T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 327 del 28.07.2006
Diniego di agevolazioni edilizia - per cessione di abitazione da parte del coniuge socio e unico amministratore di S.a.s. - disponibilità di altra abitazione - criterio di sufficienza in riferimento all'esercizio economico della proprietà o comproprietà

Sentenza del 28 luglio 2006, n. 327, Pres. Demattio, Est. Pantozzi Lerjefors
Legittimamente l'amministrazione provinciale nega la concessione di agevolazioni edilizie per l'acquisto di un'abitazione ai sensi dell'art. 2 co. 1 lett. b) della L.P. 2 aprile 1962 n. 4, nel caso in cui il coniuge della richiedente abbia venduto, nel quinquennio antecedente la presentazione della domanda, alcuni alloggi di superficie adeguata al fabbisogno della famiglia in qualità di socio accomandatario ed unico amministratore di una società in accomandita semplice, a ciò rilevando la sua veste di comproprietario degli immobili in ragione della rispettiva quota societaria. Invero, trattandosi di società di persone, priva di personalità giuridica, il diritto di proprietà dei beni compresi nel patrimonio sociale fa proporzionalmente capo ai singoli soci e non autonomamente alla società.
La legislazione provinciale (art. 26 L.P. 20 agosto 1972 n. 15 e art. 2 L.P. 2 aprile 1962 n. 4) – che esclude dalle agevolazioni per l'edilizia popolare chi, a titolo diretto o in modo sostanziale, anche attraverso l'appartenenza giuridica del diritto al coniuge non legalmente separato, sia proprietario o abbia diritti reali di godimento di un alloggio adeguato alla propria famiglia in località agevolmente raggiungibili dal posto di lavoro – non può essere intesa nel senso che la proprietà escludente la provvidenza debba assicurare immediatamente l'uso di altra abitazione, bastando invece che questo uso si renda potenzialmente realizzabile, in via diretta ovvero anche mediante l'esercizio “economico” della proprietà o comproprietà, consentendo cioè l'acquisizione di una disponibilità finanziaria idonea, al limite. al conseguimento dell'abitazione, o con la ristrutturazione dei beni posseduti, oppure con la vendita, per un riacquisto. (cfr. C.S. sez. IV 28 ottobre 1993 n. 951).