La Giunta Provinciale
vista la legge del 6 novembre 2012, n. 190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, in vigore a partire dal 28 novembre 2012;
visto in particolare l’articolo 1, commi 5 e 60 della legge 6 novembre 2012, n. 190, i quali prevedono la definizione di un piano triennale di prevenzione della corruzione da parte delle pubbliche amministrazioni centrali e, fra le altre, anche da parte delle regioni, delle province autonome di Trento e Bolzano e degli enti locali, nonché degli enti pubblici e dei soggetti di diritto privato sottoposti al loro controllo e la successiva trasmissione del piano al Dipartimento della funzione pubblica;
considerato che in base a quanto disposto dall’articolo 1, comma 8, della legge n. 190/2012 l’organo di indirizzo politico all’interno delle pubbliche amministrazioni procede, su proposta del responsabile della prevenzione della corruzione, ad adottare predetto piano triennale di prevenzione della corruzione;
considerato che l’amministrazione provinciale ha proceduto con delibera n. 397 del 18 marzo 2013 ad individuare il proprio responsabile della prevenzione della corruzione, conferendo tale funzione al Direttore generale e che con successiva delibera n. 1247 del 4 novembre 2014 citata funzione è stata trasferita in capo al Segretario generale;
viste le linee di indirizzo adottate dall’apposito Comitato interministeriale istituito presso il Dipartimento della funzione pubblica, l’Intesa tra Governo, Regioni ed Enti locali per l’attuazione dell’articolo 1, commi 60 e 61, della legge n. 190/2012, nella Conferenza unificata del 24 luglio 2013 e la delibera di approvazione del Piano nazionale anticorruzione della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche dell’11 settembre 2013, n. 72;
tenuto conto delle attività intraprese all’interno della presente amministrazione per la mappatura delle attività a rischio corruttivo e la misurazione del livello di rischio;
avvenuta la costituzione informale di un gruppo di lavoro interdisciplinare a sostegno dell'ufficio di contatto, in considerazione della mancata previsione di una stabile struttura organizzativa di supporto per le esclusive finalità volute dalla disciplina anticorruzione;
visti gli incontri avvenuti con la dirigenza nelle date del 10 febbraio, 3 marzo, 8 aprile ed 11 aprile 2014;
considerato che l’analisi fin qui svolta rappresenta un processo ancora in fase di perfezionamento, il quale richiede un’ulteriore attività istruttoria;
nella consapevolezza che il processo di identificazione delle misure di prevenzione, dei relativi responsabili e della tempistica non si è ancora concluso in modo compiuto;
ritenuto necessario procedere a formalizzare un piano triennale di prevenzione della corruzione 2013-2016 (in quanto riporta anche le iniziative intraprese nel 2013), che si presti ad essere integrato tramite il recepimento delle attività ancora in fase di elaborazione, tra cui in particolare delle misure di prevenzione specifiche;
strutturato il piano in modo da comprendervi, da una parte, una sezione dedicata al Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, dall’altra, una sezione destinata al Codice di comportamento del personale della Provincia, entrambi formalizzati con deliberazione di Giunta provinciale n. 938 del 29 luglio 2014;
visto lo schema relativo all'allegato al Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, recante "obblighi di pubblicazione", predisposto a cura dell'Ufficio Organizzazione, il quale tiene conto delle osservazioni espresse in data 2 settembre 2014 dall'Organismo di valutazione, la cui approvazione avverrà con separato provvedimento;
viste le osservazioni del 3 novembre 2014 in ordine alla bozza del presente Piano triennale di prevenzione della corruzione, formulate dall'Organismo di valutazione ed in parte recepite;
delibera
a voti unanimi legalmente espressi
1. di approvare il Piano triennale di prevenzione della corruzione 2013-2016 per la Provincia autonoma di Bolzano, il quale forma parte integrante della presente deliberazione, tenuto conto delle considerazioni svolte in premessa;
2. di pubblicare i file relativi all’identificazione delle aree a rischio per l’amministrazione provinciale all’interno della sezione “Amministrazione trasparente” della propria pagina web;
3. di trasmettere copia della presente delibera all’Autorità Nazionale Anticorruzione e pubblicare la medesima sul Bollettino ufficiale della Regione.