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In vigore al: 26/10/2022

Delibera N. 4551 del 06.12.2004
Nuove linee guida in materia di dipartimenti ospedalieri e di racordo ospedale - territorio.

Allegato
 
NUOVE LINEE GUIDA IN MATERIA DI DIPARTIMENTI OSPEDALIERI E DI RACCORDO OSPEDALE -TERRITORIO
 
1. Premessa
2. Definizione
3. Finalità/Obiettivi
4. Modalità organizzative
4.1. Criteri per l'individuazione dei dipartimenti
4.2. Modalità di istituzione dei dipartimenti
5. Compiti del dipartimento
6. Livelli decisionali
6.1. Direttore di dipartimento
6.1.1. Funzioni del Direttore di dipartimento strutturale
6.1.2. Funzioni del Direttore di dipartimento funzionale
6.2. Comitato di dipartimento
6.2.1. Composizione
6.2.2. Funzioni del Comitato di dipartimento strutturale
6.2.3. Funzioni del Comitato di dipartimento funzionale
7. Le risorse del dipartimento strutturale
8. Direttore di Struttura complessa di dipartimento strutturale
8.1. Funzioni
8.2. Risorse assegnate
8.3. Budget
9. Direttore di Struttura complessa di dipartimento funzionale
10. Responsabile di Struttura semplice non aggregata a Struttura complessa
10.1. Funzioni
10.2. Risorse assegnate
10.3. Budget
11. Responsabile di Struttura semplice aggregata a Struttura complessa
12. Responsabile del personale sanitario non medico di dipartimento
12.1. Funzioni
13. Responsabile del personale sanitario non medico di Struttura
13.1. Funzioni
14. Disposizioni finali
 
1. PREMESSA
L'art. 14, comma 4, della Legge provinciale 5 marzo 2001, n. 7, avente in oggetto il “Riordinamento del Servizio sanitario provinciale”, prevede che allo scopo di migliorare la qualità ed efficienza dei servizi sanitari, le aziende sanitarie istituiscano i dipartimenti che costituiscono il modello ordinario di gestione operativa delle aziende sanitarie e la cui struttura organizzativa è disciplinata nel piano sanitario provinciale.
 
Il piano sanitario provinciale 2000-2002 recepisce la normativa provinciale e stabilisce che, a livello aziendale, deve essere attuata una progressiva dipartimentalizzazione al fine di migliorare l'efficienza produttiva delle attività sanitarie.
 
Con il presente documento si intende stabilire criteri e principi di riferimento che dovranno essere seguiti dalle aziende sanitarie provinciali per l'istituzione dei dipartimenti ospedalieri e di raccordo ospedale – territorio, disciplinati nell'atto aziendale di diritto privato.
 
2. DEFINIZIONE
Il dipartimento è costituito da strutture complesse e/o semplici omogenee, affini o complementari, che perseguono comuni finalità e sono tra loro interdipendenti e sviluppano modelli organizzativi innovativi ed integrati.
 
Le strutture mantengono la propria autonomia clinica ed assistenziale, nel rispetto della responsabilità professionale.
Le strutture costituenti il dipartimento sono aggregate secondo tipologie organizzative e gestionali, volte a dare risposte unitarie, tempestive, razionali e complete rispetto ai compiti ed agli obiettivi assegnati, e a tal fine adottano regole condivise di comportamento clinico-assistenziale, ispirate all'appropriatezza delle prestazioni basate sulla dimostrata evidenza clinica, all'efficienza ed all'etica. Inoltre vengono perseguiti obiettivi comuni di sviluppo dell'attività formativa e di ricerca.
 
Si distinguono due tipologie di dipartimenti:

1) dipartimenti strutturali, nei quali le strutture, complesse e semplici, sono aggregate funzionalmente, e, ove possibile, fisicamente, in modo da favorire la gestione in comune delle risorse umane, degli spazi, delle risorse tecnico-strumentali ed economiche assegnate. Di conseguenza sono omogenee sotto il profilo delle attività o delle risorse umane e tecnologiche impiegate o delle procedure operative adottate;

2) dipartimenti funzionali, costituiti da strutture, complesse e semplici, che perseguono finalità comuni.

 
I dipartimenti possono includere anche gli ospedali o altre strutture di diverse Aziende sanitarie.
 
La delibera istitutiva di tale tipologia di dipartimento dovrà esplicitare le finalità, disciplinare le modalità operative di collaborazione tra le parti, nonché i rapporti economici intercorrenti.
l dipartimenti possono aggregare anche strutture ospedaliere e territoriali, costituendo il dipartimento “transmurale” di raccordo ospedale-territorio.
 
3. Finalità/Obiettivi
La finalità del dipartimento è di porre gli operatori sanitari nelle condizioni di svolgere la propria attività, improntandola all'efficacia ed all'appropriatezza delle prestazioni (governo clinico).
In particolare, la riorganizzazione dovrà essere orientata prioritariamente alla centralità del paziente/utente.
 
A tale scopo, il dipartimento persegue i seguenti obiettivi:

1) la razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e tecnologiche, dei posti letto, dei materiali di consumo e dei servizi intermedi;

2) il miglioramento dell'efficienza gestionale dei processi assistenziali attraverso il coordinamento e l'integrazione delle attività delle strutture del dipartimento per raggiungere il miglior servizio a costi appropriati;

3) la migliore integrazione dei rapporti gestionali tra direzione strategica, di area, di presidio e delle strutture;

4) il miglioramento continuo della qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie con particolare riguardo all'umanizzazione dell'assistenza erogata all'interno delle strutture del dipartimento;

5) il coordinamento e lo sviluppo delle attività di ricerca, studio, formazione e aggiornamento delle strutture del dipartimento;

6) la razionalizzazione e lo sviluppo dei percorsi diagnostici e terapeutici e di quelli volti a garantire la continuità assistenziale anche all'esterno dei dipartimenti;

7) lo sviluppo di modellli organizzativi innovativi nella gestione della risorsa umana e professionale, favorendo il lavoro di èquipe interdisciplinare e multiprofessionale.

 
4. MODALITÀ ORGANIZZATIVE
4.1. Criteri per l'individuazione dei dipartimenti
Ciascuna Azienda stabilisce il numero e la tipologia dei dipartimenti mediante l'aggregazione di strutture, da effettuare sulla base delle seguenti caratteristiche:

a) complessità della azienda, estensione nel territorio, caratteristiche geomorfologiche, numero di strutture presenti;

b) obiettivi comuni da conseguire nell'ambito della programmazione aziendale;

c) aree omogenee, tipologia delle prestazioni, intensità e gradualità delle cure;

d) settore nosologico e/o branca specialistica, apparato;

e) fasce di età;

f) funzionalità e convenienza in termini di rapporto costi-benefici, fermo restando l'obiettivo principale della qualità della prestazione.

 
Previo parere dell'Assessorato alla sanità, l'azienda provvede alla graduale attivazione dei dipartimenti.
 
4.2. Modalità di istituzione dei Dipartimenti
Il Dipartimento deve essere istituito con provvedimento del Direttore generale, sentito il Direttore sanitario, il Direttore amministrativo ed il Consiglio dei sanitari.
 
5. COMPITI DEL DIPARTIMENTO
I compiti del dipartimento possono essere ricondotti a:
 

a) utilizzazione ottimale degli spazi assistenziali (posti letto, sale operatorie, sale di diagnostica, ambulatori ecc.), del personale, delle apparecchiature e dei materiali di consumo;

b) coordinamento delle attività ospedaliere con quelle territoriali per una integrazione dei servizi ospedalieri con quelli territoriali ed, in particolare, con i distretti e con i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Tale raccordo deve garantire la continuità assistenziale attraverso la definizione del piano di dimissione del paziente, gli interventi domiciliari ed i successivi follow-up, nonché l'assistenza medica nelle strutture socio-sanitarie residenziali;

c) promozione di iniziative finalizzate all'umanizzazione dell'assistenza;

d) miglioramento continuo della qualità dell'assistenza fornita, adottando metodiche appropriate, come ad esempio il “medical audit”;

e) studio e applicazione di sistemi integrati di gestione, anche attraverso il collegamento informatico all'interno del dipartimento e tra dipartimenti, allo scopo di consentire l'interscambio di informazioni ed immagini, nonché l'archiviazione unificata e centralizzata dei dati, e l'utilizzazione della telematica;

f) studio, applicazione e verifica di sistemi e protocolli, per conferire maggiore omogeneità possibile alle procedure organizzative, assistenziali e di utilizzo delle apparecchiature;

g) organizzazione della didattica;

h) individuazione e promozione di nuove attività o di nuovi modelli operativi nello specifico campo di competenza;

i) individuazione del fabbisogno di formazione ed aggiornamento del personale operante nell'ambito delle differenti strutture, in armonia con i piani di formazione  concertando le iniziative al fine di perseguire specifici obiettivi. La formazione e l'aggiornamento dovranno essere inseriti nei piani aziendali o in relazione a specifici criteri (numerosità, esigenza di omogeneità), avere carattere continuativo ed essere soggetti a valutazione periodica;

j) formulazione di proposte relative ai piani di investimento per le apparecchiature, per l'informatizzazione e per i beni di consumo;

k) gestione del budget assegnato al dipartimento.

 
Oltre a quelle menzionate, l'Azienda ha la facoltà di assegnare al dipartimento altre attività con riferimento alla tipologia dello stesso ed alle finalità specifiche.
Le attività previste per il dipartimento vanno effettuate mediante l'impiego delle risorse allo stesso assegnate.
 
6. LIVELLI DECISIONALI
All'interno del dipartimento sono previsti il Direttore di dipartimento ed il Comitato di dipartimento.
Per dipartimenti particolarmente complessi le aziende possono prevedere, oltre al Comitato di dipartimento, un “Comitato allargato” (esempio: dipartimento di Emergenza-Urgenza di 2° livello, dipartimento oncologico). La composizione e le funzioni di tale organismo sono stabiliti nell'atto istitutivo del dipartimento stesso.
 
6.1. Il Direttore di dipartimento
Il Direttore di dipartimento è nominato con provvedimento del Direttore generale, sentito il Direttore sanitario ed è scelto tra i responsabili di una delle strutture complesse del dipartimento con incarico di Direttore.
 
La durata dell'incarico è al massimo di tre anni ed è rinnovabile. Il Direttore di dipartimento può essere rimosso, prima della scadenza dell'incarico triennale, dal Direttore generale con provvedimento motivato, sulla base della normativa vigente.
In casi particolari e motivati puó essere incaricato quale direttore un medico esterno, purché sia un medico specializzato e rinnomato . La sua nomina deve essere autorizzata dall'Assessore alla Sanitá della Provincia. Nel caso che i responsabili delle strutture complesse non accettano l'incarico di direttore di dipartimento puó essere chiamato un responsabile di struttura semplice o un dirigente medico.
 
6.1.1. Funzioni del Direttore di dipartimento strutturale
Il Direttore di dipartimento strutturale svolge le seguenti funzioni:

a) assicura la gestione delle risorse comuni del dipartimento;

b) garantisce le funzioni e le attività di programmazione budgetaria, di coordinamento, di integrazione e di controllo, clinico-organizzativo ed economico, compresa l'osservanza delle norme sulla sicurezza e la tutela della privacy, in collaborazione con il Comitato di dipartimento. Per tali attività egli è coadiuvato dal Responsabile del personale sanitario non medico di dipartimento;

c) dispone le azioni per il corretto funzionamento del Comitato di dipartimento;

d) convoca e presiede le riunioni del Comitato e trasmette i verbali delle stessa alla Direzione sanitaria dell'Azienda;

e) rappresenta il dipartimento nei rapporti con la Direzione strategica, in riferimento ai programmi aziendali, sviluppando i livelli di integrazione intra- ed interdipartimentali;

f) predispone, nell'ambito della programmazione aziendale e delle proposte del Comitato di dipartimento, il piano di sviluppo per la valorizzazione delle risorse umane;

g) coordina e predispone i livelli organizzativi necessari per l'urgenza ed emergenza interna, secondo gli indirizzi della Direzione sanitaria dell'Azienda;

h) sostiene lo sviluppo ed il buon funzionamento del sistema Informativo di dipartimento e aziendale ed, in particolare, coordina il monitoraggio, la raccolta e la validazione dei dati e delle informazioni.

 
Oltre alle responsabilità gestionali di cui al primo comma del presente articolo, il Direttore di dipartimento svolge le seguenti funzioni:
 
Risorse strutturali

a) coordinamento, integrazione e controllo della qualità, della sicurezza e funzionalità (layout) degli spazi, delle attrezzature e delle apparecchiature;

b) coordinamento e controllo del processo di valutazione della tecnologia sanitaria;

c) segnalazione e proposta delle esigenze di manutenzione straordinaria e/o di sostituzione e/o di innovazione tecnologica;

d) programmazione della distribuzione dei letti affidati;

e) programmazione dell'accessibilità degli ambulatori;

f) programmazione dell'utilizzo delle sale operatorie assegnate;

g) coordinamento, integrazione, supervisione e valutazione degli acquisti di beni e servizi per tutto il dipartimento, dell'andamento dei consumi e delle scorte per tutto il dipartimento, sulla base delle indicazioni della Direzione sanitaria e della Direzione del personale sanitario non medico  dell'Azienda.

 
Risorse umane

a) Coordinamento, integrazione e controllo delle assenze, ferie e degli straordinari di tutto il personale assegnato, in collaborazione con il Responsabile del personale sanitario non medico per quanto di competenza;

b) gestione e valutazione del personale assegnato, secondo gli indirizzi aziendali ed in conformità al piano di sviluppo delle risorse umane del dipartimento.

 
Il personale medico è gestito e valutato, in conformità alla legislazione provinciale vigente ed agli accordi collettivi, dal Direttore della struttura complessa o dal responsabile della struttura semplice non aggregata a struttura complessa di appartenenza.
 
Budget

a) predisposizione del budget di dipartimento proposto dal Comitato di dipartimento e negoziato con le singole Strutture per la presentazione alla Direzione strategica ai fini della negoziazione. A detta fase partecipano attivamente i Direttori di struttura complessa e di struttura semplice non aggregata a struttura complessa, secondo le disposizioni della Direzione strategica;

b) assunzione della responsabilità sui risultati complessivamente ottenuti dal dipartimento e diretta responsabilità per la gestione delle risorse condivise.

 
Per l'espletamento di tutte le funzioni ed i compiti indicati, il Direttore di dipartimento è coadiuvato, oltre che dal Comitato di dipartimento, dai Direttori e Responsabili delle strutture, dal Responsabile del personale sanitario non medico di dipartimento, ed inoltre, è supportato dalla Direzione sanitaria , dalla Direzione infermieristica , dalla Direzione amministrativa , nonché, secondo le ripettive competenze, dalla Direzione medica dell'area ospedaliera, dalla Direzione medica dell'area territoriale e dalla Direzione medica del presidio ospedaliero.
È facoltà del Direttore di dipartimento conferire deleghe vincolanti ai Direttori e Responsabili di Struttura, per l'affidamento della gestione di risorse comuni.
Fino alla nomina e l'insediamento del Direttore di dipartimento le relative funzioni sono svolte dal Direttore sanitario o da un suo delegato.
 
Il sostituto del Direttore di dipartimento è nominato dal Direttore generale su proposta del Direttore stesso ed é scelto tra i Direttori di struttura complessa. Ad esso il Direttore di dipartimento può discrezionalmente delegare funzioni di propria competenza.
 
6.1.2. Funzioni del Direttore di dipartimento funzionale
Al Direttore vengono attribuite le funzioni del Direttore di dipartimento strutturale, con l'eccezione della gestione di budget, delle risorse umane, tecnico-strumentali e strutturali. I compiti saranno definiti nel provvedimento istitutivo del dipartimento stesso.
 
6.2. Il Comitato di dipartimento strutturale e funzionale
6.2.1. Composizione
Il Comitato di dipartimento strutturale e funzionale è composto da:

a) i Direttori di tutte le Strutture complesse appartenenti al dipartimento;

b) i Responsabili delle Strutture semplici non aggregate a Struttura complessa;

c) il Responsabile di dipartimento del personale sanitario non medico delle Strutture del dipartimento, laddove previsto;

d) un rappresentante dei dirigenti medici o sanitari proposto dal Direttore sanitario, proposto dal Direttore sanitario;

e) un rappresentante del personale sanitario non medico proposto dalla Direzione infermieristica .

 
Le funzioni di Segretario sono svolte da un amministrativo. È compito del Segretario il disbrigo e la predisposizione di tutti gli atti amministrativi connessi all'attività del Dipartimento compresa la redazione dell'ordine del giorno e del verbale.
 
Inoltre, hanno diritto di partecipare alle riunioni, senza diritto di voto:
il Direttore sanitario dell'Azienda, il Responsabile della Direzione infermieristica dell'Azienda, i Direttori medici dei presidi ospedalieri, nonché, in caso di dipartimenti di raccordo ospedale-territorio, il Direttore medico dell'area territoriale o loro delegati.
 
Possono, inoltre, essere invitati altri esperti qualora risultasse utile ed opportuna la loro consultazione, in particolare i Direttori e Responsabili delle strutture ospedaliere e/o territoriali interagenti con il dipartimento.
 
Il Comitato approva, con voto palese, gli argomenti all'ordine del giorno con maggioranza di voti (50%+1) dei presenti. Nel verbale devono essere  indicati i nominativi dei votanti contro e a favore, e, su richiesta, la motivazione del voto.
 
Il Comitato di dipartimento si riunisce almeno 4 volte all'anno in via ordinaria ed in via straordinaria su invito del Direttore e qualora ne venga fatta richiesta dalla maggioranza dei membri del Comitato stesso (50%+1).
 
6.2.2. Funzioni del Comitato di dipartimento strutturale
Il Comitato di dipartimento strutturale svolge le seguenti funzioni:

a) definisce gli obiettivi da realizzare nel corso dell'anno, in aderenza alla programmazione strategica dell'Azienda;

b) concorre a definire i modelli organizzativi del dipartimento, nel rispetto dei criteri fissati dall'Azienda;

c) elabora proposte per la razionale utilizzazione del personale del dipartimento e propone la mobilità del personale, nell'ottica della integrazione dipartimentale;

d) elabora proposte per la gestione delle attrezzature, dei presidi e delle risorse economiche assegnate al dipartimento;

e) fornisce indicazioni per la gestione del budget assegnato al dipartimento;

f) stabilisce e coordina modelli per la verifica e la valutazione della qualità dell'assistenza fornita, nel rispetto dei criteri fissati dall'Azienda;

g) propone piani di aggiornamento e di riqualificazione del personale del dipartimento;

h) formula proposte operative per i fabbisogni di risorse sia di personale, sia di dotazione strumentale, valutandone le priorità;

i) elabora la relazione annuale sulle attività svolte ed il programma degli obiettivi per l'anno successivo alla fine di ogni anno, inviandoli alla Direzione strategica, tramite il Direttore di dipartimento, con le proposte motivate di finanziamento e le priorità di realizzazione;

j) adotta, in relazione alle specifiche esigenze del dipartimento, le linee guida utili per un più corretto indirizzo diagnostico-terapeutico;

k) elabora proposte da trasmettere tramite il Direttore di dipartimento, al Direttore generale, per l'eventuale inserimento di altre strutture nel dipartimento o la soppressione o rimodulazione di quelle esistenti;

l) promuove e coordina lo sviluppo dei percorsi diagnostici e terapeutici e di quelli volti a garantire la continuità assistenziale e ne cura l'applicazione e la verifica;

m) valuta, altresì, ogni altra proposta o argomento che gli venga sottoposto dalla Direzione aziendale, dal Direttore di dipartimento o da singoli appartenenti al dipartimento stesso, in relazione a problemi o eventi di particolare importanza;

n) predispone le modalità di applicazione operativa dei criteri aziendali emanati dalla Direzione strategica per la valutazione del personale.

 
6.2.3. Funzioni del Comitato di dipartimento funzionale
Il Comitato di dipartimento funzionale svolge le seguenti funzioni:
 

a) definisce gli obiettivi da realizzare nel corso dell'anno, in aderenza alla programmazione strategica dell'Azienda;

b) concorre a definire i modelli organizzativi del dipartimento, nel rispetto dei criteri fissati dall'Azienda;

c) elabora proposte per la gestione delle attrezzature, dei presidi e delle risorse economiche, qualora assegnate al dipartimento;

d) stabilisce e coordina modelli per la verifica e la valutazione della qualità dell'assistenza fornita, nel rispetto dei criteri fissati dall'Azienda;

e) propone piani di aggiornamento e di riqualificazione del personale del dipartimento;

f) formula proposte operative per i fabbisogni di risorse sia di personale, sia di dotazione strumentale delle singole strutture e, qualora previsto, del dipartimento, valutandone le priorità;

g) elabora la relazione annuale sulle attività svolte ed il programma degli obiettivi per l'anno successivo alla fine di ogni anno, inviandoli alla Direzione strategica, tramite il Direttore di dipartimento, con le proposte motivate di finanziamento e le priorità di realizzazione;

h) adotta, in relazione alle specifiche esigenze del dipartimento, le linee guida utili per un più corretto indirizzo diagnostico-terapeutico;

i) elabora proposte da trasmettere tramite il Direttore di dipartimento, al Direttore generale, per l'eventuale inserimento di altre strutture nel dipartimento o la soppressione o rimodulazione di quelle esistenti;

j) promuove e coordina lo sviluppo dei percorsi diagnostici e terapeutici e di quelli volti a garantire la continuità assistenziale e ne cura l'applicazione e la verifica;

k) valuta altresì ogni altra proposta o argomento che gli venga sottoposto dalla Direzione aziendale, dal Direttore di dipartimento o da singoli appartenenti al dipartimento stesso, in relazione a problemi o eventi di particolare importanza.

 
7. RISORSE DEL DIPARTIMENTO STRUTTURALE
Le risorse del dipartimento strutturale sono:

a) personale;

b) strutture edilizie;

c) attrezzature;

d) risorse finanziarie, ove previsto dalla programmazione aziendale.

 
Le risorse vanno distinte in:

a) risorse comuni del dipartimento, cioè condivise, nonché quelle necessarie al funzionamento del dipartimento;

b) risorse proprie delle singole strutture appartenenti al dipartimento, quindi non comuni;

c) risorse comuni del dipartimento che possono essere assegnate, dalla Direzione strategica, alle categorie a) e b), sulla scorta di valutazioni sia della Direzione sanitaria che del Comitato di dipartimento.

 
Per i dipartimenti strutturali, si riportano i seguenti criteri per la distribuzione delle risorse:
 
alle singole Strutture complesse o a quelle semplici non aggregate a Struttura complessa, vengono assegnati, dalla Direzione strategica:

il personale medico, al quale attiene un percorso formativo di accesso al pubblico impiego con specifici requisiti di specialità, ed equiparato;

gli spazi da questo occupati per le attività esclusive della Struttura;

le attrezzature od apparecchiature di alta tecnologia inclusi i letti tecnici di alta specialità che vengono esclusivamente utilizzati dalla Struttura.

 

A) Al dipartimento vengono assegnati:

il personale infermieristico e/o tecnico-sanitario e/o riabilitativo, amministrativo, nonché altre figure professionali del dipartimento;

il personale laureato non medico, al quale non attiene un percorso formativo di accesso al pubblico impiego con specifici requisiti di specialità;

gli operatori tecnici e socio sanitari addetti all'assistenza ed altri operatori di supporto;

gli spazi operativi, di degenza, di supporto e le attrezzature utilizzate da più di una Struttura (area di degenza, articolata per livelli di intensità di cure – intensive, intermedie e normali -; day-hospital; day surgery; ambulatori con spazi e attrezzature relative, sale operatorie con spazi ed attrezzature relative, uffici e servizi amministrativi, aree comuni a più strutture, sale diagnostiche strumentali e laboratori con relativi spazi ed attrezzature, sale diagnostiche con procedure comuni con relativi spazi ed attrezzature);

i programmi, i progetti, i piani di dipartimento;

ogni altra risorsa necessaria per raggiungere gli obiettivi fissati.

 
B) Per il funzionamento del dipartimento vengono assegnati:

gli spazi per la direzione e il coordinamento del dipartimento, compresi gli organi di gestione del dipartimento stesso, ove previsti;

il sistema informativo, informatico e telematico del dipartimento;

i beni e i servizi necessari al funzionamento del dipartimento.

 
Le risorse vengono assegnate ai singoli dipartimenti sulla base dei programmi, progetti ed obiettivi annuali, compresi quelli di natura interdipartimentale, concordati fra la Direzione strategica ed i Direttori dei dipartimenti all'inizio di ogni anno, in linea con la pianificazione aziendale.
 
Sulla base di tali indicazioni, il Direttore di dipartimento, tenendo presente le indicazioni fornite dal Comitato di dipartimento, concorda con i rispettivi Direttori e Responsabili, i programmi ed i piani di attività annuali che le singole Strutture svolgeranno nell'ambito degli obiettivi programmati dal dipartimento e articola al suo interno il bilancio assegnato, destinando specifiche risorse alle strutture.
La determinazione dei budget del dipartimento e delle singole strutture, mantiene ferma la responsabilità di ciascuno per la propria parte di gestione dell'uso delle risorse e del raggiungimento degli obiettivi previsti.
 
8. Direttore di Struttura complessa di Dipartimento strutturale
8.1. Funzioni
Il Direttore di Struttura complessa di dipartimento strutturale svolge le seguenti funzioni:
 

a) assicura la gestione clinica del paziente;

b) assicura  la gestione delle risorse assegnate e la loro integrazione con le risorse comuni del dipartimento;

c) garantisce le funzioni e le attività, per tipo e per volume, programmate all'interno del budget;

d) assicura il coordinamento, l'integrazione e il controllo, clinico-organizzativo ed economico per la propria Struttura;

e) assicura la gestione della sicurezza e dalla tutela della privacy;

f) stabilisce le linee di applicazione, nella propria Struttura, dei modelli per la verifica e la valutazione della qualità dell'assistenza fornita e percepita, indicati dal dipartimento, con particolare attenzione alla centralità del paziente;

g) provvede, secondo le linee di indirizzo della Direzione strategica, alla valutazione dei Dirigenti, secondo quanto previsto dai vigenti accordi contrattuali;

h) collabora attivamente alla attività del dipartimento, anche in qualità di membro di diritto del Comitato di dipartimento;

i) rappresenta la Struttura nei rapporti con la Direzione strategica;

j) concorre con il dipartimento a sviluppare i livelli di integrazione con le altre Strutture  nell'ambito dei rapporti intra/interdipartimentali;

k) predispone, secondo gli indirizzi definiti dal Comitato di dipartimento, in collaborazione con i responsabili del personale sanitario non medico della propria Struttura, il piano di Struttura per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane del dipartimento, con esplicitazione del piano di formazione, aggiornamento e di ricerca, per la negoziazione con il Direttore di dipartimento, all'interno del processo di budget;

l) contribuisce alla formulazione delle proposte, in sede di Comitato di dipartimento, per il  piano di sviluppo e valorizzazione delle risorse umane del dipartimento;

m) assicura, per la parte di competenza, i livelli organizzativi necessari per l'urgenza ed emergenza interna, secondo gli indirizzi della Direzione sanitaria;

n) sostiene lo sviluppo e il buon funzionamento del Sistema Informativo di dipartimento e aziendale ed in particolare coordina il monitoraggio, la raccolta e la validazione dei dati;

o) mantiene le responsabilità delle funzioni e dei compiti di seguito indicate.

 

8.2 Risorse assegnate

Sorveglianza della manutenzione ordinaria degli spazi e attrezzature/apparecchiature, condivise e delegate;

 

gestione del processo di valutazione delle tecnologie sanitarie (technology assessment) e gestione della sicurezza, della tutela della privacy e della qualità;

 

Valutazione del personale appartenente alla Struttura, in accordo con gli indirizzi per la valorizzazione e la valutazione delle risorse umane stabilite dal dipartimento, secondo gli indirizzi della Direzione strategica.

 
8.3. Budget
In relazione al budget, il Direttore di struttura complessa di dipartimento strutturale svolge i seguenti compiti:

a)     Predisposizione del budget della Struttura e negoziazione con il Direttore di dipartimento strutturale;

b)     Recepimento dei risultati della negoziazione del dipartimento con la Direzione strategica in merito a quanto di interesse per la propria Struttura;

c)     Esecuzione delle attività programmate per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel budget di dipartimento, per la parte di competenza della Struttura;

d)     Partecipazione alla negoziazione del budget di dipartimento con la Direzione strategica.

 
Per l'espletamento di dette funzioni e compiti, i Direttori di struttura complessa sono coadiuvati, oltre che dai Responsabili del personale sanitario non medico della propria Struttura, dal personale amministrativo di dipartimento, dalla Direzione sanitaria dell'Azienda, dalla Direzione infermieristica dell'Azienda, dalla Direzione Amministrativa dell'Azienda, nonché, secondo le competenze, dalla Direzione medica dell'area ospedaliera, dalla Direzione medica dell'area territoriale e dalla Direzione medica del presidio ospedaliero.
 
9. Direttore di Struttura complessa di Dipartimento funzionale
Il Direttore di Struttura complessa di dipartimento funzionale svolge le medesime funzioni del Direttore appartenente ad un dipartimento strutturale, fatto salvo la condivisione di risorse umane, tecnologiche e strutturali, se non specificatamente prevista dal provvedimento istitutivo del dipartimento stesso, per il conseguimento degli obiettivi prefissati.
 
10. Responsabile di Struttura semplice non aggregata a Struttura complessa
10.1. Funzioni
Il Responsabile di Struttura semplice non aggregata a Struttura complessa svolge le seguenti funzioni:

a) assicura la gestione clinica del paziente;

b) assicura la gestione delle risorse assegnate e la loro integrazione con le risorse comuni del dipartimento;

c) garantisce le funzioni e le attività, per tipo e per volume, programmate all'interno del budget;

d) assicura il coordinamento, l'integrazione e il controllo, clinico-organizzativo ed economico  per la propria Struttura;

e) assicura la gestione della sicurezza e dalla tutela della privacy;

f) stabilisce le linee di applicazione nella propria Struttura dei modelli per la verifica e la valutazione della qualità dell'assistenza fornita e percepita, indicati dal dipartimento, con particolare attenzione alla centralità del paziente;

g) provvede, secondo le linee di indirizzo della Direzione strategica, alla valutazione dei Dirigenti, secondo quanto previsto dai vigenti accordi contrattuali;

h) collabora attivamente alla attività del dipartimento, anche in qualità di membro di diritto del Comitato di dipartimento;

i) rappresenta la Struttura semplice nei rapporti con la Direzione strategica;

j) concorre con il dipartimento a sviluppare i livelli di integrazione con le altre Strutture  nell'ambito dei rapporti intra/interdipartimentali;

k) predispone, secondo gli indirizzi definiti dal Comitato di dipartimento, in collaborazione con i responsabili del personale sanitario non medico della propria Struttura, il piano di Struttura per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane del dipartimento, con esplicitazione del piano di formazione, aggiornamento e di ricerca, per la negoziazione con il Direttore di dipartimento, all'interno del processo di budget;

l) contribuisce alla formulazione delle proposte, in sede di  Comitato di dipartimento, per il  piano di sviluppo e valorizzazione delle risorse umane del dipartimento;

m) assicura, per la parte di competenza, i livelli organizzativi necessari per l'urgenza ed emergenza interna, secondo gli indirizzi della Direzione sanitaria;

n) sostiene lo sviluppo e il buon funzionamento del Sistema Informativo di dipartimento e aziendale ed in particolare coordina il monitoraggio, la raccolta e la validazione dei dati;

o) mantiene le responsabilità delle funzioni e dei compiti di seguito indicate.

 
10.2 Risorse assegnate
In relazione alle risorse assegnate, il Responsabile di struttura semplice non aggregata a Struttura complessa svolge i seguenti compiti:

a) sorveglianza della manutenzione ordinaria degli spazi e attrezzature/apparecchiature, condivise e delegate;

b) gestione del processo di valutazione delle tecnologie sanitarie (technology assessment) e gestione della sicurezza, della tutela della privacy e della qualità;

c) valutazione del personale appartenente alla Struttura semplice, in accordo con gli indirizzi per la valorizzazione e la valutazione delle risorse umane stabilite dal dipartimento, secondo gli indirizzi della Direzione strategica.

 
10.3. Budget
In relazione al budget, il Direttore di struttura semplice di dipartimento strutturale svolge i seguenti compiti:
 

a) predisposizione del budget della Struttura e negoziazione con il Direttore di dipartimento strutturale;

b) recepimento dei risultati della negoziazione del dipartimento con la Direzione strategica in merito a quanto di interesse per la propria Struttura;

c) esecuzione delle attività programmate per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel budget di dipartimento, per la parte di competenza della Struttura;

d) partecipazione alla negoziazione del budget di dipartimento con la Direzione strategica.

 
Per l'espletamento di dette funzioni e compiti, i Responsabili di Struttura semplice non aggregata a struttura complessa sono coadiuvati, oltre che dai Responsabili del personale sanitario non medico della propria Struttura, dal personale amministrativo di dipartimento, dalla Direzione sanitaria dell'Azienda, dalla Direzione infermieristica dell'Azienda, dalla Direzione Amministrativa dell'Azienda, nonché, secondo le competenze, dalla Direzione medica dell'area ospedaliera, dalla Direzione medica dell'area territoriale e dalla Direzione medica del presidio ospedaliero.
 
11. Responsabile di Struttura semplice aggregata a Struttura complessa
 
Il Responsabile di Struttura semplice aggregata a Struttura complessa dipende gerarchicamente dal Direttore di Struttura complessa e svolge le seguenti funzioni:

a) coordina l'attività clinico-assistenziale affidatagli dal Direttore della Struttura complessa;

b) gestisce le risorse umane, strutturali e tecnologiche assegnategli dal Direttore di struttura complessa;

c) collabora con il Direttore di struttura complessa nell'ambito della valutazione del personale assegnato.

 
Il Responsabile di struttura semplice aggregata a Struttura complessa viene nominato dal Direttore generale, su proposta del Direttore di struttura complessa, in base ai vigenti accordi contrattuali.
 
12. Responsabile del personale Sanitario non medico di dipartimento
Per ciascun dipartimento, l'Azienda può nominare un responsabile per il personale sanitario non medico.
 
Egli è nominato con provvedimento del Direttore generale ed è scelto, di norma, tra i Responsabili (coordinatori) del personale sanitario non medico delle strutture che costituiscono il dipartimento stesso, su proposta della Direzione infermieristica, sentito il Direttore sanitario ed il Direttore del dipartimento.
 
Il Responsabile del personale sanitario non medico dipende gerarchicamente dalla Direzione infermieristica e funzionalmente dal Direttore di dipartimento.
La durata dell'incarico è al masssimo di tre anni ed è rinnovabile. Egli può essere rimosso, prima della scadenza dell'incarico, dal Direttore generale con provvedimento motivato, sulla base della normativa vigente.
In accordo con la Direzione infermieristica dell'Azienda e con il Direttore di dipartimento, esso indica un proprio sostituto nei casi di impedimento temporaneo.
 
Il Responsabile del personale sanitario non medico di dipartimento è tenuto a promuovere l'integrazione operativa ed a ricercare la collaborazione con i Responsabili del personale sanitario non medico delle singole strutture facenti capo al dipartimento stesso, nonché con gli uffici amministrativi, con i Direttori di struttura ed il Direttore di dipartimento.
 
12.1. Funzioni
 
Il Responsabile del personale sanitario non medico del dipartimento svolge le seguenti funzioni:

a) partecipa al processo di budget annuale e concorre, per quanto di competenza, alla formulazione e al raggiungimento degli obiettivi dipartimentali;

b) predispone, in collaborazione con la Direzione infermieristica dell'Azienda, e sentiti i responsabili del personale sanitario non medico del dipartimento, la previsione dei fabbisogni delle risorse infermieristiche e/o tecnico-sanitarie e/o riabilitative da inserire nello stesso budget;

c) gestisce l'attività assistenziale, tecnico sanitaria per la parte a gestione condivisa coordinandola ed integrandola con quella delle Strutture e predisponendo i relativi piani assistenziali dipartimentali, nonché la gestione della manutenzione ordinaria della attrezzature del dipartimento;

d) provvede, sentiti il Direttore di dipartimento e i Responsabili di struttura, alla assegnazione del personale all'interno del dipartimento, tenuto conto delle assegnazioni fatte dalla Direzione infermieristica dell'Azienda, secondo gli indirizzi della Direzione sanitaria;

e) provvede alla valutazione del personale di coordinamento delle strutture dipartimentali, secondo gli indirizzi aziendali;

f) elabora, in conformità agli indirizzi aziendali, un piano di sviluppo delle risorse umane del dipartimento;

g) concorre a verificare, in accordo con i responsabili del personale sanitario non medico delle Strutture, i processi di approvvigionamento e di gestione delle scorte dei materiali economali, farmaci, presidi e gestisce quanto di competenza diretta del dipartimento, con il coordinamento del Direttore di dipartimento;

h) verifica la qualità assistenziale, alberghiera e tecnica del dipartimento, integrando l'attività e coordinandosi nel merito con i Direttori ed i Responsabili del personale sanitario non medico di struttura al fine di assicurare la centralità del paziente;

i) promuove e sviluppa modalità integrate di comunicazione tra gli operatori e gli utenti, nel rispetto della centralità del paziente, tra tutte le Strutture del dipartimento;

j) sostiene lo sviluppo e il buon funzionamento del Sistema Informativo di dipartimento e dell'Azienda;

k) coordina il monitoraggio, la raccolta e la validazione dei dati assistenziali, i bisogni formativi del personale, i progetti di qualità e  di ricerca, di acquisizione e di trasferimento del “know how”.

 
13. Responsabile del personale sanitario non medico di Struttura (COORDINATORE)
Il Responsabile di Struttura è designato dalla Direzione infermieristica, sentito il Direttore o Responsabile di Struttura.
Egli è tenuto a facilitare l'integrazione operativa ed a ricercare la collaborazione con i responsabili del personale sanitario non medico delle singole strutture facenti capo al dipartimento, nonché con gli uffici amministrativi, con i Direttori di Struttura ed il Direttore di Dipartimento.
 
13.1. Funzioni
Il Responsabile del personale sanitario non medico di struttura svolge le seguenti funzioni::

a) favorisce i processi di integrazione assistenziale ed organizzativi dipartimentali proposti dal Responsabile del personale sanitario non medico di dipartimento;

b) concorre per quanto di competenza, alla formulazione e al raggiungimento degli obiettivi di  Struttura;

c) partecipa con il Direttore di Struttura, per gli aspetti di competenza, alla definizione e alla negoziazione del budget di Struttura;

d) organizza e gestisce le risorse umane assegnate;

e) programma, gestisce e valuta i piani di lavoro assistenziali in relazione agli obiettivi definiti e alle risorse assegnate;

f) valuta, secondo gli indirizzi aziendali, il personale assegnato;

g) concorre con il Responsabile del personale sanitario non medico di dipartimento alla valutazione della qualità dell'assistenza erogata e/o delle prestazioni fornite dalla Struttura ed allo sviluppo della qualità, con particolare attenzione alla centralità del paziente ed all'etica dell'organizzazione ed all'acquisizione e trasferimento del “know how”;

h) organizza, coordina e controlla le attività alberghiere;

i) pianifica e provvede ai rifornimenti e alla gestione delle scorte di Struttura di farmaci, beni, presidi, generi di natura alberghiera ed alla manutenzione ordinaria della attrezzature e apparecchiature;

j) facilita e sviluppa le modalità integrate di comunicazione tra gli operatori e gli utenti, nel rispetto della centralità del paziente, all'interno della propria Struttura e tra quelle del dipartimento, in accordo con le indicazioni del Responsabile del personale sanitario non medico di dipartimento;

k) sostiene lo sviluppo ed il buon funzionamento del Sistema Informativo di Struttura, di dipartimento e di Azienda; monitorizza e valida la raccolta dei dati assistenziali, i bisogni formativi del personale, i progetti di qualità e di ricerca specifici di Struttura.

 
Nei dipartimenti ai quali afferiscono soprattutto strutture di ridotte dimensioni, i compiti del Responsabile del personale sanitario non medico di dipartimento possono essere assegnati al Responsabile del personale di struttura.
 
14. DISPOSIZIONI FINALI
Le proposte di istituzione dei dipartimenti strutturali e funzionali, devono essere inviate all'Assessorato alla sanità, Ufficio ospedali,  per il parere di congruità con gli indirizzi emanati dalla Giunta provinciale.
Le proposte di organizzazione dipartimentale devono perseguire un uso efficiente e razionale delle risorse con particolare riferimento all'appropriatezza delle prestazioni e non possono comportare un incremento della dotazione organica.
 
Nell'atto istitutivo aziendale vanno definiti, per ciascun dipartimento, almeno i seguenti punti:
 

a) missione,

b) principi e modalità di direzione,

c) obiettivi generali del dipartimento e del Direttore,

d) aree di competenza,

e) Composizione,

f) attribuzione delle risorse al dipartimento,

g) attribuzione delle risorse alle strutture complesse e semplici,

h) organizzazione dell'assistenza,

i) la gestione delle risorse,

j) progetti di ricerca e sviluppo.

 
In caso di particolari e motivate esigenze organizzative, le Aziende possono proporre, all'Assessorato alla sanità, parziali deroghe alle presenti Linee guida.
ActionActionNorme costituzionali
ActionAction1) ACCORDO DI PARIGI
ActionAction2) Costituzione della Repubblica Italiana
ActionAction3) Legge 11 marzo 1972, n. 118
ActionAction3) Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670
ActionAction4) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 gennaio 1973, n. 48
ActionAction5) Decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 1973, n. 115
ActionAction6) Decreto del Presidente della Repubblica 1° febbraio 1973, n. 49
ActionAction7) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° febbraio 1973, n. 50
ActionAction8) Decreto del Presidente della Repubblica 1° novembre 1973, n. 686
ActionAction9) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° novembre 1973, n. 687
ActionAction10) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° novembre 1973, n. 689
ActionAction11) Decreto del Presidente della Repubblica 1° novembre 1973, n. 690
ActionAction12) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° novembre 1973, n. 691 —
ActionAction13) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 marzo 1974, n. 278
ActionAction14) Decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 279
ActionAction15) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 marzo 1974, n. 280 —
ActionAction16) Decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381
ActionAction17) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 469
ActionAction18) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 1975, n. 470
ActionAction19) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 1975, n. 471 —
ActionAction20) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 472
ActionAction21) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 473
ActionAction22) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 474
ActionActionArt. 1                                     
ActionActionArt. 2                          
ActionActionArt. 3                                           
ActionActionArt. 3/bis
ActionActionArt. 4
ActionActionArt. 4/bis
ActionActionArt. 5  
ActionActionArt. 6
ActionActionArt. 7  
ActionActionArt. 8   
ActionActionArt. 9
ActionActionArt. 10   
ActionActionArt. 11
ActionActionArt. 12
ActionActionArt. 13
ActionActionArt. 14
ActionActionArt. 15
ActionActionArt. 16
ActionAction23) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 1975, n. 475 —
ActionAction24) Decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752
ActionAction25) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 marzo 1977, n. 234
ActionAction26) Decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235
ActionAction27) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 ottobre 1977, n. 846
ActionAction28) Decreto del Presidente della Repubblica 6 gennaio 1978, n. 58
ActionAction29) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 luglio 1978, n. 570
ActionAction30) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 luglio 1978, n. 571
ActionAction31) Decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1978, n. 1017
ActionAction32) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 gennaio 1980, n. 197 —
ActionAction33) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 marzo 1981, n. 215
ActionAction34) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 marzo 1981, n. 217
ActionAction35) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 marzo 1981, n. 228
ActionAction36) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 29 aprile 1982, n. 327 —
ActionAction37) Decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89
ActionAction38) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 marzo 1983
ActionAction39) Decreto del Presidente della Repubblica 6 aprile 1984, n. 426
ActionAction40) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 novembre 1987, n. 511
ActionAction41) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 novembre 1987, n. 521
ActionAction42) Decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 1987, n. 526
ActionAction43) Decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 1987, n. 527
ActionAction44) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 1988, n. 301
ActionAction45) Decreto del Presidente della Repubblica15 luglio 1988, n. 305
ActionAction46) Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 574
ActionAction47) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 1988, n. 575
ActionAction48) Legge 30 novembre 1989, n. 386
ActionAction49) Decreto legislativo 13 settembre 1991, n. 310
ActionAction50) Decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 265
ActionAction51) Decreto legislativo16 marzo 1992, n. 266
ActionAction52) DECRETO LEGISLATIVO 16 marzo 1992, n. 267 —
ActionAction53) Decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 268
ActionAction54) Decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 133
ActionAction55) Decreto legislativo 16 dicembre 1993, n. 592
ActionAction56) DECRETO LEGISLATIVO 21 settembre 1995, n. 429
ActionAction57) Decreto legislativo 24 luglio 1996, n. 434
ActionAction58) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 novembre 1996
ActionAction59) DECRETO LEGISLATIVO 9 settembre 1997, n. 354
ActionAction60) DECRETO LEGISLATIVO 21 dicembre 1998, n. 495 —
ActionAction61) DECRETO LEGISLATIVO 11 novembre 1999, n. 463
ActionAction63) LEGGE COSTITUZIONALE 31 gennaio 2001, n. 2
ActionAction64) Decreto legislativo 1° marzo 2001, n. 113
ActionAction65) Decreto legislativo 16 maggio 2001, n. 260
ActionAction66) Decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 280
ActionAction67) Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3
ActionAction68) DECRETO LEGISLATIVO 11 giugno 2002, n. 139
ActionAction69) Decreto legislativo 15 aprile 2003, n. 118
ActionAction70) DECRETO LEGISLATIVO 23 maggio 2005, n. 99
ActionAction71) Decreto legislativo 6 giugno 2005, n. 120
ActionAction72) DECRETO LEGISLATIVO 13 giugno 2005, n. 124
ActionAction73) DECRETO LEGISLATIVO 12 aprile 2006, n. 168
ActionAction74) Decreto legislativo 25 luglio 2006, n. 245
ActionAction75) Decreto legislativo 21 maggio 2007, n. 83
ActionAction76) Legge 23 dicembre 2009 , n. 191
ActionAction77) Decreto legislativo 19 novembre 2010 , n. 252
ActionAction78) Decreto legislativo 21 gennaio 2011 , n. 11
ActionAction79) Decreto legislativo 19 maggio 2011 , n. 92
ActionAction80) Decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 166
ActionAction81) Decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 172
ActionAction82) Decreto legislativo 13 settembre 2012, n. 170
ActionAction83) Decreto legislativo 5 marzo 2013, n. 28
ActionAction84) Legge 23 dicembre 2014, n. 190
ActionAction85) Decreto legislativo 29 aprile 2015, n. 75
ActionAction86) Decreto legislativo 29 aprile 2015, n. 76
ActionAction87) Decreto legislativo 13 gennaio 2016, n. 14
ActionAction88) Decreto legislativo 4 novembre 2015, n. 186
ActionAction89) Decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 43
ActionAction90) Decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 46
ActionAction91) Decreto legislativo 6 aprile 2016, n. 51
ActionAction92) Decreto legislativo 7 luglio 2016, n. 146
ActionAction93) Decreto legislativo 11 dicembre 2016, n. 239
ActionAction94) Decreto legislativo 11 dicembre 2016, n. 240
ActionAction95) Decreto legislativo 7 febbraio 2017, n. 16
ActionAction96) Decreto legislativo 4 maggio 2017, n. 76
ActionAction97) Decreto legislativo 19 maggio 2017, n. 77
ActionAction98) Decreto legislativo 7 settembre 2017, n. 162
ActionAction99) Legge costituzionale 4 dicembre 2017, n. 1
ActionAction100) Legge 27 dicembre 2017, n. 205
ActionAction101) Decreto legislativo 29 dicembre 2017, n. 236
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ActionAction105) Decreto legislativo 6 febbraio 2018, n. 18
ActionAction106) Legge 19 dicembre 2019, n. 157
ActionAction107) Legge 27 dicembre 2019, n. 160
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ActionActionArt. 1
ActionAction110) Decreto legislativo 4 ottobre 2021, n. 150
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ActionAction114) Legge 27 aprile 2022, n. 34
ActionActionNormativa provinciale
ActionActionI Alpinismo
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ActionActionk) Legge provinciale 9 aprile 2009 , n. 1
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ActionActionv) Legge provinciale 20 dicembre 2012, n. 22
ActionActionx) Legge provinciale 20 dicembre 2012, n. 23
ActionActiony) Legge provinciale 17 settembre 2013, n. 12
ActionActionz) Legge provinciale 7 aprile 2014, n. 1
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ActionActionj') Legge provinciale 23 dicembre 2015, n. 19
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ActionActionq') Legge provinciale 21 luglio 2016, n. 18
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ActionActions') Legge provinciale 2 dicembre 2016, n. 23
ActionActiont') Legge provinciale 22 dicembre 2016, n. 27
ActionActionArt. 1 (Modifica della legge provinciale 17 dicembre 1998,  n. 13, “Ordinamento dell'edilizia abitativa agevolata”)
ActionActionArt. 2 (Modifica della legge provinciale 11 agosto 1997,  n. 13, “Legge urbanistica provinciale”)
ActionActionArt. 3 (Interpretazione autentica della legge  provinciale 23 ottobre 2014, n. 10, “Modifiche di leggi provinciali in materia di urbanistica, tutela del paesaggio, foreste, acque pubbliche, energia, aria, protezione civile e agricoltura”)
ActionActionArt. 4 (Modifica della legge provinciale 16 marzo 2012,  n. 7, “Liberalizzazione dell’attività commerciale”)
ActionActionArt. 5 (Modifica della legge provinciale 1° luglio 1993,  n. 11, “Disciplina del volontariato e della promozione sociale”)
ActionActionArt. 6 (Modifica della legge provinciale  17 maggio 2013, n. 8, “Sviluppo e sostegno della famiglia in Alto Adige”)
ActionActionArt. 7 (Modifica della legge provinciale 13 febbraio 1997,  n. 4, “Interventi della Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige per il sostegno dell'economia”)
ActionActionArt. 8 (Determinazione della dotazione organica  complessiva della Provincia)
ActionActionArt. 9 (Modifica della legge provinciale 29 giugno 2000,  n. 12, “Autonomia delle scuole”)
ActionActionArt. 10  
ActionActionArt. 11 (Modifica della , “Interventi di politica attiva del lavoro”)
ActionActionArt. 12 (Modifica della , “Servizi pubblici locali”)
ActionActionArt. 13 (Estinzione dei fondi regionali per l'erogazione  di mutui agli enti locali)
ActionActionArt. 14 (Modifiche della legge provinciale 19 marzo 1991,  n. 5, ”Promozione dell'attività di cooperazione e della cultura di pace e di solidarietà”)
ActionActionArt. 15 (Modifica della legge provinciale 10 dicembre 1992,  n. 44, ”Interventi della Provincia autonoma di Bolzano in favore della ricerca e dello sviluppo nel settore industriale”)
ActionActionArt. 16 (Modifica della legge provinciale  16 luglio 2008, n. 5, “Obiettivi formativi generali ed ordinamento della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”)
ActionActionArt. 17 (Modifica della , „Istituzione di una Convenzione per la riforma dello Statuto di autonomia del Trentino-Alto Adige”)
ActionActionArt. 18 (Disposizione finanziaria)
ActionActionArt. 19 (Entrata in vigore)
ActionActionu') Legge provinciale 22 dicembre 2016, n. 28
ActionActionv') Legge provinciale 22 dicembre 2016, n. 29
ActionActionw') Legge provinciale 16 giugno 2017, n. 7
ActionActionx') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 10
ActionActiony') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 11
ActionActionz') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 12
ActionActiona'') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 13
ActionActionb'') Legge provinciale 13 ottobre 2017, n. 16
ActionActionc'') Legge provinciale 16 novembre 2017, n. 20
ActionActiond'') Legge provinciale 20 dicembre 2017, n. 22
ActionActione'') Legge provinciale 20 dicembre 2017, n. 23
ActionActionf'') Legge provinciale 20 dicembre 2017, n. 24
ActionActiong'') Legge provinciale 15 marzo 2018, n. 3
ActionActionh'') Legge provinciale 15 maggio 2018, n. 7
ActionActioni'') Legge provinciale 7 agosto 2018, n. 14
ActionActionj'') Legge provinciale 7 agosto 2018, n. 15
ActionActionk'') Legge provinciale 7 agosto 2018, n. 16
ActionActionl'') Legge provinciale 7 agosto 2018, n. 17
ActionActionm'') Legge provinciale 18 settembre 2018, n. 19
ActionActionn'') Legge provinciale 21 settembre 2018, n. 20
ActionActiono'') Legge provinciale 21 settembre 2018, n. 21
ActionActionp'') Legge provinciale 29 aprile 2019, n. 2
ActionActionq'') Legge provinciale 30 luglio 2019, n. 4
ActionActionr'') Legge provinciale 30 luglio 2019, n. 5
ActionActions'') Legge provinciale 30 luglio 2019, n. 6
ActionActiont'') Legge provinciale 17 ottobre 2019, n. 9
ActionActionu'') Legge provinciale 19 dicembre 2019, n. 15
ActionActionv'') Legge provinciale 19 dicembre 2019, n. 16
ActionActionw'') Legge provinciale 3 gennaio 2020, n. 1
ActionActionx'') Legge provinciale 16 aprile 2020, n. 3
ActionActiony'') Legge provinciale 4 agosto 2020, n. 6
ActionActionz'') Legge provinciale 4 agosto 2020, n. 7
ActionActiona''') Legge provinciale 4 agosto 2020, n. 8
ActionActionb''') Legge provinciale 19 agosto 2020, n. 9
ActionActionc''') Legge provinciale 13 ottobre 2020, n. 12
ActionActiond''') Legge provinciale 22 dicembre 2020, n. 17
ActionActione''') Legge provinciale 22 dicembre 2020, n. 16
ActionActionf''') Legge provinciale 11 gennaio 2021, n. 1
ActionActiong''') Legge provinciale 17 marzo 2021, n. 3
ActionActionh''') Legge provinciale 3 agosto 2021, n. 6
ActionActioni''') Legge provinciale 3 agosto 2021, n. 7
ActionActionj''') Legge provinciale 3 agosto 2021, n. 8
ActionActionk''') Legge provinciale 19 agosto 2021, n. 9
ActionActionl''') Legge provinciale 12 ottobre 2021, n. 11
ActionActionm''') Legge provinciale 23 dicembre 2021, n. 15
ActionActionn''') Legge provinciale 23 dicembre 2021, n. 16
ActionActiono''') Legge provinciale 10 gennaio 2022, n. 1
ActionActionp''') Legge provinciale 14 marzo 2022, n. 2
ActionActionq''') Legge provinciale 3 agosto 2022, n. 7
ActionActionr''') Legge provinciale 3 agosto 2022, n. 8
ActionActions''') Legge provinciale 3 agosto 2022, n. 9
ActionActiont''') Legge provinciale 18 ottobre 2022, n. 13
ActionActionE - Debito fuori bilancio
ActionActionIX Turismo e industria alberghiera
ActionActionX Assistenza e beneficenza
ActionActionXI Esercizi pubblici
ActionActionXII Usi civici
ActionActionXIII Ordinamento forestale
ActionActionXIV Igiene e sanità
ActionActionXV Utilizzazione acque pubbliche
ActionActionXVI Commercio
ActionActionXVII Artigianato
ActionActionXVIII Libro fondiario e catasto
ActionActionXIX Caccia e pesca
ActionActionXX Protezione antincendi e civile
ActionActionXXI Scuole materne
ActionActionXXII Cultura
ActionActionXXIII Uffici provinciali e personale
ActionActionA Struttura dirigenziale
ActionActionB Disposizioni speciali concernenti servizi di settore
ActionActionC Assunzione in servizio e profili professionali
ActionActionD Disposizioni generali sullo stato giuridico dei dipendenti provinciali
ActionActionE Contratti collettivi
ActionActionF Dotazioni organiche e ruoli
ActionActionG Divise di servizio
ActionActionH Cessazione dal servizio e relative provvidenze
ActionActionI Trasferimento di personale di altri enti
ActionActionJ Giunta provinciale
ActionActiona) LEGGE PROVINCIALE 30 marzo 1988, n. 11
ActionActionb) LEGGE PROVINCIALE 17 agosto 1989, n. 6 —
ActionActionc) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 21 febbraio 2001, n. 7
ActionActiond) Legge provinciale 12 giugno 2006, n. 5
ActionActiond) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 26 giugno 1996, n. 31/2.0
ActionActione) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 25 maggio 1999, n. 15/2.0
ActionActionArt. 1
ActionActionArt. 2
ActionActionArt. 3
ActionActione) Legge provinciale 10 ottobre 2011, n. 11
ActionActionf) Legge provinciale 18 marzo 2013, n. 4
ActionActiong) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 21 dicembre 2001, n. 41/2.0
ActionActionK Consiglio provinciale
ActionActionL Procedimento amministrativo
ActionActionM Referendum ed elezione del Consiglio provinciale
ActionActionXXIV Tutela del paesaggio e dell' ambiente
ActionActionXXV Agricoltura
ActionActionA Masi chiusi
ActionActionB Interventi a favore dell' agricoltura
ActionActionC Bonifica e ricomposizione fondiaria
ActionActionD Agenzia Demanio provinciale, Centro di sperimentazione Laimburg e servizio fitopatologico
ActionActionE Zootecnia
ActionActionF Igiene dei prodotti alimentari
ActionActiona) LEGGE PROVINCIALE 24 ottobre 1978, n. 55
ActionActionArticolo unico
ActionActionb) Legge provinciale 30 marzo 1988, n. 12
ActionActionc) Legge provinciale 14 dicembre 1999, n. 10
ActionActiond) Legge provinciale22 gennaio 2001, n. 1
ActionActione) LEGGE PROVINCIALE 21 agosto 1979, n. 14
ActionActione) LEGGE PROVINCIALE 20 gennaio 2003, n. 3 —
ActionActionf) Decreto del Presidente della Provincia 7 aprile 2003, n. 10
ActionActiong) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 12 maggio 2003, n. 18
ActionActionh) Legge provinciale 16 novembre 2006, n. 13
ActionActioni) Decreto del Presidente della Provincia9 marzo 2007, n. 22
ActionActionj) Legge provinciale 16 giugno 2010 , n. 8
ActionActionk) Decreto del Presidente della Provincia 2 aprile 2012, n. 10
ActionActionl) Decreto del Presidente della Provincia 13 febbraio 2013, n. 6
ActionActionn) Decreto del Presidente della Provincia 22 marzo 2021, n. 9
ActionActionn) Decreto del Presidente della Provincia 8 agosto 2022, n. 20
ActionActionXXVI Apprendistato
ActionActionXXVII Fiere e mercati
ActionActionXXVIII Lavori pubblici, servizi e forniture
ActionActionA Finanziamento di opere pubbliche
ActionActionB Espropriazioni per causa pubblica utilità
ActionActionC Disposizioni procedurali
ActionActiona) Legge provinciale 21 ottobre 1992, n. 38
ActionActionb) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 31 maggio 1995, n. 25
ActionActionc) Decreto del Presidente della Provincia 5 luglio 2001, n. 41
ActionActiond) Decreto del Presidente della Provincia 6 maggio 2002, n. 14
ActionActione) Decreto del Presidente della Provincia25 marzo 2004, n. 11
ActionActionf) Legge provinciale 16 novembre 2007, n. 12
ActionActiong) Decreto del Presidente della Provincia 26 ottobre 2009 , n. 48
ActionActionh) Legge provinciale 19 gennaio 2012, n. 3
ActionActioni) Legge provinciale 17 dicembre 2015, n. 16
ActionActionj) Legge provinciale 27 gennaio 2017, n. 1
ActionActionj) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 5 luglio 2001, n. 41
ActionActionk) Legge provinciale 9 luglio 2019, n. 3
ActionActionl) Legge provinciale 17 giugno 1998, n. 6
ActionActionXXIX Spettacoli pubblici
ActionActionXXX Territorio e paesaggio
ActionActionXXXI Contabilità
ActionActionXXXII Sport e tempo libero
ActionActionXXXIII Viabilità
ActionActionXXXIV Trasporti
ActionActionXXXV Istruzione
ActionActionXXXVI Patrimonio
ActionActionXXXVII Attività economiche
ActionActionXXXVIII Edilizia abitativa agevolata
ActionActionXXXIX Leggi di contenuto vario (Omnibus)
ActionActiona) Legge provinciale 10 giugno 2008, n. 4
ActionActionb) Legge provinciale 22 gennaio 2010, n. 1
ActionActionc) Legge provinciale 22 gennaio 2010, n. 2
ActionActiond) Legge provinciale 17 gennaio 2011, n. 1
ActionActione) Legge provinciale 13 maggio 2011, n. 3
ActionActionf) Legge provinciale 21 giugno 2011, n. 4
ActionActiong) Legge provinciale 12 dicembre 2011, n. 14
ActionActionh) Legge provinciale 8 marzo 2013, n. 3
ActionActionArt. 1 (Modifica della , “Ordinamento della professione di maestro di sci e delle scuole di sci”)
ActionActionArt. 2 (Modifica della , “Ordinamento dell'edilizia abitativa agevolata”)  
ActionActionArt. 3 (Modifica della , “Legge urbanistica provinciale”)  
ActionActionArt. 4 (Modifica della , “Agevolazioni nell'ambito dell'imposta municipale propria (IMU) e disposizioni sul catasto”)
ActionActionArt. 5 (Abrogazione)
ActionActionArt. 6 (Disposizione finanziaria e entrata in vigore)
ActionActioni) Legge provinciale 19 luglio 2013, n. 9
ActionActionj) Legge provinciale 19 luglio 2013, n. 10
ActionActionk) Legge provinciale 19 luglio 2013, n. 11
ActionActionl) Legge provinciale 17 settembre 2013, n. 16
ActionActionm) Legge provinciale 26 settembre 2014, n. 7
ActionActionn) Legge provinciale 26 settembre 2014, n. 8
ActionActiono) Legge provinciale 16 ottobre 2014, n. 9
ActionActionp) Legge provinciale 23 ottobre 2014, n. 10
ActionActionq) Legge provinciale 26 gennaio 2015, n. 1
ActionActionr) Legge provinciale 14 luglio 2015, n. 8
ActionActions) Legge provinciale 12 ottobre 2015, n. 14
ActionActiont) Legge provinciale 24 maggio 2016, n. 10
ActionActionu) Legge provinciale 12 luglio 2016, n. 15
ActionActionv) Legge provinciale 18 ottobre 2016, n. 21
ActionActionw) Legge provinciale 6 luglio 2017, n. 8
ActionActionx) Legge provinciale 17 novembre 2017, n. 21
ActionActiony) Legge provinciale 11 luglio 2018, n. 10
ActionActionORDINAMENTO DEGLI UFFICI E PERSONALE, ISTRUZIONE, FORMAZIONE PROFESSIONALE, SPORT, CULTURA, ENTI LOCALI, SERVIZI PUBBLICI
ActionActionTUTELA DEL PAESAGGIO E DELL’AMBIENTE, ENERGIA, UTILIZZAZIONE DI ACQUE PUBBLICHE, CACCIA E PESCA, PROTEZIONE ANTINCENDI E CIVILE, URBANISTICA
ActionActionIGIENE E SANITÀ, POLITICHE SOCIALI, FAMIGLIA, EDILIZIA SCOLASTICA, TRASPORTI, EDILIZIA ABITATIVA AGEVOLATA, LAVORO
ActionActionECONOMIA, CAVE E TORBIERE, ENTRATE, COMMERCIO, TURISMO E INDUSTRIA ALBERGHIERA, RIFUGI ALPINI, ARTIGIANATO, FINANZE, RICERCA
ActionActionDISPOSIZIONI IN MATERIA DI ECONOMIA
ActionActionDISPOSIZIONI IN MATERIA DI CAVE E TORBIERE
ActionActionDISPOSIZIONI IN MATERIA DI ENTRATE
ActionActionDISPOSIZIONI IN MATERIA DI COMMERCIO
ActionActionDISPOSIZIONI IN MATERIA DI TURISMO E INDUSTRIA ALBERGHIERA
ActionActionArt. 54 (Modifiche della legge provinciale 20 febbraio 2002, n. 3, “Disciplina delle agenzie di viaggio e turismo”)
ActionActionArt. 55 (Modifiche della legge provinciale 14 dicembre 1988, n. 58, “Norme in materia di esercizi pubblici”)
ActionActionArt. 56 (Modifica della legge provinciale 13 dicembre 1991, n. 33, “Ordinamento delle guide alpine - Guide sciatori”)
ActionActionArt. 57 (Modifica della legge provinciale 5 dicembre 2012, n. 21, “Disciplina di professioni turistiche”)
ActionActionArt. 58 (Modifica della legge provinciale 16 maggio 2012, n. 9, “Finanziamento in materia di turismo”)
ActionActionArt. 59 (Modifiche della legge provinciale 19 febbraio 2001, n. 5, “Ordinamento della professione di maestro di sci e delle scuole di sci”)
ActionActionArt. 60 (Modifiche della legge provinciale 23 novembre 2010, n. 14, “Ordinamento delle aree sciabili attrezzate”)
ActionActionDISPOSIZIONI IN MATERIA DI RIFUGI ALPINI
ActionActionDISPOSIZIONI IN MATERIA DI ARTIGIANATO
ActionActionDISPOSIZIONI IN MATERIA DI FINANZE
ActionActionABROGAZIONE DI NORME
ActionActionNORME FINALI
ActionActionz) Legge provinciale 24 settembre 2019, n. 8
ActionActiona') Legge provinciale 17 ottobre 2019, n. 10
ActionActionb') Legge provinciale 2 dicembre 2019, n. 13
ActionActionc') Legge provinciale 27 marzo 2020, n. 2
ActionActiond') Legge provinciale 23 luglio 2021, n. 5
ActionActione') Legge provinciale 23 dicembre 2021, n. 14
ActionActionf') Legge provinciale 16 agosto 2022, n. 10
ActionActionDelibere della Giunta provinciale
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ActionAction Delibera 5 maggio 2015, n. 532
ActionAction Delibera 12 maggio 2015, n. 543
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ActionAction Delibera 19 maggio 2015, n. 573
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ActionAction Delibera 7 luglio 2015, n. 808
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ActionAction Delibera 14 luglio 2015, n. 830
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ActionAction Delibera 28 luglio 2015, n. 869
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ActionAction Delibera 11 agosto 2015, n. 923
ActionAction Delibera 25 agosto 2015, n. 979
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ActionAction Delibera 1 settembre 2015, n. 1004
ActionAction Delibera 1 settembre 2015, n. 1017
ActionAction Delibera 8 settembre 2015, n. 1022
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ActionAction Delibera 15 settembre 2015, n. 1058
ActionAction Delibera 22 settembre 2015, n. 1100
ActionAction Delibera 29 settembre 2015, n. 1104
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ActionAction Delibera 27 ottobre 2015, n. 1236
ActionAction Delibera 3 novembre 2015, n. 1251
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ActionAction Delibera 10 novembre 2015, n. 1275
ActionAction Delibera 10 novembre 2015, n. 1300
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ActionAction29/06/1978 - Legge provinciale 29 giugno 1978, n. 30
ActionAction25/07/1978 - Legge provinciale 25 luglio 1978, n. 33
ActionAction26/07/1978 - Legge provinciale 26 luglio 1978, n. 37
ActionAction26/07/1978 - LEGGE PROVINCIALE 26 luglio 1978, n. 45
ActionAction27/07/1978 - Legge provinciale 27 luglio 1978, n. 32
ActionAction27/07/1978 - LEGGE PROVINCIALE 27 luglio 1978, n. 36
ActionAction27/07/1978 - LEGGE PROVINCIALE 27 luglio 1978, n. 43
ActionAction29/07/1978 - Legge provinciale vom 29 luglio 1978, n. 35
ActionAction29/07/1978 - Legge provinciale 29 luglio 1978, n. 38
ActionAction02/08/1978 - Legge provinciale 2 agosto 1978, n. 40
ActionAction10/08/1978 - Legge provinciale 10 agosto 1978, n. 44
ActionAction12/08/1978 - Legge provinciale 12 agosto 1978, n. 39
ActionAction12/08/1978 - LEGGE PROVINCIALE 12 agosto 1978, n. 48
ActionAction23/08/1978 - Legge provinciale 23 agosto 1978, n. 41
ActionAction23/08/1978 - Legge provinciale 23 agosto 1978, n. 42
ActionAction23/08/1978 - Legge provinciale 23 agosto 1978, n. 47
ActionAction23/08/1978 - Legge provinciale 23 agosto 1978, n. 49
ActionAction24/08/1978 - Legge provinciale 24 agosto 1978, n. 54
ActionAction23/10/1978 - Legge provinciale 23 ottobre 1978, n. 50
ActionAction24/10/1978 - LEGGE PROVINCIALE 24 ottobre 1978, n. 55
ActionAction24/10/1978 - Legge provinciale 24 ottobre 1978, n. 56
ActionAction24/10/1978 - Legge provinciale 24 ottobre 1978, n. 58
ActionAction24/10/1978 - Legge provinciale 24 ottobre 1978, n. 68
ActionAction08/11/1978 - Legge provinciale 8 novembre 1978, n. 63
ActionAction16/11/1978 - Legge provinciale 16 novembre 1978, n. 53
ActionAction18/11/1978 - Legge provinciale 18 novembre 1978, n. 60
ActionAction18/11/1978 - Legge provinciale 18 novembre 1978, n. 61
ActionAction21/11/1978 - Legge provinciale 21 novembre 1978, n. 57
ActionAction25/11/1978 - Legge provinciale 25 novembre 1978, n. 52
ActionAction01/12/1978 - LEGGE PROVINCIALE 1° dicembre 1978, n. 62
ActionAction02/12/1978 - Legge provinciale 2 dicembre 1978, n. 51
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