Criteri per la determinazione della componente variabile del canone per le utenze d’acqua pubblica per uso idroelettrico ai sensi della legge provinciale 16 agosto 2023, n. 20
1. La componente variabile del canone per l'utilizzo delle acque pubbliche per uso idroelettrico, ai sensi dell'articolo 13, comma 1, della legge provinciale 16 agosto 2023, n. 20, è determinata in base al principio "chi inquina paga". L'obiettivo è quello di coprire parzialmente i costi ambientali e delle risorse derivanti da questo utilizzo.
2. La componente variabile del canone deriva dalla somma di tre addendi, determinati in base alla potenza nominale media annua della concessione, alla presenza di bacini di raccolta e/o grandi dighe, nonché di condotte forzate interrate o fuori terra.
3. La componente variabile (CV) risulta dalla somma dei seguenti tre addendi:
CV = A1 + A2 + A3
1. La potenza nominale media annua della singola concessione fornisce informazioni sulle dimensioni dell'impianto e quindi è un'indicazione dell'entità dell'impatto ambientale derivante dall'utilizzo della concessione.
2. L’addendo A1 risulta dal quoziente tra la potenza nominale media annua della specifica concessione e la somma delle potenze nominali medie annue di tutte le concessioni per grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico della Provincia (quoziente Q1) moltiplicato per la componente fissa del canone.
1. La presenza di “bacini di raccolta” oppure di “dighe con sbarramenti superiori a 15 metri o con un volume superiore a 1.000.000 m³” rappresenta un intervento importante, soprattutto dal punto di vista della tutela del paesaggio e della diversità paesaggistica.
2. In presenza di bacini di raccolta, l’addendo A2 risulta dalla moltiplicazione dell’addendo A1 con il fattore 1,0.
3. In presenza di “grandi dighe con sbarramenti di ritenuta superiori a 15 metri o un volume superiore a 1.000.000 m³”, l’addendo A2 risulta dalla moltiplicazione dell’addendo A1 con il fattore 1,5.
4. Se queste parti d’impianto sono assenti, questo addendo A2 risulta pari a “0”.
1. La presenza di condotte forzate, soprattutto se fuori terra, è un elemento altamente visibile nel paesaggio ed incide notevolmente sugli habitat esistenti.
2. Se le condotte forzate della concessione in questione sono completamente interrate, l’addendo A3 risulta dalla moltiplicazione dell’addendo A1 con il fattore 1,0.
3. Se le condotte forzate della concessione in questione o solo una parte di esse è posata fuori terra, l’addendo A3 risulta dalla moltiplicazione dell’addendo A1 con il fattore 1,5.
1. Il concessionario è tenuto a comunicare all’ufficio competente, entro 30 giorni dalla richiesta, le informazioni di cui agli articoli 3 e 4.
2. Se il titolare della concessione non fornisce informazioni per determinare gli addendi A2 e A3, nei calcoli si assume il fattore 1,5 in conformità con gli Artt. 3 e 4.
1. Per l’anno 2024, il versamento della componente variabile del canone dovrà avvenire entro il 30 novembre.