T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 259 del 28.05.2002
Appalto pubblico di forniture - clausole del bando - impugnabilità immediata - clausola illegittima per violazione principio della par condicio - perdita di chance - risarcimento danni: criterio

Sentenza del 28 maggio 2002, n. 259; Pres. ff. Demattio – Est. Mosna

Le clausole del bando di gara, che vanno in generale impugnate unitamente al provvedimento finale di aggiudicazione, devono essere subito fatte oggetto di gravame quando la loro applicazione impedisce al ricorrente di partecipare alla gara, sul solo presupposto che sussista un pregiudizio diretto ed attuale nonché una lesione immediata del suo interesse azionato: invero, in tal caso, la lesività delle clausole, che si manifesta in un momento anteriore all'aggiudicazione, rende concretamente impossibile quel calcolo di convenienza tecnica ed economica che ogni impresa deve essere in condizione di effettuare nell'atto in cui valuta se partecipare o meno ad una gara pubblica.

Nel provvedimento per l'aggiudicazione di un appalto di fornitura (nella specie, di automezzi) è illegittima, per violazione del principio della par condicio, la clausola del bando che prevede l'attribuzione di un punteggio al criterio di “uniformità con i veicoli già in dotazione” dell'ente appaltante, risultando in tal modo avvantaggiate le ditte che precedentemente avevano effettuato forniture di tal genere.

Nell'ipotesi di mancata aggiudicazione di appalto pubblico, il danno c.d. di perdita di “chance”, e cioè a titolo di perdita della possibilità di conseguire il risultato utile invocato con l'annullamento dell'attività illegittima dell'Amministrazione, è risarcibile in presenza dei presupposti di cui all'art. 2043 C.C., consistenti nella condotta colposa dell'Amministrazione e nel nesso causale tra questa e il danno. Circa la valutabilità del danno, che per sua natura non è precisamente determinabile, esso va liquidato secondo il criterio stabilito dall'art. 1226 C.C., assumendo come parametro di valutazione il danno complessivamente considerato per la mancata aggiudicazione, diminuito di un coefficiente di riduzione proporzionato al grado di probabilità teorica di conseguirla.

In vigore al

RICERCA:

T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 259 del 28.05.2002 Appalto pubblico di forniture - clausole del bando - impugnabilità immediata - clausola illegittima per violazione principio della par condicio - perdita di chance - risarcimento danni: criterio

T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 259 del 28.05.2002
Appalto pubblico di forniture - clausole del bando - impugnabilità immediata - clausola illegittima per violazione principio della par condicio - perdita di chance - risarcimento danni: criterio