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Delibera 27 aprile 2009, n. 1181
Indicazioni provinciali per le scuole dell'infanzia delle località ladine

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3.2 Osservazione e documentazione dei processi di sviluppo e apprendimento

Lo sviluppo e la formazione dei bambini sono in larga misura un fatto individuale: i bambini sviluppano interessi e bisogni specifici, intraprendono percorsi personali di pensiero, comprensione e apprendimento e sviluppano specifiche forme di interpretazione ed espressione. L’agire pedagogico nella scuola dell’infanzia poggia dunque essenzialmente sull’osservazione scrupolosa del singolo bambino e sulla documentazione dei suoi processi di sviluppo, apprendimento e formazione. È fondamentale, a tale riguardo, una dedizione attenta e rispettosa.

Gli obiettivi dell’osservazione e della documentazione sono:

  1. comprendere meglio la prospettiva del bambino, il suo esserci, vivere e comportarsi;
  2. farsi un’idea dell’andamento e dell’esito dei processi di sviluppo e formazione;
  3. adattare le offerte pedagogiche al singolo bambino, alle sue premesse e alle sue attitudini specifiche;
  4. riflettere in modo sistematico sugli effetti delle offerte pedagogiche;
  5. entrare in dialogo con i bambini in merito ai loro processi di sviluppo e apprendimento e sostenerli nel percorso verso un apprendimento autonomo e autoregolato;
  6. scambiare con colleghe e colleghi le proprie osservazioni sullo sviluppo e l’apprendimento dei bambini, riflettere su di esse e cooperare nell’accompagnamento del bambino;
  7. entrare in dialogo con i genitori sulla base della documentazione dei processi di sviluppo e apprendimento e impostare un rapporto di collaborazione orientato alla formazione;
  8. rappresentare e rendere visibili la qualità e la professionalità del lavoro pedagogico;
  9. collaborare con i servizi specialistici, le istituzioni infantili e le scuole.

3.2.1 Principi dell’osservazione e della documentazione

Le insegnanti afferrano e comprendono il modo in cui il singolo bambino si sviluppa nella scuola dell’infanzia, come si svolge il suo processo di apprendimento, come egli utilizza le offerte pedagogiche. L’osservazione e la documentazione sono mirate e si effettuano con regolarità. I loro contenuti sono strettamente riferiti alla filosofia della scuola dell’infanzia e agli obiettivi, alle competenze e agli ambiti formativi previsti dalle linee guida, e si orientano primariamente ai bisogni, ai punti di forza e agli interessi dei bambini.

L’osservazione e la documentazione si basano fondamentalmente sulla partecipazione e comprendono le prospettive di bambini e genitori. I bambini e i genitori sono parte attiva nel processo di osservazione e documentazione e nelle fasi di azione e progettazione che esso comporta.

L’osservazione regolare di ogni bambino si differenzia dal procedimento e dal metodo impiegati per l’osservazione con scopi specifici, come ad esempio il riconoscimento di particolarità dello sviluppo.

3.2.2 Metodi di osservazione e documentazione

A fronte della multidimensionalità dei processi di sviluppo e apprendimento infantili, della molteplicità degli approcci e dei concetti pedagogici e della varietà degli obiettivi e dei livelli di utilizzo delle osservazioni, è necessario seguire diversi metodi di osservazione e documentazione. In linea di principio vengono presi in considerazione tre livelli:

  1. osservazioni libere: descrizioni comportamentali legate alla situazione, resoconti narrativi, storie di apprendimento
  2. prodotti o risultati delle attività dei bambini: disegni, schizzi, tentativi di scrittura, foto di manufatti, trascrizioni di dialoghi, commenti o racconti dei bambini
  3. forme strutturate di osservazione: moduli con griglie standard domanda-risposta.

Ognuno di questi tre livelli metodologici ha vantaggi e svantaggi specifici. Solo considerandoli nel loro insieme è possibile farsi un’idea completa, solida e significativa dello sviluppo e dell’apprendimento di un bambino.

Nella scelta dei procedimenti concreti di osservazione si bada a far sì che i metodi effettivamente impiegati soddisfino criteri di qualità e tengano conto degli esiti più recenti della ricerca pedagogica.

3.2.3 Forme di documentazione

La documentazione dei processi di sviluppo e di formazione può servirsi di diverse forme: diario, diario di apprendimento, Ich-Buch, cartella, portfolio. La forma di documentazione scelta è un documento personale del bambino e lo accompagna per tutto il periodo della scuola dell’infanzia.

Il lavoro con strumenti di documentazione adeguati è in stretto rapporto con il piano formativo individualizzato del bambino ed è svolto dal team delle insegnanti in collaborazione con la famiglia e il bambino. Il piano formativo individuale viene elaborato sulla base delle linee guida, della filosofia di ciascuna scuola dell’infanzia e della singola situazione di partenza di ogni bambino.

L’obiettivo della pratica documentativa è quello di sostenere il bambino nel suo sviluppo, nel suo apprendimento e nella sua autonomia. Con l’ausilio della documentazione i bambini possono riflettere sui propri progressi e sulle proprie esperienze di apprendimento, documentarsi, porsi degli obiettivi e progettare l’apprendimento futuro.

3.2.4 Riflessione e valutazione

Lo sviluppo della qualità pedagogica è un compito permamente. Per questo la qualità pedagogica e la qualità formativa della scuola dell’infanzia sono soggette a una valutazione sistematica. L’obiettivo primario della valutazione è l’evoluzione dell’agire pedagogico verso un controllo dello sviluppo della qualità.

Le misure di valutazione prendono in esame innanzitutto l’offerta pedadogica della scuola dell’infanzia e le sue ricadute sui bambini. Contestualmente all’implementazione delle linee guida viene presa in considerazione anche l’efficienza del sistema-scuola dell’infanzia nel suo complesso.

A seconda delle richieste formulate e degli obiettivi posti sono impiegati differenti metodi di valutazione. La varietà dei metodi è una prorità. L’autovalutazione e la valutazione esterna rispondono in maniera adeguata al processo pedagogico. Gli strumenti di valutazione impiegati soddisfano gli standard specialistici del settore e prendono in considerazione le indicazioni provinciali, il progetto educativo-formativo della direzione della scuola dell’infanzia (nella misura in cui esso si armonizza con le indicazioni provinciali) e il programma formativo di ciascuna scuola. Nell’attuazione delle misure di valutazione esterna sono di fondamentale importanza le competenze dei valutatori e delle valutatrici.

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ActionAction Delibera 27 aprile 2009, n. 1181
ActionActionAllegato
ActionAction1. RIFERIMENTI TEORICI
ActionAction2. VISIONI/ASPETTATIVE FORMATIVE, OBIETTIVI FORMATIVI, COMPETENZE E AMBITI FORMATIVI
ActionAction3. TUTELA DELLA QUALITÀ FORMATIVA
ActionAction3.1 Organizzazione dei processi formativi
ActionAction3.2 Osservazione e documentazione dei processi di sviluppo e apprendimento
ActionAction3.3 Organizzazione dello spazio formativo e della scuola dell’infanzia come luogo di apprendimento
ActionAction3.4 Partecipazione e cooperazione
ActionAction3.5 Coerenza dello sviluppo formativo: la gestione dei momenti di passaggio
ActionAction Delibera N. 1196 del 27.04.2009
ActionAction Delibera 4 maggio 2009, n. 1257
ActionAction Delibera 4 maggio 2009, n. 1264
ActionAction Delibera N. 1273 del 04.05.2009
ActionAction Delibera N. 1274 del 04.05.2009
ActionAction Delibera N. 1438 del 25.05.2009
ActionAction Delibera N. 1440 del 25.05.2009
ActionAction Delibera N. 1508 del 08.06.2009
ActionAction Delibera N. 1510 del 08.06.2009
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ActionAction Delibera 8 giugno 2009, n. 1572
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