Delibera 15 dicembre 2020, n. 998
Criteri per la realizzazione e il finanziamento di progetti per l'impiego temporaneo di persone disoccupate (modificata con delibera n. 907 del 17.10.2023)

1. I presenti criteri disciplinano la realizzazione e il finanziamento di progetti predisposti dalla Provincia e da enti e istituzioni sottoposti a vigilanza e tutela della Giunta provinciale, aventi per oggetto l’impiego temporaneo di persone disoccupate in opere e servizi di pubblica utilità, compresi cantieri-scuola, ai sensi dell’articolo 1 della legge provinciale 11 marzo 1986, n. 11, e successive modifiche.

2. I progetti costituiscono uno strumento di politica attiva del lavoro e sono finalizzati a favorire l’inserimento o il reinserimento di persone disoccupate nel mondo del lavoro.

1. I Comuni, il Consorzio dei Comuni, le Comunità comprensoriali, l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, l’Istituto per l’edilizia sociale, le aziende pubbliche di servizi alla persona (APSP), le residenze per anziani, tutti gli altri enti funzionali della Provincia e la Provincia stessa possono avviare progetti socialmente utili per l’impiego temporaneo di persone disoccupate.

2. Le attività svolte nell’ambito dei progetti non rientrano in genere tra le attività istituzionali degli enti promotori, fatta eccezione per le attività temporanee che richiedono una mole di lavoro tale da non permetterne la realizzazione con l’impiego del solo personale dipendente.

3. Principali settori di intervento in cui si possono realizzare i progetti sono: tutela dell’ambiente, risanamento urbano e abbellimento rurale, servizi sociali e servizi alla persona, cultura e arte.

1. Nell’ambito dei progetti di pubblica utilità possono essere impiegate esclusivamente persone con un’anzianità di disoccupazione di almeno sei mesi, precedentemente selezionate dal Centro di mediazione lavoro territorialmente competente.

2. Nella selezione delle persone il Centro di mediazione lavoro tiene conto dei seguenti criteri, nell’ottica di favorire chi presenti un maggiore svantaggio nella possibilità di inserimento nel mondo del lavoro:

a) età;

b) stato di salute;

c) livello di qualificazione;

d) situazione personale o familiare;

e) anzianità di disoccupazione.

3. L’impiego temporaneo in un progetto di pubblica utilità non costituisce rapporto di lavoro subordinato. Pertanto, le persone coinvolte mantengono lo stato di disoccupazione e sono tenute al rispetto degli obblighi ad esso connessi, come concordato nel patto di servizio sottoscritto con il Centro di mediazione lavoro competente.

4. L’impiego nei progetti non costituisce titolo preferenziale per la partecipazione a concorsi né per l’assunzione presso enti o aziende pubbliche.

1. La durata dei progetti varia da un minimo di tre ad un massimo di dodici mesi. In casi eccezionali il progetto può essere prorogato fino ad un massimo di 24 mesi.

2. In casi eccezionali, in particolare nel caso di persone che necessitino di una misura occupazionale di accompagnamento alla pensione o di persone con disabilità, su valutazione del Centro di mediazione lavoro competente sono possibili ulteriori rinnovi del progetto.

1. Con effetto dal 1° gennaio 2024 per ogni ora di lavoro effettivamente prestata la persona disoccupata ha diritto ad un assegno orario di 8,20 euro lordi.

2. I costi relativi agli assegni orari sono a carico dell’ente promotore.

3. Gli oneri sociali (INPS e INAIL) sono a carico della Provincia, che provvede inoltre a rimborsare all’ente promotore un importo forfettario pari al 20% degli assegni orari versati alle persone impiegate nel progetto.

1. Per sostenere gli enti promotori nell’attuazione di questa misura di politica attiva, l’articolo 1 della legge provinciale 11 marzo 1986, n. 11, ne prevede il parziale finanziamento da parte della Provincia.

2. La Provincia concede un contributo pari al 20 per cento dei compensi corrisposti alle persone impiegate nel progetto. Nel caso in cui vengano impiegate persone con disabilità, il contributo è aumentato al 50 per cento.

1. I progetti di pubblica utilità per l’impiego temporaneo di persone disoccupate sono approvati, ai sensi della deliberazione della Giunta provinciale n. 1194 del 14 novembre 2017, con decreto del direttore/della direttrice della Ripartizione provinciale Lavoro.

2. La domanda per l’approvazione dei progetti deve essere presentata all’Ufficio provinciale Servizio lavoro almeno tre mesi prima dell’inizio previsto del progetto.

3. La domanda è corredata dalla documentazione di progetto, contenente i seguenti dati e informazioni:

a) descrizione dettagliata della misura occupazionale;

b) descrizione dell’organizzazione delle attività, che dovranno svolgersi sotto la guida e la supervisione di personale tecnico o incaricato;

c) numero delle persone disoccupate che si intendono impiegare;

d) durata prevista del progetto e numero complessivo delle giornate lavorative e delle ore di lavoro previste;

e) data prevista di inizio e fine progetto;

f) elenco delle spese, suddivise fra spese relative allo svolgimento del progetto e spese per i compensi delle persone disoccupate impiegate;

g) fonti di finanziamento previste.

4. I progetti possono iniziare solo dopo l’avvenuta approvazione.

5. Con il decreto di approvazione del progetto viene approvata anche l’eventuale concessione del contributo previsto dall’articolo 6.

1. Il contributo viene liquidato dall’Ufficio provinciale Servizio lavoro sulla base del rendiconto presentato dall’ente promotore alla conclusione del progetto.

2. Il rendiconto deve contenere i seguenti dati e documenti:

a) numero delle ore effettivamente svolte;

b) dati anagrafici delle persone disoccupate impiegate ed eventuale indicazione della disabilità;

c) indicazione degli importi corrisposti per ogni persona disoccupata impiegata nel progetto, suddivisi per assegni orari, contributi previdenziali INPS e contributi INAIL;

d) originale o copie conformi dei mandati di pagamento relativi all’assegno orario, ai contributi previdenziali INPS e ai contributi INAIL, suddivisi per ciascuna persona impiegata.

3. La domanda di liquidazione va presentata entro il termine perentorio di tre mesi dalla fine del progetto.

1. La concessione dei contributi di cui ai presenti criteri avviene secondo l’ordine cronologico di presentazione delle relative domande, nei limiti degli stanziamenti assegnati alle pertinenti missioni del bilancio provinciale.

1. I presenti criteri si applicano a partire dalla data della loro pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.