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In vigore al: 30/06/2015

e) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 16 dicembre 1999, n. 691)
Regolamento relativo al recupero di materiali da costruzione e demolizione e per la qualità dei materiali edili riciclati

1)

Pubblicato nel Suppl. n. 1 al B.U. 1° febbraio 2000, n. 5.

Art. 1 (Ambito di applicazione)  delibera sentenza

(1) Il presente regolamento disciplina la qualità dei materiali edili riciclati e le modalità di impiego degli stessi, in attuazione dell'articolo 2 bis della legge provinciale 6 settembre 1973, n. 61, e successive modifiche, recante norme per la tutela del suolo da inquinamenti e per la disciplina della raccolta; del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti solidi e semisolidi.

(2) Le imprese che riutilizzano materiali da costruzione e demolizione devono osservare la linea guida di cui all'allegato.

massimeT.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 446 del 15.10.2002 - Smaltimento di rifiuti - materiali da costruzione e demolizione - delibera della G.P. del relativo “programma di recupero" - illegittima ignoranza delle osservazioni del Comune

Art. 2 (Entrata in vigore)

(1) Il presente decreto entra in vigore il 60° giorno dalla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Linea guida per il recupero di materiali da costruzione e demolizione e per la qualità dei materiali edili riciclati

Ambito di applicazione

Il programma della Giunta provinciale del 1993 per un sistema coordinato di raccolta e riciclaggio dei materiali da costruzione e demolizione sull'intero territorio provinciale ha permesso di avviare la realizzazione di strutture di smaltimento e di fissare gli standard tecnici minimi per gli impianti.

Il presupposto per poter immettere nuovamente i materiali edili riciclati nel ciclo dei materiali da costruzione è la definizione di un loro standard qualitativo uniforme. In tal senso i materiali edili riciclati devono poter rispondere, nelle caratteristiche d'uso e di durata, agli stessi requisiti richiesti alle materie prime da costruzione naturali comunemente usate.

La presente linea guida fissa, per gli impianti di riciclaggio, i tipi e l'ambito di applicazione degli accertamenti tecnici e delle prove di qualità. Non vengono invece trattati gli impianti di lavorazione di sabbia e ghiaia (cfr. allegato 1).

La linea guida descrive le caratteristiche di qualità richieste ai prodotti riciclati sotto il profilo della tecnica edilizia e della compatibilità ambientale. Essa regola inoltre i possibili ambiti d'impiego dei materiali edili riciclati, che sostanzialmente devono essere utilizzati nel modo più vantaggioso possibile.

Il controllo del rispetto delle disposizioni contenute nella presente linea guida compete all'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente e la tutela del lavoro in collaborazione con l'Ufficio provinciale geologia e prove materiali. Questi uffici possono eventualmente incaricare del controllo esperti esterni riconosciuti.

L'osservanza, da parte delle imprese che effettuano il riciclaggio, delle disposizioni contenute nella presente linea guida, abilita alla fornitura di materiale edile riciclato, secondo i prezzi informativi per le opere edili e le opere civili non edili della Provincia Autonoma di Bolzano. In caso di inosservanza di tali disposizioni, i materiali da costruzione e demolizione, anche lavorati, si devono continuare a considerare rifiuti speciali.

Il committente di opere pubbliche nell'ambito dell'affidare un incarico a imprese di costruzione richiede l'attestazione da parte degli uffici di controllo che le imprese fornitrici di materiale edile riciclato operino nel rispetto delle disposizioni contenute nella presente linea guida.

Questa garanzia di qualità dovrebbe costituire il presupposto affinchè in Alto Adige si possa sviluppare un mercato dei materiali riciclati.

Indipendentemente dalle prescrizioni della presente linea guida dovrà essere osservata la legislazione vigente in materia; i progetti per i singoli impianti dovranno inoltre essere sottoposti al parere degli uffici competenti.

Definizioni

Materiale estraneo: sostanza minerale di resistenza inferiore (gesso, cemento cellulare, calcestruzzo poroso), che determina una riduzione del valore della frazione principale.

Materiale incompatibile: sostanza per lo più non minerale, come ad es. legno, plastica, vetro e materiali di scarto simili, che determina un deprezzamento del materiale.

Impurità: conformemente a questa linea guida sono considerate impurità i materiali incompatibili ai fini edili e i materiali estranei come terreno vegetale, rifiuti, legno, metallo, materie plastiche, gesso, cartone.

Inquinanti: è da considerarsi inquinante la contaminazione con sostanze nocive come oli minerali, idrocarburi, sostanze ad elevato contenuto di sali, metalli pesanti.

Per la definizione di materiale da scavo, demolizione stradale, materiale di demolizione vale quanto riportato nel "Programma per la realizzazione di un sistema di raccolta e riciclaggio dei materiali da costruzione e demolizione in Provincia di Bolzano" (1993).

  • 1.  Origine e lavorazione dei materiali da costruzione e demolizione - documentazione per l' impianto di riciclaggio

1.1. origine dei materiali da costruzione e demolizione
Nell'ambito dell'attività di costruzione di qualsiasi genere si formano prodotti residui, denominati con il termine generale "materiali da costruzione e demolizione". Possono presentarsi sciolti (terre di scavo, strati antigelo, ghiaia), legati idraulicamente (calcestruzzo, cemento armato) o in forma di conglomerati bituminosi (asfalto).
Obiettivo del riciclaggio è raggiungere il più elevato grado di riutilizzo dei materiali residui prodotti e l`elevata qualità degli stessi. A tal fine è necessaria, direttamente nel luogo di produzione, una prima cernita dei materiali da demolizione in gruppi di materiali omogenei puliti. In cantiere, per lo stoccaggio di frazioni omogenee, occorre dotarsi di container separati perlomeno per gli inerti, il legno, i metalli e il materiale da imballaggio. I rifiuti pericolosi e il materiale chimicamente contaminato devono essere prelevati e smaltiti separatamente. I rifiuti contenenti amianto vanno stoccati separatamente già presso il cantiere e smaltiti direttamente presso la discarica comprensoriale, ai sensi della legislazione specifica ( legge n. 257 del 27. marzo 1992, decreto legislativo n. 277 del 15 settembre 1991 e successive disposizioni di legge).
Durante le demolizioni è da preferire il cosiddetto smontaggio selettivo: eseguendo in ordine inverso le operazioni che hanno portato alla costruzione dell'edificio vengono smontate le diverse parti dell'opera e le singole unità come finestre, porte, pavimenti e sottofondi, isolazioni, installazioni varie, tetti e facciate, e stoccate in gruppi omogenei di materiali.
Un utile strumento per lo smontaggio è un piano di smaltimento che indichi i quantitativi e i tipi dei rifiuti prodotti, mostri le modalità di stoccaggio provvisorio, di trasporto dal cantiere (camion, benne/container) e le possibilità di recupero e smaltimento.
Il maggiore impegno richiesto viene compensato dai minori costi di smaltimento presso l'impianto di riciclaggio.
In caso di grossi interventi di demolizione la corretta procedura di smontaggio dovrebbe essere specificata nella concessione alla demolizione o nella concessione edilizia.

1.2. Categorie di accettazione
Negli impianti di riciclaggio i materiali da costruzione e demolizione vengono classificati nelle seguenti categorie di accettazione:
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I seguenti materiali contenenti sostanze nocive non devono essere conferiti agli impianti di riciclaggio, ma devono essere separati direttamente in cantiere e smaltiti secondo le normative vigenti:
- materiali da costruzione e demolizione contenenti amianto
- spazzatura delle strade
- parti minerali dalla selezione di residui di discariche
- materiali isolanti minerali ovvero rifiuti in fibre minerali
- terra contaminata con oli o terra da risanamenti.
Le macerie prodotte da incendio, prima del loro conferimento ad un impianto devono essere sottoposte ad analisi volte ad accertare la contaminazione chimica subita.
Per la ghiaia "ferroviaria" (pietrisco) si devono osservare le norme previste al punto 7.11 del D.M. 5 febbraio 1998.

1.3. Controllo in entrata
All'atto del conferimento all'impianto, il materiale viene pesato o ne viene determinata la quantità in volume. Il personale dell'impianto di riciclaggio deve sottoporre il materiale in ingresso ad un attento controllo per valutare eventuali contaminazioni chimiche. Del materiale da costruzione e demolizione vengono valutati l'aspetto, il colore e l'odore; può essere utile inoltre, in questa fase, la misurazione in sito della conducibilità elettrica, del pH e della durezza. In caso di sospetto inquinamento occorre eseguire un'analisi. Se mediante un'analisi organolettica (odore, aspetto) o chimica venisse accertato un inquinamento chimico del materiale da demolizione e costruzione, questo non può essere accettato e deve essere smaltito a carico del conferente. Questo accertamento deve inoltre essere annotato nel registro.
Inoltre durante le operazioni di scarico dei materiali da costruzione e demolizione il personale dell'impianto di riciclaggio affettua un ulteriore controllo, giacchè solo in questo modo è possibile verificare la presenza nel carico di parti contaminate nascoste.
Durante il controllo in entrata, i materiali da costruzione e demolizione vengono esaminati e classificati in base alle loro possibilità di utilizzo in varie categorie di accettazione (cfr. tab. 1) e destinati in luoghi di stoccaggio distinti.
Nel registro di carico e scarico devono essere annotati, oltre ai dati previsti dalla legge, la provenienza, la destinazione d'uso dell'opera edile di provenienza del materiale e la classificazione in base alla relativa categoria di accettazione. Tra le destinazioni d'uso figurano anche quei tipi di opere da cui possono derivare materiali potenzialmente contaminati, come ad esempio distributori di benzina, edifici industriali, puliture a secco, officine meccaniche.
Il registro di carico e scarico costituisce contemporaneamente anche il libro giornale dell'azienda per quanto riguarda l'accettazione dei materiali.

1.4. Stoccaggio - trattamento - smercio
I materiali preselezionati vanno stoccati separatamente, tenendo presente che per le diverse categorie di accettazione valgono le seguenti prescrizioni:
superficie di stoccaggio compattata: cat. A1, A2, B1, B2, C1, C2, C3;
superficie coperta ovvero raccolta delle acque di lisciviazione: cat. C4, C5;
Deve essere evitata la miscelazione di materiali di diverse categorie, inoltre le superfici di stoccaggio devono essere contrassegnate in maniera evidente.
La dotazione di macchinari di un impianto di selezione e lavorazione dipende dal tipo di materiali da costruzione e demolizione ad esso conferiti e dalla classe di qualità del prodotto finito desiderata. La dotazione di macchinari riportata nell'allegato 1 è da considerarsi come la dotazione minima atta a consentire un'attività di riciclaggio ordinata.
La richiesta da parte del settore edile condiziona in modo determinante la gamma dei prodotti offerti.
Il gestore dell'impianto di riciclaggio è obbligato ad informare l'utilizzatore circa le corrette modalità di impiego e le eventuali limitazioni d'uso del prodotto.

  • 2.  Qualità dei materiali edili riciclati - modalità di accertamento

2.1. Idoneità dei materiali dal punto di vista costruttivo
Rispetto le proprietà d'impiego e alla durata d'impiego nel settore edile, le materie prime secondarie devono raggiungere gli stessi livelli qualitativi delle materie prime naturali. Anche per i materiali edili riciclati si deve pertanto fare riferimento alla legislazione vigente, alle norme UNI ed a quelle europee.
Al fine di consentire il massimo grado di utilizzo dei materiali edili riciclati e di ricondurli ad un utilizzo specifico, è possibile ottenere due sole frazioni in modo omogeneo: l'asfalto, derivante dalla demolizione delle strade, e il calcestruzzo derivante dalle opere edili e civili non edili. Tutte le altre frazioni possono essere accorpate in una frazione mista, costituita da mattoni, malta, cemento e pietre naturali.
Ne risultano le seguenti categorie:
- RA granulato d'asfalto riciclato
- RB granulato di calcestruzzo riciclato
- RM granulato misto riciclato
Per la caratterizzazione delle diverse frazioni risultanti dalla lavorazione, è necessario valutare, in vista di una loro eventuale ulteriore lavorazione/miscelazione, le caratteristiche primarie delle diverse frazioni ottenute dal processo di lavorazione, secondo la tabella seguente (tab. 2).
La qualità dei prodotti finiti pronti per l'uso deve essere comprovata, per i diversi specifici impieghi, attenendosi alle vigenti norme tecniche contenute nelle linee guida del settore edile, laddove per i manti bituminosi si applicano le "Norme tecniche per pavimentazioni bituminose" della Provincia Autonoma di Bolzano (1996 e seguenti), per i sottofondi stradali le norme UNI 10.006 ovvero ZTVT StB/95, per il calcestruzzo le norme UNI 8.520 e per la costruzione di campi sportivi la norma UNI 18035 (vedi anche allegato 2).
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2.2. Compatibilità ambientale dei materiali edili riciclati
Per effetto del dilavamento, dai materiali edili riciclati possono, in certe circostanze, fuoriuscire sostanze potenzialmente pericolose per le acque superficiali e di falda, nonché per i suoli. L'impatto sull'ambiente non dipende tanto dai componenti principali quanto da eventuali tracce di sostanze inquinanti. I componenti solubili possono essere dilavati e tra questi, in primo luogo, sostanze inorganiche come sali, metalli pesanti nonché sostanze organiche come olii minerali e idrocarburi. Prima dell'utilizzo del materiale edile riciclato deve essere pertanto comprovata la sua compatibilità ambientale. L'esame deve garantire una tutela durevole dei beni suolo ed acqua, proteggendoli da un progressivo aumento dei valori di base delle sostanze nocive.
La valutazione sulla compatibilità ambientale del materiale da costruzione e demolizione destinato a recupero non dipende dal prodotto finito, risultante sovente dalla miscelazione con altri materiali aggiuntivi, bensì dalle singole frazioni ottenute dopo la vagliatura. Non è consentita la miscelazione di prodotti di riciclaggio, al fine di diluire sostanze inquinanti in essi contenute (divieto di diluizione). Il prelevamento di campioni viene effettuato, di volta in volta, dalle frazioni dopo la vagliatura e prima della loro eventuale miscelazione.
Il campionamento di granulati misti, contenenti fino ad un massimo del 10% in vol. di asfalto, viene effettuato, per motivi tecnici, direttamente dal prodotto finito.
Il campionamento rappresentativo, lo stoccaggio, la lavorazione e la preparazione del campione vanno eseguite conformemente alle norme vigenti (cfr. ad es. quaderni IRSA/CNR, DIN 52101). Tra campionamento e analisi deve trascorrere il minor tempo possibile. Inoltre il campionamento deve essere documentato da un apposito protocollo (vedi allegato II).
Per ottenere l'eluato viene utilizzata la metodica prevista dall'allegato alla delibera del Comitato interministeriale del 27.07.1984, lettera b, "test di cessione con acqua satura di CO2", in forma leggermente modificata, laddove il tempo di eluizione è fissato in 24 ore. Il materiale deve essere analizzato con la distribuzione granulometrica corrispondente a quella di effettivo utilizzo. La frantumazione è consentita solo quando è indispensabile ai fini dell'analisi.
Quantità di campione secondo il diametro granulometrico
min. 100 g per     Æ 11,2 mm
min. 1.000 g per   11,2 mm Æ 22,4 mm
min. 2.500 g per   Æ > 22,4 mm
Contenitore: vetro

2.3 Valori limite
Visti i soffisticati processi di produzione in uso per i materiali edili, i materiali edili riciclati possono contenere una vasta gamma di sostanze, tra cui componenti potenzialmente a rischio per l'ambiente, per i quali vanno rispettati i valori limite riportati nella tabella seguente.
immagineeluato
Il materiale edile riciclato che supera i valori limite stabiliti, necessita per un suo eventuale utilizzo un'autorizzazione dell'Ufficio gestione rifiuti; qualora non risultasse utilizzabile deve essere smaltito come rifiuto speciale.

  • 3.  Controlli in azienda

3.1. Controllo interno
Le aziende che effettuano il riciclaggio sono obbligate ad effettuare esse stesse un controllo degli impianti nonché della qualità e compatibilità ambientale dei materiali edili riciclati.
Le singole frazioni (p.es. 0-4 mm, 4-16 mm, 16-32 mm, 4-32 mm), a partire dalla vagliatura devono essere sottoposte ad un controllo interno. La frequenza dei controlli, è indicata alle tabelle 4 e 5.
I rapporti sull'esame sono da protocollare e devono contenere le seguenti indicazioni (cfr. allegato 2):
- descrizione del materiale, provenienza ed origine
- descrizione della lavorazione
- esami eseguiti, nome dell'esaminatore, luogo e data
- valutazione degli esami, descrizione dei difetti e misure per la loro eliminazione.
Il prelievo dei campioni e le analisi relative alla compatibilità ambientale devono essere effettuati da laboratori riconosciuti a livello statale. Le date dei prelievi devono essere comunicate all'Ufficio gestione rifiuti per fax con almeno 24 ore di anticipo; parte del campione va conservata presso l'impianto per un periodo di 6 mesi per eventuali analisi successive.
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immagineesame per frazioni di materiali edili riciclati
Se i controlli interni mostrano che gli indici di bontà e qualità richiesti non sono rispettati, l'azienda di riciclaggio deve adottare immediatamente tutte le misure necessarie per eliminare il difetto. I risultati degli esami e del libro giornale dell'azienda devono essere conservati per almeno 10 anni e messi a disposizione nel caso di controlli esterni.

3.2. Controllo esterno
Il controllo esterno viene effettuato dall'Ufficio geologia e prove materiali così come dall'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente e la tutela del lavoro. Esso ha lo scopo di accertare che siano garantite la qualità e la bontà del materiale ai sensi della presente linea guida.
Il procedimento di controllo è eseguito alla presenza del gestore dell'impianto e sottoscritto da tutti gli interessati. Durante il controllo vengono verificati i documenti dei controlli interni ed esaminato l'impianto secondo i seguenti criteri.
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Se i risultati del controllo esterno sono negativi, viene eseguito subito un secondo esame. Qualora anche quest'ultimo risulti negativo, l'attività dell'impianto viene sospesa sino a che i difetti non vengono eliminati.

  • 4.  Applicazione dei materiali edili riciclati

4.1. Campi di applicazione
I materiali edili riciclati possono, anzi devono essere impiegati in sostituzione dei materiali minerali naturali o dei materiali edili comuni, soprattutto nell'ambito di progetti approvati di opere edili in zone urbane. Essi trovano impiego anche come sottofondi di strade forestali e rurali. Ambito d'applicazione principale risultano essere le opere civili non edili, in particolare la costruzione di strade, ma anche particolari utilizzi in ambito edile. Qui di seguito vengono elencati gli ambiti in cui, allo stato attuale della tecnica, l'utilizzo dei materiali edili riciclati risulta opportuno e ne è comprovata l'idoneità sotto il profilo costruttivo.
immagineimpiego dei materiali edili riciclati
immagineimpiego dei materiali edili riciclati
Il materiale fino eccedente dalla lavorazione potrà essere recuperato in casi eccezionali, con l'autorizzazione dell'Ufficio gestione rifiuti, per riempimenti di cave.
Recupero diretto: Per l`applicazione di materiali da costruzione e demolizione o loro miscele senza l'impiego di un impianto di riciclaggio si applicano le disposizioni statali per il recupero di rifiuti speciali. In tal caso sono da rispettare i valori limite secondo la tabella 3 della presente linea guida.
Per l'impiego di materiali edili riciclati non regolamentato dalla presente linea guida è necessaria l'autorizzazione dell'Ufficio gestione rifiuti.
Il granulato d'asfalto potrà essere utilizzato:
- per la produzione di asfalto lavorato a caldo o a freddo (vedi direttive tecniche della Provincia Autonoma di Bolzano per pavimentazioni bituminose);
- per la realizzazione di sottofondi stradali sotto superfici sigillate;
- come componente di granulati misti nella misura massima del 10% (vedi anche capitolo compatibilità ambientale).
La lavorazione del fresato lavorato a caldo è preferibile dal punto di vista della tutela dell'ambiente, poiché con il riscaldamento dello strato emulsionato il granulato di asfalto viene rigenerato, rendendo più difficile l'eventuale rilascio di sostanze nocive.

4.2. Divieto d'impiego in zone di rispetto idrico
L'immissione di sostanze nocive nell'ambiente in seguito al recupero di materiali di scarto dovrà essere limitata in modo tale da non produrre danni rilevanti per l'ambiente.
Inoltre vanno tutelate in modo speciale le zone di rispetto idrico. È vietato l'impiego di materiali edili riciclati negli ambiti di cui agli articoli 2 e 3 della legge provinciale 6 settembre 1973, n. 63, (zone di rispetto per acque potabili A e B), in prossimità di falde acquifere fino ad 1 m sopra all'escursione massima della falda, in una fascia di 5 m dalle acque superficiali, ad una distanza inferiore a 100 m da pozzi per acque potabili, ovvero 100 m in caso di sorgenti situate più a valle, in zone destinate ad aree di tutela idrica dal Piano urbanistico comunale, in zone umide e in prati o aree sottoposti a drenaggio.
Inoltre è proibito l'impiego dei materiali edili riciclati di cui alla presente linea guida in parchi naturali ed in biotopi.
All'atto della vendita o cessione di materiali edili riciclati, l'acquirente deve essere informato di queste limitazioni dal gestore dell'impianto.

  • 5.  Riconoscimento
    Gli impianti di riciclaggio di materiali da costruzione e demolizione che rispettano la presente linea guida possono assumere la denominazione di impianto riconosciuto di riciclaggio materiali edili. Essi sono abilitati a fornire materiali edili riciclati per opere edili pubbliche ai sensi dell'indice per i prezzi informativi per opere edili e civili non edili della Provincia Autonoma di Bolzano.
    I prodotti da impianti di riciclaggio che rispettano la presente linea guida possono assumere la denominazione di materiali edili riciclati di qualità.

Allegato 1
Standard tecnici minimi per gli impianti di riciclaggio

Per garantire il regolare svolgimento dell'attività di riciclaggio, l'impianto deve essere dotato di standard minimi. I requisiti cui gli impianto devono rispondere dipendono dal tipo di impianto definito dal programma provinciale:

impianto di riciclaggio di tipo A: centralizzato, legalmente autorizzato, con impiantistica avanzata, bacino d'utenza grande agglomerato urbano;

impianto di riciclaggio di tipo B: stazione periferica, legalmente autorizzata, con limitata impiantistica, bacino d'utenza rurale;

impianto di riciclaggio di tipo C: impianto per asfalti, legalmente autorizzato, con attrezzature speciali per fresato e riciclaggio di asfalto;

impianti di sabbia e ghiaia ai sensi della L.P. 12 agosto 1976, n. 32, e successive modifiche, che possono lavorare esclusivamente materiali naturali quali terre di scavo (cat. A1) e materiali da demolizione stradale senza frazione bituminosa;

impianti mobili; è necessaria un'autorizzazione da parte dell'Ufficio gestione rifiuti. Possono essere utilizzati per la lavorazione di materiali da costruzione e demolizione privi di sostanze estranee e già preselezionati prodotti in cantiere, qualora vengano rispettati i valori limite vigenti in materia di inquinamento acustico nelle rispettive zone e la qualità del prodotto finale sia conforme alla tabella 3 della presente linea guida, e purché vengano rispettate le norme di qualità previste per gli specifici ambiti di utilizzo. Questi materiali edili riciclati vanno utilizzati preferibilmente nel cantiere stesso. Per ogni singolo cantiere deve essere presentata all'Ufficio gestione rifiuti la comunicazione di cui all'articolo 33 del decreto legislativo del 5 febbraio 1997.
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Allegato 2

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Allegato 3

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ActionActionNorme costituzionali
ActionActionNormativa provinciale
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ActionActions) Legge provinciale 19 maggio 2015, n. 6
ActionActionE Contratti collettivi
ActionActionF Dotazioni organiche e ruoli
ActionActionG Divise di servizio
ActionActionH Cessazione dal servizio e relative provvidenze
ActionActiona) LEGGE PROVINCIALE 21 febbraio 1972, n. 4 —
ActionActionb) LEGGE PROVINCIALE 13 aprile 1978, n. 14
ActionActionArt. 1
ActionActionArt. 2   
ActionActionNorme transitorie
ActionActionc) LEGGE PROVINCIALE 27 ottobre 1979, n. 15
ActionActiond) LEGGE PROVINCIALE 12 dicembre 1983, n. 50
ActionActione) LEGGE PROVINCIALE 11 marzo 1986, n. 9 —
ActionActionf) LEGGE PROVINCIALE 25 gennaio 1988, n. 5
ActionActiong) LEGGE PROVINCIALE 3 maggio 1999, n. 1
ActionActioni) LEGGE PROVINCIALE 3 maggio 1999, n. 1
ActionActionI Trasferimento di personale di altri enti
ActionActionJ Giunta provinciale
ActionActionK Consiglio provinciale
ActionActionL Procedimento amministrativo
ActionActionM Referendum ed elezione del Consiglio provinciale
ActionActionXXIV Tutela del paesaggio e dell' ambiente
ActionActionA Inquinamento del suolo e smaltimento dei rifiuti solidi
ActionActiona) Legge provinciale 19 gennaio 1973, n. 6 
ActionActionb) LEGGE PROVINCIALE 14 dicembre 1974, n. 38
ActionActionc) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 28 giugno 1977, n. 30
ActionActiond) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 14 luglio 1999, n. 39
ActionActione) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 16 dicembre 1999, n. 69
ActionActionArt. 1 (Ambito di applicazione)
ActionActionArt. 2 (Entrata in vigore)
ActionActionLinea guida per il recupero di materiali da costruzione e demolizione e per la qualità dei materiali edili riciclati
ActionActionf) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 15 dicembre 2000, n. 50
ActionActiong) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 7 aprile 2003, n. 9
ActionActionh) Decreto del Presidente della Provincia 26 settembre 2005, n. 45
ActionActioni) Legge provinciale 26 maggio 2006, n. 4
ActionActionj) Decreto del Presidente della Provincia 11 giugno 2007, n. 35
ActionActionk) Decreto del Presidente della Provincia 11 luglio 2012, n. 23
ActionActionl) Decreto del Presidente della Provincia 11 settembre 2012, n. 29
ActionActionm) Decreto del Presidente della Provincia 24 giugno 2013, n. 17
ActionActionB Tutela del paesaggio
ActionActionC Inquinamento prodotto da rumore
ActionActionD Inquinamento dell' aria
ActionActionE Tutela della flora e della fauna
ActionActionF Tutela delle acque e utilizzazione delle risorse idriche
ActionActionG Valutazione dell' impatto ambientale
ActionActionH Protezione degli animali
ActionActionXXV Agricoltura
ActionActionXXVI Apprendistato
ActionActionXXVII Fiere e mercati
ActionActionXXVIII Lavori pubblici, servizi e forniture
ActionActionXXIX Spettacoli pubblici
ActionActionXXX Territorio e paesaggio
ActionActionXXXI Contabilità
ActionActionXXXII Sport e tempo libero
ActionActionXXXIII Viabilità
ActionActionXXXIV Trasporti
ActionActionXXXV Istruzione
ActionActionA Programmi e orari di insegnamento
ActionActionB Personale insegnante
ActionActionC Organi collegiali
ActionActiona) Legge provinciale 18 ottobre 1995, n. 20 
ActionActionb) Legge provinciale 12 dicembre 1996, n. 24
ActionActionc) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 2 luglio 1997, n. 22
ActionActionz) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 1° febbraio 1990, n. X/156/1
ActionActiona') DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 4 luglio 1990, n. 940/III
ActionActionb') DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 12 dicembre 1990, n. 1269/LH/III
ActionActionD Assistenza scolastica e universitaria
ActionActionE Edilizia scolastica
ActionActionF Disposizioni varie
ActionActiona) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 19 ottobre 1988, n. 27
ActionActionb) Legge provinciale 28 ottobre 1994, n. 9 —
ActionActionc) Legge provinciale 29 giugno 2000, n. 12
ActionActiond) Decreto del Presidente della Provincia 16 novembre 2001, n. 74 
ActionActione) Decreto del Presidente della Provincia 7 maggio 2007, n. 27
ActionActionf) Legge provinciale 16 luglio 2008, n. 5
ActionActiong) Legge provinciale 24 settembre 2010 , n. 11
ActionActionh) Legge provinciale 13 luglio 2012, n. 13
ActionActioni) Decreto del Presidente della Provincia 5 novembre 2012, n. 39
ActionActionj) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 5 settembre 2000, n. 4/16.1
ActionActionArt. 1 (Curricoli delle istituzioni scolastiche autonome)
ActionActionArt. 2 (Monte ore annuale delle singole discipline di insegnamento)
ActionActionArt. 3 (Orario obbligatorio annuale complessivo)
ActionActionArt. 4 (Utilizzazione della quota a disposizione della scuola)
ActionActionArt. 5 (Orario obbligatorio nella scuola elementare)
ActionActionArt. 6 (Iniziative parascolastiche)
ActionActionElenco dei nuovi piani orario e piani di studio, che vengono introdotti nelle seguenti scuole secondarie superiori a partire dall'anno scolastico 2000/2001
ActionActionn) LEGGE PROVINCIALE 31 gennaio 2001, n. 2
ActionActionXXXVI Patrimonio
ActionActionXXXVII Attività economiche
ActionActionXXXVIII Edilizia abitativa agevolata
ActionActionA
ActionActionb) Legge provinciale 17 dicembre 1998, n. 13
ActionActionc) Legge provinciale 17 settembre 2013, n. 14
ActionActionB
ActionActionC
ActionActionD
ActionActionE
ActionActionF
ActionActionG
ActionActionH
ActionActiona) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 10 ottobre 2006, n. 53
ActionActionArt. 1   
ActionActionArt. 2   
ActionActionArt. 3   
ActionActionArt. 4 (Norma transitoria)
ActionActiong) LEGGE PROVINCIALE 22 maggio 1978, n. 23
ActionActionI
ActionActionXXXIX Leggi di contenuto vario (Omnibus)
ActionActiona) Legge provinciale 10 giugno 2008, n. 4
ActionActionb) Legge provinciale 22 gennaio 2010, n. 1
ActionActionc) Legge provinciale 22 gennaio 2010, n. 2
ActionActiond) Legge provinciale 17 gennaio 2011, n. 1
ActionActione) Legge provinciale 13 maggio 2011, n. 3
ActionActionf) Legge provinciale 21 giugno 2011, n. 4
ActionActiong) Legge provinciale 12 dicembre 2011, n. 14
ActionActionh) Legge provinciale 8 marzo 2013, n. 3
ActionActioni) Legge provinciale 19 luglio 2013, n. 9
ActionActionj) Legge provinciale 19 luglio 2013, n. 10
ActionActionk) Legge provinciale 19 luglio 2013, n. 11
ActionActionl) Legge provinciale 17 settembre 2013, n. 16
ActionActionm) Legge provinciale 26 settembre 2014, n. 7
ActionActionn) Legge provinciale 26 settembre 2014, n. 8
ActionActiono) Legge provinciale 16 ottobre 2014, n. 9
ActionActionp) Legge provinciale 23 ottobre 2014, n. 10
ActionActionq) Legge provinciale 26 gennaio 2015, n. 1
ActionActionDelibere della Giunta provinciale
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ActionAction Delibera N. 210 del 27.01.2003
ActionAction Delibera 17 febbraio 2003, n. 406
ActionAction Delibera N. 440 del 17.02.2003
ActionAction Delibera N. 574 del 24.02.2003
ActionAction Delibera N. 792 del 17.03.2003
ActionAction Delibera N. 977 del 31.03.2003
ActionAction Delibera N. 1036 del 31.03.2003
ActionAction Delibera N. 1146 del 14.04.2003
ActionAction Delibera N. 1435 del 05.05.2003
ActionAction Delibera 16 giugno 2003, n. 2004
ActionAction Delibera N. 2006 del 16.06.2003
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ActionAction Delibera N. 2090 del 23.06.2003
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ActionAction Delibera N. 3474 del 06.10.2003
ActionAction Delibera N. 3540 del 13.10.2003
ActionAction Delibera N. 3564 del 13.10.2003
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ActionAction Delibera N. 3774 del 27.10.2003
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ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 169 del 17.05.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 184 del 12.06.2007
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ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 425 del 10.11.1999
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ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 11 del 20.01.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 33 del 25.01.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 36 del 30.01.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 43 vom 10.02.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 48 del 16.02.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 65 del 09.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 68 del 10.03.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 69 vom 10.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 143 del 12.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 92 del 23.03.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 93 vom 23.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza Nr. 96 vom 24.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 99 del 29.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 104 del 31.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 105 del 31.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 116 del 20.04.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 118 del 27.04.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 130 del 30.04.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 140 del 11.05.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 144 del 12.05.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 149 del 21.05.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 157 del 25.05.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 167 vom 31.05.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 168 vom 31.05.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 177 del 18.06.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 194 del 22.06.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 204 del 30.06.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 205 del 30.06.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 210 del 30.06.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 218 del 14.07.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 219 del 16.07.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 233 del 28.07.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 234 del 28.07.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 237 del 29.07.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 240 vom 29.07.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 246 del 29.07.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 256 del 23.08.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 266 del 21.09.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 267 del 21.09.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 270 del 05.10.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 282 del 14.10.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 284 del 19.10.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 287 del 19.10.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 290 del 21.10.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza Nr. 306 vom 03.11.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 315 del 09.11.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 323 del 17.11.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 349 del 20.12.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 352 vom 21.12.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 353 del 21.12.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 356 vom 21.12.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 357 del 29.12.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 358 del 29.12.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 359 del 29.12.1999
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ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 3 vom 08.01.1996
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 13 vom 07.02.1996
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 18 vom 12.02.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 20 del 13.02.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 27 del 19.02.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 28 del 19.02.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 52 del 05.03.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 57 del 11.03.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 61 del 16.03.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 64 del 19.03.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 81 del 25.03.1996
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 89 vom 01.04.1996
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 90 vom 03.04.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 99 del 09.04.1996
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 105 vom 24.04.1996
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 107 vom 27.04.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 110 del 30.04.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 111 del 03.05.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 114 del 03.05.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 115 del 06.05.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 141 del 30.05.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 151 del 14.06.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 158 del 27.06.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 163 del 28.06.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 166 del 28.06.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 172 del 05.07.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 180 del 22.07.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 186 del 24.07.1996
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 192 vom 26.07.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 198 del 30.07.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 199 del 30.07.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 205 del 01.08.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 210 del 03.08.1996
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 213 vom 27.08.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 225 del 30.08.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 226 del 30.08.1996
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 229 vom 30.08.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 236 del 17.09.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 241 del 18.09.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 242 del 18.09.1996
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 254 vom 30.09.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 257 del 30.09.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 266 del 04.10.1996
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 270 vom 09.10.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 274 del 22.10.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 279 del 23.10.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 309 del 04.11.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 311 del 05.11.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 341 del 20.11.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 343 del 21.11.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 360 del 17.12.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 362 del 18.12.1996
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 370 vom 20.12.1996
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 379 del 30.12.1996
ActionAction1989
ActionActionIndice cronologico
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ActionAction19/04/1999 - Delibera N. 1399 del 19.04.1999
ActionAction10/05/1999 - Delibera N. 1698 del 10.05.1999
ActionAction26/05/1999 - Delibera N. 1970 del 26.05.1999
ActionAction13/08/1999 - Delibera N. 3406 del 13.08.1999
ActionAction30/12/1999 - Delibera N. 5941 del 30.12.1999
ActionAction18/10/1999 - Delibera N. 4531 del 18.10.1999
ActionAction26/05/1999 - Delibera N. 2049 del 26.05.1999
ActionAction21/06/1999 - Delibera N. 2580 del 21.06.1999
ActionAction13/08/1999 - Delibera N. 3289 del 13.08.1999
ActionAction30/08/1999 - Delibera N. 3569 del 30.08.1999
ActionAction06/09/1999 - Delibera N. 3825 del 06.09.1999
ActionAction06/09/1999 - Delibera N. 3826 del 06.09.1999
ActionAction06/09/1999 - Delibera N. 3840 del 06.09.1999
ActionAction13/09/1999 - Delibera N. 3919 del 13.09.1999
ActionAction28/06/1999 - Delibera N. 2699 del 28.06.1999
ActionAction04/10/1999 - Delibera N. 4238 del 04.10.1999
ActionAction11/10/1999 - Delibera N. 4360 del 11.10.1999
ActionAction04/10/1999 - Delibera N. 4337 del 04.10.1999
ActionAction03/05/1999 - Delibera N. 1589 del 03.05.1999
ActionAction30/12/1999 - Delibera N. 5940 del 30.12.1999
ActionAction29/11/1999 - Delibera N. 5297 del 29.11.1999
ActionAction29/11/1999 - Delibera N. 5228 del 29.11.1999
ActionAction06/12/1999 - Delibera N. 5347 del 06.12.1999
ActionAction13/09/1999 - Delibera N. 3915 del 13.09.1999
ActionAction25/05/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 25 maggio 1999, n. 15/2.0
ActionAction20/07/1999 - Corte costituzionale - Sentenza N. 345 del 20.07.1999
ActionAction04/03/1999 - Corte costituzionale - Ordinanza N. 52 del 04.03.1999
ActionAction16/07/1999 - Corte costituzionale - Sentenza N. 311 del 16.07.1999
ActionAction22/10/1999 - Corte costituzionale - Sentenza N. 389 del 22.10.1999
ActionAction04/11/1999 - Corte costituzionale - Sentenza N. 420 del 04.11.1999
ActionAction10/11/1999 - Corte costituzionale - Sentenza N. 425 del 10.11.1999
ActionAction05/01/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 5 del 05.01.1999
ActionAction13/01/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 9 del 13.01.1999
ActionAction13/01/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 10 del 13.01.1999
ActionAction20/01/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 11 del 20.01.1999
ActionAction25/01/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 33 del 25.01.1999
ActionAction30/01/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 36 del 30.01.1999
ActionAction10/02/1999 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 43 vom 10.02.1999
ActionAction26/04/1999 - deliberazione della Giunta provinciale 26 aprile 1999, n. 1465
ActionAction13/12/1999 - deliberazione della Giunta provinciale 13 dicembre 1999, n. 5546
ActionAction23/11/1999 - ontratto collettivo 23 novembre 1999
ActionAction17/11/1999 - Contratto collettivo 17 novembre 1999
ActionAction23/11/1999 - Contratto collettivo 23 novembre 1999
ActionAction13/04/1999 - CONTRATTO COLLETTIVO 13 aprile 1999
ActionAction15/07/1999 - CONTRATTO COLLETTIVO 15 luglio 1999
ActionAction29/07/1999 - CONTRATTO COLLETTIVO 29 luglio 1999
ActionAction17/08/1999 - CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
ActionAction17/08/1999 - CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
ActionAction17/08/1999 - CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
ActionAction17/08/1999 - CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
ActionAction13/08/1999 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 13 agosto 1999, n. 3292
ActionAction11/01/1999 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 11 gennaio 1999, n. 5
ActionAction18/10/1999 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 18 ottobre 1999, n. 4504
ActionAction13/04/1999 - CONTRATTO COLLETTIVO 13 aprile 1999
ActionAction17/08/1999 - CONTRATTO COLLETTIVO 17 agosto 1999
ActionAction13/09/1999 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 13 settembre 1999, n. 3886
ActionAction06/04/1999 - Deliberazione della giunta provinciale 6 aprile 1999, n. 1223
ActionAction19/07/1999 - Deliberazione della giunta provinciale 19 luglio 1999, n. 3085
ActionAction16/02/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 48 del 16.02.1999
ActionAction09/03/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 65 del 09.03.1999
ActionAction10/03/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 68 del 10.03.1999
ActionAction12/03/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 143 del 12.03.1999
ActionAction23/03/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 92 del 23.03.1999
ActionAction24/03/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza Nr. 96 vom 24.03.1999
ActionAction29/03/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 99 del 29.03.1999
ActionAction31/03/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 104 del 31.03.1999
ActionAction31/03/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 105 del 31.03.1999
ActionAction13/04/1999 - Contratto collettivo 13 aprile 1999
ActionAction20/04/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 116 del 20.04.1999
ActionAction20/04/1999 - Decreto legislativo 20 aprile 1999, n. 161
ActionAction27/04/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 118 del 27.04.1999
ActionAction30/04/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 130 del 30.04.1999
ActionAction11/05/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 140 del 11.05.1999
ActionAction12/05/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 144 del 12.05.1999
ActionAction21/05/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 149 del 21.05.1999
ActionAction25/05/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 157 del 25.05.1999
ActionAction14/06/1999 - Decreto legislativo 14 giugno 1999, n. 212
ActionAction18/06/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 177 del 18.06.1999
ActionAction22/06/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 194 del 22.06.1999
ActionAction30/06/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 204 del 30.06.1999
ActionAction30/06/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 205 del 30.06.1999
ActionAction30/06/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 210 del 30.06.1999
ActionAction14/07/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 218 del 14.07.1999
ActionAction16/07/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 219 del 16.07.1999
ActionAction28/07/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 233 del 28.07.1999
ActionAction28/07/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 234 del 28.07.1999
ActionAction29/07/1999 - Contratto collettivo 29 luglio 1999
ActionAction29/07/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 237 del 29.07.1999
ActionAction29/07/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 246 del 29.07.1999
ActionAction23/08/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 256 del 23.08.1999
ActionAction13/09/1999 - Delibera N. 3886 del 13.09.1999
ActionAction21/09/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 266 del 21.09.1999
ActionAction21/09/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 267 del 21.09.1999
ActionAction05/10/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 270 del 05.10.1999
ActionAction14/10/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 282 del 14.10.1999
ActionAction19/10/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 284 del 19.10.1999
ActionAction19/10/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 287 del 19.10.1999
ActionAction21/10/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 290 del 21.10.1999
ActionAction03/11/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza Nr. 306 vom 03.11.1999
ActionAction09/11/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 315 del 09.11.1999
ActionAction11/11/1999 - DECRETO LEGISLATIVO 11 novembre 1999, n. 463
ActionAction17/11/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 323 del 17.11.1999
ActionAction20/12/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 349 del 20.12.1999
ActionAction21/12/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 353 del 21.12.1999
ActionAction29/12/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 357 del 29.12.1999
ActionAction29/12/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 358 del 29.12.1999
ActionAction29/12/1999 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 359 del 29.12.1999
ActionAction23/03/1999 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 93 vom 23.03.1999
ActionAction10/03/1999 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 69 vom 10.03.1999
ActionAction31/05/1999 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 167 vom 31.05.1999
ActionAction31/05/1999 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 168 vom 31.05.1999
ActionAction29/07/1999 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 240 vom 29.07.1999
ActionAction21/12/1999 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 352 vom 21.12.1999
ActionAction21/12/1999 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 356 vom 21.12.1999
ActionAction26/03/1999 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 26 marzo 1999, n. 15
ActionAction25/05/1999 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 25 maggio 1999, n. 15/2.0
ActionAction03/05/1999 - LEGGE PROVINCIALE 3 maggio 1999, n. 1
ActionAction09/08/1999 - LEGGE PROVINCIALE 9 agosto 1999, n. 7
ActionAction08/03/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 8 marzo 1999, n. 9
ActionAction15/03/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 15 marzo 1999, n. 10
ActionAction15/03/1999 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 15 marzo 1999, n. 11
ActionAction22/03/1999 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 22 marzo 1999, n. 13
ActionAction26/03/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 26 marzo 1999, n. 14
ActionAction26/03/1999 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 26 marzo 1999, n. 15
ActionAction09/04/1999 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 9 aprile 1999, n. 16
ActionAction13/04/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 13 aprile 1999, n. 17
ActionAction21/04/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 21 aprile 1999, n. 18
ActionAction26/04/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 26 aprile 1999, n. 19
ActionAction03/05/1999 - LEGGE PROVINCIALE 3 maggio 1999, n. 1
ActionAction03/05/1999 - LEGGE PROVINCIALE 3 maggio 1999, n. 1
ActionAction03/05/1999 - Legge provinciale 3 maggio 1999, n. 2
ActionAction06/05/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 6 maggio 1999, n. 20
ActionAction12/05/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 12 maggio 1999, n. 21
ActionAction17/05/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 17 maggio 1999, n. 24
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ActionAction25/05/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 25 maggio 1999, n. 26
ActionAction07/06/1999 - Legge provinciale 7 giugno 1999, n. 4
ActionAction07/06/1999 - Legge provinciale 7 giugno 1999, n. 5
ActionAction10/06/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 10 giugno 1999, n. 28
ActionAction10/06/1999 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 10 giugno 1999, n. 30
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ActionAction05/07/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 5 luglio 1999, n. 35
ActionAction06/07/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 6 luglio 1999, n. 36
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ActionAction12/07/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 12 luglio 1999, n. 38
ActionAction14/07/1999 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 14 luglio 1999, n. 39
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ActionAction10/08/1999 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 10 agosto 1999, n. 48
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ActionAction25/10/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 25 ottobre 1999, n. 58
ActionAction28/10/1999 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 28 ottobre 1999, n. 60
ActionAction11/11/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 11 novembre 1999, n. 61
ActionAction11/11/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 11 novembre 1999, n. 62
ActionAction17/11/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 17 novembre 1999, n. 63
ActionAction29/11/1999 - Legge provinciale 29 novembre 1999, n. 9
ActionAction03/12/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 3 dicembre 1999, n. 64
ActionAction06/12/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 6 dicembre 1999, n. 65
ActionAction10/12/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 10 dicembre 1999, n. 66
ActionAction10/12/1999 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 10 dicembre 1999, n. 67
ActionAction15/12/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 15 dicembre 1999, n. 68
ActionAction16/12/1999 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 16 dicembre 1999, n. 69
ActionAction28/12/1999 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 28 dicembre 1999, n. 70
ActionAction28/12/1999 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 28 dicembre 1999, n. 71
ActionAction28/12/1999 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 28 dicembre 1999 , n. 72
ActionAction09/08/1999 - Legge provinciale 9 agosto 1999, n. 7 
ActionAction09/08/1999 - Legge provinciale 9 agosto 1999, n. 7 —
ActionAction25/01/1999 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 25 gennaio 1999, n. 1
ActionAction02/03/1999 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 2 marzo 1999, n. 7 
ActionAction14/05/1999 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 14 maggio 1999, n. 22 
ActionAction30/07/1999 - Legge provinciale 30 luglio 1999, n. 6 —
ActionAction16/12/1999 - Legge provinciale 16 dicembre 1999, n. 11 —
ActionAction15/09/1999 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 15 settembre 1999, n. 51
ActionAction13/09/1999 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 13 settembre 1999, n. 49 —
ActionAction14/12/1999 - Legge provinciale 14 dicembre 1999, n. 10
ActionAction15/07/1999 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 15 luglio 1999, n. 42
ActionAction1998
ActionAction1997
ActionAction1996
ActionAction1995
ActionAction19/01/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 16 del 19.01.1995
ActionAction01/03/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 69 del 01.03.1995
ActionAction06/04/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 109 del 06.04.1995
ActionAction16/05/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 163 del 16.05.1995
ActionAction16/06/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 250 del 16.06.1995
ActionAction16/06/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 251 del 16.06.1995
ActionAction19/06/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 261 del 19.06.1995
ActionAction05/07/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 293 del 05.07.1995
ActionAction06/07/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 301 del 06.07.1995
ActionAction25/07/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 373 del 25.07.1995
ActionAction28/07/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 418 del 28.07.1995
ActionAction12/09/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 425 del 12.09.1995
ActionAction07/11/1995 - Corte costituzionale - Sentenza N. 482 del 07.11.1995
ActionAction28/04/1995 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 28 aprile 1995, n. 2052
ActionAction19/06/1995 - deliberazione della Giunta provinciale 19 giugno 1995, n. 3140
ActionAction17/07/1995 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 17 luglio 1995, n. 3729
ActionAction04/12/1995 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 4 dicembre 1995, n. 6402
ActionAction13/02/1995 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 13 febbraio 1995, n. 667
ActionAction18/12/1995 - deliberazione della Giunta provinciale 18 dicembre 1995, n. 6696
ActionAction29/12/1995 - Deliberazione della Giunta provinciale 29 dicembre 1995, n. 7162
ActionAction21/09/1995 - DECRETO LEGISLATIVO 21 settembre 1995, n. 429
ActionAction21/09/1995 - Decreto legislativo 21 settembre 1995, n. 430
ActionAction12/01/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 12 gennaio 1995, n. 1
ActionAction20/02/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 20 febbraio 1995, n. 10
ActionAction16/03/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 16 marzo 1995, n. 12
ActionAction16/03/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 16 marzo 1995, n. 13
ActionAction27/03/1995 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 27 marzo 1995, n. 14
ActionAction11/04/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 11 aprile 1995, n. 15
ActionAction27/04/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 27 aprile 1995, n. 16
ActionAction27/04/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 27 aprile 1995, n. 17
ActionAction27/04/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 27 aprile 1995, n. 18
ActionAction02/05/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 2 maggio 1995, n. 19
ActionAction19/01/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 19 gennaio 1995, n. 2
ActionAction02/05/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 2 maggio 1995, n. 20
ActionAction12/05/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 12 maggio 1995, n. 22
ActionAction16/05/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 16 maggio 1995, n. 23
ActionAction29/05/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 29 maggio 1995, n. 24
ActionAction31/05/1995 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 31 maggio 1995, n. 25
ActionAction25/09/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 25 settembre 1995, n. 44/30.10
ActionAction11/01/1995 - Legge provinciale 11 gennaio 1995, n. 1
ActionAction16/01/1995 - Legge provinciale 16 gennaio 1995, n. 2
ActionAction18/01/1995 - Legge provinciale 18 gennaio 1995, n. 3
ActionAction25/01/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 25 gennaio 1995, n. 3
ActionAction31/01/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 31 gennaio 1995, n. 4
ActionAction07/02/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 7 febbraio 1995, n. 5
ActionAction16/02/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 16 febbraio 1995, n. 7
ActionAction20/02/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 20 febbraio 1995, n. 8
ActionAction20/02/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 20 febbraio 1995, n. 9
ActionAction03/03/1995 - Legge provinciale 3 marzo 1995, n. 4
ActionAction13/03/1995 - Legge provinciale 13 marzo 1995, n. 5 (1)
ActionAction13/03/1995 - Legge provinciale 13 marzo 1995, n. 5 (2)
ActionAction13/03/1995 - Legge provinciale 13 marzo 1995, n. 5 (3)
ActionAction13/03/1995 - Legge provinciale 13 marzo 1995, n. 6
ActionAction20/03/1995 - Legge provinciale 20 marzo 1995, n. 7
ActionAction05/04/1995 - Legge provinciale 5 aprile 1995, n. 8
ActionAction11/05/1995 - Legge provinciale 11 maggio 1995, n. 11
ActionAction01/06/1995 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 1° giugno 1995, n. 26
ActionAction06/06/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 6 giugno 1995, n. 27
ActionAction09/06/1995 - Legge provinciale 9 giugno 1995, n. 14
ActionAction22/06/1995 - LEGGE PROVINCIALE 22 giugno 1995, n. 15
ActionAction28/06/1995 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 28 giugno 1995, n. 31
ActionAction04/07/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 4 luglio 1995, n. 32
ActionAction11/07/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 11 luglio 1995, n. 33
ActionAction04/08/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 4 agosto 1995, n. 35
ActionAction09/08/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 9 agosto 1995, n. 38
ActionAction10/08/1995 - Legge provinciale 10 agosto 1995, n. 18
ActionAction24/08/1995 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 24 agosto 1995, n. 40
ActionAction20/09/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 20 settembre 1995, n. 42
ActionAction25/09/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 25 settembre 1995, n. 43
ActionAction12/10/1995 - Legge provinciale 12 ottobre 1995, n. 19
ActionAction13/10/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 13 ottobre 1995, n. 46
ActionAction16/10/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 16 ottobre 1995, n. 47
ActionAction18/10/1995 - Legge provinciale 18 ottobre 1995, n. 21
ActionAction08/11/1995 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 8 novembre 1995, n. 50
ActionAction13/11/1995 - Legge provinciale 13 novembre 1995, n. 23
ActionAction13/11/1995 - Legge provinciale 13 novembre 1995, n. 24
ActionAction13/11/1995 - Legge provinciale 13 novembre 1995, n. 25
ActionAction16/11/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 16 novembre 1995, n. 52
ActionAction20/11/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 20 novembre 1995, n. 54
ActionAction20/11/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 20 novembre 1995, n. 55
ActionAction21/11/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 21 novembre 1995, n. 56
ActionAction27/11/1995 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 27 novembre 1995, n. 57
ActionAction29/11/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 29 novembre 1995, n. 58
ActionAction13/12/1995 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 13 dicembre 1995, n. 61
ActionAction18/10/1995 - Legge provinciale 18 ottobre 1995, n. 20 
ActionAction27/04/1995 - Legge provinciale 27 aprile 1995, n. 9
ActionAction02/05/1995 - Legge provinciale 2 maggio 1995, n. 10 
ActionAction23/06/1995 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 23 giugno 1995, n. 29 —
ActionAction01/06/1995 - Legge provinciale 1° giugno 1995, n. 13
ActionAction13/11/1995 - LEGGE PROVINCIALE 13 novembre 1995, n. 22 —
ActionAction19/12/1995 - Legge provinciale 19 dicembre 1995, n. 26 
ActionAction11/05/1995 - Legge provinciale 11 maggio 1995, n. 12
ActionAction10/08/1995 - Legge provinciale 10 agosto 1995, n. 16
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