Delibera 3 settembre 2019, n. 751
Standard minimi per i locali per la sistemazione temporanea di lavoratrici e lavoratori agricoli stagionali

1. Le presenti direttive, in esecuzione dell’articolo 37, comma 10, della legge provinciale 10 luglio 2018, n. 9, recante “Territorio e paesaggio”, di seguito denominata legge, stabiliscono gli standard minimi per la realizzazione di locali per la sistemazione temporanea di lavoratrici e lavoratori agricoli stagionali, realizzabili, nella misura strettamente necessaria, nei fabbricati rurali esistenti presso la sede del maso.

2. Le presenti direttive stabiliscono altresì la durata massima per l’utilizzo dei locali e ne disciplinano le caratteristiche tecniche e igieniche.

1. L’imprenditore agricolo/L’imprenditrice agricola può mettere a disposizione i locali esclusivamente per la sistemazione temporanea di lavoratrici e lavoratori agricoli stagionali impiegati presso la propria azienda agricola.

2. La sistemazione temporanea non deve superare la durata complessiva di 120 giorni nel corso dell’anno solare. Il superamento della durata massima e la sistemazione di persone non ammesse costituiscono cambiamenti illegittimi della destinazione d’uso e sono perseguiti dal sindaco/dalla sindaca competente ai sensi della legge.

1. Il numero e la dimensione dei locali per la sistemazione temporanea non devono superare la misura strettamente necessaria per la razionale conduzione dell’azienda agricola. I locali devono rispondere in ogni caso ai requisiti minimi fissati dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modifiche; in particolare:

a) i locali devono essere adeguatamente isolati dal terreno, dall’umidità e dagli agenti atmosferici;

b) l’altezza interna dei locali deve rispettare le norme provinciali a tal riguardo vigenti;

c) i locali devono essere riscaldabili e dotati di adeguata illuminazione e aerazione naturale. I pavimenti devono essere realizzati in maniera tale da risultare facilmente lavabili;

d) dev’essere reso possibile l’utilizzo separato per uomini e donne dei locali adibiti a dormitorio o a servizio igienico-sanitario, salvo che essi non siano destinati esclusivamente ai membri di una stessa famiglia;

e) i locali devono essere arredati in maniera adeguata in funzione del loro utilizzo;

f) gli impianti elettrici e gli impianti termici per il riscaldamento, la cottura dei cibi e la produzione di acqua calda devono essere realizzati a regola d’arte, attestata dal rilascio dell’apposita certificazione;

g) devono essere messi a disposizione locali adeguati per uso di cucina e refettorio;

h) i locali devono disporre dell'arredamento necessario a garantire le condizioni di igiene. Essi devono essere dotati di luce artificiale e di servizi igienici in quantità sufficiente e disporre di un allacciamento all’acqua potabile e ad uso igienico-sanitario. Per ogni otto lavoratori/lavoratrici devono essere disponibili almeno una vasca da bagno o una doccia, due lavabi e un WC;

i) per i dormitori devono essere previste, per ogni lavoratore/lavoratrice, una superficie di almeno 3,50 m², esclusa la superficie per oggetti d’arredamento;

j) la stalla non deve comunicare direttamente con i locali per la sistemazione temporanea delle lavoratrici e dei lavoratori.

2. Restano ferme le disposizioni in materia di tutela dei monumenti, del paesaggio e degli insiemi.

1. Le presenti direttive si applicano a partire dal 1° gennaio 2020.