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Urteile Verfassungsgerichtshof
1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 305 del 17.03.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 305 del 17.03.1988
Attuazione di direttiva comunitaria relativa alla qualità delle acque di balneazione - Limitazione della competenza provinciale in materia di igiene e sanità
Attendere, processo in corso!
Sentenza (10 marzo) 17 marzo 1988, n. 305; Pres. Saja - Red. Corasaniti
Ritenuto in fatto:
1. Con ricorso notificato il 19 agosto 1982, la Provincia autonoma di Trento ha proposto in via principale questione di legittimità costituzionale del d.P.R. 8 giugno 1982 n. 470, nel suo complesso, ed in particolare degli artt. 3, 4, 5, 6 e 9 e degli allegati 1 e 2 dello stesso, per violazione degli artt. 8, nn. 6 e 24, 9, nn. 9 e 10, 16 e 107 d.P.R. 31 agosto 1972 n. 670 (statuto speciale per il Trentino Alto Adige) e relative norme di attuazione, nonché dell'art. 76 Cost.
Il decreto impugnato, emanato in base alla delega conferita dalla l. 9 febbraio 1982 n. 42, detta norme volte ad attuare la direttiva CEE n. 76/160 dell'8 dicembre 1975, in materia di qualità delle acque di balneazione.
Secondo la Provincia ricorrente il decreto nel suo complesso, ed in particolare le disposizioni di cui agli artt. 3, 4, 5, 6 e 9 dello stesso, sarebbero lesivi della competenza legislativa ed amministrativa concorrente della Provincia in materia di « utilizzazione delle acque pubbliche, escluse le grandi derivazioni a scopo idroelettrico » (art. 9, n. 9, dello Statuto e art. 1 d.P.R. 22 marzo 1974 n. 381, recante norme di attuazione dello Statuto in materia di urbanistica ed opere pubbliche).
Inoltre, per quel che concerne il demanio idrico passato in proprietà alla Provincia (art. 68 dello Statuto, e art. 8, lett.
e),
d.P.R. 20 gennaio 1973 n. 115), il decreto impugnato interferisce con la competenza legislativa ed amministrativa primaria delle Province (art. 5 d.P.R 22 marzo 1974 n. 381).
Inoltre, il decreto impugnato sarebbe illegittimo in quanto la normativa sulle acque di balneazione, essendo finalizzata alla prevenzione delle malattie dei bagnanti, incide nella materia della sanità, attribuita alla competenza concorrente della Provincia (art. 9, n. 10, dello Statuto e art. 8 d.P.R. 28 marzo 1975 n. 474, che assegna alla Provincia la competenza legislativa in ordine alla « profilassi delle malattie infettive e diffusive per le quali è imposta la vaccinazione obbligatoria »).
Infine, il decreto impugnato, in quanto disciplina adempimenti volti a prevenire, indipendentemente da motivazioni igienico-sanitarie, l'inquinamento delle acque, incide nella materia « tutela del paesaggio », attribuita alla Provincia dall'art. 8, n. 6, dello Statuto.
La Provincia ricorrente osserva ancora che il decreto delegato che Pure, ai sensi dell'art. 3 comma 3 l. di delega 9 febbraio 1982 n. 42, avrebbe dovuto mantenere ferme le competenze attribuite alle Regioni a Statuto speciale e alle Province autonome viola le dette competenze in quanto:
a) prescrive indici di qualità più severi di quelli previsti dalle direttive;
b) detta norme tecniche non previste dalla direttiva CEE da attuare;
c) prevede per la formazione del giudizio di idoneità alla balneazione modalità difformi da quelle stabilite dalla direttiva CEE da attuare;
d) prevede un riparto di funzioni amministrative tra i vari enti territoriali non disciplinato dalla direttiva CEE e lesivo della competenza provinciale.
Né i suddetti profili di illegittimità possono essere esclusi, ad avviso della Provincia ricorrente, per il fatto che il decreto delegato attua una direttiva comunitaria, in quanto esso comprime l'autonomia provinciale in misura superiore a quella necessaria per adempiere agli obblighi derivanti allo Stato dalla medesima.
In particolare, gli artt. 3 e 5 attribuiscono allo Stato e ai comuni funzioni che competono alla Provincia autonoma, mentre gli artt. 4 e 9 elencano i compiti delle Province autonome in materia, escludendone alcuni di grande rilievo, il tutto senza che misure di tale genere siano richieste dalla direttiva comunitaria e senza che venga previsto, come normalmente avviene, il potere sostitutivo dello Stato per il caso di persistente inattività della Provincia.
Ed ancora, il d.P.R. impugnato contiene due allegati. Il primo impone per le Province autonome limiti assai più gravosi di quelli previsti dal corrispondente allegato alla direttiva, mentre il secondo detta norme tecniche dettagliatissime, di competenza delle Province, al di fuori di ogni rapporto con la direttiva attuata. L'art. 6 del decreto impugnato, poi, detta una disciplina differenziata per la formulazione del giudizio d'idoneità alla balneazione rispetto a quella posta dalla direttiva.
Nè, a giudizio della Provincia ricorrente, le prescrizioni aggiuntive possono valere come legislazione di principio, sia perché i dati tecnici non si prestano ad esprimere alcun principio, sia perché gran parte delle materie interessate dalle prescrizioni aggiuntive rientrano nella competenza esclusiva.
La Provincia ricorrente, infine, prospetta un profilo di illegittimità costituzionale in riferimento all'art. 76 Cost., in quanto la legge di delega prevedeva l'attuazione delle direttive nel rispetto delle competenze attribuite alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano dai rispettivi ordinamenti statutari.
2. Identiche censure sono state rivolte al d.P.R. 8 giugno 1982 n. 470, ed in particolare agli artt. 3, 4, 5, 6 e 9, ed agli allegati 1 e 2 dello stesso, dalla Provincia autonoma di Bolzano, con ricorso notificato il 19 agosto 1982.
3. Si è costituito in entrambi i giudizi il Presidente del Consiglio dei Ministri, rappresentato dall'Avvocatura dello Stato, chiedendo che le questioni vengano dichiarate non fondate.
L'Avvocatura osserva in primo luogo che i ricorsi delle Province autonome muovono da una inesatta identificazione delle materie alle quali è riferibile la disciplina delle acque di balneazione.
La disciplina posta dal decreto impugnato ha infatti per oggetto i requisiti chimici, fisici e microbiologici delle acque di balneazione, che sono quelle dove la balneazione è espressamente autorizzata, ovvero non vietata. Le norme del decreto non interferiscono, pertanto, con la potestà legislativa o amministrativa in virtù delle quali la balneazione può essere regolamentata, in relazione ad interessi pubblici ricadenti in materie altrimenti rimesse alla competenza regionale o provinciale (quali quelle previste dagli artt. 8, nn. 6 e 24, e 9, n. 9, dello statuto).
L'unica competenza, di tipo concorrente, che viene interessata dal decreto impugnato è quella in materia di sanità (art. 9, n. 10, dello Statuto), giacché le forme di controllo sulle condizioni dell'ambiente hanno di mira la tutela dalla salute umana.
In relazione alle censure mosse dalle ricorrenti a specifiche disposizioni del d.P.R, n. 470 del 1982, l'Avvocatura ne contesta la fondatezza per le seguenti ragioni:
a) i parametri fissati dall'allegato 1, anche dove si discostano da quelli indicati nell'allegato alla direttiva CEE, rientrano pur sempre nei limiti previsti da quest'ultimo allegato, che sono assunti dagli Stati membri come valori-guida da rispettare; le prescrizioni del decreto impugnato attengono, quindi, alla valutazione, necessariamente unitaria, dell'adempimento degli impegni assunti in sede comunitaria; d'altronde, la delimitazione con atto legislativo degli indici di qualità delle acque di balneazione rappresenta l'espressione di un principio idoneo a vincolare l'autonomia legislativa concorrente delle Province, che trova un proprio fondamento alle disposizioni degli artt, 2, n. 5, e 4 l. 23 dicembre 1978 n. 833 (esigenza di assicurare condizioni a garanzia della salute uniformi per tutto il territorio nazionale);
b) le norme tecniche poste dall'allegato 2 attuano la direttiva in punto di « Metodo di analisi e di ispezione », e comunque si tratta di disposizioni strumentali alla uniforme individuazione di parametri per la qualità delle acque di balneazione;
c) la determinazione delle funzioni attribuite allo Stato, alle Regioni e Province autonome e ai Comuni (artt. 4, 5 e 6), non viola la competenza delle Province ricorrenti, in quanto le competenze attribuite alle Regioni e Province autonome (art. 4) coprono tutto il complesso delle funzioni deliberative inerenti alle materie oggetto della direttiva, mentre quelle attribuite allo Stato (art. 5) si giustificano, al pari di quelle contenute nelle tabelle 1 e 2 allegate al d.P.R. impugnato, in funzione delle esigenze di assicurare uniformità delle condizioni balneari in tutto il territorio nazionale (lett. b) e c) dell'art. 5) e in funzione di esigenze strettamente inerenti all'osservanza degli obblighi internazionali nascenti dalla direttiva (lett. e) dell'art. 5 in riferimento all'art. 4, paragrafi 1, e 13 delle direttive).
Considerato in diritto:
1. Le Province autonome di Trento e Bolzano hanno impugnato il d.P.R. 8 giugno 1982 n. 470 (Attuazione della direttiva CEE n. 76/160 relativa alla qualità delle acque di balneazione), nel suo complesso e, specificamente, gli artt. 3, 5, 6 e 9 dello stesso decreto, nonché gli allegati n. 1 e n. 2 al medesimo, per violazione degli artt. 8, nn. 6 e 24, 9, nn. 9 e 10, 16 e 107 d.P.R. 31 agosto 1972 n. 670 (Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige) e relative norme di attuazione, nonché dell'art. 76 Cost.
I due giudizi, per l'identità della normativa impugnata e dei parametri invocati, vanno riuniti e definiti con unica decisione.
2. Il d.P.R. n. 470 del 1982, emanato sulla base della l. di delega 9 febbraio 1982 n. 42, al fine di dare attuazione alla direttiva CEE n. 76/160 relativa alla qualità delle acque di balneazione, ha per oggetto i requisiti chimici, fisici e microbiologici delle acque nelle quali sia autorizzata la balneazione (artt. 1 e 2); reca disposizioni sulle modalità di effettuazione del giudizio di idoneità delle acque alla balneazione e sui parametri alla stregua dei quali esso va condotto (artt. 6, 7, 8, 9 e 11); provvede al riparto delle competenze in materia tra Stato, Regioni e Comuni (artt. 3, 4 e 5).
L'allegato n. 1 al decreto stabilisce i requisiti di qualità delle acque di balneazione, indicando i parametri (sostanze inquinanti presenti nell'acqua; qualità dell'acqua), i valori limite degli stessi; la frequenza dei prelievi dei campioni da analizzare ed i metodi di analisi e di ispezione.
L'allegato n. 2 detta le norme tecniche per l'effettuazione dei prelievi dei campioni e la ricerca delle sostanze elencate nell'allegato precedente.
3. La normativa impugnata riguarda la regolamentazione dell'uso balneare delle acque, sotto l'aspetto igienico-sanitario, e cioè in vista di esigenze attinenti alla tutela della salute dei bagnanti, sul presupposto della già avvenuta destinazione, alla stregua delle vigenti regole di competenza, delle acque alla suindicata utilizzazione, sicché non v'è interferenza nella competenza in tema di « utilizzazione delle acque » di cui all'art. 9, n. 9, dello Statuto. D'altra parte la normativa di cui si tratta non riguarda attività inerenti alla costruzione di opere, sicché non v'è interferenza nelle competenze in tema di « tutela del paesaggio » e di « opere idrauliche » di cui all'art. 8, nn. 6 e 24, dello Statuto. Né riguarda interventi di difesa delle acque dall'inquinamento al di fuori delle specifiche esigenze della balneazione, sicché non v'è interferenza nella competenza di cui all'art. 5 d.P.R. n. 381 del 1974, recante norme di attuazione dello Statuto in materia di urbanistica e opere pubbliche.
4. L'indagine deve pertanto restringersi alla valutazione della sussistenza, o no, della dedotta invasività del d.P.R, n. 470 del 1982, attuativo della direttiva CEE n. 76/160, nei confronti della competenza concorrente delle Province ricorrenti in materia di « igiene e sanità » (art. 9, n. 10, dello Statuto), considerando che detta competenza, in quanto non primaria, subisce non soltanto il limite del rispetto degli obblighi internazionali dello Stato (assunti mediante l'adesione al trattato istitutivo della CEE), ma anche quello dei princìpi stabiliti dalle leggi dello Stato.
Al riguardo le censure delle Province appaiono infondate.
Legittimamente la normativa impugnata stabilisce i parametri di qualità delle acque di balneazione, e altrettanto legittimamente si discosta, là dove si discosta, dai requisiti minimi positivi (o massimi negativi) imposti dalla direttiva CEE.
La normativa in esame, nel fissare i requisiti di qualità delle acque di balneazione, attua non soltanto la direttiva CEE, ma anche il principio fissato, in riferimento agli artt. 3 e 32 Cost., dall'art. 4 l. 23 dicembre 1978 n. 833, istitutiva del servizio sanitario. Tale principio ha per oggetto l'uniformità di condizioni e garanzie di salute nell'intero territorio della Repubblica, e prevede, a tal fine, l'emanazione, mediante legge dello Stato, dì norme di coordinamento dirette ad assicurare condizioni e garanzie di salute uniformi per tutto il territorio nazionale, ed inoltre l'emanazione, mediante decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di misure di coordinamento volte a fissare ed a rivedere periodicamente i limiti di tollerabilità relativi alla concentrazione di fattori inquinanti e alla esposizione ai medesimi. Il decreto impugnato costituisce, per un verso, normativa di attuazione di obblighi comunitari e, per altro verso, atto di coordinamento mediante legge in materia d'igiene e sanità; ed anzi, sotto questo profilo, realizza una ulteriore garanzia rispetto a quella richiesta dall'art. 4 l. n. 833 del 1978, in ragione dello strumento adottato (la legge in luogo dell'atto amministrativo).
Infondatamente, pertanto, le Province ritengono invasa la propria competenza concorrente in tema di « igiene e sanità » che, al contrario, la normativa impugnata limita legittimamente.
D'altra parte, i parametri stabiliti, là dove si discostano da quelli indicati nella colonna I dell'allegato alla direttiva come imperativi, rientrano Comunque nei margini di cui alla colonna G dello stesso allegato, indicati come valori guida, sicché la scelta del legislatore delegato di attenersi a questi ultimi appare pur sempre come attuativa degli impegni assunti in sede comunitaria dallo Stato, alla stregua di valutazioni necessariamente unitarie (v. ancora l'art. 4 l. n. 833 del 1978).
Quanto all'emanazione di norme tecniche (di prelievo e di ricerca), essa, oltre ad attuare la direttiva in punto di « metodo di analisi e di ispezione » (ultima colonna dell'allegato alla direttiva), si pone indubbiamente in stretta correlazione con il più volte richiamato principio risultante dall'art. 4 l. n. 833 del 1978. E infatti palese che l'uniformità di condizioni di salubrità delle acque di balneazione nel territorio nazionale esige altrettanta uniformità nelle procedure tecniche di rilevazione e di analisi.
Infine, l'attribuzione di funzioni alle Province autonome racchiusa nella normativa impugnata, lungi dall'essere riduttiva, copre il complesso delle funzioni deliberative inerenti alla materia (art. 4), mentre ai Comuni sono conferite soltanto funzioni esecutive (art. 6) ed allo Stato (art. 3) attribuzioni connesse alla attuazione necessariamente unitaria dei princìpi sopra indicati (aggiornamento delle tabelle e delle norme tecniche; potere di deroga ai valori fissati in tabella), nonché funzioni di indirizzo e coordinamento» rese indispensabili da esigenze inerenti all'osservanza della direttiva comunitaria (impegno degli Stati membri di adoperarsi perché nel decennio la qualità delle acque di balneazione sia resa conforme ai valori-limite stabiliti nell'allegato; obbligo di relazioni periodiche alla Commissione sulle caratteristiche delle acque di balneazione, cui sono connessi gli obblighi di informazione posti dall'art 4 commi 1 lett. a), 2 e 3 del decreto impugnato a carico delle Regioni e delle Province autonome nei confronti del Ministero della sanità).
5. Del pari insussistente appare la dedotta violazione dell'art. 76 Cost, dal momento che il decreto delegato, per quanto precedentemente si è osservato, non ha disatteso il principio del rispetto delle competenze delle Province autonome.
Per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale del d.P.R. 8 giugno 1982 n. 470 (Attuazione della direttiva CEE n. 76/160 relativa alla qualità delle acque di balneazione), nel suo complesso, e degli artt. 3, 4, 5, 6 e 9 dello stesso decreto e degli allegati n. 1 e n. 2, sollevate dalle Province autonome di Trento e Bolzano con i ricorsi indicati in epigrafe, per violazione degli artt. 8, nn. 6 e 24, 9, nn. 9 e 10, 16 e 107 d.P.R. 31 agosto 1972 n. 670, e relative norme di attuazione, nonché dell'art. 76 Cost.
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Verfassungsrechtliche Bestimmungen
Landesgesetzgebung
I Alpinistik
II Arbeit
III Bergbau
IV Gemeinden und Bezirksgemeinschaften
V Berufsbildung
VI Bodenschutz, Wasserbauten
VII Energie
VIII Finanzen
A Beteiligungen des Landes
B Landessteuern
C Lokalfinanzen
D Landeshaushalt
b) Landesgesetz vom 20. Juli 2006, Nr. 7
c) Landesgesetz vom 20. Dezember 2006, Nr. 15
Bestimmungen im Bereich der Einnahmen
Bestimmungen im Bereich der Ausgaben
Art. 3 (Ausgabegenehmigungen für das Jahr 2007 Anlagen A und B)
Art. 4 (Fonds für die Lokalfinanzen)
Art. 5
Art. 6 (Bestimmungen im Bereich der Kollektivverträge)
Art. 7 (Finanzierung)
Andere Bestimmungen
d) Landesgesetz vom 20. Dezember 2006, Nr. 16
e) Landesgesetz vom 19. Juli 2007, Nr. 4
f) Landesgesetz vom 19. Juli 2007, Nr. 5
g) Landesgesetz vom 21. Dezember 2007, Nr. 14
h) Landesgesetz vom 21. Dezember 2007, Nr. 15
i) Landesgesetz vom 19. September 2008, Nr. 6
j) Landesgesetz vom 9. Oktober 2008, Nr. 8
k) Landesgesetz vom 9. April 2009 , Nr. 1
l) Landesgesetz vom 9. April 2009 , Nr. 2
m) Landesgesetz vom 16. Oktober 2009 , Nr. 7
n) Landesgesetz vom 22. Dezember 2009 , Nr. 11
o) Landesgesetz vom 22. Dezember 2009 , Nr. 12
p) Landesgesetz vom 13. Oktober 2010 , Nr. 12
q) Landesgesetz vom 23. Dezember 2010 , Nr. 15
r) Landesgesetz vom 23. Dezember 2010 , Nr. 16
s) Landesgesetz vom 15. November 2011, Nr.13
t) Landesgesetz vom 21. Dezember 2011, Nr. 15
u) Landesgesetz vom 21. Dezember 2011, Nr. 16
Art. 1 (Voranschlag der Einnahmen)
Art. 2 (Voranschlag der Ausgaben)
Art. 3 (Allgemeine zusammenfassende Übersicht)
Art. 4 (Pflichtausgaben)
Art. 5 (Unvorhergesehene Ausgaben)
Art. 6 (Ausgleichende Haushaltsänderungen für Personalausgaben)
Art. 7 (Ausgleichende Haushaltsänderungen für die Neuklassifizierung der Ausgaben in Durchführung von SIOPE)
Art. 8 (Rückständegebarung)
Art. 9 (Verzicht auf die Einhebung geringer Einnahmen)
Art. 10 (Dreijahreshaushalt 2012-2014)
Art. 11 (Inkrafttreten)
v) Landesgesetz vom 11. Oktober 2012, Nr. 18
v) Landesgesetz vom 20. Dezember 2012, Nr. 22
x) Landesgesetz vom 20. Dezember 2012, Nr. 23
y) Landesgesetz vom 17. September 2013, Nr. 12
z) Landesgesetz vom 7. April 2014, Nr. 1
a') Landesgesetz vom 7. April 2014, Nr. 2
b') Landesgesetz vom 23. September 2014, Nr. 6
c') Landesgesetz vom 23. Dezember 2014, Nr. 11
d') Landesgesetz vom 23. Dezember 2014, Nr. 12
e') Dekret des Landeshauptmanns vom 21. Mai 2015, Nr. 13
f') Landesgesetz vom 24. September 2015, Nr. 10
g') Landesgesetz vom 25. September 2015, Nr. 11
h') Landesgesetz vom 25. September 2015, Nr. 12
i') Landesgesetz vom 23. Dezember 2015, Nr. 18
j') Landesgesetz vom 23. Dezember 2015, Nr. 19
k') Landesgesetz vom 23. Dezember 2015, Nr. 20
l') Landesgesetz vom 12. Februar 2016, Nr. 2
m') Landesgesetz vom 15. April 2016, Nr. 6
n') Landesgesetz vom 20. Juni 2016, Nr. 13
o') Landesgesetz vom 21. Juli 2016, Nr. 16
p') Landesgesetz vom 21. Juli 2016, Nr. 17
q') Landesgesetz vom 21. Juli 2016, Nr. 18
r') Landesgesetz vom 13. Oktober 2016, Nr. 20
s') Landesgesetz vom 2. Dezember 2016, Nr. 23
t') Landesgesetz vom 22. Dezember 2016, Nr. 27
u') Landesgesetz vom 22. Dezember 2016, Nr. 28
v') Landesgesetz vom 22. Dezember 2016, Nr. 29
E - Außeretatmäßige Verbindlichkeit
IX Fremdenverkehr und Gastgewerbe
X Fürsorge und Wohlfahrt
XI Gaststätten
XII Gemeinnutzungsrechte
XIII Forstwirtschaft
XIV Gesundheitswesen und Hygiene
XV Gewässernutzung
XVI Handel
XVII Handwerk
XVIII Grundbuch und Kataster
XIX Jagd und Fischerei
XX Brandverhütung und Bevölkerungsschutz
XXI Kindergärten
XXII Kultur
XXIII Landesämter und Personal
A Führungsstruktur
B Sonderregelung über einzelne Fachdienste
C Aufnahme in den Landesdienst und Berufsbilder
D Allgemeine dienstrechtliche Bestimmungen über den Landesdienst
E Kollektivverträge
a) Dekret des Landeshauptmanns vom 13. August 1990, Nr. 17
b) Dekret des Landeshauptmanns vom 16. April 1991, Nr. 10
c) Dekret des Landeshauptmanns vom 27. Juni 1991, Nr. 18
d) Kollektivvertragvom 4. Jänner 1996
e) Kollektivvertrag vom 18. Dezember 1998
e) BESCHLUSS DER LANDESREGIERUNG vom 17. Juli 1995, Nr. 3729
f) BESCHLUSS DER LANDESREGIERUNG vom 4. Dezember 1995, Nr. 6402
f) Kollektivvertrag vom 13. April 1999 —
g) Kollektivvertrag vom 23. Februar 2000
g) BESCHLUSS DER LANDESREGIERUNG vom 1. April 1996, Nr. 1288
h) BESCHLUSS DER LANDESREGIERUNG vom 17. Juni 1996, Nr. 2745
h) Bereichsabkommen vom 28. August 2000 —
i) Kollektivvertrag vom 28. August 2001
j) Kollektivvertrag vom 25. März 2002
j) BESCHLUSS DER LANDESREGIERUNG vom 27. März 1997, Nr. 1235
k) BESCHLUSS DER LANDESREGIERUNG vom 14. April 1998, Nr. 1547
k) Bereichsabkommen vom 4. Juli 2002
l) BESCHLUSS DER LANDESREGIERUNG vom 9. November 1998, Nr. 5247
(unterzeichnet am 11. November, 19. November und 20. November 1998 aufgrund des Beschlusses der Landesregierung vom 9. November 1998, Nr. 5247; der Vertrag wird mit der heutigen Veröffentlichung im Amtsblatt rechtswirksam; für das Personal der Gemeinden und der Altersheime wird der Vertrag nach der Übernahme durch die zuständigen Organe derselben rechtswirksam)
Art. 1 (Anwendungsbereich)
Art. 2 (Gegenstand und Dauer des Vertrages)
Art. 3 (Gehaltserhöhung und Bezahlung der Gehälter)
Art. 4 (Leistungsprämie für das Jahr 1998)
Art. 5 (Erhöhung der Gehälter des Personals des Bereiches des Landesgesundheitsdienstes)
Art. 6 (Erhöhung des Mensapreises für das Personal des Landesgesundheitsdienstes)
Art. 7 (Arbeitszeit und ordentlicher Urlaub)
Art. 8 (Angleichung der wirtschaftlichen Behandlung zwischen den Verhandlungsbereichen)
l) Kollektivvertrag vom 3. Oktober 2002 —
m) Kollektivvertragvom 9. Dezember 2002
m) BESCHLUSS DER LANDESREGIERUNG vom 14. Dezember 1998, Nr. 5939
n) BESCHLUSS DER LANDESREGIERUNG vom 14. Dezember 1998, Nr. 5941
n) Kollektivvertragvom 13. März 2003
o) BEREICHSABKOMMEN vom 8. Mai 1997
o) Einheitstext vom 23. April 2003
p) Kollektivvertrag vom 16. Mai 2003 —
q) Kollektivvertrag vom 17. September 2003 —
r) Bereichsabkommenvom 5. November 2003
s) Kollektivvertrag vom 13. Juli 2004
t) Kollektivvertrag vom 6. Dezember 2004
t) KOLLEKTIVVERTRAG vom 13. April 1999
u) Kollektivvertrag vom 7. April 2005 —
v) Bereichsvertrag vom 14. Juni 2005 —
v) KOLLEKTIVVERTRAG vom 17. August 1999
w) Kollektivvertrag vom 4. August 2005
x) Kollektivvertrag vom 24. Oktober 2005
x) KOLLEKTIVVERTRAG vom 17. August 1999
y) KOLLEKTIVVERTRAG vom 17. August 1999
y) Kollektivvertrag vom 24. Oktober 2005
z) Bereichsvertrag vom 8. März 2006
a') Kollektivvertrag vom 21. Juni 2006
b') KOLLEKTIVVERTRAG vom 17. Mai 2007
b') KOLLEKTIVVERTRAG vom 18. Dezember 1998
c') KOLLEKTIVVERTRAG vom 18. Dezember 1998
c') Kollektivvertragvom 6. Oktober 2006
d') Kollektivvertrag vom 5. Juli 2007
d') KOLLEKTIVVERTRAG vom 18. Dezember 1998
e') KOLLEKTIVVERTRAG vom 23. Februar 2000
e') Kollektivvertrag vom 8. August 2007
f') Kollektivvertrag vom 8. August 2007
g') Kollektivvertrag vom 8. August 2007
h') KOLLEKTIVVERTRAG vom 23. August 2000
h') Kollektivvertrag vom 8. Oktober 2007
i') Kollektivvertrag vom 23. November 2007
i') KOLLEKTIVVERTRAG vom 23. August 2000
j') KOLLEKTIVVERTRAG vom 23. August 2000
j') Bereichsübergreifender Kollektivvertrag vom 12. Februar 2008
k') Kollektivvertrag vom 22. April 2008
l') Kollektivvertrag vom 8. Oktober 2008
l') BEREICHSABKOMMEN vom 28. August 2000
m') BEREICHSABKOMMEN vom 6. August 2001
m') Kollektivvertragvom 3. Februar 2009
n') KOLLEKTIVVERTRAG VOM 28 August 2001
n') Kollektivvertrag vom 17. Februar 2009, Nr. 00
o') Kollektivvertrag vom 22. Oktober 2009
p') Bereichsabkommenvom 11. November 2009
q') Bereichsabkommenvom 24. November 2009
q') KOLLEKTIVVERTRAG vom 25. März 2002
r') Kollektivvertrag vom 24. November 2009
s') BEREICHSABKOMMEN vom 28. August 2000
t') BEREICHSABKOMMEN vom 4. Juli 2002
u') Bereichsabkommen vom 27. Juni 2013
v') Kollektivvertrag vom 31. Oktober 2014
w') Bereichsübergreifender Kollektivvertrag vom 26. Januar 2015, Nr. 0
w') KOLLEKTIVVERTRAG vom 9. Dezember 2002
x') Kollektivvertrag vom 16. März 2015, Nr. 0
y') Bereichsvertrag vom 13. Juli 2015, Nr. 0
z') Bereichsabkommen vom 3. September 2015, Nr. 0
a'') Bereichsvertrag vom 22. Dezember 2015, Nr. 00
b'') Kollektivvertrag vom 23. Mai 2016
b'') KOLLEKTIVVERTRAG vom 16. Mai 2003
c'') Bereichsabkommen vom 19. Juli 2016, Nr. 0
d'') Kollektivvertrag vom 6. Oktober 2016
d'') BEREICHSABKOMMEN vom 5. November 2003
e'') BEREICHSABKOMMEN vom 28. August 2000
e'') Bereichsübergreifender Kollektivvertrag vom 28. Oktober 2016, Nr. 0
f'') Kollektivvertrag vom 6. Dezember 2016
g'') KOLLEKTIVVERTRAG vom 17. September 2003
h'') Bereichsabkommen vom 13. Dezember 2016, Nr. 0001
h'') BEREICHSABKOMMEN vom 5. November 2003
i'') Kollektivvertrag vom 21. Dezember 2016, Nr. 00001
k'') BEREICHSABKOMMEN vom 28. August 2000
l'') KOLLEKTIVVERTRAG vom 21. Dezember 2004
n'') KOLLEKTIVVERTRAG vom 7. April 2005
w'') KOLLEKTIVVERTRAG vom 6. Oktober 2006
F Plansoll und Stellenpläne
G Dienstkleidung
H Dienstaustritt und Ruhestandsbehandlung
I Übernahme von Personal anderer Körperschaften
J Landesregierung
K Landtag
L Verwaltungsverfahren
M Volksabstimmung und Wahl des Landtages
XXIV Landschaftsschutz und Umweltschutz
A Bodenverschmutzung und Abfallbeseitigung
a) Landesgesetz vom 19. Jänner 1973, Nr. 6
b) LANDESGESETZ vom 14. Dezember 1974, Nr. 38
Art. 1
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 5
Art. 6
Art. 7
Art. 8-9.
c) DEKRET DES PRÄSIDENTEN DES LANDESAUSSCHUSSES vom 28. Juni 1977, Nr. 30
d) Dekret des Landeshauptmanns vom 14. Juli 1999, Nr. 39
e) DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 16. Dezember 1999, Nr. 69
f) DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 15. Dezember 2000, Nr. 50
g) DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 7. April 2003, Nr. 9
h) Dekret des Landeshauptmanns vom 26. September 2005, Nr. 45
i) Landesgesetz vom 26. Mai 2006, Nr. 4
j) Dekret des Landeshauptmanns vom 11. Juni 2007, Nr. 35
k) Dekret des Landeshauptmanns vom 11. Juli 2012, Nr. 23
l) Dekret des Landeshauptmanns vom 11. September 2012, Nr. 29
m) Dekret des Landeshauptmanns vom 24. Juni 2013, Nr. 17
B Landschaftsschutz
C Lärmbelästigung
D Luftverschmutzung
a) Dekret des Landeshauptmanns vom 26. Februar 1996, Nr. 11
Art. 1 (Vorrichtungen zur Gasrückführung)
Art. 2 (Technische Merkmale der Vorrichtung)
Art. 3 (Nachweis über den Wirkungsgrad)
Art. 4 (Einbau und Überprüfung)
Art. 5 (Bestehende Tankstellen: Frist für die Anpassung)
Art. 6 (Strafen)
b) Landesgesetz vom 16. März 2000, Nr. 8
c) Dekret des Landeshauptmanns vom 15. September 2011, Nr. 37
d) Dekret des Landeshauptmanns vom 6. Juni 2012, Nr. 19
E Schutz der Flora und Fauna
F Gewässerschutz und Gewässernutzung
G Umweltverträglichkeitsprüfung
H Schutz der Tierwelt
a) Landesgesetz vom 15. Mai 2000, Nr. 9
b) Dekret des Landeshauptmanns vom 8. Juli 2013, Nr. 19
c) Landesgesetz vom 12. Februar 2016, Nr. 1
d) DEKRET DES LANDESHAUPTMANNS vom 26. März 1999, Nr. 15
XXV Landwirtschaft
XXVI Lehrlingswesen
XXVII Messen und Märkte
XXVIII Öffentliche Bauaufträge, Lieferungen und Dienstleistungen
XXIX Öffentliche Veranstaltungen
XXX Raum und Landschaft
XXXI Rechnungswesen
XXXII Sport und Freizeitgestaltung
XXXIII Straßenwesen
XXXIV Transportwesen
XXXV Unterricht
XXXVI Vermögen
XXXVII Wirtschaft
XXXVIII Wohnbauförderung
XXXIX Gesetze mit verschiedenen Bestimmungen (Omnibus)
Beschlüsse der Landesregierung
Urteile Verfassungsgerichtshof
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Corte costituzionale - Sentenza N. 45 del 08.02.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 63 del 22.02.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 72 del 22.02.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 133 del 12.04.2010
Corte costituzionale - Ordinanza N. 136 del 12.04.2010
Corte costituzionale - Ordinanza N. 137 del 12.04.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 173 del 10.05.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 182 del 12.05.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 209 del 07.06.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 213 del 09.06.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 215 del 09.06.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 259 del 07.07.2010
Corte costituzionale - Ordinanza N. 264 del 07.07.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 328 del 03.11.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 345 del 29.11.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 346 del 29.11.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 350 del 29.11.2010
Corte costituzionale - Sentenza N. 357 del 01.12.2010
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Corte costituzionale - Sentenza N. 50 del 23.02.2007
Corte costituzionale - Sentenza N. 80 del 16.03.2007
Corte costituzionale - Sentenza N. 89 del 16.03.2007
Corte costituzionale - Sentenza N. 95 del 21.03.2007
Corte costituzionale - Sentenza N. 141 del 27.04.2007
Corte costituzionale - Sentenza N. 162 del 08.05.2007
Corte costituzionale - Sentenza N. 169 del 17.05.2007
Corte costituzionale - Sentenza N. 184 del 12.06.2007
Corte costituzionale - Sentenza N. 221 del 21.06.2007
Corte costituzionale - Sentenza N. 240 del 26.06.2007
Corte costituzionale - Sentenza N. 256 del 06.07.2007
Corte costituzionale - Sentenza N. 401 del 23.11.2007
Corte costituzionale - Ordinanza N. 422 del 12.12.2007
Corte costituzionale - Sentenza N. 438 del 20.12.2007
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Corte costituzionale - Sentenza N. 177 del 18.02.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 211 del 25.02.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 213 del 25.02.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 214 del 25.02.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 215 del 25.02.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 217 del 25.02.1988
Corte costituzionale - Ordinanza N. 222 del 25.02.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 234 del 03.03.1988
Corte costituzionale - Ordinanza N. 242 del 03.03.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 274 del 10.03.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 277 del 10.03.1988
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Corte costituzionale - Sentenza N. 306 del 17.03.1988
Corte costituzionale - Ordinanza N. 341 del 24.03.1988
Corte costituzionale - Ordinanza N. 360 del 24.03.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 415 del 07.04.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 448 del 14.04.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 449 del 14.04.1988
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Corte costituzionale - Sentenza N. 481 del 27.04.1988
Corte costituzionale - Ordinanza N. 495 del 27.04.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 505 del 05.05.1988
Corte costituzionale - Ordinanza N. 524 del 05.05.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 530 del 12.05.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 532 del 12.05.1988
Corte costituzionale - Ordinanza N. 552 del 12.05.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 555 del 19.05.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 564 del 19.05.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 570 del 19.05.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 571 del 19.05.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 576 del 19.05.1988
Corte costituzionale - Ordinanza N. 578 del 19.05.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 610 del 10.06.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 611 del 10.06.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 629 del 10.06.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 632 del 10.06.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 633 del 10.06.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 646 del 16.06.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 691 del 23.06.1988
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Corte costituzionale - Sentenza N. 767 del 07.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 768 del 07.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 770 del 07.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 774 del 07.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 775 del 07.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 796 del 14.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 797 del 14.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 798 del 14.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 800 del 14.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 832 del 21.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 834 del 21.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 886 del 26.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 927 del 28.07.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 963 del 13.10.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 965 del 13.10.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 966 del 13.10.1988
Corte costituzionale - Sentenza N. 975 del 19.10.1988
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T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 26 del 28.01.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 29 del 09.02.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 33 vom 10.02.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 42 del 25.02.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 52 del 16.03.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 56 del 16.03.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 58 vom 16.03.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 65 vom 24.03.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 66 del 25.03.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 67 del 25.03.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 69 del 25.03.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 72 del 30.03.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 74 vom 30.03.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 75 vom 30.03.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 76 vom 30.03.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 88 del 07.04.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 90 del 07.04.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 92 del 07.04.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 93 del 07.04.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 97 del 14.04.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 107 del 20.04.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 108 del 21.04.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 109 del 21.04.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 110 del 21.04.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 123 vom 29.04.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 123 del 29.04.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 125 vom 04.05.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 127 del 05.05.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 129 del 22.05.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 135 del 26.05.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 138 del 27.05.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 139 del 27.05.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 149 del 29.05.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 155 del 08.06.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 157 del 08.06.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 160 del 10.06.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 175 del 19.06.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 181 del 27.06.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 184 vom 27.06.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 187 del 27.06.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 193 del 07.07.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 195 del 07.07.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 251 del 12.08.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 258 del 26.08.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 266 del 14.09.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 267 del 14.09.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 270 del 14.09.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 272 del 17.09.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 273 del 17.09.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 275 vom 28.09.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 276 del 28.09.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 277 vom 28.09.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 280 vom 28.09.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 282 vom 28.09.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 289 del 02.10.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 290 del 05.10.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 291 vom 05.10.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 304 del 28.10.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 306 vom 30.10.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 308 del 30.10.1998
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T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 314 del 03.11.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 316 del 09.11.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 328 vom 11.11.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 329 vom 11.11.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 331 del 11.11.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 336 del 18.11.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 351 del 23.11.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 354 vom 30.11.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 361 del 04.12.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 363 del 04.12.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 364 del 15.12.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 366 vom 15.12.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 371 vom 15.12.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 372 vom 15.12.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 377 del 17.12.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 381 del 17.12.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 382 del 17.12.1998
Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 388 vom 29.12.1998
T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 389 del 29.12.1998
1997
1996
1989
Chronologisches inhaltsverzeichnis