1. La domanda per il rilascio dell’autorizzazione di cui all’articolo 3, comma 1, lettere a), è presentata alla Ripartizione Provinciale Sanità - Ufficio igiene e salute pubblica e deve contenere:
a) le generalità o la ragione sociale del richiedente, l’ubicazione e la precisa denominazione della struttura;
b) il tipo di struttura per cui si chiede l'autorizzazione e l'elencazione delle attività sanitarie che si intendono svolgere, con riferimento alle discipline previste;
c) una valutazione programmatica delle prestazioni prevedibili;
d) una relazione tecnico-sanitaria con i criteri architettonici, tecnologici, igienico-sanitari e funzionali alla base del progetto;
e) la dichiarazione del legale rappresentante che gli atti progettuali sono redatti nel rispetto dei requisiti minimi strutturali e impiantistici stabiliti dalla Giunta Provinciale.
2. In relazione al tipo di intervento, la domanda deve essere corredata dei documenti di cui all’allegato n. 1.
3. La domanda per il rilascio dell’autorizzazione di cui all’articolo 3, comma 1, lettera b), è presentata alla Ripartizione Provinciale Sanità - Ufficio igiene e salute pubblica e deve contenere:
a) le generalità o la ragione sociale del richiedente, l’ubicazione e la precisa denominazione della struttura;
b) il tipo di struttura per cui si chiede l'autorizzazione e l'elencazione delle attività sanitarie che si intendono svolgere, con riferimento alle discipline previste;
c) le generalità ed il titolo di studio del professionista che assume la direzione sanitaria della struttura, ove previsto;
d) la sede e l'orario di apertura della struttura; per le strutture che svolgono un'attività stagionale, deve esserne specificato anche il periodo di apertura.
4. Alla domanda è allegata la seguente documentazione:
a) planimetrie dei locali in scala 1:100 e relazione tecnico-sanitaria, di cui al comma 1, lettera d), qualora non presentata ai fini dell’autorizzazione alla realizzazione;
b) attestato di abitabilità dei locali e documentazione di prevenzione incendi;
c) carta dei servizi sanitari o regolamento sanitario interno concernente le modalità di ammissione degli utenti e le norme di funzionamento dei servizi;
d) la dichiarazione di accettazione dell'incarico da parte del direttore sanitario, ove previsto;
e) autovalutazione rispetto ai requisiti al cui possesso è subordinata l’autorizzazione;
f) elenco del personale con relative qualifiche e copia dei titoli professionali.
g) elenco delle attrezzature in dotazione e relativo piano di manutenzione.
5. Non sono soggetti ad autorizzazione gli studi professionali intesi come sedi presso le quali il professionista svolge abitualmente la propria attività di natura prevalentemente professionale e della quale il professionista stesso o i professionisti associati risultano individualmente responsabili.