In vigore al

RICERCA:

In vigore al: 12/09/2015

Corte costituzionale - ordinanza del 9 gennaio 2012, n. 4
Patto di stabilità interno – blocco degli stipendi – violazione della procedura prevista dall’art. 79 dello Statuto, richiamando la grave crisi economica – rinuncia al ricorso

Ritenuto che con ricorso notificato il 28 settembre 2010, depositato in cancelleria il 6 ottobre 2010, e iscritto al n. 105 del registro ricorsi dell’anno 2010, la Provincia autonoma di Trento ha promosso, tra l’altro, questioni di legittimità costituzionalità dell’art. 9, commi 1, 2-bis, 3, 4, 28 e 29, del decreto- legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1 della legge 30 luglio 2010, n. 122, in riferimento all’art. 117, terzo e quarto comma, della Costituzione, all’art. 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 (Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione), agli artt. 8, numero 1, 79 e 80 e al Titolo VI del d.P.R. 31 agosto 1972, n. 670 (Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige), all’art. 2 del decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 266 (Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige concernenti il rapporto tra atti legislativi statali e leggi regionali e provinciali, nonché la potestà statale di indirizzo e coordinamento), e all’art. 17 del decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 268 (Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige in materia di finanza regionale e provinciale);

che, ad avviso della ricorrente, l’art. 9, commi 1 (il quale stabilisce che per gli anni 2011, 2012 e 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti delle pubbliche amministrazioni non può superare il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010), 2-bis (il quale dispone che dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2013 l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale delle amministrazioni pubbliche non può superare il corrispondente importo dell’anno 2010 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio), 3 (il quale stabilisce che nei confronti dei titolari di incarichi di livello dirigenziale generale delle amministrazioni pubbliche non si applicano le disposizioni normative e contrattuali che autorizzano la corresponsione, a loro favore, di una quota dell’importo derivante dall’espletamento di incarichi aggiuntivi) e 4 (che – con disposizione espressamente applicabile ai contratti ed accordi stipulati prima della data di entrata in vigore del decreto-legge – stabilisce che i rinnovi contrattuali del personale dipendente dalle pubbliche amministrazioni per il biennio 2008-2009 ed i miglioramenti economici del rimanente personale in regime di diritto pubblico per il medesimo biennio non possono determinare aumenti retributivi superiori al 3,2 per cento), del decreto- legge n. 78 del 2010, applicando anche alle Province autonome, agli enti locali e agli altri enti del sistema provinciale misure di contenimento della spesa, violerebbero, in primo luogo, l’art. 79 dello statuto di autonomia speciale, il quale in più punti precisa che le Province, gli enti locali trentini e gli enti pubblici collegati alla Provincia e agli enti locali sono sottratti alle misure di coordinamento finanziario che valgono per le altre Regioni (la difesa provinciale deduce, in particolare, la lesione del comma 1, che fa riferimento «alle altre misure di coordinamento della finanza pubblica stabilite dalla normativa statale», del comma 2, del comma 3, secondo e terzo periodo e del comma 4, primo periodo, del predetto art. 79);

che, in secondo luogo, la ricorrente denuncia la violazione dell’autonomia organizzativa e finanziaria della Provincia e degli enti locali per eccesso dai limiti della potestà legislativa statale in materia di coordinamento della finanza pubblica, in quanto l’art. 9, commi 1, 2-bis, 3 e 4, del decreto- legge n. 78 del 2010 pone limiti rigidi a specifiche voci di spesa;

che, in terzo luogo, le predette disposizioni statali contrasterebbero con l’art. 2 del d.lgs. n. 266 del 1992, poiché costituiscono norme direttamente applicative in materie di competenza provinciale, quali l’«ordinamento degli uffici provinciali e del personale ad essi addetto» (art. 8, numero 1, dello statuto speciale) e la finanza locale (art. 80 dello statuto speciale, attuato dall’art. 17 del d.lgs. n. 268 del 1992);

che la Provincia autonoma di Trento censura anche l’art. 9, comma 28, del decreto- legge n. 78 del 2010, il quale stabilisce che, a decorrere dall’anno 2011, le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, gli enti pubblici non economici, le università e gli enti pubblici di cui all’art. 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), possono avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009 e che, per le medesime amministrazioni la spesa per personale relativa a contratti di formazione-lavoro, ad altri rapporti formativi, alla somministrazione di lavoro, nonché al lavoro accessorio di cui all’art. 70, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30), non può essere superiore al 50 per cento di quella sostenuta per le rispettive finalità nell’anno 2009;

che, al riguardo, la Provincia autonoma sostiene che il predetto comma 28, nonostante la clausola di salvaguardia contenuta nel suo terzo periodo, applica anche alla ricorrente misure di contenimento della spesa, in violazione dell’art. 79 dello statuto speciale e, in subordine sussisterebbe comunque lesione dell’art. 117, terzo comma, Cost., perché le disposizioni contenute nella norma impugnata non hanno natura di principi fondamentali, non lasciando alcun margine di manovra alla Provincia;

che la difesa provinciale aggiunge che la limitata clausola di salvaguardia di cui al terzo periodo dell’art. 9, comma 28, del decreto- legge n. 78 del 2010 non solo non vale a far salva la legittimità costituzionale della disposizione in relazione alla Provincia, ma è ulteriormente illegittima in quanto, non comprendendo gli enti locali, implica la diretta applicazione a tali enti dei limiti posti dal comma 28 stesso;

che, anche sotto questo profilo, tale norma sarebbe dunque illegittima per violazione dell’art. 79, comma 3, secondo e terzo periodo, del d.P.R. n. 670 del 1972, poiché sono direttamente applicate agli enti provinciali (tranne gli «enti sanitari») ed agli enti locali misure di contenimento della spesa; in secondo luogo (e in subordine), sussisterebbe eccesso dai limiti della potestà legislativa statale in materia di coordinamento della finanza pubblica e finanza locale, in quanto la disposizione pone un limite rigido ad una voce specifica di spesa; in terzo luogo, sarebbe leso l’art. 2 del d.lgs. n. 266 del 1992, poiché l’art. 9, comma 28, del decreto- legge n. 78 del 2010 costituirebbe norma direttamente applicativa in materia di finanza locale, di competenza provinciale ai sensi dell’art. 80, comma 1, dello statuto speciale;

che la Provincia autonoma di Trento aggiunge che sussisterebbe invasione della specifica competenza ad essa assegnata dall’art. 17, comma 3, del d.lgs. n. 268 del 1992, il quale stabilisce che «nel rispetto delle competenze regionali in materia di ordinamento dei Comuni, le Province disciplinano con legge i criteri per assicurare un equilibrato sviluppo della finanza comunale, ivi compresi i limiti all’assunzione di personale, le modalità di ricorso all’indebitamento, nonché le procedure per l’attività contrattuale»;

che la ricorrente impugna anche l’art. 9, comma 29, del decreto- legge n. 78 del 2010, il quale stabilisce che «le società non quotate, inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall’ISTAT ai sensi del comma 3 dell’art. 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, controllate direttamente o indirettamente dalle amministrazioni pubbliche, adeguano le loro politiche assunzionali alle disposizioni previste nel presente articolo»;

che la difesa della Provincia, premesso che la norma da ultimo menzionata si rivolge anche a società pubbliche dell’ordinamento provinciale e introduce limiti finanziari diretti al sistema amministrativo provinciale e limiti indiretti all’autonomia finanziaria della Provincia e degli enti locali provinciali, sostiene che essa sarebbe illegittima: per violazione dell’art. 79 del d.P.R. n. 670 del 1972, poiché comporta la diretta applicazione di misure di contenimento della spesa alla Provincia ed agli enti provinciali; per lesione dell’autonomia organizzativa e finanziaria della Provincia e degli enti locali; per eccesso dai limiti della potestà legislativa statale in materia di coordinamento della finanza pubblica e finanza locale, in quanto la disposizione pone un limite rigido ad una voce specifica di spesa; per contrasto con l’art. 2 del d.lgs. n. 266 del 1992, trattandosi di norma direttamente applicativa in materie di competenza provinciale, quali l’organizzazione provinciale e la finanza locale;

che nel giudizio di legittimità costituzionale si è costituito il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso;

che, preliminarmente la difesa dello Stato eccepisce la tardività del ricorso proposto contro norme già contenute nel decreto- legge n. 78 del 2010, non modificate in sede di conversione e, quindi, in ipotesi immediatamente lesive;

che, nel merito, il Presidente del Consiglio dei ministri afferma che il predetto decreto-legge è stato adottato nel pieno di una grave crisi economica internazionale, al fine di assicurare la stabilità finanziaria del Paese nella sua interezza e le disposizioni in esso contenute, pertanto, devono essere esaminate nel loro complesso, poiché ognuna sorregge le altre al fine di raggiungere le finalità di stabilizzazione e di rilancio economico ed esse trovano fondamento nei principi fondamentali della solidarietà politica, economica e sociale (art. 2 Cost.), dell’uguaglianza economica e sociale (art. 3, secondo comma, Cost.), dell’unitarietà della Repubblica (art. 5 Cost.) e della responsabilità internazionale dello Stato (art. 10 Cost.), nonché in quelli correlati del concorso di tutti alle spese pubbliche (art. 53 Cost.), della pari dignità (art. 114 Cost.), del fondo perequativo (art. 119 Cost.), della tutela dell’unità giuridica ed economica (art. 120 Cost.) e degli altri doveri espressi dagli articoli da 41 a 47, 52 e 54 della Costituzione;

che l’Avvocatura generale dello Stato sostiene che erroneamente la ricorrente ha affermato che, per essa, l’unico modo per concorrere alla tutela del patto di stabilità sarebbe la stipulazione dell’accordo previsto dall’art. 79, comma 3, dello statuto speciale, disposizione che invece si riferisce alle misure amministrative da adottare per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, non a quelle legislative, regolate dal successivo comma 4 dello stesso art. 79;

che la difesa dello Stato aggiunge che la modifica dell’art. 79 del d.P.R. n. 670 del 1972 introdotta dalla legge 23 dicembre 2009, n. 191 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2010), afferisce principalmente all’attuazione del federalismo fiscale, sulla base di quanto stabilito dall’art. 27 della legge 5 maggio 2009, n. 42 (Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione), concernente il concorso degli enti ad autonomia speciale al perseguimento degli obiettivi di perequazione e solidarietà, mentre le misure di contenimento della spesa pubblica previste dal decreto- legge n. 78 del 2010 sono rivolte a fronteggiare la contingente situazione di crisi economico-finanziaria e l’esclusione della loro applicabilità agli enti ad autonomia speciale pregiudicherebbe il conseguimento degli obiettivi del predetto decreto-legge;

che, inoltre, ad avviso del resistente, in situazioni di straordinaria necessità ed urgenza, potrebbe derogarsi anche alle procedure statutarie in ragione dell’esigenza di salvaguardare la salus rei publicae e in applicazione dei principi costituzionali fondamentali della solidarietà economica e sociale, dell’unità della Repubblica e della responsabilità internazionale dello Stato;

che il Presidente del Consiglio dei ministri afferma che le disposizioni contenute nell’art. 9 del decreto- legge n. 78 del 2010 concernono la spesa per il personale delle pubbliche amministrazioni, vale a dire uno degli aggregati di spesa più consistenti e di rilevanza strategica ai fini dell’attuazione del piano di stabilità interno, con conseguente sottrazione di tali disposizioni da ogni censura di interesse regionale, anche perché si tratta di norme non permanenti, ma transitorie;

che, infine, l’Avvocatura generale dello Stato ricorda che, con la sentenza n. 151 del 2010, questa Corte ha stabilito che la disciplina del rapporto di pubblico impiego è riconducibile alla materia dell’ordinamento civile, riservata alla competenza esclusiva statale;

che, in data 9 novembre 2011, la Provincia autonoma di Trento ha depositato atto di rinuncia all’impugnazione dell’art. 9, commi 1, 2-bis, 3, 4, 28 e 29, del decreto- legge n. 78 del 2010;

che, con atto depositato all’udienza pubblica, il Presidente del Consiglio dei ministri ha accettato la rinuncia.

Considerato che la rinuncia al ricorso accettata dalla controparte costituita determina, ai sensi dell’art. 23 delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale, l’estinzione del giudizio.

 

Per questi motivi

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

dichiara l’estinzione del giudizio.

 

ActionActionVerfassungsrechtliche Bestimmungen
ActionActionLandesgesetzgebung
ActionActionBeschlüsse der Landesregierung
ActionActionUrteile Verfassungsgerichtshof
ActionAction2024
ActionAction2023
ActionAction2022
ActionAction2021
ActionAction2020
ActionAction2019
ActionAction2018
ActionAction2017
ActionAction2016
ActionAction2015
ActionAction2014
ActionAction2013
ActionAction2012
ActionAction Urteil vom 9. Jänner 2012, Nr. 2
ActionAction Corte costituzionale - ordinanza del 9 gennaio 2012, Nr. 3
ActionAction Corte costituzionale - ordinanza del 9 gennaio 2012, n. 4
ActionAction Corte costituzionale - ordinanza del 11 gennaio 2012, n. 9
ActionAction Corte costituzionale - sentenza del 21 marzo 2012, n 72
ActionAction Corte costituzionale - sentenza vom 21 marzo 2012, n. 74
ActionAction Verfassungsgerichtshof - Urteil vom 7. Mai 2012, Nr. 114
ActionAction Corte costituzionale - ordinanza del 21 maggio 2012, n. 136
ActionAction Corte costituzionale - sentenza del 23 maggio 2012, n. 142
ActionAction Corte costituzionale - sentenza del 2 luglio 2012, n. 178
ActionAction Corte costituzionale - sentenza del 4 luglio 2012, n. 183
ActionAction Verfassungsgerichtshof - Urteil vom 4. Juli 2012, Nr. 189
ActionAction Corte costituzionale - sentenza del 17 luglio 2012, n. 202
ActionAction Corte costituzionale - sentenza del 17 luglio 2012, n. 203
ActionAction Corte costituzionale - sentenza del 18 luglio 2012, n. 207
ActionAction Corte costituzionale - sentenza del 22 ottobre 2012, Nr. 238
ActionAction Verfassungsgerichtshof - Urteil vom 19. November 2012, n. 259
ActionAction Corte costituzionale - sentenza del 3 dicembre 2012, n. 275
ActionAction Verfassungsgerichtshof - Urteil vom 12. Dezember 2012, Nr. 278
ActionAction Verfassungsgerichtshof - Urteil vom 2. April 2012, Nr. 90
ActionAction2011
ActionAction2010
ActionAction2009
ActionAction2008
ActionAction2007
ActionAction2006
ActionAction2005
ActionAction2004
ActionAction2003
ActionAction2002
ActionAction2001
ActionAction2000
ActionAction1999
ActionAction1998
ActionAction1997
ActionAction1996
ActionAction1995
ActionAction1994
ActionAction1993
ActionAction1992
ActionAction1991
ActionAction1990
ActionAction1989
ActionAction1988
ActionAction1987
ActionAction1986
ActionAction1985
ActionAction1984
ActionAction1983
ActionAction1982
ActionActionUrteile Verwaltungsgericht
ActionAction2009
ActionAction2008
ActionAction2007
ActionAction2006
ActionAction2005
ActionAction2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 5 del 15.01.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 6 vom 15.01.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 11 del 16.01.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 19 vom 21.01.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 20 vom 21.01.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 27 vom 23.01.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 30 del 23.01.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 34 del 26.01.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 45 del 10.02.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 70 vom 23.02.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 87 del 02.03.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 90 vom 02.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 111 del 08.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 145 del 17.03.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 152 vom 23.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 166 del 29.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 169 del 30.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 175 del 30.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 178 del 31.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 179 del 31.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 180 del 31.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 194 del 07.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 195 del 07.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 199 del 08.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 203 del 14.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 204 del 14.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 208 del 16.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 212 del 21.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 216 del 23.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 221 del 26.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 242 del 05.05.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 263 vom 13.05.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 267 vom 17.05.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 293 del 10.06.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 297 del 15.06.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 308 del 25.06.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 309 del 28.06.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 317 del 30.06.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 332 vom 05.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 334 del 05.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 336 del 06.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 338 del 08.07.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 346 vom 12.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 351 del 20.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 352 del 21.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 367 del 30.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 373 del 05.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 377 del 16.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 378 del 16.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 380 del 19.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 382 del 20.08.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 383 vom 20.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 384 del 23.08.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 385 vom 27.08.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 387 vom 31.08.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 389 vom 31.08.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 390 vom 31.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 391 del 31.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 394 del 31.08.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 396 vom 31.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 400 del 02.09.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 401 vom 02.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 409 del 13.09.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 410 vom 15.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 412 del 17.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 414 del 27.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 420 del 28.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 428 del 30.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 430 del 30.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 431 del 30.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 436 del 07.10.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 437 del 07.10.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 443 del 07.10.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 445 del 07.10.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 463 del 14.10.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 466 del 25.10.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 493 vom 17.11.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 499 del 22.11.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 501 del 23.11.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 521 vom 02.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 523 del 02.12.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 525 vom 02.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 527 del 03.12.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 528 vom 06.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 541 del 15.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 561 del 22.12.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 569 vom 23.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 576 del 30.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 578 del 31.12.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 580 vom 31.12.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 581 vom 31.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 445 del 21.12.2004
ActionAction2003
ActionAction2002
ActionAction2001
ActionAction2000
ActionAction1999
ActionAction1998
ActionAction1997
ActionAction1996
ActionAction1989
ActionActionChronologisches inhaltsverzeichnis
ActionAction2015
ActionAction2014
ActionAction2013
ActionAction2012
ActionAction2011
ActionAction2010
ActionAction2009
ActionAction2008
ActionAction2007
ActionAction2006
ActionAction2005
ActionAction2004
ActionAction2003
ActionAction2002
ActionAction2001
ActionAction2000
ActionAction1999
ActionAction1998
ActionAction1997
ActionAction1996
ActionAction1995
ActionAction1994
ActionAction1993
ActionAction1992
ActionAction1991
ActionAction1990
ActionAction1989
ActionAction06/02/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 6. Februar 1989, Nr. 2/I/13
ActionAction14/02/1989 - Corte costituzionale - Sentenza N. 37 del 14.02.1989
ActionAction12/04/1989 - Corte costituzionale - Sentenza N. 180 del 12.04.1989
ActionAction21/04/1989 - Corte costituzionale - Sentenza N. 229 del 21.04.1989
ActionAction28/04/1989 - Corte costituzionale - Sentenza N. 242 del 28.04.1989
ActionAction06/06/1989 - Corte costituzionale - Sentenza N. 324 del 06.06.1989
ActionAction11/07/1989 - Corte costituzionale - Sentenza N. 389 del 11.07.1989
ActionAction13/07/1989 - Corte costituzionale - Sentenza N. 399 del 13.07.1989
ActionAction15/06/1989 - Corte costituzionale - Sentenza N. 338 del 15.06.1989
ActionAction06/07/1989 - Corte costituzionale - Sentenza N. 372 del 06.07.1989
ActionAction27/07/1989 - Corte costituzionale - Sentenza N. 452 del 27.07.1989
ActionAction27/07/1989 - Corte costituzionale - Sentenza N. 459 del 27.07.1989
ActionAction29/12/1989 - Corte costituzionale - Sentenza N. 585 del 29.12.1989
ActionAction07/08/1989 - Beschluss der Landesregierung vom 7. August 1989, Nr. 4793
ActionAction23/10/1989 - Beschluss der Landesregierung vom 23. Oktober 1989, Nr. 6705
ActionAction30/10/1989 - Beschluss der Landesregierung vom 30. Oktober 1989, Nr. 6909
ActionAction11/01/1989 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 11. Jänner 1989, Nr. 1
ActionAction18/05/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 18. Mai 1989, Nr. 10
ActionAction14/06/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 14. Juni 1989, Nr. 12
ActionAction21/06/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 21. Juni 1989, Nr. 13
ActionAction21/06/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 21. Juni 1989, Nr. 14
ActionAction05/07/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 5. Juli 1989, Nr. 15
ActionAction17/07/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 17. Juli 1989, Nr. 16
ActionAction02/08/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 2. August 1989, Nr. 18
ActionAction15/11/1989 - BESCHLUSS DES LANDTAGES vom 15. November 1989, Nr. 9
ActionAction27/11/1989 - Beschluss der Landesregierung vom 27. November 1989, Nr. 7577
ActionAction13/06/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 13. Juni 1989, Nr. 11
ActionAction06/02/1989 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 6. Februar 1989, Nr. 2/I/13
ActionAction27/02/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 27. Februar 1989, Nr. 3
ActionAction09/03/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 9. März 1989, Nr. 5
ActionAction17/03/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 17. März 1989, Nr. 8/I/13
ActionAction12/04/1989 - Verfassungsgesetz vom 12. April 1989, Nr. 3
ActionAction20/04/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 20. April 1989, Nr. 6
ActionAction02/05/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 2. Mai 1989, Nr. 7
ActionAction02/08/1989 - Landesgesetz vom 2. August 1989, Nr. 2
ActionAction10/08/1989 - Landesgesetz vom 10. August 1989 , Nr. 4
ActionAction16/08/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 16. August 1989, Nr. 20
ActionAction17/08/1989 - Landesgesetz vom 17. August 1989, Nr. 7
ActionAction29/08/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 29. August 1989, Nr. 21
ActionAction18/09/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 18. September 1989, Nr. 23
ActionAction18/09/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 18. September 1989, Nr. 25
ActionAction06/11/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 6. November 1989, Nr. 27
ActionAction09/11/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 9. November 1989, Nr. 28
ActionAction21/11/1989 - Landesgesetz vom 21. November 1989, Nr. 11
ActionAction30/11/1989 - Gesetz vom 30. November 1989, Nr. 386
ActionAction07/12/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 7. Dezember 1989, Nr. 30
ActionAction14/12/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 14. Dezember 1989, Nr. 31
ActionAction15/12/1989 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 15. Dezember 1989, Nr. 32
ActionAction20/12/1989 - Landesgesetz vom 20. Dezember 1989, Nr. 12
ActionAction29/12/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 29. Dezember 1989, Nr. 33
ActionAction06/03/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 6. März 1989, Nr. 4
ActionAction20/09/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 20. September 1989, Nr. 26 
ActionAction17/08/1989 - Landesgesetz vom 17. August 1989, Nr. 5 —
ActionAction17/08/1989 - LANDESGESETZ vom 17. August 1989, Nr. 6 —
ActionAction06/11/1989 - Landesgesetz vom 6. November 1989, Nr. 10
ActionAction02/08/1989 - Landesgesetz vom 2. August 1989, Nr. 3 —
ActionAction07/08/1989 - DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 7. August 1989, Nr. 19 —
ActionAction16/11/1989 - Dekret des Landeshauptmanns vom 16. November 1989, Nr. 29 
ActionAction29/06/1989 - Landesgesetz vom 29. Juni 1989, Nr. 1
ActionAction23/08/1989 - Landesgesetz vom 23. August 1989, Nr. 8
ActionAction25/10/1989 - LANDESGESETZ vom 25. Oktober 1989, Nr. 9
ActionAction1988
ActionAction1987
ActionAction1986
ActionAction1985
ActionAction1984
ActionAction1983
ActionAction1982
ActionAction1981
ActionAction1980
ActionAction1979
ActionAction1978
ActionAction1977
ActionAction1976
ActionAction1975
ActionAction1974
ActionAction1973
ActionAction1972
ActionAction1971
ActionAction1970
ActionAction1969
ActionAction1968
ActionAction1967
ActionAction1966
ActionAction1965
ActionAction1964
ActionAction1963
ActionAction1962
ActionAction1961
ActionAction1960
ActionAction1959
ActionAction1958
ActionAction1957
ActionAction1956
ActionAction1955
ActionAction1954
ActionAction1953
ActionAction1952
ActionAction1951
ActionAction1948
ActionAction1946