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In vigore al: 21/11/2014

a) DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 8 maggio 2001, n. 211)
Regolamento alla legge provinciale 17 febbraio 2000, n. 5, concernente "Disciplina delle teleferiche in servizio privato adibite al trasporto di persone e cose"

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Indice

1. Campo di applicazione

1.1 Ambito

1.2 Ascensori e gru a cavo

2. Obiettivi di sicurezza

2.1 Generalità

2.1.1 Stati di servizio

2.1.2 Documentazione *)

2.1.3 Classificazione

2.2 Tracciato

2.2.1 Sagoma libera *)

2.2.2 Zone di sicurezza *)

2.2.3 Sostegni *)

2.3 Dimensionamento *)

2.4 Scelta, dimensionamento e tensionamento delle funi *)

2.5 Stazioni

2.5.1 Funzionalità delle stazioni *)

2.5.2 Ancoraggi *)

2.6 Equipaggiamenti di azionamento, regolazione e comando

2.6.1 Equipaggiamenti elettrotecnici *)

2.6.2 Equipaggiamenti meccanici *)

2.7 Servizio a comando automatico

2.8 Veicoli *)

2.9 Manutenzione *)

2.10 Esercizio

2.10.1 Regolamento di esercizio

2.10.2 Personale di servizio

3. Esemplificazioni

*) vedi punto 3) esemplificazioni

1. Campo di applicazione

  • 1.1  Ambito
    Queste norme valgono per funivie monofune o bifune realizzate come impianti aerei o funicolari con non più di due veicoli o gruppi di veicoli e con masse utili fino a 2000 kg.
  • 1.2  Ascensori e gru a cavo
    Gli ascensori e le gru a cavo non rientrano nel campo di applicazione delle presenti norme di sicurezza.

2. Obiettivi di sicurezza

  • 2.1  Generalità
  • 2.1.1  Stati di servizio
    L'impianto funiviario deve funzionare in modo sicuro in tutti gli stati di servizio e non deve costituire, anche fuori esercizio, alcun pericolo.
  • 2.1.2  Documentazione
    Il progetto per la costruzione di un impianto funiviario o per una modifica sostanziale dello stesso deve essere corredato di tutta la documentazione necessaria di cui all'articolo 4, onde consentire agli organi competenti di esprimere un parere tecnico sulla sicurezza dell'impianto.
  • 2.1.3  Classificazione
    La categoria A comprende impianti a fune che, in caso di malfunzionamento, possono mettere in pericolo persone e cose su strade di transito ed in edifici.
    La categoria B comprende impianti a fune che attraversano terreni accessibili e generalmente non transitabili nè a piedi nè con veicoli.
  • 2.2  Tracciato
  • 2.2.1  Sagoma libera *)
    La sagoma libera dei veicoli deve essere determinata in modo tale che in esercizio essi non possano impigliarsi o urtare altri elementi, ad eccezione delle guide.
  • 2.2.2  Zone di sicurezza *)
    L'esercizio della funivia non deve mettere in pericolo persone e cose.
  • 2.2.3  Sostegni *)
    In tutti gli stati di servizio deve essere garantito un sicuro appoggio ed una sicura guida delle funi.
    I lavori di manutenzione devono poter essere effettuati in sicurezza.
  • 2.3  Dimensionamento *)
    Il dimensionamento deve essere tale che, considerando il carico utile e gli effetti esterni, sia garantito un sicuro esercizio e la stabilità della funivia.
  • 2.4  Scelta, dimensionamento e tensionamento delle funi *)
    Le funi devono essere scelte, dimensionate e tese in modo da garantire i gradi di sicurezza minimi in presenza delle sollecitazioni e degli effetti ipotizzabili.
  • 2.5  Stazioni
  • 2.5.1  Funzionalità delle stazioni *)
    Le stazioni devono essere realizzate in modo tale da essere funzionali per il carico e lo scarico delle cose da trasportare, in modo da garantire un sicuro esercizio dell'impianto funiviario.
  • 2.5.2  Ancoraggi *)
    Gli ancoraggi devono essere dimensionati in modo tale da resistere alle sollecitazioni ed agli effetti ipotizzabili.
  • 2.6  Equipaggiamenti di azionamento, regolazione e comando
  • 2.6.1  Equipaggiamenti elettrotecnici *)
    Gli equipaggiamenti elettrotecnici devono garantire un sicuro funzionamento e non devono costituire alcun pericolo per persone e cose.
  • 2.6.2  Equipaggiamenti meccanici *)
    Gli equipaggiamenti meccanici devono garantire un sicuro funzionamento e non devono provocare alcun pericolo per persone e cose.
  • 2.7  Servizio a comando automatico
    Per il servizio a comando automatico la funivia deve possedere i requisiti richiesti per la categoria A ed il circuito di comando e regolazione deve essere concepito in modo tale che in esercizio ed in caso di anomalie non possa crearsi uno stato di pericolo.
  • 2.8  Veicoli *)
    I veicoli devono essere costruiti in modo tale da poter essere guidati in sicurezza e da consentire di fissare il carico in modo che non si possa creare uno stato di pericolo.
  • 2.9  Manutenzione *)
    La sicurezza e lo stato di efficienza della funivia devono essere garantiti mediante una manutenzione mirata.
    I lavori di manutenzione devono potersi effettuare in modo semplice e sicuro.
  • 2.10  Esercizio
  • 2.10.1  Regolamento di esercizio
    Le condizioni per un esercizio sicuro devono essere fissate in un apposito regolamento di esercizio.
  • 2.10.2  Personale di servizio
    Il personale di servizio deve essere opportunamente addestrato e deve provvedere ad un esercizio sicuro dell'impianto.
  • *)  vedi "esemplificazioni" al punto 3

3. Esemplificazioni

Le esemplificazioni illustrano per mezzo di esempi come si possano conseguire gli obiettivi di sicurezza indicati nelle norme di sicurezza. Si possono adottare altre soluzioni a condizione che vengano raggiunti gli stessi obiettivi di sicurezza.

  •   Riguardo a 2.2.1  Sagoma libera
    Per la determinazione della sagoma libera deve essere assunta una oscillazione trasversale di 12° ed una oscillazione longitudinale di 18° del veicolo o del carico. Valori inferiori dell'oscillazione longitudinale sono ammessi se sono previsti degli ammortizzatori.
    Tra la sagoma libera del veicolo o del carico ed i vari elementi della funivia deve essere garantito un ulteriore franco verso il basso di almeno 0,20 m.
    Su funivie a due rami il franco tra le funi portanti e tra le traenti deve essere tale che tra i veicoli, inclinati trasversalmente verso l'interno di 12°, rimanga al loro incrocio un franco minimo di 0,50 m.
    Su funivie ad una corsia aventi un anello trattivo chiuso deve essere garantito un franco minimo laterale di 0,50 m tra il veicolo, inclinato trasversalmente di 12°, e la fune traente del ramo di fianco. Per campate lunghe e in zone esposte al vento i suddetti franchi devono essere aumentati in misura corrispondente.
  •   Riguardo a 2.2.2  Zone di sicurezza
    Il franco verticale tra la configurazione più bassa delle parti in movimento della funivia e il terreno nonché gli eventuali ostacoli non deve essere minore di 2,50 m, tenendo conto del manto prevedibile di neve e degli effetti dinamici.
    In caso di terreno percorribile con mezzi meccanici e in corrispondenza di attraversamenti stradali il franco verticale non deve essere inferiore a 5,00 m, in corrispondenza di sentieri e mulattiere il franco verticale deve essere almeno di 3,50 m. In tal caso deve essere installato su entrambi i lati un cartello di segnalazione recante la scritta "È vietato fermarsi sotto le funi".
    I franchi rispetto al terreno possono essere ridotti fino a 2,00 m se i relativi tratti sono recintati oppure non percorribili.
    Per quanto riguarda l'attraversamento o il parallelismo con elettrodotti valgono le disposizioni specifiche di sicurezza.
    Per l'attraversamento o il parallelismo di altri impianti a fune si devono considerare le loro sagome libere. Si deve tenere conto anche di un eventuale scatto verso l'alto delle funi.
    Il franco laterale valutato nella proiezione orizzontale rispetto a costruzioni non appartenenti all'impianto presenti lungo la linea non deve essere inferiore a 3,00 m, tenendo conto dell'oscillazione laterale massima dei veicoli e delle funi.
  •   Riguardo a 2.2.3  Sostegni
    La fune portante non deve staccarsi dalle scarpe di appoggio se il tiro della fune nelle campate adiacenti viene aumentato del 30%.
    Il raggio di curvatura delle scarpe di appoggio delle funi portanti deve corrispondere almeno a 150 volte il diametro della fune se esse si muovono sulla scarpa. Nel caso di funi ferme e non percorse da veicoli si applicano i valori previsti per i tamburi di ancoraggio.
    Le funi portanti devono appoggiarsi sulle scarpe entro il raggio minimo di curvatura anche con il 120% del carico utile. Le estremità delle scarpe devono essere arrotondate.
    La gola della scarpa deve essere adattata al diametro nominale della fune portante.
    Per la guida della fune traente o portante-traente sui sostegni devono essere previsti dei rulli in quantità da determinarsi in base al carico di appoggio e al tipo di guarnizione usato. L'angolo di deviazione per rullo dipende dal carico ammissibile del rullo o della guarnizione e dalla fune.
    Le funi portanti-traenti non devono staccarsi dalle rulliere di ritenuta anche con il 150% del carico utile.
    Le funi portanti-traenti non devono staccarsi dalle rulliere di appoggio anche se il tiro della fune nelle due campate adiacenti viene aumentato del 30%.
    Sulle rulliere per funi portanti-traenti e per rulli di funi traenti devono essere adottati degli accorgimenti atti ad impedire lo scarrucolamento della fune verso l'interno.
    Deve essere garantito il sicuro riappoggio della fune traente sui rulli, anche tenendo conto dell'oscillazione ammissibile dei veicoli.
    Per banchine di caricamento installate stabilmente devono essere adottati degli accorgimenti atti a impedire che persone possano precipitare o incastrarsi.
    I sostegni devono essere muniti di scale di accesso e pedana stabili. Deve essere impedito o vietato l'accesso alle scale ai non addetti.
  •   Riguardo a 2.3  Dimensionamento
    Il calcolo delle funi, dei carichi sui sostegni e delle frecce delle funi deve essere effettuato per le situazioni di carico ad impianto fermo e a regime.
    Per il calcolo dell'aderenza della fune sulla puleggia motrice deve essere considerato un valore pari a 1,5 volte la forza periferica in condizione di regime.
    Per il materiale delle guarnizioni deve essere dimostrato il coefficiente di attrito nelle condizioni più sfavorevoli. Tale dimostrazione può essere omessa se vengono assunti i coefficienti µ = 0,1 per l'acciaio e µ = 0,25 per i materiali sintetici.
    I valori di dimensionamento per vento con impianto fuori esercizio, temperatura, carichi di neve e formazione di ghiaccio devono essere scelti in base alle disposizioni vigenti. Per le pressioni del vento con impianto in esercizio si devono assumere i valori con i quali si effettua l'esercizio, considerando comunque come limite il valore minimo di 20 daN/m².
    Si devono considerare le forze di attrito delle funi portanti, agenti nella direzione più sfavorevole, e la forza d'urto massima delle morse su funivie monofune.
    Le fondazioni per le stazioni ed i sostegni devono essere realizzate di norma in cemento armato e senza tener conto del contributo alla stabilità del terreno circostante ed estese fino ad una profondità esente dal gelo. Il loro grado di stabilità rispetto al ribaltamento, allo scorrimento e al sollevamento non deve essere inferiore a 1,5.
  •   Riguardo a 2.4  Funi
    Il rapporto tra il carico di rottura minimo e il tiro massimo in esercizio in condizioni di regime non deve essere inferiore ai seguenti valori:
    tipo di fune       cat. A    cat. B
    fune portante        3,0      2,5
    fune traente        4,0      3,0
    fune traente per argano ad alaggio    5,0      4,0
    fune portante-traente      4,0      3,0
    fune tenditrice        4,0      3,0
    Per funi ad ancoraggio fisso si deve considerare l'aumento di tensione dovuto alla corsa dei veicoli ed alle variazioni di temperatura.
    Il rapporto tra il tiro minimo della fune portante e il carico massimo per rullo del carrello non deve essere inferiore a 30.
    Il rapporto tra il tiro minimo della fune portante-traente e il carico massimo per morsa non deve essere inferiore a 12.
    Gli ancoraggi di estremità ed i collegamenti delle funi devono essere realizzati in modo da non danneggiare le funi e da essere facilmente ispezionabili.
    L'impalmatura deve avere una lunghezza non inferiore a 1000 volte il diametro della fune.
  •   Riguardo a 2.5.1  Funzionalità delle stazioni
    Le apparecchiature meccaniche ed elettrotecniche delle stazioni si devono realizzare in modo tale da essere resistenti agli agenti atmosferici, oppure devono essere installate in modo da essere protette dalle intemperie. Queste apparecchiature devono essere accessibili ai fini della manutenzione e protette da manomissioni.
    Deve essere esposto il divieto di trasporto di persone e il carico ammissibile. Deve essere pure indicato il divieto di accesso alle stazioni da parte dei non addetti.
    Dalla cabina di comando deve essere visibile la zona di ingresso e uscita dei veicoli nonché un tratto il più ampio possibile della linea.
    Le parti in movimento della funivia dislocate entro la zona di manovra e di transito devono essere protette contro contatti accidentali.
    Nella zona di manovra e di transito deve essere garantito un franco minimo di 0,50 m tra le strutture fisse della stazione ed i veicoli.
    Nel caso di argano ad alaggio la cabina di comando deve essere ubicata possibilmente in modo che la fase di avvolgimento possa essere osservata dal macchinista.
  •   Riguardo a 2.5.2  Ancoraggi
    L'ancoraggio delle funi portanti sul tamburo deve essere realizzato con almeno tre avvolgimenti completi. Il capo libero deve essere tenuto in sicurezza.
    Il diametro dei tamburi di ancoraggio delle funi portanti e delle pulegge di rinvio delle funi traenti e tenditrici deve corrispondere ad almeno 40 volte il diametro della fune, ed in caso di funi portanti-traenti ad almeno 60 volte.
    Le pulegge motrici, di deviazione e rinvio devono essere provviste, se necessario, di dispositivi raschiaghiaccio.
  •   Riguardo a 2.6  Equipaggiamenti di azionamento, regolazione e comando
    I componenti elettrici, idraulici e pneumatici devono essere contrassegnati in modo durevole e in conformità agli schemi circuitali.
  •   Riguardo a 2.6.1  Equipaggiamenti elettro-tecnici
    Gli equipaggiamenti elettrotecnici devono essere collocati in appositi armadi chiusi.
    Gli schemi elettrici devono essere custoditi presso la stazione motrice.
    I circuiti di sicurezza, di regolazione e di segnalazione e comunicazione predisposti all'esterno della stazione motrice devono essere alimentati con bassissima tensione.
    Le stazioni e le parti elettrotecniche devono essere munite di dispositivi parafulmine.
    I dispositivi di sicurezza devono essere inseriti in circuiti di sicurezza funzionanti in base al principio della corrente di riposo.
    I dispositivi di comando che agiscono su circuiti di sicurezza devono essere, per quanto riguarda il loro azionamento e funzionamento, del tipo a comando obbligato oppure realizzati in modo ridondante.
    Gli equipaggiamenti elettrici devono essere provvisti di un interruttore principale.
  •   Riguardo a 2.6.2  Equipaggiamenti meccanici
    La funivia deve essere munita di almeno un freno. Per funivie di categoria A e nel caso che possano essere raggiunte velocità pericolose devono essere previsti due freni indipendenti fra loro.
    In presenza di due freni, uno di essi deve agire direttamente sulla puleggia motrice o sul tamburo dell'argano ad alaggio.
    Agli estremi del percorso devono essere previsti finecorsa delimitatori (p.e. ammortizzatore o respingente).
  •   Riguardo a 2.8  Veicoli
    Sul veicolo deve essere indicato in modo ben visibile e durevole nel tempo il carico ammissibile e il divieto di trasporto di persone.
    I carrelli devono essere realizzati in modo da garantire una guida sicura dei veicoli. I carrelli devono essere provvisti di dispositivi raschianeve qualora le condizioni atmosferiche lo richiedano.
    Il collegamento della fune traente al veicolo si deve realizzare in modo da non danneggiare la fune e da essere ispezionabile. Qualora si adotti un sistema di collegamento non ispezionabile, il tratto di fune traente utilizzato per il collegamento deve essere rinnovato in base alla frequenza prescritta dal costruttore.
    All'interno del veicolo si devono predisporre dispositivi che impediscano la caduta o lo scivolamento del carico.
  •   Riguardo a 2.9  Manutenzione
    La manutenzione deve essere effettuata secondo le istruzioni del costruttore. Queste istruzioni devono essere disponibili presso la funivia.
    Le funi di impianti di categoria A devono essere ispezionate ogniqualvolta lo si ritenga opportuno e comunque almeno una volta all'anno.
    Le funi devono essere rimesse nuovamente in perfetto stato o tolte dal servizio qualora la diminuzione di sezione a causa di rotture di fili, usura, corrosione o altri danni superi i valori sottoindicati:
    • -  funi chiuse e funi spiroidali:
      10% su 200 d o 5% su 30 d *)
      d = diametro nominale della fune
    • *)  tuttavia è ammissibile un filo esterno rotto
    • -  funi a trefoli:
      15% su 40 d o 6% su 6 d
      d = diametro nominale della fune
1)

Pubblicato nel Suppl. n. 1 al B.U. 27. giugno 2001, n. 26.

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