In vigore al

RICERCA:

In vigore al: 31/10/2020

Corte costituzionale - Sentenza N. 167 del 05.04.2006
Nomina, in via surrogatoria, delle/dei consigliere/i di parità nelle regioni e province autonome

Sentenza (21 marzo 2006) 5 aprile 2006, n. 167; Pres. Marini, Red. Cassese
 
Ritenuto in fatto 1. – Con tre distinti ricorsi, la Regione Friuli-Venezia Giulia e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno promosso conflitto di attribuzione nei confronti del Presidente del Consiglio dei ministri, chiedendo che sia dichiarato che non spetta allo Stato e, per esso, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per le pari opportunità, emanare il decreto 30 dicembre 2002 (Bando per la nomina diretta, ai sensi dell'art. 2, comma 4, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 196, delle/dei consigliere/i di parità nelle regioni e nelle province ancora sprovviste), con riferimento alla Regione Friuli-Venezia Giulia e alle Province comprese nella Regione, nonché con riferimento alle Province autonome di Bolzano e Trento, con conseguente annullamento dell'atto.
1.1. – La Regione Friuli-Venezia Giulia prospetta la violazione degli artt. 4, numeri 1 e 1-bis, e 8 della legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1 (Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia).
1.2. – La Provincia autonoma di Trento lamenta la violazione:
a) degli artt. 8, numero 1 e numero 23, 9, numero 4 e numero 5, e 16 del d.P.R n. 670 del 31 agosto 1972 (Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige);
b) degli artt. 2 e 4 del decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 266 (Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige concernenti il rapporto tra gli atti legislativi statali e leggi regionali e provinciali, nonché la potestà statale di indirizzo e coordinamento).
1.3. – La Provincia autonoma di Bolzano prospetta la violazione:
a)     dell'art. 117, comma sesto, della Costituzione, in relazione all'art. 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 (Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione);
b)     dell'art. 120, ultimo comma, della Costituzione;
c)     degli artt. 8, numero 1, 9, numero 4 e numero 5, 10 e 16 del d.P.R. 31 agosto 1972, n. 670 (Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige);
d)     degli artt. 2 e 3 del d.P.R. 22 marzo 1974, n. 280 (Norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige in materia di disciplina delle commissioni comunali e provinciali per il collocamento al lavoro);
e)     degli artt. 3 e 4 del d.P.R. 26 gennaio 1980, n. 197 (Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige concernenti integrazioni alle norme di attuazione in materia di igiene e sanità approvate con d.P.R. 28 marzo 1975, n. 474).
1.4. – Tutte le ricorrenti deducono la violazione del principio di leale collaborazione.
2. – Le ricorrenti espongono che l'art. 2, comma 1, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 196 (Disciplina dell'attività delle consigliere e dei consiglieri di parità e disposizioni in materia di azioni positive, a norma dell'art. 47 della legge 17 maggio 1999, n. 144), stabilisce che i consiglieri di parità regionali e provinciali, effettivi e supplenti, sono nominati, con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro per le pari opportunità, su designazione degli organi a tal fine individuati dalle Regioni e dalle Province. Secondo il comma 4 della stessa disposizione, in caso di mancata designazione dei consiglieri di parità entro sessanta giorni successivi alla scadenza del mandato, o di designazione effettuata in assenza dei requisiti richiesti, il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro per le pari opportunità, provvede direttamente alla nomina.
Inoltre precisano che l'art. 10, comma 4, dello stesso decreto prevede che le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano adeguano la propria legislazione ai principi desumibili dal decreto con le modalità previste dai rispettivi statuti e che, fino all'emanazione delle leggi regionali, le disposizioni del medesimo trovano piena applicazione nelle Regioni a statuto speciale. La stessa norma dispone che, per le Province autonome di Trento e Bolzano, resta fermo l'art. 2 del d. lgs. n. 266 del 1992. Quest'ultimo stabilisce, al comma 1, che la legislazione regionale e provinciale deve essere adeguata ai principi e norme costituenti limiti indicati negli artt. 4 e 5 dello statuto speciale e recati da atto legislativo dello Stato entro i sei mesi successivi alla pubblicazione dell'atto medesimo nella Gazzetta Ufficiale o nel più ampio termine da esso stabilito, restando nel frattempo applicabili le disposizioni regionali e provinciali preesistenti. Lo stesso articolo, nei commi 2 e 3, prevede un meccanismo volto ad assicurare il rispetto del dovere di adeguamento delle leggi regionali e provinciali, stabilendo che, decorso il termine di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le disposizioni legislative regionali e provinciali non adeguate possono essere impugnate davanti alla Corte costituzionale ai sensi dell'art. 97 dello statuto reg. speciale.
2.1 – Secondo tutte le ricorrenti, lo Stato, mediante il bando impugnato, avrebbe violato la competenza legislativa e amministrativa regionale e provinciale in materia di nomina del consigliere di parità.
2.2 – La Regione Friuli-Venezia Giulia sottolinea di aver dettato, con legge regionale 2 febbraio 2001, n. 2 (Comparto unico del pubblico impiego della regione e degli enti locali e organizzazione dell'Agenzia regionale per la rappresentanza negoziale -A.Re.Ra.N.-. Disposizioni concernenti il consigliere di parità), una propria disciplina del consigliere di parità, in attuazione del d. lgs. n. 196 del 2000. Pertanto, lo Stato, mediante l'atto impugnato, avrebbe violato la propria competenza legislativa e amministrativa in materia di organizzazione regionale e di ordinamento degli enti locali.
2.3 – La Provincia autonoma di Trento deduce di aver disciplinato, con legge provinciale 10 dicembre 1993, n. 41 (Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna), la figura del consigliere di parità. Pertanto, lo Stato, mediante l'atto impugnato, avrebbe violato la propria competenza legislativa e amministrativa.
2.4 – La Provincia autonoma di Bolzano assume di aver già disciplinato la materia, avendo provveduto – con legge provinciale 10 agosto 1989, n. 4 (Interventi per la realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna), modificata dalla legge provinciale 26 luglio 2002, n. 11 – alla nomina del consigliere di parità, e, quindi, di aver dato attuazione a quanto dettato dal d. lgs. n. 196 del 2000. Pertanto, lo Stato, nell'emanare il decreto oggetto di gravame, avrebbe violato la propria competenza legislativa e amministrativa in materia di nomina del consigliere di parità e, in particolare, le competenze in materia di lavoro e di ordinamento degli uffici provinciali e del relativo personale, previste dallo statuto del Trentino-Alto Adige/Südtirol e dalle leggi provinciali in materia, nonché quelle concernenti la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena parità tra uomini e donne, previste dal settimo comma dell'art. 117 Cost., in relazione all'art. 10 della legge cost. n. 3 del 2001.
3. – Inoltre, ad avviso di tutte le ricorrenti, il comportamento dell'amministrazione statale avrebbe violato anche il principio di leale collaborazione sotto un duplice profilo:
a) nell'aver emanato il bando senza aver mai contestato, né attraverso il meccanismo rituale previsto dal d. lgs. n. 266 del 1992, né in altro modo, la vigenza e la legittimità costituzionale delle leggi regionali e provinciali che regolano la materia;
b) nel non aver neppure risposto alle comunicazioni con cui la Regione e le Province segnalavano quello che ritenevano un errore.
4. – Il Presidente del Consiglio dei ministri non si è costituito in nessuno dei tre giudizi.
5. – In prossimità della data fissata per l'udienza pubblica, la Regione Friuli-Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento, hanno depositato memorie illustrative di contenuto pressoché identico, con le quali insistono nell'accoglimento del ricorso e, in subordine, chiedono la dichiarazione della cessazione della materia del contendere in considerazione della natura dell'atto oggetto di gravame «lesivo sostanzialmente, ma non formalmente abbandonato».
La Provincia autonoma di Bolzano ha depositato atto di rinuncia al ricorso ritenendo soddisfatte le pretese da essa fatte valere con la decisione statale di non dar sèguito al bando impugnato.
Considerato in diritto 1. – I conflitti promossi con tre distinti ricorsi dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano hanno ad oggetto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per le pari opportunità, del 30 dicembre 2002 (Bando per la nomina diretta, ai sensi dell'art. 2, comma 4, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 196 delle/dei consigliere/i di parità nelle regioni e nelle province ancora sprovviste).
2. – Tutti e tre i ricorsi riguardano, sotto profili sostanzialmente identici, il medesimo atto, sicché vanno riuniti i relativi giudizi per essere decisi con unica sentenza.
3. – I ricorsi della Provincia autonoma di Trento e della Regione Friuli-Venezia Giulia sono inammissibili per inidoneità del bando, oggetto di gravame, a ledere la sfera delle attribuzioni costituzionali delle ricorrenti (sentenze n. 72 e n. 73 del 2005, sentenza n. 97 del 2003, sentenza n. 163 del 1997).
Il bando, la cui emanazione non è né prevista, né disciplinata dal d. lgs. n. 196 del 2000, da un lato, elenca gli enti dai quali l'amministrazione statale non aveva ricevuto le prescritte designazioni al fine di effettuare l'ordinaria nomina dei consiglieri di parità, o aveva ricevuto designazioni con documentazione incompleta; dall'altro, ricerca candidati per tali cariche, dovendo procedere alla nomina diretta in via surrogatoria, a norma dell'art. 2, commi 1 e 4, del d. lgs. n. 196 del 2000. In sostanza, il bando è un atto preliminare emanato dall'amministrazione statale al fine di poter procedere alla nomina in via surrogatoria dei consiglieri di parità. Esso è privo di effetti autonomi sul piano del riparto costituzionale delle competenze. Ad esso non è stato dato sèguito.
La Regione Friuli-Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento hanno riconosciuto che l'amministrazione statale, pur avendole comprese nell'elenco, non ha nominato i consiglieri, né si è opposta alla nomina da parte dei due enti; ha, anzi, inserito i consiglieri nominati dai due enti all'interno della Rete nazionale, erogando i relativi fondi.
4. – La rinuncia al ricorso da parte della Provincia autonoma di Bolzano (motivata dalla comunicazione ministeriale della decisione di non nominare i consiglieri di parità), in assenza di costituzione della controparte, estingue il processo ai sensi dell'art. 27, ultimo comma, delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale (ordinanza n. 217 del 2005).

Per questi motivi

LA CORTE COSTITUZIONALE

riuniti i giudizi,
dichiara inammissibili i conflitti di attribuzione promossi dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e dalla Provincia autonoma di Trento avverso il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per le pari opportunità, 30 dicembre 2002 (Bando per la nomina diretta, ai sensi dell'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 196, delle/dei consigliere/i di parità nelle regioni e nelle province ancora sprovviste), con i ricorsi in epigrafe;
dichiara estinto il processo nei confronti della Provincia autonoma di Bolzano.
indice
ActionActionNorme costituzionali
ActionActionNormativa provinciale
ActionActionI Alpinismo
ActionActionII Lavoro
ActionActionIII Miniere
ActionActionIV Comuni e comunità comprensoriali
ActionActionV Formazione professionale
ActionActionVI Difesa del suolo - opere idrauliche
ActionActionVII Energia
ActionActionA Energia elettrica
ActionActiona) Legge provinciale 30 agosto 1972, n. 18 
ActionActionb) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 23 marzo 1973, n. 16
ActionActionc) LEGGE PROVINCIALE 11 giugno 1977, n. 16
ActionActiond) LEGGE PROVINCIALE 24 gennaio 1978, n. 11
ActionActione) Legge provinciale 10 ottobre 1997, n. 14
ActionActionf) LEGGE PROVINCIALE 9 gennaio 2003, n. 1 —
ActionActiong) Legge provinciale 20 luglio 2006, n. 7
ActionActionh) Legge provinciale 17 settembre 2013, n. 13
ActionActionB Metanizzazione
ActionActionC Risparmio energetico
ActionActionVIII Finanze
ActionActionIX Turismo e industria alberghiera
ActionActionX Assistenza e beneficenza
ActionActionXI Esercizi pubblici
ActionActionXII Usi civici
ActionActionXIII Ordinamento forestale
ActionActionXIV Igiene e sanità
ActionActionXV Utilizzazione acque pubbliche
ActionActionXVI Commercio
ActionActionXVII Artigianato
ActionActionXVIII Libro fondiario e catasto
ActionActionXIX Caccia e pesca
ActionActionXX Protezione antincendi e civile
ActionActionXXI Scuole materne
ActionActionXXII Cultura
ActionActionXXIII Uffici provinciali e personale
ActionActionXXIV Tutela del paesaggio e dell' ambiente
ActionActionXXV Agricoltura
ActionActionXXVI Apprendistato
ActionActionXXVII Fiere e mercati
ActionActionXXVIII Lavori pubblici, servizi e forniture
ActionActionXXIX Spettacoli pubblici
ActionActionXXX Territorio e paesaggio
ActionActionXXXI Contabilità
ActionActionXXXII Sport e tempo libero
ActionActionXXXIII Viabilità
ActionActionXXXIV Trasporti
ActionActionXXXV Istruzione
ActionActionXXXVI Patrimonio
ActionActionXXXVII Attività economiche
ActionActionXXXVIII Edilizia abitativa agevolata
ActionActionXXXIX Leggi di contenuto vario (Omnibus)
ActionActionDelibere della Giunta provinciale
ActionAction2024
ActionAction2023
ActionAction2022
ActionAction2021
ActionAction2020
ActionAction2019
ActionAction2018
ActionAction2017
ActionAction2016
ActionAction2015
ActionAction2014
ActionAction2013
ActionAction2012
ActionAction2011
ActionAction2010
ActionAction2009
ActionAction2008
ActionAction Delibera N. 31 del 07.01.2008
ActionAction Delibera N. 53 del 21.01.2008
ActionAction Delibera N. 229 del 28.01.2008
ActionAction Delibera N. 247 del 28.01.2008
ActionAction Delibera N. 307 del 04.02.2008
ActionAction Delibera N. 333 del 04.02.2008
ActionAction Delibera N. 384 del 11.02.2008
ActionAction Delibera 11 febbraio 2008, n. 409
ActionAction Delibera N. 475 del 18.02.2008
ActionAction Delibera N. 486 del 18.02.2008
ActionAction Delibera N. 703 del 03.03.2008
ActionAction Delibera N. 723 del 10.03.2008
ActionAction Delibera N. 733 del 10.03.2008
ActionAction Delibera N. 734 del 10.03.2008
ActionAction Delibera N. 864 del 17.03.2008
ActionAction Delibera N. 987 del 25.03.2008
ActionAction Delibera N. 1022 del 31.03.2008
ActionAction Delibera N. 1069 del 31.03.2008
ActionAction Delibera N. 1187 del 14.04.2008
ActionAction Delibera N. 1216 del 14.04.2008
ActionAction Delibera N. 1247 del 14.04.2008
ActionAction Delibera N. 1283 del 21.04.2008
ActionAction Delibera N. 1378 del 28.04.2008
ActionAction Delibera N. 1589 del 13.05.2008
ActionAction Delibera N. 1677 del 19.05.2008
ActionAction Delibera N. 1855 del 03.06.2008
ActionAction Delibera N. 1863 del 03.06.2008
ActionAction Delibera N. 1872 del 03.06.2008
ActionAction Delibera 9 giugno 2008, n. 1957
ActionAction Delibera N. 2046 del 16.06.2008
ActionAction Delibera 16 giugno 2008, n. 2112
ActionAction Delibera N. 1188 del 14.04.2008
ActionAction Delibera N. 2151 del 16.06.2008
ActionAction Delibera N. 2180 del 23.06.2008
ActionAction Delibera N. 1365 del 28.04.2008
ActionAction Delibera N. 2300 del 30.06.2008
ActionAction Delibera N. 2320 del 30.06.2008
ActionAction Delibera N. 2417 del 07.07.2008
ActionAction Delibera N. 2452 del 07.07.2008
ActionAction Delibera N. 2496 del 14.07.2008
ActionAction Delibera N. 2769 del 28.07.2008
ActionAction Delibera N. 2828 del 10.08.2008
ActionAction Delibera N. 3128 del 01.09.2008
ActionAction Delibera N. 3295 del 15.09.2008
ActionAction Delibera N. 3346 del 15.09.2008
ActionAction Delibera N. 3393 del 22.09.2008
ActionAction Delibera N. 3566 del 06.10.2008
ActionAction Delibera N. 3626 del 06.10.2008
ActionAction Delibera N. 3851 del 20.10.2008
ActionAction Delibera 3 novembre 2008, n. 3990
ActionAction Delibera 10 novembre 2008, n. 4108
ActionAction Delibera N. 4136 del 10.11.2008
ActionAction Delibera N. 4172 del 10.11.2008
ActionAction Delibera N. 4213 del 10.11.2008
ActionAction Delibera 17 novembre 2008, n. 4251
ActionAction Delibera 9 dicembre 2008, n. 4617
ActionAction Delibera N. 4678 del 09.12.2008
ActionAction Delibera Nr. 4688 vom 09.12.2008
ActionAction Delibera N. 4709 del 15.12.2008
ActionAction Delibera 15 dicembre 2008, n. 4722
ActionAction Delibera N. 4732 del 15.12.2008
ActionAction2007
ActionAction2006
ActionAction2005
ActionAction2004
ActionAction2003
ActionAction2002
ActionAction2001
ActionAction2000
ActionAction1999
ActionAction1998
ActionAction1997
ActionAction1996
ActionAction1993
ActionAction1992
ActionAction1991
ActionAction1990
ActionActionSentenze della Corte costituzionale
ActionAction2024
ActionAction2023
ActionAction2022
ActionAction2021
ActionAction2020
ActionAction2019
ActionAction2018
ActionAction2017
ActionAction2016
ActionAction2015
ActionAction2014
ActionAction2013
ActionAction2012
ActionAction2011
ActionAction2010
ActionAction2009
ActionAction2008
ActionAction2007
ActionAction2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 59 del 16.02.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 106 del 17.03.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 132 del 31.03.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 134 del 31.03.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 167 del 05.04.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 222 del 13.06.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 327 del 13.10.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 328 del 13.10.2006
ActionAction Corte costituzionale - Ordinanza N. 345 del 27.10.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 363 del 09.11.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 370 del 14.11.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 405 del 07.12.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 423 del 19.12.2006
ActionAction Corte costituzionale - Ordinanza N. 430 del 19.12.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 447 del 28.12.2006
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 449 del 28.12.2006
ActionAction2005
ActionAction2004
ActionAction2003
ActionAction2002
ActionAction2001
ActionAction2000
ActionAction1999
ActionAction1998
ActionAction1997
ActionAction1996
ActionAction1995
ActionAction1994
ActionAction1993
ActionAction1992
ActionAction1991
ActionAction1990
ActionAction1989
ActionAction1988
ActionAction1987
ActionAction1986
ActionAction1985
ActionAction1984
ActionAction1983
ActionAction1982
ActionActionSentenze T.A.R.
ActionAction2009
ActionAction2008
ActionAction2007
ActionAction2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 1 del 02.01.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 4 vom 09.01.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 21 del 17.01.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 23 del 19.01.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 25 del 26.01.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 26 vom 26.01.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 28 del 26.01.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 34 del 27.01.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 41 vom 27.01.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 50 del 06.02.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 61 del 09.02.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 80 del 27.02.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 82 del 27.02.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 83 del 27.02.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 94 vom 03.03.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 102 del 08.03.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 108 del 14.03.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 115 del 23.03.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 117 del 23.03.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 135 del 29.03.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 136 del 29.03.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 166 vom 10.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 172 del 19.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 173 del 19.04.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 174 vom 19.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 174 del 19.04.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 175 vom 19.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 178 del 20.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 179 del 20.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 181 del 20.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 188 del 27.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 213 del 11.05.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 223 vom 12.05.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 243 vom 29.05.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 244 del 29.05.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 245 del 29.05.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 250 del 08.06.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 254 vom 08.06.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 254 del 08.06.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 272 del 20.06.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 275 del 21.06.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 280 del 22.06.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 289 del 04.07.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 299 del 17.07.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 320 del 26.07.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 327 del 28.07.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 337 vom 07.08.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 352 del 05.09.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 353 del 05.09.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 355 del 12.09.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 360 del 25.09.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 370 del 27.09.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 4 del 09.10.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 387 del 27.10.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 388 del 27.10.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 391 del 27.10.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 414 del 17.11.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 416 del 20.11.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 418 del 22.11.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 419 del 22.11.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 427 vom 28.11.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 430 del 04.12.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 433 del 06.12.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 436 del 07.12.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 438 vom 13.12.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 446 del 13.12.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 448 del 14.12.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 449 del 14.12.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 469 vom 21.12.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 481 del 29.12.2006
ActionAction2005
ActionAction2004
ActionAction2003
ActionAction2002
ActionAction2001
ActionAction2000
ActionAction1999
ActionAction1998
ActionAction1997
ActionAction1996
ActionAction1989
ActionActionIndice cronologico