1. Gli scambiatori devono essere di materiale idoneo e la pressione nominale minima deve essere pari a PN 10. Per le sonde geotermiche la pressione nominale minima deve essere pari a PN 16.
2. Il circuito della sonda deve essere senza suture tra testa e base. I collegamenti alla base devono essere completati esclusivamente dal produttore.
3. Durante il riempimento del foro di perforazione va garantita la massima impermeabilizzazione possibile. Dev’essere utilizzata una sospensione di acqua e bentonite oppure un’altra idonea sospensione impermeabilizzante, che va iniettata a pressione, mediante pompa a pistone o altra stazione di pompaggio, a partire dal fondo del foro sino al piano campagna. Il rapporto di miscelazione deve garantire, dopo l’indurimento, un inserimento della sonda geotermica stagno e duraturo nonché chimicamente e fisicamente stabile.
4. La prova di tenuta deve essere effettuata in conformità alla normativa vigente. Di ogni prova di tenuta va compilato un protocollo. Su richiesta dell’Agenzia provinciale per l’ambiente il committente mette a disposizione il protocollo dei risultati. Nel caso in cui un test di tenuta dia esito negativo, il circuito difettoso va ricolmato definitivamente con idonea sospensione ai sensi del comma 3 o, se possibile, sostituito.
5. In caso di perdite successive, il fluido termovettore va smaltito secondo la normativa vigente e sostituito da una idonea sospensione ai sensi del comma 3, se non è possibile la sostituzione del circuito.
6. In caso di registri geotermici, il circuito deve essere posato in materiale idoneo, non inquinante la falda acquifera (p.es. letto di sabbia). Le congiunzioni devono essere realizzate mediante appositi giunti termosaldati oppure tramite collegamento a pressatura (con raccordi a pressione).