1. Il Comitato esercita, nell’ambito territoriale del distretto sanitario e sociale, le seguenti funzioni consultive e di collegamento:
a) promuove, in un’ottica orientata al lavoro di comunità a livello socio-sanitario, il collegamento in rete sovraterritoriale e tematico di tutte le istituzioni e organizzazioni pubbliche e private attive nell’ambito territoriale del distretto, e in particolare:
1) formula suggerimenti per i servizi sanitari e sociali, in particolare per la redazione di programmi e relazioni;
2) promuove iniziative idonee a favorire il coordinamento a livello locale tra gli interventi di carattere sociale e sanitario, e quelli delle strutture formative, delle istituzioni pubbliche e private e del volontariato;
3) segnala potenzialità ed eventuali disfunzioni dell’offerta a livello locale e formula eventuali proposte;
4) valuta a cadenza regolare gli interventi attuati nell’ambito territoriale del distretto e le iniziative promosse dal Comitato stesso;
5) propone interventi di informazione e di sensibilizzazione della popolazione volti a favorire la cultura della solidarietà e il radicamento di temi sociali in ogni settore della vita della comunità;
6) sostiene la partecipazione della cittadinanza e le iniziative proprie di interessati, famiglie, gruppi di mutuo-aiuto e associazioni di volontariato;
b) può presentare interrogazioni scritte alle Giunte comprensoriali e comunali, ai responsabili dei comprensori sanitari e a quelli delle strutture formative e culturali;
c) redige entro il 30 settembre di ogni anno un programma triennale con macro-obiettivi e un programma specifico per l’anno successivo, sui quali i distretti sociale e sanitario esprimono un parere motivato. Contenuti valutati negativamente devono essere motivati e il Comitato di distretto ha diritto di essere sentito al riguardo; se il parere negativo è confermato nonostante l’audizione, il Comitato può, entro il termine di un mese, presentare una rielaborazione di tali contenuti o una proposta alternativa.