1. La concessione dei vantaggi economici, che ha per finalità lo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio, avviene, sulla base delle risorse disponibili sui capitoli di spesa dell’ufficio competente, tenuto conto dei seguenti criteri generali:
a) qualità dell’organizzazione:
1) tasso di gioventù, ossia numero di giovani soci e di giovani eletti nel direttivo;
2) partecipazione dei giovani alla programmazione e alla realizzazione delle attività;
3) competenze del personale impiegato (curriculum ed esperienza);
4) sono valutate con riserva le domande di contributo presentate da organizzazioni il cui direttivo sia nato per scissione da altre organizzazioni;
b) qualità della gestione:
1) gestione delle spese sostenibile, ossia coerente con i principi di efficienza, efficacia ed economicità (equilibrato rapporto tra mezzi e obiettivi e rispetto dei principi di trasparenza e di concorrenza nell’affidamento degli incarichi) e rispondente a criteri di fattibilità economico-finanziaria (rapporto entrate/uscite);
2) capacità di autofinanziamento (percentuale);
3) presenza e affidabilità dei meccanismi di controllo (bilancio; verifica delle performance e dell’andamento del progetto; valutazione ex-post);
4) particolare rilevanza è attribuita ai beneficiari dotati di governance idonea a valorizzare giovani professionalità e in grado di riferire annualmente sulla propria attività all’opinione pubblica con documenti di bilancio sociale o similari;
c) capacità di fare rete:
1) numero e qualità delle collaborazioni attive;
2) ambito territoriale di collaborazione (quartiere, città, provincia, fuori dalla provincia);
3) attività proposte in cogestione da più organizzazioni, risultanti da un progetto culturale comune;
4) attività che non si sovrappongono alla programmazione di altre organizzazioni attive nello stesso ambito territoriale;
d) qualità del progetto:
1) coerenza e innovazione rispetto all’analisi del fabbisogno e strategia d’intervento a lungo termine;
2) ampiezza dei destinatari (target, numero) e ricerca di nuovi pubblici attraverso azioni mirate e/o strategie di medio-lungo periodo;
3) rilevanza territoriale;
4) adeguato livello di comunicazione;
5) attività proposte in ambiti per i quali sono state registrate particolari carenze o che tengono conto dei bisogni espressi dalla collettività o risultanti da specifiche indagini socio-demoscopiche;
6) attività che si svolgono in località periferiche della provincia, ove si registrino particolari esigenze della comunità italiana;
e) continuità del progetto:
1) prospettive di sviluppo nel tempo e sul territorio (replicabilità, estensione e qualità delle collaborazioni);
2) radicamento (fidelizzazione dei partner e del pubblico);
f) coerenza con le linee guida nazionali e europee in materia di politiche giovanili e con i principi e gli obiettivi generali contenuti nel piano annuale del Servizio giovani di lingua italiana approvato dalla Giunta provinciale.
2. I contributi per l’acquisto di arredi, attrezzature e mezzi di trasporto e per lavori di manutenzione alle strutture, ai beni mobili e ai mezzi di trasporto, sono concessi, oltre che sulla base dei criteri generali di cui al comma 1, in base alle seguenti priorità:
a) coerenza rispetto al progetto pedagogico e culturale del richiedente;
b) impossibilità di richiedere il prestito dei beni ad altre organizzazioni;
c) acquisto di materiale da parte di chi non ne è ancora dotato e non ha beneficiato, per lo stesso bene, di un vantaggio economico pubblico;
d) lavori di manutenzione obbligatoria collegati alla fruizione pubblica delle strutture, nel rispetto delle norme di sicurezza.
3. Per quanto riguarda la dotazione di apparecchiature audiovisive e informatiche, sarà data preferenza alle domande che prevedono l’acquisto di apparecchiature strettamente necessarie all’attività da svolgere o che prevedono la possibilità di noleggio gratuito offerta dal Centro Trevi della Provincia o da altri enti o associazioni.
4. La concessione di contributi per investimenti strutturali avviene, oltre che sulla base dei criteri generali di cui al comma 1, in base alle seguenti priorità:
a) necessità della struttura, ossia reale esigenza da parte della comunità giovanile e assenza o indisponibilità di altri spazi idonei;
b) coerenza con un piano d’uso che ne dimostri l’importanza e il valore aggiunto rispetto a quanto già offerto nel territorio di riferimento;
c) ultimazione di interventi già avviati o urgenti;
d) lavori di risanamento e ristrutturazione;
e) nuovi interventi in territori carenti di analoghe strutture e in presenza di evidenti esigenze del gruppo linguistico italiano;
f) sostenibilità finanziaria della gestione della struttura.
5. Al fine di ottimizzare l’impatto sociale dei finanziamenti pubblici, particolare importanza è attribuita alle domande di poli culturali formati da un insieme di organizzazioni finanziate dalla Ripartizione Cultura italiana che operino in forma associata. I poli culturali devono essere dotati di un regolamento con l’organigramma della struttura e relativo mansionario.
6. Il piano annuale per il servizio giovani di lingua italiana può stabilire ulteriori criteri e priorità per la concessione dei vantaggi economici.