T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 67 del 25.03.1998
L. 7.8.1990 n. 241 e L.R. 31.7.1993 n. 13 - non si applicano agli atti della Provincia Piano di attuazione di iniziativa privata - nessuna notificazione individualePiano di attuazione ad iniziativa privata - è norma regolamentare di rango inferiore Norme di attuazione del P.U.C - parcheggi nel sottosuolo per edifici esistenti

Sentenza 25 marzo 1998, n. 67; Pres. De Gennaro – Est. Behmann Da Giau

In provincia di Bolzano – nelle materie rientranti tra le funzioni specifiche attribuite alla Provincia autonoma – non trovano applicazione le norme statali e regionali concernenti la partecipazione al procedimento amministrativo: ciò in quanto, da un lato la legge statale 7.8.1990 n. 241 all'art. 29 co. 2 fa espresso richiamo anche alla Provincia autonoma di Bolzano ai fini dell'adeguamento del rispettivo ordinamento alle norme fondamentali della stessa legge, e dall'atto la corrispondente legge regionale 31.7.1993 n. 13 può applicarsi solo entro i limiti delle funzioni e delle competenze proprie dell'ente Regione.
L'art. 17 della L.P. sulla disciplina del procedimento amministrativo 22 ottobre 1993 n. 17 stabilisce che le disposizioni contenute nel relativo capo III (partecipazione al procedimento amministrativo) "non si applicano nei confronti dell'attività della Provincia diretta alla emanazione ...omissis... di atti di pianificazione e di programmazione, per i quali restano ferme le particolari norme che ne regolano la formazione”. Pertanto, ove si tratti di formazione di un piano di attuazione di iniziativa privata, l'art. 21 L.P. 20.8.1972, n. 15 – che prevale indubbiamente sulla norma statale di cui all'art. 28 L. 17.8.1942 n. 1150 per la competenza primaria spettante alla Provincia in materia urbanistica – nel regolamentare l'iter di formazione di un siffatto piano non contempla la notificazione ai singoli proprietari né l'invito agli stessi a redigere il piano.
La disposizione di cui all'art. 11 del D.P.G.P. 30.1.1973 n. 2 (regolamento di attuazione della legge provinciale 20.8.1972, n. 15) – il quale prescrive che in caso di presentazione di un piano di attuazione da parte dei proprietari questo deve essere firmato da tutti i proprietari – in quanto norma regolamentare, come tale di rango inferiore, non può essere interpretata in modo da porsi in aperto contrasto con norma di grado superiore di cui all'ultimo periodo del primo comma dell'art. 21 L.P. n. 15/72, secondo il quale "l'iniziativa privata é ammessa quando vi concorrano i proprietari di ¾ dell'area compresa nella zona di espansione”. Quindi la norma regolamentare succitata va interpretata nel senso che il piano di attuazione deve essere firmato da tutti i proprietari che hanno fatto elaborare il piano, ovvero che un piano con un determinato numero di proprietari deve essere corredato dalle rispettive firme che non devono essere inferiori a quelle dei partecipanti aventi la proprietà dei ¾ dell'intera area.
Il primo capoverso dell'art. 7 delle norme di attuazione al P.U.C. di Bolzano, che ripropone il principio già sancito dall'art. 112 del T.U. delle leggi urbanistiche di cui al D.P.G.P. 26.10.1993 n. 38, é diretto a consentire la realizzazione di parcheggi nel sottosuolo delle aree di pertinenza, ovvero nei locali siti al piano terra- anche in deroga al regolamento edilizio vigente – per adeguare gli edifici esistenti nelle zone residenziali alle disposizioni di cui al successivo capoverso (spazi destinati a parcheggi nella misura di 10 MQ/100 cm di nuova costruzione o ricostruzione). Tale norma, quindi, si limita chiaramente a prevedere a favore di edifici già esistenti una facoltà di cui possono avvalersi i relativi proprietari.