Gli accessi degli impianti stradali di distribuzione carburante, specie per quanto riguarda le distanze da incroci, dossi, curve, intersezioni, impianti semaforici, sono soggetti alla disciplina prevista dal Nuovo Codice della Strada ( D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285) e dal relativo Regolamento ( DPR 16 dicembre 1992, n. 495). Il piazzale dell’impianto stradale di distribuzione carburante deve comunque essere separato dalla sede stradale da idoneo spartitraffico.
Per i nuovi impianti stradali di distribuzione di carburante da realizzare sulle strade di quartiere e sulle strade locali in ambito urbano, gli accessi devono rispondere ai requisiti in materia di passi carrabili, previsti dal Nuovo Codice della Strada, nonché alle disposizioni provinciali vigenti in materia.
Lungo le strade di tipo B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie) e D (strade urbane di scorrimento), così come definite dal N.C.d.S., gli accessi ai nuovi impianti stradali di distribuzione carburanti, sono costituiti da corsie di accelerazione e decelerazione della larghezza di almeno mt. 3 e raccordate al piazzale dell’impianto con curve di raggio non inferiore a mt. 10. L’area occupata dalle corsie è da considerarsi aggiuntiva rispetto alla superficie prevista per le diverse tipologie di impianto.
Per gli impianti ricadenti lungo strade a quattro o più corsie, ai fini della sicurezza stradale, le corsie di accelerazione o di decelerazione devono avere lunghezza minima rispettivamente di metri 75 e metri 60 e larghezza non inferiore a metri 3 raccordate al piazzale dell’impianto con curve di raggio non inferiore a metri 10. L’area occupata dalle corsie è considerata aggiuntiva alla superficie del piazzale medesimo.
Fatto salvo quanto previsto dai piani comunali di arredo urbano già in atto, per quanto concerne le insegne che insistono sull’impianto di distribuzione carburanti, si rinvia alle direttive e alle norme provinciali in materia.
La realizzazione degli impianti stradali di distribuzione di carburante dovrà avvenire inoltre, nel rispetto delle norme urbanistiche, edilizie e di tutela dell‘ambiente.