In vigore al

RICERCA:

In vigore al: 31/10/2020

a) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 24 settembre 1998, n. 281)
Programmi d'esame per gli esami di fine apprendistato/lavorante artigiano per le professioni di falegname, carpentiere in legno, congegnatore meccanico e fabbro, lattoniere, muratore, piastrellista, pittore e verniciatore, sarto da donna e sarto da uomo

1)

Pubblicato nel B.U. 1° dicembre 1998, n. 50.

Art. 1 (Programmi d'esame per gli esami di fine apprendistato/lavorante artigiano)

(1) I programmi d'esame per gli esami di fine apprendistato/lavorante artigiano per le professioni di falegname, carpentiere in legno, congegnatore meccanico e fabbro, lattoniere, muratore, piastrellista, pittore e verniciatore, sarto da donna e sarto da uomo, allegati a questo decreto e che formano parte integrante dello stesso sono emanati.

Art. 2 (Entrata in vigore)

(1) L'entrata in vigore di questi programmi d'esame è fissata con la sessione estiva 1999 dell'anno scolastico 1998/99.

Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

I. Falegname

L'esame di lavorante artigiano per la professione di falegname è composto da due parti

1) un esame pratico consistente

  • a)  in un saggio d' esame
  • b)  e nelle prove lavorative - esame di lavorante artigiano;

2) un colloquio tecnico-professionale (durata: 30 min. ca. per candidato).

1) Esame pratico:

a) Il saggio d'esame
Per l'esame pratico il candidato produce in maniera del tutto autonoma nella sua azienda un saggio d'esame da consegnare per principio 3 giorni prima dell'esame pratico nella scuola professionale. Al saggio sono da allegare il disegno di costruzione, la lista completa dei materiali e il calcolo inerente al saggio fino al prezzo di vendita.

Scelta del saggio:

Il saggio deve essere il più possibile attinente all'ambito di attività nel quale l'apprendista è stato prevalentemente formato. È dunque possibile scegliere un mobile, una porta o una finestra. I saggi d'esame devono avere le caratteristiche di un lavoro particolare e non di tipo standard. Sono gradite costruzioni creative ed individuali.

Progetto di massima e disegno di costruzione:

La costruzione del saggio avviene secondo il progetto originale dell'apprendista in collaborazione con il maestro artigiano aziendale e l'insegnante in materia.

Il progetto di massima può essere disegnato in scala 1:10 o 1:20 in formato DIN A4 o DIN A3 e deve contenere i seguenti dettagli:

  • 1.  vista anteriore, laterale e dall' alto;
  • 2.  tipo di legno, giunzioni, tipo di ferramenta e trattamento superficiale sono da indicare per iscritto, pur non essendo questi vincolanti per il disegno di costruzione;
  • 3.  una denominazione programmata del pezzo da lavoro;
  • 4.  firma del maestro artigiano aziendale e del candidato.

Il progetto di massima è da consegnare al più tardi 2 mesi prima della data dell'esame all'insegnante competente della scuola professionale. Il disegno di costruzione deve essere controfirmata dal maestro artigiano aziendale e dall'insegnante di materia competente.

Il disegno di costruzione o di sezione parziale deve essere eseguito con matita o inchiostro di china su carta da disegno bianca o carta da lucidi in scala 1:1. Tratteggio, simboli, interpunzione e dimensionamento sono da apporre secondo la norma DIN 919.

Il disegno di costruzione deve contenere i seguenti dettagli:

  • -  sezione verticale (sezione altimetrica)
  • -  sezione orizontale (sezione trasversale)
  • -  sezione frontale
  • -  indicazioni precise dei materiali, delle misure e del tipo di trattamento superficiale
  • -  annotazione del maestro artigiano aziendale con firma e timbro
  • -  firma del candidato.

Disegni incompleti o scorretti non verranno corretti o completati dalla commissione d'esame.

Materiali: Oltre all'utilizzazione di legno da tronco scortecciato è permesso anche l'impiego di pannelli da trave, coperti tramite una protezione degli spigoli a regola d'arte.

Costruzione: Tutte le giunzioni sono da realizzare in maniera corrispondente al materiale e con sano giudizio artigianale. I cassetti fino alla grandezza normale hanno per principio incastri a coda di rondine.

Trattamento superficiale: Possono essere applicati tutti i tipi e tecniche di trattamento superficiale, preferendo sostanze ecologiche.

Criteri di valutazione per il saggio:

  • -  disegno di costruzione
  • -  lista dei materiali e calcolo
  • -  corpo incollato risp. infisso e simili
  • -  scelta dei materiali
  • -  precisione delle misure secondo il disegno di costruzione
  • -  cassetti, tiri ed adattatori
  • -  giunzioni - correttezza ed accuratezza
  • -  scelta ed applicazione delle ferramenta
  • -  superficie
  • -  visione complessiva

Per ciascun criterio verrà assegnato un punteggio massimo di 10 punti, il punteggio massimo complessivo sarà dunque di 100 punti. La valutazione finale avviene con voti, che vanno da 4 a 10; si possono dare anche voti intermedi.

Conversione del punteggio in voti:

100 punti = voto 10

90 punti = voto 9

80 punti = voto 8

70 punti = voto 7

60 punti = voto 6

50 punti = voto 5

40 punti o meno = voto 4

b) Prove lavorative - esame di lavorante artigiano

Questa parte dell'esame pratico si svolge sotto la sorveglianza della commissione d'esame in 12 ore (1 1/2 giorni).

L'argomento oggetto dell'esame e il luogo di svolgimento dello stesso verranno comunicati al candidato con l'invito all'esame. L'oggetto della prova lavorativa è definito dalla commissione esaminatrice. Tutti i candidati della medesima sessione d'esame che si presentano davanti alla stessa commissione esaminatrice devono svolgere la stessa prova pratica.

Il candidato deve presentarsi all'esame con gli indumento da lavoro prescritti e portare con sé il materiale e l'attrezzatura adatta.

Criteri di valutazione:

  • -  scelta dei materiali
  • -  ordine e maneggio di attrezzi e macchinari
  • -  precisione delle misure secondo il disegno di costruzione
  • -  corpo incollato risp. infisso e simili
  • -  precisione - cassetti, tiri ed adattatori
  • -  giunzioni - correttezza ed accuratezza
  • -  scelta ed applicazione delle ferramenta
  • -  superficie
  • -  visione complessiva
  •    suddivisione del tempo e razionalità del modo di lavorare

Per ciascun criterio verrà assegnato come per la valutazione del saggio d'esame un punteggio massimo di 10 punti. La valutazione finale avviene con voti, che vanno da 4 a 10; si possono dare anche voti intermedi. La conversione del punteggio in voti avviene come per il saggio d'esame.

Qualora il saggio o la prova lavorativa presentasse gravi errori tecnici, la commissione d'esame dovrà formare un giudizio finale negativo, nonostante una valutazione parziale positiva. La commissione dovrà in questo caso motivare la sua decisione nei confronti del candidato.

Qualora il saggio d'esame dovesse essere positivo, la prova lavorativa invece negativa, il candidato non è ammesso al colloquio tecnico - professionale; il voto positivo per il saggio d'esame può però essere riconosciuto.

L'esame pratico è considerato superato, se il saggio d'esame e le prove lavorative - esame di lavorante artigiano sono valutate positivamente.

Il voto finale per l'esame pratico risulta dalla media aritmetica della valutazione del saggio d'esame e delle prove lavorative e può essere espresso anche in decimali. 2)

2) Colloquio tecnico-professionale (durata: ca. 30 minuti per candidato):

Al colloquio tecnico-professionale è ammesso, chi ha superato l'esame pratico. Il colloquio tecnico-professionale parte dall'esame pratico ed ha come contenuto domande riguardanti le seguenti materie: calcolo professionale, scienza dei materiali, tecnologia, e disegno tecnico.

Al colloquio tecnico-professionale sono da presentare i documenti dell'anno scolastico finale.

Chi ha superato l'esame pratico ed il colloquio tecnico-professionale, ha superato l'esame di lavorante artigiano; egli ottiene un attestato d'esame e il diploma di lavorante artigiano.

Chi non supera il colloquio tecnico-professionale, ma ha superato l'esame pratico, deve ripetere soltanto il colloquio tecnico - professionale.

2)

La lettera b) è stata modificata dall'art. 1 del D.P.P. 6 giugno 2005, n. 22.

II. Carpentieri in legno

L'esame di lavorante artigiano per la professione di carpentiere in legno è composto da due parti:

  • a)  un esame pratico/prova di lavoro (tempo indicativo 8 ore)
  • b)  il colloquio tecnico-professionale (tempo indicativo ca. 20 - 30 min per candidato)

a) Esame pratico/prova di lavoro (tempo indicativo 8 ore)

L'esame pratico si svolge sotto sorveglianza della commissione d'esame nel tempo stabilito di 8 ore.

La prova di lavoro da eseguire dai candidati, viene definita dalla commissione d'esame e dovrebbe contenere diversi tipi di orditure di tetti con pendenze uguali e disuguali.

La complessità della prova lavorativa viene stabilita in modo tale, che un candidato di medie competenze tecniche sia in grado di eseguirla in 7 ore.

Il candidato deve presentarsi agli esami con gli indumenti da lavoro prescritti e portare con sé l'attrezzatura necessaria come anche i legnami occorrenti secondo la lista dei legni.

Criteri di valutazione

  • 1.  Esattezza e precisione della sezione o del calcolo secondo esempio
  • 2.  Misurazione dei pezzi di lavoro
  • 3.  Ordine e uso appropriato degli attrezzi
  • 4.  Esecuzione del pezzo in lavorazione; collegamenti, esattezza, pulizia
  • 5.  Visione generale del saggio d' esame
  • 6.  Fattore tempo

La commissione d'esame elaborando il tema d'esame stabilisce l'importanza dei singoli criteri di valutazione .

Le singole fasi lavorative vengono valutate costantemente; a questo proposito la commissione d'esame può ordinare delle brevi interruzioni lavorative. Il tempo d'interruzione viene comunque accreditato al candidato.

La valutazione avviene con voti, che vanno da 4 a 10; si possono dare anche voti intermedi.

L'esame pratico è da ritenersi superato, se la prova lavorativa e l'esecuzione lavorativa sono positivi.

Il voto finale dell'esame pratico si ottiene dalla media aritmetica della valutazione delle singole fasi lavorative e della valutazione finale della prova di lavoro e può essere espressa anche in decimali.

b) Colloquio tecnico professionale (ca. 20-30 min. per candidato)

Al colloquio tecnico-professionale è ammesso chi ha superato l'esame pratico. Il colloquio tecnico professionale parte dall'esame pratico ed ha come contenuto domande inerenti tutte le materie, in particolare però da calcolo professionale, scienza dei materiali, tecnologia e disegno tecnico.

Al colloquio tecnico professionale sono da presentare i documenti dell'anno finale. Anche i privatisti devono presentare il loro materiale di studio.

La valutazione avviene con voti da 4-10; sono ammessi anche decimali.

Chi ha superato l'esame pratico ed il colloquio tecnico-professionale, ottiene un attestato d'esame e il diploma di lavorante artigiano. Il voto finale dell'esame di lavorante artigiano si ottiene dalla media dei due voti parziali.

Chi non supera il colloquio tecnico professionale, ma ha superato l'esame pratico, deve ripetere soltanto il colloquio tecnico-professionale.

III. Congegnatore meccanico e fabbro

L'esame di lavorante artigiano per congegnatore mecc. e fabbro è composto da due parti:

  • a)  un esame pratico (durata complessiva 16 ore)
  • b)  un colloquio tecnico-professionale (durata ca. 20 minuti per candidato)

a) Esame pratico:

L'esame pratico consiste nella produzione di un disegno e di un saggio d'esame, che il candidato produce nel laboratorio della scuola professionale sotto sorveglianza della commissione d'esame in 12 ore fino a un massimo di 16 ore, cioè in due giorni lavorativi.

Il candidato deve presentarsi all'esame con gli indumenti da lavoro prescritti e portare con sé il disegno tecnico, il materiale e - se necessario - gli attrezzi adatti.

Scelta del saggio:

  • -  Il saggio deve essere attinente all' ambito di attività, nel quale l'apprendista è stato prevalentemente formato. Sono gradite costruzioni creative ed individuali. Il saggio deve essere un lavoro specifico-professionale, che dimostri difficoltà e capacità corrispondenti. La produzione del pezzo dovrà comportare l'applicazione di almeno 5 tecniche di lavorazione tipiche, altrimenti la commissione pretenderà dal candidato ulteriori prove lavorative.
  • -  Il candidato dovrà presentare alla commissione un mese prima dell' esame almeno uno e al massimo 3 disegni tecnici; la commissione d'esame sceglierà uno di questi per l'esame di lavorante artigiano. Eventualmente la commissione d'esame potrà chiedere cambiamenti, completamenti o correzioni. In questo caso il disegno tecnico adeguatamente modificato è da riconsegnare al più tardi due settimane prima dell'inizio dell'esame e da presentare per l'approvazione ad un membro della commissione d'esame.
  • -  Ove un candidato non presenti alcun disegno oppure ove nessun disegno da lui presentato, nonostante le modifiche apportate su richiesta della commissione, sia giudicato adatto dalla commissione ai fini dell' esame di fine apprendistato, la commissione stessa mette a disposizione del candidato un disegno. In questo caso, 2 settimane prima dell'inizio dell'esame, al candidato viene consegnata una distinta base del capolavoro da eseguire. Per poter mettere a disposizione un disegno ai candidati sprovvisti di disegno oppure con disegno inadeguato, ogni commissione tiene pronto almeno un disegno, uguale per tutti. Tutti gli utensili necessari, in questo caso, sono messi a disposizione dalla commissione.
  • -  Tutti i materiali per la produzione del saggio devono essere portati all' esame dal candidato stesso. La scelta dei materiali è libera.

Esecuzione pratica:

  • -  Il saggio deve essere concepito in maniera tale da poterlo completare in due giorni d' esame.
  • -  Se la realizzazione del saggio non dovesse comportare l' applicazione di almeno 5 tecniche lavorative, entro il tempo stabilito sono anche da eseguire eventuali prove lavorative. In questo caso la scuola professionale mette a disposizione il materiale necessario.

Valutazione:

Vengono valutati:

  • -  disegno tecnico: max. 10 punti
  • -  visione generale - funzionalità - sicurezza sul lavoro: max. 40 punti
  • -  precisione delle misure: max. 10 punti
  • -  tecniche lavorative: max. 40 punti
  • -  totale: max.100 punti
  • -  Tutte le tecniche lavorative adottate durante la realizzazione del saggio vengono valutate con un punteggio massimo di 8 punti, dalla somma delle 5 valutazioni migliori risulta il rispettivo punteggio (max.40 punti).
  • -  Qualora il candidato dovesse presentare nessun disegno o uno non adeguato per l' utilizzo nell'ambito dell'esame pratico (vedi sopra) non riceverà alcun punteggio per il "disegno tecnico".
  • -  La conversione della tabella di valutazione avviene con voti da 4 a 10, si possono anche dare voti intermedi (p.e. 73 punti   voto 7.3):
  • 0  - 40 punti   voto 4
  • 41  - 50 punti   voto 4.1 - 5
  • 51  - 60 punti   voto 5.1 - 6
  • 61  - 70 punti   voto 6.1 - 7
  • 71  - 80 punti   voto 7.1 - 8
  • 81  - 90 punti   voto 8.1 - 9
  • 91  - 100 punti voto 9.1 - 10

b) Colloquio tecnico-professionale (durata ca. 20 minuti)

Al colloquio tecnico - professionale è ammesso, chi ha superato l'esame pratico. Il colloquio tecnico parte dall'esame pratico ed ha come contenuto domande riguardanti le seguenti materie: calcolo professionale, scienza dei materiali, tecnologia, disegno tecnico, tutela dell'ambiente, regolamenti antiinfortunistici e norme di sicurezza.

Domande inerenti competenze tecniche relative a ditte o marchi sono da evitare. Il presidente della commissione provvederà al mantenimento di una buona atmosfera durante l'esame e farà attenzione ad un'equa distribuzione delle domande sui diversi settori. Viene consigliato alla commissione di scegliere anche domande tratte da questionari adeguati.

Al colloquio tecnico - professionale sono da presentare i documenti dell'anno scolastico finale, i raccoglitori ed il tabellario tecnico. Privatisti portano come supporto lavorativo un tabellario.

Chi ha superato l'esame pratico ed il colloquio tecnico-professionale, ha superato l'esame di lavorante artigiano; egli ottiene un attestato d'esame e il diploma di lavorante artigiano. Chi non supera il colloquio tecnico-professionale, ma ha superato l'esame pratico, deve ripetere soltanto il colloquio tecnico-professionale.

IV. Sarto da donna

L'esame di lavorante artigiano per la professione di sarto da donna è composto da due parti:

  • a)  un esame pratico/saggio (durata complessiva: 3 giorni à 8 ore, in più 3 ore per il disegno del taglio),
  • b)  un colloquio tecnico-professionale (durata ca.30 minuti per candidato).

a) Esame pratico (durata complessiva; 27 ore = 3 giorni a 8 ore, in più 3 ore per il disegno del taglio):

È composto da due parti:

  • 1.  Disegno del taglio: durata: tre ore
    Il candidato deve produrre un disegno per il taglio di un vestito con maniche in scala 1:3. Le misure vengono date, la tabella di calcolo può essere utilizzata. Strumenti da disegno e fogli da disegno devono essere portati dal candidato.
  • 2.  Saggio d' esame: durata: 24 ore (3 giorni a 8 ore)
    Successivamente al disegno del taglio viene confezionato il saggio d'esame.
    Come saggio d'esame il candidato deve produrre:
    • a)  un vestito o completo (non gonna o blusa) con le seguenti lavorazioni parziali:
    • -  una lavorazione raffinata del colletto (non scollato);
    • -  lavorazione della vita (non a sacco);
    • -  chiusura con bottoni o chiusura lampo;
    • -  completamente o parzialmente foderato;
    • -  maniche applicate (non maniche raglan, a kimono o a pipistrello);
    • -  fine manica, o con polsino, finta, mostra, risvolto o con spacco;
    • -  il vestito deve essere provvisto di tasche (non tasche applicate);
    • -  escluse sono stoffe Jersey o Jeans e pelle sintetica skai.
    • b)  Qualora il saggio (vestito) non dovesse presentare le difficoltà richieste è da confezionare un campione in stoffa con le seguenti lavorazioni parziali.
    • -  asole a pistagna ed asole da sarto (almeno due esempi per asola);
    • -  revers con nastro per bordo e lavorazione tecnica da sartoria;
    • -  taschino anteriore o taschino paspol, semitaschino paspol, taschino Francoforte, tasca a patta;
    • -  lacci o chiusura lampo;
    • -  orlo con spacco ad angolo da lettera;
    • -  confezione cintura a scelta

Tempo massimo per le lavorazioni parziali: 8 ore

Per garantire un procedimento indisturbato della fase di lavoro tutti gli accessori necessari debbono essere portati dal candidato:

  • 1.  schizzo e descrizione del vestito;
  • 2.  modello su carta del saggio;
  • 3.  foglio con le misure di larghezza e lunghezza;
  • 4.  stoffa sufficiente per gli eventuali lavori parziali e per il taglio autonomo di parti da passamaneria

Il capo vestiario deve essere tagliato dal maestro artigiano, messo in prova e, di nuovo disfatto, portato all'esame.

Tutte le tecniche di lavorazione (scorrere o copiare, incollare) debbono essere eseguite durante l'esame.

Criteri di valutazione:

Nella valutazione si tiene conto in particolar modo di:

  • 1.  esatta e pulita esecuzione del lavoro;
  • 2.  produzione secondo il modello
  • 3.  capacità artigianale alla moda;
  • 4.  modifiche a regola d' arte
  • 5.  maneggio degli strumenti e macchine;
  • 6.  rispetto delle norme di prevenzione infortuni e delle norme di sicurezza;
  • 7.  scelta del materiale;
  • 8.  stiratura a regola d' arte;
  • 9.  visione generale;

La valutazione avviene con voti, da 4 a 10; si possono dare anche voti intermedi.

b) Il colloquio tecnico professionale(durata circa 30 minuti)

Al colloquio è ammesso, chi ha superato l'esame pratico.

Il colloquio tecnico professionale prende spunto dall'esame pratico e contiene domande riguardanti le seguenti materie: calcolo professionale, scienza dei materiali, tecnologia, disegno tecnico professionale.

Debbono essere presentati un calcolo preliminare del capo d'esame e il materiale di studio della classe finale.

Chi ha superato l'esame pratico ed il colloquio tecnico-professionale, ha superato l'esame di lavorante artigiano ed ottiene un attestato d'esame e il diploma di qualifica di lavorante artigiano.

Chi non supera il colloquio tecnico-professionale, ma ha superato l'esame pratico, deve ripetere soltanto il colloquio tecnico-professionale.

V. Sarto da uomo

L'esame per la professione di sarto da uomo è composto da due parti:

  • a)  un esame pratico/saggio (durata complessiva: 24 ore = 3 giorni à 8 ore),
  • b)  un colloquio tecnico (durata ca. 30 minuti per candidato).

a) Esame pratico(durata complessiva: 24 ore = 3 giorni à 8 ore)

Come saggio sono da confezionare dal candidato:

  • 1)  un paio di pantaloni su misura
  • 2)  una giacca da uomo per la prima prova e
  • 3)  disegni per il taglio di un paio di pantaloni su misura (modello su carta e misura originale)

1) I pantaloni confezionati devono presentare le seguenti lavorazioni:

  • -  Fodera pantaloni interna (almeno fino a 10 cm sotto il ginocchio)
  • -  Tasche laterali con con paspol doppio
  • -  Una tasca posteriore con pattina e asola
  • -  lavorazione della chiusura con bottoni o cerniera lampo
  • -  rifinitura con passamaneria o a scelta con passanti per cintura
  • -  un pezzo di fodera per un eventuale allungamento
  • -  orlo o risvolto con battiscarpa

2) La giacca confezionata per la prima prova deve presentare i seguenti lavori:

  • -  taschino da petto e due tasche laterali con paspol doppio e pattina
  • -  interno rivestito
  • -  sagoma con colletto inferiore di feltro e lino
  • -  orlo e bordo imbastito
  • -  manica per prova imbastita
  • -  la giacca da prova deve essere stirato

3) disegno di un pantalone su misura

  • -  modello tagliato in carta di un pantalone su misura

Per garantire un procedimento indisturbato delle fasi di lavoro, il candidato agli esami deve portare con se tutti gli accessori necessari e cioè:

  • 1.  foglio delle misure con lunghezza e larghezza (lunghezza del passo, della vita, larghezza d' orlo ecc.)
  • 2.  piccoli accessori, cerniera, filo, bottoni, interni ed altro
  • 3.  scampoli di stoffa per tagliare indipendentemente parti di passamaneria
  • 4.  carta da modello e tecnigrafi

I capi vestiario debbono venire presentati tagliati, però non debbono presentare nessun lavoro preliminare.

Criteri di valutazione:

Nella valutazione si tiene conto particolarmente di:

  • 1.  esatta e pulita esecuzione del lavoro;
  • 2.  capacità artigianale;
  • 3.  maneggio di strumenti e macchine;
  • 4.  rispetto delle norme di prevenzione infortuni e delle norme di sicurezza;
  • 5.  scelta del materiale;
  • 6.  stiratura a regola d' arte;
  • 7.  visione generale;

La valutazione avviene con voti, da 4 a 10; si possono dare anche voti intermedi.

b) Il colloquio tecnico-professionale (durata circa 30 minuti)

Al colloquio è ammesso, chi ha superato l'esame pratico.

Il colloquio tecnico professionale prende spunto dall'esame pratico e contiene domande riguardanti le seguenti materie: calcolo professionale, scienza dei materiali, tecnologia, disegno tecnico professionale.

Debbono essere presentati un calcolo preliminare del capo d'esame e il materiale di studio della classe finale.

Chi ha superato l'esame pratico ed il colloquio tecnico-professionale, ha superato l'esame di lavorante artigiano ed ottiene un attestato d'esame e il diploma di lavorante artigiano.

Chi non supera il colloquio tecnico-professionale, ma ha superato l'esame pratico, deve ripetere soltanto il colloquio tecnico-professionale.

VI. Lattoniere

L'esame di lavorante artigiano per la professione di lattoniere è composto da due parti:

  • a)  un esame pratico (durata complessiva: 24 ore)
  • b)  un colloquio tecnico-professionale (durata: ca. 20 minuti per candidato)

a) Esame pratico:

Il contenuto dell'esame pratico di lavorante artigiano consiste nella produzione secondo un proprio progetto di un saggio d'esame di miniuteria progettato autonomamente entro un tempo massimo di 16 ore e di un secondo saggio d'esame (lavoro di lattoneria edile), proposto dalla commissione d'esame, entro un tempo massimo di 8 ore.

Il candidato produce i saggi d'esame nel laboratorio della scuola professionale sotto sorveglianza della commissione d'esame.

Il candidato deve presentarsi all'esame con gli indumenti da lavoro prescritti, il disegno tecnico, il materiale e - se necessario - gli attrezzi adatti.

Lavoro di minuteria:

La commissione d'esame rende noto 3 mesi prima dell'inizio dell'esame il tema di minuteria con le misure minime e massime e le tecniche di lavorazione da adottare (p.e. vaso di fiori; mass. 400 x 200, min. 200 x 70; tecniche di lavorazione: arrotondare, rinforzamento del bordo, aggraffatura del fondo e saldatura).

Il candidato dovrà consegnare 6 settimane prima dell'esame perlomeno uno o al massimo 3 disegni tecnici con le accluse applicazioni; la commissione d'esame sceglierà uno di questi per l'esame di lavorante artigiano.

Eventualmente la commissione d'esame potrà chiedere cambiamenti, completamenti o correzioni. In questo caso il disegno tecnico adeguatamente modificato è da riconsegnare al più tardi due settimane prima dell'inizio dell'esame e da presentare per l'approvazione ad un membro della commissione d'esame.

Se il candidato non presentasse alcun disegno tecnico o se dopo le modifiche richieste dalla commissione d'esame nessun disegno dovesse risultare adeguato per l'utilizzo nell'ambito dell'esame, il primo giorno dell'esame pratico dalla commissione d'esame verrà messo a disposizione del candidato un disegno. In questo caso però il candidato riceverà 10 giorni prima dell'inizio dell'esame una lista di componenti per la costruzione del saggio, per poter procurare il materiale necessario. Per poter mettere un disegno tecnico a disposizione dei candidati che si trovassero senza un proprio disegno o con uno non adeguato, la commissione d'esame ne tiene pronto almeno uno. In questo caso tutti gli attrezzi necessari vengono messi a disposizione dalla scuola.

Tutti i materiali per la produzione del saggio devono essere portati all'esame dal candidato stesso. La scelta dei materiali è libera.

Lavoro di lattoneria edile:

Questo saggio d'esame verrà scelto tra i temi proposti dai membri della commissione. La scelta dei temi avviene in maniera corrispondente alle tecniche di lavorazione nelle quali l'apprendista è stato prevalentemente formato. Valutazione:

..........................................................Lavoro di minuteria......Lavoro di

............................................................................................lattoneria edile

disegno tecnico....................................max. 10 punti

visione generale - funzionalità
- sicurezza sul lavoro............................max. 10 punti ..............max. 15 punti

precisione delle misure..........................max. 10 punti ..............max. 15 punti

tecniche lavorative................................max. 20 punti ..............max. 20 punti

  • -  Qualora il candidato dovesse presentare nessun disegno o uno non adeguato per l' utilizzo nell'ambito dell'esame pratico (vedi sopra) non riceverà alcun punteggio per il "disegno tecnico".
  • -  Per superare la parte pratica dell' esame di lavorante artigiano, deve essere raggiunto per ognuno dei due saggi un punteggio minimo di 25 punti.
  • -  La conversione della tabella di valutazione avviene con voti da 4 a 10, si possono anche dare voti intermedi (p.e. 73 punti = voto 7.3):

0 - 40 punti........voto 4

41 - 50 punti......voto 4,1 - 5

51 - 60 punti .....voto 5,1 - 6

61 - 70 punti..... voto 6,1 - 7

71 - 80 punti .....voto 7.1 - 8

81 - 90 punti .....voto 8.1 - 9

91 - 100 punti ...voto 9,1 - 10

b) Colloquio tecnico-professionale (durata ca. 20 minuti)

Al colloquio tecnico - professionale è ammesso, chi ha superato l'esame pratico. Il colloquio tecnico parte dall'esame pratico ed ha come contenuto domande riguardanti le seguenti materie: calcolo professionale, scienza dei materiali, tecnologia, disegno tecnico, tutela dell'ambiente, regolamenti antiinfortunistici e norme di sicurezza.

Domande inerenti competenze tecniche relative a ditte o marchi sono da evitare. Il presidente della commissione provvederà al mantenimento di una buona atmosfera durante l'esame e farà attenzione ad un'equa distribuzione delle domande sui diversi settori. Viene consigliato alla commissione di scegliere anche domande tratte da questionari adeguati.

Al colloquio tecnico - professionale sono da presentare i documenti dell'anno scolastico finale, i raccoglitori ed il tabellario tecnico. Privatisti portano come supporto lavorativo un tabellario.

Chi ha superato l'esame pratico ed il colloquio tecnico-professionale, ha superato l'esame di lavorante artigiano; egli ottiene un attestato d'esame e il diploma di lavorante artigiano. Chi non supera il colloquio tecnico-professionale, ma ha superato l'esame pratico, deve ripetere soltanto il colloquio tecnico - professionale.

VII. Piastrellista

L'esame di lavorante artigiano per la professione di piastrellista è composto da due parti:

  • a)  un esame pratico (esecuzione singola, 12 ore)
  • b)  colloquio tecnico-professionale

a) Esame pratico:

L'esame pratico consiste nella posatura in opera di una parete su fondo sottile e di una piastrellatura a pavimento su fondo grosso secondo una pianta di esecuzione.

Indumenti da lavoro e gli attrezzi standard sono da portare con sé dal candidato.

Sono da eseguire:

  • -  costruzione di un arco con suddivisione, calcolo e posatura (fughe paralelle)
  • -  lavori di taglio secondo il piano di posa
  • -  sottofondo(pavimentazione) in pendenza con predisposizione scarico
  • -  installazione di profili angolari o "jolly"
  • -  fuga elastica (silicone)

Criteri di valutazione:

- pavimento: ......................5 punti

- fugatura: .........................4 punti

- lavori di taglio: .................5 punti

- arco: ..............................6 punti

totale: .............................20 punti

La conversione della tabella di valutazione avviene con voti da 4 a 10.

Valutazione in voti:

20 punti ...........10

18 punti..............9

16 punti..............8

14 punti .............7

12 punti .............6

10 punti .............5

8 punti................4

b) Colloquio tecnico-professionale (durata 30 minuti)

Al colloquio è ammesso colui che ha superato la prova pratica. Il colloquio tecnico - professionale ha come contenuto il lavoro eseguito nella prova pratica e in particolar modo domande delle materie del corso: scienza dei materiali, tecnologia, calcolo professionale, tutelala dell'ambiente, l'antiinfortunistica e le norme generali di sicurezza.

Al colloquio tecnico-professionale i candidati debbono portare con se le documentazioni scritte riguardanti l'anno scolastico finale.

Per privatisti, i quali possono accedere all'esame di lavorante artigiano dopo aver superato un esame di ammissione, vengono adottate le medesime condizioni.

Chi ha superato l'esame pratico ed il colloquio tecnico-professionale, ha superato l'esame di lavorante artigiano; egli ottiene un attestato d'esame e il diploma di lavorante artigiano. Chi non supera il colloquio tecnico-professionale, ma ha superato l'esame pratico, deve ripetere soltanto il colloquio tecnico-professionale.

VIII. Muratori

L'esame di lavorante artigiano per la professione artigianale del muratore è composto da due parti:

  • a)  un esame pratico (esecuzione singola, 12 ore)
  • b)  colloquio tecnico-professionale (circa 30 min. per candidato)

a) Esame pratico:

L'esame pratico è suddiviso in più sezioni tecnico-lavorative: opera in muratura- angolo in muratura retto con collegamenti a mattoni; intonaco - intonoco di fondo e di finitura a maltafine; cassaforma e armatura in tondino di ferro.

I temi d'esame elencati nell'allegato sono tratti dall'attività del muratore, nella quale l'apprendista viene formato, e in riferimento agli sopracitati contenuti. Essi vengono adottati alternatamente e possono essere rinnovati secondo lo stesso grado di difficoltà.

Il candidato deve presentarsi all'esame con gli indumenti da lavoro prescritti e deve portare con sé gli atrezzi adatti.

Criteri di valutazione per l'esame pratico: Opere in muratura a faccia vista con arco e cassaforme

  •   ...........................................................................tempo normale
  • a)  opere in muratura .............................................4,5 ore
  • b)  cassaforma e muratura dell' arco........................1,5 ore
  • c)  cassaforme calcestruzzo a faccia vista ...............2,5 ore
  • d)  intonaco e listello angolare.................................1,5 ore
  • e)  piegare e legare l' armatura.................................2,0 ore
  •   totale ..................................................................12,0 ore
  •   ...........................................................................punteggio
  • a)  opere in muratura..............................................12 punti
  • b)  cassaforma e muratura dell' arco..........................4 punti
  • c)  cassaforme calcestruzzo a faccia vista..................6 punti
  • d)  intonaco e listello angolare...................................4 punti
  • e)  piegare e legare l' armatura...................................4 punti
  •   totale ...................................................................30  punti

La conversione della tabella di valutazione avviene con voti da 4 a 10.

Valutazione in voti:

punteggio .........................voto

30 punti ............................10

27 punti ..............................9

24 punti ..............................8

20 punti ..............................7

15 punti ..............................6

12 punti ..............................5

b) Colloquio tecnico-professionale(durata ca. 30 min. per candidato)

Al colloquio tecnico-professionale è ammesso, chi ha superato la prova pratica. Il colloquio tecnico-professionale si basa sulla prova d'esame pratico ed ha come contenuti quesiti riguardanti le materie del piano del corso: scienza dei materiali, tecnologia, calcolo professionale, tutela dell'ambiente, antiinfortunistica e norme di sicurezza generali in cantiere.

Al colloquio i candidati hanno da portare con sé le documentazioni scritte riguardanti l'anno scolastico finale.

Per i privatisti, i quali possono accedere all'esame di lavorante artigiano dopo aver superato un esame di ammissione, vengono adottate le medesime condizioni.

Chi ha superato l'esame pratico ed il colloquio tecnico-professionale, ha superato l'esame di lavorante artigiano; egli ottiene un attestato d'esame e il diploma di lavorante artigiano. Chi non supera il colloquio tecnico-professionale, ma ha superato l'esame pratico, deve ripetere soltanto il colloquio tecnico-professionale. Allegati:

Temi per l'esame pratico (tempo: 12 ore)

Opera in muratura: in legatura in chiave KM 13;

Duplex 24 x 12 x 12 muratura a fughe piene;

rispettare l'altezza del corso;

Lavori d'intonaco:
muro da 24: intonaco di fondo fino al parapetto e intorno all'angolo, angolo arrotondato, fasce d'intonaco fino al parapetto;

muro da 12: intonaco di fondo e intonaco a malta variegata per tutta l'altezza; fasce d'intonaco e protezione angoli per tutta l'altezza, chiusura pulita ;

Architrave della finestra:
armatura di fondo con corsi di cinta e trasversali, un unica armatura trasversale; all'esterno fino al bordo superiore muro.

Opera in muratura:
in legatura in chiave KM 12,5;

Duplex 24 x 11,5 x 12 muratura a fughe piene;

rispettare l'altezza del corso;

Arco ribassato:
sopra la finestra - apertura della finestra: 76,5 - 46,5;

freccia: 8 cm; Imposta Kp: 86,1 cm;

Balcone:
in calcestruzzo a faccia vista, inclinazione della superficie esterna: 4%;

Lavori d'intonaco:
fasce d'intonaco per tutta l'altezza;

K = protezione angoli per tutta l'altezza

intonaco di fondo fino all'altezza del parapetto

Opera in muratura:
in legatura in chiave KM 12,5;

Duplex 24 x 11,5 x 12 muratura a fughe piene;

rispettare l'altezza del corso;

Arco ribassato:
sopra la finestra - (Ks) apertura della finestra: 76,5 / 45,5;

freccia: 8cm; Imposta Kp: 98 cm;

Muratura in cemento:
cassaforma per calcestruzzo a faccia vista all'esterno,

accennare cassaforma all'interno,

finestra con listelli triangolari all'esterno

Lavori d'intonaco:
intonaco di fondo all'esterno altezza: 52 cm;

protezione degli angoli sull'angolo esterno altezza: 50 cm;

angolo sinistro arrotondato.

Scala d'ingresso con pianerottolo e muratura

Sono da eseguire i seguenti lavori:

  • a)  cassaforme per la scala, il pianerottolo e l' architrave;
  • b)  costruzione delle opere murarie;
  • c)  prova intonaco;
  • d)  armatura dell' architrave.
    • a)  Sul lato sinistro della scala è da erigere un' armatura a parete piena.
      Sul lato destro della scala è da erigere un'armatura del zoccolo.
      Sul lato inferiore della scala e del pianerottolo: cassaforma piena.
      L'architrave è da armare in tutte le sue parti, escluse - le parti della testata.
    • b)  Muratura frontale (vedasi sezione e vista frontale) con incavo per la finestra e due montanti corti (25/25 cm) in muratura di mattoni 1,5 NF (Duplex) in malta di calce idraulica (eventualmente con aggiunta di una piccola quantità di pasta di calce).
    • c)  Le prove d' intonaco consistono in due tipi d'intonaco: intonaco a cazzuola e intonaco a vassoio senza intonaco di fondo. Le misure sono indicate nello schizzo.
    • d)  Cesto in tondino per l' architrave secondo il progetto d'armatura.

IX. Pittori e verniciatori

L'esame di lavorante artigiano per la professione del pittore e verniciatore è composto da due parti:

  • a)  un esame pratico (esecuzione singola, 16 ore)
  • b)  un colloquio tecnico-professionale

a) Esame pratico:

L'esame pratico consiste nelle seguenti 3 prove lavorative:

1. Lavoro su parete

A disposizione:

  • a)  Pannello truciolare 92 x 1,30
  • b)  Disegno in scala
  • c)  2 campioni di colori

Si richiede:

  • a)  Verniciatura a dispersione su pannello truciolare (se occorrente)
  • b)  Trasferimento del disegno in scale
  • c)  Riempimento del disegno con pittura, rendendo visibili i due modelli di colore in esatta riproduzione. In questo modo si ha contemporaneamente un accordo di colori, di cui si terrà conto nell' adozione complessiva dei colori. I campioni di colori devono essere fissati dopo aver terminato il lavoro in perfetto stato vicino ai colori miscelati.
  • d)  Scrittura murale

Come visibile dal disegno tecnico è da scrivere sul punto stabilito il nome del candidato (con nomi o cognome lunghi, si può scegliere solo il nome o un'abbreviazione)

Il ricalco di scrittura può essere preparato a casa (scuola)

Tipo di carattere (font): grottesco stretto o futura

Altezza carattere 12-16 cm

2. Tecnica di pittura decorativa

A disposizione:

Pannello prelavorato 0,70 x 1,00 m

Si richiede:

Esecuzione di una tecnica di pittura decorativa. La tecnica e la scelta dei colori è libera. Il lavoro viene valutato per l'utilizzazione, valore decorativo ed esecuzione.

3. Prova di tinteggiatura

Il pannello predisposto di una prima mano di colore deve essere su una fascia stuccato e rasato, fino ad avere una superficie completamente liscia e successivamente verniciato a pannello con un colore a piacimento.

La verniciatura di fondo non si fa per motivi di tempo.

Per l'esame pratico di lavorante artigiano per pittori e verniciatori sono da portare con sé dal candidato:

  • 1.  Pannello multistrato 0,70 x 1,00 m: Questo pannello è da predisporre in posizione adatta alla verniciatura, dimodochè durante l' esame si possa eseguire una qualsiasi tecnica di pittura decorativa, scrittura o altro. La struttura deve essere predisposta per la conseguente tecnica di pittura. La tecnica di pittura viene valutata in riferimento all'utilizzo, al valore decorativo e all'esecuzione.
  • 2.  Pannello pressofuso 0,40 x 0,80: Questo pannello dev' essere trattato solo con il colore di fondo (prima mano). Deve essere ulteriormente elaborato, come lavoro d'esame nel laboratorio scolastico.
  • 3.  Stampi di scrittura: Deve essere presentato il proprio nominativo come stampo di scrittura in carattere "grottesco" con una altrezza di cm. 12-16 (preparati a scuola). Sono da portare con sé gli attrezzi dispensabili per la pittura murale. Ulteriori attrezzi e materiali di colore sono a disposizione nel laboratorio scolastico. Se un candidato d' esame preferisce lavorare con i propri materiali portati con sé, questo è consentito.

Criteri di valutazione:

  •   ...................................................................punteggio mass.  
  • 1.  Lavoro su parete con scrittura...........................40
    Rimescolare .....................................................6
    Esecuzione-tecnica.-precisione..........................12
    Impostazione dei colori.....................................12
    Scrittura..........................................................10
  • 2.  Tecnica di pittura decorativa..............................24
    Valore decorativo...............................................6
    Tecnica-esecuzione...........................................12
    Grado di difficoltà..............................................6
  • 3.  Prova di tinteggiatura.........................................12
  •   Punteggio totale....................................................76

Valutazione in voti:

76 punti.............voto 10

68 punti.............voto 9

60 punti.............voto 8

52 punti.............voto 7

44 punti.............voto 6

b) Colloquio tecnico-professionale(durata ca. 30 min. per candidato)

Al colloquio è ammesso chi ha superato l'esame pratico. Il colloquio tecnico-professionale ha per contenuto la discussione nel lavoro pratico d'esame e prevalentemente domande sulle materie del programma d'insegnamento: scienza dei materiali, tecnologia, calcolo professionale, tutela dell'ambiente, prevenzione infortuni e norme generali di sicurezza.

Per il colloquio tecnico-professionale i candidati debbono presentare gli appunti scritti della classe finale.

Per i privatisti, che possono accedere all'esame di lavorante artigiano dopo aver superato l'esame di ammissione, valgono le stesse norme.

Chi ha superato l'esame pratico ed il colloquio tecnico-professionale, ha superato l'esame di lavorante artigiano; egli ottiene un attestato d'esame e il diploma di lavorante artigiano. Chi non supera il colloquio tecnico-professionale, ma ha superato l'esame pratico, deve ripetere soltanto il colloquio tecnico-professionale.

ActionActionNorme costituzionali
ActionActionNormativa provinciale
ActionActionI Alpinismo
ActionActionII Lavoro
ActionActionIII Miniere
ActionActionIV Comuni e comunità comprensoriali
ActionActionV Formazione professionale
ActionActionVI Difesa del suolo - opere idrauliche
ActionActionVII Energia
ActionActionVIII Finanze
ActionActionIX Turismo e industria alberghiera
ActionActionX Assistenza e beneficenza
ActionActionA Assistenza agli anziani
ActionActionB Servizio consultoriale per le famiglie
ActionActionC Asili nido - Assistenza domiciliare per l' infanzia
ActionActionD Famiglia, donne e gioventù
ActionActionE Provvidenze per le persone disabili
ActionActiona) LEGGE PROVINCIALE 17 settembre 1973, n. 59 —
ActionActionb) LEGGE PROVINCIALE 9 dicembre 1978, n. 65
ActionActionc) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 11 agosto 1980, n. 23 —
ActionActiond) LEGGE PROVINCIALE 16 agosto 1980, n. 33
ActionActione) Legge provinciale 30 giugno 1983, n. 20
ActionActionf) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 15 dicembre 1989, n. 32
ActionActiong) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 4 settembre 1990, n. 24
ActionActionh) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 20 dicembre 1990, n. 35
ActionActioni) LEGGE PROVINCIALE 8 aprile 1998, n. 3
ActionActionArt. 1
ActionActionArt. 2-3.   
ActionActionArt. 4   
ActionActionArt. 5-19.   
ActionActionArt. 20
ActionActionArt. 21
ActionActionArt. 22
ActionActionArt. 23   
ActionActionArt. 24   
ActionActionj) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 10 agosto 2001, n. 46
ActionActionk) Legge provinciale 21 maggio 2002, n. 7
ActionActionl) Decreto del Presidente della Provincia9 novembre 2009 , n. 54
ActionActionm) Legge provinciale 14 luglio 2015, n. 7
ActionActionn) Decreto del Presidente della Provincia 6 dicembre 2017, n. 44
ActionActiono) Decreto del Presidente della Provincia 2 febbraio 2018, n. 3
ActionActionp) Decreto del Presidente della Provincia 25 settembre 2020, n. 36
ActionActionF Interventi in materia di dipendenze
ActionActionG Interventi per gli invalidi civili e le persone non autosufficienti
ActionActionH Assistenza economica di base
ActionActionI Cooperazione allo sviluppo
ActionActionJ Servizi sociali
ActionActionK Previdenza integrativa
ActionActionL Volontariato
ActionActionM Emigrati
ActionActionXI Esercizi pubblici
ActionActionXII Usi civici
ActionActionXIII Ordinamento forestale
ActionActionXIV Igiene e sanità
ActionActionXV Utilizzazione acque pubbliche
ActionActionXVI Commercio
ActionActionXVII Artigianato
ActionActionXVIII Libro fondiario e catasto
ActionActionXIX Caccia e pesca
ActionActionXX Protezione antincendi e civile
ActionActionXXI Scuole materne
ActionActionXXII Cultura
ActionActionXXIII Uffici provinciali e personale
ActionActionXXIV Tutela del paesaggio e dell' ambiente
ActionActionXXV Agricoltura
ActionActionXXVI Apprendistato
ActionActionA
ActionActionB
ActionActionC
ActionActionD
ActionActiona) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 24 settembre 1998, n. 28
ActionActionArt. 1 (Programmi d'esame per gli esami di fine apprendistato/lavorante artigiano)
ActionActionArt. 2 (Entrata in vigore)
ActionActionI. Falegname
ActionActionII. Carpentieri in legno
ActionActionIII. Congegnatore meccanico e fabbro
ActionActionIV. Sarto da donna
ActionActionV. Sarto da uomo
ActionActionVI. Lattoniere
ActionActionVII. Piastrellista
ActionActionVIII. Muratori
ActionActionIX. Pittori e verniciatori
ActionActionE
ActionActionF
ActionActionG
ActionActionH
ActionActionI
ActionActionXXVII Fiere e mercati
ActionActionXXVIII Lavori pubblici, servizi e forniture
ActionActionXXIX Spettacoli pubblici
ActionActionXXX Territorio e paesaggio
ActionActionXXXI Contabilità
ActionActionXXXII Sport e tempo libero
ActionActionXXXIII Viabilità
ActionActionXXXIV Trasporti
ActionActionXXXV Istruzione
ActionActionXXXVI Patrimonio
ActionActionXXXVII Attività economiche
ActionActionXXXVIII Edilizia abitativa agevolata
ActionActionXXXIX Leggi di contenuto vario (Omnibus)
ActionActionDelibere della Giunta provinciale
ActionActionSentenze della Corte costituzionale
ActionActionSentenze T.A.R.
ActionAction2009
ActionAction2008
ActionAction2007
ActionAction2006
ActionAction2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 533 del 18.12.2003
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 2 vom 07.01.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 33 del 07.02.2001
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 28 vom 27.01.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 31 del 28.01.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 32 del 28.01.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 39 vom 03.02.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 40 vom 03.02.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 41 vom 03.02.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 42 del 08.02.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 44 vom 08.02.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 45 del 09.02.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 46 del 17.02.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 64 vom 26.02.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 69 del 28.02.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 70 del 28.02.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 74 del 08.03.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza Nr. 76 vom 10.03.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 93 del 14.03.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 96 del 14.03.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 121 del 31.03.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 135 del 15.04.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 140 del 19.04.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 141 del 19.04.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 142 del 19.04.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 143 del 19.04.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 177 vom 21.04.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 159 del 03.05.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 313 del 05.05.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 316 vom 05.05.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 176 del 06.05.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 184 vom 11.05.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 325 del 19.05.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 192 del 24.05.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 197 del 27.05.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 210 vom 06.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 221 del 07.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 224 del 10.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 225 del 10.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 231 del 13.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 233 del 14.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 243 del 20.06.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 245 vom 20.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 257 del 12.07.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 259 vom 12.07.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 260 del 12.07.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 268 del 18.07.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 301 vom 03.08.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 303 del 16.08.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 312 del 05.09.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 329 del 20.09.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 332 del 23.09.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 334 vom 27.09.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 335 del 28.09.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 343 del 12.10.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 366 del 03.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 368 del 04.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 375 del 08.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 376 del 10.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 381 del 11.11.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 402 vom 22.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 404 del 23.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 409 del 29.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 412 del 30.11.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 414 vom 30.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 421 del 10.12.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 422 del 13.12.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 440 vom 21.12.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 441 del 21.12.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 444 vom 21.12.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 446 del 21.12.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 450 del 22.12.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 451 vom 22.12.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 462 del 27.12.2005
ActionAction Verfassungsgerichtshof - Urteil Nr. 237 vom 14.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 99 del 15.03.2005
ActionAction2004
ActionAction2003
ActionAction2002
ActionAction2001
ActionAction2000
ActionAction1999
ActionAction1998
ActionAction1997
ActionAction1996
ActionAction1989
ActionActionIndice cronologico
ActionAction2020
ActionAction2019
ActionAction2018
ActionAction2017
ActionAction2016
ActionAction2015
ActionAction2014
ActionAction2013
ActionAction2012
ActionAction2011
ActionAction2010
ActionAction2009
ActionAction2008
ActionAction2007
ActionAction2006
ActionAction2005
ActionAction14/02/2005 - Delibera N. 311 del 14.02.2005
ActionAction24/10/2005 - Delibera N. 3988 del 24.10.2005
ActionAction21/03/2005 - Delibera N. 848 del 21.03.2005
ActionAction13/06/2005 - Delibera N. 2039 del 13.06.2005
ActionAction31/10/2005 - Delibera N. 4038 del 31.10.2005
ActionAction19/12/2005 - Delibera N. 4978 del 19.12.2005
ActionAction14/03/2005 - Delibera N. 739 del 14.03.2005
ActionAction03/10/2005 - Delibera N. 3618 del 03.10.2005
ActionAction26/04/2005 - Delibera N. 1315 del 26.04.2005
ActionAction24/01/2005 - Delibera 24 gennaio 2005, n. 102
ActionAction23/05/2005 - Delibera N. 1735 del 23.05.2005
ActionAction31/10/2005 - Delibera N. 4052 del 31.10.2005
ActionAction26/04/2005 - Delibera N. 1317 del 26.04.2005
ActionAction14/11/2005 - Delibera N. 4251 del 14.11.2005
ActionAction24/10/2005 - Delibera N. 3958 del 24.10.2005
ActionAction27/06/2005 - Delibera N. 2297 del 27.06.2005
ActionAction19/12/2005 - Delibera N. 4897 del 19.12.2005
ActionAction10/08/2005 - Delibera N. 2912 del 10.08.2005
ActionAction12/12/2005 - Delibera N. 4753 del 12.12.2005
ActionAction26/09/2005 - Delibera N. 3523 del 26.09.2005
ActionAction14/02/2005 - Delibera N. 342 del 14.02.2005
ActionAction07/03/2005 - Delibera N. 637 del 07.03.2005
ActionAction14/02/2005 - Delibera N. 412 del 14.02.2005
ActionAction26/04/2005 - Delibera N. 1303 del 26.04.2005
ActionAction18/04/2005 - Delibera N. 1270 del 18.04.2005
ActionAction21/03/2005 - Delibera N. 842 del 21.03.2005
ActionAction09/05/2005 - Delibera N. 1533 del 09.05.2005
ActionAction21/03/2005 - Delibera N. 839 del 21.03.2005
ActionAction14/03/2005 - Delibera N. 740 del 14.03.2005
ActionAction17/05/2005 - Delibera N. 1626 del 17.05.2005
ActionAction17/05/2005 - Delibera N. 1705 del 17.05.2005
ActionAction23/05/2005 - Delibera N. 1798 del 23.05.2005
ActionAction23/05/2005 - Delibera N. 1757 del 23.05.2005
ActionAction23/05/2005 - Delibera N. 1749 del 23.05.2005
ActionAction30/05/2005 - Delibera N. 1884 del 30.05.2005
ActionAction25/07/2005 - Delibera N. 2691 del 25.07.2005
ActionAction04/07/2005 - Delibera N. 2388 del 04.07.2005
ActionAction10/08/2005 - Delibera N. 2750 del 10.08.2005
ActionAction10/08/2005 - Delibera N. 2751 del 10.08.2005
ActionAction12/09/2005 - Delibera N. 3347 del 12.09.2005
ActionAction17/10/2005 - Delibera N. 3815 del 17.10.2005
ActionAction14/06/2005 - Verfassungsgerichtshof - Urteil Nr. 237 vom 14.06.2005
ActionAction28/01/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 31 del 28.01.2005
ActionAction28/01/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 32 del 28.01.2005
ActionAction28/01/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 50 del 28.01.2005
ActionAction08/02/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 42 del 08.02.2005
ActionAction09/02/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 45 del 09.02.2005
ActionAction17/02/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 46 del 17.02.2005
ActionAction28/02/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 69 del 28.02.2005
ActionAction28/02/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 70 del 28.02.2005
ActionAction08/03/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 74 del 08.03.2005
ActionAction14/03/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 93 del 14.03.2005
ActionAction14/03/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 96 del 14.03.2005
ActionAction15/03/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 99 del 15.03.2005
ActionAction18/03/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 106 del 18.03.2005
ActionAction25/03/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 121 del 25.03.2005
ActionAction31/03/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 121 del 31.03.2005
ActionAction06/04/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 133 del 06.04.2005
ActionAction06/04/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 135 del 06.04.2005
ActionAction12/04/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 145 del 12.04.2005
ActionAction15/04/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 135 del 15.04.2005
ActionAction19/04/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 140 del 19.04.2005
ActionAction19/04/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 141 del 19.04.2005
ActionAction19/04/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 142 del 19.04.2005
ActionAction19/04/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 143 del 19.04.2005
ActionAction03/05/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 159 del 03.05.2005
ActionAction04/05/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 171 del 04.05.2005
ActionAction06/05/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 176 del 06.05.2005
ActionAction24/05/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 192 del 24.05.2005
ActionAction26/05/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 201 del 26.05.2005
ActionAction27/05/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 197 del 27.05.2005
ActionAction06/06/2005 - Delibera N. 1999 del 06.06.2005
ActionAction07/06/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 221 del 07.06.2005
ActionAction10/06/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 224 del 10.06.2005
ActionAction10/06/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 225 del 10.06.2005
ActionAction13/06/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 231 del 13.06.2005
ActionAction14/06/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 233 del 14.06.2005
ActionAction16/06/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 234 del 16.06.2005
ActionAction20/06/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 243 del 20.06.2005
ActionAction20/06/2005 - Delibera N. 2225 del 20.06.2005
ActionAction20/06/2005 - Delibera N. 2260 del 20.06.2005
ActionAction01/07/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 249 del 01.07.2005
ActionAction01/07/2005 - Corte costituzionale - Ordinanza N. 250 del 01.07.2005
ActionAction07/07/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 263 del 07.07.2005
ActionAction07/07/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 287 del 07.07.2005
ActionAction22/07/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 304 del 22.07.2005
ActionAction26/07/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 321 del 26.07.2005
ActionAction26/07/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 323 del 26.07.2005
ActionAction29/07/2005 - Corte costituzionale - Ordinanza N. 349 del 29.07.2005
ActionAction12/09/2005 - Delibera N. 3300 del 12.09.2005
ActionAction12/09/2005 - Delibera N. 3351 del 12.09.2005
ActionAction26/09/2005 - Delibera N. 3553 del 26.09.2005
ActionAction10/10/2005 - Delibera N. 3793 del 10.10.2005
ActionAction14/10/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 383 del 14.10.2005
ActionAction14/10/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 384 del 14.10.2005
ActionAction31/10/2005 - Delibera N. 4039 del 31.10.2005
ActionAction03/11/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 366 del 03.11.2005
ActionAction02/12/2005 - Corte costituzionale - Sentenza N. 431 del 02.12.2005
ActionAction05/12/2005 - Delibera N. 4707 del 05.12.2005
ActionAction30/12/2005 - Delibera N. 5035 del 30.12.2005
ActionAction07/01/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 2 vom 07.01.2005
ActionAction27/01/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 28 vom 27.01.2005
ActionAction03/02/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 39 vom 03.02.2005
ActionAction03/02/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 40 vom 03.02.2005
ActionAction03/02/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 41 vom 03.02.2005
ActionAction08/02/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 44 vom 08.02.2005
ActionAction26/02/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 64 vom 26.02.2005
ActionAction10/03/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza Nr. 76 vom 10.03.2005
ActionAction11/05/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 184 vom 11.05.2005
ActionAction06/06/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 210 vom 06.06.2005
ActionAction20/06/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 245 vom 20.06.2005
ActionAction21/04/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 177 vom 21.04.2005
ActionAction03/10/2005 - Delibera 3 ottobre 2005, n. 3647
ActionAction03/10/2005 - Delibera 3 ottobre 2005, n. 3652
ActionAction07/04/2005 - CONTRATTO COLLETTIVO 7 aprile 2005
ActionAction22/07/2005 - LEGGE PROVINCIALE 22 luglio 2005, n. 5
ActionAction23/12/2005 - LEGGE PROVINCIALE 23 dicembre 2005, n. 13
ActionAction01/12/2005 - Decreto del Presidente dell'Azienda speciale per i servizi antincendi e per la protezione civile 1° dicembre 2005, n. 6
ActionAction17/01/2005 - Contratto collettivo 17 gennaio 2005
ActionAction17/01/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 17 gennaio 2005, n. 2
ActionAction24/01/2005 - DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 24 gennaio 2005, n. 163
ActionAction27/01/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 27 gennaio 2005, n. 3
ActionAction09/02/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 9 febbraio 2005, n. 4
ActionAction09/02/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 9 febbraio 2005, n. 5
ActionAction22/02/2005 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 22 febbraio 2005, n. 6
ActionAction25/02/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 25 febbraio 2005, n. 7
ActionAction16/03/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 16 marzo 2005, n. 9
ActionAction16/03/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 16 marzo 2005, n. 10
ActionAction07/04/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 7 aprile 2005, n. 14
ActionAction11/04/2005 - Legge provinciale 11 aprile 2005, n. 1
ActionAction20/04/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 20 aprile 2005, n. 16
ActionAction21/04/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 21 aprile 2005, n. 17
ActionAction05/05/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 313 del 05.05.2005
ActionAction19/05/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 325 del 19.05.2005
ActionAction20/05/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 20 maggio 2005, n. 20
ActionAction23/05/2005 - DECRETO LEGISLATIVO 23 maggio 2005, n. 99
ActionAction06/06/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 6 giugno 2005, n. 22
ActionAction06/06/2005 - Decreto legislativo 6 giugno 2005, n. 120
ActionAction13/06/2005 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 13 giugno 2005, n. 25
ActionAction13/06/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 13 giugno 2005, n. 26
ActionAction13/06/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 13 giugno 2005, n. 27
ActionAction13/06/2005 - DECRETO LEGISLATIVO 13 giugno 2005, n. 124
ActionAction16/06/2005 - Legge provinciale 16 giugno 2005, n. 2
ActionAction20/06/2005 - Legge provinciale 20 giugno 2005, n. 3
ActionAction20/06/2005 - LEGGE PROVINCIALE 20 giugno 2005, n. 4
ActionAction21/06/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 21 giugno 2005, n. 29
ActionAction05/07/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 5 luglio 2005, n. 30
ActionAction12/07/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 257 del 12.07.2005
ActionAction12/07/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 260 del 12.07.2005
ActionAction18/07/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 268 del 18.07.2005
ActionAction22/07/2005 - Legge provinciale 22 luglio 2005, n. 5
ActionAction22/07/2005 - Legge provinciale 22 luglio 2005, n. 5
ActionAction22/07/2005 - Legge provinciale 22 luglio 2005, n. 6
ActionAction01/08/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 1° agosto 2005, n. 34
ActionAction01/08/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 1° agosto 2005, n. 35
ActionAction04/08/2005 - Contratto collettivo 4 agosto 2005
ActionAction08/08/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 8 agosto 2005, n. 36
ActionAction16/08/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 303 del 16.08.2005
ActionAction19/08/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 19 agosto 2005 , n. 38
ActionAction29/08/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 29 agosto 2005, n. 40
ActionAction05/09/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 5 settembre 2005, n. 41
ActionAction05/09/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 312 del 05.09.2005
ActionAction20/09/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 329 del 20.09.2005
ActionAction23/09/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 332 del 23.09.2005
ActionAction26/09/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 26 settembre 2005, n. 46
ActionAction28/09/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 335 del 28.09.2005
ActionAction29/09/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 29 settembre 2005, n. 48
ActionAction03/10/2005 - LEGGE PROVINCIALE 3 ottobre 2005, n. 8
ActionAction05/10/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 5 ottobre 2005, n. 50
ActionAction12/10/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 343 del 12.10.2005
ActionAction18/10/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 18 ottobre 2005, n. 51
ActionAction24/10/2005 - Contratto collettivo 24 ottobre 2005
ActionAction24/10/2005 - Contratto collettivo 24 ottobre 2005
ActionAction24/10/2005 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 24 ottobre 2005, n. 52
ActionAction04/11/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 368 del 04.11.2005
ActionAction08/11/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 375 del 08.11.2005
ActionAction10/11/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 376 del 10.11.2005
ActionAction11/11/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 381 del 11.11.2005
ActionAction18/11/2005 - Legge provinciale 18 novembre 2005, n. 10
ActionAction23/11/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 404 del 23.11.2005
ActionAction29/11/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 409 del 29.11.2005
ActionAction30/11/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 412 del 30.11.2005
ActionAction07/12/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 7 dicembre 2005, n. 55
ActionAction10/12/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 421 del 10.12.2005
ActionAction13/12/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 422 del 13.12.2005
ActionAction21/12/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 441 del 21.12.2005
ActionAction21/12/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 446 del 21.12.2005
ActionAction22/12/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 450 del 22.12.2005
ActionAction23/12/2005 - Legge provinciale 23 dicembre 2005, n. 14
ActionAction27/12/2005 - T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 462 del 27.12.2005
ActionAction27/09/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 334 vom 27.09.2005
ActionAction12/07/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 259 vom 12.07.2005
ActionAction03/08/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 301 vom 03.08.2005
ActionAction05/05/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 316 vom 05.05.2005
ActionAction22/11/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 402 vom 22.11.2005
ActionAction21/12/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 440 vom 21.12.2005
ActionAction30/11/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 414 vom 30.11.2005
ActionAction21/12/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 444 vom 21.12.2005
ActionAction22/12/2005 - Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 451 vom 22.12.2005
ActionAction23/12/2005 - LEGGE PROVINCIALE 23 dicembre 2005, n. 13 —
ActionAction14/07/2005 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 14 luglio 2005, n. 32 —
ActionAction17/01/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 17 gennaio 2005, n. 1 
ActionAction11/07/2005 - Decreto del Presidente della Provincia31
ActionAction26/09/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 26 settembre 2005, n. 45
ActionAction23/12/2005 - Legge provinciale 23 dicembre 2005, n. 13
ActionAction07/09/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 7 settembre 2005, n. 43
ActionAction06/06/2005 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 6 giugno 2005, n. 24 —
ActionAction18/11/2005 - Legge provinciale18 novembre 2005, n. 11
ActionAction22/12/2005 - Legge provinciale 22 dicembre 2005, n. 12
ActionAction18/10/2005 - Legge provinciale 18 ottobre 2005, n. 9
ActionAction07/04/2005 - Contratto collettivo 7 aprile 2005 —
ActionAction14/06/2005 - Contratto collettivo 14 giugno 2005 —
ActionAction30/09/2005 - Legge provinciale 30 settembre 2005, n. 7
ActionAction25/08/2005 - Decreto del Presidente della Provincia 25 agosto 2005, n. 39
ActionAction2004
ActionAction2003
ActionAction2002
ActionAction2001
ActionAction2000
ActionAction1999
ActionAction1998
ActionAction1997
ActionAction1996
ActionAction1995
ActionAction1994
ActionAction1993
ActionAction1992
ActionAction1991
ActionAction1990
ActionAction1989
ActionAction1988
ActionAction1987
ActionAction1986
ActionAction1985
ActionAction1984
ActionAction1983
ActionAction1982
ActionAction1981
ActionAction1980
ActionAction1979
ActionAction1978
ActionAction1977
ActionAction1976
ActionAction1975
ActionAction1974
ActionAction1973
ActionAction1972
ActionAction1971
ActionAction1970
ActionAction1969
ActionAction1968
ActionAction1967
ActionAction1966
ActionAction1965
ActionAction1964
ActionAction1963
ActionAction1962
ActionAction1961
ActionAction1960
ActionAction1959
ActionAction1958
ActionAction1957
ActionAction1956
ActionAction1955
ActionAction1954
ActionAction1953
ActionAction1952
ActionAction1951
ActionAction1948
ActionAction1946