicabile alle Province autonome, ne discende che la disposizione impugnata presuppone la applicabilità nel territorio provinciale di tutte le disposizioni che siano rivolte alle pubbliche amministrazioni.
In tal modo, però, la disposizione violerebbe sia le norme statutarie dianzi citate sia l'art. 2 del D.Lgs. n. 266 del 1992, risultando ulteriormente illegittima per il fatto di prescrivere alla Provincia un'attività di vigilanza sui propri uffici, che non spetta allo Stato imporre in materie di competenza provinciale.
Quanto all'art. 10, comma 1, della medesima legge, la Provincia ricorrente ne deduce la incostituzionalità nella parte in cui prevede l'emanazione, previa intesa con la Conferenza unificata Stato-Regioni e Stato-Città ed autonomie locali, di un regolamento governativo di attuazione.
L'adozione di regolamenti statali in materie di competenza regionale sarebbe, infatti, illegittima, in via generale, in base a quanto previsto dall'art. 17, comma 1, lettera b), della legge n. 400 del 1988. Per quanto in particolare riguarda le Province autonome, il ricorso a tale fonte sarebbe escluso sia dall'art. 2 del D.Lgs. n. 266 del 1992, sia dall'art. 117 Cost., sesto comma, disposizione quest'ultima applicabile alle autonomie speciali ai sensi dell'art. 10 della L.cost. n. 3 del 2001, a nulla rilevando la previsione dell'intesa con la Conferenza unificata.
2. - Con atto del 2 aprile 2004 si è costituito in giudizio il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dalla Avvocatura generale dello Stato, concludendo per il rigetto del ricorso.
Per l'Avvocatura le disposizioni impugnate, perseguendo la finalità di garantire e rendere effettivo anche per i disabili il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione ed a quelli di pubblica utilità, rientrerebbero nella competenza legislativa esclusiva dello Stato, di cui all'art. 117 Cost., secondo comma, lettere m) e r).
Poiché i sistemi informatici sono ormai strumenti fondamentali di partecipazione dei cittadini all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese, garantirne la fruibilità ai disabili rientrerebbe nella determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e contribuirebbe, inoltre, a rendere effettivo anche per costoro il diritto al lavoro riconosciuto a tutti dall'art. 4 della Costituzione.
Risulterebbe di conseguenza giustificato, alla luce dei principi di adeguatezza e di sussidiarietà di cui all'art. 118 della Costituzione, lo svolgimento da parte dello Stato delle funzioni amministrative di cui all'art. 7 della legge, così da permetterne l'esercizio coordinato ed unitario su tutto il territorio nazionale.
Quanto alla prevista vigilanza delle Province autonome sulla attuazione, da parte dei propri uffici, delle disposizioni di cui alla legge n. 4 del 2004, essa deve inquadrarsi - secondo l'Avvocatura - nel generale dovere degli uffici pubblici, cui anche la Provincia deve conformarsi, di prestare osservanza alle leggi statali.
L'affermata competenza esclusiva dello Stato nella materia regolata dalla legge censurata escluderebbe poi la fondatezza della questione concernente l'art. 10, atteso che il regolamento previsto da detta norma è emanato - peraltro, nel rispetto del principio di leale collaborazione, previa intesa con la Conferenza unificata - in attuazione dell'art. 17, comma 1, della legge n. 400 del 1988.
3. - Nell'imminenza dell'udienza pubblica la Provincia ricorrente ha depositato una memoria illustrativa, nella quale contesta la pertinenza del richiamo all'art. 117 Cost., secondo comma, lettera m).
Secondo la Provincia tale richiamo, se anche fosse fondato, non sposterebbe i termini della questione, posto che in discussione è la diretta operatività della legge nel territorio della Provincia autonoma, non l'eventuale obbligo di adeguamento da parte di quest'ultima. Né potrebbe ritenersi - secondo la ricorrente - che la diretta operatività della norma sia conseguenza della competenza esclusiva riconosciuta allo Stato dall'art. 117 della Costituzione, atteso che i limiti di cui alla citata norma valgono per la Provincia solo in riferimento alle competenze ad essa attribuite dal nuovo Titolo V e non anche per quelle derivanti - come nella specie - dallo statuto.
La legge impugnata, in ogni caso, non avrebbe affatto ad oggetto la determinazione di livelli essenziali: ne sarebbe dimostrazione il fatto che l'art. 11 demanda ad un decreto ministeriale la determinazione, tra l'altro, dei diversi livelli per l'accessibilità, in tal modo evidenziando la mancanza di determinazione legislativa di tali livelli.
Per quanto riguarda poi l'art. 10, osserva la ricorrente che il coinvolgimento della Conferenza unificata non basta a rendere legittima la adozione di un regolamento governativo in materia di competenza provinciale.
4. - Anche il Presidente del Consiglio dei ministri ha depositato una memoria illustrativa, sostanzialmente ribadendo le proprie difese.
Considerato in diritto 1. - La Provincia autonoma di Trento censura gli artt. 7, comma 2, e 10 della legge 9 gennaio 2004, n. 4 (Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici), in quanto lesivi delle proprie competenze statutarie.
In particolare, l'art. 7, comma 2, della legge sarebbe illegittimo poiché, imponendo anche alle Province autonome di vigilare sull'attuazione, da parte dei propri uffici, delle disposizioni della stessa legge, ne presuppone la diretta operatività nei confronti della Provincia autonoma di Trento, pur riguardando materie - quelle dell'assistenza sociale, dell'ordinamento degli uffici provinciali e dell'istruzione e della formazione professionale - appartenenti per statuto alla competenza legislativa della stessa Provincia.
L'art. 10 della medesima legge contrasterebbe a sua volta con lo statuto di autonomia della Provincia, prevedendo, nelle stesse materie, l'emanazione di un regolamento statale.
2. - Il ricorso è fondato sotto entrambi i profili.
2.1 - È indubbio che la disposizione, che impone alla Provincia autonoma l'obbligo di vigilare sull'attuazione da parte dei propri uffici delle disposizioni di cui alla legge n. 4 del 2004, presuppone necessariamente la diretta applicabilità alla Provincia della legge stessa.
Si tratta, d'altra parte, di un presupposto che, atteso il tenore testuale della norma impugnata e l'assenza di una generale clausola di salvaguardia, non può certo essere superato in via interpretativa e del quale, pertanto, va accertata la conformità ai principi costituzionali ed in particolare allo statuto di autonomia della Provincia ricorrente.
In proposito, è sufficiente richiamare l'art. 2, commi 1 e 4, del D.Lgs. 16 marzo 1992, n. 266 (Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige concernenti il rapporto tra atti legislativi statali e leggi regionali e provinciali, nonché la potestà statale di indirizzo e coordinamento), che esclude in via generale l'immediata applicabilità alla Provincia autonoma della legislazione statale, sancendo solo un obbligo di adeguamento della legislazione regionale e provinciale alle condizioni e nei limiti specificati in tale norma.
La tesi del Governo, secondo la quale la diretta applicabilità della citata legge alla Provincia deriverebbe dalla competenza esclusiva dello Stato in materia di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, di cui al nuovo art. 117 Cost., terzo comma, lettera m), è, poi, priva di fondamento.
Senza entrare nella valutazione di tale tesi è sufficiente rilevare che le disposizioni della L.cost. n. 3 del 2001, modificativa del Titolo V della Costituzione, si applicano alle Province autonome, ai sensi dell'art. 10 della stessa legge costituzionale, solo "per le parti in cui prevedono forme di autonomia più ampie rispetto a quelle già attribuite". Sicché, deve necessariamente escludersi che le disposizioni della suddetta legge costituzionale possano comportare limitazioni alla sfera di competenza legislativa già attribuita alla Provincia ricorrente per effetto dello statuto di autonomia. Fermo restando, ricorrendone i presupposti, l'obbligo di adeguamento, imposto dall'art. 2, comma 1, del D.Lgs. n. 266 del 1992, ai principi e alle norme costituenti limiti indicati dagli artt. 4 e 5 dello stesso statuto.
Conclusivamente, l'art. 7, comma 2, della legge n. 4 del 2004, comportando, nel senso precisato, la diretta applicabilità alla Provincia delle disposizioni di tale legge, va dichiarato costituzionalmente illegittimo.
2.2. - Considerazioni sostanzialmente analoghe valgono per l'art. 10 della legge. Ai sensi dell'art. 117 Cost., sesto comma, applicabile anche alla Provincia in quanto attributivo di una più ampia forma di autonomia, la potestà regolamentare dello Stato non può essere esercitata riguardo a materie che appartengono - per quanto già detto - alla competenza legislativa della Provincia autonoma di Trento.
Né può in contrario assumere rilevanza alcuna la previsione dell'intesa con la Conferenza unificata sia perché tale intesa può in concreto non esserci sia perché non può, in ogni caso, valere quale titolo attributivo di una competenza in ipotesi mancante.
3. - La presente decisione estende la propria efficacia anche nei confronti della Provincia autonoma di Bolzano, tenuto conto della identità di contenuto della normativa statutaria attributiva delle competenze provinciali (sentenze n. 91 del 2003, n. 334 e n. 84 del 2001).
Per questi motivi
1) dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 7, comma 2, della
legge 9 gennaio 2004, n. 4
(Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici), nella parte in cui prevede che le Province autonome vigilino sull'attuazione da parte dei propri uffici delle disposizioni della legge;
2) dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 10 della medesima
legge 9 gennaio 2004, n. 4
, nella parte in cui non esclude le Province autonome dall'ambito territoriale dell'emanando regolamento.
Indice
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Norme costituzionali
Normativa provinciale
I Alpinismo
II Lavoro
III Miniere
IV Comuni e comunità comprensoriali
V Formazione professionale
VI Difesa del suolo - opere idrauliche
VII Energia
VIII Finanze
IX Turismo e industria alberghiera
X Assistenza e beneficenza
XI Esercizi pubblici
XII Usi civici
XIII Ordinamento forestale
XIV Igiene e sanità
XV Utilizzazione acque pubbliche
XVI Commercio
XVII Artigianato
XVIII Libro fondiario e catasto
XIX Caccia e pesca
XX Protezione antincendi e civile
A Prevenzione incendi
B Servizio antincendi e protezione civile
a) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 7 dicembre 2000, n. 49
b) Legge provinciale 18 dicembre 2002, n. 15
c) Decreto del Presidente della Provincia 11 settembre 2003, n. 36
Disposizioni generali
Contabilità dell'Azienda speciale per i servizi antincendi e per la protezione civile e del Corpo permanente dei vigili del fuoco
Art. 2 (Contabilità finanziaria e patrimoniale)
Art. 3 (Esercizio finanziario e bilancio di previsione)
Art. 4 (Struttura del bilancio)
Art. 5 (Fondo di riserva)
Art. 6 (Documentazione relativa al bilancio)
Art. 7 (Approvazione del bilancio)
Art. 8 (Variazioni di bilancio)
Art. 9 (Esercizio provvisorio del bilancio)
Art. 10 (Gestione del bilancio: le entrate)
Art. 11 (Gestione del bilancio: le spese)
Art. 12 (La chiusura dei conti: i residui attivi e passivi)
Art. 13 (Il rendiconto della gestione)
Art. 14 (Contabilità economica)
Art. 15 (Il servizio di cassa)
Art. 16 Contratti
Art. 17 (Servizi in economia)
Art. 18 (Liquidazione e rendicontazione dei contributi)
Contabilità dei Corpi dei vigili del fuoco volontari e delle loro Unioni
Adesione alle associazioni di soccorso ed esclusioni
Tessera di riconoscimento
Norme finali
d) Decreto del Presidente della Provincia 21 luglio 2009 , n. 33
e) Decreto del Presidente della Provincia 27 settembre 2010 , n. 31
f) Legge provinciale 15 maggio 2013, n. 7
g) Decreto del Presidente della Provincia 5 dicembre 2014, n. 31
h) Decreto del Presidente della Provincia 4 dicembre 2015, n. 32
C Provvidenze in caso di calamità
XXI Scuole materne
XXII Cultura
XXIII Uffici provinciali e personale
A Struttura dirigenziale
B Disposizioni speciali concernenti servizi di settore
C Assunzione in servizio e profili professionali
D Disposizioni generali sullo stato giuridico dei dipendenti provinciali
E Contratti collettivi
a) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 13 agosto 1990, n. 17
b) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 16 aprile 1991, n. 10
c) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 27 giugno 1991, n. 18
d) Contratto collettivo 4 gennaio 1996
e) Contratto collettivo 18 dicembre 1998
e) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 17 luglio 1995, n. 3729
f) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 4 dicembre 1995, n. 6402
f) Contratto collettivo 13 aprile 1999
g) Contratto collettivo 23 febbraio 2000
g) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 1 aprile 1996, n. 1288
h) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 17 giugno 1996, n. 2745
h) Contratto di comparto
i) Contratto collettivo 28 agosto 2001
j) Contratto collettivo 25 marzo 2002
j) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 27 marzo 1997, n. 1235
k) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 aprile 1998, n. 1547
k) Contratto di comparto 4 luglio 2002
l) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 9 novembre 1998, n. 5247
l) Contratto collettivo 3 ottobre 2002 —
m) Contratto collettivo 9 dicembre 2002
m) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 dicembre 1998, n. 5939
n) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 dicembre 1998, n. 5941
n) Contratto collettivo 13 marzo 2003
o) CONTRATTO DI COMPARTO 8 maggio 1997
o) Testo unico del 23 aprile 2003
p) Contratto collettivo 16 maggio 2003 —
p) CONTRATTO DI COMPARTO 8 maggio 1997
q) Contratto collettivo 17 settembre 2003 —
r) CONTRATTO COLLETTIVO 13 aprile 1999
r) Contratto di comparto 5 novembre 2003
s) CONTRATTO COLLETTIVO 15 luglio 1999
s) Contratto collettivo 13 luglio 2004
t) Contratto collettivo 6 dicembre 2004
t) CONTRATTO COLLETTIVO 13 aprile 1999
u) CONTRATTO COLLETTIVO 29 luglio 1999
u) Contratto collettivo 7 aprile 2005 —
v) CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
v) Contratto collettivo 14 giugno 2005
w) Contratto collettivo 4 agosto 2005
w) CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
x) Contratto collettivo 24 ottobre 2005
x) CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
y) CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
y) Contratto collettivo 24 ottobre 2005
z) CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
z) Contratto collettivo 8 marzo 2006
a') Contratto collettivo 21 giugno 2006
b') CONTRATTO COLLETTIVO 17 maggio 2007
b') CONTRATTO COLLETTIVO 18 dicembre 1998
c') CONTRATTO COLLETTIVO 18 dicembre 1998
c') Contratto collettivo 6 ottobre 2006
d') Contratto collettivo 5 luglio 2007
d') CONTRATTO COLLETTIVO 18 dicembre 1998
e') CONTRATTO COLLETTIVO 23 febbraio 2000
e') Contratto collettivo 8 agosto 2007
f') Contratto collettivo 8 agosto 2007
g') Contratto collettivo 8 agosto 2007
h') Contratto collettivo 8 ottobre 2007
h') CONTRATTO COLLETTIVO 28 agosto 2000
i') Contratto collettivo 23 novembre 2007
i') CONTRATTO COLLETTIVO 28 agosto 2000
j') CONTRATTO COLLETTIVO 28 agosto 2000
j') Contratto collettivo 12 febbraio 2008
k') Contratto collettivo 22 aprile 2008
k') CONTRATTO COLLETTIVO 28 agosto 2000
l') Contratto collettivo 8 ottobre 2008
m') CONTRATTO DI COMPARTO 6 agosto 2001
m') Contratto collettivo 3 febbraio 2009
n') CONTRATTO COLLETTIVO 28 agosto 2001
n') Contratto collettivo 17 febbraio 2009
o') Contratto collettivo 22 ottobre 2009
p') Contratto di comparto 11 novembre 2009
q') Contratto di comparto 24 novembre 2009, n. 0
q') CONTRATTO COLLETTIVO 25 marzo 2002
r') Contratto collettivo 24 novembre 2009
s') Accordo24 novembre 2009
t') CONTRATTO DI COMPARTO 4 luglio 2002
u') Contratto di comparto 27 giugno 2013
v') Contratto collettivo 31 ottobre 2014
w') Contratto collettivo intercompartimentale 26 gennaio 2015, n. 0
w') CONTRATTO COLLETTIVO 9 dicembre 2002
x') Contratto collettivo 16 marzo 2015, n. 0
y') Contratto di comparto 13 luglio 2015, n. 0
z') Contratto di comparto 3 settembre 2015, n. 0
a'') Contratto di comparto 22 dicembre 2015, n. 00
b'') CONTRATTO COLLETTIVO 16 maggio 2003
d'') CONTRATTO DI COMPARTO 5 novembre 2003
g'') CONTRATTO COLLETTIVO 17 settembre 2003
h'') CONTRATTO DI COMPARTO 5 novembre 2003
Area del personale della dirigenza sanitaria: periodo 2001 - 2004
Personale della dirigenza infermieristica: periodo 2001 - 2004
Art. 1 (Ambito di applicazione)
Art. 2 (Durata, decorrenza e procedure di applicazione del contratto)
Art. 3 (Part time)
Art. 4 (Indennità di funzione dei dirigenti infermieristici)
Art. 5 (Indennità di funzione per i direttori tecnico assistenziali)
Art. 6 (Indennità per i sostituti direttori tecnico assistenziali)
Art. 7 (Criteri per l'attribuzione dell'indennità di funzione)
Art. 8 (Disposizioni per l'indennità di funzione)
Art. 9 (Ore aggiuntive programmate)
Art. 10 (Retribuzione di risultato)
l'') CONTRATTO COLLETTIVO 21 dicembre 2004
n'') CONTRATTO COLLETTIVO 7 aprile 2005
w'') CONTRATTO COLLETTIVO 6 ottobre 2006
F Dotazioni organiche e ruoli
G Divise di servizio
H Cessazione dal servizio e relative provvidenze
I Trasferimento di personale di altri enti
J Giunta provinciale
K Consiglio provinciale
L Procedimento amministrativo
M Referendum ed elezione del Consiglio provinciale
XXIV Tutela del paesaggio e dell' ambiente
A Inquinamento del suolo e smaltimento dei rifiuti solidi
B Tutela del paesaggio
C Inquinamento prodotto da rumore
D Inquinamento dell' aria
a) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 26 febbraio 1996, n. 11
b) Legge provinciale 16 marzo 2000, n. 8
c) Decreto del Presidente della Provincia 15 settembre 2011, n. 37
d) Decreto del Presidente della Provincia 6 giugno 2012, n. 19
E Tutela della flora e della fauna
F Tutela delle acque e utilizzazione delle risorse idriche
G Valutazione dell' impatto ambientale
H Protezione degli animali
XXV Agricoltura
XXVI Apprendistato
XXVII Fiere e mercati
XXVIII Lavori pubblici, servizi e forniture
XXIX Spettacoli pubblici
XXX Territorio e paesaggio
A
B
C
D
E
F
G
H
I
J
K
L
M
a) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 23 febbraio 1998, n. 5
CAPO I
Zone produttive
Concessione edilizia
Contributo di costruzione
Convenzionamento
Controllo dell'attività edilizia
Art. 17 (Ricorso popolare)
Art. 18 (Termine al Comune per provvedere)
Verde agricolo
Ampliamento degli esercizi alberghieri
Disposizioni varie
N
O
P
Q
R
S
T
U
V
W
X
a) Decreto del Presidente della Provincia 13 novembre 2013, n. 36
Art. 1 (Ambito di applicazione)
Art. 2 (Definizioni)
Art. 3 (Criteri per la scelta dei siti)
Art. 4 (Regolamenti comunali)
Art. 5 (Nuove infrastrutture per siti cumulativi)
Art. 6 (Conferenza dei servizi per le infrastrutture delle comunicazioni)
Art. 7 (Pianificazione annuale)
Art. 8 (Catasto delle sorgenti dei campi elettromagnetici)
Art. 9 (Unità di coordinamento)
Art. 10 (Procedura di autorizzazione ordinaria)
Art. 11 (Procedura di autorizzazione semplificata)
Art. 12 (Obbligo di comunicazione)
Art. 13 (Collaudo)
Art. 14 (Vigilanza)
Art. 15 (Esenzioni)
Art. 16 (Norma transitoria)
Art. 17 (Abrogazione)
Art. 18 (Entrata in vigore)
ALLEGATO A (articolo 10)
ALLEGATO B (articolo 11)
ALLEGATO C (articolo 12)
Y
Z
XXXI Contabilità
XXXII Sport e tempo libero
XXXIII Viabilità
XXXIV Trasporti
A Disciplina delle linee di trasporto funiviario
B Provvedimenti per la costruzione e la gestione di impianti funiviari
C Provvedimenti per il trasporto di persone su strada
a) Legge provinciale 14 dicembre 1974, n. 37
b) LEGGE PROVINCIALE 9 dicembre 1976, n. 60 —
c) LEGGE PROVINCIALE 30 luglio 1981, n. 24 —
d) Legge provinciale 2 dicembre 1985, n. 16
e) Decreto del Presidente della Provincia 13 novembre 2008 , n. 63
f) Decreto del Presidente della Provincia 9 febbraio 2011 , n. 5
g) Legge provinciale 23 novembre 2015, n. 15
D Disposizioni varie
XXXV Istruzione
XXXVI Patrimonio
XXXVII Attività economiche
XXXVIII Edilizia abitativa agevolata
XXXIX Leggi di contenuto vario (Omnibus)
Delibere della Giunta provinciale
2024
2023
2022
2021
2020
2019
2018
2017
2016
2015
2014
2013
2012
2011
2010
2009
Delibera N. 74 del 19.01.2009
Delibera N. 2 del 12.01.2009
Delibera N. 135 del 19.01.2009
Delibera N. 189 del 26.01.2009
Delibera N. 278 del 02.02.2009
Delibera N. 331 del 09.02.2009
Delibera N. 333 del 09.02.2009
Delibera N. 478 del 16.02.2009
Delibera N. 625 del 09.03.2009
Delibera N. 755 del 16.03.2009
Delibera N. 829 del 23.03.2009
Delibera N. 922 del 30.03.2009
Delibera N. 1150 del 27.04.2009
Delibera N. 1195 del 27.04.2009
Delibera 27 aprile 2009, n. 1181
Delibera N. 1196 del 27.04.2009
Delibera 4 maggio 2009, n. 1257
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