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In vigore al: 04/10/2016

a) Decreto del Presidente della Provincia 8 aprile 2009 , n. 191)
Regolamento per la progettazione di residenze per studenti universitari

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Pubblicato nel B.U. 19 maggio 2009, n. 21.

ALLEGATO A

1. PREMESSE

Le presenti linee guida hanno per oggetto la progettazione di edifici adibiti a residenze per studenti universitari, di seguito definite residenze universitarie.

Tali residenze devono garantire a studentesse e studenti condizioni ottimali di permanenza nella città sede di università, tali da agevolarne la frequenza agli studi.

1.2 Obiettivi

Le presenti linee guida definiscono i criteri qualitativi di funzionalità urbanistica ed edilizia e gli indici di dimensionamento delle residenze universitarie. Il rispetto delle linee guida consentirà di ottenere, per le nuove costruzioni, condizioni ottimali per la residenza, per gli spazi collettivi e per gli spazi destinati allo studio. Il rispetto delle linee guida consentirà inoltre un effettivo e durevole investimento delle risorse economiche.

2. REQUISITI DELL´EDIFICIO

2.1 Particolarità

In relazione ai requisiti dell’edificio, ci sono alcune peculiarità che distinguono una residenza universitaria da altre tipologie abitative di tipo alberghiero.

Nelle residenze universitarie vi è la necessità di garantire la compresenza della funzione abitativa, degli spazi di uso collettivo e degli spazi per lo studio, in modo tale che siano garantite sia le esigenze di riservatezza che di socializzazione.

All´interno della struttura gli studenti e le studentesse dispongono del proprio spazio privato per poter riposare e studiare autonomamente, ma fruiscono anche di locali comuni dove poter condividere sia lo studio che i momenti ricreativi e di comunicazione sociale.

Il dimensionamento dei locali ed il programma planivolumetrico dell´edificio rispecchiano queste differenti esigenze.

Particolare attenzione deve essere prestata alle qualità acustiche del fabbricato, garantendo sia l´isolamento acustico dall’esterno che quello tra i singoli alloggi ed i locali comuni, con riferimento al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 1997 n. 417 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”.

2.2 Sito

In linea generale per soddisfare le esigenze riportate nell’allegato B, devono essere utilizzati, per quanto possibile, edifici esistenti.

Questo principio è finalizzato al miglior utilizzo delle aree edificabili disponibili, alla conservazione del patrimonio edilizio esistente ed al risparmio delle risorse.

I presupposti per l’utilizzo di edifici esistenti sono i seguenti:

  1. l’edificio deve soddisfare i requisiti minimi previsti per una moderna residenza universitaria.
  2. in caso di ristrutturazione, si deve dimostrare un rapporto favorevole tra costi e benefici.

Le nuove costruzioni dovranno essere realizzate in luoghi climaticamente favorevoli, non soggetti ad influenze negative per fumi, polveri, odori e rumori

La residenza universitaria deve essere raggiungibile con mezzi pubblici.

2.3 Qualità edilizia

La qualità è l’insieme delle caratteristiche dell´edificio e si riferisce in particolare a:

  1. qualità urbanistica ed architettonica
  2. funzionalità ottimale
  3. acustica appropriata degli ambienti
  4. arredamento ed impiantistica adeguati
  5. economicità della gestione e della manutenzione.

Anche il carattere innovativo, la flessibilità e la creatività delle soluzioni progettuali contribuiscono alla qualità complessiva della costruzione.

3. PROGRAMMA PLANIVOLUMETRICO

3.1 Modalità di calcolo

Il programma planivolumetrico si determina sulla base della tabella di cui all’allegato B, in base al numero dei posti alloggio previsti.

3.2 Dimensione della residenza universitaria

La residenza universitaria deve prevedere un numero minimo di 40 posti letto.

Dal punto di vista funzionale va adottata la soluzione della stanza a letto singolo a vantaggio di una maggiore riservatezza.

3.3 Posto alloggio

La superficie utile principale (SUP), comprensiva della quota parte destinata ai servizi igienici ed alla preparazione pasti, deve essere compresa tra i 16 e i 18 m² per unità

3.4 Superficie utile secondaria (SUS)

La superficie utile secondaria totale (spazi culturali, didattici, ricreativi, gestionali, amministrativi, di supporto) deve essere compresa tra un minimo di 3,5 m² ad un massimo di 5 m² per posto letto.

3.4.1 Sala studio

Locale per lo svolgimento dell’attività secondo le necessità previste dalla tipologia di studi, dotato di attrezzature adeguate.

Tutte le postazioni di studio devono essere attrezzate con un allacciamento per computer e connessione alla rete internet.

3.4.2 Aula riunioni

Locale per le riunioni tra studenti a scopo di studio e culturale e per corsi o seminari a carattere didattico.

L’arredo deve essere flessibile in modo tale da consentire diversi tipi di utilizzo.

3.4.3 Biblioteca

La biblioteca comprende sia lo spazio di deposito librario che le postazioni di consultazione e studio. Nella biblioteca devono essere previste postazioni dotate di connessione con la rete internet per la consultazione informatica dei cataloghi.

3.4.4 Sala multimedia

Locale utilizzabile come sala video, sala musica e spazio internet.

Nel locale è possibile assistere ai programmi televisivi o alla proiezione di video e ascoltare musica insieme.

Sono previste postazioni attrezzate con personal computer e dotate di connessione alla rete internet.

3.4.5 Lavanderia/stireria

Il locale contiene macchine per il lavaggio, l’asciugatura e la stiratura degli indumenti personali degli studenti e delle studentesse residenti.

La dotazione minima è di una postazione comprendente lo spazio per il lavaggio, l’asciugatura e la stiratura ogni 20 studenti.

3.4.6 Uffici

Va previsto un ufficio per l’amministrazione o il custode ed un archivio.

L’ufficio deve essere dotato di computer con connessione alla rete internet.

3.4.7 Deposito

Il locale è destinato al deposito di bagagli o effetti personali di studenti e studentesse durante i prolungati periodi di assenza.

3.4.8 Deposito biancheria

In base alle esigenze del gestore può essere previsto un deposito biancheria per consentire la custodia e il cambio della biancheria.

3.4.9 Magazzino

Locale per il deposito di materiale e attrezzature necessari alla manutenzione della residenza universitaria.

3.4.10 Locale pulizie

Locale dotato di vuotatoio con attacchi per l’acqua calda e fredda, armadio per il deposito dei detersivi ed attrezzature per le pulizie. Possibilmente va previsto un locale pulizie per piano.

3.4.11 Parcheggio biciclette

Va previsto un posto bicicletta per posto alloggio.

Il 50% dei posti bicicletta deve essere chiuso e protetto.

Anche i posti bicicletta realizzati all’esterno devono essere al coperto.

3.4.12 Superficie tecnica (ST)

I locali tecnici sono dimensionati in base alle specifiche esigenze e alle relative norme tecniche vigenti.

3.4.13 Raccolta separata dei rifiuti

Vanno previsti locali o spazi per la raccolta separata dei rifiuti.

3.5 Superficie dei percorsi (SP)

La superficie dei percorsi (corridoi, atri, scale, ascensori, ecc..) non deve superare il 27% della superficie utile (SU) (art. 3, punti 3.3 e 3.4).

3.6 Alloggio di servizio e spazi per il personale

Nelle residenze a partire da 60 posti alloggio può essere realizzato un alloggio di servizio.

L’alloggio di servizio deve essere conforme alla normativa prevista in materia di edilizia abitativa agevolata. Qualora venga progettato all’interno della residenza universitaria, l’alloggio deve essere dotato di un ingresso indipendente.

Se sono disponibili soluzioni alternative a distanza accettabile, l’alloggio del personale di servizio non va realizzato all’interno della residenza universitaria.

Per il personale di servizio sono da prevedere circa 20 m² complessivi

3.7 Parcheggi per autovetture

Va previsto un posto macchina ogni cinque posti alloggio.

Se sono disponibili parcheggi pubblici ad una distanza accettabile, anche in garage interrati o in autosilo, il parcheggio non va realizzato.

3.8 Osservazioni sulla Tabella

L’altezza interna di piano deve rispettare il valore previsto dai rispettivi regolamenti comunali.

Per l´adattamento a situazioni specifiche è consentita una variazione delle superfici del 10% in più o in meno. Gli scostamenti devono in ogni caso essere giustificati.

Sono da prevedere anche per le residenze universitarie spazi esterni fruibili (cortili, terrazzi, giardini, ecc.).

4. ATTREZZATURE E ARREDI

4.1 Funzionalità

Le attrezzature e gli arredi devono rispondere alle vigenti norme sulla sicurezza.

Sono da preferire arredi semplici, funzionali e soprattutto resistenti.

4.2 Costi

La scelta dei materiali e degli arredamenti deve essere orientata ad un contenimento dei costi complessivi di acquisto e di gestione

Spetta al gestore decidere in merito alle dotazioni di biancheria e posateria, alla gestione del servizio lavanderia e di pulizia dei locali, anche proponendo agli utenti soluzioni diversificate.

5. CONCLUSIONI

5.1 Standard qualitativi

Lo standard qualitativo definito dai citati valori indicativi costituisce la base per una qualità edilizia omogenea su tutto il territorio provinciale.

5.2 Economicità e risparmio energetico

Questo standard qualitativo va realizzato con la minor spesa possibile in base a criteri di economicità e sostenibilità.

Deve essere perseguito un rapporto ottimale tra qualità e costi.

I costi di costruzione di una residenza universitaria, senza gli arredi, non possono superare del 10% i costi di costruzione standard dell’edilizia abitativa agevolata

Le nuove costruzioni dovranno garantire un fabbisogno energetico annuo pari o inferiore alla categoria B del certificato “Casa Clima”.

5.3 Direttive sulla costruzione di residenze universitarie

In riferimento alle caratteristiche tecniche generali, per quanto non disciplinato dal presente Regolamento, si rimanda alle disposizioni in materia di edilizia alberghiera vigenti in provincia di Bolzano.

5.4 Disposizioni in materia di igiene e sanità pubblica

A parziale deroga dei regolamenti comunali d’igiene, dei regolamenti edilizi e di ogni altra norma vigente in materia di igiene edilizia, è consentita la realizzazione di angoli cottura atti alla preparazione dei pasti, anche in assenza di aerazione naturale.

In questo caso dovrà essere installata una cappa aspirante di potenza adeguata, collegata direttamente all’esterno sopra la copertura dell’edificio.

5.5 Prevenzione incendi e barriere architettoniche

Per quanto riguarda la prevenzione degli incendi si applicano le norme in vigore.

Le prescrizioni contenute nella legge provinciale 21 maggio 2002, n. 7 – “Disposizioni per favorire il superamento o l'eliminazione delle barriere architettoniche”, e successive modifiche, sono applicate sia agli ambienti interni che a quelli esterni.

5.6 Alloggi per disabili

Si deve prevedere la realizzazione di alloggi di dimensioni e caratteristiche adatte all’uso da parte di utenti disabili nel rapporto di uno ogni quaranta posti letto o frazioni di quaranta.

5.7 Deroghe

L’Assessore provinciale ai lavori pubblici in casi particolari può, sentito il parere positivo previsto dalla legge provinciale 21 ottobre 1992, n. 38, approvare deroghe al presente regolamento.