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In vigore al: 27/05/2016

Delibera N. 1270 del 18.04.2005
Approvazione del Capitolato Speciale d'appalto per Opere Pubbliche Parte II - disposizioni tecnico-contrattuale (DTC) "Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia" e del Capitolato Speciale d'appalto per Opere Pubbliche Parte II - Disposizioni tecnico-contrattuali &DTC) - "Opere da falegname"

Allegato
 

Capitolato Speciale d'Appalto per Opere Pubbliche Parte II

Disposizioni tecnico-contrattuali (DTC)

Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia

 
 

Sommario

0     Istruzioni per la redazione del progetto

1     Campo di applicazione

2     Materiali, elementi costruttivi

3     Esecuzione

4     Prestazioni accessorie e prestazioni particolari

5     Contabilizzazione

 
 

0Istruzioni per la redazione del progetto

Le presenti istruzioni per la redazione del progetto valgono per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia e vanno integrate, di volta in volta, con quelle indicate al paragrafo 0 delle DTC che seguono. L'applicazione delle istruzioni è presupposto essenziale per la corretta redazione del progetto.

Le istruzioni di cui al presente punto 0 non costituiscono clausole contrattuali.

In relazione alle esigenze dello specifico caso devono essere riportati in progetto i seguenti elementi:

 
0.1     Indicazioni sul cantiere

0.1.1     Ubicazione del cantiere, condizioni ambientali, accessibilità e stato della strada di accesso, con relativi impedimenti e limitazioni.

0.1.2     Tipo e posizione delle costruzioni adiacenti, per es. anche il numero e l'altezza dei piani.

0.1.3     Viabilità di cantiere, in particolare le relative limitazioni al traffico.

0.1.4     Aree da tener libere per la viabilità.

0.1.5     Posizione, tipo, disponibilità e condizioni relative agli allacciamenti di acqua, energia e scarichi.

0.1.6     Posizione e dimensione di aree, locali e mezzi ausiliari di lavoro (ponteggi, pedane mobili ecc.) dati in uso o uso comune all'appaltatore per l'esecuzione dei suoi lavori.

0.1.7     Caratteristiche dei terreni, piano di imposta e sua portata. Risultati di prove sui terreni.

0.1.8     Dati idrologici dell'acqua di falda e delle acque superficiali. Tipo, posizione, portata, possibilità di immissione e condizioni di piena di canali di raccolta. Risultati di analisi dell'acqua.

0.1.9     Prescrizioni legislative speciali a tutela dell'ambiente.

0.1.10     Prescrizioni speciali per lo smaltimento, ad es. limitazioni speciali per lo smaltimento di acque nere e rifiuti.

 

0.1.11     Zone di rispetto o periodi di rispetto nell'ambito del cantiere, ad es. per esigenze di tutela delle acque, del suolo, della natura, del paesaggio e di protezione dalle immissioni; pareri tecnici esistenti o simili.

0.1.12     Tipo ed estensione della tutela di alberi, specie vegetali, aree di vegetazione, aree di viabilità, elementi costruttivi, edifici, cippi e simili nella zona del cantiere.

0.1.13     Impianti presenti nell'area di cantiere, in particolare condutture di acque reflue e di alimentazione.

0.1.14     Ostacoli noti o supposti nella zona del cantiere, ad es. condutture, cavi, drenaggi, canali, resti di edifici e, qualora noti, i rispettivi proprietari.

0.1.15     Mezzi bellici supposti nell'area di cantiere, esiti di interventi esplorativi e di disgaggio.

0.1.16     Disposizioni, norme e misure speciali adottate dai proprietari (o da altri legittimati a impartire istruzioni) di condutture, cavi, drenaggi, canali, strade, sentieri, acque, binari, recinzioni e simili presenti nell'area di cantiere.

0.1.17     Tipo e caratteristiche dimensionali delle contaminazioni da sostanze nocive, concernenti per es. il suolo, le acque, l'aria, i materiali e gli elementi costruttivi; pareri tecnici esistenti o simili.

0.1.18     Tipo e periodo dei lavori preliminari eseguiti su incarico del committente.

0.1.19     Lavori eseguiti in cantiere da altre imprese.

 
0.2     Indicazioni sull'esecuzione

0.2.1     Fasi di lavoro, sospensioni e limitazioni di lavoro previste a seconda del tipo, del luogo, del tempo nonché della dipendenza da prestazioni di terzi.

0.2.2     Particolari oneri per i lavori: per es. lavorazioni svolte in locali che continuano ad essere adibiti per le attività aziendali, lavorazioni svolte nell'ambito di aree aperte al traffico o in presenza di interdipendenze esterne straordinarie.

0.2.3     Requisiti particolari per i lavori svolti in zone contaminate, eventuali disposizioni particolari per misure di protezione e di sicurezza.

0.2.4     Requisiti particolari delle attrezzature di cantiere e dei dispositivi di smaltimento, per es. dei contenitori per la raccolta differenziata.

0.2.5     Aspetti particolari della regolazione e della messa in sicurezza del traffico, eventualmente specificare anche in quale misura il committente si assume l'esecuzione delle misure necessarie.

0.2.6     Montaggio, smontaggio e manutenzione dei ponteggi non compresi tra le prestazioni accessorie.

0.2.7     Utilizzo in comune di ponteggi, apparecchi di sollevamento, montacarichi, locali di riposo, depositi e simili appartenenti a terzi da parte dell'appaltatore.

0.2.8     er quanto tempo, per quali lavorazioni ed eventualmente per quale sollecitazione l'appaltatore dovrà mettere a disposizione di altri imprenditori i propri ponteggi, apparecchi di sollevamento, montacarichi, locali di riposo, depositi, attrezzature e simili.

0.2.9     Utilizzo o utilizzo in comune di materiali riciclati.

0.2.10     Requisiti dei materiali riciclati e dei materiali ed elementi costruttivi non unificati.

0.2.11     Requisiti particolari relativi al tipo, alla qualità e alla compatibilità ecologica di materiali ed elementi costruttivi, anche per es. relativi alla rapida biodegradabilità di materiali ausiliari.

0.2.12     Tipo e gamma dei certificati di idoneità e di qualità richiesti dal committente.

0.2.13     Condizioni alle quali i materiali recuperati in cantiere possono o devono essere utilizzati o riciclati.

0.2.14     Tipo, composizione e quantità dei terreni, materiali ed elementi costruttivi da smaltire, provenienti dall'area del committente; tipo del riciclaggio o, in caso di rifiuti, l'impianto di smaltimento; requisiti della documentazione relativa ai trasporti, allo smaltimento ed ai costi dello smaltimento da addebitare al committente.

0.2.15     Tipo, quantità, peso dei materiali ed elementi costruttivi forniti dal committente nonché il tipo, il luogo (denominazione precisa) e il tempo della consegna.

0.2.16     Misura nella quale il committente si assume lo scarico, il deposito e il trasporto di materiali ed elementi costruttivi o mette a tale scopo a disposizione dell'appaltatore attrezzature o manodopera.

0.2.17     Prestazioni eseguite per altri imprenditori.

0.2.18     Cooperazione nella registrazione di parti di impianti e nella messa in funzione di impianti, in collaborazione con terzi, per es. con l'appaltatore degli impianti tecnologici.

0.2.19     Utilizzo di parti dell'opera prima del collaudo.

0.2.20     Incombenza della manutenzione durante il periodo di garanzia per gli impianti meccanici ed elettrotecnici/elettronici o parti di essi, per i quali la manutenzione sia di rilevanza per la sicurezza e la funzionalità, mediante un apposito contratto di manutenzione.

 

0.3     Indicazioni particolari per casi di difformità rispetto alle DTC

0.3.1     Qualora sia necessario ricorrere a prescrizioni discordanti da quelle previste nelle DTC delle singole categorie di lavoro, queste vanno indicate chiaramente e dettagliatamente negli elaborati progettuali.

0.3.2     Prescrizioni in deroga alle presenti DTC – Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia – possono essere prese in considerazione in particolare, e a solo titolo esemplificativo, relativamente a:

punto 2.1.1, qualora si voglia escludere dalle prestazioni da effettuare la fornitura di materiali ed elementi costruttivi,

punto 2.2, qualora debbano venire forniti esclusivamente materiali ed elementi costruttivi nuovi e non usati,

punto 2.3.1, se possono essere forniti anche materiali ed elementi costruttivi usati.

 

0.4     Indicazioni specifiche per prestazioni accessorie e prestazioni particolari

0.4.1     Prestazioni accessorie

Le prestazioni accessorie (punto 4.1. di tutte le DTC) non vanno inserite nell'elenco delle prestazioni se non nel caso non ordinario, in cui debbano essere compensate a parte. Esse vanno esplicitate quando incidono significatamene sulla formazione del prezzo e nei casi in cui ciò sia prescritto dalla normativa vigente in materia di sicurezza nei cantieri temporanei e mobili. In tali casi saranno quindi predisposte apposite voci nell'elenco delle prestazioni.

0.4.2     Prestazioni particolari

Se vengono richieste prestazioni particolari (punto 4.2 di tutte le DTC), ciò va indicato in modo esplicito nella disciplinare prestazionale; se del caso sono da prevedere per esse apposite voci nell'elenco delle prestazioni.

 

0.5     Unità di misura per la contabilizzazione

Nell'elenco delle prestazioni vanno indicate le unità di misura per la contabilizzazione delle singole voci secondo quanto previsto al punto 0.5 delle DTC.

 

1     Campo d'applicazione

Le presenti “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia  valgono per tutti i lavori di costruzione, anche per quelli, per i quali non siano state predisposte apposite regole tecnico-contrattuali particolari nel Capitolato Speciale d'appalto per Opere Pubbliche Parte II.

I riferimenti normativi alle DIN, ÖNORM o altre norme estere sono da intendersi come definizione di "esecuzione a regola d'arte".

L'attestazione di rispondenza alle suddette norme può avvenire anche tramite documentazione equivalente a quella ivi prevista purché vengano rispettate le prescrizioni impartite per la qui definita "esecuzione a regola d'arte".

Nell'ottica di un permanente aggiornamento dei presenti capitolati valgono sempre, anche se qui non esplicitamente richiamate, le edizioni più recenti ed aggiornate dei riferimenti normativi considerati.

Per lavorazioni particolari per le quali non siano disponibili disposizioni normative specifiche, dovranno essere seguite le disposizioni contenute nelle schede tecniche del produttore, fatta salva comunque la rispondenza ai requisiti prestazionali richiesti.

 

2     Materiali, elementi costruttivi

2.1     Generalità

2.1.1Le prestazioni comprendono la fornitura dei materiali ed elementi costruttivi occorrenti, con lo scarico ed il deposito in cantiere.

2.1.2     L'appaltatore deve tempestivamente chiedere al committente i materiali ed elementi costruttivi messi a disposizione dal committente stesso.

2.1.3I materiali ed elementi costruttivi devono essere idonei al loro impiego e devono essere tra di loro compatibili.

 

2.2     Messa a disposizione

I materiali ed elementi costruttivi che l'appaltatore deve solo mettere a disposizione, e che quindi non faranno parte delle opere, possono essere sia nuovi che usati, a scelta dell'appaltatore stesso.

 

2.3     Fornitura

2.3.1I materiali ed elementi costruttivi che devono essere forniti e messi in opera dall'appaltatore, e che quindi faranno parte dell'opera, devono essere nuovi e non usati. I materiali riciclati valgono come non usati, se sono conformi a quanto previsto al punto 2.1.3.

2.3.2I materiali ed elementi costruttivi per i quali sono in vigore norme tecniche devono essere conformi ad esse per qualità e dimensione.

2.3.3I materiali ed elementi costruttivi per i quali, secondo le norme, è richiesta l'omologazione devono essere omologati e conformi ai requisiti di omologazione.

2.3.4I materiali ed elementi costruttivi per i quali nella disciplinare prestazionale non si faccia riferimento a particolari specifiche tecniche, possono essere utilizzati anche nel caso in cui siano conformi a norme, prescrizioni tecniche o ad altre disposizioni di Stati esteri, purché il grado di protezione richiesto per la sicurezza, la salute e la funzionalità venga garantito in maniera duratura.

Qualora per i materiali ed elementi costruttivi sia previsto in via generale l'obbligo di verifica, di marchiatura o venga richiesta la certificazione d'idoneità, ad es. mediante l'omologazione da parte dell'autorità di controllo, si può presupporre l'equivalenza solo qualora i materiali ed elementi costruttivi rechino un marchio di controllo o di verifica o qualora venga presentato il citato certificato di idoneità.

 
 

3     Esecuzione

3.1Quando nell'ambito del cantiere si trovano aree aperte al traffico nonché impianti di alimentazione e di scarico, vanno osservate le norme ed ordinanze emesse dalle autorità competenti. Se non è possibile indicare l'esatta ubicazione di tali impianti, essa va individuata mediante indagini. Tali misure costituiscono prestazioni particolari (vedi punto 4.2.1)

3.2Le aree destinate al traffico vanno tenute libere da ostacoli. L'accesso alle strutture da parte delle aziende di approvvigionamento e di smaltimento, dei vigili del fuoco, delle poste e delle ferrovie, ai capisaldi per rilievi geometrici e simili non dovranno essere intralciati durante i lavori se non nella misura strettamente necessaria.

3.3Il committente dovrà essere immediatamente informato del rinvenimento di sostanze nocive, ad es. nei terreni, nelle acque o negli elementi costruttivi. In caso di pericolo imminente, l'appaltatore deve prendere immediatamente idonee misure di sicurezza. Le ulteriori misure vanno stabilite di comune accordo. Le misure adottate e quelle ulteriori costituiscono prestazioni particolari (vedi punto 4.2.1).

 

4     Prestazioni accessorie, prestazioni particolari

4.1Prestazioni accessorie

Sono prestazioni accessorie le prestazioni che rientrano tra gli obblighi contrattuali anche senza essere espressamente menzionate nel contratto e negli elaborati progettuali.

Prestazioni accessorie sono in particolare:

4.1.1Allestimento e smobilizzo del cantiere, ivi comprese le attrezzature e simili.

4.1.2Messa a disposizione e manutenzione degli approntamenti di cantiere, ivi comprese le attrezzature e simili.

4.1.3Le misurazioni effettuate per l'esecuzione e la contabilizzazione delle lavorazioni, compresa la messa a disposizione degli strumenti di misura, dei capisaldi, dei picchetti, il mantenimento dei capisaldi e dei picchetti durante l'esecuzione dell'opera e la messa a disposizione della manodopera.

4.1.4Misure di protezione e di sicurezza ai sensi delle norme antinfortunistiche e delle disposizioni impartite dalle autorità competenti, eccezion fatta per le prestazioni di cui alla punto 4.2.5

4.1.5Illuminazione, riscaldamento e pulizia dei locali di riposo e dei locali sanitari utilizzati dai dipendenti dell'appaltatore.

4.1.6Adduzione dell'acqua e dell'energia elettrica a partire dai punti di allacciamento.

4.1.7Fornitura dei materiali di consumo.

4.1.8Messa a disposizione delle attrezzature minute e degli attrezzi.

4.1.9Trasporto in cantiere di tutti i materiali ed elementi costruttivi, anche se forniti dal committente, dai relativi depositi fino al cantiere e rispettivamente dai luoghi di consegna indicati nella disciplinare prestazionale fino ai luoghi d'impiego, ed eventuale trasporto di ritorno.

4.1.10Protezione delle opere contro le acque piovane normalmente prevedibili ed allontanamento di esse qualora necessario.

 

4.1.11Smaltimento di rifiuti dalle aree affidate all'appaltatore ed eliminazione dei rifiuti derivanti dai lavori dello stesso.

 

4.2Prestazioni particolari

Sono prestazioni particolari quelle prestazioni che non sono considerate come accessorie ai sensi del punto 4.1; esse non fanno parte degli obblighi contrattuali se non sono espressamente menzionate negli elaborati progettuali. prestazioni particolari sono per es.:

4.2.1Gli interventi di cui alla punto 3.1 ed alla punto 3.3

4.2.2La sorveglianza delle prestazioni di altri imprenditori.

4.2.3L'adempimento di compiti del Committente relativi alla progettazione ed all'esecuzione dell'opera.

4.2.4Interventi antinfortunistici di messa in sicurezza delle prestazioni di altri imprenditori.

4.2.5Particolari misure di protezione e di sicurezza per i lavori svolti in aree contaminate, per es. sorveglianza strumentale con rilievo dati, impiego di speciali attrezzature accessorie per macchine ed impianti, segregazione delle zone di lavoro.

4.2.6Particolari misure di protezione contro danni derivanti dagli agenti atmosferici, da inondazioni e dall'acqua di falda, conseguenti ad eventi eccezionali.

4.2.7Assicurazione della prestazione a favore del committente fino al collaudo o assicurazione di un rischio straordinario relativo alla responsabilità civile.

4.2.8Verifiche particolari di materiali ed elementi costruttivi forniti dal committente.

4.2.9Installazione, messa a disposizione, esercizio e rimozione di dispositivi situati all'esterno del cantiere e destinati alla deviazione e alla regolazione del traffico pubblico e di quello dei confinanti.

4.2.10Predisposizione di parti dell'impianto cantiere per altre imprese o per il committente.

4.2.11Misure particolari di protezione dell'ambiente, del paesaggio e dei beni culturali.

4.2.12Smaltimento di rifiuti al di fuori di quanto prescritto al punto 4.1.11.

4.2.13Protezioni particolari delle opere, eseguite su richiesta del committente per l'utilizzo anticipato, la relativa manutenzione e la successiva rimozione.

4.2.14Eliminazione di impedimenti ai lavori.

4.2.15Misure accessorie per il proseguimento dei lavori in caso di gelo e neve, in quanto non costituiscano oneri assunti dall'Appaltatore.

4.2.16Misure particolari di protezione e messa in sicurezza di costruzioni e di terreni adiacenti esposti a rischio.

4.2.17Protezione di condutture, cavi, drenaggi, canali, capisaldi, alberi, piante e simili.

 

5     Contabilizzazione

Le quantità delle singole prestazioni vanno desunte dai disegni di progetto qualora la prestazione eseguita corrisponde ad essi. In mancanza di documentazione grafica si procede mediante misurazione in sito.

I lavori saranno liquidati in base alle misure fissate dal progetto solo se quelle di controllo, rilevate dagli incaricati, dovessero risultare ad esse corrispondenti o maggiori. Soltanto nel caso che la Direzione dei Lavori avesse ordinato per maggiori dimensioni, se ne terrà conto nella contabilizzazione. In nessun caso saranno tollerate dimensioni minori di quelle previste in progetto, le quali potranno essere motivo di rifacimenti a carico dell'appaltatore.

Resta sempre salva in ogni caso la possibilità di verifica e rettifica in occasione delle operazioni di collaudo.

 
 

Capitolato Speciale d'Appalto per Opere Pubbliche Parte II

Disposizioni tecnico-contrattuali (DTC)

Opere da falegname

 

Sommario

 

0     Istruzioni per la redazione del progetto

1     Campo di applicazione

2     Materiali, elementi costruttivi

3     Esecuzione

4     Prestazioni accessorie e prestazioni particolari

5     Contabilizzazione

 

0     Istruzioni per la redazione del progetto

Le presenti istruzioni completano le “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” punto 0. L'applicazione delle istruzioni è presupposto essenziale per la corretta redazione del progetto.

 

Le istruzioni di cui al presente punto 0 non costituiscono clausole contrattuali.

 

In relazione alle esigenze dello specifico caso devono essere riportati in progetto i seguenti elementi:

 
0.1     Indicazioni sul cantiere

0.1.1     Posizione e dimensione di superfici, locali e mezzi ausiliari di lavoro (ponteggi, pedane mobili ecc.) dati in uso o uso comune all'appaltatore per l'esecuzione dei suoi lavori.

0.1.2     Tipologia, posizione, dimensioni e utilizzabilità di dispositivi e strade d'accesso, p.e. aperture di montaggio.

 
0.2     Indicazioni sull'esecuzione

0.2.1     Caratteristiche e classi di qualità secondo UNI EN 942 “Legno in falegnameria. Classificazione generale della qualità del legno”.

0.2.2     Tipo e stato della sottostruttura (sottosuolo, sottocostruzione, strato portante, struttura portante).

0.2.3     Formazione di collegamenti a strutture edili, isolamenti.

0.2.4     Tipo e stato di collegamenti esistenti.

0.2.5     Tipo, quantità e dimensioni di prove e campioni richiesti.

0.2.6     Quali tipi di battuta sono previsti, es. smussata, battuta esterna, battuta interna.

0.2.7     Sottostruttura per solai e rivestimenti pareti.

0.2.8     Sottostruttura per il fissaggio di elementi costruttivi, es. tipo della muratura, calcestruzzo – intonacato e non intonacato -, pietra da taglio legno acciaio.

0.2.9     Modo di fissaggio degli elementi costruttivi, es. mediante tassello, bullone ecc.

0.2.10     Se e come sono da coprire le fughe nel collegamento con altri elementi costruttivi.

0.2.11     Se e come é da considerare il montaggio di persiane avvolgibili.

0.2.12     Se sono da montare canali e tubetti di scorrimento per acque di condensa.

0.2.13     Tipo di trattamento superficiale (vedi punto 3.12).

0.2.14     Se e quali elementi vengono trattati con sostanze protettive chimiche.

 

0.2.15     Se per elementi costruttivi esposti ad agenti atmosferici vengono usate tinteggiature scure.

0.2.16     Se sono da apportare o montare sulle finestre e porte profilati, profili d'ala o scanalature/ battute a protezione dalle intemperie.

0.2.17     Caratteristiche richieste per la permeabilità dell'aria secondo UNI EN 12207 “Finestre e porte - Permeabilità all'aria - Classificazione”, per la tenuta all'acqua secondo UNI EN 12208 “Finestre e porte - Tenuta all'acqua - Classificazione” e per la resistenza al carico del vento UNI EN 12210 “Finestre e porte - Resistenza al carico del vento – Classificazione”.

0.2.18     Caratteristiche richieste per la tenuta delle fughe e per la resistenza contro la pioggia battente.

0.2.19     Caratteristiche speciali richieste per i materiali e per l'esecuzione, oltre alle condizioni tecniche generali di seguito descritte, ad es. resistenza a condizioni climatiche straordinarie, maggior isolamento acustico.

0.2.20     Dove (su quali piani) sono da montare elementi costruttivi, per i quali sono a disposizione possibilità di trasporto e se nel luogo di montaggio stesso ci saranno particolari ostacoli.

 

0.2.21     Esecuzione di bordi per lastre di legno compensato, truciolato e composito con listelli di bordo accostati, incassati e ricoperti.

0.2.22     Tipi di legno utilizzati per i singoli strati nel legno lamellare.

0.2.23     Indicazioni di comportamento al fuoco richiesti.

0.2.24     Indicazione relative a richieste igieniche.

 

0.3     Indicazioni particolari per casi di difformità rispetto alle DTC

0.3.1     Qualora sia necessario ricorrere a prescrizioni discordanti da quelle previste DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, queste vanno indicate chiaramente e dettagliatamente negli elaborati progettuali.

0.3.2     Indicazioni difformi si possono avere, ad esempio, nei casi in cui:

Punto 2.1.2, se deve essere utilizzato legno appartenente ad altre classi di qualità,

Punto 2.1.3, se per gli elementi costruttivi, che dopo il loro montaggio restano coperti, devono essere utilizzati materiali particolari,

Punto 3.1.2, se sono vigenti altre tolleranze,

Punto 3.3.1, se i bordi visibili di legno compensato, lastre di truciolato e composito non devono essere impiallacciate ma p.e. rivestite,

Punto 3.3.5, se le superficie di mobili devono rispettare altri requisiti,

Punto 3.5.3, se le restanti fughe presenti sulla parte interna dei locali tra gli elementi costruttivi esterni e il corpo principale devono essere riempite diversamente o non con materiale isolante,

Punto 3.5.4, se gli spazi vuoti tra i telai delle porte d'entrata delle abitazioni ed il loro corpo di fabbrica devono essere riempiti diversamente o non con materiale isolante,

Punto 3.10, se per le traverse deve essere utilizzato materiale diverso da legno duro,

Punto 3.11.2, se per telai, zoccoli e pavimenti di armadi, scaffali e cassetti sono sufficienti spessori minori,

Punto 3.12.3.2 se elementi costruttivi esterni devono essere verniciati prima del loro montaggio e prima del inserimento di vetri con più di una mano di base ed una intermedia.

 

0.4.     Indicazioni specifiche per prestazioni accessorie e prestazioni particolari

Come prestazioni accessorie, le quali, secondo quanto riportato nel punto 0.4.1 delle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, devono essere espressamente indicate nelle voci di capitolato, sono da considerare ad esempio:

Fornitura e fissaggio di cunei e fodere necessari per le opere da falegname (vedi punto 4.1.1)

 

0.5.     Unità di misura per la contabilizzazione

Nella descrizione dell'opera sono da prevedere le seguenti unità di misura per la contabilizzazione:

0.5.1     Misura di superficie (m²), differenziata per tipo di costruzione e misure, per

-     Rivestimento di pareti e soffitti,

-     Trattamento superficiale.

0.5.2     Misura di lunghezza (m), differenziata per tipo di costruzione e misure, per

-     listelli,

-     diaframmi,

-     profili di collegamento e finali,

-     coprifuga,

-     rivestimento imbotti ecc..

0.5.3     Quantitá (pezzi), differenziata per tipo di costruzione e misure, per

-     finestre,

-     porte,

-     armadi a muro,

-     bancali finestre,

-     celini,

-     tapparelle per finestre e porte,

-     portoni sottostrutture e rivestimenti,

-     telai,

-     trattamento superficiale,

-     fori per lampade singole, lampade continue, cupole di illuminazione, griglie di aerazione, fori per aerazione, fori di ispezione, pilastri, rilievi in prossimità di pilastri, interruttori, prese, canali, cavi e simili.

 

1     Campo d'applicazione

1.1Le presenti DTC “Opere da falegname” sono valide per la realizzazione e la posa di elementi costruttivi in legno e materiale plastico come porte, portoni, finestre, elementi di finestra, persiane a cerniera, pareti divisorie, rivestimenti di parete, controsoffitti, mobili a parete, allestimenti interni, mobili ad incasso.

Nel campo di applicazione delle presenti DTC rientrano anche costruzioni combinate acciaio-legno.

1.2Le presenti DTC non sono valide per

-     Scale, pavimenti in legno, battiscopa, porte e portoni, casseri, capanne e rivestimenti da carpentiere

-     Lavori a secco

-     rivestimenti areati di pareti esterne con sottostruttura di grande formato

-     Lavori di parquet

-     Ferramenta

-     Opere di pittura e impregnazione

-     Lavori da vetraio

-     Finestre in metallo

1.3A titolo integrativo sono applicabili le “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” (punti da 1 a 5). In caso di discordanza prevalgono le presenti prescrizioni specifiche.

 

2     Materiali, elementi costruttivi

In aggiunta alle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 2, vale:

È ammesso solamente l'impiego di prodotti ecocompatibili (evitare prodotti contenenti formaldeide e solventi) secondo deliberazione della Giunta Provinciale del 6 gennaio 1995, n. 85 salvo prescrizioni più restrittive p.e. “direttive per l'edilizia scolastica”.

 

2.1     Legno

2.1.1     Legno massiccio

UNI EN 1313-1     Legno tondo e segati – Dimensioni preferenziali e tolleranze – segati di legno di conifere

UNI 4874     Perline di legno semplici, ad incastro

UNI 4875     Perline di legno doppie, ad incastro

DIN 4073-1     Assi levigate e segati in legno di conifera – misure

DIN 68120     Profili in legno – forme di base

UNI 4873     Perline di legno semplici, a battuta.

DIN 68127     Assi acustiche

UNI EN 942     Legno in falegnameria. Classificazione generale della qualità del legno

UNI 8864     Segati di legno. Tecniche di essiccazione. Termini e definizioni.

2.1.2Per elementi costruttivi, che dopo il loro montaggio restano coperti, es. armadi a parete o rivestimenti pareti, è da utilizzare, a scelta dell'appaltatore il tipo di legno prescritto per gli elementi a vista o altro materiale idoneo equivalente.

2.1.3Le caratteristiche del legno usato per i singoli pezzi devono essere tali da rispettare i requisiti funzionali e visivi richiesti per il singolo pezzo o per l'elemento costruttivo.

2.1.4Quando gli elementi in legno montati escono dalla fabbrica, il loro grado di umidità riferito al loro peso essiccato deve essere il seguente: per parti esterne che non sono a contatto con l'aria esterna, es. mobili costruiti in opera, rivestimenti di pareti e soffitti, porte interne 6% fino a 10%, per parti che sono continuamente a contatto con l'aria esterna 10% fino a 15%.

Su richiesta del committente questo grado di umidità deve essere provato.

 

2.2     Semilavorati

2.2.1     Compensati

DIN 68705-2     Legno compensato per uso generale

UNI EN 1072     Pannelli di legno compensato. Descrizione delle proprietà di flessione per pannelli di legno compensato per uso strutturale.

UNI EN 1084     Pannelli di legno compensato.

DIN 68705-4     Legno compensato – compensato tondo per uso edile,

DIN 68705-5     Legno compensato - edilizia-legno compensato impaillacciato in faggio

 

UNI EN 635-1     Pannelli di legno compensato. Classificazione in base all' aspetto delle facce. Generalità

UNI EN 635-2     Pannelli di legno compensato. Classificazione in base all' aspetto delle facce. Latifoglie

UNI EN 635-3     Pannelli di legno compensato. Classificazione in base all' spetto delle facce. Conifere

Le superfici rimanenti in vista di elementi costruttivi in compensato devono corrispondere almeno alla classe E secondo UNI EN 635.

UNI 6467     Pannelli di legno compensato e paniforti. Termine e definizioni.

UNI 6467 FA 58-74     Pannelli di legno compensato e paniforti. Termini e definizioni. Modifiche alla UNI 6467-69

 
2.2.2     Pannelli di particelle

UNI EN 309     Pannelli di particelle di legno.- Definizione e classificazione.

UNI EN 312:     Pannelli di particelle di legno - specifiche

UNI EN 319          Pannelli di particelle di legno e pannelli di fibra di legno. Determinazione della resistenza a trazione perpendicolare al piano del pannello

DIN 68764-1     Pannelli di particelle di legno - pannelli per l' edilizia- definizione, proprietá, prove, controllo

DIN 68764-2     Pannelli di particelle di legno - pannelli per l' edilizia – tavolati

UNI EN 312-5     Pannelli di particelle di legno- Specifiche- Requisiti dei pannelli portanti per uso in ambiente umido.

UNI EN 13986           Pannelli a base di legno per l'utilizzo nelle costruzioni - Caratteristiche, valutazione di conformità e marcatura;

DIN EN 14322     Materiali a base di legno – pannelli rivestiti di melammina per l'uso interno – definizione , requisiti e classificazione.

Le superfici di pannelli trucciolari, che devono essere impiallacciati o per le quali é previsto un trattamento superficiale, devono essere sufficientemente compatte.

 
2.2.3     Pannelli di fibra

DIN 68751     pannelli di particelle laminati in materiale plastico ad uso decorativo - definizioni, requisiti

UNI EN 622-1     Pannelli di fibra di legno-specifiche - Requisiti generali

UNI EN 622-2     Pannelli di fibra di legno-specifiche - Requisiti per pannelli duri

UNI EN 622-3     Pannelli di fibra di legno-specifiche - Requisiti per pannelli semiduri

UNI EN 622-4     Pannelli di fibra di legno-specifiche - Requisiti per pannelli teneri

UNI EN 13986     Materiali a base di legno per l'utilizzo in campo edile- proprietà, valutazione di conformità e marcatura;

 
2.3     Pannelli

DIN 68740-2     Pannelli - Parte 2: piallacci - strati di copertura in materiale ligneo

 
2.4     Fogli o lamine per impiallacciature

UNI 10651     Legno. Piallacci naturali e naturali trattati- Determinazione delle caratteristiche fisiche.

UNI 10769     Legno - Piallacci naturali e naturali trattati - Tolleranze sulle dimensioni

 

2.5     Pannelli isolanti e fogli isolanti in materiale sintetico

Laminati e fogli di rivestimento in materiale plastico devono essere adatti allo scopo e rispettare le classificazioni di qualità e di prova, per es.:

UNI EN 438-1     Laminati decorativi ad alta pressione (HPL). Fogli a base di resine termoindurenti. Specifiche.

 
2.6     Colle

UNI EN 204     Classificazione degli adesivi per impieghi non strutturali per l´incollaggio di legno o materiali da esso derivati.

 
2.7     Materiali isolanti

UNI ISO 11600      Edilizia - Sigillanti - Classificazione e requisiti.

 
2.8     Elementi di collegamento e fissaggio

UNI 699      Viti per legno. Filettatura ed estremità.

UNI 701      Viti per legno a testa tonda con intaglio.

UNI 703      Viti per legno a testa svasata con calotta e intaglio.

DIN 68150-1     Tasselli in legno - dimensioni, condizioni di fornitura tecniche

UNI EN 10230-1     Chiodi di filo di acciaio - Chiodi per impieghi generali.

 
2.9     Mordenti per legno

Le caratteristiche dei mordenti per legno devono essere tali da cambiare il tono di colore della superficie del legno, mantenendo però invariata la struttura del legno o evidenziandola.

 
2.10     Preservanti per legno e verniciatura di base

UNI 8662-1     Trattamenti del legno. Termini generali.

UNI 8662-1 FA 223     Foglio di aggiornamento n. 1 alla UNI 8662/1(set.1984)

UNI 8662-2     Trattamenti del legno. Termini relativi all' impregnazione e alla preservazione.

UNI 8795     Legno.Semilavorati e prodotti finiti. Scelta dei trattamenti di impregnazione profonda.

UNI 8859     Trattamenti preservanti del legno. Impregnazione a pressione in autoclave mediante composti in soluzione acquosa di rame, cromo e arsenico (CCA).

UNI 8940     Legno. Trattamenti preservanti. Applicazione di sostanze preservanti in solvente organico con il procedimento a doppio vuoto.

UNI 8976     Trattamenti preservanti del legno. Impregnazione a pressione in autoclave mediante creosoto. ).

UNI 8977     Trattamenti preservanti del legno. Requisiti, campionamento e metodi di analisi del creosoto.

UNI 9092-2     Trattamenti preservanti del legno. Impregnazione a pressione in autoclave. Determinazione dell' assorbimento netto di liquido impregnante.

UNI EN 335-1     Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno. Definizione delle classi di rischio di attacco biologico. Generalità.

UNI EN 335-2     Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno. Definizione delle classi di rischio di attacco biologico. Applicazione al legno massiccio.

 

UNI EN 335-3     Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno - Definizione delle classi di rischio di attacco biologico - Applicazione ai pannelli a base di legno.

UNI EN 460     Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno. Durabilità naturale del legno massiccio. Guida ai requisiti di durabilità per legno da utilizzare nelle classi di rischio.

UNI EN 599-1     Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno - Prestazioni dei preservanti del legno, utilizzati a scopo preventivo, determinate mediante prove biologiche

UNI EN 599-2     Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno - Prestazioni dei preservanti del legno, utilizzati a scopo preventivo, determinate mediante prove biologiche - Classificazione ed etichettatura.

 

Se é prevista una tinteggiatura successiva del legno, il preservante deve essere adatto alla pennellatura ed inodore (per interni).

 
2.11     Porte e finestre

DIN 68121-1          Profili in legno per porte e finestre – dimensioni, requisiti qualitativi

DIN 68121-2          Profili in legno per porte e finestre – principi generali

UNI 8369-3     Edilizia. Chiusure verticali. Classificazione e terminologia dei serramenti esterni verticali.

UNI 8369-5     Edilizia. Chiusure verticali. Giunto tra pareti perimetrali verticali ed infissi esterni. Terminologia e simboli per le dimensioni.

UNI 7961     Edilizia. Porte. Criteri di classificazione.

UNI 7962     Edilizia. Porte. Terminologia e simboleggiatura.

UNI 8861     Edilizia. Porte. Dimensioni di coordinazione.

UNI 8894     Edilizia. Porte. Analisi dei requisiti.

 
2.12     Ferramenta per mobili

DIN 68852          Serrature per mobili – Requisiti, prove

UNI 10715     Mobili - Cerniere a tazza - Metodi di prova e requisiti

DIN 68858          ferramenta per mobili - guide - Requisiti, prove

 

3     Esecuzione

In aggiunta alle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 3, vale:

 
3.1     Generalità

3.1.1L'appaltatore deve controllare in cantiere le misure degli elementi costruttivi normati e non normati prima dell'inizio della loro realizzazione.

3.1.2Durante i suoi controlli l'appaltatore deve esprimere le proprie riserve in caso di

-     condizioni mancanti per il fissaggio e l'isolamento di elementi costruttivi da montare al corpo principale

-     maggiori variazioni dimensionali del sottofondo rispetto a quanto indicato nelle norme del punto 3.1.3

-     aperture mancanti

-     assenza della protezione costruttiva del legno

-     errori di posizione e di quota degli appoggi e sottocostruzioni varie

-     assenza di quote di riferimento di piano

-     impossibilità di controllare le misure prima dell'inizio dei lavori

-     situazione di eccessiva umidità

-     scelta non adeguata di materiali e dettagli costruttivi

3.1.3Sono concesse variazioni dimensionali nei limiti stabiliti dalle seguenti norme:

UNI 10462     Elementi edilizi. Tolleranze dimensionali. Definizione e classificazione.

UNI 10463     Elementi edilizi. Tolleranze dimensionali. Compatibilità della tolleranza naturale di processo dedotta statisticamente rispetto alla tolleranza di progetto.

UNI 10464     Elementi edilizi. Tolleranze dimensionali. Aliquote di casi favorevoli rientranti nell'intervallo di valori definiti dalla tolleranza naturale di processo per prodotti di serie.

DIN 18203-3     Tolleranze nell'edilizia – limiti per elementi costruttivi in legno e materiali lignei

Sono ammesse imperfezioni superficiali visibili a luce inclinata se vengono rispettate le tolleranze indicate da UNI 10462.

3.1.4Le misure riportate nella documentazione del capitolato valgono per il legno a lavorazione terminata.

3.1.5Tutti gli elementi costruttivi devono essere realizzati in modo tale che non subiscano ritiro a seguito di trattamenti ed utilizzo idonei, e che corrispondano ai requisiti secondo UNI EN 942.

 
3.2     Esecuzione in legno massiccio

3.2.1Riguardo agli spessori dei legni lavorati, p.es. piallati, sono ammesse variazioni secondo UNI 10769:1999.

3.2.2I legni massicci devono essere uniti tra loro in maniera tale che il legno possa gonfiarsi e contrarsi per le variazioni di umidità senza compromettere i collegamenti.

3.2.3Il legno massiccio può anche essere incollato a strati p.e. laminato, se i singoli strati sono dello stesso tipo di legno.

3.2.4In caso di verniciatura non ricoprente, l'unione a merlatura è ammessa solo in accordo con il committente.

 

3.3     Chiusure, impiallacciature, rivestimenti, superfici di mobili

3.3.1I bordi visibili di legno compensato, lastre di truciolato e composito – esclusi i bordi delle porte in compensato – devono essere muniti di listelli di bordo. Sono ammesse differenze naturali di colore tra superfici impiallacciate ed i bordi.

3.3.2Nelle impiallacciature a tenuta e nelle superfici rivestite non devono manifestarsi, neanche dopo l'essiccamento, delle fughe e irregolarità del sottofondo.

3.3.3I giunti delle impiallacciature coprenti o nei rivestimenti devono essere ben chiusi e non devono esserci zone non incollate.

3.3.4Le impiallacciature venate devono essere protette contro gli strappi.

3.3.5Le superfici dei mobili devono soddisfare i requisiti minimi indicati nelle seguenti norme.

UNI 9428     Mobili. Prove sulle finiture delle superfici. Determinazione della resistenza alla graffiatura.

UNI 9241     Mobili. Prove sulle finiture delle superficie. Determinazione della resistenza delle superficie all' azione della sigaretta.

UNI EN 12720     Mobili - Valutazione della resistenza delle superfici ai liquidi freddi.

UNI EN 12721     Mobili - Valutazione della resistenza delle superfici al calore umido.

UNI EN 12722     Mobili - Valutazione della resistenza delle superfici al calore secco.

 
3.4     Incollaggio

Il tipo e la resistenza dell'incollaggio devono essere realizzati in funzione del luogo di montaggio e dell'utilizzo dell'elemento costruttivo, come indicato in  UNI EN 204.

 
3.5     Montaggio

3.5.1Elementi costruttivi per interni, che dopo il loro montaggio vengono trattati con una verniciatura ricoprente, possono essere fissati con fissaggi visibili, ma devono essere successivamente accecati. Elementi costruttivi per interni, che non vengono trattati con verniciatura ricoprente o che hanno subito il trattamento finale prima del montaggio, devono essere fissati in maniera invisibile.

3.5.2Il materiale di fissaggio deve essere resistente alla corrosione. Non è ammesso l'uso di chiodi filettati in sostituzione alle viti da legno.

3.5.3L'isolamento tra elementi costruttivi esterni e corpo principale deve essere permanente e impermeabile alla pioggia battente.

Le restanti fughe presenti sulla parte interna dei locali tra gli elementi costruttivi esterni ed il corpo principale devono essere riempite completamente con materiale isolante.

Se devono essere eseguite fughe di connessione ermetiche delle finestre interne, queste sono da intendersi prestazioni particolari (vedi punto 4.2.4).

3.5.4Gli spazi vuoti tra i telai delle porte d'entrata delle abitazioni ed il corpo di fabbrica devono essere riempiti completamente con materiale isolante.

3.5.5Elementi costruttivi smontabili ed i relativi telai devono essere identificati come tra di loro corrispondenti  in maniera permanente in una zona non visibile. Il segno di riconoscimento deve essere visibile anche dopo la verniciatura.

3.5.6Per la posa di finestre e porte vale UNI 10818.

 
3.6     Finestre

3.6.1I profili devono essere realizzati in maniera tale da allontanare l'acqua. Per i profili in legno da finestra valgono DIN 68121-1 e DIN 68121-2.

3.6.2Le guarnizioni di tenuta sulla battuta devono essere sostituibili, correre su un piano ed essere a tenuta negli angoli.

3.6.3Nelle finestre in legno-alluminio deve essere presente una camera d'aria tra li legno e l'alluminio. Questa camera d'aria deve essere dotata di fori d'apertura per la compensazione del vapore con l'aria esterna.

3.6.4I collegamenti dei telai per finestre in legno devono essere eseguiti con denti di giunzione. Telai e casse possono essere anche zincati. I collegamenti devono essere incollati a tutta superficie – anche ai parapetti. I telai in alluminio delle finestre in legno-alluminio devono essere collegati meccanicamente negli angoli.

3.6.5I listelli di battuta esterni devono essere incollati al telaio in legno, i listelli di battuta interni devono essere avvitati. I gocciolatoi devono essere incollati con il telaio in legno se non formano un pezzo unico con il legno inferiore del telaio d'anta.

3.6.6I listelli trasversali devono essere legati tra loro e con il telaio a regola d'arte, p.es. congiunti ad ammorsatura, incastro, incavigliamento.

3.6.7Listelli in legno di sostegno per il vetro devono essere avvitati o inchiodati, quelli in plastica devono essere incastrati.

3.6.8Telai lignei ad arco devono essere realizzati con più pezzi, a seconda della grandezza degli archi, e collegati mediante denti o code di rondine.

 
3.7     Davanzali

Davanzali, rivestimento e riempimento devono essere collegati al telaio mediante provvedimenti costruttivi in maniera tale da evitare deformazioni o incurvamenti, nonché danni alla struttura causati da  variazioni di lunghezza dovute al materiale.

 
3.8     Gelosie per finestre e porte

Nelle gelosie per finestre e porte con mortasatura, devono essere passanti i listelli superiori del telaio. I listelli verticali devono essere collegati mediante giunto dentato ai listelli superiori del telaio. L'incollaggio per applicazioni all'esterno deve corrispondere ai gruppi D4 secondo UNI EN 204.

 
3.9     Porte e portoni

3.9.1Porte e portoni intelaiati

3.9.1.1Legni per telai possono essere incollati a partire da una larghezza di 100mm.

3.9.1.2Legni per telai devono essere collegati tra loro a regola d'arte, p.es. attraverso unioni a dente e tasselli.

3.9.1.3I riempimenti devono essere fissati in maniera tale da impedire che variazioni dimensionali dei materiali causino dei danni.

3.9.1.4Per listelli di battuta e gocciolatoi vale cap.3.6.5.

 
3.9.2Porte e portoni lisci

Per fogli lisci da porte vale DIN 68706-1.

Per la sottostruttura del telaio per portoni lisci vale cap.3.9.1.

 
3.10     Isolamenti, telai, rivestimenti

Gli elementi costruttivi agli angoli devono essere collegati tra loro a regola d'arte, p.es. mediante aggraffatura, intassellatura, unioni a coda di rondine, a dente, con viti a scomparsa. Per le traverse deve essere usato legno duro.

 
3.11     Rivestimenti, controsoffitti

3.11.1.Se non prescritto di seguito gli elementi non devono rispettare le prescrizioni di resistenza al fuoco, acustiche, di isolamento termico, umidità e protezione alle radiazioni.

3.11.2.Strati di isolamento montati in opera devono essere posati sull'intera superficie in modo da evitare qualsiasi slittamento ed uniti saldamente tra di loro. Gli strati devono essere collegati a elementi costruttivi adiacenti.

3.11.3.Rivestimenti di solai e controsoffitti devono essere realizzati secondo DIN EN 13964 “Controsoffitti – Requisiti e metodi di prova”.

3.11.4.In caso di utilizzo di pannelli alleggeriti in lana di legno e multistrato si deve rispettare la DIN 1102 “pannelli alleggeriti in lana di legno e pannelli alleggeriti multistrato secondo DIN 1101 materiali isolanti in edilizia – utilizzo, lavorazione”.

3.11.5.Pareti divisorie non portanti devono essere realizzate secondo DIN 4103-1 “Pareti divisorie interne non portanti – requisiti, verifiche”.

3.11.6.Rivestimenti di pareti esterne areati devono essere realizzati secondo DIN 18516-1 “Rivestimenti di pareti esterne areati – parte 1: requisiti, principi di verifica”.

 

3.12     Mobili da incasso

Per l'esecuzione ed il montaggio di mobili ad incasso valgono:

-     per cucine UNI EN 1153 „Mobili per cucina. Requisiti di sicurezza e metodi di prova per mobili per cucina fissati ed indipendenti e per piani di lavoro."

-     per pavimenti da posare per mobili DIN 68874-1 “Pavimenti da posare per mobili – Raccomandazioni e prove”

 

Mobili da montare a ridosso di pareti esterne e pareti di locali umidi devono essere distanziate dalle pareti in maniera tale da garantire una ventilazione posteriore sufficiente.

3.12.1Porte e cassetti scorrevoli devono chiudere e scorrere bene. Le superfici scorrevoli devono essere dotate di profili guida.

3.12.2Telai, zoccoli e pavimenti di armadi, scaffali e cassetti devono essere dimensionati e posizionati in maniera tale da sopportare i carichi previsti. Valgono i seguenti spessori minimi:

-     per pareti posteriori, pavimenti inseriti e riempimenti in compensato spessore min. 6 mm, in truciolare spessore min. 8 mm

-     per fondi di cassetti in legno compensato con area maggiore di 0,25 m² spessore min. 6 mm

3.12.3Porte scorrevoli devono muoversi facilmente su guide in metallo o plastica.

 
3.13     Trattamenti superficiali

3.13.1Generalità

3.13.1.1Superfici lignee in vista devono essere pulite, p.es. mediante piallatura e levigatura; non devono  essere visibili tracce di piallatura. La polvere di levigatura deve essere allontanata mediante  spazzolatura.

3.13.1.2Nei rivestimenti con tavole e nei riempimenti, il trattamento superficiale prescritto deve essere eseguito su tutta la superficie prima di procedere con il montaggio.

 

3.13.2Pretrattamento della superficie del legno

La superficie del legno non deve presentare zone con strappi, residui non desiderati nei pori né strisce causate dalla levigatura. Le superfici impiallacciate non devono inoltre presentare zone con evidenti segni di pulizia, levigatura né tracce di incollaggio.

 

3.13.3Trattamento superficiale di elementi costruttivi esterni (finestre, porte ecc.)

3.13.3.1La protezione del legno per elementi costruttivi esterni deve corrispondere a DIN 68800-5.
 

3.13.3.2Gli elementi costruttivi esterni devono essere verniciati prima del loro montaggio e prima del inserimento di vetri con almeno una mano di base ed una intermedia. Profili a protezione delle intemperie, ferramenta, ulteriori elementi metallici e impermeabilizzazioni possono essere montati non prima della prima mano intermedia.

 

3.13.4Trattamento superficiale di elementi costruttivi interni

3.13.4.1Il mordente deve essere applicato uniformemente senza strisce né tracce da pennellatura. Non devono essere presenti tracce di strofinamento, strisce più chiare, pori chiari senza mordente né macchie d'olio. Sono ammesse differenze di colore dovute al tipo di legno tra le fasce longitudinali e trasversali.

3.13.4.2Vernice opaca o cera devono essere applicati uniformemente e distribuiti con cura. La superficie trattata non deve essere ruvida né offuscata. I pori non devono chiudersi a causa del trattamento.

 

3.13.4.3Durante la lucidatura devono essere rispettati i tempi di asciugatura della sostanza lucidante in relazione alla porosità del legno trattato. Il colore del riempimento dei pori deve corrispondere esattamente al colore del legno. La superficie levigata non deve essere offuscata né ondulata e non deve mostrare alcun bagliore grigio. Non devono rimanere residui di riempimenti di pori né tracce d'olio.

I pori in superficie devono essere completamente chiusi.

 

3.14     Protezione chimica e costruttiva del legno

3.14.1In tutti i lavori in legno deve essere osservata DIN 68800-2 “Protezione del legno – parte 2: provvedimenti costruttivi preventivi nell'edilizia”.

3.14.2La protezione chimica del legno costruttivo deve essere eseguita secondo DIN 68800-3 “Protezione del legno – provvedimenti chimici  preventivi”, quella dei materiali lignei secondo DIN 68800-5 “Protezione del legno – provvedimenti chimici preventivi per materiali lignei”.

3.14.3Il metodo di lavorazione dei prodotti di protezione del legno rimane a discrezione del committente.

3.14.4I prodotti di protezione del legno devono essere scelti in maniera tale da essere compatibili con gli altri materiali con cui entrano in contatto.

 

4     Prestazioni accessorie, prestazioni particolari

4.1Prestazioni accessoriesono di completamento delle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 4.1, in particolare:

4.1.1Fornitura e fissaggio di cunei e fodere necessari per le opere da falegname.

4.1.2Montaggio e smontaggio nonché messa a disposizione di impalcature con piani di lavoro di altezza non maggiore di 2 m rispetto al piano campagna o al pavimento.

4.1.3Realizzazione di aperture e fori in murature, acciaio ecc.

4.1.4Realizzazione di aperture per interruttori, prese, passaggi per tubi, cavi ecc.

4.1.5Fornitura e montaggio di tasselli

4.1.6Applicazione di fissaggi in elementi in legno.

4.1.7Fornitura e montaggio degli elementi di fissaggio necessari, p.es. viti, chiodi, zanche d'ancoraggio.

4.1.8Rispetto dei discostamenti delle misure finali relative a larghezza ed altezza dalle misure indicate nella descrizione delle prestazioni o nei disegni,di finestre, porte e portoni oppure delle misure relative ad altri elementi costruttivi fino al 5 % di ogni misura, tuttavia non superiore ai 50 mm,

-se prima dell'inizio dei lavori si stabilisce la necessità del discostamento oppure tale necessità avrebbe dovuto essere accettata dall'appaltatore.

-se il discostamento non rende necessaria per motivi statici una variazione costruttiva

4.1.9Pulizia giornaliera dei locali, allontanamento e smaltimento di tutti i rifiuti

4.1.10Fornitura e posa in opera di materiali di collegamento e di fissaggio da verificare staticamente o di tipo costruttivo.

4.1.11Fornitura e fissaggio di listelli da unire ad altri elementi costruttivi.

4.1.12Montaggio di materiale da tenuta, fornito da terzi, per telaio di porte e finestre in acciaio.

4.1.13Smontaggio e rimontaggio di guarnizioni di battuta.

 

4.2Prestazioni particolarisono di completamento delle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 4.2, p.e.:

4.2.1Messa a disposizione di locali per il soggiorno ed il deposito nel caso in cui il committente non metta a disposizione locali che possano essere chiusi con un sistema di chiusura semplice.

4.2.2Montaggio e smontaggio e messa a disposizione di impalcature con piani di lavoro di altezza maggiore di 2 m rispetto al piano campagna o al pavimento.

4.2.3Pulizia del sottofondo da sporcizia grossolana p.es. rimanenze di gesso, malta, colore, olio, nel caso in cui queste siano causate da altre imprese.

4.2.4Esecuzione di fughe ermetiche di connessione per finestre interne.

 

4.2.5Ulteriori campioni richiesti dal committente e non utilizzati nella costruzione.

 

5     Contabilizzazione

A completamento delle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia", punto 5:

5.1Generalità

La determinazione della prestazione, indipendentemente se avviene secondo il disegno o la misurazione, avviene in base ai seguenti criteri.

5.1.1     Per lavori al mq

per rivestimenti di qualsiasi tipo per pareti e soffitti, per trattamenti superficiali,  per controsoffitti, sottocostruzioni ed isolamenti, in ogni caso per tutte le prestazioni valutate al mq, la superficie verrà determinata con metodi geometrici rigorosi per il suo effettivo sviluppo, senza alcuna detrazione per fori uguali o superiori a mq 0,50 il cui pagamento andrà a compenso dei maggiori oneri derivanti dalla formazione del foro o riquadro.

Non verranno altresì dedotti inserti e interstizi architettonici o statici, se non pagati separatamente.

 

5.1.2     Per lavori al ml

per listelli, diaframmi, profili di collegamento e finali, coprifuga, rivestimento imbotti, in ogni caso per tutte le prestazioni valutate al ml, la lunghezza verrà determinata nella misura più lunga dell'elemento costruito.

Non verranno altresì dedotti inserti e interstizi architettonici o statici, se non pagati separatamente.

 

5.1.3     Per lavori al pezzo

per finestre, porte, armadi, bancali finestre, celini, tapparelle per finestre e porte, portoni, sottostrutture e rivestimenti, telai, fori per lampade singole o simili, in ogni caso per tutte le prestazioni valutate al pezzo la valutazione verrà eseguita per pezzo.

Per differenze fra le misure del pezzo progettato e le misure del pezzo eseguito sono tollerate differenze positive o negative fino alla misura massima del 5% calcolata sulla superficie, sulla lunghezza o sul volume dell'elemento costruttivo; questa tolleranza del 5% non comporta la modifica del prezzo.

 

5.2     Vengono detratti:

5.2.1In caso di contabilizzazioni di aree (m²):

aperture, fori e nicchie con area maggiore di 0.50 m² ciascuna, nei pavimenti con area maggiore di 0,5 m² ciascuna.

5.2.2In caso di contabilizzazioni di lunghezze (m): interruzioni maggiori di 1 m ciascuna.

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