In vigore al

RICERCA:

In vigore al: 18/08/2017

c) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 11 agosto 1980, n. 231)
Regolamento di esecuzione alla legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65 - Provvidenze per assicurare il diritto allo studio ed interventi nel settore scolastico a favore di minori portatori di handicap

1)

Pubblicato nel B.U. 23 settembre 1980, n. 48.

CAPITOLO I
Avvio degli alunni minorati alle classi comuni, integrate o speciali

Art. 1 (Avvio dei bambini minorati nelle sezioni comuni, integrate o speciali di scuola materna)

(1) I bambini iscritti alle scuole materne provinciali ai sensi dell'articolo 14 della legge provinciale 17 agosto 1976, n. 36, che presentano anomalie o anormalità somatico-psichiche tali da far supporre che non possano frequentare autonomamente una sezione comune di scuola materna, vengono segnalati, sentita la famiglia, dalla rispettiva insegnante o dal medico scolastico o dal medico di base competente per territorio, al direttore della scuola. La segnalazione è accompagnata da una relazione concernente fatti, osservazioni ed ogni eventuale altra ulteriore documentazione. Nella segnalazione scritta devono venir indicati i motivi per cui si ritiene che il bambino sia bisognoso di interventi specifici e appropriati.

(2) Il direttore di scuola materna, sentito il medico scolastico o il medico di base, trasmette la segnalazione all'unità funzionale di zona del Servizio provinciale socio-sanitario e riabilitativo a favore dei minorati. L'apposita équipe di detta unità accerta, con il consenso dei genitori o dei legali rappresentanti, la condizione personale e ambientale del bambino segnalato attraverso opportune indagini concordate preventivamente nei modi e nei tempi col direttore della scuola.

(3) L'unità funzionale di zona del Servizio, condotti i necessari accertamenti attraverso l' équipe di cui al comma precedente, indica al direttore e all'insegnante di scuola materna gli interventi specifici necessari per il più adeguato inserimento del bambino nella scuola. Qualora si manifesti opportuno che non possa frequentare la sezione a cui era stato iscritto, il bambino è accolto in una sezione integrata o in una sezione speciale, a seconda delle caratteristiche o della gravità delle minorazioni che sono state accertate.

(4) L'avvio avviene, di norma, nella medesima scuola alla quale i bambini sono iscritti. A tal fine, se del caso, nell'ambito della medesima scuola sono istituite, ai sensi dell'articolo 10 della legge provinciale 17 agosto 1976, n. 36, le necessarie sezioni speciali o integrate. Qualora non fosse possibile istituire nell'ambito della scuola materna alla quale i bambini sono iscritti le necessarie sezioni integrate o speciali, gli stessi sono accolti, sentiti i genitori o i legali rappresentanti e il competente comitato, nella scuola materna più vicina e appartenente di norma al medesimo circolo, che sia in grado di offrire le necessarie sezioni di cui sopra.

(5) Il competente direttore di scuola materna adotta i necessari provvedimenti, ne dà comunicazione al Servizio e ai genitori interessati o ai legali rappresentanti del bambino.

Art. 2 (Ricorso contro l'avvio dei bambini minorati nelle sezioni integrate o speciali di scuola materna)

(1) I genitori del bambino, o i suoi legali rappresentanti, a cui viene consigliata la frequenza di una sezione integrata o di una sezione speciale di scuola materna, possono richiedere il parere dell'unità funzionale provinciale del Servizio, alla quale l'unità funzionale di zona deve trasmettere tutta la documentazione raccolta.

(2) L'unità funzionale provinciale valuta i motivi della richiesta e concorda con il competente Ispettore provinciale alle scuole materne eventuali ulteriori indagini dirette sul bambino, avvalendosi di un'apposita équipe, integrata da un rappresentante della Sovrintendenza o Intendenza scolastica competente e da un esperto indicato dai genitori o dai legali rappresentanti del bambino. Di tali indagini viene predisposta relazione e steso motivato parere.

(3) Il relativo provvedimento è adottato dal direttore del Servizio provinciale socio-sanitario e riabilitativo a favore dei minorati e comunicato al Sovrintendente o Intendente scolastico competente perché provveda alla sua esecuzione.

Art. 3 (Avvio degli alunni minorati alle classi comuni o speciali di scuola elementare)

(1) Gli alunni iscritti alle scuole elementari che presentano anomalie o anormalità somatico-psichiche tali da far supporre che non possano frequentare autonomamente una classe comune, vengono segnalati, sentita la famiglia, dal medico scolastico o di base o dal rispettivo insegnante, al direttore didattico. La segnalazione è accompagnata da una relazione concernente fatti, osservazioni ed ogni eventuale altra ulteriore documentazione. Nella segnalazione scritta devono venir indicati i motivi per cui si ritiene che l'alunno sia bisognoso di interventi specifici appropriati.

(2) Il direttore didattico, sentito il medico scolastico o il medico di base, verifica l'opportunità di trasmettere la segnalazione all'unità funzionale di zona del Servizio. L'apposita équipe di detta unità accerta, con il consenso dei genitori o dei legali rappresentanti, la condizione personale e ambientale dell'alunno segnalato attraverso opportune indagini, incluso un eventuale periodo di osservazione, preventivamente concordato nei modi e nei tempi con il direttore didattico, dell'alunno stesso all'interno della classe frequentata.

(3) Effettuati gli accertamenti ritenuti necessari, l'unità funzionale di zona del Servizio formula al competente direttore didattico giudizi in ordine alla possibilità di inserimento degli alunni delle classi comuni, in classi speciali o, in ordine alla necessità di avvio degli alunni in istituti scolastici specializzati.

(4) Il direttore didattico informa dell'esito degli accertamenti effettuati i genitori o legali rappresentanti dell'alunno, il competente consiglio di classe e, quindi, il collegio dei docenti al fine di ottenere proposte in ordine all'azione educativa ed eventualmente in ordine ad una diversa formazione e composizione delle classi. Tenuto conto di dette proposte, il direttore didattico procede all'assegnazione degli alunni alle classi comuni o alle classi speciali.

(5) Qualora il numero degli alunni sia tale da non poter consentire la costituzione di una classe speciale o non esista la possibilità di un adeguato sostegno da parte del personale insegnante e assistente nell'ambito del plesso scolastico al quale l'alunno è iscritto, lo stesso è avviato ad altro plesso della medesima direzione didattica. In casi eccezionali, per comprovate necessità di ordine didattico e organizzativo l'alunno può essere avviato ad altra scuola ove già esista una classe speciale o sia possibile la sua istituzione ovvero esistano particolari opportunità educative. Il relativo provvedimento è assunto dal Sovrintendente o dall'Intendente scolastico competente, su proposta del direttore didattico della scuola alla quale l'alunno risulta iscritto.

(6) Nel caso di cui il giudizio dell'unità funzionale di zona del Servizio si concluda con la proposta di avvio dell'alunno ad istituti scolastici specializzati, il direttore didattico ne informa la Sovrintendenza o l'Intendenza scolastica competente nonché l'unità funzionale provinciale del Servizio per l'adozione dei provvedimenti di competenza ai sensi del successivo articolo 5.

Art. 4 (Ricorso contro l'avvio degli alunni minorati alle classi comuni o speciali di scuole elementari)

(1) Contro il provvedimento di assegnazione alle classi comuni o speciali disposto dal competente direttore didattico, ai sensi del quarto comma del precedente articolo 3, è ammesso entro dieci giorni dalla comunicazione, ricorso da parte dei legali rappresentanti dell'alunno al Sovrintendente o all'Intendente scolastico competente, al quale il direttore stesso deve trasmettere tutta la documentazione relativa alle indagini eseguite. Copia di detta documentazione deve essere trasmessa altresì all'unità funzionale provinciale del Servizio.

(2) L'unità funzionale provinciale, tramite una propria équipe, integrata da un'insegnante di scuola elementare e un direttore didattico nonché da un rappresentante esperto nominato dalla Sovrintendenza o dall'Intendenza scolastica competente e da un esperto di fiducia indicato dai genitori o legali rappresentanti dell'alunno, concorda col Sovrintendente o Intendente scolastico ulteriori indagini e redige una dettagliata relazione con relative proposte. Sulla base della relazione il Sovrintendente o l'Intendente scolastico competente adotta il provvedimento definitivo.

Art. 5 (Istituti specializzati)

(1) Nel caso in cui pervenga dall'unità funzionale di zona la segnalazione, di cui all'ultimo comma del precedente articolo 3, l'unità funzionale provinciale del Servizio, effettuate le necessarie indagini, decide sull'opportunità dell'avvio del minorato ad apposito istituto specializzato. La proposta di provvedimento del direttore del Servizio è notificata ai genitori dell'alunno e al direttore didattico competente. Acquisito entro dieci giorni dalla notifica l'assenso dei genitori, il Servizio provvede all'avvio del minore all'istituto specializzato.

(2) Il direttore didattico, trascorsi quindici giorni dalla notifica, in attesa dell'adozione del provvedimento definitivo decide l'esonero cautelativo dalla frequenza dell'alunno interessato.

(3) Contro la proposta di provvedimento di cui al precedente primo comma adottato dal direttore del Servizio, è ammesso entro dieci giorni dalla notifica, ricorso da parte dei legali rappresentanti dell'alunno alla Giunta provinciale. La Giunta provinciale nomina una commissione presieduta dal medico provinciale e composta ai sensi dell'articolo 31 del D.P.R. 22 dicembre 1976, n. 1518. In base agli esiti della commissione, la Giunta provinciale adotta i provvedimenti definitivi.

(4) L'unità funzionale del Servizio propone ai competenti assessori alla pubblica istruzione, l'istituzione, ai sensi delle vigenti disposizioni, di apposite classi specializzate di scuola elementare. Il Servizio concorre alla conduzione di tali classi ai sensi dell'articolo 2 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65.

(5) Nel caso in cui l'istituzione delle classi specializzate non sia possibile per la mancanza di posti in organico o di apposito personale insegnante, per la gravità delle minorazioni riscontrate o per l'impossibilità d'avvio degli alunni interessati ad altri istituti esistenti anche al di fuori del territorio provinciale, il Servizio è tenuto comunque ad assicurare a detti alunni l'attività educativa ai sensi della lettera c) del secondo comma dell'articolo 2 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65. Qualora si verifichino congiuntamente le situazioni di cui sopra, il direttore didattico competente dispone l'esonero dell'alunno dall'obbligo scolastico.

Art. 6 (Alunni segnalati dal servizio come portatori di minorazioni all'atto dell'iscrizione)

(1) Nel caso in cui il bambino o l'alunno venga segnalato all'atto dell'iscrizione come portatore di minorazioni dal Servizio provinciale socio-sanitario e riabilitativo di cui alla legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65, la segnalazione deve già contenere il giudizio sulla possibilità di inserimento del minore nelle sezioni comuni, integrate o speciali di scuola materna, nelle classi comuni o speciali di scuola elementare, ovvero sulla necessità del suo avvio in istituti scolastici specializzati.

(2) Fatto salvo quanto stabilito dal precedente comma, nei confronti dei minori già segnalati all'atto dell'iscrizione trovano applicazione tutte le altre disposizioni contenute nel presente regolamento.

Art. 7 (Servizio socio-psico-pedagogico)

(1) D'intesa con il competente direttore didattico, l'unità funzionale di zona del Servizio assicura il necessario servizio socio-psico-pedagogico e l'integrazione specialistica e collabora con il personale insegnante e assistente nella programmazione ed elaborazione di particolari attività didattiche e di educazione specifica nei confronti dei bambini o degli alunni avviati alla frequenza di sezioni integrate o speciali di scuola materna, rispettivamente di classi speciali di scuola elementare. Tali prestazioni vengono assicurate anche se il minore segnalato è inserito in una sezione o classe comune, ovvero in tutti i casi in cui il Servizio, su segnalazione della scuola, ravvisi la necessità di un intervento di carattere preventivo ai sensi dell'articolo 2 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65.

(2) In relazione ai disturbi riscontrati negli alunni, le unità funzionali di zona del Servizio formulano proposte ai competenti organi scolastici in ordine alla necessità di attuazione delle attività didattiche previste all'articolo 2 della legge 4 agosto 1977, n. 517, nonché in ordine alla necessità della messa a disposizione di insegnanti specializzati.

Art. 8 (Passaggio in sezioni-classi comuni di alunni minorati)

(1) L' équipe di cui all'articolo 9 può motivamente proporre per l'inizio dell'anno scolastico il passaggio in sezione o classe comune di minori già frequentanti le sezioni integrate o speciali di scuola materna ovvero le classi speciali di scuola elementare.

(2) In base alla proposta di cui al precedente comma, il direttore, sentiti il competente comitato di scuola materna ovvero il competente consiglio di classe e il collegio dei docenti, verifica la sussistenza dei necessari presupposti didattici e strutturali e, in caso affermativo, assegna i minori interessati alle sezioni rispettivamente alle classi comuni. Alla conclusione dell'anno scolastico l'insegnante di classe in collaborazione con il Servizio presenta al direttore didattico apposita relazione sull'andamento di ogni singola esperienza.

Art. 9 (Équipes del servizio e unità funzionali)

(1) Le équipes operanti nell'ambito delle unità funzionali di zona e di quella provinciale ai sensi dei precedenti articoli, sono formate da un medico del Servizio in possesso di uno dei requisiti di cui alla lettera b) punti 1, 2, 3 o 4, del primo comma dell'articolo 25 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65, da uno psicologo, da un pedagogista e da altri esperti a seconda delle esigenze, nonché da un assistente sociale. Dell' équipe fanno parte anche l'insegnante interessato e il medico scolastico o il medico di base competente per territorio.

(2) Le unità funzionali comprensoriali del Servizio sostituiscono le unità zonali per l'espletamento di tutti i compiti previsti dal presente regolamento, qualora queste ultime non siano state costituite.

Art. 10 (Scuola media di primo e secondo grado)

(1) Tenuto conto di quanto stabilito dall'articolo 7 della legge 4 agosto 1977, n. 517, le disposizioni previste per la scuola elementare nei precedenti articoli si applicano anche alla scuola media di primo e secondo grado.

(2) Per la scuola media sono previste sperimentazioni di integrazione scolastica ai sensi delle vigenti disposizioni.

Art. 11 (Scuola professionale)

(1) I minorati, di età superiore ai quattordici anni, per i quali non sia possibile la frequenza della scuola dell'obbligo o il proseguimento degli studi, ovvero accusino una sostanziale diminuzione della propria capacità lavorativa generica, vengono segnalati dalle famiglie, dall'Ufficio del Medico provinciale, dai servizi di base ovvero dal Servizio provinciale socio-sanitario e riabilitativo a favore dei minorati al competente Ispettorato per la formazione professionale come possibili frequentanti corsi di formazione o addestramento professionale.

(2) Sulla base della segnalazione, la competente équipe dell'unità funzionale di zona del Servizio, integrata da un operatore del Servizio provinciale di orientamento professionale scolastico e dal direttore di scuola per handicappati o suo delegato, compie gli opportuni accertamenti e indagini al fine di verificare, in dipendenza delle capacità fisiche, psichiche e sensoriali del minorato, l'opportunità dell'inserimento del minorato stesso nei corsi comuni ovvero in classi di quelli speciali di formazione e addestramento professionale.

(3) Gli accertamenti e le indagini di cui al precedente comma avvengono per il periodo di tempo ritenuto necessario e l'unità si avvale a tale scopo delle strutture del Servizio e di quelle della formazione professionale. Gli accertamenti e le indagini si concludono con il rilascio da parte del direttore del Servizio di una valutazione sulle capacità riabilitative del minorato. Tale valutazione costituisce requisito per la partecipazione ai corsi comuni o speciali di formazione o addestramento professionale. L'iscrizione ai corsi di formazione professionale avviene su istanza dei legali rappresentanti del minorato.

(4) La competente unità funzionale di zona del Servizio, integrata con gli operatori di cui al precedente secondo comma, assicura le necessarie periodiche verifiche dei minorati avviati ai vari corsi con provvedimento del competente direttore di scuola professionale, indica o attua i necessari interventi di integrazione specialistica e collabora con il personale insegnante, educatore e assistente nella programmazione ed elaborazione di particolari attività didattiche e/o lavorative.

(5) Qualora la gravità della minorazione sia tale da non consentire la frequenza di corsi comuni o speciali ovvero si siano verificati aggravamenti non temporanei delle originarie capacità all'esercizio di attività lavorative, i responsabili dei corsi in collaborazione con l'unità funzionale di zona del Servizio, integrata con gli operatori di cui al precedente secondo comma, propongono altri interventi, compresa la frequenza in laboratori protetti.

(6) Il competente direttore di scuola professionale pone in atto le conseguenti disposizioni per l'attuazione di interventi di natura protetta.

CAPITOLO II
Provvidenze per assicurare il diritto allo studio

Art. 12 (Disposizioni generali)

(1) L'assegnazione di assistenti alle scuole, agli istituti e ai centri e scuole di formazione e addestramento professionale, nonché di educatori nei convitti, è regolata dalle disposizioni contemplate nei seguenti articoli, sulla base dei programmi formulati, ai sensi dell'articolo 9 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65, dai consigli di circondario delle scuole materne, dagli ispettorati per la formazione professionale e dai consigli scolastici distrettuali.

(2) I programmi formulati dai consigli di circondario delle scuole materne e dai consigli scolastici distrettuali vengono trasmessi al competente Assessorato alla pubblica istruzione per il tramite della Sovrintendenza o della competente Intendenza scolastica. La Sovrintendenza o l'Intendenza scolastica competente esamina i programmi formulati ai sensi del precedente comma proponendo agli assessorati competenti un organico piano di interventi avuto riguardo alla possibilità di assegnare, ai sensi delle vigenti disposizioni, personale insegnante specializzato.

(3) Le attrezzature e il materiale didattico specializzato, compresi i necessari libri di testo, sono messi a disposizione gratuita degli alunni minorati delle scuole di ogni ordine e grado comprese le scuole professionali nella forma del comodato.

Art. 13 (Personale assistente nelle scuole materne, di istruzione primaria e secondaria)

(1) È assegnata una unità di personale assistente, con i compiti di cui al successivo articolo 17, ogni sei alunni minorati inseriti nelle diverse classi di un plesso di una scuola di istruzione elementare o di una sede o di una sezione staccata di istruzione secondaria.

(2) Nel caso in cui l'unità funzionale di zona del Servizio, tenuto conto dei criteri fissati dell'unità funzionale provinciale e di intesa con il direttore o preside interessato, ravvisi la necessità di particolari forme di intervento, il rapporto viene elevato ad un assistente ogni quattro alunni minorati.

(3) Qualora in un plesso di scuola elementare o in una sede o in una sezione staccata di scuola di istruzione secondaria il numero degli alunni minorati sia complessivamente inferiore a quattro, è assegnata, in deroga a quanto disposto nei precedenti commi, una unità di personale assistente, purché tale necessità sia adeguatamente motivata dalla competente unità funzionale di zona del Servizio.

(4) Fatto salvo quanto previsto dal precedente secondo comma, sono assegnate due unità di personale assistente se in un plesso di scuola elementare o in una sede o in una sezione staccata di scuola di istruzione secondaria il numero degli alunni minorati è superiore a sei e inferiore a dodici.

(5) Sono assegnate tre unità di personale assistente nel caso in cui in un plesso di scuola elementare o in una sede o in una sezione staccata di scuola di istruzione secondaria il numero degli alunni minorati sia pari o superiore a dodici.

(6) In casi di eccezionale gravità, su segnalazione dell'unità funzionale provinciale del Servizio, è ammessa l'assegnazione di un'unità di personale assistente in rapporto a due alunni minorati.

(7) Tenuto conto di quanto previsto dal settimo comma dell'articolo 10 della legge provinciale 17 agosto 1976, n. 36, le disposizioni di cui al presente articolo si applicano anche per l'assegnazione alle scuole materne provinciali di ulteriore personale assistente, il quale deve essere in possesso del titolo di specializzazione conseguito ai sensi dell'articolo 10 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65.

Art. 14 (Personale assistente nelle scuole e nei centri di formazione e addestramento professionale)

(1) I criteri in materia di assegnazione di unità di personale assistente, di cui al precedente articolo 13, trovano applicazione nei riguardi delle scuole e centri di formazione e addestramento professionale.

Art. 15 (Servizi di trasporto)

(1) I servizi di trasporto sono organizzati di norma a livello distrettuale e sono gratuiti.

(2) Utenti di questi servizi sono le persone segnalate all'Ufficio provinciale trasporti dal Servizio provinciale minorati ai sensi del terzo comma dell'articolo 2 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65, d'intesa con i direttori o presidi delle scuole del distretto frequentate dagli alunni minorati.

(3) Fermo restando quanto stabilito dal secondo comma dell'articolo 7 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65, è ammessa l'istituzione di servizi speciali di trasporto per alunni minorati, qualora i possibili utenti siano almeno tre. In questo caso gli utenti debbono risiedere o alloggiare presso famiglie o convitti, internati o seminternati posti sul percorso prestabilito e debbono frequentare scuole materne, di istruzione primaria o secondaria ovvero le scuole di formazione professionale situate in un unico centro.

(4) Per i servizi di trasporto si prescinde in ogni caso dalla distanza tra l'abitazione o l'alloggio dell'alunno e la scuola frequentata.

(5) È ammessa l'istituzione di servizi di trasporto differenziati per i vari ordini di scuole, qualora i possibili fruitori nell'ambito del territorio distrettuale siano almeno dieci, senza distinzione fra i gruppi linguistici, e il servizio stesso abbia una durata massima non superiore a quarantacinque minuti primi.

(6) In casi eccezionali, la Giunta provinciale, su proposta congiunta del Servizio provinciale minorati e del competente direttore o preside, può di volta in volta autorizzare con propria deliberazione, l'istituzione anche di un servizio di trasporto individualizzato.

(7) Sulla base di programmi predisposti, ai sensi dell'articolo 9 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65, dai consigli di circondario delle scuole materne, dagli ispettorati alla formazione professionale e dai consigli scolastici distrettuali, i mezzi di trasporto speciali impiegati nei servizi di cui trattasi, possono essere utilizzati anche per esigenze delle singole scuole connesse con il normale svolgimento dei programmi scolastici, di attività integrative, extra o para scolastiche in favore degli alunni minorati, anche se dette attività sono promosse e svolte in sedi diverse.

(8) Gli alunni minorati, qualora siano in grado di utilizzare autonomamente o con accompagnamento i normali servizi di trasporto pubblico o quelli scolastici normali per recarsi dalla propria abitazione ai centri scolastici e professionali ed a quelli del Servizio, possono usufruire gratuitamente e senza limitazione di corse giornaliere di detti servizi. In tal caso, su apposita dichiarazione dell'unità comprensoriale del Servizio, agli alunni minorati viene rilasciata dall'Ufficio provinciale ai trasporti una speciale tessera.

Art. 16 (Servizio di accompagnamento)

(1) Sui servizi speciali di trasporto organizzati ai sensi del precedente articolo, deve essere garantita la presenza di un assistente, fatte salve speciali deroghe motivate da parte dell'unità funzionale provinciale del Servizio, di intesa con la ditta di trasporto.

(2) Qualora del servizio di trasporto fruiscano alunni di diversi gruppi linguistici, l'Amministrazione sceglie di preferenza l'assistente accompagnatore già in servizio che conosce ambedue le lingue.

(3) Qualora l'assistente accompagnatore non possa venire utilmente impiegato in attività scolastiche, l'Amministrazione provinciale può incaricare appositi assistenti accompagnatori, a tempo parziale, ai sensi dell'articolo 34 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65.

(4) Nelle scuole ove prestino servizio assistenti preposti anche al servizio di accompagnamento, il numero del personale previsto in base ai criteri di cui al precedente articolo 13, può essere aumentato di un'unità per necessità accertate dal Servizio.

(5) Il contingente annuale di personale di cui alla lettera a) del secondo comma dell'articolo 8 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65, può venire aumentato del 10% per supplire il personale assistente che si assenta improvvisamente e per breve durata. Tale aumento è previsto nel piano degli interventi approvato dalla Giunta provinciale.

(6) Sui servizi di trasporto individualizzati, istituiti ai sensi del sesto comma del precedente articolo 15, si può prescindere dall'accompagnamento, purché tale possibilità sia avvalorata dall'unità funzionale comprensoriale del Servizio. Su detti servizi l'accompagnamento viene espletato da personale assistente solo nel caso in cui i legali rappresentanti dell'alunno minorato dimostrino di essere impossibilitati a provvedervi direttamente.

Art. 17 (Modalità di espletamento del servizio, rapporti del personale assistente con il personale docente e direttivo della scuola)

(1) Il personale di assistenza opera a sostegno dell'attività degli insegnanti nelle classi/sezioni speciali o integrate e in quelle comuni nonché nei corsi frequentati anche da alunni minorati.

(2) Ferma restando la responsabilità didatticopedagogica dell'insegnante di classe o di corso, l'assistente opera a sostegno della normale attività degli insegnanti nei confronti degli allievi minorati. Al personale assistente spetta altresì, su indicazione e sotto la guida responsabile dell'insegnante, curare eventuali attività di educazione specifica dell'alunno minorato, nonché accudire lo stesso nelle sue difficoltà motorie e nelle altre sue particolari necessità durante il normale orario scolastico, la mensa e le attività integrative e ricreative. Il personale assistente può formulare proposte al corpo docente interessato in ordine all'elaborazione e all'attuazione della programmazione didattica, promossa e coordinata dai competenti direttori o presidi, in favore degli alunni portatori di minorazioni.

(3) Nei confronti del personale assistente assegnato ai sensi del successivo VII comma, i direttori ed i presidi esercitano le medesime funzioni loro spettanti in base alle lettere f) e i) del secondo comma dell'articolo 3 del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417, ovvero, per quanto riguarda la scuola materna, in base alle lettere m) e n) del secondo comma dell'articolo 40 della legge provinciale 17 agosto 1976, n. 36, nonché in base all'articolo 10 della legge provinciale 5 settembre 1964, n. 15 e successive modifiche, per quanto riguarda la scuola professionale.

(4) Per le questioni di carattere amministrativo connesse con la presenza del personale assistente nelle scuole di ogni ordine e grado o nei centri di formazione professionale, i direttori o i presidi informano, per l'adozione dei necessari provvedimenti, la direzione tecnica del Servizio di cui all'articolo 22, o, qualora istituite, le competenti direzioni, di cui all'articolo 23 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65. Copia di detti provvedimenti viene inviata per conoscenza ai direttori o presidi interessati.

(5) Nel rispetto di quanto previsto dal primo comma dell'articolo 12 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65, l'orario di servizio del personale assistente all'interno della scuola viene stabilito ai direttori o presidi, sulla base di criteri generali indicati dal consiglio di circolo e di istituto ovvero dai comitati di scuola materna. Detto orario deve prevedere attività a contatto con gli alunni per un periodo di tempo non superiore a 35 ore settimanali. Almeno 5 ore settimanali devono essere riservate ad attività di aggiornamento e ai rapporti con le componenti scolastiche interessate e con il servizio. I direttori o presidi comunicano alla competente direzione tecnica del Servizio, entro una settimana dell'assunzione in servizio, l'orario giornaliero di impiego del personale assistente nella scuola.

(6) I direttori o presidi trasmettono annualmente su richiesta, alle direzioni tecniche di cui sopra, elementi di giudizio che consentano al Servizio di valutare l'attività svolta dal personale assistente.

(7) Fatto salvo il numero di unità di personale assistente spettante complessivamente a ciascuna scuola in base al piano approvato ai sensi dell'articolo 8 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65, la Giunta provinciale nell'assegnare detto personale tiene conto della specifica preparazione di ciascun assistente valutata dal Servizio ai sensi del primo comma dell'articolo 12 della citata legge provinciale, in rapporto all'attività che deve svolgere.

(8) L'elenco nominativo del personale assistente assegnato alle singole scuole e sue eventuali modifiche è comunicato dal Servizio alla Sovrintendenza o all'Intendenza scolastica competente ovvero agli Ispettorati alla formazione professionale, nonché ai direttori o presidi interessati.

(9) Il personale assistente può essere chiamato a partecipare a titolo consultivo alle riunioni dagli organi collegiali interni alla scuola dal presidente dell'organo collegiale stesso.

Art. 18 (Personale educatore negli internati e seminternati del servizio, nonché nei convitti studenteschi)

(1) L'attività educativa e la cura dell'assistenza motorio e tecnico-specialistica dei minorati negli internati e seminternati del Servizio, nonché nei convitti studenteschi, è espletata da personale educatore in possesso dei requisiti previsti dall'articolo 25 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65.

(2) Fermo restando quanto previsto dalla lettera g) del secondo comma del medesimo articolo 25 della citata legge provinciale, è assegnata un'unità di personale educatore ogni sei minorati ospitati negli internati o seminternati del Servizio, nonché nei convitti studenteschi. In casi eccezionali di particolare gravità, su segnalazione motivata dell'unità funzionale provinciale del Servizio, è ammessa l'assegnazione di personale educatore in rapporto di una unità ogni tre minorati ospitati.

(3) L'attività educativa negli internati e seminternati e nei convitti studenteschi è espletata tenuto conto del gruppo linguistico di appartenenza del minore handicappato e possibilmente dell'età e dell'ordine di scuola che dovrebbe frequentare il minore handicappato ospitato.

(4) La messa a disposizione dei convitti di personale educatore e assistente avviene conformemente ai criteri e ai rapporti indicati nei precedenti commi del presente articolo e rispettivamente nell'articolo 13, sulla base di turni orari giornalieri di servizio stabiliti dalla competente direzione tecnica.

(5) Ai sensi dell'ultimo comma dell'articolo 11 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65, il personale educatore, compatibilmente con le esigenze di servizio negli internati e seminternati e nei convitti, può essere messo a disposizione delle scuole di ogni ordine e grado per collaborare con il personale insegnante nelle attività extra o para scolastiche.

(6) Il Servizio provinciale elabora annualmente un programma di utilizzo delle eccedenze d'orario del personale educatore per attività extra o para scolastiche nelle scuole viciniori di ogni ordine e grado che ne facciano motivata richiesta.

CAPITOLO III
Corsi di specializzazione e aggiornamento

Art. 19 (Strutturazione dei corsi di specializzazione)

(1) I corsi biennali di cui all'articolo 10 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65, constano di una parte teorica della durata non inferiore a 300 nè superiore a 500 ore annue e di una parte pratica della durata non superiore a 600 e non inferiore a 500 ore annue.

(2) I corsi biennali per assistenti e quelli per insegnanti ed educatori hanno programmi distinti.

(3) Il monte ore complessivo e il programma annuo della parte teorica può essere articolato modularmente, secondo la suddivisione oraria, giornaliera, settimanale e/o mensile che viene stabilita con deliberazione della Giunta provinciale.

(4) La parte pratica dei corsi per insegnanti è svolta nelle scuole dei vari ordini e gradi, purché i frequentanti siano in possesso del corrispondente titolo di studio.

(5) La parte pratica dei corsi per educatori è svolta negli internati e nelle altre strutture del Servizio, purché i frequentanti siano in possesso di un diploma di scuola media superiore. I frequentanti i corsi per assistenti svolgono la parte pratica, oltre che negli internati e nelle strutture del Servizio, anche nelle scuole di ogni ordine e grado. In casi eccezionali possono svolgere la parte pratica nelle scuole medie anche i frequentanti i corsi per insegnanti che siano in possesso di diploma di scuola media superiore.

(6) Gli organizzatori del corso concordano con le competenti autorità scolastiche o convittuali le modalità e l'orario per l'effettuazione della parte pratica nelle rispettive istituzioni, e chiedono al direttore o preside elementi di giudizio sulla stessa per una valutazione periodica e finale del frequentante il corso.

(7) Ai corsi di specializzazione possono partecipare anche gli insegnanti già in servizio presso le scuole materne, di istruzione elementare e secondaria nonché professionale, come pure il personale provinciale operante nei settori preposti alla prevenzione, cura, riabilitazione ed educazione di soggetti portatori di minorazioni. Tali frequentanti svolgono la parte pratica nella propria sede di servizio purché operanti in classi comuni o speciali ovvero in altre strutture in cui sono presenti minori portatori di handicaps.

(8) Il numero massimo dei frequentanti i corsi teorico-pratici è fissato nel piano annuale di cui all'articolo 8 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65, sulla base delle esigenze espresse dai competenti organi scolastici ai sensi dell'articolo 9 della legge medesima. Rispetto a tali esigenze, il numero dei frequentanti può essere maggiorato nel piano di attività fino ad un massimo del 20%.

(9) Il piano di attività contiene altresì la suddivisione dei frequentanti in relazione ai vari ordini e gradi di scuole e agli internati, seminternati e convitti studenteschi.

(10) Qualora il numero delle domande di iscrizione al corso sia superiore ai posti disponibili, per l'ammissione viene redatta apposita graduatoria da parte di una commissione, distinta per gruppi linguistici, nominata dalla Giunta provinciale e composta da:

  • a)  un rappresentante della Sovrintendenza, rispettivamente Indentenze scolastiche;
  • b)  un rappresentante dell' Ispettorato alla formazione professionale in lingua italiana, rispettivamente in lingua tedesca;
  • c)  un rappresentante del competente Assessorato alla pubblica istruzione;
  • d)  un rappresentante del Servizio designato dal Consiglio di amministrazione di cui all' articolo 14 della legge provinciale 9 dicembre 1978, n. 65.

(11) Nella compilazione della graduatoria sono adottati criteri che tengano conto dei titoli di studio, del servizio prestato e della sua qualità.

(12) Gli aspiranti ai corsi di specializzazione per assistenti devono essere in possesso del diploma di assolvimento della scuola dell'obbligo ed avere età non inferiore ad anni 18 e non superiore ad anni 33, fatte salve le deroghe di legge.

(13) Ulteriori modalità e termini di iscrizione ai corsi, nonché il programma dettagliato, sono fissati con deliberazione della Giunta provinciale.

(14) I programmi dettagliati dei corsi di specializzazione per insegnanti devono adeguarsi a quelli ministeriali in vigore.

Art. 20 (Finalità e contenuti del programma dei corsi di specializzazione per insegnanti ed educatori)

(1) La parte teorica dei corsi di specializzazione per insegnanti ed educatori comprende:

  • 1)  Elementi di psicologia, psichiatria e sociologia quali presupposti per affrontare l' educazione dei minorati fisici e psichici.
  • 2)  Approfondimento delle teorie dello sviluppo della personalità negli aspetti biologico, fisiologico e psichico e dei ritardi fisici e psichici nell' età evolutiva.
  • 3)  Ricerca sulle misure pedagogiche e terapeutiche per la preparazione culturale e l' inserimento sociale dei minorati.
  • 4)  Elaborazione delle rispettive metodologie e degli strumenti didattici per il conseguimento delle finalità di cui al punto 3.
  • 5)  Approfondimento di tecniche relative alle attività espressive e all' organizzazione del tempo libero in situazioni scolastiche e convittuali.
  • 6)  Informazione, sperimentazione e riflessione sui problemi della dinamica di gruppo e dei rapporti interpersonali al fine della proficua collaborazione con insegnanti, genitori ed operatori nella attività educativa nei confronti del minore handicappato.
  • 7)  Studio della legislazione specifica nazionale e provinciale del settore.

(2) Le conoscenze relative alla parte teorica formano oggetto di esercitazioni e riflessioni nelle diverse sedi ove ha luogo la parte pratica.

Art. 21 (Finalità e contenuti del programma dei corsi di specializzazione per assistenti)

(1) La parte teorica dei corsi di specializzazione per assistenti comprende:

  • 1)  Cenni di psicologia, psichiatria e sociologia quali presupposti per affrontare il rapporto con i minorati fisici e psichici e l' inserimento sociale degli stessi. Informazione di base sulle teorie dello sviluppo della personalità negli aspetti biologico, fisiologico e psichico e dei ritardi fisici e psichici nell'età evolutiva. Elementi di igiene.
  • 2)  Conoscenze di tecniche relative alle attività espressive e alla organizzazione del tempo libero sia in situazioni scolastiche sia convittuali.
  • 3)  Informazione, sperimentazione e riflessione sui problemi della dinamica di gruppo e dei rapporti interpersonali al fine della proficua collaborazione con insegnanti, genitori e operatori nell' attività educativa nei confronti del minore handicappato.
  • 4)  Cenni di legislazione specifica nazionale e provinciale del settore.

(2) Le conoscenze relative alla parte teorica formano oggetto di esercitazioni e riflessioni nelle diverse sedi ove ha luogo la parte pratica.

Art. 22 (Corsi di aggiornamento)

(1) Su proposta del Servizio possono essere annualmente promossi seminari e corsi di aggiornamento per il personale insegnante, educatore e/o assistente delle scuole di ogni ordine e grado. L'organizzazione di detti corsi e seminari avviene ai sensi e nel rispetto delle vigenti disposizioni normative provinciali o statali.

indice
ActionActionNorme costituzionali
ActionAction1) ACCORDO DI PARIGI
ActionAction2) Costituzione della Repubblica Italiana
ActionAction3) Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670
ActionAction3) Legge 11 marzo 1972, n. 118
ActionAction4) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 gennaio 1973, n. 48
ActionAction5) Decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 1973, n. 115
ActionAction6) Decreto del Presidente della Repubblica 1° febbraio 1973, n. 49
ActionAction7) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° febbraio 1973, n. 50
ActionAction8) Decreto del Presidente della Repubblica 1° novembre 1973, n. 686
ActionAction Art. 1
ActionAction Art. 2
ActionAction Art. 3
ActionAction Art. 4
ActionAction Art. 5
ActionAction Art. 6
ActionAction Art. 7
ActionAction Art. 8
ActionAction Art. 9
ActionAction Art. 10
ActionAction9) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° novembre 1973, n. 687
ActionAction10) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° novembre 1973, n. 689
ActionAction11) Decreto del Presidente della Repubblica 1° novembre 1973, n. 690
ActionAction12) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1° novembre 1973, n. 691 —
ActionAction13) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 marzo 1974, n. 278
ActionAction14) Decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 279
ActionAction15) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 marzo 1974, n. 280 —
ActionAction16) Decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381
ActionAction17) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 469
ActionAction18) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 1975, n. 470
ActionAction19) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 1975, n. 471 —
ActionAction20) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 472
ActionAction21) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 473
ActionAction22) Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 474
ActionAction23) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 1975, n. 475 —
ActionAction24) Decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752
ActionAction25) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 marzo 1977, n. 234
ActionAction26) Decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235
ActionAction27) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 ottobre 1977, n. 846
ActionAction28) Decreto del Presidente della Repubblica 6 gennaio 1978, n. 58
ActionAction29) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 luglio 1978, n. 570
ActionAction30) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 31 luglio 1978, n. 571
ActionAction31) Decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1978, n. 1017
ActionAction32) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 gennaio 1980, n. 197 —
ActionAction33) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 marzo 1981, n. 215
ActionAction34) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 marzo 1981, n. 217
ActionAction35) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 marzo 1981, n. 228
ActionAction36) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 29 aprile 1982, n. 327 —
ActionAction37) Decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89
ActionAction38) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 marzo 1983
ActionAction39) Decreto del Presidente della Repubblica 6 aprile 1984, n. 426
ActionAction40) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 novembre 1987, n. 511
ActionAction41) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 novembre 1987, n. 521
ActionAction42) Decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 1987, n. 526
ActionAction43) Decreto del Presidente della Repubblica 19 novembre 1987, n. 527
ActionAction44) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 1988, n. 301 —
ActionAction45) Decreto del Presidente della Repubblica15 luglio 1988, n. 305
ActionAction46) Decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 574
ActionAction47) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 1988, n. 575
ActionAction48) Legge 30 novembre 1989, n. 386
ActionAction49) Decreto legislativo 13 settembre 1991, n. 310
ActionAction50) Decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 265
ActionAction51) Decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 266
ActionAction52) DECRETO LEGISLATIVO 16 marzo 1992, n. 267 —
ActionAction53) Decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 268
ActionAction54) Decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 133
ActionAction56) DECRETO LEGISLATIVO 21 settembre 1995, n. 429
ActionAction57) Decreto legislativo 24 luglio 1996, n. 434
ActionAction58) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 novembre 1996
ActionAction59) DECRETO LEGISLATIVO 9 settembre 1997, n. 354
ActionAction60) DECRETO LEGISLATIVO 21 dicembre 1998, n. 495 —
ActionAction61) DECRETO LEGISLATIVO 11 novembre 1999, n. 463
ActionAction63) LEGGE COSTITUZIONALE 31 gennaio 2001, n. 2
ActionAction64) Decreto legislativo 1° marzo 2001, n. 113
ActionAction65) Decreto legislativo 16 maggio 2001, n. 260
ActionAction66) Decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 280
ActionAction67) Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3
ActionAction68) DECRETO LEGISLATIVO 11 giugno 2002, n. 139
ActionAction69) Decreto legislativo 15 aprile 2003, n. 118
ActionAction70) DECRETO LEGISLATIVO 23 maggio 2005, n. 99
ActionAction71) Decreto legislativo 6 giugno 2005, n. 120
ActionAction72) DECRETO LEGISLATIVO 13 giugno 2005, n. 124
ActionAction73) DECRETO LEGISLATIVO 12 aprile 2006, n. 168
ActionAction74) Decreto legislativo 25 luglio 2006, n. 245
ActionAction75) Decreto legislativo 21 maggio 2007, n. 83
ActionAction76) Legge 23 dicembre 2009 , n. 191
ActionAction77) Decreto legislativo 19 novembre 2010 , n. 252
ActionAction78) Decreto legislativo 21 gennaio 2011 , n. 11
ActionAction79) Decreto legislativo 19 maggio 2011 , n. 92
ActionAction80) Decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 166
ActionAction81) Decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 172
ActionAction82) Decreto legislativo 13 settembre 2012, n. 170
ActionAction83) Decreto legislativo 5 marzo 2013, n. 28
ActionAction84) Legge 23 dicembre 2014, n. 190
ActionAction85) Decreto legislativo 29 aprile 2015, n. 75
ActionAction86) Decreto legislativo 29 aprile 2015, n. 76
ActionAction87) Decreto legislativo 13 gennaio 2016, n. 14
ActionAction88) Decreto legislativo 4 novembre 2015, n. 186
ActionAction89) Decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 43
ActionAction90) Decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 46
ActionAction91) Decreto legislativo 6 aprile 2016, n. 51
ActionAction92) Decreto legislativo 7 luglio 2016, n. 146
ActionAction93) Decreto legislativo 11 dicembre 2016, n. 239
ActionAction94) Decreto legislativo 11 dicembre 2016, n. 240
ActionAction95) Decreto legislativo 7 febbraio 2017, n. 16
ActionAction96) Decreto legislativo 4 maggio 2017, n. 76
ActionAction97) Decreto legislativo 19 maggio 2017, n. 77
ActionActionNormativa provinciale
ActionActionI Alpinismo
ActionActionII Lavoro
ActionActionIII Miniere
ActionActionIV Comuni e comunità comprensoriali
ActionActionV Formazione professionale
ActionActionVI Difesa del suolo - opere idrauliche
ActionActionVII Energia
ActionActionVIII Finanze
ActionActionA Partecipazioni provinciali
ActionActionB Tributi provinciali
ActionActionC Finanze locali
ActionActionD Bilancio provinciale
ActionActionb) Legge provinciale 20 luglio 2006, n. 7
ActionActionc) Legge provinciale 20 dicembre 2006, n. 15
ActionActiond) Legge provinciale 20 dicembre 2006, n. 16
ActionActione) Legge provinciale del 19 luglio 2007, n. 4
ActionActionf) Legge provinciale del 19 luglio 2007, n. 5
ActionActiong) Legge provinciale 21 dicembre 2007, n. 14
ActionActionh) Legge provinciale 21 dicembre 2007, n. 15
ActionActioni) Legge provinciale 19 settembre 2008, n. 6
ActionActionj) Legge provinciale 9 ottobre 2008, n. 8
ActionActionk) Legge provinciale 9 aprile 2009 , n. 1
ActionActionl) Legge provinciale 9 aprile 2009 , n. 2
ActionActionm) Legge provinciale 16 ottobre 2009 , n. 7
ActionActionn) Legge provinciale 22 dicembre 2009 , n. 11
ActionActiono) Legge provinciale 22 dicembre 2009 , n. 12
ActionActionp) Legge provinciale 13 ottobre 2010 , n. 12
ActionActionq) Legge provinciale 23 dicembre 2010 , n. 15
ActionActionr) Legge provinciale 23 dicembre 2010 , n. 16
ActionActions) Legge provinciale 15 novembre 2011, n. 13
ActionActiont) Legge provinciale 21 dicembre 2011, n. 15
ActionActionu) Legge provinciale 21 dicembre 2011, n. 16
ActionActionv) Legge provinciale 11 ottobre 2012, n. 18
ActionActionv) Legge provinciale 20 dicembre 2012, n. 22
ActionActionx) Legge provinciale 20 dicembre 2012, n. 23
ActionActiony) Legge provinciale 17 settembre 2013, n. 12
ActionActionz) Legge provinciale 7 aprile 2014, n. 1
ActionActiona') Legge provinciale 7 aprile 2014, n. 2
ActionActionb') Legge provinciale 23 settembre 2014, n. 6
ActionActionc') Legge provinciale 23 dicembre 2014, n. 11
ActionActiond') Legge provinciale 23 dicembre 2014, n. 12
ActionActione') Decreto del Presidente della Provincia 21 maggio 2015, n. 13
ActionActionf') Legge provinciale 24 settembre 2015, n. 10
ActionActiong') Legge provinciale 25 settembre 2015, n. 11
ActionActionh') Legge provinciale 25 settembre 2015, n. 12
ActionActioni') Legge provinciale 23 dicembre 2015, n. 18
ActionActionj') Legge provinciale 23 dicembre 2015, n. 19
ActionActionk') Legge provinciale 23 dicembre 2015, n. 20
ActionActionl') Legge provinciale 12 febbraio 2016, n. 2
ActionActionm') Legge provinciale 15 aprile 2016, n. 6
ActionActionn') Legge provinciale 20 giugno 2016, n. 13
ActionActiono') Legge provinciale 21 luglio 2016, n. 16
ActionActionp') Legge provinciale 21 luglio 2016, n. 17
ActionActionq') Legge provinciale 21 luglio 2016, n. 18
ActionActionr') Legge provinciale 13 ottobre 2016, n. 20
ActionActions') Legge provinciale 2 dicembre 2016, n. 23
ActionActiont') Legge provinciale 22 dicembre 2016, n. 27
ActionActionu') Legge provinciale 22 dicembre 2016, n. 28
ActionActionv') Legge provinciale 22 dicembre 2016, n. 29
ActionActionw') Legge provinciale 16 giugno 2017, n. 7
ActionActionx') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 10
ActionActiony') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 11
ActionActiona'') Legge provinciale 7 agosto 2017, n. 13
ActionActionE - Debito fuori bilancio
ActionActionIX Turismo e industria alberghiera
ActionActionX Assistenza e beneficenza
ActionActionA Assistenza agli anziani
ActionActionB Servizio consultoriale per le famiglie
ActionActiona) Legge provinciale 17 agosto 1979, n. 10
ActionActionb) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 21 dicembre 1982, n. 21
ActionActionC Asili nido - Assistenza domiciliare per l' infanzia
ActionActionD Famiglia, donne e gioventù
ActionActionE Provvidenze per le persone disabili
ActionActiona) LEGGE PROVINCIALE 17 settembre 1973, n. 59 —
ActionActionb) LEGGE PROVINCIALE 9 dicembre 1978, n. 65
ActionActionc) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 11 agosto 1980, n. 23
ActionActiond) LEGGE PROVINCIALE 16 agosto 1980, n. 33
ActionActione) Legge provinciale 30 giugno 1983, n. 20
ActionActionf) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 15 dicembre 1989, n. 32
ActionActiong) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 4 settembre 1990, n. 24
ActionActionh) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 20 dicembre 1990, n. 35
ActionActioni) LEGGE PROVINCIALE 8 aprile 1998, n. 3
ActionActionj) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 10 agosto 2001, n. 46
ActionActionk) Legge provinciale 21 maggio 2002, n. 7
ActionActionl) Decreto del Presidente della Provincia 9 novembre 2009 , n. 54
ActionActionm) Legge provinciale 14 luglio 2015, n. 7
ActionActionF Interventi in materia di dipendenze
ActionActionG Interventi per gli invalidi civili e le persone non autosufficienti
ActionActionH Assistenza economica di base
ActionActionI Cooperazione allo sviluppo
ActionActionJ Servizi sociali
ActionActionK Previdenza integrativa
ActionActionL Volontariato
ActionActionM Emigrati
ActionActionXI Esercizi pubblici
ActionActionXII Usi civici
ActionActionXIII Ordinamento forestale
ActionActionXIV Igiene e sanità
ActionActionXV Utilizzazione acque pubbliche
ActionActionXVI Commercio
ActionActionXVII Artigianato
ActionActionXVIII Libro fondiario e catasto
ActionActionXIX Caccia e pesca
ActionActionXX Protezione antincendi e civile
ActionActionXXI Scuole materne
ActionActionXXII Cultura
ActionActionXXIII Uffici provinciali e personale
ActionActionXXIV Tutela del paesaggio e dell' ambiente
ActionActionA Inquinamento del suolo e smaltimento dei rifiuti solidi
ActionActionB Tutela del paesaggio
ActionActionC Inquinamento prodotto da rumore
ActionActionD Inquinamento dell' aria
ActionActiona) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 26 febbraio 1996, n. 11
ActionActionb) Legge provinciale 16 marzo 2000, n. 8
ActionActionc) Decreto del Presidente della Provincia 15 settembre 2011, n. 37
ActionActiond) Decreto del Presidente della Provincia 6 giugno 2012, n. 19
ActionActionE Tutela della flora e della fauna
ActionActiona) Legge provinciale 19 giugno 1991, n. 18 
ActionActionb) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 21 luglio 1992, n. 30
ActionActionc) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 20 luglio 1994, n. 30
ActionActionArt. 0
ActionActiond) Legge provinciale 12 maggio 2010 , n. 6
ActionActionf) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 17 luglio 1979, n. 63/Ho
ActionActionF Tutela delle acque e utilizzazione delle risorse idriche
ActionActionG Valutazione dell' impatto ambientale
ActionActionH Protezione degli animali
ActionActionXXV Agricoltura
ActionActionXXVI Apprendistato
ActionActionXXVII Fiere e mercati
ActionActionXXVIII Lavori pubblici, servizi e forniture
ActionActionXXIX Spettacoli pubblici
ActionActionXXX Territorio e paesaggio
ActionActionXXXI Contabilità
ActionActionXXXII Sport e tempo libero
ActionActionXXXIII Viabilità
ActionActionXXXIV Trasporti
ActionActionXXXV Istruzione
ActionActionXXXVI Patrimonio
ActionActionXXXVII Attività economiche
ActionActionXXXVIII Edilizia abitativa agevolata
ActionActionXXXIX Leggi di contenuto vario (Omnibus)
ActionActionDelibere della Giunta provinciale
ActionAction2024
ActionAction2023
ActionAction2022
ActionAction2021
ActionAction2020
ActionAction2019
ActionAction2018
ActionAction2017
ActionAction2016
ActionAction2015
ActionAction2014
ActionAction2013
ActionAction Delibera 14 gennaio 2013, n. 46
ActionAction Delibera 21 gennaio 2013, n. 103
ActionAction Delibera 28 gennaio 2013, n. 112
ActionAction Delibera 28 gennaio 2013, n. 134
ActionAction Delibera 4 febbraio 2013, n. 186
ActionAction Delibera 11 febbraio 2013, n. 195
ActionAction Delibera 11 febbraio 2013, n. 210
ActionAction Delibera 11 febbraio 2013, n. 236
ActionAction Delibera 18 febbraio 2013, n. 249
ActionAction Delibera 18 febbraio 2013, n. 254
ActionAction Delibera 25 febbraio 2013, n. 303
ActionAction Delibera 11 marzo 2013, n. 378
ActionAction Delibera 11 marzo 2013, n. 384
ActionAction Delibera 18 marzo 2013, n. 397
ActionAction Delibera 25 marzo 2013, n. 445
ActionAction Delibera 25 marzo 2013, n. 453
ActionAction Delibera 2 aprile 2013, n. 499
ActionAction Delibera 15 aprile 2013, n. 554
ActionAction Delibera 22 aprile 2013, n. 612
ActionAction Delibera 6 maggio 2013, n. 640
ActionAction Delibera 13 maggio 2013, n. 696
ActionAction Delibera 21 maggio 2013, n. 745
ActionAction Delibera 10 giugno 2013, n. 875
ActionAction Delibera 17 giugno 2013, n. 913
ActionAction Delibera 24 giugno 2013, n. 954
ActionAction Delibera 1 luglio 2013, n. 976
ActionAction Delibera 8 luglio 2013, n. 1034
ActionAction Delibera 8 luglio 2013, n. 1049
ActionAction Delibera 22 luglio 2013, n. 1094
ActionAction Delibera 22 luglio 2013, n. 1116
ActionAction Delibera 26 agosto 2013, n. 1190
ActionAction Delibera 26 agosto 2013, n. 1191
ActionAction Delibera 2 settembre 2013, n. 1301
ActionAction Delibera 30 settembre 2013, n. 1406
ActionAction Delibera 30 settembre 2013, n. 1414
ActionAction Delibera 30 settembre 2013, n. 1416
ActionAction Delibera 7 ottobre 2013, n. 1456
ActionAction Delibera 14 ottobre 2013, n. 1519
ActionAction Delibera 14 ottobre 2013, n. 1524
ActionAction Delibera 14 ottobre 2013, n. 1529
ActionAction Delibera 21 ottobre 2013, n. 1596
ActionAction Delibera 21 ottobre 2013, n. 1628
ActionAction Delibera 21 ottobre 2013, n. 1644
ActionAction Delibera 28 ottobre 2013, n. 1651
ActionAction Delibera 25 novembre 2013, n. 1807
ActionAction Delibera 9 dicembre 2013, n. 1860
ActionAction Delibera 9 dicembre 2013, n. 1866
ActionAction Delibera 9 dicembre 2013, n. 1868
ActionAction Delibera 27 dicembre 2013, n. 1988
ActionAction Delibera 27 dicembre 2013, n. 2025
ActionAction2012
ActionAction2011
ActionAction2010
ActionAction2009
ActionAction2008
ActionAction Delibera N. 31 del 07.01.2008
ActionAction Delibera N. 53 del 21.01.2008
ActionAction Delibera N. 229 del 28.01.2008
ActionAction Delibera N. 247 del 28.01.2008
ActionAction Delibera N. 307 del 04.02.2008
ActionAction Delibera N. 333 del 04.02.2008
ActionAction Delibera N. 384 del 11.02.2008
ActionAction Delibera 11 febbraio 2008, n. 409
ActionAction Delibera N. 475 del 18.02.2008
ActionAction Delibera N. 486 del 18.02.2008
ActionAction Delibera N. 703 del 03.03.2008
ActionAction Delibera N. 723 del 10.03.2008
ActionAction Delibera N. 733 del 10.03.2008
ActionAction Delibera N. 734 del 10.03.2008
ActionAction Delibera N. 864 del 17.03.2008
ActionAction Delibera N. 987 del 25.03.2008
ActionAction Delibera N. 1022 del 31.03.2008
ActionAction Delibera N. 1069 del 31.03.2008
ActionAction Delibera N. 1187 del 14.04.2008
ActionAction Delibera N. 1216 del 14.04.2008
ActionAction Delibera N. 1247 del 14.04.2008
ActionAction Delibera N. 1283 del 21.04.2008
ActionAction Delibera N. 1378 del 28.04.2008
ActionAction Delibera N. 1589 del 13.05.2008
ActionAction Delibera N. 1677 del 19.05.2008
ActionAction Delibera N. 1855 del 03.06.2008
ActionAction Delibera N. 1863 del 03.06.2008
ActionAction Delibera N. 1872 del 03.06.2008
ActionAction Delibera 9 giugno 2008, n. 1957
ActionAction Delibera N. 2046 del 16.06.2008
ActionAction Delibera N. 1188 del 14.04.2008
ActionAction Delibera 16 giugno 2008, n. 2112
ActionAction Delibera N. 2151 del 16.06.2008
ActionAction Delibera N. 2180 del 23.06.2008
ActionAction Delibera N. 1365 del 28.04.2008
ActionAction Delibera N. 2300 del 30.06.2008
ActionAction Delibera N. 2320 del 30.06.2008
ActionAction Delibera N. 2417 del 07.07.2008
ActionAction Delibera N. 2452 del 07.07.2008
ActionAction Delibera N. 2496 del 14.07.2008
ActionAction Delibera N. 2769 del 28.07.2008
ActionAction Delibera N. 2828 del 10.08.2008
ActionAction Delibera N. 3128 del 01.09.2008
ActionAction Delibera N. 3295 del 15.09.2008
ActionAction Delibera N. 3346 del 15.09.2008
ActionAction Delibera N. 3393 del 22.09.2008
ActionAction Delibera N. 3566 del 06.10.2008
ActionAction Delibera N. 3626 del 06.10.2008
ActionAction Delibera N. 3851 del 20.10.2008
ActionAction Delibera 3 novembre 2008, n. 3990
ActionAction Delibera 10 novembre 2008, n. 4108
ActionAction Delibera N. 4136 del 10.11.2008
ActionAction Delibera N. 4172 del 10.11.2008
ActionAction Delibera N. 4213 del 10.11.2008
ActionAction Delibera N. 4251 del 17.11.2008
ActionAction Delibera 9 dicembre 2008, n. 4617
ActionAction Delibera N. 4678 del 09.12.2008
ActionAction Delibera Nr. 4688 vom 09.12.2008
ActionAction Delibera N. 4709 del 15.12.2008
ActionAction Delibera N. 4722 del 15.12.2008
ActionAction Delibera N. 4732 del 15.12.2008
ActionAction2007
ActionAction2006
ActionAction Delibera N. 217 del 30.01.2006
ActionAction Delibera N. 307 del 06.02.2006
ActionAction Delibera N. 324 del 06.02.2006
ActionAction Delibera N. 212 del 23.01.2006
ActionAction Delibera N. 335 del 06.02.2006
ActionAction Delibera N. 428 del 13.02.2006
ActionAction Delibera N. 675 del 27.02.2006
ActionAction Delibera N. 801 del 13.03.2006
ActionAction Delibera N. 858 del 13.03.2006
ActionAction Delibera 27 marzo 2006, n. 901
ActionAction Delibera 27 marzo 2006, n. 902
ActionAction Delibera 27 marzo 2006, n. 1022
ActionAction Delibera N. 1107 del 03.04.2006
ActionAction Delibera N. 1148 del 03.04.2006
ActionAction Delibera N. 1193 del 10.04.2006
ActionAction Delibera N. 1262 del 10.04.2006
ActionAction Delibera N. 1271 del 10.04.2006
ActionAction Delibera 18 aprile 2006, n. 1347
ActionAction Delibera N. 1354 del 18.04.2006
ActionAction Delibera N. 1485 del 02.05.2006
ActionAction Delibera N. 1749 del 22.05.2006
ActionAction Delibera N. 1868 del 29.05.2006
ActionAction Delibera N. 1986 del 06.06.2006
ActionAction Delibera N. 1998 del 06.06.2006
ActionAction Delibera N. 2033 del 06.06.2006
ActionAction Delibera 19 giugno 2006, n. 2215
ActionAction Delibera N. 2352 del 26.06.2006
ActionAction Delibera N. 2591 del 17.07.2006
ActionAction Delibera N. 2673 del 24.07.2006
ActionAction Delibera N. 2723 del 24.07.2006
ActionAction Delibera N. 2742 del 24.07.2006
ActionAction Delibera N. 2858 del 11.08.2006
ActionAction Delibera N. 2985 del 28.08.2006
ActionAction Delibera N. 3461 del 25.09.2006
ActionAction Delibera N. 3922 del 30.10.2006
ActionAction Delibera N. 4047 del 06.11.2006
ActionAction Delibera N. 4054 del 06.11.2006
ActionAction Delibera 27 novembre 2006, n. 4274
ActionAction Delibera N. 4394 del 27.11.2006
ActionAction Delibera N. 4520 del 04.12.2006
ActionAction Delibera N. 4830 del 18.12.2006
ActionAction Delibera N. 5071 del 29.12.2006
ActionAction Delibera N. 5072 del 29.12.2006
ActionAction Delibera N. 4332 del 27.11.2006
ActionAction2005
ActionAction Delibera 24 gennaio 2005, n. 102
ActionAction Delibera N. 311 del 14.02.2005
ActionAction Delibera N. 342 del 14.02.2005
ActionAction Delibera N. 637 del 07.03.2005
ActionAction Delibera N. 842 del 21.03.2005
ActionAction Delibera N. 848 del 21.03.2005
ActionAction Delibera N. 1270 del 18.04.2005
ActionAction Delibera N. 1303 del 26.04.2005
ActionAction Delibera N. 412 del 14.02.2005
ActionAction Delibera N. 1317 del 26.04.2005
ActionAction Delibera N. 1533 del 09.05.2005
ActionAction Delibera N. 1626 del 17.05.2005
ActionAction Delibera N. 1705 del 17.05.2005
ActionAction Delibera N. 1749 del 23.05.2005
ActionAction Delibera N. 1884 del 30.05.2005
ActionAction Delibera N. 1999 del 06.06.2005
ActionAction Delibera N. 2039 del 13.06.2005
ActionAction Delibera N. 2225 del 20.06.2005
ActionAction Delibera N. 2260 del 20.06.2005
ActionAction Delibera N. 2297 del 27.06.2005
ActionAction Delibera N. 2691 del 25.07.2005
ActionAction Delibera N. 2750 del 10.08.2005
ActionAction Delibera N. 2912 del 10.08.2005
ActionAction Delibera N. 3300 del 12.09.2005
ActionAction Delibera N. 3351 del 12.09.2005
ActionAction Delibera N. 3553 del 26.09.2005
ActionAction Delibera N. 3618 del 03.10.2005
ActionAction Delibera 3 ottobre 2005, n. 3647
ActionAction Delibera 3 ottobre 2005, n. 3652
ActionAction Delibera N. 3793 del 10.10.2005
ActionAction Delibera N. 3988 del 24.10.2005
ActionAction Delibera N. 4038 del 31.10.2005
ActionAction Delibera N. 4039 del 31.10.2005
ActionAction Delibera N. 1798 del 23.05.2005
ActionAction Delibera N. 2388 del 04.07.2005
ActionAction Delibera N. 4707 del 05.12.2005
ActionAction Delibera N. 4052 del 31.10.2005
ActionAction Delibera N. 4753 del 12.12.2005
ActionAction Delibera N. 4897 del 19.12.2005
ActionAction Delibera N. 5035 del 30.12.2005
ActionAction2004
ActionAction2003
ActionAction2002
ActionAction2001
ActionAction2000
ActionAction1999
ActionAction1998
ActionAction1997
ActionAction1996
ActionAction1993
ActionAction1992
ActionAction1991
ActionAction1990
ActionActionSentenze della Corte costituzionale
ActionAction2024
ActionAction2023
ActionAction2022
ActionAction2021
ActionAction2020
ActionAction2019
ActionAction2018
ActionAction2017
ActionAction2016
ActionAction2015
ActionAction2014
ActionAction2013
ActionAction2012
ActionAction2011
ActionAction2010
ActionAction2009
ActionAction2008
ActionAction2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 50 del 23.02.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 80 del 16.03.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 89 del 16.03.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 95 del 21.03.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 141 del 27.04.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 162 del 08.05.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 169 del 17.05.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 184 del 12.06.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 221 del 21.06.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 240 del 26.06.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 256 del 06.07.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 401 del 23.11.2007
ActionAction Corte costituzionale - Ordinanza N. 422 del 12.12.2007
ActionAction Corte costituzionale - Sentenza N. 438 del 20.12.2007
ActionAction2006
ActionAction2005
ActionAction2004
ActionAction2003
ActionAction2002
ActionAction2001
ActionAction2000
ActionAction1999
ActionAction1998
ActionAction1997
ActionAction1996
ActionAction1995
ActionAction1994
ActionAction1993
ActionAction1992
ActionAction1991
ActionAction1990
ActionAction1989
ActionAction1988
ActionAction1987
ActionAction1986
ActionAction1985
ActionAction1984
ActionAction1983
ActionAction1982
ActionActionSentenze T.A.R.
ActionAction2009
ActionAction2008
ActionAction2007
ActionAction2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 1 del 02.01.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 4 vom 09.01.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 21 del 17.01.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 23 del 19.01.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 25 del 26.01.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 26 vom 26.01.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 28 del 26.01.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 34 del 27.01.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 41 vom 27.01.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 50 del 06.02.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 61 del 09.02.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 80 del 27.02.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 82 del 27.02.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 83 del 27.02.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 94 vom 03.03.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 102 del 08.03.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 108 del 14.03.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 115 del 23.03.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 117 del 23.03.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 135 del 29.03.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 136 del 29.03.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 166 vom 10.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 172 del 19.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 173 del 19.04.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 174 vom 19.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 174 del 19.04.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 175 vom 19.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 178 del 20.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 179 del 20.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 181 del 20.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 188 del 27.04.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 213 del 11.05.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 223 vom 12.05.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 243 vom 29.05.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 244 del 29.05.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 245 del 29.05.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 250 del 08.06.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 254 vom 08.06.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 254 del 08.06.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 272 del 20.06.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 275 del 21.06.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 280 del 22.06.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 289 del 04.07.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 299 del 17.07.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 320 del 26.07.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 327 del 28.07.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 337 vom 07.08.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 352 del 05.09.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 353 del 05.09.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 355 del 12.09.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 360 del 25.09.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 370 del 27.09.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 4 del 09.10.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 387 del 27.10.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 388 del 27.10.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 391 del 27.10.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 414 del 17.11.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 416 del 20.11.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 418 del 22.11.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 419 del 22.11.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 427 vom 28.11.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 430 del 04.12.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 433 del 06.12.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 436 del 07.12.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 438 vom 13.12.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 446 del 13.12.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 448 del 14.12.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 449 del 14.12.2006
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 469 vom 21.12.2006
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 481 del 29.12.2006
ActionAction2005
ActionAction2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 5 del 15.01.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 6 vom 15.01.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 11 del 16.01.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 19 vom 21.01.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 20 vom 21.01.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 27 vom 23.01.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 30 del 23.01.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 34 del 26.01.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 45 del 10.02.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 70 vom 23.02.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 87 del 02.03.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 90 vom 02.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 111 del 08.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 145 del 17.03.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 152 vom 23.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 166 del 29.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 169 del 30.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 175 del 30.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 178 del 31.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 179 del 31.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 180 del 31.03.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 194 del 07.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 195 del 07.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 199 del 08.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 203 del 14.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 204 del 14.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 208 del 16.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 212 del 21.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 216 del 23.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 221 del 26.04.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 242 del 05.05.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 263 vom 13.05.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 267 vom 17.05.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 293 del 10.06.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 297 del 15.06.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 308 del 25.06.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 309 del 28.06.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 317 del 30.06.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 332 vom 05.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 334 del 05.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 336 del 06.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 338 del 08.07.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 346 vom 12.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 351 del 20.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 352 del 21.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 367 del 30.07.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 373 del 05.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 377 del 16.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 378 del 16.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 380 del 19.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 382 del 20.08.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 383 vom 20.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 384 del 23.08.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 385 vom 27.08.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 387 vom 31.08.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 389 vom 31.08.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 390 vom 31.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 391 del 31.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 394 del 31.08.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 396 vom 31.08.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 400 del 02.09.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 401 vom 02.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 409 del 13.09.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 410 vom 15.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 412 del 17.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 414 del 27.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 420 del 28.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 428 del 30.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 430 del 30.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 431 del 30.09.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 436 del 07.10.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 437 del 07.10.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 443 del 07.10.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 445 del 07.10.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 463 del 14.10.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 466 del 25.10.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 493 vom 17.11.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 499 del 22.11.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 501 del 23.11.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 521 vom 02.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 523 del 02.12.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 525 vom 02.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 527 del 03.12.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 528 vom 06.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 541 del 15.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 561 del 22.12.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 569 vom 23.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 576 del 30.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 578 del 31.12.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 580 vom 31.12.2004
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 581 vom 31.12.2004
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 445 del 21.12.2004
ActionAction2003
ActionAction2002
ActionAction2001
ActionAction2000
ActionAction1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 5 del 05.01.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 9 del 13.01.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 10 del 13.01.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 11 del 20.01.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 33 del 25.01.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 36 del 30.01.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 43 vom 10.02.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 48 del 16.02.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 65 del 09.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 68 del 10.03.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 69 vom 10.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 143 del 12.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 92 del 23.03.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 93 vom 23.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza Nr. 96 vom 24.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 99 del 29.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 104 del 31.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 105 del 31.03.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 116 del 20.04.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 118 del 27.04.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 130 del 30.04.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 140 del 11.05.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 144 del 12.05.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 149 del 21.05.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 157 del 25.05.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 167 vom 31.05.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 168 vom 31.05.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 177 del 18.06.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 194 del 22.06.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 204 del 30.06.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 205 del 30.06.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 210 del 30.06.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 218 del 14.07.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 219 del 16.07.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 233 del 28.07.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 234 del 28.07.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 237 del 29.07.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 240 vom 29.07.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 246 del 29.07.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 256 del 23.08.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 266 del 21.09.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 267 del 21.09.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 270 del 05.10.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 282 del 14.10.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 284 del 19.10.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 287 del 19.10.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 290 del 21.10.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza Nr. 306 vom 03.11.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 315 del 09.11.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 323 del 17.11.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 349 del 20.12.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 352 vom 21.12.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 353 del 21.12.1999
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 356 vom 21.12.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 357 del 29.12.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 358 del 29.12.1999
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 359 del 29.12.1999
ActionAction1998
ActionAction1997
ActionAction1996
ActionAction1989
ActionActionIndice cronologico