1. Possono essere sostenuti i musei e le collezioni conformi agli standard qualitativi di cui al presente articolo. Il rispetto degli standard è dichiarato dal richiedente mediante la compilazione del questionario di autovalutazione messo a disposizione dalla ripartizione provinciale competente.
2. Organizzare:
a) musei e collezioni garantiscono orari di apertura regolari di almeno 10 ore alla settimana e sono aperti al pubblico almeno di sabato o di domenica;
b) gli orari di apertura sono resi noti in maniera adeguata;
c) i locali sono conformi alla normativa in materia di sicurezza e sono privi di barriere architettoniche, a condizione che il vincolo di tutela storico-artistica consenta le relative misure e i necessari interventi architettonici;
d) musei e collezioni dispongono di uno statuto o di un profilo scritto o di un concetto che contenga almeno i seguenti punti:
1) denominazione e sede;
2) descrizione della missione e degli obiettivi;
3) descrizione del contenuto della collezione e della dotazione del museo o della collezione;
4) descrizione dei compiti e delle funzioni culturali e politico-sociali;
5) modalità di gestione del museo o della collezione con descrizione delle risorse disponibili per quanto concerne il personale, il finanziamento, la struttura organizzativa (concetto di gestione e di finanziamento);
e) musei e collezioni collaborano con altri musei o collezioni, con istituzioni di ricerca, con la Ripartizione provinciale Musei, con rappresentanze di interessi, centri di competenza e altre istituzioni di rilievo e avviano progetti di cooperazione (ad es. prestiti);
f) musei e collezioni mettono a disposizione di altri musei e collezioni in Alto Adige prestiti a titolo gratuito per mostre temporanee, purché siano garantite tutte le condizioni usuali per una conservazione e una presentazione conformi a criteri museali specialistici.
3. Collezionare e conservare:
a) la consistenza della collezione costituisce il fondamento di ogni museo o collezione e si basa un concetto scritto da aggiornare regolarmente e contenente almeno i seguenti elementi:
1) la storia e le finalità della collezione;
2) i temi centrali, chiaramente delineati;
3) la strategia relativa alla collezione (come e in quali ambiti va ampliata o sviluppata in futuro);
b) una definizione possibilmente chiara dei rapporti di proprietà relativi alla collezione;
c) le caratteristiche della collezione. Questa deve avere un’origine e un significato fondamentalmente regionali; sono inoltre importanti le seguenti caratteristiche:
1) rarità: la collezione si contraddistingue per la rarità di singoli oggetti o dell’insieme;
2) varietà: la collezione riflette un’ampia gamma di oggetti diversi pertinenti ai punti definiti come centrali;
3) dimensione: la collezione comprende un numero di oggetti adeguato alla tematica e al contesto;
4) significato: la collezione ha un valore culturale/scientifico;
5) rappresentatività: la collezione è rappresentativa in quanto la qualità contenutistica e materiale degli oggetti che la compongono ne giustifica l’esposizione;
d) musei e collezioni documentano gli oggetti delle rispettive collezioni. Il primo, essenziale passo dell’attività di documentazione è l’inventariazione. Si registrano per iscritto e fotograficamente le informazioni più importanti sui singoli oggetti della collezione:
1) numero d’inventario;
2) denominazione dell’oggetto;
3) descrizione;
4) misure/peso;
5) condizione dell’oggetto;
6) datazione;
7) produttore o autore/autrice;
8) modalità di acquisizione;
9) collocazione/luogo di ritrovamento;
e) musei e collezioni conservano gli oggetti delle rispettive collezioni secondo criteri museali specialistici, applicando il principio della conservazione preventiva e prestando attenzione ai requisiti dei materiali da cui sono costituiti gli oggetti.
4. Esporre e presentare:
a) i musei e le collezioni adempiono a un mandato sociale, hanno fini di studio, educazione e diletto e costituiscono parte dell’identità culturale. Il contenuto e la storia degli oggetti sono pertanto presentati in generale in modo comprensibile e gradevole. Le questioni e i temi centrali sono accessibili a tutte le persone interessate;
b) la presentazione segue un concetto di allestimento chiaramente strutturato e coerente nonché un sistema di orientamento comprensibile, tenuto conto delle esigenze dei diversi gruppi di destinatari;
c) la presentazione comprende, oltre all’esposizione degli oggetti, la trasmissione delle informazioni ad essi relative in forma di testo, immagine o suono, nel rispetto delle esigenze del plurilinguismo;
d) le mostre permanenti trasmettono di norma uno spaccato rappresentativo della collezione. L’allestimento segue un concetto coerente ed è possibilmente privo di barriere architettoniche;
e) le mostre temporanee servono di norma a presentare nuovi risultati della ricerca, a rappresentare in maniera approfondita temi specifici della collezione o a dar conto di sviluppi attuali.
5. Mediare:
a) i musei svolgono attività di mediazione e sono luoghi di apprendimento permanente per tutte le generazioni, per visitatori/visitatrici di diversa provenienza e con interessi diversi;
b) nel lavoro di mediazione va rivolta particolare attenzione a famiglie, bambini e giovani che vivono in Alto Adige. L’attività di mediazione può essere svolta a diversi livelli e in differenti formati:
1) mediazione personale per gruppi di destinatari diversi;
2) mediazione non personale/altri formati di mediazione;
3) le manifestazioni di contorno sostengono l’attività del museo. Sono collegate tematicamente agli oggetti della collezione o alla mostra.
6. Studiare:
a) i musei si occupano attivamente della propria collezione e dei temi ad essa pertinenti. L’obiettivo è acquisire nuove conoscenze, documentarle e diffonderle;
b) per questioni attinenti alla rilevanza scientifica di singoli oggetti, i musei collaborano a stretto contatto con esperti/esperte locali o internazionali;
c) agli esperti/alle esperte è consentito l’accesso agli oggetti della collezione al fine di favorirne lo studio, nella misura in cui ciò sia compatibile con i progetti di ricerca del museo e con le esigenze di conservazione;
d) gli esperti/le esperte consegnano al museo un esemplare della pubblicazione come risultato della ricerca sull’oggetto. I risultati dell’attività di ricerca servono per l’allestimento di mostre, seminari, convegni, simposi o per un riesame degli oggetti della collezione.