1. Per l’uso del bene valgono i seguenti criteri di preferenza:
a) uso che consenta, oltre all‘utilizzo particolare da parte del concessionario, anche possibilità di fruizioni residue del bene da parte di altri soggetti;
b) uso senza necessità di interventi rispetto a quello che richieda modificazioni dello stato dei luoghi, realizzazione di impianti, installazioni di ogni tipo, asfaltatura e simili; in caso di pluralità di domande che prevedano tutte degli interventi sul bene, è preferita la domanda che comporta il minore impatto sull’area e gli interventi più limitati e che consenta il ripristino dei luoghi più rapido, semplice e completo;
c) utilizzo del bene da parte di enti nell’interesse della collettività;
d) utilizzo da parte di associazioni o di altri gruppi stabilmente organizzati rispetto all’utilizzo da parte di singole persone private;
e) utilizzo per fini scientifici, didattici, culturali, educativi o ricreativi rispetto all’utilizzo a fini economici (commerciali, produttivi, ecc.); in caso di pluralità di domande di utilizzo a fini economici è preferita la domanda che non richieda interventi sul bene o modifiche dei luoghi;
f) uso come prato, alpeggio o pascolo rispetto ad altri usi agricoli che prevedano piantagioni di alberi o l’installazione di impianti (es. serre).
2. A parità di destinazione d’uso prevista del bene è preferito l’uso del bene da parte dei confinanti.
3. A parità di requisiti viene preferita la domanda di chi non sia titolare di altre concessioni di occupazione.