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Corte costituzionale
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Costituzione della Repubblica italiana
Statuto di autonomia e norme di attuazione
Legge statale o legge costituzionale
Decreto del Presidente della Provincia / della Giunta provinciale
Legge provinciale
Contratto collettivo
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In vigore al: 18/08/2017
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Sentenze della Corte costituzionale
1983
Corte costituzionale - Sentenza N. 31 del 22.02.1983
Corte costituzionale - Sentenza N. 31 del 22.02.1983
Sostanze stupefacenti - Prevenzione e cura della tossicodipendenza.
Attendere, processo in corso!
Sentenza (28 gennaio) 22 febbraio 1983, n. 31; Pres. Elia – Rel. Ferrari
Ritenuto in fatto
: 1. Con identici ricorsi in data 29 gennaio 1976, notificati lo stesso giorno, le province autonome di Trento e di Bolzano hanno impugnato gli artt. 1, 2, 3, 4, 8, 10, 13, 15, 27, 29,32, 36, 39, 84, 90, 91, 92, 94, 103 e 107 della legge 22 dicembre 1975, n. 685, recante "Disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope. Prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza", assumendone il contrasto con gli artt. 8, n. 25, 9, n.10, e 16 del d.P.R. 31 agosto 1972, n. 670 (Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige).
Secondo le province ricorrenti, la legge impugnata, nel conferire una serie di attribuzioni alle regioni, avrebbe tenuto presente la competenza delle sole regioni a statuto ordinario in materia di "beneficenza pubblica ed assistenza sanitaria ed ospedaliera" (art. 117 Cost.),omettendo di considerare le diverse e maggiori attribuzioni che competono alle regioni a Statuto speciale e, soprattutto, che tali attribuzioni, in base allo statuto del Trentino-AltoAdige, sono di spettanza non già della regione, bensì delle province.
La legge n. 685 del 1975 violerebbe dunque la sfera delle rispettive competenze amministrative per un triplice ordine di ragioni:
a) perché alcune disposizioni della legge attribuiscono poteri amministrativi alle regioni senza tenere conto che nel territorio della regione Trentino-Alto Adige la competenza nelle materie della "assistenza e beneficenza pubblica" nonché di "igiene e sanità, ivi compresa l'assistenza sanitaria e ospedaliera" spetta non già alla regione, bensì alle due province che, nella legge, non sono neppure menzionate;
b) perché altre disposizioni della medesima legge "consentono al Governo di intervenire, dettando disposizioni di indirizzo e coordinamento al di là dei limiti entro i quali ciò sarebbe ammissibile (norme di principio), tenuto presente il tipo di competenza (primaria in materia di assistenza e beneficenza, secondaria in materia di igiene e sanità)costituzionalmente riconosciuta alle province trentine" (artt. 8, n. 25, e 9, n. 10, del d.P.R.n. 670 del 1972);
c) perché, infine, alcune disposizioni della legge impugnata attribuiscono ad organi dello Stato poteri di autorizzazione, ovvero di controllo e di vigilanza che, invece, spetterebbero alle province (in particolare: gli artt. 1, 3, 4, 15, 27, 29, 32 e 36).
2. Il Presidente del Consiglio dei ministri, costituitosi in entrambi i giudizi con la rappresentanza dell'Avvocatura Generale dello Stato, ha chiesto che i ricorsi vengano respinti.
Quanto alla prima censura, si osserva in particolare che con la legge impugnata fu anche approvato un ordine del giorno (presentato dall'on. Boffardi ed altri), con il quale il Governo veniva impegnato a tener conto che le funzioni attribuite alle regioni dovevano intendersi riferite, per quanto concerneva il Trentino-Alto Adige, alle province autonome di Trento e Bolzano, in relazione alle competenze loro spettanti ai sensi del d.P.R. n. 670 del 1972.Talché può ritenersi che l'individuazione dell'ente cui spettano le attribuzioni che la legge -e non solo quella impugnata - assegna alle regioni possa, nella regione trentina, compiersi sulla base dello speciale ordinamento costituzionale del Trentino-Alto Adige, anche in difetto di disposizioni che facciano espresso riferimento alle province. In ogni caso, essendo il Governo certamente impegnato all'osservanza di detto criterio interpretativo per quanto riguarda la legge in esame, i provvedimenti che, in sede di attuazione, fossero lesivi della competenza propria delle due province, non solo potrebbero essere impugnati innanzi alla "Corte costituzionale, ma sarebbero anche soggetti a censura politica da parte del Parlamento".
Quanto al secondo ordine di censure, l'Avvocatura afferma che il d.P.R. 28 marzo 1975, n. 474,nel dettare le norme di attuazione dello statuto per la regione Trentino-Alto Adige in materia di igiene e sanità, ha, con l'art. 3, n. 6, tenuto ferma la competenza degli organi dello Stato in ordine alla coltivazione, alla produzione, all'impiego, al commercio all'ingrosso, alla detenzione ed alla somministrazione di sostanze stupefacenti e psicotrope; e ciò, nella scia diquanto previsto dall'art. 6, n. 12, del d.P.R. n. 4 del 1972 per le regioni a statuto ordinario e dall'art. 2 del d.P.R. n. 869 del 1966 per il Friuli - Venezia Giulia. Onde deve ritenersi che la competenza riservata allo Stato non concerne solo l'emanazione di mere norme di principio, ma comprenda anche il "potere di coordinamento delle attività regionali - e, specie nel Trentino - Alto Adige, provinciali - relative alla cura ed alla riabilitazione da stati di tossico dipendenza (art. 1, secondo comma), con le modalità indicate nei titoli X e XII della legge (precisamente negli artt. 90, 91, 92, 94, 103, e 107)".
Del tutto ovvia, in relazione alla riserva contenuta nell'art. 3, n. 6, del d.P.R. n. 474 del1975, é infine, ad avviso dell'Avvocatura, la spettanza agli organi statali dei poteri di autorizzazione, vigilanza e controllo, in materia di produzione, commercio, impiego, detenzione e somministrazione delle sostanze predette (artt. 1, 3, 4, 15, 27, 29, 32 e 36 della legge impugnata).
3. Con due identiche memorie depositate il 22 aprile 1982, la difesa delle province di Trento e Bolzano ha replicato agli argomenti dell'Avvocatura dello Stato, osservando in primo luogo che un ordine del giorno ha valore di mera raccomandazione non vincolante per il Governo, per cui é malsicuro e, quindi, inaccettabile il criterio ermeneutico proposto; tanto più che, se la sentenza di questa Corte n. 190 del 1976 afferma doversi nella menzione delle "regioni a statuto speciale" intendere implicitamente incluse le province di Trento e Bolzano, l'anteriore sentenza n. 17 del 1956 ha statuito non potersi dubitare che "le province di Bolzano e Trento non sono in tutto e per tutto assimilabili alle regioni, ma fanno parte di una regione". La denunzia di illegittimità costituzionale - prosegue la difesa delle province - é rivolta al secondo comma dell'art. 1 della impugnata legge n. 685 del 1975, il quale sottopone "alle direttive, all'indirizzo e al coordinamento del Ministero della sanità" attività del tutto estranee alle competenze riservate agli organi dello Stato, quali sono appunto "la prevenzione, la cura e la riabilitazione" dei tossicodipendenti; tanto é vero ciò, che la provincia di Bolzano, con propria legge 7 dicembre 1978, n. 69, emanata in pendenza del ricorso, ha istituito un servizio di prevenzione, cura e riabilitazione delle forme di devianza sociale, compresa la tossicodipendenza, senza incontrare alcun ostacolo negli organi di vigilanza. Inoltre, in materia sanitaria ed assistenziale, gli artt. 4, n. 7, e 5, n. 2, del d.P.R. n. 670del 1972 attribuiscono alle province la competenza operativa concernente l'assistenza in se stessa, mentre spetta alla regione quella a livello di struttura; ebbene, la legge impugnata, non solo omette di distinguere fra i poteri delle province e quelli della regione, ma attribuisce allo Stato la potestà di intervenire direttamente, "sia attraverso la funzione di indirizzo e coordinamento" (art. 2), sia per mezzo "dei poteri sostitutivi nella formazione del Comitato dei centri contemplati negli artt. 91 e 92, sia infine con la presenza di rappresentanti statali negli altri organismi istituiti dalla legge". Da ultimo - conclude la difesa delle province - va rilevato che, prevedendo l'art. 103, quinto comma, il potere sostitutivo dello Stato alla regione nell'utilizzo dei fondi di provenienza statale, ove l'ente sia al riguardo ritenuto "inadempiente", appare lampante la lesione dell'autonomia delle province, come di tutte le regioni, dato che il giudizio dello Stato "prima ancora che tecnico, sarà sicuramente politico".
4. Alla pubblica udienza del 5 maggio 1982, la difesa dello Stato, in persona dell' Avvocato Giorgio Azzariti, e la difesa delle province, in persona dell'avv. Celestino Biagini, hanno ampiamente sviluppato i motivi già dedotti, insistendo nelle rispettive conclusioni.
Considerato in diritto
: 1. I due ricorsi, proposti rispettivamente dalle province autonome di Trento e Bolzano, vanno riuniti e decisi con unica sentenza, in quanto entrambi investono la medesima normativa – venti articoli della legge 22 dicembre 1975, n. 685 - e formulano le medesime censure, lamentando chela legge de qua: ha omesso di precisare che le competenze da essa conferite in materia alle regioni spettano, nel Trentino-Alto Adige, alle due province ricorrenti; ha facoltizzato il Governo della Repubblica a dettare in materia disposizioni di indirizzo e coordinamento oltre i limiti consentiti dallo Statuto speciale; ha devoluto ad organi dello Stato poteri amministrativi - di autorizzazione, di vigilanza, di controllo - spettanti statutariamente alle ricorrenti.
2. La prima censura, con la quale vengono chiamati in causa ben tredici dei venti articoli impugnati, appare fondata. É un dato obiettivo, infatti, che la legge n. 685 del 1975 non indica mai nominatim le province di Trento e Bolzano quali attributarie delle competenze di che trattasi, bensì sempre e soltanto le "regioni" (artt. 2, 13, primo comma, 90, secondo, terzo e quarto comma 94, ultimo comma), i "consigli regionali" (artt. 92, primo comma, 94, primo e secondo comma, 107, secondo, terzo e quarto comma), la "giunta regionale" (art.92, secondo comma), i "comitati regionali" (artt. 10, primo e secondo comma, 90, terzo comma, punto 1, e quarto comma, 91, epigrafe e tutti i sei commi che lo compongono), gli "organi regionali" (art.13, capoverso), gli "uffici regionali" (art. 13, capoverso), i "centri regionali medici" (art.107, terzo comma), la "autorità sanitaria regionale" (art. 39, ultimo comma), le "statistiche... regionali" (art. 8, secondo comma, punto 4), etc. Ed é un dato obiettivo altresì che i già menzionati artt. 90, secondo comma, e 92, primo comma, dispongono rispettivamente che la regione delega taluni servizi alle "province" e che il consiglio regionale deve sentire le "amministrazioni provinciali".
Rileva al riguardo la difesa dello Stato che non v'è motivo di doglianza giacché in sede di approvazione della legge impugnata venne proposto - ed accolto dal Governo - l'ordine del giorno Boffardi ed altri, col quale esso Governo veniva impegnato, "ai fini dell'esercizio di funzioni da parte delle regioni o di loro organi, a tener conto che le stesse s'intendono riferite, per quanto attiene al Trentino-Alto Adige, alle province autonome di Trento e Bolzano". Senonché, pur prescindendo da qualsiasi cenno alla problematica degli ordini del giorno in sé e del loro effettivo e durevole valore vincolante nei confronti del potere governativo, deve negarsi validità, soprattutto in sede giurisdizionale, alla concezione secondo cui ad un ordine del giorno - atto mono camerale, interno, per di più approvato non nel plenum, ma in commissione, e perciò non soggetto alle medesime forme di pubblicità delle leggi- andrebbe riconosciuta addirittura funzione surrogatoria rispetto a queste ultime. E proprio una simile concezione si configura, infatti, ancorché enunciata questa volta limitatamente all'ordinamento regionale, quando si sostiene che, poiché l'ordine del giorno in parola offrirebbe "il criterio di interpretazione... senz'altro applicabile a tutte le leggi dello Stato", non sarebbe perciò "necessaria alcuna espressa disposizione di legge". A parte, tuttavia, ogni questione teorica, la possibilità dell'insorgenza di qualche dubbiezza in sede applicativa e, quindi, di qualche contestazione in sede giurisdizionale, risulta documentalmente avvertita già in sede legislativa. Proprio per questo motivo, infatti, venne proposto un apposito articolo aggiuntivo; ancora per questo motivo, secondo il Presidente delle due commissioni riunite (Giustizia ed Igiene e sanità), sul proposto articolo aggiuntivo, poiritirato e trasformato nel suddetto ordine del giorno, occorreva "il parere della I commissione affari costituzionali"; sempre per questo motivo, la legge 23 dicembre 1978, n. 833, sulla "istituzione del servizio sanitario nazionale" ha espressamente statuito (art. 80, primo comma)che "restano ferme altresì le competenze spettanti alle province autonome di Trento e di Bolzano".
La chiarezza del dettato legislativo contribuisce alla certezza del diritto e riduce le occasioni di controversie, mentre formulazioni disputabili favoriscono la crescita del contenzioso, che in materia regionale é già pesante in conseguenza anche del fatto che illegislatore statale sembra talvolta non tenere presente il sistema delle autonomie territoriali. Apparendo pertanto nella specie ingiustificata l'omessa indicazione nella legge de qua delle province di Trento e Bolzano quali attributarie, in luogo della regione Trentino-Alto Adige, dei poteri conferiti dalla predetta legge agli organi regionali, si deve dichiarare fondata la questione sollevata sul punto dalle ricorrenti province. Con tale conclusione non contrasta la sentenza n. 190 del 1976, in quanto la norma allora impugnata(art. 3 della legge 18 dicembre 1973, n. 880) conteneva l'inciso "fatti salvi i poteri delle regioni a statuto speciale", che non risulta, viceversa, riprodotto nella legge n. 685 del1975, oggetto del presente giudizio.
3. La legge 22 dicembre 1975, n. 685, abrogando esplicitamente l'anteriore legge 22 ottobre1954, n. 1041, ha inteso sostituire ad una normativa rivelatasi inadeguata a combattere il fenomeno dell'uso non terapeutico della droga un sistema quanto più possibile coerente, aggiornato e, quindi, maggiormente idoneo ad affrontare il fenomeno stesso nella complessità dei suoi aspetti, delle sue fasi, delle sue conseguenze. Ne é prova la considerazione che, mentre la legge abrogata aveva per oggetto esclusivamente la "disciplina della produzione, del commercio e dell'impiego degli stupefacenti", cui dedicava solo 26 articoli, la legge in vigore, viceversa, ha per oggetto, oltre che la "disciplina degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope", anche la "prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza", cui dedica ben 128 articoli.
Nel dare vita al sistema in discorso, il legislatore statale ha mirato ad eliminare le condizioni che favoriscono il diffondersi del fenomeno, ponendo in pericolo alcuni di quei valori che, per espresso dettato della Costituzione, la Repubblica italiana é tenuta a tutelare, e che risultano espressamente evocati nel dibattito parlamentare conclusosi con la legge de qua. L'art. 31 cpv., Cost., prescrive di proteggere "la gioventù", oltre che la maternità e l'infanzia, e l'art. 32, primo comma, Cost., dispone che "la salute" va tutelata, in quanto é non solo "fondamentale diritto dell'individuo", ma anche "interesse della collettività". Ora, poiché il fenomeno droga attenta ai suddetti valori, ne discende che le singole disposizioni contenute nella legge in vigore non sono correttamente valutate, se non in relazione all'ineludibile e preminente dovere costituzionale di salvaguardare quei valori.
4. Ma l'impugnata legge é anche l'attuazione nel nostro ordinamento della strategia globale, concordata in sede internazionale, contro il sempre più diffuso ed allarmante uso non terapeutico della droga. Ne é prova il fatto che essa é stata emanata poco più di un anno dopo la pubblicazione nella "Gazzetta Ufficiale" (30 settembre 1974) della legge (5 giugno 1974, n.412) che contiene appunto la "ratifica ed esecuzione della Convenzione unica sugli stupefacenti, adottata a New York il 30 marzo 1961 e del protocollo di emendamento, adottato a Ginevra il 25 marzo 1971"; ne offre conferma definitiva l'art. 4, lett. a), di tale Convenzione, il quale stabilisce testualmente che "le Parti adotteranno le misure legislative e amministrative che si renderanno necessarie per dare attuazione alle disposizioni della presente Convenzione nei loro territori". Stante allora il rilevato legame, la legge n. 685 del1975 non può a sua volta essere intesa ed applicata rettamente, se non tenendo presenti la Convenzione, i motivi che l'hanno promossa ed i principi cui si é ispirata, la strategia e gli strumenti da essa delineati e, soprattutto, i valori che intende salvare.
Nel preambolo di tale Convenzione si legge che le Parti hanno concordato in materia un'azione comune, perché "preoccupate della salute fisica e morale dell'umanità"; perché riconoscono che "la tossicomania é un flagello per l'individuo e costituisce un pericolo economico e sociale per l'umanità"; perché sono "coscienti del dovere che loro incombe di prevenire e combattere tale flagello", E, ritenendo di conseguenza necessario limitare "l'uso degli stupefacenti a fini medici e scientifici", le Parti hanno convenuto - dice ancora il suddetto preambolo – che "per essere efficaci, le misure prese contro l'abuso degli stupefacenti devono essere coordinate ed universali", ma che "un'azione universale di questo genere richiede una cooperazione internazionale guidata dagli stessi principi e mirante a fini comuni", anzi, "una costante cooperazione internazionale per rendere operanti tali principi e raggiungere tali fini", e per questo riconoscono "la competenza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite in materia di controllo degli stupefacenti", procurando che "gli organi internazionali interessati siano raggruppati nel quadro di questa Organizzazione".
Nel testo articolato, poi, che é una compiuta e minuziosa regolamentazione della materia, risulta, tra l'altro, fatto obbligo alle Parti: di inviare al Segretario generale, non solo "unrapporto annuale relativo all'esecuzione della Convenzione in ogni suo territorio", ma anche "i testi di tutte le leggi e di tutti i regolamenti promulgati al fine di dare applicazione alla(presente) Convenzione" e persino "i nomi ed indirizzi delle autorità amministrative autorizzate a rilasciare le autorizzazioni od i certificati d'esportazione ed importazione"(art. 18, paragrafo 1), nonché di fornire all'Organo internazionale di controllo degli stupefacenti stime, statistiche annuali e trimestrali, informazioni, etc. (artt. 12, 13, 14,20); di esigere che le persone "che occupano posti direttivi o di sorveglianza... abbiano le qualità necessarie per applicare concretamente e fedelmente le disposizioni delle leggi e regolamenti emanati in esecuzione della (presente) Convenzione" (art. 34, lett. a); di assicurare "sul piano nazionale un coordinamento dell'azione preventiva e repressiva contro il traffico illecito", creando all'uopo "un servizio adeguato incaricato di tale coordinamento"(art. 35, lett. a); di consentire che sul proprio territorio "l'Organo internazionale di controllo degli stupefacenti" faccia "intraprendere uno studio", quando abbia "ragioni obiettive di credere che gli scopi della (presente) Convenzione siano seriamente compromessi dal fatto" che le autorità del posto "non attuino le disposizioni della Convenzione" (art. 14,paragrafo 1, come modificato con l'art. 6 del protocollo di emendamento); di punire con adeguata pena detentiva ogni infrazione dolosa e grave, anche se solo allo stato preparatorio(art. 36, paragrafi 1 e 2, come modificati dall'art. 14 del protocollo di emendamento), etc.
5. Con le ricordate disposizioni, lo Stato italiano risulta convenzionalmente vincolato, nei confronti della comunità internazionale e, per essa, nei confronti degli "organi internazionali di controllo", indicati nominatim nell'art. 5 della Convenzione - nonché della "Organizzazione mondiale della sanità", indicata nell'art. 3 - , ad assicurare sul piano nazionale il felice esito dell'"azione universale" intesa a "prevenire e combattere" il "flagello" rappresentato dal consumo di stupefacenti a scopo voluttuario. Tra gli impegni miranti a tal fine sono compresi quelli di coordinare ogni misura, non solo repressiva, ma anche preventiva, adottata per applicare fedelmente la Convenzione, e di esercitare un effettivo controllo, non solo sull'intera vicenda degli stupefacenti, dalla coltivazione al consumo, e sugli operatori in materia (art. 30), ma anche sull'affidabilità del personale statale con compiti di direzione e di sorveglianza (art. 34).
Si tratta di reagire contro un fenomeno di dimensione ormai mondiale, qual é diventato appunto il fenomeno-droga, che ha effetti devastanti, non solo su quei valori espressamente richiamati dalla Convenzione, come l'"individuo" e la "salute fisica e morale dell'umanità", ma anche sugli altri valori che, come più sopra già rilevato, la nostra Costituzione non si limita a proclamare, ma impegna la Repubblica a tutelare, quali appunto la "gioventù" e la "collettività". Contro questa minaccia l'umanità ha reagito, concordando "un'azione universale", "una costante cooperazione nazionale" ed imponendo agli Stati, mediante la Convenzione unica sulla droga, adempimenti che, per la loro dovizia, intensità e specificità, non sono certo consueti, e che trovano giustificazione nella consapevolezza, anche da parte degli Stati più gelosi della loro sovranità, che il flagello della droga, alleato su scala mondiale con organizzazioni antigiuridiche, non può essere vittoriosamente combattuto con guerre locali. Da quanto precede é congruente dedurre che questi obblighi, approvati dal Parlamento e, del resto, assunti per tutelare valori riconosciuti dalla Costituzione, rappresentano la guida più sicura nell'opera di interpretazione ed applicazione della disciplina nazionale che ha attuato la Convenzione, segnando la fine della superata legge dio ltre vent'anni prima (22 ottobre 1954, n. 1041 ). Ed al riguardo valgono altresì le considerazioni svolte nella sentenza n. 30 del 1981, le quali indussero questa Corte a dichiarare inammissibile la richiesta di referendum popolare per la parziale abrogazione della legge de qua.
6. Alla stregua delle suesposte considerazioni, appare non fondata la censura formulata contro quelle disposizioni della legge n. 685 del 1975, le quali, per quanto riguarda la prevenzione, la cura, la riabilitazione degli stati di tossicodipendenza, hanno assoggettato le regioni - e, quindi, le ricorrenti province - "alle direttive, all'indirizzo e al coordinamento del Ministero della sanità", cioé dello Stato, (art. 1, secondo comma) ed attribuito a questo la potestà di stabilire "i criteri di indirizzo e di coordinamento" (art. 2). Le due province di Trento e Bolzano - osserva la loro difesa - godono di autonomia speciale, hanno potestà legislativa esclusiva in materia di "assistenza e beneficenza pubblica, ai sensi dell'art. 8,n. 25, del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige (d.P.R. 31 agosto 1972, n. 670), e, pur se in materia di "igiene e sanità, ivi compresa l'assistenza sanitaria e ospedaliera", hanno, invece, competenza legislativa concorrente, ai sensi dell'art. 9, n. 10, stesso d.P.R. n. 670 del 1972, la loro competenza in tale settore é più ampia di quella delle regioni a statuto ordinario, perché "comprende l'intero campo dell'igiene e sanità". Ne deriva che sarebbe precluso allo Stato qualsiasi intervento nelle suddette materie, sia pur soltanto sotto le forme di direttive, di indirizzo e di coordinamento.
L'opinione non può essere condivisa. A parte le ragioni più sopra illustrate, l'attività di prevenzione, cura e riabilitazione degli stati di tossicodipendenza non può farsi rientrare nella materia "assistenza (e beneficenza) pubblica"; del resto, se é pur vero che tale materia é compresa nella competenza legislativa esclusiva delle due province, é altrettanto vero chequesta non é illimitata perché, attraverso il rinvio dell'art. 8 all'art. 4 del menzionato d.P.R. n. 670 del 1972, incontra precisi e invalicabili limiti, tra i quali si annovera anche quello del "rispetto degli obblighi internazionali". Ciò vale a maggior ragione in ordine alla materia "igiene e sanità, ivi compresa l'assistenza sanitaria e ospedaliera" giacché la competenza legislativa concorrente, attraverso il rinvio dell'art. 9 all'art. 5 e di questo all'art. 4, si imbatte anch'essa nel principio del "rispetto degli obblighi internazionali". Uno dei quali é appunto quello di "prevenzione ed intervento contro l'uso non terapeutico delle sostanze stupefacenti o psicotrope", previsto dall'impugnato art. 2 della legge n. 685 del1975, il quale, a ben guardare, é la trascrizione dell'art. 38, paragrafo 1, della Convenzione(come modificato dall'art. 15 del protocollo di emendamento), secondo cui gli Stati "adotteranno tutte le misure possibili" per prevenire l'abuso degli stupefacenti e "per assicurare la pronta diagnosi, cura, correzione, post - cura, riabilitazione e re inserimento sociale delle persone interessate". Non può al riguardo non convenirsi che, in un ordinamento nel quale tale compito spetti, secondo Costituzione, a poteri locali dotati di autonomia legislativa, é pur sempre il potere centrale responsabile, dinanzi agli organi internazionali, dello scrupoloso adempimento dell'obbligo su tutto il territorio nazionale e, per ciò stesso, legittimato ad impartire le necessarie direttive, a stabilire i criteri di indirizzo e coordinamento. Oltre tutto, é attraverso questi strumenti che, in uno Stato delle autonomie, il potere centrale può assicurare la fedele ed uniforme osservanza, da parte dei poteri locali, delle raccomandazioni, delle decisioni e misure correttive, dei pareri tecnici, che gli organi internazionali formulano, adottano, esprimono ai sensi rispettivamente, degli artt. 8, lett.c), 14 e 38 bis della Convenzione. Ne offre definitiva conferma l'art. 5, primo comma, della legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante "Istituzione del servizio sanitario nazionale", a sensi del quale "la funzione di indirizzo e coordinamento delle attività amministrative delle regioni in materia sanitaria, attinente ad esigenze di carattere unitario... nonché agli impegni derivanti dagli obblighi internazionali e comunitari, spetta allo Stato".
7. Non vanno poi trascurati altri argomenti, che integrano quanto più sopra già esposto.
La crescente diffusione del consumo di droga a scopo non terapeutico e l'opera di prevenzione e cura costituiscono un problema, che, secondo l'indirizzo ormai prevalente, interessa la scienza- non solo medica - con i suoi continui aggiornamenti e perfezionamenti. E riconoscendo questo carattere peculiare del fenomeno, che gli Stati hanno convenuto di coordinare "i loro sforzi" ,non solo nella repressione, ma anche nella prevenzione e terapia, mediante comuni "programmi di ricerche scientifiche e (gli) scambi di informazioni di carattere scientifico e tecnico" (art.8, lett. c), della Convenzione), e di far capo in materia agli organi internazionali appositamente creati (art. 5 Convenzione) - oltre che a quelli preesistenti, come l'Organizzazione mondiale della sanità (art. 3 Convenzione) - o anche ad altre "istituzioni specializzate" (art. 38 bis della Convenzione), nonché di istituire nuovi organismi, quali appunto sono i "centri regionali di ricerca scientifica e di correzione al fine di lottare contro i problemi derivanti dall'uso (e dal traffico illecito) degli stupefacenti" (art. 38 bis Convenzione). Se così é, allora direttive, indirizzo e coordinamento dello Stato ai sensi della Convenzione sono per esso Stato attività dovuta, e perciò indeclinabile.
Ancora: constatato che la tossicomania, la quale ha perduto la dimensione individuale dei tempi andati, si é dappertutto rivelata, per la raggiunta dimensione sociale, uno dei più preoccupanti problemi del tempo presente, se ne é inferito che il fenomeno é una malattia sociale e che, quindi, come tale va trattata. Sono nella logica di questa concezione quelle norme della Convenzione che prevedono, per le "persone utilizzanti in modo abusivo stupefacenti", in luogo di una sanzione penale o in aggiunta ad essa, la sotto posizione "a misura di cura, correzione, post - cura, riabilitazione e reinserimento sociale" (art. 36, paragrafo 1 emendato) e la "formazione di un personale" capace di assolvere un così arduo compito (art. 38, paragrafo 2 emendato). La legge n. 685 del 1975, disponendo "interventi" non solo "informativi ed educativi" (artt. 85 - 89), ma anche "preventivi, curativi eri abilitativi" (artt. 95 - 102), e creando appositi "centri medici e di assistenza sociale"(artt. 90 - 94), mostra di avere pienamente accolto quella concezione. Ma una malattia sociale, per di più in paurosa crescita, che pone in gioco il presente e l'avvenire dell'intera comunità nazionale, non si contiene e, meno ancora, si debella, combattendola in ordine sparso, bensì mediante un'azione organica e coerente. In una siffatta contingenza, insomma, ricorrono quelle "esigenze di carattere unitario", già affermate da questa Corte (sentenza n. 39 del 1971) -anche con riferimento "agli impegni derivanti dagli obblighi internazionali" - e quella necessità di "tutela di interessi unitari" (sentenza n. 142 del 1972), che concorrono a far ritenere del tutto legittimo in materia l'esercizio da parte dello Stato del potere di indirizzo e coordinamento, esplicitamente ribadito nel già menzionato art. 6 della legge n. 833del 1978.
Né possono essere sottovalutati, in questo senso, gli astratti collegamenti che il Titolo XI della legge in esame stabilisce fra i "centri medici e di assistenza sociale" e le autorità giudiziarie competenti in materia: il che conferma che la materia stessa non attiene alla sola sanità di competenza provinciale, bensì coinvolge interessi e competenze di sicura spettanza dello Stato.
8. Tale conclusione non viene inficiata, contrariamente a quanto ritiene la difesa delle province, per il fatto che, in pendenza del ricorso, la provincia di Bolzano ha istituito un servizio di prevenzione, cura e riabilitazione delle forme di devianza sociale, compresa la tossicodipendenza, e che il Governo nessun rilievo ha mosso alla relativa legge provinciale (7dicembre 1978, n. 69). Nel presente giudizio, infatti, non é in contestazione la competenza legislativa delle due province ricorrenti in materia bensì la legittimità del potere statale di direzione e coordinamento, che non é certo preclusivo dell'esercizio delle funzioni, anche legislative, spettanti alle ricorrenti.
9. Le province stesse lamentano altresì che la legge n. 685 del 1975 ha attribuito allo Stato, nella materia disciplinata dalla suddetta legge, potere autorizzatorio, di controllo edi vigilanza, così violando gli artt. 8, n. 25, e 9, n. 10, dello statuto del Trentino-AltoAdige. E denunciano l'illegittimità degli artt. 1, quarto comma, n. 1 (erroneamente indicato come punto 7), 15, 27, 32, e 36, per quanto concerne la potestà di emanare atti di autorizzazione; gli artt. 1, primo comma, 3, 4 e 29, per quanto concerne la potestà di vigilanza e controllo.
La questione va dichiarata non fondata. Basta volgere lo sguardo anche solo alle epigrafi di tutti gli articoli denunciati, per avvedersi che tutte le disposizioni ivi contenute hanno per oggetto la coltivazione, la produzione, la fabbricazione, l'impiego, il commercio, l'esportazione, l'importazione, il transito, l'acquisto, la vendita, la detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, cioè una materia in ordine alla quale le province non hanno alcun potere. Del resto, ciò non é contestato dalle stesse province di Trento e Bolzano, quando nelle memorie presentate in vista dell'udienza di discussione dei ricorsi riconoscono esplicitamente che l'art. 3, n. 6, delle "norme di attuazione dello statuto per il Trentino-Alto Adige in materia di igiene e sanità" riserva allo Stato tutte le competenze e, quindi, ogni forma di controllo in materia di sostanze stupefacenti. Vale la pena di aggiungere che non può al riguardo prescindersi dalle molte peculiarità che contrassegnano la materia, quale, per esempio, il fatto che la preparazione dei farmaci per il trattamento dei tossico dipendenti possa richiedere l'impiego di sostanze stupefacenti. E che siano di competenza dello Stato le funzioni concernenti "i prodotti chimici usati in medicina" ed "i preparati farmaceutici", risulta testualmente stabilito nell'art. 6, lett. c), della legge n. 833 del 1978.
10. Deve egualmente dichiararsi infondata anche la residua censura, quale precisata nelle memorie di cui sopra: le due province denunciano l'illegittimità costituzionale degli artt. 103e 107 della legge de qua, in quanto facoltizzano il Ministro della sanità ad utilizzare direttamente, "in caso di carenza degli organi regionali", i fondi assegnati alle regioni per l'attività di prevenzione, cura e riabilitazione (art. 103, quinto comma) e ad istituire "con proprio decreto", "qualora i Consigli regionali non provvedano nel termine" stabilito, "i centri regionali medici e di assistenza sociale" (art.107, terzo comma). Così disponendo, la legge avrebbe riservato allo Stato poteri sostitutivi in violazione degli artt. 4, n. 7, e 5,n. 2 del più volte menzionato statuto (d.P.R. n. 670 del 1972), che riservano alla regione Trentino-Alto Adige "la competenza a livello di strutture, vale a dire di ordinamento delle istituzioni di assistenza e beneficenza e degli enti sanitari ed ospedalieri".
La creazione dei "centri regionali medici e di assistenza sociale" rientra indubbiamente nell'obbligo, che lo Stato ha assunto con la Convenzione unica sugli stupefacenti, di adottare in materia misure per la prevenzione, cura e riabilitazione, e può pertanto considerarsi un'attività dovuta, che legittima l'intervento dello Stato nel caso in cui gli enti titolari della relativa competenza tardino a provvedere, compromettendo così l'esito della lotta che lo Stato ha l'impegno di combattere contro la droga per la salvezza dei valori costituzionalmente garantiti, di cui più sopra si é detto. Non sembra pertanto che si ravvisi la denunciata illegittimità costituzionale; tanto più che l'art. 107, terzo comma, statuisce che "qualora i consigli regionali non provvedano nel termine sopra indicato, il Ministro per la sanità istituisce con proprio decreto in via provvisoria, i centri regionali medici e di assistenza sociale".
Quanto, infine, alla ultima doglianza - quella concernente l'utilizzazione dei fondi da parte del Ministro della sanità - , non può accogliersi la motivaz1one addotta dalla difesa delle province a sostegno della censura secondo cui il giudizio sull'inadempienza "prim'ancora che tecnico, sarà sicuramente politico". Se l'argomento avesse pregio, la censura si estenderebbe oltre il caso in esame, investendo il potere stesso di vigilanza e controllo dello Stato nei confronti di tutti gli enti autonomi.
Per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
1. dichiara l'illegittimità costituzionale della legge 22 dicembre 1975, n. 685 ("Disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope. Prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza") nelle parti concernenti le attribuzioni delle regioni, in cui, relativamente all'ambito territoriale del Trentino-Alto Adige, non statuisce che dette attribuzioni spettano alle province di Trento e Bolzano;
2. dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 1, 2, 3, 4, 8,10, 13, 15, 27, 29, 32, 36, 39, 84, 90, 91, 92, 94, 103 e 107 della summenzionata legge n. 685del 1975, sollevate con i ricorsi in epigrafe dalle province di Trento e Bolzano, in riferimento agli artt. 8, n. 25, 9, n. 10, e 16 del d.P.R. 31 agosto 1972, n. 670("Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige").
Caricamento in corso
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Norme costituzionali
1) ACCORDO DI PARIGI
2) Costituzione della Repubblica Italiana
3) Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670
3) Legge 11 marzo 1972, n. 118
4) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 gennaio 1973, n. 48
5) Decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 1973, n. 115
6) Decreto del Presidente della Repubblica 1° febbraio 1973, n. 49
7) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° febbraio 1973, n. 50
8) Decreto del Presidente della Repubblica 1° novembre 1973, n. 686
9) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° novembre 1973, n. 687
10) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° novembre 1973, n. 689
11) Decreto del Presidente della Repubblica 1° novembre 1973, n. 690
12) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° novembre 1973, n. 691 —
13) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 marzo 1974, n. 278
14) Decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 279
15) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 marzo 1974, n. 280 —
16) Decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381
17) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 469
18) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 1975, n. 470
19) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 1975, n. 471 —
20) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 472
21) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 473
22) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 474
23) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 1975, n. 475 —
24) Decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752
25) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 marzo 1977, n. 234
26) Decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235
27) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 ottobre 1977, n. 846
28) Decreto del Presidente della Repubblica 6 gennaio 1978, n. 58
Art. 1
Art. 1/bis
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
Art. 6
Art. 7
Art. 8
Art. 9
29) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 luglio 1978, n. 570
30) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 luglio 1978, n. 571
31) Decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1978, n. 1017
32) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 gennaio 1980, n. 197 —
33) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 marzo 1981, n. 215
34) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 marzo 1981, n. 217
35) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 marzo 1981, n. 228
36) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 29 aprile 1982, n. 327 —
37) Decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89
38) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 marzo 1983
39) Decreto del Presidente della Repubblica 6 aprile 1984, n. 426
40) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 novembre 1987, n. 511
41) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 novembre 1987, n. 521
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
42) Decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 1987, n. 526
43) Decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 1987, n. 527
44) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 1988, n. 301 —
45) Decreto del Presidente della Repubblica15 luglio 1988, n. 305
46) Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 574
47) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 1988, n. 575
48) Legge 30 novembre 1989, n. 386
49) Decreto legislativo 13 settembre 1991, n. 310
50) Decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 265
51) Decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 266
52) DECRETO LEGISLATIVO 16 marzo 1992, n. 267 —
53) Decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 268
54) Decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 133
56) DECRETO LEGISLATIVO 21 settembre 1995, n. 429
57) Decreto legislativo 24 luglio 1996, n. 434
58) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 novembre 1996
59) DECRETO LEGISLATIVO 9 settembre 1997, n. 354
60) DECRETO LEGISLATIVO 21 dicembre 1998, n. 495 —
61) DECRETO LEGISLATIVO 11 novembre 1999, n. 463
63) LEGGE COSTITUZIONALE 31 gennaio 2001, n. 2
64) Decreto legislativo 1° marzo 2001, n. 113
65) Decreto legislativo 16 maggio 2001, n. 260
66) Decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 280
67) Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3
68) DECRETO LEGISLATIVO 11 giugno 2002, n. 139
69) Decreto legislativo 15 aprile 2003, n. 118
70) DECRETO LEGISLATIVO 23 maggio 2005, n. 99
71) Decreto legislativo 6 giugno 2005, n. 120
72) DECRETO LEGISLATIVO 13 giugno 2005, n. 124
73) DECRETO LEGISLATIVO 12 aprile 2006, n. 168
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4 (Forme di collaborazione)
74) Decreto legislativo 25 luglio 2006, n. 245
75) Decreto legislativo 21 maggio 2007, n. 83
76) Legge 23 dicembre 2009 , n. 191
77) Decreto legislativo 19 novembre 2010 , n. 252
78) Decreto legislativo 21 gennaio 2011 , n. 11
79) Decreto legislativo 19 maggio 2011 , n. 92
80) Decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 166
81) Decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 172
82) Decreto legislativo 13 settembre 2012, n. 170
83) Decreto legislativo 5 marzo 2013, n. 28
84) Legge 23 dicembre 2014, n. 190
85) Decreto legislativo 29 aprile 2015, n. 75
Art. 1
86) Decreto legislativo 29 aprile 2015, n. 76
87) Decreto legislativo 13 gennaio 2016, n. 14
88) Decreto legislativo 4 novembre 2015, n. 186
89) Decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 43
90) Decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 46
91) Decreto legislativo 6 aprile 2016, n. 51
92) Decreto legislativo 7 luglio 2016, n. 146
93) Decreto legislativo 11 dicembre 2016, n. 239
94) Decreto legislativo 11 dicembre 2016, n. 240
95) Decreto legislativo 7 febbraio 2017, n. 16
96) Decreto legislativo 4 maggio 2017, n. 76
97) Decreto legislativo 19 maggio 2017, n. 77
Normativa provinciale
I Alpinismo
II Lavoro
III Miniere
IV Comuni e comunità comprensoriali
V Formazione professionale
VI Difesa del suolo - opere idrauliche
VII Energia
VIII Finanze
A Partecipazioni provinciali
B Tributi provinciali
C Finanze locali
D Bilancio provinciale
b) Legge provinciale 20 luglio 2006, n. 7
c) Legge provinciale 20 dicembre 2006, n. 15
d) Legge provinciale 20 dicembre 2006, n. 16
e) Legge provinciale del 19 luglio 2007, n. 4
f) Legge provinciale del 19 luglio 2007, n. 5
g) Legge provinciale 21 dicembre 2007, n. 14
h) Legge provinciale 21 dicembre 2007, n. 15
i) Legge provinciale 19 settembre 2008, n. 6
j) Legge provinciale 9 ottobre 2008, n. 8
k) Legge provinciale 9 aprile 2009 , n. 1
l) Legge provinciale 9 aprile 2009 , n. 2
m) Legge provinciale 16 ottobre 2009 , n. 7
n) Legge provinciale 22 dicembre 2009 , n. 11
o) Legge provinciale 22 dicembre 2009 , n. 12
p) Legge provinciale 13 ottobre 2010 , n. 12
q) Legge provinciale 23 dicembre 2010 , n. 15
r) Legge provinciale 23 dicembre 2010 , n. 16
s) Legge provinciale 15 novembre 2011, n. 13
t) Legge provinciale 21 dicembre 2011, n. 15
u) Legge provinciale 21 dicembre 2011, n. 16
v) Legge provinciale 11 ottobre 2012, n. 18
v) Legge provinciale 20 dicembre 2012, n. 22
x) Legge provinciale 20 dicembre 2012, n. 23
y) Legge provinciale 17 settembre 2013, n. 12
z) Legge provinciale 7 aprile 2014, n. 1
a') Legge provinciale 7 aprile 2014, n. 2
Art. 1 (Stato di previsione dell’entrata)
Art. 2 (Stato di previsione della spesa)
Art. 3 (Quadro generale riassuntivo)
Art. 4 (Spese obbligatorie)
Art. 5 (Spese impreviste)
Art. 6 (Variazioni di bilancio compensative
per spese di personale
)
Art. 7 (Variazioni compensative di bilancio
per la riclassificazione di spese per l’attuazione del SIOPE
)
Art. 8 (Gestione dei residui)
Art. 9 (Rinuncia alla riscossione di entrate
di modesta entità
)
Art. 10 (Bilancio triennale 2014-2016)
Art. 11 (Entrata in vigore)
b') Legge provinciale 23 settembre 2014, n. 6
c') Legge provinciale 23 dicembre 2014, n. 11
d') Legge provinciale 23 dicembre 2014, n. 12
e') Decreto del Presidente della Provincia 21 maggio 2015, n. 13
f') Legge provinciale 24 settembre 2015, n. 10
g') Legge provinciale 25 settembre 2015, n. 11
h') Legge provinciale 25 settembre 2015, n. 12
i') Legge provinciale 23 dicembre 2015, n. 18
j') Legge provinciale 23 dicembre 2015, n. 19
k') Legge provinciale 23 dicembre 2015, n. 20
l') Legge provinciale 12 febbraio 2016, n. 2
m') Legge provinciale 15 aprile 2016, n. 6
n') Legge provinciale 20 giugno 2016, n. 13
o') Legge provinciale 21 luglio 2016, n. 16
Art. 1 (Entrate)
Art. 2 (Spese)
Art. 3 (Conto di amministrazione)
Art. 4 (Situazione patrimoniale)
Art. 5 (Approvazione del rendiconto generale
)
Art. 6 (Entrata in vigore)
p') Legge provinciale 21 luglio 2016, n. 17
q') Legge provinciale 21 luglio 2016, n. 18
r') Legge provinciale 13 ottobre 2016, n. 20
s') Legge provinciale 2 dicembre 2016, n. 23
t') Legge provinciale 22 dicembre 2016, n. 27
u') Legge provinciale 22 dicembre 2016, n. 28
v') Legge provinciale 22 dicembre 2016, n. 29
w') Legge provinciale 16 giugno 2017, n. 7
x') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 10
y') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 11
a'') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 13
E - Debito fuori bilancio
IX Turismo e industria alberghiera
X Assistenza e beneficenza
A Assistenza agli anziani
B Servizio consultoriale per le famiglie
a) Legge provinciale 17 agosto 1979, n. 10
b) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 21 dicembre 1982, n. 21
Art. 1 (Struttura edilizia dei consultori)
Art. 2 (Segreto d'ufficio e professionale)
Art. 3 (Prescrizioni mediche e farmaceutiche)
Art. 4 (Applicazione di mezzi anticoncezionali)
Art. 5 (Frequenza di corsi, seminari o altre iniziative specifiche non organizzate direttamente dalla Provincia)
Art. 6 (Schema tipo di convenzione)
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
C Asili nido - Assistenza domiciliare per l' infanzia
a) Legge provinciale 8 novembre 1974, n. 26
b) Legge provinciale 28 agosto 1976, n. 38
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
Art. 6
Art. 7
c) Legge provinciale 9 aprile 1996, n. 8
d) Decreto del Presidente della Provincia 5 marzo 2008, n. 10
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
Art. 6
Art. 7
Art. 8
Art. 9
Art. 10
Art. 11
Art. 12
Art. 13
D Famiglia, donne e gioventù
E Provvidenze per le persone disabili
F Interventi in materia di dipendenze
G Interventi per gli invalidi civili e le persone non autosufficienti
H Assistenza economica di base
a) LEGGE PROVINCIALE 26 ottobre 1973, n. 69 —
b) LEGGE PROVINCIALE 14 dicembre 1974, n. 36 —
c) LEGGE PROVINCIALE 16 gennaio 1976, n. 4 —
d) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 18 maggio 1979, n. 25
e) LEGGE PROVINCIALE 23 luglio 1982, n. 26 —
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
Art. 6
Art. 7
Art. 8
Art. 9
Art. 10
Art. 11-12.
Art. 13
f) Decreto del Presidente della Provincia 18 marzo 2014, n. 5
I Cooperazione allo sviluppo
a) LEGGE PROVINCIALE 19 marzo 1991, n. 5 —
Art. 1 (Finalità)
Art. 2 (Attività)
Art. 3 (Interventi straordinari)
Art. 4 (Assistenza tecnica)
Art. 5 (Promozione del volontariato)
Art. 6 (Formazione professionale ed esperienze lavorative)
Art. 7
Art. 8 (Personale)
Art. 9
Art. 10-11.
b) Legge provinciale 28 ottobre 2011, n. 12
c) Decreto del Presidente della Provincia 15 ottobre 2012, n. 35
J Servizi sociali
K Previdenza integrativa
L Volontariato
M Emigrati
XI Esercizi pubblici
XII Usi civici
XIII Ordinamento forestale
XIV Igiene e sanità
A Servizio sanitario
B Medicina preventiva-assistenza sanitaria
a) LEGGE PROVINCIALE 15 settembre 1973, n. 54
b) Legge provinciale 27 settembre 1973, n. 57
c) Legge provinciale 17 settembre 1973, n. 60
d) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 30 maggio 1974, n. 41
e) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 21 settembre 1976, n. 49
f) LEGGE PROVINCIALE 10 dicembre 1976, n. 53
g) LEGGE PROVINCIALE 15 gennaio 1977, n. 2 —
h) LEGGE PROVINCIALE 26 luglio 1978, n. 45
i) LEGGE PROVINCIALE 1° dicembre 1978, n. 62
j) LEGGE PROVINCIALE 7 dicembre 1982, n. 39
k) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 28 aprile 1988, n. 11
l) Legge provinciale 11 maggio 1988, n. 16
m) LEGGE PROVINCIALE 7 maggio 1991, n. 14 —
n) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 25 febbraio 1992, n. 7
o) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 5 maggio 1992, n. 19
p) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 22 febbraio 2005, n. 6
q) Legge provinciale 11 ottobre 2012, n. 16
r) Legge provinciale 13 maggio 2015, n. 4
C Igiene
D Piano sanitario provinciale
E Salute mentale
F Accordi di lavoro
G - Emergenza sanitaria – COVID-19
XV Utilizzazione acque pubbliche
XVI Commercio
XVII Artigianato
XVIII Libro fondiario e catasto
XIX Caccia e pesca
XX Protezione antincendi e civile
XXI Scuole materne
XXII Cultura
XXIII Uffici provinciali e personale
XXIV Tutela del paesaggio e dell' ambiente
XXV Agricoltura
XXVI Apprendistato
XXVII Fiere e mercati
XXVIII Lavori pubblici, servizi e forniture
XXIX Spettacoli pubblici
XXX Territorio e paesaggio
XXXI Contabilità
XXXII Sport e tempo libero
XXXIII Viabilità
XXXIV Trasporti
XXXV Istruzione
XXXVI Patrimonio
XXXVII Attività economiche
XXXVIII Edilizia abitativa agevolata
XXXIX Leggi di contenuto vario (Omnibus)
a) Legge provinciale 10 giugno 2008, n. 4
b) Legge provinciale 22 gennaio 2010, n. 1
c) Legge provinciale 22 gennaio 2010, n. 2
d) Legge provinciale 17 gennaio 2011, n. 1
e) Legge provinciale 13 maggio 2011, n. 3
f) Legge provinciale 21 giugno 2011, n. 4
g) Legge provinciale 12 dicembre 2011, n. 14
h) Legge provinciale 8 marzo 2013, n. 3
i) Legge provinciale 19 luglio 2013, n. 9
j) Legge provinciale 19 luglio 2013, n. 10
k) Legge provinciale 19 luglio 2013, n. 11
l) Legge provinciale 17 settembre 2013, n. 16
m) Legge provinciale 26 settembre 2014, n. 7
n) Legge provinciale 26 settembre 2014, n. 8
o) Legge provinciale 16 ottobre 2014, n. 9
p) Legge provinciale 23 ottobre 2014, n. 10
q) Legge provinciale 26 gennaio 2015, n. 1
Art. 1 (Modifiche della , recante “Consiglio scolastico provinciale e disposizioni in materia di assunzione del personale insegnante”)
Art. 2 (Modifica della , recante “Autonomia delle scuole”)
Art. 3 (Modifiche della , recante “Obiettivi formativi generali ed ordinamento della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione”)
Art. 4 (Modifica della , recante “Ordinamento dell’apprendistato”)
Art. 4/bis (Modifiche della , “Disciplina del procedimento amministrativo e del diritto di accesso ai documenti amministrativi)
Art. 5 (Abrogazioni)
Art. 6 (Norma finanziaria)
Art. 7 (Entrata in vigore)
r) Legge provinciale 14 luglio 2015, n. 8
s) Legge provinciale 12 ottobre 2015, n. 14
t) Legge provinciale 24 maggio 2016, n. 10
u) Legge provinciale 12 luglio 2016, n. 15
TITOLO I
TITOLO II
TITOLO III
TITOLO IV
TITOLO V
v) Legge provinciale 18 ottobre 2016, n. 21
w) Legge provinciale 6 luglio 2017, n. 8
Delibere della Giunta provinciale
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2023
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2019
2018
2017
2016
2015
2014
2013
Delibera 14 gennaio 2013, n. 46
Delibera 21 gennaio 2013, n. 103
Delibera 28 gennaio 2013, n. 112
Delibera 28 gennaio 2013, n. 134
Delibera 4 febbraio 2013, n. 186
Delibera 11 febbraio 2013, n. 195
Delibera 11 febbraio 2013, n. 210
Delibera 11 febbraio 2013, n. 236
Delibera 18 febbraio 2013, n. 249
Allegato
Delibera 18 febbraio 2013, n. 254
Delibera 25 febbraio 2013, n. 303
Delibera 11 marzo 2013, n. 378
Delibera 11 marzo 2013, n. 384
Delibera 18 marzo 2013, n. 397
Delibera 25 marzo 2013, n. 445
Delibera 25 marzo 2013, n. 453
Delibera 2 aprile 2013, n. 499
Delibera 15 aprile 2013, n. 554
Delibera 22 aprile 2013, n. 612
Delibera 6 maggio 2013, n. 640
Delibera 13 maggio 2013, n. 696
Delibera 21 maggio 2013, n. 745
Delibera 10 giugno 2013, n. 875
Delibera 17 giugno 2013, n. 913
Delibera 24 giugno 2013, n. 954
Delibera 1 luglio 2013, n. 976
Delibera 8 luglio 2013, n. 1034
Delibera 8 luglio 2013, n. 1049
Delibera 22 luglio 2013, n. 1094
Delibera 22 luglio 2013, n. 1116
Delibera 26 agosto 2013, n. 1190
Delibera 26 agosto 2013, n. 1191
Delibera 2 settembre 2013, n. 1301
Delibera 30 settembre 2013, n. 1406
Delibera 30 settembre 2013, n. 1414
Delibera 30 settembre 2013, n. 1416
Delibera 7 ottobre 2013, n. 1456
Delibera 14 ottobre 2013, n. 1519
Delibera 14 ottobre 2013, n. 1524
Delibera 14 ottobre 2013, n. 1529
Delibera 21 ottobre 2013, n. 1596
Delibera 21 ottobre 2013, n. 1628
Delibera 21 ottobre 2013, n. 1644
Delibera 28 ottobre 2013, n. 1651
Delibera 25 novembre 2013, n. 1807
Delibera 9 dicembre 2013, n. 1860
Delibera 9 dicembre 2013, n. 1866
Delibera 9 dicembre 2013, n. 1868
Delibera 27 dicembre 2013, n. 1988
Delibera 27 dicembre 2013, n. 2025
2012
Delibera 23 gennaio 2012, n. 75
Delibera 9 gennaio 2012, n. 18
Delibera 23 gennaio 2012, n. 110
Delibera 6 febbraio 2012, n. 164
Delibera 6 febbraio 2012, n. 194
Delibera 13 febbraio 2012, n. 203
Delibera 27 febbraio 2012, n. 288
Delibera 5 marzo 2012, n. 326
Delibera 12 marzo 2012, n. 341
Delibera 19 marzo 2012, n. 385
Delibera 19 marzo 2012, n. 409
Delibera 26 marzo 2012, n. 428
Delibera 26 marzo 2012, n. 474
Delibera 7 maggio 2012, n. 630
Delibera 14 maggio 2012, n. 690
Delibera 21 maggio 2012, n. 762
Delibera 29 maggio 2012, n. 794
Delibera 29 maggio 2012, n. 798
Delibera 4 giugno 2012, n. 819
Delibera 4 giugno 2012, n. 823
Delibera 25 giugno 2012, n. 925
Delibera 2 luglio 2012, n. 999
Delibera 2 luglio 2012, n. 1008
Delibera 9 luglio 2012, n. 1066
Delibera 16 luglio 2012, n. 1113
Delibera 16 luglio 2012, n. 1114
Delibera 23 luglio 2012, n. 1134
Delibera 23 luglio 2012, n. 1135
Delibera 23 luglio 2012, n. 1141
Delibera 17 agosto 2012, n. 1214
Delibera 27 agosto 2012, n. 1220
Delibera 27 agosto 2012, n. 1250
Delibera 27 agosto 2012, n. 1283
Delibera 3 settembre 2012, n. 1299
Delibera 10 settembre 2012, n. 1324
Delibera 10 settembre 2012, n. 1361
Delibera 17 settembre 2012, n. 1397
Delibera 17 settembre 2012, n. 1406
Delibera 24 settembre 2012, n. 1426
Delibera 24 settembre 2012, n. 1427
Delibera 24 settembre 2012, n. 1435
Delibera 1 ottobre 2012, n. 1456
Delibera 22 ottobre 2012, n. 1541
Delibera 29 ottobre 2012, n. 1608
Delibera 29 ottobre 2012, n. 1611
Delibera 29 ottobre 2012, n. 1612
Delibera 29 ottobre 2012, n. 1613
Delibera 26 novembre 2012, n. 1757
Delibera 26 novembre 2012, n. 1758
Delibera 3 dicembre 2012, n. 1768
Delibera 3 dicembre 2012, n. 1798
Delibera 3 dicembre 2012, n. 1802
Delibera 3 dicembre 2012, n. 1814
Delibera 3 dicembre 2012, n. 1816
Delibera 3 dicembre 2012, n. 1817
Delibera 3 dicembre 2012, n. 1820
Delibera 10 dicembre 2012, n. 1864
Delibera 17 dicembre 2012, n. 1904
Delibera 17 dicembre 2012, n. 1925
Delibera 27 dicembre 2012, n. 1983
Delibera 27 dicembre 2012, n. 2019
2011
2010
Delibera N. 64 del 18.01.2010
Delibera N. 338 del 01.03.2010
Delibera N. 359 del 01.03.2010
Delibera N. 359 del 01.03.2010
Delibera N. 365 del 01.03.2010
Delibera N. 377 del 01.03.2010
Delibera N. 487 del 15.03.2010
Delibera N. 491 del 22.03.2010
Delibera N. 492 del 22.03.2010
Delibera N. 542 del 29.03.2010
Delibera N. 577 del 12.04.2010
Delibera 19 aprile 2010, n. 671
Delibera N. 751 del 03.05.2010
Delibera N. 759 del 03.05.2010
Delibera 3 maggio 2010, n. 764
Delibera 10 maggio 2010, n. 823
Delibera 7 giugno 2010, n. 982
Delibera N. 1032 del 14.06.2010
Delibera N. 1042 del 21.06.2010
Delibera N. 1068 del 21.06.2010
Delibera N. 1186 del 12.07.2010
Delibera N. 1256 del 26.07.2010
Delibera N. 227 del 08.02.2010
Delibera N. 1330 del 17.08.2010
Delibera N. 1370 del 17.08.2010
Delibera 6 settembre 2010, n. 1389
Delibera Nr. 1484 del 13.09.2010
Delibera 20 settembre 2010, n. 1527
Delibera Nr. 1827 del 08.11.2010
Delibera Nr. 1848 del 22.11.2010
Delibera N. 1849 del 22.11.2010
Delibera N. 1858 del 22.11.2010
Delibera N. 1860 del 22.11.2010
Delibera N. 1945 del 29.11.2010
Delibera N. 1982 del 29.11.2010
Delibera N. 2051 del 13.12.2010
Delibera N. 2094 del 20.12.2010
Delibera N. 2134 del 20.12.2010
Delibera N. 2140 del 20.12.2010
Delibera N. 817 del 10.05.2010
Delibera N. 2141 del 20.12.2010
Delibera N. 2163 del 30.12.2010
Delibera N. 2164 del 30.12.2010
Delibera N. 2215 del 30.12.2010
Delibera 8 novembre 2010, n. 1804
Delibera N. 773 del 10.05.2010
2009
2008
Delibera N. 31 del 07.01.2008
Delibera N. 53 del 21.01.2008
Delibera N. 229 del 28.01.2008
Delibera N. 247 del 28.01.2008
Delibera N. 307 del 04.02.2008
Delibera N. 333 del 04.02.2008
Delibera N. 384 del 11.02.2008
Delibera 11 febbraio 2008, n. 409
Delibera N. 475 del 18.02.2008
Delibera N. 486 del 18.02.2008
Delibera N. 703 del 03.03.2008
Delibera N. 723 del 10.03.2008
Delibera N. 733 del 10.03.2008
Delibera N. 734 del 10.03.2008
Delibera N. 864 del 17.03.2008
Delibera N. 987 del 25.03.2008
Delibera N. 1022 del 31.03.2008
Delibera N. 1069 del 31.03.2008
Delibera N. 1187 del 14.04.2008
Delibera N. 1216 del 14.04.2008
Delibera N. 1247 del 14.04.2008
Delibera N. 1283 del 21.04.2008
Delibera N. 1378 del 28.04.2008
Delibera N. 1589 del 13.05.2008
Delibera N. 1677 del 19.05.2008
Delibera N. 1855 del 03.06.2008
Delibera N. 1863 del 03.06.2008
Delibera N. 1872 del 03.06.2008
Delibera 9 giugno 2008, n. 1957
Delibera N. 2046 del 16.06.2008
Delibera N. 1188 del 14.04.2008
Delibera 16 giugno 2008, n. 2112
Delibera N. 2151 del 16.06.2008
Delibera N. 2180 del 23.06.2008
Delibera N. 1365 del 28.04.2008
Delibera N. 2300 del 30.06.2008
Delibera N. 2320 del 30.06.2008
Delibera N. 2417 del 07.07.2008
Delibera N. 2452 del 07.07.2008
Delibera N. 2496 del 14.07.2008
Delibera N. 2769 del 28.07.2008
Delibera N. 2828 del 10.08.2008
Delibera N. 3128 del 01.09.2008
Delibera N. 3295 del 15.09.2008
Delibera N. 3346 del 15.09.2008
Delibera N. 3393 del 22.09.2008
Delibera N. 3566 del 06.10.2008
Delibera N. 3626 del 06.10.2008
Delibera N. 3851 del 20.10.2008
Delibera 3 novembre 2008, n. 3990
Delibera 10 novembre 2008, n. 4108
Delibera N. 4136 del 10.11.2008
Delibera N. 4172 del 10.11.2008
Delibera N. 4213 del 10.11.2008
Delibera N. 4251 del 17.11.2008
Delibera 9 dicembre 2008, n. 4617
Delibera N. 4678 del 09.12.2008
Delibera Nr. 4688 vom 09.12.2008
Delibera N. 4709 del 15.12.2008
Delibera N. 4722 del 15.12.2008
Delibera N. 4732 del 15.12.2008
2007
Delibera N. 294 del 05.02.2007
Delibera N. 433 del 12.02.2007
Delibera N. 466 del 19.02.2007
Delibera N. 728 del 12.03.2007
Delibera N. 921 del 19.03.2007
Delibera N. 953 del 26.03.2007
Delibera N. 1021 del 26.03.2007
Delibera N. 474 del 19.02.2007
Delibera N. 1459 del 02.05.2007
Delibera N. 1737 del 29.05.2007
Delibera 11 giugno 2007, n. 1998
Delibera N. 2181 del 25.06.2007
Delibera N. 2273 del 02.07.2007
Delibera N. 2326 del 09.07.2007
Delibera N. 2596 del 30.07.2007
Delibera N. 2849 del 27.08.2007
Delibera N. 2921 del 03.09.2007
Delibera N. 2923 del 03.09.2007
Delibera N. 3025 del 10.09.2007
Delibera N. 3247 del 01.10.2007
Delibera N. 3315 del 08.10.2007
Delibera N. 1132 del 02.04.2007
Delibera N. 3406 del 08.10.2007
Delibera N. 3538 del 22.10.2007
Delibera N. 3857 del 19.11.2007
Delibera N. 4008 del 26.11.2007
Delibera 3 dicembre 2007, n. 4120
Delibera N. 4150 del 03.12.2007
Delibera N. 4546 del 28.12.2007
Delibera N. 4568 del 28.12.2007
Delibera N. 4618 del 28.12.2007
Delibera N. 4739 del 28.12.2007
Delibera N. 1161 del 10.04.2007
2006
Delibera N. 217 del 30.01.2006
Delibera N. 307 del 06.02.2006
Delibera N. 324 del 06.02.2006
Delibera N. 212 del 23.01.2006
Delibera N. 335 del 06.02.2006
Delibera N. 428 del 13.02.2006
Delibera N. 675 del 27.02.2006
Delibera N. 801 del 13.03.2006
Delibera N. 858 del 13.03.2006
Delibera 27 marzo 2006, n. 901
Delibera 27 marzo 2006, n. 902
Delibera 27 marzo 2006, n. 1022
Delibera N. 1107 del 03.04.2006
Delibera N. 1148 del 03.04.2006
Delibera N. 1193 del 10.04.2006
Delibera N. 1262 del 10.04.2006
Delibera N. 1271 del 10.04.2006
Delibera 18 aprile 2006, n. 1347
Delibera N. 1354 del 18.04.2006
Delibera N. 1485 del 02.05.2006
Delibera N. 1749 del 22.05.2006
Delibera N. 1868 del 29.05.2006
Delibera N. 1986 del 06.06.2006
Delibera N. 1998 del 06.06.2006
Delibera N. 2033 del 06.06.2006
Delibera 19 giugno 2006, n. 2215
Delibera N. 2352 del 26.06.2006
Delibera N. 2591 del 17.07.2006
Delibera N. 2673 del 24.07.2006
Delibera N. 2723 del 24.07.2006
Delibera N. 2742 del 24.07.2006
Delibera N. 2858 del 11.08.2006
Delibera N. 2985 del 28.08.2006
Delibera N. 3461 del 25.09.2006
Delibera N. 3922 del 30.10.2006
Delibera N. 4047 del 06.11.2006
Delibera N. 4054 del 06.11.2006
Delibera 27 novembre 2006, n. 4274
Delibera N. 4394 del 27.11.2006
Delibera N. 4520 del 04.12.2006
Delibera N. 4830 del 18.12.2006
Delibera N. 5071 del 29.12.2006
Delibera N. 5072 del 29.12.2006
Delibera N. 4332 del 27.11.2006
2005
Delibera 24 gennaio 2005, n. 102
Delibera N. 311 del 14.02.2005
Delibera N. 342 del 14.02.2005
Delibera N. 637 del 07.03.2005
Delibera N. 842 del 21.03.2005
Delibera N. 848 del 21.03.2005
Delibera N. 1270 del 18.04.2005
Delibera N. 1303 del 26.04.2005
Delibera N. 412 del 14.02.2005
Delibera N. 1317 del 26.04.2005
Delibera N. 1533 del 09.05.2005
Delibera N. 1626 del 17.05.2005
Delibera N. 1705 del 17.05.2005
Delibera N. 1749 del 23.05.2005
Delibera N. 1884 del 30.05.2005
Delibera N. 1999 del 06.06.2005
Delibera N. 2039 del 13.06.2005
Delibera N. 2225 del 20.06.2005
Delibera N. 2260 del 20.06.2005
Delibera N. 2297 del 27.06.2005
Delibera N. 2691 del 25.07.2005
Delibera N. 2750 del 10.08.2005
Delibera N. 2912 del 10.08.2005
Delibera N. 3300 del 12.09.2005
Delibera N. 3351 del 12.09.2005
Delibera N. 3553 del 26.09.2005
Delibera N. 3618 del 03.10.2005
Delibera 3 ottobre 2005, n. 3647
Delibera 3 ottobre 2005, n. 3652
Delibera N. 3793 del 10.10.2005
Delibera N. 3988 del 24.10.2005
Delibera N. 4038 del 31.10.2005
Delibera N. 4039 del 31.10.2005
Delibera N. 1798 del 23.05.2005
Delibera N. 2388 del 04.07.2005
Delibera N. 4707 del 05.12.2005
Delibera N. 4052 del 31.10.2005
Delibera N. 4753 del 12.12.2005
Delibera N. 4897 del 19.12.2005
Delibera N. 5035 del 30.12.2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
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Delibera N. 1589 del 03.05.1999
Delibera N. 1698 del 10.05.1999
Delibera N. 1970 del 26.05.1999
Delibera N. 2049 del 26.05.1999
Delibera N. 2699 del 28.06.1999
Delibera N. 3289 del 13.08.1999
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Delibera N. 3825 del 06.09.1999
Delibera N. 3826 del 06.09.1999
Delibera N. 3886 del 13.09.1999
Delibera N. 3915 del 13.09.1999
Delibera N. 3919 del 13.09.1999
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1998
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Corte costituzionale - sentenza 26 febbraio 2014, n. 40
Corte costituzionale - sentenza 24 marzo 2014, n. 61
Corte costituzionale - sentenza 26 marzo 2014, n. 64
Corte costituzionale - sentenza 7 aprile 2014, n. 89
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T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 426 del 01.10.2003
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T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 198 del 20.05.1997
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T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 303 del 30.07.1997
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T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 306 del 30.07.1997
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 307 del 31.07.1997
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T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 385 del 29.09.1997
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T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 407 del 08.10.1997
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 460 del 22.10.1997
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 469 del 31.10.1997
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 476 del 06.11.1997
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 489 del 17.11.1997
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 494 del 18.11.1997
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 496 del 18.11.1997
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 499 del 19.11.1997
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 515 del 28.11.1997
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 521 vom 28.11.1997
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 542 vom 15.12.1997
Verwaltungsgericht Bozen - Beschluß Nr. 8 vom 16.12.1997
T.A.R. di Bolzano - Ordinanza N. 10 del 22.12.1997
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 567 del 22.12.1997
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 572 del 23.12.1997
1996
1989
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1998
20/10/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 20 ottobre 1998, n. 207/1.5.
19/01/1998 - Delibera N. 158 del 19.01.1998
07/09/1998 - Delibera N. 3944 del 07.09.1998
23/02/1998 - Delibera N. 591 del 23.02.1998
12/10/1998 - Delibera N. 4639 del 12.10.1998
20/07/1998 - Delibera N. 3278 del 20.07.1998
31/08/1998 - Delibera N. 3852 del 31.08.1998
30/03/1998 - Delibera N. 1242 del 30.03.1998
16/02/1998 - Delibera N. 568 del 16.02.1998
01/04/1998 - Corte costituzionale - Sentenza N. 84 del 01.04.1998
23/04/1998 - Corte costituzionale - Sentenza N. 137 del 23.04.1998
19/06/1998 - Corte costituzionale - Sentenza N. 213 del 19.06.1998
17/07/1998 - Corte costituzionale - Sentenza N. 273 del 17.07.1998
09/10/1998 - Corte costituzionale - Sentenza N. 352 del 09.10.1998
21/10/1998 - Corte costituzionale - Sentenza N. 356 del 21.10.1998
04/12/1998 - Corte costituzionale - Ordinanza N. 395 del 04.12.1998
11/12/1998 - Corte costituzionale - Sentenza N. 398 del 11.12.1998
23/12/1998 - Corte costituzionale - Sentenza N. 421 del 23.12.1998
23/12/1998 - Corte costituzionale - Sentenza N. 423 del 23.12.1998
19/01/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 7 del 19.01.1998
27/01/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 9 del 27.01.1998
28/01/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 23 del 28.01.1998
28/01/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 24 del 28.01.1998
28/01/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 26 del 28.01.1998
09/02/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 29 del 09.02.1998
10/02/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 33 vom 10.02.1998
25/02/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 42 del 25.02.1998
16/03/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 52 del 16.03.1998
16/03/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 56 del 16.03.1998
16/03/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 58 vom 16.03.1998
24/03/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 65 vom 24.03.1998
25/03/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 66 del 25.03.1998
25/03/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 67 del 25.03.1998
25/03/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 69 del 25.03.1998
30/03/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 72 del 30.03.1998
30/03/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 74 vom 30.03.1998
30/03/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 75 vom 30.03.1998
30/03/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 76 vom 30.03.1998
25/05/1998 - deliberazione della Giunta provinciale 25 maggio 1998, n. 2201
14/04/1998 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 aprile 1998, n. 1547
18/12/1998 - CONTRATTO COLLETTIVO 18 dicembre 1998
18/12/1998 - CONTRATTO COLLETTIVO 18 dicembre 1998
18/12/1998 - CONTRATTO COLLETTIVO 18 dicembre 1998
22/12/1998 - Accordo 22 dicembre 1998
16/12/1998 - Contratto collettivo 16 dicembre 1998
07/04/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 88 del 07.04.1998
07/04/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 90 del 07.04.1998
07/04/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 92 del 07.04.1998
07/04/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 93 del 07.04.1998
14/04/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 97 del 14.04.1998
20/04/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 107 del 20.04.1998
21/04/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 108 del 21.04.1998
21/04/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 109 del 21.04.1998
21/04/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 110 del 21.04.1998
29/04/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 123 del 29.04.1998
05/05/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 127 del 05.05.1998
22/05/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 129 del 22.05.1998
26/05/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 135 del 26.05.1998
27/05/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 138 del 27.05.1998
27/05/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 139 del 27.05.1998
29/05/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 149 del 29.05.1998
08/06/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 155 del 08.06.1998
08/06/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 157 del 08.06.1998
10/06/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 160 del 10.06.1998
19/06/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 175 del 19.06.1998
27/06/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 181 del 27.06.1998
27/06/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 187 del 27.06.1998
07/07/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 193 del 07.07.1998
07/07/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 195 del 07.07.1998
12/08/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 251 del 12.08.1998
26/08/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 258 del 26.08.1998
14/09/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 266 del 14.09.1998
14/09/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 267 del 14.09.1998
14/09/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 270 del 14.09.1998
17/09/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 272 del 17.09.1998
17/09/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 273 del 17.09.1998
28/09/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 276 del 28.09.1998
02/10/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 289 del 02.10.1998
05/10/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 290 del 05.10.1998
28/10/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 304 del 28.10.1998
30/10/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 308 del 30.10.1998
30/10/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 311 del 30.10.1998
03/11/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 314 del 03.11.1998
09/11/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 316 del 09.11.1998
11/11/1998 - Contratto collettivo 11 novembre 1998
11/11/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 331 del 11.11.1998
18/11/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 336 del 18.11.1998
23/11/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 351 del 23.11.1998
04/12/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 361 del 04.12.1998
04/12/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 363 del 04.12.1998
15/12/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 364 del 15.12.1998
17/12/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 377 del 17.12.1998
17/12/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 381 del 17.12.1998
17/12/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 382 del 17.12.1998
18/12/1998 - Contratto collettivo 18 dicembre 1998
18/12/1998 - Contratto collettivo 18 dicembre 1998
22/12/1998 - Accordo22 dicembre 1998
29/12/1998 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 389 del 29.12.1998
29/04/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 123 vom 29.04.1998
04/05/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 125 vom 04.05.1998
27/06/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 184 vom 27.06.1998
28/09/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 275 vom 28.09.1998
28/09/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 277 vom 28.09.1998
28/09/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 280 vom 28.09.1998
28/09/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 282 vom 28.09.1998
30/10/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 306 vom 30.10.1998
05/10/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 291 vom 05.10.1998
11/11/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 328 vom 11.11.1998
11/11/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 329 vom 11.11.1998
30/11/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 354 vom 30.11.1998
15/12/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 371 vom 15.12.1998
15/12/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 366 vom 15.12.1998
15/12/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 372 vom 15.12.1998
29/12/1998 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 388 vom 29.12.1998
22/06/1998 - deliberazione della Giunta provinciale 22 giugno 1998, n. 2720
23/02/1998 - deliberazione della Giunta provinciale 23 febbraio 1998, n. 600
16/11/1998 - deliberazione della Giunta provinciale 16 novembre 1998, n. 5330
14/12/1998 - deliberazione della Giunta provinciale 14 dicembre 1998, n. 5809
09/03/1998 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 9 marzo 1998, n. 895
09/11/1998 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 9 novembre 1998, n. 5247
14/12/1998 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 dicembre 1998, n. 5939
14/12/1998 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 dicembre 1998, n. 5941
20/10/1998 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 20 ottobre 1998, n. 207/1.5
14/12/1998 - Deliberazione della giunta provinciale 14 dicembre 1998, n. 5841
19/01/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 19 gennaio 1998, n. 1
19/01/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 19 gennaio 1998, n. 2
21/01/1998 - Legge provinciale 21 gennaio 1998, n. 2
03/03/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 3 marzo 1998, n. 6
10/03/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 10 marzo 1998, n. 7
23/03/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 23 marzo 1998, n. 8
08/04/1998 - LEGGE PROVINCIALE 8 aprile 1998, n. 3
09/04/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 9 aprile 1998, n. 9
23/04/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 23 aprile 1998, n. 11
23/04/1998 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 23 aprile 1998, n. 12
23/04/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 23 aprile 1998, n. 13
06/05/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 6 maggio 1998, n. 14
08/05/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 8 maggio 1998, n. 15
11/05/1998 - Legge provinciale 11 maggio 1998, n. 4
19/06/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 19 giugno 1998, n. 16
23/06/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 23 giugno 1998, n. 17
22/07/1998 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 22 luglio 1998, n. 19
24/07/1998 - Legge provinciale 24 luglio 1998, n. 7
31/07/1998 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 31 luglio 1998, n. 20
31/07/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 31 luglio 1998, n. 21
11/08/1998 - LEGGE PROVINCIALE 11 agosto 1998, n. 8
11/08/1998 - LEGGE PROVINCIALE 11 agosto 1998, n. 9
11/08/1998 - Legge provinciale 11 agosto 1998, n. 10
21/08/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 21 agosto 1998, n. 22
25/08/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 25 agosto 1998, n. 24
24/09/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 24 settembre 1998, n. 25
24/09/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 24 settembre 1998, n. 26
24/09/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 24 settembre 1998, n. 27
24/09/1998 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 24 settembre 1998, n. 28
02/10/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 2 ottobre 1998, n. 29
05/10/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 5 ottobre 1998, n. 30
09/11/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 9 novembre 1998, n. 34
09/11/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 9 novembre 1998, n. 35
26/11/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 26 novembre 1998, n. 36
14/12/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 14 dicembre 1998, n. 37
14/12/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 14 dicembre 1998, n. 38
15/12/1998 - Decreto legislativo 15 dicembre 1998, n. 487
15/12/1998 - Decreto legislativo 15 dicembre 1998, n. 488
15/12/1998 - Decreto legislativo 15 dicembre 1998, n. 489
15/12/1998 - Decreto legislativo 15 dicembre 1998, n. 506
16/12/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 16 dicembre 1998, n. 39
28/12/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 28 dicembre 1998, n. 40
29/12/1998 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 29 dicembre 1998, n. 41
02/11/1998 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 2 novembre 1998, n. 32 —
06/11/1998 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale6 novembre 1998, n. 33
10/02/1998 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 10 febbraio 1998, n. 4 —
09/06/1998 - Legge provinciale 9 giugno 1998, n. 5
23/02/1998 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 23 febbraio 1998, n. 5
17/06/1998 - Legge provinciale 17 giugno 1998, n. 6
21/01/1998 - LEGGE PROVINCIALE 21 gennaio 1998, n. 1 —
14/12/1998 - Legge provinciale 14 dicembre 1998, n. 11
21/12/1998 - DECRETO LEGISLATIVO 21 dicembre 1998, n. 495 —
11/08/1998 - LEGGE PROVINCIALE 11 agosto 1998, n. 9 —
23/01/1998 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 23 gennaio 1998, n. 3
14/12/1998 - Legge provinciale 14 dicembre 1998, n. 12
17/12/1998 - Legge provinciale 17 dicembre 1998, n. 13
11/08/1998 - Legge provinciale 11 agosto 1998, n. 9
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