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In vigore al: 18/08/2017
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Sentenze della Corte costituzionale
2000
Corte costituzionale - Sentenza N. 520 del 21.11.2000
Corte costituzionale - Sentenza N. 520 del 21.11.2000
Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione - Contributi sui canoni di locazione
Attendere, processo in corso!
Sentenza (15 novembre) 21 novembre 2000; Pres. Mirabelli - Red. Bile
Ritenuto in fatto
1. Con ricorso notificato al Presidente del Consiglio dei ministri il 13 gennaio 1999 e depositato il 18 successivo, la Provincia autonoma di Trento ha sollevato questioni di legittimità costituzionale dell'art. 11, commi 3, 4, 7 e 8, della legge statale 9 dicembre 1998, n. 431 (Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo), che istituisce presso il Ministero dei lavori pubblici il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, per violazione dell'art. 8, nn. 10 e 25, e dell'art. 16 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670 (Testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige) e delle relative norme di attuazione, in particolare dell'art. 15, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 1987, n. 526, come modificato dall'art. 2 del
decreto legislativo 28 luglio 1997, n. 275
, ed inoltre per violazione del titolo VI del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972, come modificato dalla
legge 30 novembre 1989, n. 386
, ed in particolare dell'art. 5, commi 2 e 3.
La ricorrente lamenta che la legge statale abbia dettato, in ordine all'utilizzo delle risorse assegnate al Fondo, norme vincolanti anche nei confronti della Provincia autonoma di Trento, e l'abbia quindi costretta ad impiegare le somme ad essa attribuite secondo la normativa statale anziché secondo la propria, così illegittimamente disciplinando una materia rientrante nella sfera di competenza provinciale, sia in base alle disposizioni contenute in leggi statali (art. 5-quinques del decreto- legge 7 febbraio 1985, n. 12, convertito in legge 5 aprile 1985, n. 118) sull'edilizia residenziale pubblica, sia alla legislazione della Provincia di Trento, che prevede una specifica disciplina per l'erogazione di contributi integrativi dei canoni di locazione (in particolare art. 33-bis della
legge provinciale 13 novembre 1992, n. 21
, introdotto dall'art. 13 della legge provinciale 7 marzo 1997, n. 51).
Le disposizioni impugnate, concernenti l'utilizzo delle risorse assegnate, si porrebbero in contrasto con i principi regolatori dei rapporti fra legislazione statale di finanziamento e competenza legislativa delle province autonome, ed in particolare con l'art. 5, commi 2 e 3, della
legge n. 386 del 1989
, secondo cui i finanziamenti statali assegnati alle province autonome sono utilizzati «secondo normative provinciali» e per l'assegnazione e l'erogazione di tali finanziamenti «si prescinde da qualunque adempimento previsto dalle stesse leggi, ad eccezione di quelli relativi all'individuazione dei parametri o delle quote di riparto».
2. Il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, si è costituito eccependo preliminarmente l'inammissibilità del ricorso, da un lato per il carattere non costituzionale di alcune delle disposizioni che si assumono violate, e dall'altro per l'assenza di un concreto e attuale interesse della Provincia all'impugnazione della legge statale.
La difesa erariale precisa al riguardo che le censure sollevate non investono lo specifico settore delle locazioni, ma più specificamente la materia dell'edilizia residenziale pubblica, e che inoltre, con l'istituzione del Fondo nazionale, il legislatore statale ha inteso creare uno strumento agevolativo del tutto nuovo nel settore delle locazioni, tale da non sovrapporsi alle competenze statutarie attribuite alla Provincia autonoma di Trento.
La fissazione dei requisiti necessari per fruire del contributo è in armonia con l'art. 59 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che riserva allo Stato le funzioni ed i compiti relativi sia all'individuazione dei principi e delle finalità di carattere generale in materia di edilizia residenziale pubblica (art. 59, lett. a), sia la definizione dei criteri per favorire l'accesso al mercato delle locazioni dei nuclei meno abbienti e agli interventi concernenti il sostegno finanziario del reddito (lett. e).
Del resto il legislatore statale non ha operato alcuna attribuzione diretta di funzioni a favore dei comuni, ma ha demandato alle province autonome, come alle regioni, il compito di provvedere alla ripartizione fra i comuni delle risorse assegnate al Fondo nazionale, salva la previsione di criteri per premiare i comuni nella disposizione di proprie risorse (art. 11, comma 7, della legge n. 431 del 1998). La previsione secondo cui i comuni definiscono l'entità dei contributi integrativi e le modalità di erogazione ai beneficiari non comporta trasferimento diretto di funzioni ai comuni, non consentito dallo statuto di autonomia, ma semplice attribuzione di compiti di mero accertamento e quantificazione dei singoli contributi, nel rispetto dei criteri e dei requisiti previsti dalla stessa legge (comma 8).
3. Nell'imminenza dell'udienza pubblica, l'Avvocatura generale dello Stato ha depositato una memoria illustrativa in cui ribadisce l'estraneità del settore cui si riferisce l'art.11 della legge n. 431 del 1998 tanto all'«edilizia comunque sovvenzionata» (di cui all'art. 8, n. 10, dello statuto speciale della Regione Trentino-Alto Adige), quanto all'«assistenza e beneficenza pubblica» (di cui all'art. 8, n. 25, dello statuto stesso); insiste sull'assenza di parametri costituzionali pertinenti, escludendo che possa considerarsi tale l'art. 5 della
legge n. 386 del 1989
; rileva che dal combinato disposto dell'art. 12, comma 2, del decreto legislativo n. 268 del 1992 e dell'art. 5 citato potrebbe desumersi l'esclusione delle province autonome dall'ambito di applicazione dei benefici finanziati dal Fondo; afferma poi che nessuna norma statutaria o di attuazione impone di trasformare le risorse provenienti dal Fondo in finanziamenti a favore della provincia, da utilizzare secondo normative provinciali.
Considerato in diritto: 1. La ricorrente sostiene che i commi 3, 4, 7 e 8 dell'art. 11 della legge statale 9 dicembre 1998, n. 431 - che istituisce e disciplina il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione - ledono l'autonomia garantita alla Provincia autonoma di Trento (come a quella di Bolzano) dallo Statuto speciale della Regione Trentino-Alto Adige, così violando l'art. 8, nn. 10 e 25, e l'art. 16 dello Statuto di cui al testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, nonché le norme di attuazione (art. 15, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 1987, n. 526, modificato dall'art. 2 del
decreto legislativo 28 luglio 1997, n. 275
), e ledono altresì l'autonomia funzionale e finanziaria della Provincia, in violazione del titolo VI del citato decreto n. 670 del 1972, modificato dalla
legge 30 novembre 1989, n. 386
, in particolare con l'art. 5, commi 2 e 3.
L'art.11 della legge n. 431 del 1998 prevede al comma 3 che le somme annualmente assegnate al Fondo sono utilizzate per la concessione, ai conduttori in possesso di taluni requisiti, di contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione, nonché (qualora le disponibilità lo consentano) per sostenere iniziative intraprese dai comuni al fine di favorire la mobilità nel settore della locazione; e soggiunge al comma 4 che i requisiti minimi necessari per beneficiare dei contributi ed i criteri per la determinazione della loro entità, in relazione al reddito familiare e all'incidenza su di esso del canone di locazione, sono definiti con decreto del Ministro dei lavori pubblici, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome.
Inoltre l'articolo in esame - dopo avere stabilito ai commi 5 e 6 che le risorse assegnate al Fondo sono ripartite ogni anno dal CIPE (su proposta del Ministro dei lavori pubblici, previa intesa in sede di Conferenza permanente) tra le regioni e le province autonome, anche in rapporto alla quota di risorse da esse poste a disposizione per concorrere al finanziamento degli interventi di sostegno ai conduttori - dispone al comma 7 che le regioni e le province autonome provvedono alla ripartizione fra i comuni di tali risorse, nonché di quelle attribuite loro in sede di ripartizione delle disponibilità del Fondo, sulla base di parametri che premino anche la disponibilità dei comuni a concorrere con risorse proprie alla realizzazione degli interventi in questione.
Infine il comma 8 stabilisce che i comuni definiscono l'entità e le modalità di erogazione dei contributi, individuando con appositi bandi pubblici i requisiti dei conduttori che possono beneficiarne, nel rispetto dei criteri e dei requisiti minimi fissati dal decreto ministeriale.
2. La difesa erariale dubita in via preliminare dell'ammissibilità della questione ritenendo che le norme di attuazione dello statuto speciale non possano essere utilizzate come parametro in sede di giudizio di costituzionalità.
L'eccezione è infondata alla stregua della costante giurisprudenza di questa Corte, secondo cui tali norme, emanate con l'osservanza di apposite procedure, hanno valenza integrativa del precetto statutario (sentenze n. 260 del 1990 e n. 137 del 1998, nonché - con riferimento all'art. 5 della
legge n. 386 del 1989
, che ha modificato ed integrato il titolo VI dello statuto del Trentino-Alto Adige - sentenze n. 36, n. 356 e n. 366 del 1992, n. 165 del 1994 e n. 458 del 1995).
3. L'ulteriore eccezione di inammissibilità del ricorso, per assenza di un concreto e attuale interesse della Provincia all'impugnazione della legge statale, si ricollega al rilievo, sviluppato dalla difesa del Presidente del Consiglio nella memoria illustrativa, secondo cui il settore cui si riferisce l'art. 11 della legge n. 431 del 1998 sarebbe estraneo alle materie che l'art. 8 dello statuto speciale della Regione attribuisce alla competenza legislativa provinciale: in particolare non si tratterebbe né di «edilizia comunque sovvenzionata» (n. 10 dell'art. 8), né di «assistenza e beneficenza pubblica» (n. 25 dell'art. 8).
L'eccezione è infondata. Le provvidenze finalizzate ad assicurare il diritto all'abitazione attengono, anche alla luce dell'evoluzione legislativa, alla materia dell'edilizia residenziale, come di recente delineata dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che all'art. 59, ai fini del riparto delle competenze, ricomprende in essa funzioni e compiti relativi «alla definizione dei criteri per favorire l'accesso al mercato delle locazioni dei nuclei familiari meno abbienti e agli interventi concernenti il sostegno finanziario al reddito» (lett.e). Del resto questa Corte ha in altra occasione ricondotto all'art. 8, n. 10, dello statuto speciale della Regione Trentino-Alto Adige la legislazione provinciale di Bolzano in tema di programmi di intervento aventi come destinatari i cittadini di più basso tenore di vita e come strumento l'assegnazione di alloggi in locazione (sentenza n. 178 del 1987), e, più in generale, all'«edilizia residenziale pubblica» la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi assegnati (sentenza n. 27 del 1996), sul presupposto che la materia si connoti non soltanto per gli aspetti di rilievo urbanistico-edilizio degli interventi, ma anche per tutto ciò che attiene alla prestazione e gestione del servizio della casa, ed alla disciplina delle assegnazioni degli alloggi in locazione e in proprietà (sentenza n. 221 del 1975).
Comunque, per taluni aspetti, le esigenze cui provvede il Fondo in questione concernono anche la materia dell'assistenza e beneficenza pubblica, del pari assegnata alla competenza legislativa delle province autonome dall'art. 8, n. 25, dello statuto del Trentino-Alto Adige.
4. La ricorrente ritiene che i commi terzo e quarto dell'art.11 della legge n. 431 del 1998 ledano l'autonomia provinciale, in quanto - stabilendo che i requisiti minimi necessari per ottenere i contributi del Fondo ed i criteri per la determinazione della loro entità sono individuati dal Ministro dei lavori pubblici - dettano norme vincolanti in ordine all'utilizzo delle risorse assegnate e quindi costringono la Provincia ad impiegarle in conformità della normativa statale e non della propria, pur trattandosi di materia devoluta alla competenza provinciale.
Per vero - sostiene la ricorrente - il contrasto dei citati commi con le norme sull'autonomia provinciale sarebbe escluso qualora essi fossero ritenuti inapplicabili alla Provincia autonoma di Trento, per la quale invece l'art. 5, commi 2 e 3, della
legge n. 386 del 1989
, dispone che i finanziamenti statali assegnati alle province autonome sono utilizzati «secondo normative provinciali».
5. L'opzione interpretativa prospettata dalla ricorrente, sull'ininfluenza della normativa statale impugnata nel territorio della Provincia di Trento, è infondata.
L'art. 11 della legge n. 431 del 1998 si riferisce esplicitamente non solo alle regioni, ma anche alle Province autonome di Trento e Bolzano (cfr. il comma 5). Pertanto - mentre si può porre un problema di conformità della normativa in esame allo statuto speciale di autonomia - non è possibile ritenere la sua inapplicabilità alla Provincia ricorrente.
6. Posto che i commi in esame si applicano anche nel territorio della Provincia autonoma di Trento, la questione di legittimità costituzionale non è fondata.
L'attribuzione alle Province autonome del Trentino-Alto Adige di competenza legislativa ed amministrativa in materia di edilizia residenziale (pur intesa nella lata accezione prima indicata) - nonché di assistenza e beneficenza pubblica - non preclude allo Stato l'adozione delle misure previste dalla norma impugnata. Si tratta invero di un intervento volto, in vista dell'esigenza primaria connessa al diritto all'abitazione, a favorire l'accesso dei ceti meno abbienti al mercato delle locazioni mediante contribuzione agli oneri inerenti al pagamento dei canoni, nella fase di attuazione della riforma costituita dall'allontanamento dal sistema del canone legale e dalla progressiva liberalizzazione del settore. Tale intervento dello Stato, pertanto, si giustifica ai sensi dell'art. 4 dello statuto del Trentino-Alto Adige.
Questa Corte - scrutinando proprio la conformità allo statuto di autonomia della Regione Trentino-Alto Adige di leggi statali concernenti l'acquisto di abitazioni con mutui agevolati a carico delle finanze pubbliche - ha già avuto occasione di rilevare come sia doveroso da parte della collettività intera impedire che delle persone possano rimanere prive di abitazione, precisando che il «diritto all'abitazione» rientra fra i requisiti essenziali caratterizzanti la socialità cui si conforma lo Stato democratico voluto dalla Costituzione (sentenza n. 217 del 1988).
Peraltro - trattandosi di materia attribuita alla competenza piena delle province - la disciplina posta dallo Stato in tanto può essere considerata immune da sospetti d'incostituzionalità in quanto, valutata nei suoi concreti svolgimenti e nelle sue particolari modalità, sia contenuta nei precisi limiti delle reali esigenze sottostanti all'interesse invocato e risulti essenziale o necessaria per la sua attuazione (sentenza n. 217 del 1988, citata).
E' questo il caso della normativa statale in esame, la quale - nella parte in cui demanda ad un decreto ministeriale l'elaborazione dei criteri per l'erogazione dei contributi - non viola le competenze della Provincia autonoma di Trento, in ragione dell'esigenza di assicurare livelli minimi ed uniformi di tutela (di «requisiti minimi» del resto parla il comma ottavo dell'art. 11 della legge n.431 del 1998), in puntuale corrispondenza alle reali necessità sottostanti all'interesse in gioco. Del resto la legge mostra di non ignorare l'esigenza di un raccordo con le autonomie regionali e provinciali, all'uopo prevedendo lo strumento dell'intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti fra Stato, regioni e province autonome.
7. Quanto alla questione di legittimità costituzionale del comma 7 dell'art. 11, essa non è fondata, nei termini di seguito precisati.
La norma, nella parte impugnata, dispone che le Province autonome di Trento e di Bolzano «provvedono alla ripartizione fra i comuni» della quota delle risorse del Fondo a ciascuna di esse assegnata «sulla base di parametri che premino anche la disponibilità dei comuni a concorrere con proprie risorse alla realizzazione degli interventi di cui al comma 3».
La ricorrente invoca le norme di attuazione dello statuto (art. 12, comma 2, del decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 268, che richiama l'art. 5, comma 2, della
legge 30 novembre 1989, n. 386
) ai sensi delle quali - in caso di attribuzione o ripartizione di fondi statali a favore delle province per scopi determinati dalle medesime leggi statali - i finanziamenti sono assegnati alle province autonome ed affluiscono al bilancio delle stesse per essere utilizzati, secondo normative provinciali, nell'ambito del corrispondente settore, con riscontro nei conti consuntivi delle rispettive province.
Su tale premessa la ricorrente ritiene che la norma impugnata sia doppiamente lesiva della sua autonomia funzionale e finanziaria: la Provincia infatti sarebbe costretta - da un lato - a ripartire le risorse tra i comuni, pur in presenza di una legislazione provinciale che individua diversamente gli enti locali competenti ad erogare contributi integrativi dei canoni locatizi, e - dall'altro - ad utilizzare necessariamente il criterio di favorire i comuni disposti a concorrere con proprie risorse alla realizzazione degli interventi a sostegno dei conduttori.
Peraltro del comma in esame - contrariamente a quanto ritiene la ricorrente - deve darsi un'interpretazione adeguatrice che ne assicura la conformità alla posizione costituzionalmente garantita alle Province autonome del Trentino-Alto Adige.
La norma impugnata infatti menziona la Provincia autonoma solo per considerarla destinataria della quota di finanziamento che le compete sul Fondo nazionale, così uniformandosi alle citate norme di attuazione dello statuto, secondo le quali i fondi statali attribuiti alla Provincia per scopi determinati dalla legge statale affluiscono al bilancio provinciale e sono utilizzati secondo normative provinciali.
Quanto alla ripartizione finale dei fondi ai fini dell'assegnazione agli aventi diritto, l'individuazione dei comuni, quali enti di base cui compete la gestione concreta delle risorse, è in armonia con le funzioni spettanti ai comuni stessi, quali punti istituzionali di riferimento dei servizi a favore della popolazione sul territorio «precipuamente nei settori organici dei servizi alle persona e alla comunità» (art.9 della legge 8 giugno 1990, n. 142).
La normativa sulle autonomie locali peraltro, all'art. 1, secondo comma, fa salve le attribuzioni delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e Bolzano. E pertanto il riferimento ai comuni, contenuto nel comma 7 dell'art. 11 della legge n. 431 del 1998, non può non armonizzarsi con la disciplina della Provincia autonoma di Trento, nel senso che il riferimento va inteso agli enti territoriali di base preposti dalla normativa provinciale all'erogazione dei contributi per l'integrazione del canone locatizio, ossia ai Comuni di Trento e Rovereto ed ai Comprensori, quali raggruppamenti degli altri comuni in cui è ripartito il territorio provinciale (art. 33-bis della
legge provinciale n. 21 del 1992
, introdotto dall'art. 13 della legge provinciale n. 5 del 1997).
Quanto poi all'indicazione vincolante a tener conto della concreta disponibilità manifestata dai comuni nelle iniziative atte a favorire la mobilità nel mercato delle locazioni, essa è complemento necessario alla realizzazione delle finalità perseguite dalla legge statale, che esplicitamente riconosce il ruolo fondamentale degli enti esponenziali delle comunità locali per il soddisfacimento del diritto all'abitazione. Ed è logico pertanto che nella ripartizione dei fondi tra i competenti enti territoriali di base della Provincia di Trento (Comprensori e Comuni di Trento e Rovereto) la Provincia autonoma riservi - nella misura da essa discrezionalmente individuata - un trattamento in qualche modo privilegiato a quelli fra essi che abbiano eventualmente investito proprie risorse in vista degli obiettivi cui mira la legge statale.
8. Deve infine esaminarsi la questione di legittimità costituzionale del comma 8 dell'art. 11 della legge n. 431 del 1998, ai sensi del quale i comuni definiscono l'entità e le modalità di erogazione dei contributi, individuando con appositi bandi pubblici i requisiti dei conduttori che possono beneficiarne, nel rispetto dei criteri e dei requisiti minimi fissati dal decreto ministeriale.
La Provincia ricorrente afferma che la norma statale lede la sua autonomia in quanto trasferisce direttamente funzioni amministrative ai comuni, e prevede specifici adempimenti procedurali, mentre le norme di attuazione dello statuto stabiliscono che il trasferimento ai comuni di funzioni rientranti nella competenza delle province avviene in base a legge provinciale.
La questione non è fondata, dovendo la norma in esame essere interpretata in senso conforme allo statuto di autonomia.
Il coordinamento del comma 8 dell'art.11 con il comma 7, prima esaminato, conduce innanzi tutto a ritenere che l'identificazione del comune quale organismo terminale nell'attuazione del sistema di sostegno per l'accesso alle locazioni debba essere inteso, ancora una volta, nella logica istituzionale della Provincia autonoma, che attribuisce la competenza in materia ai comprensori (ed ai comuni di Trento e Rovereto).
E conduce anche ad escludere che contenuto peculiare del comma sia il paventato trasferimento diretto di funzioni agli enti locali della provincia autonoma. Siffatto trasferimento è in realtà presupposto: la norma statale in questione vuole che l'ente locale, competente nel sistema della Provincia ad erogare concretamente i contributi, eserciti le funzioni amministrative ad esso dalla medesima provincia trasferite nel rispetto dei criteri e dei requisiti minimi fissati dal decreto ministeriale, pur potendosi beninteso assicurare ai conduttori una tutela più ampia, sulla base della disciplina provinciale.
Questa disposizione peraltro non lede le attribuzioni costituzionali della Provincia autonoma, per le considerazioni svolte al punto 6.
9. Conclusivamente, le questioni di legittimità costituzionale devono essere dichiarate non fondate.
Per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art.11, commi 3, 4, 7 e 8, della legge 9 dicembre 1998, n. 431 (Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo) sollevate dalla Provincia autonoma di Trento, con il ricorso indicato in epigrafe, in riferimento all'art. 8, nn. 8 e 15, del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670 (Testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale del Trentino-Alto Adige), ed alle norme di attuazione, in particolare all'art. 15, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 1987, n. 526 (Estensione alla Regione Trentino-Alto Adige ed alle Province autonome di Trento e Bolzano delle disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616), come modificato dall'art. 2 del
decreto legislativo 28 luglio 1997, n. 275
(Norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 1987, n. 526), nonché al titolo VI del decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972, come modificato dalla
legge 30 novembre 1989, n. 386
(Norme per il coordinamento della finanza della Regione Trentino-Alto Adige e delle Province autonome di Trento e di Bolzano con la riforma tributaria), ed in particolare dell'art. 5, commi 2 e 3. Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 15 novembre 2000.
Caricamento in corso
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Norme costituzionali
1) ACCORDO DI PARIGI
2) Costituzione della Repubblica Italiana
3) Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670
3) Legge 11 marzo 1972, n. 118
4) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 gennaio 1973, n. 48
5) Decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 1973, n. 115
6) Decreto del Presidente della Repubblica 1° febbraio 1973, n. 49
7) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° febbraio 1973, n. 50
8) Decreto del Presidente della Repubblica 1° novembre 1973, n. 686
9) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° novembre 1973, n. 687
10) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° novembre 1973, n. 689
11) Decreto del Presidente della Repubblica 1° novembre 1973, n. 690
12) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° novembre 1973, n. 691 —
13) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 marzo 1974, n. 278
14) Decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 279
15) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 marzo 1974, n. 280 —
16) Decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381
17) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 469
18) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 1975, n. 470
19) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 1975, n. 471 —
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
20) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 472
21) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 473
22) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 474
23) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 1975, n. 475 —
24) Decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752
25) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 marzo 1977, n. 234
26) Decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235
27) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 ottobre 1977, n. 846
28) Decreto del Presidente della Repubblica 6 gennaio 1978, n. 58
29) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 luglio 1978, n. 570
30) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 luglio 1978, n. 571
31) Decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1978, n. 1017
32) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 gennaio 1980, n. 197 —
33) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 marzo 1981, n. 215
34) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 marzo 1981, n. 217
Art. 1
Art. 2
Tabella
35) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 marzo 1981, n. 228
36) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 29 aprile 1982, n. 327 —
37) Decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89
38) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 marzo 1983
39) Decreto del Presidente della Repubblica 6 aprile 1984, n. 426
40) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 novembre 1987, n. 511
41) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 novembre 1987, n. 521
42) Decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 1987, n. 526
43) Decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 1987, n. 527
44) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 1988, n. 301 —
45) Decreto del Presidente della Repubblica15 luglio 1988, n. 305
46) Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 574
47) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 1988, n. 575
48) Legge 30 novembre 1989, n. 386
49) Decreto legislativo 13 settembre 1991, n. 310
50) Decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 265
51) Decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 266
52) DECRETO LEGISLATIVO 16 marzo 1992, n. 267 —
53) Decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 268
54) Decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 133
56) DECRETO LEGISLATIVO 21 settembre 1995, n. 429
57) Decreto legislativo 24 luglio 1996, n. 434
58) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 novembre 1996
59) DECRETO LEGISLATIVO 9 settembre 1997, n. 354
60) DECRETO LEGISLATIVO 21 dicembre 1998, n. 495 —
61) DECRETO LEGISLATIVO 11 novembre 1999, n. 463
63) LEGGE COSTITUZIONALE 31 gennaio 2001, n. 2
64) Decreto legislativo 1° marzo 2001, n. 113
65) Decreto legislativo 16 maggio 2001, n. 260
66) Decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 280
67) Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3
68) DECRETO LEGISLATIVO 11 giugno 2002, n. 139
69) Decreto legislativo 15 aprile 2003, n. 118
70) DECRETO LEGISLATIVO 23 maggio 2005, n. 99
71) Decreto legislativo 6 giugno 2005, n. 120
72) DECRETO LEGISLATIVO 13 giugno 2005, n. 124
73) DECRETO LEGISLATIVO 12 aprile 2006, n. 168
74) Decreto legislativo 25 luglio 2006, n. 245
75) Decreto legislativo 21 maggio 2007, n. 83
76) Legge 23 dicembre 2009 , n. 191
77) Decreto legislativo 19 novembre 2010 , n. 252
78) Decreto legislativo 21 gennaio 2011 , n. 11
79) Decreto legislativo 19 maggio 2011 , n. 92
80) Decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 166
81) Decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 172
82) Decreto legislativo 13 settembre 2012, n. 170
83) Decreto legislativo 5 marzo 2013, n. 28
84) Legge 23 dicembre 2014, n. 190
85) Decreto legislativo 29 aprile 2015, n. 75
86) Decreto legislativo 29 aprile 2015, n. 76
87) Decreto legislativo 13 gennaio 2016, n. 14
88) Decreto legislativo 4 novembre 2015, n. 186
89) Decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 43
90) Decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 46
91) Decreto legislativo 6 aprile 2016, n. 51
92) Decreto legislativo 7 luglio 2016, n. 146
93) Decreto legislativo 11 dicembre 2016, n. 239
94) Decreto legislativo 11 dicembre 2016, n. 240
95) Decreto legislativo 7 febbraio 2017, n. 16
96) Decreto legislativo 4 maggio 2017, n. 76
Art. 1 (Commissioni d'esame per l'accertamento della conoscenza della lingua
italiana, tedesca e ladina)
Art. 2 (Attestato di conoscenza delle due lingue)
Art. 3
(
Abrogazioni
)
Art. 4
(
Parificazione
)
97) Decreto legislativo 19 maggio 2017, n. 77
Normativa provinciale
I Alpinismo
II Lavoro
III Miniere
IV Comuni e comunità comprensoriali
V Formazione professionale
VI Difesa del suolo - opere idrauliche
VII Energia
VIII Finanze
A Partecipazioni provinciali
B Tributi provinciali
C Finanze locali
D Bilancio provinciale
b) Legge provinciale 20 luglio 2006, n. 7
c) Legge provinciale 20 dicembre 2006, n. 15
d) Legge provinciale 20 dicembre 2006, n. 16
e) Legge provinciale del 19 luglio 2007, n. 4
Disposizioni in materia di entrate
Disposizioni in materia di spesa
Altre disposizioni
f) Legge provinciale del 19 luglio 2007, n. 5
g) Legge provinciale 21 dicembre 2007, n. 14
h) Legge provinciale 21 dicembre 2007, n. 15
i) Legge provinciale 19 settembre 2008, n. 6
j) Legge provinciale 9 ottobre 2008, n. 8
k) Legge provinciale 9 aprile 2009 , n. 1
l) Legge provinciale 9 aprile 2009 , n. 2
m) Legge provinciale 16 ottobre 2009 , n. 7
n) Legge provinciale 22 dicembre 2009 , n. 11
o) Legge provinciale 22 dicembre 2009 , n. 12
p) Legge provinciale 13 ottobre 2010 , n. 12
q) Legge provinciale 23 dicembre 2010 , n. 15
r) Legge provinciale 23 dicembre 2010 , n. 16
s) Legge provinciale 15 novembre 2011, n. 13
t) Legge provinciale 21 dicembre 2011, n. 15
u) Legge provinciale 21 dicembre 2011, n. 16
v) Legge provinciale 11 ottobre 2012, n. 18
v) Legge provinciale 20 dicembre 2012, n. 22
x) Legge provinciale 20 dicembre 2012, n. 23
y) Legge provinciale 17 settembre 2013, n. 12
z) Legge provinciale 7 aprile 2014, n. 1
a') Legge provinciale 7 aprile 2014, n. 2
b') Legge provinciale 23 settembre 2014, n. 6
c') Legge provinciale 23 dicembre 2014, n. 11
d') Legge provinciale 23 dicembre 2014, n. 12
e') Decreto del Presidente della Provincia 21 maggio 2015, n. 13
f') Legge provinciale 24 settembre 2015, n. 10
g') Legge provinciale 25 settembre 2015, n. 11
h') Legge provinciale 25 settembre 2015, n. 12
i') Legge provinciale 23 dicembre 2015, n. 18
j') Legge provinciale 23 dicembre 2015, n. 19
k') Legge provinciale 23 dicembre 2015, n. 20
l') Legge provinciale 12 febbraio 2016, n. 2
m') Legge provinciale 15 aprile 2016, n. 6
n') Legge provinciale 20 giugno 2016, n. 13
o') Legge provinciale 21 luglio 2016, n. 16
p') Legge provinciale 21 luglio 2016, n. 17
q') Legge provinciale 21 luglio 2016, n. 18
r') Legge provinciale 13 ottobre 2016, n. 20
s') Legge provinciale 2 dicembre 2016, n. 23
t') Legge provinciale 22 dicembre 2016, n. 27
u') Legge provinciale 22 dicembre 2016, n. 28
v') Legge provinciale 22 dicembre 2016, n. 29
w') Legge provinciale 16 giugno 2017, n. 7
x') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 10
y') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 11
a'') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 13
E - Debito fuori bilancio
IX Turismo e industria alberghiera
X Assistenza e beneficenza
A Assistenza agli anziani
B Servizio consultoriale per le famiglie
a) Legge provinciale 17 agosto 1979, n. 10
b) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 21 dicembre 1982, n. 21
Art. 1 (Struttura edilizia dei consultori)
Art. 2 (Segreto d'ufficio e professionale)
Art. 3 (Prescrizioni mediche e farmaceutiche)
Art. 4 (Applicazione di mezzi anticoncezionali)
Art. 5 (Frequenza di corsi, seminari o altre iniziative specifiche non organizzate direttamente dalla Provincia)
Art. 6 (Schema tipo di convenzione)
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
C Asili nido - Assistenza domiciliare per l' infanzia
D Famiglia, donne e gioventù
a) LEGGE PROVINCIALE 29 aprile 1975, n. 20
b) Legge provinciale 19 gennaio 1976, n. 6
c) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 29 aprile 1977, n. 18
d) LEGGE PROVINCIALE 16 febbraio 1980, n. 4
e) LEGGE PROVINCIALE 1° agosto 1980, n. 28
f) Legge provinciale1° giugno 1983, n. 13
g) LEGGE PROVINCIALE 21 dicembre 1987, n. 33 —
h) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 7 agosto 1989, n. 19 —
i) LEGGE PROVINCIALE 29 gennaio 2002, n. 2 —
j) LEGGE PROVINCIALE 3 ottobre 2003, n. 15 —
k) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 18 agosto 2004, n. 27
l) Legge provinciale 8 marzo 2010 , n. 5
m) Decreto del Presidente della Provincia 5 marzo 2012, n. 6
n) Legge provinciale 17 maggio 2013, n. 8
E Provvidenze per le persone disabili
a) LEGGE PROVINCIALE 17 settembre 1973, n. 59 —
b) LEGGE PROVINCIALE 9 dicembre 1978, n. 65
c) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 11 agosto 1980, n. 23
d) LEGGE PROVINCIALE 16 agosto 1980, n. 33
e) Legge provinciale 30 giugno 1983, n. 20
f) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 15 dicembre 1989, n. 32
g) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 4 settembre 1990, n. 24
h) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 20 dicembre 1990, n. 35
i) LEGGE PROVINCIALE 8 aprile 1998, n. 3
j) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 10 agosto 2001, n. 46
Art. 1 (Ambito di applicazione)
Art. 2 (Organizzazione e regolamento)
Art. 3 (Gestione delle comunità alloggio)
Art. 4 (Team di gestione)
Art. 5 (Caratteristiche dell'alloggio)
Art. 6 (Ammissione)
Art. 7 (Assistenza e cura)
Art. 8 (Costi e finanziamenti)
Art. 9 (Compartecipazione ai costi)
k) Legge provinciale 21 maggio 2002, n. 7
l) Decreto del Presidente della Provincia 9 novembre 2009 , n. 54
m) Legge provinciale 14 luglio 2015, n. 7
F Interventi in materia di dipendenze
G Interventi per gli invalidi civili e le persone non autosufficienti
a) Legge provinciale 21 agosto 1978, n. 46
b) LEGGE PROVINCIALE 1° agosto 1980, n. 29
Art. 1
Art. 2 (Norme transitorie e finali)
Art. 3
Art. 4
Art. 5
c) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 9 novembre 1981, n. 40
d) LEGGE PROVINCIALE 25 ottobre 1989, n. 9
e) Legge provinciale12 ottobre 2007, n. 9
H Assistenza economica di base
I Cooperazione allo sviluppo
a) LEGGE PROVINCIALE 19 marzo 1991, n. 5 —
Art. 1 (Finalità)
Art. 2 (Attività)
Art. 3 (Interventi straordinari)
Art. 4 (Assistenza tecnica)
Art. 5 (Promozione del volontariato)
Art. 6 (Formazione professionale ed esperienze lavorative)
Art. 7
Art. 8 (Personale)
Art. 9
Art. 10-11.
b) Legge provinciale 28 ottobre 2011, n. 12
c) Decreto del Presidente della Provincia 15 ottobre 2012, n. 35
J Servizi sociali
K Previdenza integrativa
a) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 5 luglio 2000, n. 27
b) Decreto del Presidente della Provincia 4 ottobre 2001, n. 57
Art. 1 (Ambito di applicazione)
Capo 1
Disposizioni comuni
c) Decreto del Presidente della Provincia 16 maggio 2017, n. 18
L Volontariato
M Emigrati
XI Esercizi pubblici
A
B
C
D
a) Decreto del Presidente della Giunta provinciale32
b) Decreto del Presidente della Provincia26
Art. 1 (Ambito di applicazione)
Art. 2 (Classificazione delle camere e degli
appartamenti per ferie)
Art. 3 (Classificazione delle aziende agrituristiche)
Art. 4 (Alloggi agrituristici)
Art. 5 (Controlli)
Art. 6 (Norme transitorie)
Art. 7 (Abrogazione di norme)
E
F
G
H
XII Usi civici
XIII Ordinamento forestale
XIV Igiene e sanità
A Servizio sanitario
a) LEGGE PROVINCIALE 23 agosto 1973, n. 28
b) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 5 dicembre 1975, n. 55
c) LEGGE PROVINCIALE 25 giugno 1976, n. 25 —
d) LEGGE PROVINCIALE 17 gennaio 1977, n. 1
e) LEGGE PROVINCIALE 3 settembre 1979, n. 12
f) Legge provinciale 2 gennaio 1981, n. 1
g) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 luglio 1981, n. 25
h) Legge provinciale 12 gennaio 1983, n. 3
i) Legge provinciale 21 giugno 1983, n. 18
j) LEGGE PROVINCIALE 28 giugno 1983, n. 19
k) LEGGE PROVINCIALE 18 agosto 1983, n. 30
l) LEGGE PROVINCIALE 17 aprile 1986, n. 15
m) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 20 ottobre 1986, n. 20
n) Legge provinciale 17 agosto 1987, n. 21
o) LEGGE PROVINCIALE 12 maggio 1988, n. 19
p) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 21 novembre 1988, n. 34
q) Legge provinciale 22 novembre 1988, n. 51
r) LEGGE PROVINCIALE 10 aprile 1991, n. 8
s) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 13 aprile 1992, n. 16
t) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 13 aprile 1992, n. 17
u) LEGGE PROVINCIALE 29 luglio 1992, n. 30 —
v) LEGGE PROVINCIALE 10 novembre 1993, n. 22
w) LEGGE PROVINCIALE 19 dicembre 1994, n. 13
x) Legge provinciale 2 maggio 1995, n. 10
y) LEGGE PROVINCIALE 13 novembre 1995, n. 22 —
z) Legge provinciale 9 giugno 1998, n. 5
z) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 19 luglio 1982, n. 4289
a') DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 10 agosto 1999, n. 48
b') Legge provinciale 4 gennaio 2000, n. 1
c') Legge provinciale 5 marzo 2001, n. 7
d') DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 16 agosto 2001, n. 48
e') Legge provinciale 5 novembre 2001, n. 14
f') Decreto del Presidente della Provincia 11 ottobre 2002, n. 40
g') LEGGE PROVINCIALE 2 ottobre 2006, n. 9
h') DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 18 gennaio 2007, n. 11 —
i') Decreto del Presidente della Provincia 30 marzo 2011 , n. 14
j') Decreto del Presidente della Provincia 18 giugno 2013, n. 16
k') Decreto del Presidente della Provincia 24 ottobre 2013, n. 30
l') Decreto del Presidente della Provincia 30 ottobre 2013, n. 34
Art. 1 (Ambito di applicazione)
Art. 2 (Requisiti generali)
Art. 3 (Bando di concorso)
Art. 4 (Domanda di ammissione)
Art. 5 (Non ammissione al concorso)
Art. 6 (Nomina della commissione esaminatrice)
Art. 7 (Svolgimento delle prove)
Art. 8 (Adempimenti preliminari della commissione esaminatrice)
Art. 9 (Criteri di valutazione dei titoli)
Art. 10 (Equiparazione dei servizi)
Art. 11 (Valutazione dell’attività svolta in base a rapporti convenzionali)
Art. 12 (Valutazione di servizi e titoli equiparabili)
Art. 13 (Servizio prestato all'estero)
Art. 14 (Prova scritta)
Art. 15 (Adempimenti della commissione)
Art. 16 (Prova pratica)
Art. 17 (Prova orale)
Art. 18 (Valutazione delle prove d’esame)
Art. 19 (Verbali del concorso)
Art. 20 (Graduatoria generale)
Art. 21 (Conferimento dei posti)
Art. 22 (Validità della graduatoria)
Art. 23 (Requisiti e prove d’esame per profili specifici)
Art. 24 (Norme di rinvio)
Art. 25 (Abrogazione di norme)
Art. 26 (Entrata in vigore)
Allegato A
Allegato B
Allegato C
Allegato D
Allegato E
Allegato F
Allegato G
Allegato H
m') Decreto del Presidente della Provincia 18 novembre 2013, n. 37
n') Legge provinciale 19 giugno 2014, n. 4
o') Decreto del Presidente della Provincia 25 luglio 2014, n. 26
p') Legge provinciale 19 maggio 2015, n. 5
q') Legge provinciale 21 aprile 2017, n. 3
r') Legge provinciale 21 aprile 2017, n. 4
s') Decreto del Presidente della Provincia 26 giugno 2017, n. 21
t') Decreto del Presidente della Provincia 7 agosto 2017, n. 27
u') Decreto del Presidente della Provincia 7 agosto 2017, n. 28
B Medicina preventiva-assistenza sanitaria
C Igiene
D Piano sanitario provinciale
E Salute mentale
F Accordi di lavoro
G - Emergenza sanitaria – COVID-19
XV Utilizzazione acque pubbliche
XVI Commercio
XVII Artigianato
XVIII Libro fondiario e catasto
XIX Caccia e pesca
XX Protezione antincendi e civile
XXI Scuole materne
XXII Cultura
XXIII Uffici provinciali e personale
XXIV Tutela del paesaggio e dell' ambiente
A Inquinamento del suolo e smaltimento dei rifiuti solidi
B Tutela del paesaggio
C Inquinamento prodotto da rumore
D Inquinamento dell' aria
E Tutela della flora e della fauna
F Tutela delle acque e utilizzazione delle risorse idriche
G Valutazione dell' impatto ambientale
a) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 26 marzo 1999, n. 15
b) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 7 agosto 2002, n. 27
c) Legge provinciale 5 aprile 2007, n. 2
H Protezione degli animali
XXV Agricoltura
XXVI Apprendistato
XXVII Fiere e mercati
XXVIII Lavori pubblici, servizi e forniture
XXIX Spettacoli pubblici
XXX Territorio e paesaggio
XXXI Contabilità
XXXII Sport e tempo libero
XXXIII Viabilità
XXXIV Trasporti
XXXV Istruzione
XXXVI Patrimonio
XXXVII Attività economiche
XXXVIII Edilizia abitativa agevolata
XXXIX Leggi di contenuto vario (Omnibus)
a) Legge provinciale 10 giugno 2008, n. 4
b) Legge provinciale 22 gennaio 2010, n. 1
c) Legge provinciale 22 gennaio 2010, n. 2
d) Legge provinciale 17 gennaio 2011, n. 1
e) Legge provinciale 13 maggio 2011, n. 3
f) Legge provinciale 21 giugno 2011, n. 4
g) Legge provinciale 12 dicembre 2011, n. 14
Pesca e caccia
Foreste
Ambiente
Usi civici
Art. 9 (Modifica della , “Riordinamento delle associazioni agrarie (interessenze, vicinie, comunità agrarie ecc.) per l’esercizio dei diritti sulle terre comuni”)
Art. 10 (Modifica della , “Amministrazione dei beni di uso civico”)
Agricoltura
Patrimonio
Urbanistica
Abrogazioni
h) Legge provinciale 8 marzo 2013, n. 3
i) Legge provinciale 19 luglio 2013, n. 9
j) Legge provinciale 19 luglio 2013, n. 10
k) Legge provinciale 19 luglio 2013, n. 11
l) Legge provinciale 17 settembre 2013, n. 16
m) Legge provinciale 26 settembre 2014, n. 7
n) Legge provinciale 26 settembre 2014, n. 8
o) Legge provinciale 16 ottobre 2014, n. 9
p) Legge provinciale 23 ottobre 2014, n. 10
q) Legge provinciale 26 gennaio 2015, n. 1
r) Legge provinciale 14 luglio 2015, n. 8
s) Legge provinciale 12 ottobre 2015, n. 14
t) Legge provinciale 24 maggio 2016, n. 10
u) Legge provinciale 12 luglio 2016, n. 15
v) Legge provinciale 18 ottobre 2016, n. 21
w) Legge provinciale 6 luglio 2017, n. 8
Delibere della Giunta provinciale
2024
2023
2022
2021
2020
2019
2018
2017
2016
2015
Delibera 13 gennaio 2015, n. 29
Delibera 20 gennaio 2015, n. 56
Delibera 27 gennaio 2015, n. 94
Delibera 27 gennaio 2015, n. 106
Delibera 3 febbraio 2015, n. 128
Delibera 3 febbraio 2015, n. 130
Delibera 3 febbraio 2015, n. 134
Delibera 10 febbraio 2015, n. 166
Delibera 24 febbraio 2015, n. 207
Delibera 3 marzo 2015, n. 229
ALLEGATO 1
Delibera 10 marzo 2015, n. 275
Delibera 17 marzo 2015, n. 299
Delibera 24 marzo 2015, n. 347
Delibera 24 marzo 2015, n. 351
Delibera 31 marzo 2015, n. 394
Delibera 14 aprile 2015, n. 419
Delibera 14 aprile 2015, n. 423
Delibera 14 aprile 2015, n. 435
Delibera 21 aprile 2015, n. 470
Delibera 28 aprile 2015, n. 486
Delibera 28 aprile 2015, n. 505
Delibera 5 maggio 2015, n. 524
Delibera 5 maggio 2015, n. 532
Delibera 12 maggio 2015, n. 543
Delibera 12 maggio 2015, n. 558
Delibera 19 maggio 2015, n. 573
Delibera 9 giugno 2015, n. 651
Delibera 9 giugno 2015, n. 699
Delibera 16 giugno 2015, n. 703
Delibera 16 giugno 2015, n. 712
Delibera 16 giugno 2015, n. 713
Delibera 16 giugno 2015, n. 714
Delibera 16 giugno 2015, n. 721
Delibera 16 giugno 2015, n. 733
Delibera 16 giugno 2015, n. 734
Delibera 23 giugno 2015, n. 743
Delibera 30 giugno 2015, n. 784
Delibera 30 giugno 2015, n. 796
Delibera 7 luglio 2015, n. 808
Delibera 7 luglio 2015, n. 816
Delibera 14 luglio 2015, n. 830
Delibera 14 luglio 2015, n. 832
Delibera 14 luglio 2015, n. 834
Delibera 28 luglio 2015, n. 869
Delibera 28 luglio 2015, n. 873
Delibera 28 luglio 2015, n. 890
Delibera 11 agosto 2015, n. 923
Delibera 25 agosto 2015, n. 979
Delibera 25 agosto 2015, n. 990
Delibera 1 settembre 2015, n. 1004
Delibera 1 settembre 2015, n. 1017
Delibera 8 settembre 2015, n. 1022
Delibera 8 settembre 2015, n. 1027
Delibera 15 settembre 2015, n. 1047
Delibera 15 settembre 2015, n. 1058
Delibera 22 settembre 2015, n. 1100
Delibera 29 settembre 2015, n. 1104
Delibera 29 settembre 2015, n. 1112
Delibera 6 ottobre 2015, n. 1136
Delibera 13 ottobre 2015, n. 1162
Delibera 13 ottobre 2015, n. 1171
Delibera 27 ottobre 2015, n. 1236
Delibera 3 novembre 2015, n. 1251
Delibera 3 novembre 2015, n. 1274
Delibera 10 novembre 2015, n. 1275
Delibera 10 novembre 2015, n. 1300
Delibera 17 novembre 2015, n. 1328
Delibera 24 novembre 2015, n. 1358
Delibera 1 dicembre 2015, n. 1373
Delibera 9 dicembre 2015, n. 1407
Delibera 15 dicembre 2015, n. 1438
Delibera 22 dicembre 2015, n. 1475
Delibera 22 dicembre 2015, n. 1544
2014
2013
2012
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