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Urteile Verfassungsgerichtshof
2006
Corte costituzionale - Sentenza N. 449 del 28.12.2006
Corte costituzionale - Sentenza N. 449 del 28.12.2006
Accesso alla dirigenza infermieristica - Istituzione del profilo professionale del massaggiatore/fisioterapista - Illegittimità costituzionale
Attendere, processo in corso!
Sentenza (13 dicembre 2006) 28 dicembre 2006, n. 449; Pres. Flick, Red. Maddalena
Ritenuto in fatto
1.
Con ricorso notificato il 19 gennaio 2006 e depositato nella cancelleria della Corte costituzionale il 28 gennaio 2006, il Presidente del Consiglio dei ministri ha promosso questione di legittimità costituzionale degli articoli 17 e 19 della legge della Provincia autonoma di Bolzano 18 novembre 2005, n. 10 (Modifiche di leggi provinciali nei settori lavoro, urbanistica, assistenza, sanità, mobilità, foreste e demanio e altre disposizioni), assumendone il contrasto con gli articoli 117, terzo comma, della Costituzione, e 9, primo comma, numero 10), dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, approvato con il d.P.R. 31 agosto 1972, n. 670, nonché con i principi fondamentali della legislazione statale.
Ad avviso del ricorrente, le norme impugnate eccedono dalla competenza concorrente attribuita alla Provincia in materia di sanità dall'art. 9, primo comma, numero 10), dello statuto speciale e, per altro verso, dalla competenza concorrente in materia di professioni, prevista per le Regioni ordinarie dall'art. 117, terzo comma, della Costituzione, ed estesa, ai sensi dell'art. 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, quale forma di autonomia più ampia, alla Provincia autonoma, in assenza di specifica attribuzione statutaria.
In particolare, il denunciato art. 17, nel novellare il comma 7 dell'art. 12-bis della legge provinciale 5 marzo 2001, n. 7, e successive modifiche, fisserebbe requisiti di accesso alle qualifiche di direttore tecnico-assistenziale e di dirigente infermieristico (frequenza di un corso organizzato dalla stessa Provincia ovvero da un istituto pubblico o privato riconosciuto in Italia o all'estero; possesso, per l'incarico di dirigente infermieristico, di una comprovata esperienza professionale di almeno sei anni nella medesima funzione, nonché di un'esperienza professionale di coordinamento almeno biennale per l'incarico di direttore tecnico-assistenziale) diversi ed ulteriori rispetto a quelli predeterminati a livello nazionale.
Esso si porrebbe pertanto in contrasto con i principi fondamentali ricavabili dalla normativa statale vigente nella materia sopra indicata, di cui all'art. 15-septies del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, e agli artt. 5 e 6 della legge 10 agosto 2000, n. 251. La suddetta normativa di principio prevede infatti che ai ruoli del Servizio sanitario nazionale possano accedere i candidati in possesso di predefiniti requisiti di esperienza e qualificazione professionale ovvero di una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post-universitaria. Ne deriverebbe, ad avviso dell'Avvocatura erariale, che la disposizione impugnata sarebbe costituzionalmente illegittima, perché attribuirebbe, in maniera arbitraria, il diritto al conferimento degli incarichi dirigenziali in questione a soggetti privi dei requisiti stabiliti dalla normativa statale.
Costituzionalmente illegittimo sarebbe altresì l'art. 19 della legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 10 del 2005.
La norma denunciata, nell'aggiungere l'art. 73-ter alla legge provinciale 5 marzo 2001, n. 7, istituisce il profilo professionale sanitario del massaggiatore/massofisioterapista, rimettendo ad una determinazione della Giunta provinciale la definizione dei contenuti e della durata della relativa formazione e riconoscendo l'equipollenza tra il titolo di massaggiatore/massofisioterapista ed altri titoli acquisiti in Italia o all'estero.
Secondo il ricorrente, tale disposizione eccederebbe i limiti della competenza attribuita, per estensione, dall'art. 117, terzo comma, della Costituzione alla Provincia autonoma nella materia concorrente delle professioni, ed in particolare delle professioni sanitarie.
Il ricorrente richiama la giurisprudenza di questa Corte – in particolare, le sentenze n. 353 del 2003, n. 319, n. 355, n. 405 e n. 424 del 2005 – che ha affermato la riserva in capo allo Stato dell'individuazione delle figure professionali e dei relativi profili ed ordinamenti didattici. Tale principio, osserva l'Avvocatura, si applicherebbe anche alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome, là dove le stesse, come è il caso della Provincia autonoma di Bolzano, non abbiano riconosciute dallo statuto di autonomia competenze legislative più ampie di quelle previste dal novellato art. 117 della Costituzione.
In assenza della previa individuazione, da parte dello Stato, della figura professionale di massaggiatore/massofisioterapista e della definizione dei contenuti e dei requisiti culturali e tecnico-professionali afferenti la qualifica, sarebbe precluso alla Provincia ogni potere in ordine all'organizzazione ed alla tenuta dei corsi di formazione professionale, previsti dal comma 2 del citato art. 73-ter, introdotto dall'impugnato art. 19 della legge provinciale. Né varrebbe considerare che la materia della formazione professionale è di competenza esclusiva della Provincia ai sensi dell'art. 8, primo comma, numero 29), dello statuto speciale, in quanto tale attività formativa sarebbe finalizzata all'acquisizione di una qualifica, quella appunto di massaggiatore/massofisioterapista, non prevista dallo Stato. Del resto, il successivo comma 3 del medesimo art. 73-ter fa espresso riferimento al rilascio di diplomi o attestati di qualifica di massaggiatore/massofisioterapista (e non già di semplici attestati di frequenza) rilevanti «ai fini dell'esercizio professionale nelle strutture sanitarie e limitatamente all'ambito del territorio provinciale».
In particolare – rileva l'Avvocatura – la disposizione contenuta nel comma 3 dell'art. 73-ter, nel riconoscere l'equipollenza tra il titolo di massaggiatore/massofisioterapista ed i titoli analoghi acquisiti dal 1° gennaio 1996 in Italia o all'estero, conferirebbe alla Provincia una prerogativa che invece l'ordinamento giuridico attribuisce in via esclusiva allo Stato, da un lato prevedendo che l'istituzione di nuovi titoli professionali e l'eventuale equipollenza degli stessi avvenga in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e, dall'altro, attribuendo al Ministero della salute la competenza circa il riconoscimento dei titoli di formazione professionale sanitaria acquisiti nella Comunità europea (art. 11 del d.lgs. 27 gennaio 1992, n. 115, e art. 13 del d.lgs. 2 maggio 1994, n. 319). Inoltre la disposizione denunciata, nel sancire la validità dei titoli acquisiti al termine dei corsi provinciali iniziati a partire dal 1° gennaio 1996 in Italia, violerebbe il principio fondamentale dettato in materia dall'art. 6, comma 3, del d.lgs. n. 502 del 1992, il quale, nel prevedere che la formazione del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione avvenga esclusivamente con corsi di livello universitario e con tirocinio pratico da svolgersi in sede ospedaliera, determinerebbe la soppressione dei corsi di formazione destinati alle figure professionali non ancora individuate dal Ministero della salute.
2.
Nel giudizio dinanzi a questa Corte si è costituita la Provincia autonoma di Bolzano, chiedendo che il ricorso del Presidente del Consiglio dei ministri sia respinto, con dichiarazione di inammissibilità o di non fondatezza delle questioni.
In ordine alla questione avente ad oggetto l'art. 17 della legge provinciale n. 10 del 2005, la resistente ricorda che, in base allo statuto speciale, la Provincia autonoma ha competenza legislativa esclusiva in materia di “ordinamento degli uffici provinciali e del personale ad essi addetto” (art. 8, primo comma, numero 1) e di “addestramento e formazione professionale” (art. 8, primo comma, numero 29), ed ha competenza legislativa concorrente in materia di “igiene e sanità, ivi compresa l'assistenza sanitaria ed ospedaliera” (art. 9, primo comma, numero 10). Inoltre la Regione Trentino-Alto Adige ha competenza primaria in materia di ordinamento degli enti sanitari ed ospedalieri, competenza che la Regione stessa ha delegato, per il rispettivo ambito territoriale, alle Province di Trento e di Bolzano. Sempre in base allo statuto (art. 16), la Provincia autonoma di Bolzano è titolare anche delle corrispondenti competenze amministrative.
Le suddette competenze – osserva la resistente – sono nella piena disponibilità della Provincia autonoma anche in virtù dell'intervenuta emanazione delle relative norme di attuazione statutaria, onde già da molti anni la Provincia ha potuto istituire ed organicamente disciplinare i relativi servizi, ed in particolare un efficiente Servizio sanitario provinciale. Tra tali norme di attuazione, nella memoria di costituzione si ricordano: gli artt. 1, 2, 5 e 6 del d.P.R. 1° novembre 1973, n. 689, in tema di addestramento e formazione professionale; gli artt. 2 e 5 del d.P.R. 28 marzo 1975, n. 474 (e successive modificazioni), e gli artt. 5 e 6 del d.P.R. 26 gennaio 1980, n. 197, in materia di igiene e sanità; infine, l'art. 4, comma 1, del d.lgs. 16 marzo 1992, n. 266.
La resistente fa presente che alla Provincia autonoma di Bolzano spetta disciplinare e organizzare in via autonoma i corsi per il personale sanitario. Tale principio è stato affermato dalla sentenza n. 316 del 1993, con la quale è stato dichiarato che la competenza della Provincia abbraccia anche la formazione professionale dei medici (nel caso di specie dichiarando che spetta ad essa, e non allo Stato, disciplinare per la Provincia autonoma di Bolzano i corsi biennali di formazione specifica in medicina generale), e successivamente ribadito dalla sentenza n. 406 del 1991. La sentenza n. 352 del 1998, in particolare, ha affermato che non spetta al Ministro della sanità disciplinare con proprio regolamento gli esami di idoneità del personale sanitario direttivo organizzati nella Provincia autonoma di Bolzano, essendo ciò di competenza provinciale.
La norma impugnata concerne corsi ed esami nella materia del personale direttivo sanitario (nella specie direttore tecnico-assistenziale e dirigente infermieristico). La Provincia autonoma di Bolzano – si sostiene – è competente ad organizzare in tale materia corsi di formazione anche con esame finale. Pertanto la resistente afferma di non comprendere in che cosa consista il contrasto con la legislazione statale, la quale prevede appunto che tali incarichi debbano essere ricoperti da persone di particolare specializzazione professionale. Il fatto di organizzare corsi per preparare il personale alle attività dirigenziali rientrerebbe da sempre nelle competenze provinciali.
Non varrebbe, quindi, fare riferimento alla legge costituzionale n. 3 del 2001, la quale, tutt'al contrario, all'art. 10, precisa che, sino all'adeguamento dei rispettivi statuti, le disposizioni della legge costituzionale si applicano alle Regioni a statuto speciale ed alle Province autonome di Trento e di Bolzano solo per le parti in cui prevedono forme di autonomia più ampie rispetto a quelle già attribuite.
Quanto alla censura avente ad oggetto l'art. 19 della legge provinciale n. 10 del 2005, per la resistente non rileverebbe il dictum della sentenza n. 353 del 2003, in quanto tale sentenza riguarda una legge di una Regione a statuto ordinario e non di una Provincia ad autonomia differenziata. Alla Provincia autonoma di Bolzano – si sostiene – non si applica l'art. 6, comma 3, del d.lgs. n. 502 del 1992, perché qui si versa in materia di competenza provinciale e quindi, ai sensi dell'art. 19 dello stesso d.lgs. n. 502 del 1992, la Provincia autonoma di Bolzano non deve osservare i principi in esso contenuti. L'art. 6, comma 3, del d.lgs. n. 502 del 1992 prevede, infatti, una serie di regolamenti ministeriali per disciplinare la formazione del personale sanitario, i quali non sarebbero ammissibili di fronte alle competenze provinciali in materia (sentenze n. 352 del 1998 e n. 204 del 1991).
Né varrebbe sostenere che alla Provincia autonoma di Bolzano sarebbe precluso istituire dei corsi per conseguire il diploma di massaggiatore/massofisioterapista per il solo fatto che tale figura professionale non è prevista dallo Stato. Alla Provincia autonoma non potrebbe essere negata la competenza a legiferare in tale materia. Lo Stato potrebbe semmai affermare che la normativa provinciale è in contrasto con i principi fondamentali desumibili dalla propria legislazione; ma non potrebbe riservare a se stesso una parte della materia come appunto l'istituzione di nuove figure professionali. In tale materia, nulla è lasciato alla legislazione esclusiva dello Stato: quindi alla Provincia autonoma di Bolzano spetta la competenza di legiferare in ogni ambito della materia “professioni”, anche in quella dell'istituzione di nuove figure professionali, non essendo tale materia riservata allo Stato ai sensi dell'art. 117, secondo comma, della Costituzione. In altri termini, l'art. 19 della legge impugnata non potrebbe essere ritenuto costituzionalmente illegittimo per il solo fatto che lo Stato non avrebbe previsto alcun albo per i massaggiatori/massofisioterapisti.
In secondo luogo, i principi fondamentali non potrebbero essere desunti dall'art. 6, comma 3, del d.lgs. n. 502 del 1992, che non si applica alla Provincia autonoma di Bolzano in forza dell'art. 19 dello stesso decreto legislativo. In materia di principi fondamentali vige la riserva di legge: pertanto non sarebbe lecito desumere la violazione di principi fondamentali qualora la legge rinvii a regolamenti, come fa l'art. 3-octies del d.lgs. n. 502 del 1992, che affida a regolamenti ministeriali l'individuazione dei profili professionali dell'area sociosanitaria a elevata integrazione sanitaria, in quanto in materia di competenza concorrente lo Stato è sprovvisto di potestà regolamentare.
Né varrebbe sostenere che l'individuazione della figura del massaggiatore/massofisioterapista sarebbe di competenza esclusiva dello Stato, essendo pacifico che tale attività viene esercitata sia in Italia che all'estero e che esistono dappertutto, sia in Italia che all'estero, corsi di estetica e corsi di formazione di massaggiatori/massofisioterapisti, tanto più che la Provincia autonoma ha competenza primaria in materia di formazione professionale e che, ai sensi dell'art. 5 del d.P.R. n. 197 del 1980, spetta alla Provincia il potere non solo di organizzare i corsi, ma anche di rilasciare attestati di frequenza e titoli abilitativi, in particolare per le professioni sanitarie. Alla competenza in materia si ricollegherebbe pure la competenza circa il riconoscimento dei titoli di formazione professionale sanitaria acquisiti nella Comunità europea, attribuita alla Provincia specificatamente dall'art. 6 del d.P.R. n. 197 del 1980.
3.
In prossimità dell'udienza, la Provincia autonoma di Bolzano ha depositato una memoria illustrativa.
In ordine alla questione avente ad oggetto l'art. 17 della legge provinciale n. 10 del 2005, la resistente osserva che, successivamente alla proposizione del ricorso, la disposizione impugnata è stata interamente sostituita dall'art. 9, comma 1, della legge della Provincia autonoma di Bolzano 2 ottobre 2006, n. 9. Lo ius superveniens ha modificato interamente la materia: pertanto, dovrebbe essere dichiarata cessata la materia del contendere.
In subordine, nella memoria si ribadiscono le ragioni di infondatezza già enunciate nell'atto di costituzione. La Provincia autonoma ritiene di essere autorizzata ad organizzare un corso in tecniche organizzative e manageriali in ambito sanitario, con superamento di un esame finale che dà diritto a partecipare alla selezione del dirigente tecnico-assistenziale e del dirigente infermieristico, e ad ammettere alla selezione coloro che hanno frequentato un corso con superamento di esame finale organizzato da un istituto pubblico e privato riconosciuto in Italia o all'estero.
In particolare si fa presente che la disciplina di cui all'art. 5, terzo comma, del d.P.R. n. 689 del 1973, aggiunto dall'art. 3 del d.lgs. 16 marzo 1992, n. 267, avrebbe fornito un solido fondamento alla legge provinciale 26 ottobre 1993, n. 18, istitutiva della Scuola superiore di sanità. Detta Scuola, deputata alla formazione infermieristica, ostetrica, sanitaria tecnica e di riabilitazione, è abilitata, in base all'art. 11-ter del decreto- legge 21 aprile 1995, n. 120, a rilasciare diplomi equiparati ai diplomi universitari di cui all'art. 1, comma 1, lettera a), della legge 19 novembre 1990, n. 341, ai fini dell'iscrizione negli albi professionali.
Osserva la Provincia autonoma che comunque il ricorso non chiarisce in che cosa consisterebbe il contrasto con la legislazione statale. La doglianza relativa all'asserita violazione di principi in tema di requisiti di esperienza e qualificazione professionale sarebbe del tutto generica, sia perché avanzata in riferimento ad articoli di legge e di decreto legislativo molto estesi e complessi, senza alcuna specificazione di principi, desumibili da tali articoli; sia perché nel ricorso non vi sarebbe traccia alcuna di una doverosa considerazione della normativa di attuazione statutaria, la quale disciplina ampiamente la materia dell'organizzazione sanitaria e della formazione sanitaria nella Provincia di Bolzano. Di qui l'inammissibilità, in questa parte, del ricorso, in quanto generico ed immotivato.
Anche con riferimento alla questione avente ad oggetto l'art. 19 della legge provinciale n. 10 del 2005, la Provincia ribadisce quanto affermato nell'atto di costituzione, sostenendo che – alla luce delle previsioni contenute nella normativa di attuazione statutaria – ad essa spetta il potere di istituire il profilo professionale sanitario del massaggiatore/massofisioterapista, di disciplinarne la formazione e di riconoscere equipollenti i diplomi o attestati di qualifiche professionali analoghe a quelle di massaggiatore/massofisioterapista acquisite in Italia o all'estero.
Considerato in diritto 1.
Le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Presidente del Consiglio dei ministri investono l'art. 17 e l'art. 19 della legge della Provincia autonoma di Bolzano 18 novembre 2005, n. 10 (Modifiche di leggi provinciali nei settori lavoro, urbanistica, assistenza, sanità, mobilità, foreste e demanio e altre disposizioni).
1.1.
L'art. 17 – nel sostituire il comma 7 dell'art. 12-bis della legge provinciale 5 marzo 2001, n. 7, recante il riordinamento del Servizio sanitario provinciale – concerne il conferimento dell'incarico di direttore tecnico-assistenziale e di dirigente infermieristico. Alla relativa selezione sono ammessi «coloro che sono in possesso dei requisiti previsti dalla vigente normativa e coloro che hanno frequentato un corso, organizzato dalla Provincia autonoma di Bolzano o da un istituto pubblico o privato riconosciuto in Italia o all'estero, in tecniche organizzative e manageriali, con superamento di un esame finale. Alla prima selezione per il conferimento dell'incarico di dirigente infermieristico sono altresì ammessi coloro che possono dimostrare una comprovata esperienza professionale di almeno sei anni nella medesima funzione. Per l'accesso alla selezione per il conferimento dell'incarico di direttore tecnico-assistenziale è richiesta inoltre un'esperienza professionale di coordinamento almeno biennale».
Il Presidente del Consiglio dei ministri ritiene questa disposizione eccedente dalla competenza concorrente attribuita alla Provincia in materia di sanità dall'art. 9, primo comma, numero 10), dello statuto speciale, giacché fisserebbe requisiti di accesso alle qualifiche di direttore tecnico-assistenziale e di dirigente infermieristico (frequenza di un corso organizzato dalla stessa Provincia ovvero da un istituto pubblico o privato riconosciuto in Italia o all'estero; possesso, per l'incarico di dirigente infermieristico, di una comprovata esperienza professionale di almeno sei anni nella medesima funzione, nonché di un'esperienza professionale di coordinamento almeno biennale per l'incarico di direttore tecnico-assistenziale) diversi ed ulteriori rispetto a quelli predeterminati a livello nazionale. Pertanto, essa si porrebbe in contrasto con i principi fondamentali ricavabili dall'art. 15-septies del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, e dagli artt. 5 e 6 della legge 10 agosto 2000, n. 251, in base ai quali l'accesso a tali incarichi sarebbe riservato a candidati in possesso di predefiniti requisiti di esperienza e qualificazione professionale ovvero di una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post-universitaria.
1.2.
L'impugnato art. 19 della legge provinciale n. 10 del 2005, nell'inserire l'art. 73-ter della legge provinciale 5 marzo 2001, n. 7, istituisce il profilo professionale sanitario del massaggiatore/massofisioterapista, rimette ad una deliberazione della Giunta provinciale, da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della Regione, la disciplina dei contenuti e della durata della formazione di tale figura e, ai fini dell'esercizio professionale nelle strutture sanitarie e limitatamente all'ambito del territorio provinciale, considera equipollenti a quelli ottenuti in base alla nuova disciplina «i diplomi o attestati di qualifiche professionali analoghe a quelle di massaggiatore/massofisioterapista», acquisite a partire dal 1° gennaio 1996 in Italia o all'estero.
Ad avviso del ricorrente, la disposizione denunciata eccederebbe dalla competenza concorrente in materia di professioni, prevista per le Regioni ordinarie dall'art. 117, terzo comma, della Costituzione, ed estesa, ai sensi dell'art. 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, quale forma di autonomia più ampia, alla Provincia autonoma, in assenza di specifica attribuzione statutaria.
2.
Successivamente alla proposizione della questione di legittimità costituzionale, l'art. 9, comma 1, della legge della Provincia autonoma di Bolzano 2 ottobre 2006, n. 9 (Modifiche del riordinamento del Servizio sanitario provinciale), ha sostituito l'art. 12-bis della legge provinciale n. 7 del 2001, il cui comma 7 era stato a sua volta sostituito dall'impugnato art. 17 della legge provinciale n. 10 del 2005.
Il nuovo art. 12-bis della legge provinciale n. 7 del 2001, come risultante a seguito della legge provinciale n. 9 del 2006, mentre per il direttore tecnico-assistenziale detta una disciplina diversa rispetto a quella oggetto di impugnativa (richiedendo, al comma 1, il possesso della laurea magistrale delle professioni sanitarie e un'esperienza professionale di almeno cinque anni), prevede, al comma 6, che «L'incarico di dirigente tecnico-assistenziale viene conferito in base a una pubblica selezione, alla quale sono ammessi sia coloro che sono in possesso dei requisiti previsti dalla rispettiva normativa sia coloro che hanno frequentato un corso, organizzato dalla Provincia autonoma di Bolzano o da un istituto pubblico o privato riconosciuto in Italia o all'estero, in tecniche organizzative e manageriali in ambito sanitario, con superamento di un esame finale».
Limitatamente alla figura del dirigente tecnico-assistenziale (il quale, avendo la funzione di organizzazione e gestione del personale infermieristico, nonché del personale tecnico-sanitario, riabilitativo, della prevenzione e del personale ausiliario e tecnico addetto all'assistenza, assume le stesse funzioni in precedenza devolute al dirigente infermieristico), la nuova disposizione sostituisce il denunciato art. 17, riproducendone tuttavia il testo, salvo lievi variazioni formali e l'esclusione di ogni disciplina della prima selezione per il conferimento dell'incarico.
Si impone, pertanto, in forza del principio di effettività della tutela delle parti nei giudizi in via di azione, il trasferimento della questione alla norma che, sebbene portata da un atto legislativo diverso da quello oggetto di impugnazione, sopravvive nel suo immutato contenuto precettivo (sentenze n. 533 del 2002 e n. 286 del 2004).
Nei limiti suindicati, non può pertanto accogliersi la richiesta della Provincia autonoma di declaratoria di cessazione della materia del contendere.
2.1.
Una volta chiarito che lo scrutinio di questa Corte deve avere ad oggetto l'art. 12-bis, comma 6, della legge provinciale 5 marzo 2001, n. 7 – nel testo risultante dalla sostituzione operata dall'art. 9, comma 1, della legge provinciale 2 ottobre 2006, n. 9 –, occorre esaminare l'eccezione di inammissibilità, sollevata dalla resistente, in ragione della ritenuta genericità ed indeterminatezza delle norme interposte e dell'omessa considerazione della normativa di attuazione statutaria.
L'eccezione è infondata.
Il ricorrente, infatti, non si limita ad evocare, quale parametro interposto, gli artt. 15-septies del d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e 5 e 6 della legge 10 agosto 2000, n. 251, ma svolge anche argomentazioni a sostegno della doglianza ed individua il principio fondamentale dettato da tali disposizioni, del quale lamenta la violazione: principio consistente nella necessità di riservare l'accesso alla qualifica di dirigente nei ruoli del Servizio sanitario a candidati in possesso di predefiniti requisiti di esperienza e di specializzazione professionale, desumibili dalla formazione universitaria e post-universitaria.
Inoltre, il ricorso introduttivo prospetta l'incompetenza della Provincia autonoma in riferimento all'art. 9, primo comma, numero 10), dello statuto speciale: e tanto basta perché la questione abbia ingresso.
2.2.
La risoluzione della questione come sopra individuata presuppone che, in via preliminare, si identifichi la materia nella quale la norma impugnata si colloca.
Tale materia deve essere individuata nella “sanità”, ai sensi dell'art. 9, primo comma, numero 10), dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, approvato con il d.P.R. 31 agosto 1972, n. 670.
Rileva, infatti, la stretta inerenza che la disciplina dell'accesso alla dirigenza professionale del Servizio sanitario provinciale presenta con le condizioni per la fruizione delle prestazioni rese agli utenti, essendo queste ultime dipendenti, sotto molteplici aspetti, dalla professionalità e dall'impegno di tutti i sanitari addetti ai servizi, e segnatamente di coloro che rivestono una posizione apicale (si veda la sentenza n. 181 del 2006).
Deve pertanto escludersi che vengano in considerazione i titoli di legittimazione legislativa indicati dalla resistente, concernenti l'“ordinamento degli enti sanitari ed ospedalieri” (art. 4, primo comma, numero 7, dello statuto, in rapporto all'art. 16), l'“ordinamento degli uffici provinciali e del personale ad essi addetto” (art. 8, primo comma, numero 1) e l'“addestramento e formazione professionale” (art. 8, primo comma, numero 29).
2.3.
La dirigenza delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica è disciplinata dalla legge statale 10 agosto 2000, n. 251. In particolare, l'art. 6 di quest'ultima legge – il quale reca una norma che enuncia un principio fondamentale della materia – prevede, a regime, che alla dirigenza infermieristica si accede con requisiti analoghi a quelli richiesti per l'accesso alla dirigenza del Servizio sanitario nazionale di cui all'art. 26 del d.lgs. 3 febbraio 1993, n. 29 (ora art. 26 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165), ossia con il possesso del relativo diploma di laurea e di un'esperienza maturata in anni di servizio effettivo corrispondente alla medesima professionalità prestato in enti del Servizio sanitario o in altre pubbliche amministrazioni.
La norma provinciale viola l'indicato principio fondamentale.
Essa infatti consente l'accesso alla pubblica selezione per il conferimento dell'incarico di dirigente tecnico-assistenziale anche a coloro che, privi di laurea e del requisito di esperienza professionale, hanno frequentato un corso, organizzato dalla Provincia autonoma di Bolzano o da un istituto pubblico o privato riconosciuto in Italia o all'estero, in tecniche organizzative e manageriali in ambito sanitario, superando il relativo esame finale.
Né la deroga a quel principio può trovare fondamento giustificativo nella previsione – contenuta nel terzo comma dell'art. 5 del d.P.R. 1° novembre 1973, n. 689 (Norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige concernente addestramento e formazione professionale), aggiunto dall'art. 3 del d.lgs. 16 marzo 1992, n. 267 – che attribuisce alle Province la competenza ad attivare e gestire corsi di studio orientati al conseguimento della formazione richiesta da specifiche aree professionali, e a rilasciare, al termine di tali corsi, attestati (equiparati, per effetto dell'art. 11-ter del decreto- legge 21 aprile 1995, n. 120, convertito, con modificazioni, nella legge 21 giugno 1995, n. 236, ai diplomi di cui all'art. 1, comma 1, lettera a, della legge 19 novembre 1990, n. 341) che abilitano all'esercizio di un'attività professionale in corrispondenza alle norme comunitarie. Difatti, la speciale competenza della Provincia autonoma ad attivare corsi e di rilasciare diplomi con effetto equipollente vale ai fini dell'iscrizione negli albi professionali (e non per l'accesso alla dirigenza nel Servizio sanitario provinciale) e limitatamente a quelle attività professionali per il cui esercizio l'ordinamento richiede il diploma universitario (non quando la legge – come nel caso del dirigente infermieristico – richiede il diploma di laurea).
Il comma 6 dell'art. 12-bis della legge della Provincia autonoma di Bolzano 5 marzo 2001, n. 7, deve, pertanto, in parte qua, essere dichiarato costituzionalmente illegittimo.
3.
La questione relativa all'art. 19 della legge provinciale n. 10 del 2005 è fondata.
Detto articolo, che ha inserito l'art. 73-ter della legge provinciale n. 7 del 2001, istituisce il profilo professionale sanitario del massaggiatore/massofisioterapista, rimettendo ad una deliberazione della Giunta provinciale la disciplina dei contenuti e della durata della formazione di tale figura e stabilendo le equipollenze ai fini dell'esercizio di tale professione nelle strutture sanitarie e limitatamente all'ambito del territorio provinciale.
La norma denunciata disciplina una specifica figura professionale sanitaria, regolandone le modalità di accesso attraverso l'istituzione e l'organizzazione di appositi corsi o l'equipollenza di diplomi o attestati rilasciati per figure professionali analoghe e così incidendo sul relativo ordinamento didattico.
L'impianto generale, il contenuto e lo scopo del citato art. 19 inducono a ritenere che il suo oggetto debba essere ricondotto, non alla materia dell' “addestramento e formazione professionale” – devoluta alla competenza legislativa primaria della Provincia autonoma ai sensi dell'art. 8, primo comma, numero 29), dello statuto speciale –, ma a quella delle “professioni”, ed in particolare delle professioni sanitarie.
L'art. 117, terzo comma, della Costituzione, include la materia delle professioni tra quelle oggetto di competenza legislativa concorrente. La stessa norma, prevedendo forme di autonomia più ampie rispetto a quelle già attribuite dalla normativa statutaria, si applica anche alle Province autonome.
Questa Corte ha più volte affermato che, nella materia delle “professioni”, debbono ritenersi riservate allo Stato sia l'individuazione delle figure professionali, con i relativi profili ed ordinamenti didattici (sentenze n. 40 del 2006, n. 424, n. 355 e n. 319 del 2005), sia la disciplina dei titoli necessari per l'esercizio delle professioni (sentenza n. 153 del 2006), sia l'istituzione di nuovi albi (sentenze n. 40 del 2006, n. 424 e n. 355 del 2005).
La norma impugnata – che tale limite non ha rispettato – deve perciò essere dichiarata costituzionalmente illegittima.
Per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
dichiara l'illegittimità costituzionale:
1) dell'art. 12-bis, comma 6, della legge della Provincia autonoma di Bolzano 5 marzo 2001, n. 7 (Riordinamento del Servizio sanitario provinciale) – nel testo sostituito dall'art. 9, comma 1, della legge della Provincia autonoma di Bolzano 2 ottobre 2006, n. 9 (Modifiche del riordinamento del Servizio sanitario provinciale) –, nella parte in cui consente l'accesso alla pubblica selezione per il conferimento dell'incarico di dirigente tecnico-assistenziale anche a coloro che hanno frequentato un corso, organizzato dalla Provincia autonoma di Bolzano o da un istituto pubblico o privato riconosciuto in Italia o all'estero, in tecniche organizzative e manageriali in ambito sanitario, con superamento di un esame finale;
2) dell'art. 19 della legge della Provincia autonoma di Bolzano 18 novembre 2005, n. 10 (Modifiche di leggi provinciali nei settori lavoro, urbanistica, assistenza, sanità, mobilità, foreste e demanio e altre disposizioni).
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Verfassungsrechtliche Bestimmungen
Landesgesetzgebung
I Alpinistik
II Arbeit
III Bergbau
IV Gemeinden und Bezirksgemeinschaften
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VI Bodenschutz, Wasserbauten
VII Energie
VIII Finanzen
A Beteiligungen des Landes
a) LANDESGESETZ vom 5. Juli 1963, Nr. 7
b) LANDESGESETZ vom 14. September 1973, Nr. 50
c) LANDESGESETZ vom 27. Juli 1978, Nr. 36
d) Landesgesetz vom 28. November 1979, Nr. 17
e) Landesgesetz vom 8. November 1982, Nr. 33
f) LANDESGESETZ vom 25. März 1983, Nr. 9
g) LANDESGESETZ vom 17. August 1984, Nr. 9
h) LANDESGESETZ vom 11. Juli 1986, Nr. 17
i) LANDESGESETZ vom 16. April 1987, Nr. 9
j) LANDESGESETZ vom 21. Jänner 1991, Nr. 2
k) LANDESGESETZ vom 21. August 1992, Nr. 34
l) Landesgesetz vom 12. Dezember 1997, Nr. 17
m) LANDESGESETZ vom 21. Jänner 1998, Nr. 1 —
n) LANDESGESETZ vom 11. August 1998, Nr. 8
o) LANDESGESETZ vom 11. August 1998, Nr. 9
p) LANDESGESETZ vom 3. Mai 1999, Nr. 1
q) Landesgesetz vom 9. August 1999, Nr. 7
r) LANDESGESETZ vom 31. Jänner 2001, Nr. 2
s) LANDESGESETZ vom 28. Juli 2003, Nr. 12
t) Landesgesetz vom 8. April 2004, Nr. 1
u) LANDESGESETZ vom 8. April 2004, Nr. 1
u) LANDESGESETZ vom 23. Dezember 2004, Nr. 10
v) Landesgesetz vom 22. Juli 2005, Nr. 5
v) LANDESGESETZ vom 31. Jänner 2001, Nr. 2
w) Landesgesetz vom 23. Dezember 2005, Nr. 13
x) LANDESGESETZ vom 20. Juli 2006, Nr. 7 —
y) LANDESGESETZ vom 20. Dezember 2006, Nr. 15
Bestimmungen im Bereich der Einnahmen
Bestimmungen im Bereich der Ausgaben
Andere Bestimmungen
B Landessteuern
C Lokalfinanzen
D Landeshaushalt
E - Außeretatmäßige Verbindlichkeit
IX Fremdenverkehr und Gastgewerbe
X Fürsorge und Wohlfahrt
XI Gaststätten
XII Gemeinnutzungsrechte
XIII Forstwirtschaft
XIV Gesundheitswesen und Hygiene
XV Gewässernutzung
XVI Handel
XVII Handwerk
XVIII Grundbuch und Kataster
XIX Jagd und Fischerei
XX Brandverhütung und Bevölkerungsschutz
XXI Kindergärten
XXII Kultur
XXIII Landesämter und Personal
XXIV Landschaftsschutz und Umweltschutz
XXV Landwirtschaft
XXVI Lehrlingswesen
XXVII Messen und Märkte
XXVIII Öffentliche Bauaufträge, Lieferungen und Dienstleistungen
XXIX Öffentliche Veranstaltungen
XXX Raum und Landschaft
XXXI Rechnungswesen
XXXII Sport und Freizeitgestaltung
XXXIII Straßenwesen
XXXIV Transportwesen
XXXV Unterricht
XXXVI Vermögen
XXXVII Wirtschaft
XXXVIII Wohnbauförderung
XXXIX Gesetze mit verschiedenen Bestimmungen (Omnibus)
Beschlüsse der Landesregierung
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Beschluss vom 21. Januar 2013, Nr. 103
Beschluss vom 28. Januar 2013, Nr. 112
Beschluss vom 28. Januar 2013, Nr. 134
Beschluss vom 4. Februar 2013, Nr. 186
Beschluss vom 11. Februar 2013, Nr. 195
Beschluss vom 11. Februar 2013, Nr. 210
Beschluss vom 11. Februar 2013, Nr. 236
Beschluss vom 18. Februar 2013, Nr. 249
Beschluss vom 18. Februar 2013, Nr. 254
Beschluss vom 25. Februar 2013, Nr. 303
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Beschluss vom 30. September 2013, Nr. 1414
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Beschluss Nr. 1869 vom 29.05.2006
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T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 172 del 19.04.2006
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T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 320 del 26.07.2006
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T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 352 del 05.09.2006
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06/02/2006 - Beschluss Nr. 307 vom 06.02.2006
27/02/2006 - Beschluss Nr. 675 vom 27.02.2006
13/02/2006 - Beschluss Nr. 428 vom 13.02.2006
13/03/2006 - Beschluss Nr. 858 vom 13.03.2006
06/02/2006 - Beschluss Nr. 335 vom 06.02.2006
30/01/2006 - Beschluss Nr. 217 vom 30.01.2006
03/04/2006 - Beschluss Nr. 1148 vom 03.04.2006
18/04/2006 - Beschluss Nr. 1354 vom 18.04.2006
10/04/2006 - Beschluss Nr. 1271 vom 10.04.2006
02/05/2006 - Beschluss Nr. 1485 vom 02.05.2006
11/08/2006 - Beschluss Nr. 2858 vom 11.08.2006
10/04/2006 - Beschluss Nr. 1262 vom 10.04.2006
27/03/2006 - Beschluss vom 27. März 2006, Nr. 902
13/03/2006 - Beschluss Nr. 801 vom 13.03.2006
03/04/2006 - Beschluss Nr. 1107 vom 03.04.2006
27/03/2006 - Beschluss vom 27. März 2006, Nr. 1022
18/04/2006 - Beschluss vom 18. April 2006, Nr. 1347
06/06/2006 - Beschluss Nr. 1986 vom 06.06.2006
06/06/2006 - Beschluss Nr. 2033 vom 06.06.2006
06/06/2006 - Beschluss Nr. 1998 vom 06.06.2006
10/04/2006 - Beschluss Nr. 1193 vom 10.04.2006
29/05/2006 - Beschluss Nr. 1869 vom 29.05.2006
19/06/2006 - Beschluss Nr. 2215 vom 19.06.2006
20/11/2006 - Beschluss Nr. 4260 vom 20.11.2006
29/12/2006 - Beschluss Nr. 5106 vom 29.12.2006
10/07/2006 - Beschluss Nr. 2546 vom 10.07.2006
27/11/2006 - Beschluss Nr. 4332 vom 27.11.2006
25/09/2006 - Beschluss Nr. 3401 vom 25.09.2006
09/01/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 4 vom 09.01.2006
26/01/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 26 vom 26.01.2006
27/01/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 41 vom 27.01.2006
03/03/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 94 vom 03.03.2006
10/04/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 166 vom 10.04.2006
19/04/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 174 vom 19.04.2006
19/04/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 175 vom 19.04.2006
12/05/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 223 vom 12.05.2006
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08/06/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 254 vom 08.06.2006
24/07/2006 - Beschluss Nr. 2673 vom 24.07.2006
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30/10/2006 - Beschluss Nr. 3922 vom 30.10.2006
06/11/2006 - Beschluss Nr. 4047 vom 06.11.2006
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18/12/2006 - Beschluss Nr. 4830 vom 18.12.2006
29/12/2006 - Beschluss Nr. 5071 vom 29.12.2006
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16/02/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 59 del 16.02.2006
17/03/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 106 del 17.03.2006
05/04/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 167 del 05.04.2006
31/03/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 132 del 31.03.2006
31/03/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 134 del 31.03.2006
13/10/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 328 del 13.10.2006
27/10/2006 - Corte costituzionale - Ordinanza N. 345 del 27.10.2006
13/06/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 222 del 13.06.2006
13/10/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 327 del 13.10.2006
14/11/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 370 del 14.11.2006
19/12/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 423 del 19.12.2006
09/11/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 363 del 09.11.2006
19/12/2006 - Corte costituzionale - Ordinanza N. 430 del 19.12.2006
28/12/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 449 del 28.12.2006
07/12/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 405 del 07.12.2006
28/12/2006 - Corte costituzionale - Sentenza N. 447 del 28.12.2006
02/01/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 1 del 02.01.2006
09/10/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 4 del 09.10.2006
17/01/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 21 del 17.01.2006
26/01/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 25 del 26.01.2006
19/01/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 23 del 19.01.2006
27/01/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 34 del 27.01.2006
06/02/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 50 del 06.02.2006
09/02/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 61 del 09.02.2006
27/02/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 80 del 27.02.2006
27/02/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 82 del 27.02.2006
26/01/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 28 del 26.01.2006
27/02/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 83 del 27.02.2006
08/03/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 102 del 08.03.2006
23/03/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 115 del 23.03.2006
23/03/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 117 del 23.03.2006
29/03/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 135 del 29.03.2006
19/04/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 173 del 19.04.2006
19/04/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 174 del 19.04.2006
14/03/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 108 del 14.03.2006
20/04/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 178 del 20.04.2006
29/03/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 136 del 29.03.2006
20/04/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 181 del 20.04.2006
19/04/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 172 del 19.04.2006
20/04/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 179 del 20.04.2006
27/04/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 188 del 27.04.2006
11/05/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 213 del 11.05.2006
29/05/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 244 del 29.05.2006
29/05/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 245 del 29.05.2006
08/06/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 250 del 08.06.2006
08/06/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 254 del 08.06.2006
20/06/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 272 del 20.06.2006
21/06/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 275 del 21.06.2006
22/06/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 280 del 22.06.2006
04/07/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 289 del 04.07.2006
27/06/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 27. Juni 2006, Nr. 28
06/10/2006 - KOLLEKTIVVERTRAG vom 6. Oktober 2006
12/01/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 12. Jänner 2006, Nr. 1
12/01/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 12. Jänner 2006, Nr. 2
27/01/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 27. Jänner 2006 , Nr. 4
27/01/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 27. Jänner 2006, Nr. 5
22/02/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 22. Februar 2006, Nr. 7
22/02/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 22. Februar 2006, Nr. 8
20/03/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 20. März 2006, Nr. 13
04/04/2006 - Gesetzesvertretendes Dekret vom 4. April 2006, Nr. 176
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12/04/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 12. April 2006, Nr. 17
12/04/2006 - GESETZESVERTRETENDES DEKRET vom 12. April 2006, Nr. 168
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02/05/2006 - Beschluss der Landesregierung vom 2. Mai 2006, Nr. 1438
03/05/2006 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 3. Mai 2006, Nr. 19
19/05/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 19. Mai 2006, Nr. 23
22/05/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 22. Mai 2006, Nr. 24
22/05/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 22. Mai 2006, Nr. 25
08/06/2006 - Kollektivvertrag vom 8. Juni 2006
12/06/2006 - Landesgesetz vom 12. Juni 2006, Nr. 5
21/06/2006 - Kollektivvertrag vom 21. Juni 2006
27/06/2006 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 27. Juni 2006, Nr. 30
03/07/2006 - Landesgesetz vom 3. Juli 2006, Nr. 6
19/07/2006 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 19. Juli 2006, Nr. 34
20/07/2006 - Landesgesetz vom 20. Juli 2006, Nr. 7
20/07/2006 - Landesgesetz vom 20. Juli 2006, Nr. 8
25/07/2006 - Gesetzesvertretendes Dekret vom 25. Juli 2006, Nr. 245
31/07/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 31. Juli 2006, Nr. 38
07/08/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 337 vom 07.08.2006
10/08/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 10. August 2006, Nr. 39
10/08/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 10. August 2006, Nr. 40
30/08/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 30. August 2006, Nr. 43
14/09/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 14. September 2006, Nr. 47
02/10/2006 - LANDESGESETZ vom 2. Oktober 2006, Nr. 9
04/10/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 4. Oktober 2006, Nr. 51
06/10/2006 - Kollektivvertrag vom 6. Oktober 2006
09/10/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 9. Oktober 2006, Nr. 52
10/10/2006 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 10. Oktober 2006, Nr. 53
13/10/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 13. Oktober 2006, Nr. 55
16/10/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 16. Oktober 2006, Nr. 57
18/10/2006 - Landesgesetz vom 18. Oktober 2006, Nr. 10
18/10/2006 - Landesgesetz vom 18. Oktober 2006, Nr. 11
18/10/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 18. Oktober 2006, Nr. 58
25/10/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 25. Oktober 2006, Nr. 60
07/11/2006 - Gesetzesvertretendes Dekret vom 7. November 2006, Nr. 289
13/11/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 13. November 2006 , Nr. 62
16/11/2006 - Landesgesetz vom 16. November 2006, Nr. 13
16/11/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 16. November 2006, Nr. 63
16/11/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 16. November 2006, Nr. 65
28/11/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 28. November 2006, Nr. 67
28/11/2006 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 28. November 2006, Nr. 68
28/11/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 427 vom 28.11.2006
04/12/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 4. Dezember 2006, Nr. 70
04/12/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 4. Dezember 2006, Nr. 72
11/12/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 11. Dezember 2006, Nr. 75
13/12/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 438 vom 13.12.2006
20/12/2006 - LANDESGESETZ vom 20. Dezember 2006, Nr. 15
20/12/2006 - Landesgesetz vom 20. Dezember 2006, Nr. 15
20/12/2006 - Landesgesetz vom 20. Dezember 2006, Nr. 16
21/12/2006 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 469 vom 21.12.2006
17/07/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 299 del 17.07.2006
26/07/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 320 del 26.07.2006
28/07/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 327 del 28.07.2006
05/09/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 352 del 05.09.2006
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12/09/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 355 del 12.09.2006
25/09/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 360 del 25.09.2006
27/10/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 388 del 27.10.2006
27/09/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 370 del 27.09.2006
27/10/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 387 del 27.10.2006
20/11/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 416 del 20.11.2006
27/10/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 391 del 27.10.2006
17/11/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 414 del 17.11.2006
22/11/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 418 del 22.11.2006
22/11/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 419 del 22.11.2006
04/12/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 430 del 04.12.2006
06/12/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 433 del 06.12.2006
13/12/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 446 del 13.12.2006
07/12/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 436 del 07.12.2006
14/12/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 449 del 14.12.2006
14/12/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 448 del 14.12.2006
29/12/2006 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 481 del 29.12.2006
13/09/2006 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 13. September 2006, Nr. 46 —
20/04/2006 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 20. April 2006, Nr. 18 —
06/06/2006 - Kollektivvertragvom 6. Oktober 2006
14/09/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 14. September 2006, Nr. 213/1.4
16/11/2006 - Landesgesetz vom 16. November 2006, Nr. 12
20/03/2006 - Landesgesetz vom 20. März 2006, Nr. 2
20/07/2006 - LANDESGESETZ vom 20. Juli 2006, Nr. 7 —
08/03/2006 - Bereichsvertragvom 8. März 2006
23/05/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 23. Mai 2006, Nr. 26
24/07/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 24. Juli 2006, Nr. 35
26/05/2006 - Landesgesetz vom 26. Mai 2006, Nr. 4
20/07/2006 - Landesgesetz vom 20. Juli 2006, Nr. 7
18/05/2006 - Landesgesetz vom 18. Mai 2006, Nr. 3
13/11/2006 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 13. November 2006, Nr. 61 —
20/03/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 20. März 2006, Nr. 12 —
10/07/2006 - Dekret des Landeshauptmanns vom 10. Juli 2006, Nr. 33
13/12/2006 - Landesgesetz vom 13. Dezember 2006, Nr. 14
30/01/2006 - Landesgesetz vom 30. Jänner 2006, Nr. 1
2005
2004
2003
2002
2001
2000
10/07/2000 - Beschluss Nr. 2485 vom 10.07.2000
07/02/2000 - Beschluss Nr. 285 vom 07.02.2000
06/11/2000 - Beschluss Nr. 4125 vom 06.11.2000
23/10/2000 - Beschluss Nr. 3946 vom 23.10.2000
31/07/2000 - Beschluss Nr. 2830 vom 31.07.2000
27/03/2000 - Beschluss Nr. 997 vom 27.03.2000
16/10/2000 - Beschluss Nr. 3871 vom 16.10.2000
13/11/2000 - Beschluss Nr. 4226 vom 13.11.2000
04/12/2000 - Beschluss Nr. 4606 vom 04.12.2000
29/12/2000 - Beschluss Nr. 5292 vom 29.12.2000
18/12/2000 - Beschluss Nr. 4826 vom 18.12.2000
24/01/2000 - Beschluss Nr. 152 vom 24.01.2000
08/05/2000 - Beschluss Nr. 1565 vom 08.05.2000
28/02/2000 - Beschluss Nr. 627 vom 28.02.2000
21/02/2000 - Beschluss Nr. 464 vom 21.02.2000
23/10/2000 - Beschluss Nr. 3926 vom 23.10.2000
21/02/2000 - Beschluss Nr. 515 vom 21.02.2000
19/06/2000 - Beschluss Nr. 2185 vom 19.06.2000
14/02/2000 - Beschluss Nr. 387 vom 14.02.2000
28/02/2000 - Beschluss Nr. 622 vom 28.02.2000
07/02/2000 - Beschluss Nr. 211 vom 07.02.2000
21/02/2000 - Beschluss Nr. 442 vom 21.02.2000
07/02/2000 - Beschluss Nr. 252 vom 07.02.2000
28/02/2000 - Beschluss Nr. 626 vom 28.02.2000
10/04/2000 - Beschluss Nr. 1172 vom 10.04.2000
08/05/2000 - Beschluss Nr. 1541 vom 08.05.2000
17/04/2000 - Beschluss Nr. 1267 vom 17.04.2000
17/04/2000 - Beschluss Nr. 1317 vom 17.04.2000
10/04/2000 - Beschluss Nr. 1166 vom 10.04.2000
15/05/2000 - Beschluss Nr. 1690 vom 15.05.2000
05/06/2000 - Beschluss Nr. 1968 vom 05.06.2000
05/06/2000 - Beschluss Nr. 2031 vom 05.06.2000
11/08/2000 - Beschluss Nr. 3028 vom 11.08.2000
11/08/2000 - Delibera N. 3028 del 11.08.2000
13/06/2000 - Beschluss Nr. 2140 vom 13.06.2000
20/03/2000 - Beschluss Nr. 887 vom 20.03.2000
03/06/2000 - Beschluss Nr. 2403 vom 03.06.2000
17/07/2000 - Beschluss Nr. 2612 vom 17.07.2000
20/03/2000 - Beschluss Nr. 888 vom 20.03.2000
02/10/2000 - Beschluss Nr. 3636 vom 02.10.2000
13/11/2000 - Beschluss Nr. 4259 vom 13.11.2000
13/11/2000 - Beschluss Nr. 4322 vom 13.11.2000
04/09/2000 - Beschluss Nr. 3273 vom 04.09.2000
11/12/2000 - Beschluss Nr. 4732 vom 11.12.2000
19/06/2000 - Beschluss Nr. 2214 vom 19.06.2000
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04/12/2000 - Beschluss Nr. 4608 vom 04.12.2000
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09/10/2000 - Beschluss Nr. 3769 vom 09.10.2000
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10/02/2000 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 27 vom 10.02.2000
14/01/2000 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 5 vom 14.01.2000
19/01/2000 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 11 vom 19.01.2000
10/02/2000 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 28 vom 10.02.2000
06/03/2000 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 60 vom 06.03.2000
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28/08/2000 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 240 vom 28.08.2000
18/09/2000 - Beschluss Nr. 3384 vom 18.09.2000
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25/09/2000 - Beschluss Nr. 3489 vom 25.09.2000
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30/09/2000 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 277 del 30.09.2000
30/09/2000 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 279 del 30.09.2000
30/09/2000 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 280 del 30.09.2000
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16/10/2000 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 300 del 16.10.2000
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14/01/2000 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 5 vom 14.01.2000
14/01/2000 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 5 vom 14.01.2000
05/09/2000 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 5. September 2000, Nr. 4/16.1
23/08/2000 - KOLLEKTIVVERTRAG vom 23. August 2000
28/08/2000 - BEREICHSABKOMMEN vom 28. August 2000
23/02/2000 - KOLLEKTIVVERTRAG vom 23. Februar 2000
23/08/2000 - KOLLEKTIVVERTRAG vom 23. August 2000
28/08/2000 - BEREICHSABKOMMEN vom 28. August 2000
23/08/2000 - KOLLEKTIVVERTRAG vom 23. August 2000
28/08/2000 - BEREICHSABKOMMEN vom 28. August 2000
28/08/2000 - BEREICHSABKOMMEN vom 28. August 2000
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01/08/2000 - Vertrag vom 1. August 2000
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12/05/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 12. Mai 2000, Nr. 20
04/01/2000 - Landesgesetz vom 4. Jänner 2000, Nr. 1
04/01/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 4. Jänner 2000, Nr. 1
18/01/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 18. Jänner 2000, Nr. 2
25/01/2000 - Landesgesetz vom 25. Jänner 2000, Nr. 2
25/01/2000 - Landesgesetz vom 25. Jänner 2000, Nr. 3
11/02/2000 - LANDESGESETZ vom 11. Februar 2000, Nr. 4
17/02/2000 - Landesgesetz vom 17. Februar 2000, Nr. 5
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25/02/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 25. Februar 2000, Nr. 5
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09/03/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 9. März 2000, Nr. 8
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23/03/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 23. März 2000, Nr. 10
27/03/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 27. März 2000, Nr. 11
29/03/2000 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 29. März 2000, Nr. 12
29/03/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 29. März 2000, Nr. 13
03/04/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 3. April 2000, Nr. 15
05/04/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 5. April 2000, Nr. 17
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12/05/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 12. Mai 2000, Nr. 20
17/05/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 17. Mai 2000, Nr. 21
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25/05/2000 - Landesgesetz vom 25. Mai 2000, Nr. 11
29/05/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 29. Mai 2000, Nr. 23
30/05/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 30. Mai 2000, Nr. 24
30/05/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 30. Mai 2000, Nr. 25
02/06/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 2. Juni 2000, Nr. 26
05/07/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 5. Juli 2000, Nr. 27
17/07/2000 - Kollektivvertrag vom 17. Juli 2000
23/08/2000 - Kollektivvertrag vom 23. August 2000
23/08/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 23. August 2000, Nr. 31
29/08/2000 - Landesgesetz vom 29. August 2000, Nr. 13
29/08/2000 - Landesgesetz vom 29. August 2000, Nr. 14
06/09/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 6. September 2000, Nr. 33
08/09/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 8. September 2000, Nr. 35
06/10/2000 - Gesetzesvertretendes Dekret vom 6. Oktober 2000, Nr. 319
11/10/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 11. Oktober 2000, Nr. 37
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09/11/2000 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 325 vom 09.11.2000
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17/07/2000 - Kollektivvertrag vom 17. Juli 2000
06/04/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 6. April 2000, Nr. 18
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04/12/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 4. Dezember 2000, Nr. 48
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04/05/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 4. Mai 2000, Nr. 19 —
30/10/2000 - Dekret des Landeshauptmanns vom 30. Oktober 2000, Nr. 39
29/06/2000 - Landesgesetz vom 29. Juni 2000, Nr. 12
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