Le misure di rimborso interessano i seguenti casi:
2.1 malformazioni congenite cranio-maxillo-facciali con gravi alterazioni funzionali comprendenti:
a) labiopalatoschisi con i relativi trattamenti ortodontico-protesici in fase di crescita;
b) esiti di labiopalatoschisi in età adulta, compresi i trattamenti ortodontico-protesici fino all’età di 30 anni non compiuti al momento della presentazione della domanda;
c) sindrome di Pierre-Robin: trattamenti in fase di crescita ed esiti in età adulta fino all’età di 30 anni non compiuti al momento della presentazione della domanda;
d) disostosi cranio-facciali (sindrome di Apert, sindrome di Crouzon, sindrome di Pfeiffer, sindrome di Saethre-Chotzen, sindrome di Treacher-Collins, sindrome di Goldenhar);
e) iperteleorbitismo;
f) sindromi del I e II arco branchiale (microsomia emifacciale);
g) persone con sindrome di Down con indice di necessità al trattamento ortodontico IOTN di 4 e 5 (IOTN Index of Treatment Need sec. Brook e Shaw);
h) ipodonzia estesa (mancanza di almeno otto denti) con grave deficit funzionale; sono esclusi dal calcolo dei denti mancanti i denti del giudizio;
i) amelogenesi imperfetta estesa che coinvolga almeno il 50 percento degli elementi dentari;
2.2 patologie post-traumatiche che portano ad un deficit funzionale dell’apparato stomatognatico: esiti di fratture cranio-maxillo-facciali con perdita di elementi dentari ed indicazione alla riabilitazione protesica. La riabilitazione protesica deve essere principalmente volta a ripristinare la situazione occlusale precedente al trauma. L’eventuale utilizzo di fixture implantari è consentito in caso di perdita traumatica di elementi sani in settori ad elevata valenza estetica. L’evento traumatico non deve essere anteriore a due anni dalla data della richiesta e il contributo viene concesso una sola volta.
Sono esclusi i pazienti e le pazienti in età pediatrica che non abbiano compiuto il 18° anno di età al momento della presentazione della domanda, per i quali possono essere previsti trattamenti ortodontici correttivi finalizzati ad eventuali correzioni correlate all’evento traumatico.
Sono inoltre esclusi i trattamenti ortodontici atti a correggere malocclusioni dento-scheletriche o affollamenti dentali precedenti al trauma. Successivamente potrà essere prevista una riabilitazione protesica secondo le disposizioni vigenti per le pazienti e i pazienti adulti;
2.3 riabilitazione funzionale dell’apparato stomatognatico in pazienti affetti da patologia neoplastica in ambito cervico-maxillo-facciale, quali:
a) pazienti che hanno subito una resezione delle basi ossee maxillo-facciali, affetti da patologia tumorale maligna o benigna con grave compromissione funzionale della masticazione.
b) pazienti sottoposti a trattamenti chemioradioterapici per neoplasie in ambito cervico-maxillo-facciale con lesioni secondarie dentarie e parodontali, perdita di elementi dentari e necrosi ossee;
2.4 malattie rare di cui al decreto del Ministero della Sanità 18 maggio 2001, n. 279, che comportano una grave compromissione funzionale dell’apparato stomatognatico.