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In vigore al: 07/09/2016

h) Legge provinciale 12 gennaio 1983, n. 31)
Esercizio delle funzioni in materia veterinaria e riordino dei servizi veterinari

1)
Pubblicata nel B.U. 25 gennaio 1983, n. 4.

Art. 1 (Oggetto della disciplina)

(1) La presente legge, in attuazione degli articoli 16 e 32, secondo comma, della legge 23 dicembre 1978, n. 833, e della legge provinciale 2 gennaio 1981, n. 1, disciplina l'esercizio delle funzioni in materia veterinaria nell'ambito del servizio sanitario provinciale e stabilisce norme per l'organizzazione e il funzionamento dei servizi veterinari nelle U.S.L.

Art. 2 (Riparto delle funzioni)

(1) L' U.S.L., attraverso i servizi veterinari di cui all'articolo 15 della legge provinciale 2 gennaio 1981, n. 1, assicura la realizzazione delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria e di polizia veterinaria non espressamente riservate allo Stato o alla Provincia, ivi comprese quelle già di competenza degli uffici del veterinario provinciale e del veterinario comunale, ferme restando le attribuzioni del sindaco quale autorità sanitaria locale.

Art. 3 (Attribuzioni della Giunta provinciale)    delibera sentenza

(1) Oltre a quanto previsto dall'articolo 21 della legge provinciale 2 gennaio 1981, n. 1, la Giunta provinciale esercita, per quanto attiene alla materia veterinaria, le seguenti funzioni:

  1. predisposizione di programmi di educazione sanitaria e alimentare;
  2. fissazione annuale delle tariffe per gli accertamenti e le indagini in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria espletati a favore di privati dai servizi dell' U.S.L.;
  3. fissazione annuale dei compensi ai veterinari operatori e al personale coadiutore per le profilassi vaccinali obbligatorie e per i piani di risanamento delle malattie infettive e infestive degli animali;
  4. fissazione dei contributi di abbattimento per gli animali che devono essere abbattuti per la profilassi delle malattie infettive e infestive;
  5. fissazione di altre indennità o contributi da concedersi per la lotta alle malattie infettive e infestive.
massimeDelibera 24 settembre 2012, n. 1426 - Attività di profilassi - Criteri per l'affidamento degli incarichi
massimeDelibera 26 settembre 2011, n. 1445 - Profilassi obbligatoria delle malattie infettive e diffusive degli animali: fissazione dei compensi spettanti ai periti apistici

Art. 4 (Attribuzioni del servizio provinciale veterinario)   delibera sentenza

(1) Oltre a quanto previsto dall'articolo 6, primo comma, della legge provinciale 2 gennaio 1981, n. 1, il servizio provinciale veterinario esercita le seguenti funzioni:

  1. il coordinamento della raccolta delle informazioni epidemiologiche concernenti le strutture e il funzionamento dei servizi veterinari, necessarie per la programmazione, il coordinamento e la verifica dell'attività;
  2. la cura dei necessari collegamenti con le amministrazioni sanitarie dello Stato, delle Regioni e della Provincia autonoma di Trento;
  3. 2)
  4. la promozione dell'aggiornamento tecnico-veterinario.

(2) Per lo svolgimento delle attribuzioni di cui al presente articolo, il servizio veterinario provinciale può avvalersi altresì della collaborazione dei servizi veterinari delle aziende sanitarie.3)

(3) Il servizio provinciale veterinario è diretto dal direttore del servizio veterinario provinciale.

(4) Il direttore del servizio veterinario provinciale svolge le funzioni di autorità sanitaria veterinaria nell'ambito provinciale per l'applicazione della normativa nazionale e comunitaria.4)

(5) Salve le attribuzioni riservate ad altri organi ai sensi degli articoli 3, 5 e 6 della presente legge, compete al direttore del servizio veterinario provinciale, in particolare, l'adozione di:

  1. provvedimenti autorizzativi e prescrittivi in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria e di polizia veterinaria connessi alle profilassi di Stato o altri programmi di profilassi adottati sul territorio provinciale ovvero riguardanti il territorio di più comuni, ivi compresi quelli già demandati al veterinario provinciale o comunque decentrati dallo Stato, determinando - nel rispetto delle disposizioni comunitarie vigenti - eventuali premi a favore di coloro che collaborano all'attuazione delle singole misure;
  2. provvedimenti successivi all'accertamento delle violazioni di cui all'articolo 672 del codice penale, come depenalizzate dall'articolo 33, comma 1, lettera a), della legge 24 novembre 1981, n. 689;
  3. particolari misure dirette a proteggere le aziende zootecniche indenni da malattie o infezioni che possono mettere in pericolo la sanità del patrimonio zootecnico, o a conseguire il risanamento di quelle infette, provvedimenti nel settore della profilassi delle malattie di cui alle liste dell'"Office International des Epizooties" (OIE) nonché della protezione e dell'identificazione degli animali, provvedimenti attinenti i requisiti igienici delle strutture destinate alla produzione e commercializzazione degli alimenti di origine animale e dei mangimi nonché le relative modalità operative e provvedimenti concernenti i requisiti strutturali ed organizzativi delle strutture veterinarie, rispettando comunque la normativa comunitaria vigente nei diversi settori sopra richiamati;
  4. direttive e criteri ai servizi veterinari delle aziende speciali unità sanitarie locali in materia di profilassi e polizia veterinaria, lavorazione e commercializzazione dei prodotti di origine animale nonché della produzione e commercializzazione per uso zootecnico al fine di coordinare le relative attività ed assicurare la globalità, l'uniformità e l'efficienza delle prestazioni.
  5. provvedimenti autorizzativi relativi alla produzione di mangimi semplici, composti, completi o complementari di cui agli articoli 4 e 5 della legge 15 febbraio 1963, n. 281, e successive modifiche. L'accertamento dei requisiti ivi previsti viene svolto dal servizio veterinario provinciale.
  6. provvedimenti successivi all'accertamento o alla contestazione sul territorio provinciale di tutte le violazioni in materia veterinaria. 5)

(6) Per la violazione delle prescrizioni adottate ai sensi del comma 5, lettere a) e c), è comminata una sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 305 a Euro 3.045. Il direttore del servizio veterinario provinciale può inoltre eseguire d'ufficio e a spese dell'interessato quanto contenuto nelle prescrizioni impartite. Qualora l'interessato non adempia al pagamento delle spese entro 30 giorni dalla data di ricevimento dell'ingiunzione, la relativa riscossione è eseguita ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 1988, n. 43.6)

(7) Il servizio veterinario provinciale può eseguire in economia, anche mediante funzionario delegato e sulla base di un preventivo di spesa approvato dalla Giunta provinciale, tutte le spese connesse all'esecuzione dei compiti affidati al servizio ai sensi della presente legge e della normativa ivi richiamata.7)

massimeDelibera 24 settembre 2012, n. 1426 - Attività di profilassi - Criteri per l'affidamento degli incarichi
massimeDelibera 26 settembre 2011, n. 1445 - Profilassi obbligatoria delle malattie infettive e diffusive degli animali: fissazione dei compensi spettanti ai periti apistici
massimeDelibera N. 759 del 03.05.2010 - Linee guida per la gestione operativa in ambito provinciale del sistema di allerta per alimenti destinati al consumo umano e mangimi
2)
La lettera c) dell'art. 4, comma 1, è stata abrogata dall'art. 11, comma 2, lettera b), della L.P. 19 maggio 2015, n. 5.
3)
Il comma 2 è stato sostituito dall'art. 39 della L.P. 28 dicembre 2001, Nr. 19.
4)
Il comma 4 è stato aggiunto dall'art. 21 della L.P. 21 gennaio 1998, n. 1;

Art. 21 (Personale del servizio veterinario provinciale)

(1) Il servizio veterinario provinciale viene determinato all'interno della Ripartizione Agricoltura ai sensi della normativa provinciale sulla dirigenza.

(2) Il direttore del servizio veterinario provinciale esercita le funzioni amministrative di competenza del direttore della ripartizione ai sensi della normativa provinciale sulla dirigenza, escluse quelle in materia di personale nonché quelle espressamente attribuite ad altri organi.

(3) Per lo svolgimento del servizio veterinario provinciale vengono messi a disposizione della Provincia veterinari del servizio sanitario provinciale secondo le modalità da stabilirsi con deliberazione della Giunta provinciale. Tale personale è collocato fuori ruolo per la durata della messa a disposizione di cui sopra. Il trattamento economico spettante viene anticipato dal servizio sanitario provinciale e rimborsato annualmente dalla Provincia.

(4) La nomina del direttore del servizio veterinario provinciale avviene con deliberazione della Giunta provinciale, su proposta del membro di Giunta preposto a tale servizio. La nomina è a tempo determinato ai sensi della normativa sulla dirigenza provinciale. La relativa scelta avviene secondo le modalità da stabilirsi con deliberazione della Giunta provinciale.

(5) L'incarico di direttore del servizio veterinario provinciale è conferito a veterinari dipendenti dalla Provincia o a veterinari dirigenti del ruolo sanitario provinciale, con un'anzianità di servizio di almeno quattro anni, o a veterinari convenzionati con il Servizio sanitario provinciale con un'esperienza professionale di almeno dieci anni.

(6) Fino a quando il trattamento del direttore del servizio veterinario provinciale non sarà determinato ai sensi della normativa provinciale sulla contrattazione collettiva, il suo trattamento economico viene stabilito con deliberazione della Giunta provinciale, tenuto conto del trattamento economico complessivo del massimo livello dirigenziale veterinario presso il Servizio sanitario provinciale, aumentato fino al dieci per cento. Tale trattamento sarà garantito mediante l'attribuzione di apposita indennità di funzione.

(7) Il personale veterinario in servizio presso la Provincia è trasferito all'azienda speciale Unità sanitaria locale centro-sud, con collocamento fuori ruolo presso l'azienda medesima e con contemporanea messa a disposizione della Provincia ai sensi del comma 3.

vedi anche l'art. 10 della L.P. 9 giugno 1998, n. 5:

Art. 10 (Nomina del direttore del servizio veterinario provinciale)

(1) Alla prima procedura di selezione per la nomina del direttore del servizio veterinario provinciale ai sensi dell'articolo 21 della legge provinciale 14 agosto 1996, n. 18, sono ammessi anche i veterinari collaboratori con un'anzianità di servizio di almeno quattro anni, i veterinari coadiutori nonché i veterinari dirigenti del secondo livello dirigenziale del ruolo sanitario dei veterinari del servizio sanitario provinciale.

5)
Il comma 5 è stato aggiunto dall'art. 21 della L.P. 21 gennaio 1998, n. 1e successivamente modificato dall'art. 42 della L.P. 29 agosto 2000, n. 13, dall'art. 39 della L.P. 28 dicembre 2001, n. 19, dall'art. 24 della L.P. 26 luglio 2002, n. 11, e dall'art. 30 della L.P. 28 luglio 2003, n. 12.
6)
Il comma 6 è stato aggiunto dall'art. 21 della L.P. 21 gennaio 1998, n. 1. Gli importi sono stati così sostituiti dall'art. 1, comma 15, del D.P.P. 19 luglio 2006, n. 34.
7)
Il comma 7 è stato aggiunto dall'art. 21 della L.P. 21 gennaio 1998, n. 1;

Art. 5 (Provvedimenti contingibili e urgenti di competenza del Presidente della giunta provinciale)

(1) Il Presidente delle Giunta provinciale adotta i provvedimenti contingibili e urgenti in materia di polizia veterinaria che interessino il territorio di due o più comuni o l'intero territorio provinciale a norma dell'articolo 52 del D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670, e dell'articolo 63 del T.U. delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni approvato con deliberazione della Giunta regionale 24 aprile 1980, n. 577. Egli adotta altresì i provvedimenti in via sostitutiva nell'ipotesi prevista dall'articolo 35 dello stesso T.U.

(2) La relativa attività istruttoria, tecnica e amministrativa è espletata dal competente servizio veterinario provinciale, che può avvalersi a tal fine della collaborazione dei servizi delle U.S.L. interessate.

(3) L'esecuzione dei provvedimenti di cui sopra è demandata al presidente del comitato di gestione dell' U.S.L.

Art. 6 (Attribuzioni del sindaco)

(1) Il sindaco esercita le attribuzioni che gli competono quale autorità sanitaria locale in materia di polizia veterinaria.

(2) Nella materia di cui al comma precedente il sindaco adotta i provvedimenti contingibili e urgenti a norma dell'articolo 35 del T.U. delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni approvato con deliberazione della Giunta regionale 24 aprile 1980, n. 577.

(3) Ai fini dell'esercizio delle funzioni di cui ai precedenti commi il sindaco si avvale dei servizi dell' U.S.L. competente per territorio secondo quanto disposto dall'articolo 16 della legge regionale 30 aprile 1980, n. 6.

Art. 7 8)

8)
Abrogato dall'art. 30 della L.P. 21 gennaio 1998, n. 1.

Art. 8 (Articolazione e compiti del servizio veterinario dell' USL)

(1) Il servizio veterinario dell' U.S.L. si articola in due settori addetti rispettivamente:

  1. alla sanità animale e all'igiene dell'allevamento e delle produzioni animali;
  2. all'igiene della produzione, conservazione e commercializzazione degli alimenti di origine animale.

(2) Il settore addetto alla sanità animale e all'igiene dell'allevamento e delle produzioni animali assicura, in particolare, le seguenti attività:

  1. la profilassi delle zoonosi e delle altre malattie infettive e infestive a carattere diffusivo degli animali soggetti a misure di polizia veterinaria, ivi compresa l'attuazione dei piani di profilassi previsti dalla norma vigente;
  2. la vigilanza sui ricoveri degli animali, sulle stalle di sosta, sui mercati, sui pubblici abbeveratoi e sui concentramenti di animali, ivi compresi ambulatori, canili, istituzioni veterinarie private, negozi per la vendita di piccoli animali, nonché attività paraveterinarie;
  3. l'attuazione dei programmi di bonifica sanitaria e di eradicazione della malattia di interesse antropozoonosico e zoosanitario previsti dalla normativa vigente;
  4. la vigilanza sull'igiene della riproduzione animale e sulla fecondazione artificiale sulla base delle norme vigenti in materia, nonché sull'attività concernente la profilassi e la cura della sterilità degli animali;
  5. la vigilanza sul trasporto degli animali e sui loro spostamenti;
  6. la vigilanza sulle importazioni, esportazioni e transito degli animali, ove prevista dalla normativa vigente;
  7. la vigilanza sugli impianti di raccolta, trasformazione, distribuzione e risanamento dei sottoprodotti, avanzi e rifiuti di origine animale;
  8. la vigilanza sulla produzione, distribuzione e impiego dei mangimi e degli integratori per uso zootecnico;
  9. la vigilanza sui trattamenti immunizzanti e sulle inoculazioni diagnostiche;
  10. l'ispezione e la vigilanza sui farmaci di uso veterinario;
  11. l'ispezione e la vigilanza, per quanto di competenza veterinaria, sulla produzione degli animali di laboratorio e sull'utilizzazione degli animali da esperimento;
  12. la vigilanza sull'esecuzione di piani di profilassi delle malattie degli animali, ivi comprese quelle delle api e dei pesci, eventualmente gestiti da associazioni o enti;
  13. la vigilanza sull'esercizio della professione e delle arti veterinarie di cui al T.U. delle leggi sanitarie, approvato con R.D. 27 luglio 1934, n. 1265;
  14. l'attuazione degli adempimenti statistici previsti per le attività di competenza;
  15. il controllo sugli animali domestici, sinantropici e selvatici al fine di individuare eventuali modificazioni dell'equilibrio ambientale che possono recare danno alla popolazione;
  16. la cattura, la custodia, il mantenimento e l'eventuale soppressione dei cani vaganti;
  17. la protezione dell'ambiente in relazione a tutte le attività sottoposte a vigilanza veterinaria.

(3) Il settore addetto all'igiene della produzione, conservazione e commercializzazione degli alimenti di origine animale assicura, in particolare, le seguenti attività:

  1. l'ispezione e la vigilanza delle carni, comprese le avicunicole, presso gli stabilimenti di macellazione pubblici e privati;
  2. l'ispezione e la vigilanza presso i mercati all'ingrosso e i depositi privati dei prodotti alimentari di origine animale, freschi e comunque conservati, e loro derivati;
  3. l'ispezione e la vigilanza sugli impianti di macellazione, ivi compresi quelli iscritti negli appositi elenchi tenuti dal Ministero della Sanità per l'esportazione di carni, sulle sardigne, sugli impianti per il trattamento e la bonifica dei sottoprodotti della macellazione;
  4. l'ispezione e la vigilanza sugli alimenti di origine animale e sui loro derivati nelle fasi di produzione, trasformazione, conservazione, deposito, trasporto, commercializzazione e somministrazione, nonché sui laboratori di sezionamento e lavorazione iscritti negli appositi elenchi tenuti dal Ministero della Sanità per l'esportazione di prodotti carnei all'estero;
  5. l'ispezione e la vigilanza sulla attività di distribuzione all'ingrosso e al dettaglio di alimenti di origine animale e sulla ristorazione collettiva per ciò che attiene gli alimenti di origine animale;
  6. l'ispezione e la vigilanza sul commercio, l'utilizzazione e le trasformazioni dei prodotti e sottoprodotti di origine animale per uso industriale;
  7. l'attuazione degli adempimenti statistici previsti per le attività di competenza;
  8. l'ispezione e la vigilanza sulle macellazioni domiciliari nonché sulle carni da esse derivanti e sui residui di origine animale destinati allo smaltimento e direttamente provenienti dall'azienda agricola; 9)
  9. la vigilanza nel settore dell'etichettatura e della rintracciabilità delle carni e degli alimenti di origine animale. 9)

(4) L' U.S.L. nell'ambito della disciplina regolamentare dei propri servizi, assicura idonee modalità di coordinamento del servizio veterinario con gli altri servizi e loro articolazioni organizzative. Ad ognuna delle unità operative di cui al primo comma è preposto un veterinario dirigente, ad uno dei quali viene attribuita la responsabilità del coordinamento del servizio.

9)
Le lettere h) e i) sono state aggiunte dall'art. 37 della L.P. 8 aprile 2004, n. 1.

Art. 9 (Ambito territoriale)

(1) Il servizio di medicina veterinaria è istituito presso ogni U.S.L. e non può essere unificato ad altri servizi.

(2) In ogni U.S.L. il servizio veterinario si articola nei due settori di cui all'articolo 8 della presente legge. I predetti settori provvedono, ciascuno per la parte di competenza, all'espletamento delle funzioni indicate nell'articolo 8.

Art. 10

(1) Nell'esercizio delle proprie funzioni l' U.S.L. assicura per ogni distretto, con eventualità organizzative interdistrettuali definite sulla base dei parametri dell'articolo 16 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, l'attività veterinaria di base e in particolare:

  1. la profilassi delle malattie infettive a carattere diffusivo e delle malattie parassitarie degli animali e l'applicazione delle relative misure di polizia veterinaria;
  2. il controllo e la vigilanza sugli alimenti di origine animale;
  3. la vigilanza sulla riproduzione animale, sugli alimenti zootecnici e sull'impiego di farmaci per uso veterinario.

(2) Deve essere comunque assicurata l'attività di servizio a fronte di particolari esigenze mediante turni di reperibilità festivi e notturni tra veterinari dipendenti e relativo personale ausiliario.

Art. 11 (Assistenza zooiatrica)

(1)L’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige garantisce il servizio di assistenza zooiatrica sul territorio provinciale tramite il veterinario aziendale nell’ambito della rete di sorveglianza epidemiologica veterinaria. 10) 11)

10)
Vedi la L.P. 17 agosto 1987, n. 26:

Art. 1

(1) Al personale veterinario che viene convenzionato dalle unità sanitarie locali per garantire il servizio di assistenza zooiatrica ai sensi dell'art. 11 della legge provinciale 12 gennaio 1983, n. 3, si applica il titolo primo del D.P.R. 26 luglio 1976, n. 752.

Art. 2 (Norme transitorie)

(1) In sede di prima stipulazione delle convenzioni di cui all'art. 11 della legge provinciale 12 gennaio 1983, n. 3, le unità sanitarie locali possono prescindere dal requisito di cui al precedente articolo, rispetto ai veterinari, che anteriormente alla data di entrata in vigore della presente legge abbiano esercitato la professione in provincia di Bolzano come dipendenti comunali in ruolo oppure abbiano esercitato servizio di interinato o di supplenza per un periodo minimo di dodici mesi.

(2) La disciplina di cui al precedente comma si applica fino al 31 dicembre 1990 per la stipulazione di convenzioni aventi durata massima fino alla stessa data con veterinari liberi professionisti, che prima dell'entrata in vigore della presente legge erano già stati autorizzati ai sensi dei decreti ministeriali 1°, 3 e 14 giugno 1968 e 9 agosto 1971 da parte dell'Amministrazione provinciale di Bolzano all'espletamento delle operazioni di risanamento.

11)
L'art. 11 è stato così sostituito dall'art. 10 della L.P. 19 maggio 2015, n. 5.

Art. 12 (Attività di vigilanza e di controllo)

(1) L'attività ispettiva di vigilanza e di controllo è diretta per ciascun settore da un veterinario, il quale può avvalersi di personale posto alle sue dipendenze o chiedere di avvalersi di altro personale con qualifica di pubblico ufficiale.

(2) Il Presidente della giunta provinciale propone al Commissario del Governo in Bolzano l'attribuzione, nelle forme di legge, della qualifica di ufficiali e agenti di polizia giudiziaria ad operatori addetti alle mansioni e alle funzioni di cui alla presente legge.

(3) I relativi nominativi sono indicati al Presidente della giunta provinciale dai presidenti dei comitati di gestione delle U.S.L. sulla base delle specifiche competenze degli operatori in relazione alla materia oggetto della vigilanza.

Art. 13 (Responsabile del servizio veterinario)

(1) Il responsabile del servizio veterinario nell' U.S.L. coordina le attività in materia veterinaria, svolge le funzioni ad esso attribuite dalle leggi e dai regolamenti, e in particolare cura:

  1. l'opportuno coordinamento con gli altri servizi dell' U.S.L. mediante l'ufficio di direzione di cui all'articolo 24 della legge regionale 30 aprile 1980, n. 6;
  2. il collegamento con il servizio veterinario della Provincia, nonché con uffici di enti pubblici e di associazioni operanti nel settore agricolo-zootecnico;
  3. l'esercizio di funzioni di promozione e di vigilanza, nell'ambito del servizio veterinario, per l'attuazione dei programmi;
  4. l'esercizio delle altre funzioni previste dal regolamento sull'organizzazione e sul funzionamento dei servizi dell' U.S.L.

(2) Il responsabile del servizio formula, tramite l'ufficio di direzione, al presidente del comitato di gestione le proposte per l'adozione dei provvedimenti già di competenza dei veterinari provinciali, comunali e consorziali.

Art. 14 (Commissioni, collegi e comitati)

(1) Nelle commissioni, collegi e comitati di cui fa parte ai sensi delle vigenti norme il veterinario provinciale, quest'ultimo è sostituito dal direttore del servizio provinciale veterinario o dal suo sostituto.

Art. 15 12)

12)
Abrogato dall'art. 13 della L.P. 14 dicembre 1999, n. 10.

Art. 16 (Sezione diagnostica)

(1) L'istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, con sede in Padova, è una struttura tecnico-scientifica pluriregionale al servizio anche della Provincia autonoma di Bolzano e delle U.S.L. costituite nel suo territorio, sulla base di quanto stabilito dalla legge provinciale 25 febbraio 1980, n. 6.

(2) Detto istituto, particolarmente attraverso la sezione diagnostica provinciale di Bolzano, presta la sua collaborazione al servizio veterinario delle U.S.L. e, se del caso, ai servizi per l'igiene e la sanità pubblica delle medesime, nel settore della profilassi e della diagnosi delle malattie infettive e parassitarie degli animali, con particolare riferimento alle zoonosi, nonché nel settore del controllo igienico-sanitario degli alimenti di origine animale e dei mangimi destinati all'alimentazione del bestiame.

Art. 17 (Norme transitorie)

(1) Fino ad un periodo massimo di un anno dall'entrata in vigore della presente legge e in attesa dell'organizzazione da parte delle U.S.L. del servizio veterinario, le funzioni del soppresso ufficio veterinario provinciale demandate alle stesse sono espletate dal servizio veterinario provinciale; i competenti comitati di gestione delle U.S.L. ne assumono l'esercizio, anche graduale, con propria deliberazione e d'intesa con il servizio provinciale veterinario.

Art. 18 (Riserva di posti)

(1) Nel primo concorso pubblico bandito dopo l'entrata in vigore della presente legge per le qualifiche funzionali del quarto e sesto livello nei rispettivi ruoli speciali o generali dell'Amministrazione provinciale un terzo dei posti messi a concorso o, in caso di un solo posto, il posto stesso è riservato al personale in servizio presso le organizzazioni degli allevatori, che dalla data non successiva al 30 giugno 1978 svolge, ai sensi dell'articolo 4 della legge regionale 1 settembre 1962, n. 18, a favore del soppresso ufficio veterinario provinciale, in modo esclusivo e continuativo, attività affidate dall'Amministrazione provinciale alle organizzazioni predette in esecuzione dei programmi generali di risanamento approvati dalla Giunta provinciale.

(2) I posti riservati non conferiti sono attribuiti ai candidati non riservatari secondo l'ordine di graduatoria.

(3) Il personale di cui al primo comma è, ai fini del concorso, dispensato dal requisito dell'età e le anzianità di servizio maturate a suo favore nelle organizzazioni di provenienza si considerano a tutti gli effetti economici come anzianità acquisite presso l'Amministrazione provinciale.

Art. 19-21 13)

La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia.

13)
Omissis.
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ActionActionE Salute mentale
ActionActionF Accordi di lavoro
ActionActionG - Emergenza sanitaria – COVID-19
ActionActionXV Utilizzazione acque pubbliche
ActionActionXVI Commercio
ActionActionXVII Artigianato
ActionActionXVIII Libro fondiario e catasto
ActionActionXIX Caccia e pesca
ActionActionXX Protezione antincendi e civile
ActionActionXXI Scuole materne
ActionActionXXII Cultura
ActionActionXXIII Uffici provinciali e personale
ActionActionXXIV Tutela del paesaggio e dell' ambiente
ActionActionXXV Agricoltura
ActionActionXXVI Apprendistato
ActionActionXXVII Fiere e mercati
ActionActionXXVIII Lavori pubblici, servizi e forniture
ActionActionXXIX Spettacoli pubblici
ActionActionXXX Territorio e paesaggio
ActionActionXXXI Contabilità
ActionActionXXXII Sport e tempo libero
ActionActionXXXIII Viabilità
ActionActionXXXIV Trasporti
ActionActionXXXV Istruzione
ActionActionA Programmi e orari di insegnamento
ActionActionB Personale insegnante
ActionActionC Organi collegiali
ActionActionD Assistenza scolastica e universitaria
ActionActionE Edilizia scolastica
ActionActiona) Legge provinciale 21 luglio 1977, n. 21
ActionActionArt. 1 (Piano Quadriennale per il finanziamento di opere scolastiche)
ActionActionArt. 2 (Opere finanziabili)
ActionActionArt. 3 (Suddivisione del fondo)
ActionActionArt. 4 (Piano prioritario - Approvazione)
ActionActionArt. 5 (Piano sussidario - Domanda di mutuo)
ActionActionArt. 6 (Esecuzione dei lavori)
ActionActionArt. 7 (Liquidazione delle anticipazioni e dei contributi)
ActionActionArt. 8 (Obbligo del rendiconto)
ActionActionArt. 9   
ActionActionArt. 10 (Regolamento)
ActionActionArt. 11   
ActionActionArt. 12-13.   
ActionActionArt. 14
ActionActionb) Legge provinciale 3 agosto 1977, n. 26
ActionActionc) Legge provinciale 18 novembre 1978, n. 60
ActionActiond) Legge provinciale 16 ottobre 1992, n. 37 
ActionActione) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 18 febbraio 1994, n. 5
ActionActionf) Legge provinciale 11 agosto 1997, n. 11 —
ActionActiong) Decreto del Presidente della Provincia 7 gennaio 2008, n. 2 
ActionActionh) Decreto del Presidente della Provincia 23 febbraio 2009 , n. 10
ActionActionF Disposizioni varie
ActionActiona) Decreto del Presidente della Giunta provinciale 19 ottobre 1988, n. 27
ActionActionb) Legge provinciale 28 ottobre 1994, n. 9 —
ActionActionc) Legge provinciale 29 giugno 2000, n. 12
ActionActiond) Decreto del Presidente della Provincia 16 novembre 2001, n. 74 
ActionActione) Decreto del Presidente della Provincia 7 maggio 2007, n. 27
ActionActionf) Legge provinciale 16 luglio 2008, n. 5
ActionActiong) Legge provinciale 24 settembre 2010 , n. 11
ActionActionh) Legge provinciale 13 luglio 2012, n. 13
ActionActioni) Decreto del Presidente della Provincia 5 novembre 2012, n. 39
ActionActionj) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 5 settembre 2000, n. 4/16.1
ActionActionj) Legge provinciale 20 giugno 2016, n. 14
ActionActionn) LEGGE PROVINCIALE 31 gennaio 2001, n. 2
ActionActionXXXVI Patrimonio
ActionActionXXXVII Attività economiche
ActionActionXXXVIII Edilizia abitativa agevolata
ActionActionXXXIX Leggi di contenuto vario (Omnibus)
ActionActionDelibere della Giunta provinciale
ActionActionSentenze della Corte costituzionale
ActionActionSentenze T.A.R.
ActionAction2009
ActionAction2008
ActionAction2007
ActionAction2006
ActionAction2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 533 del 18.12.2003
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 2 vom 07.01.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 33 del 07.02.2001
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 28 vom 27.01.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 31 del 28.01.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 32 del 28.01.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 39 vom 03.02.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 40 vom 03.02.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 41 vom 03.02.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 42 del 08.02.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 44 vom 08.02.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 45 del 09.02.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 46 del 17.02.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 64 vom 26.02.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 69 del 28.02.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 70 del 28.02.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 74 del 08.03.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza Nr. 76 vom 10.03.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 93 del 14.03.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 96 del 14.03.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 121 del 31.03.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 135 del 15.04.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 140 del 19.04.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 141 del 19.04.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 142 del 19.04.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 143 del 19.04.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 177 vom 21.04.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 159 del 03.05.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 313 del 05.05.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 316 vom 05.05.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 176 del 06.05.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 184 vom 11.05.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 325 del 19.05.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 192 del 24.05.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 197 del 27.05.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 210 vom 06.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 221 del 07.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 224 del 10.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 225 del 10.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 231 del 13.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 233 del 14.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 243 del 20.06.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 245 vom 20.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 257 del 12.07.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 259 vom 12.07.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 260 del 12.07.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 268 del 18.07.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 301 vom 03.08.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 303 del 16.08.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 312 del 05.09.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 329 del 20.09.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 332 del 23.09.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 334 vom 27.09.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 335 del 28.09.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 343 del 12.10.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 366 del 03.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 368 del 04.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 375 del 08.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 376 del 10.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 381 del 11.11.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 402 vom 22.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 404 del 23.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 409 del 29.11.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 412 del 30.11.2005
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ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 421 del 10.12.2005
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ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 440 vom 21.12.2005
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ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 444 vom 21.12.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 446 del 21.12.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 450 del 22.12.2005
ActionAction Verwaltungsgericht Bozen - Urteil Nr. 451 vom 22.12.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 462 del 27.12.2005
ActionAction Verfassungsgerichtshof - Urteil Nr. 237 vom 14.06.2005
ActionAction T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 99 del 15.03.2005
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ActionAction22/02/1983 - Corte costituzionale - Sentenza N. 31 del 22.02.1983
ActionAction10/03/1983 - Corte costituzionale - Sentenza N. 47 del 10.03.1983
ActionAction28/04/1983 - Corte costituzionale - Sentenza N. 111 del 28.04.1983
ActionAction18/10/1983 - Corte costituzionale - Sentenza N. 312 del 18.10.1983
ActionAction15/12/1983 - Corte costituzionale - Sentenza N. 340 del 15.12.1983
ActionAction29/12/1983 - Corte costituzionale - Sentenza N. 363 del 29.12.1983
ActionAction17/03/1983 - Decreto del Presidente della Giunta provinciale 17 marzo 1983, n. 1
ActionAction30/08/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 30 agosto 1983, n. 10
ActionAction16/02/1983 - decreto del Presidente della giunta provinciale 16 febbraio 1983, n. 101/S/IP/5
ActionAction31/08/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 31 agosto 1983, n. 11
ActionAction05/09/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 5 settembre 1983, n. 12
ActionAction07/09/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 7 settembre 1983, n. 13
ActionAction13/09/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 13 settembre 1983, n. 14
ActionAction16/09/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 16 settembre 1983, n. 15
ActionAction05/01/1983 - Legge provinciale 5 gennaio 1983, n. 1
ActionAction21/03/1983 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 marzo 1983
ActionAction08/04/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 8 aprile 1983, n. 3
ActionAction13/04/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 13 aprile 1983, n. 4
ActionAction19/04/1983 - LEGGE PROVINCIALE 19 aprile 1983, n. 11
ActionAction16/05/1983 - Legge provinciale 16 maggio 1983, n. 12
ActionAction20/05/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 20 maggio 1983, n. 6
ActionAction03/06/1983 - Legge provinciale 3 giugno 1983, n. 14
ActionAction09/06/1983 - Legge provinciale 9 giugno 1983, n. 15
ActionAction14/06/1983 - LEGGE PROVINCIALE 14 giugno 1983, n. 16
ActionAction11/07/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 11 luglio 1983, n. 8
ActionAction12/07/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 12 luglio 1983, n. 9
ActionAction19/09/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 19 settembre 1983, n. 16
ActionAction19/09/1983 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 19 settembre 1983, n. 17
ActionAction19/09/1983 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 19 settembre 1983, n. 18
ActionAction17/10/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 17 ottobre 1983, n. 20
ActionAction17/10/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 17 ottobre 1983, n. 21
ActionAction18/10/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 18 ottobre 1983, n. 23
ActionAction16/11/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 16 novembre 1983, n. 24
ActionAction21/11/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 21 novembre 1983, n. 25
ActionAction01/12/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 1° dicembre 1983, n. 28
ActionAction01/12/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 1 dicembre 1983, n. 29
ActionAction02/12/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 2 dicembre 1983, n. 30
ActionAction19/12/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 19 dicembre 1983, n. 31
ActionAction23/12/1983 - Decreto del Presidente della giunta provinciale 23 dicembre 1983, n. 32
ActionAction29/03/1983 - Legge provinciale 29 marzo 1983, n. 10
ActionAction01/06/1983 - Legge provinciale 1° giugno 1983, n. 13 
ActionAction10/02/1983 - Decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 1983, n. 89
ActionAction05/01/1983 - LEGGE PROVINCIALE 5 gennaio 1983, n. 2
ActionAction21/01/1983 - Legge provinciale 21 gennaio 1983, n. 4
ActionAction21/01/1983 - Legge provinciale 21 gennaio 1983, n. 5
ActionAction01/03/1983 - Legge provinciale 1° marzo 1983, n. 6
ActionAction11/03/1983 - LEGGE PROVINCIALE 11 marzo 1983, n. 7
ActionAction11/03/1983 - Legge provinciale 11 marzo 1983, n. 8
ActionAction25/03/1983 - LEGGE PROVINCIALE 25 marzo 1983, n. 9
ActionAction14/06/1983 - Legge provinciale 14 giugno 1983, n. 17
ActionAction28/06/1983 - LEGGE PROVINCIALE 28 giugno 1983, n. 19
ActionAction30/06/1983 - Legge provinciale 30 giugno 1983, n. 21
ActionAction21/07/1983 - Legge provinciale 21 luglio 1983, n. 23
ActionAction21/07/1983 - Legge provinciale 21 luglio 1983, n. 24
ActionAction26/07/1983 - Legge provinciale 26 luglio 1983, n. 25
ActionAction03/08/1983 - Legge provinciale 3 agosto 1983, n. 26
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ActionAction03/08/1983 - Legge provinciale 3 agosto 1983, n. 28
ActionAction05/08/1983 - Legge provinciale 5 agosto 1983, n. 29
ActionAction18/08/1983 - LEGGE PROVINCIALE 18 agosto 1983, n. 30
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ActionAction25/08/1983 - Legge provinciale 25 agosto 1983, n. 35
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ActionAction08/11/1983 - Legge provinciale 8 novembre 1983, n. 42
ActionAction14/11/1983 - Legge provinciale 14 novembre 1983, n. 43
ActionAction14/11/1983 - Legge provinciale 14 novembre 1983, n. 44
ActionAction21/11/1983 - LEGGE PROVINCIALE 21 novembre 1983, n. 45
ActionAction21/11/1983 - Legge provinciale 21 novembre 1983, n. 46
ActionAction06/12/1983 - Legge provinciale 6 dicembre 1983, n. 48
ActionAction12/12/1983 - LEGGE PROVINCIALE 12 dicembre 1983, n. 50
ActionAction16/12/1983 - Legge provinciale 16 dicembre 1983, n. 51
ActionAction18/08/1983 - LEGGE PROVINCIALE 18 agosto 1983, n. 33 —
ActionAction21/06/1983 - Legge provinciale 21 giugno 1983, n. 18
ActionAction07/12/1983 - LEGGE PROVINCIALE 7 dicembre 1983, n. 49 —
ActionAction07/11/1983 - Legge provinciale 7 novembre 1983, n. 41 
ActionAction22/11/1983 - Legge provinciale 22 novembre 1983, n. 47
ActionAction30/06/1983 - Legge provinciale 30 giugno 1983, n. 20
ActionAction30/06/1983 - LEGGE PROVINCIALE 30 giugno 1983, n. 20 —
ActionAction12/01/1983 - Legge provinciale 12 gennaio 1983, n. 3
ActionAction08/07/1983 - LEGGE PROVINCIALE 8 luglio 1983, n. 22 —
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