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In vigore al: 21/11/2014

Delibera N. 1174 del 17.04.2001
Direttive per la frutticoltura integrata

Allegato

DIRETTIVE PER LA FRUTTICOLTURA INTEGRATA

 
 

1. Definizione ed obiettivi della frutticoltura integrata

La frutticoltura integrata è il metodo economico per produrre frutta d'ottima qualità rispettando la salute dell'uomo e l'ambiente.

La promozione d'adeguate cure colturali agronomiche ed un impiego ridotto di prodotti agrochimici rappresentano lo scopo principale della produzione integrata.

 

2. Agricoltori formati professionalmente e consci dal punto di vista ecologico

La prerogativa più importante della produzione integrata è una buona preparazione tecnica ed un atteggiamento positivo del conduttore aziendale nei confronti dell'ambiente e del consumatore. Perciò l'AGRIOS rende chiaro il programma ai produttori tramite circolari e relazioni e informa i partecipanti sullo sviluppo della produzione integrata.

Per realizzare un idoneo programma integrato è necessario una valida consulenza tecnica indipendente ed un'intensa sperimentazione pratica. Infine anche i responsabili della commercializzazione della frutta devono fare bene la loro parte per la buona riuscita del programma integrato.

I produttori devono essere competenti (formazione professionale continua) oppure essere seguiti da un’organizzazione di consulenza.

 

3. Cure colturali ecologiche

L'obiettivo principale della frutticoltura integrata non cura soltanto la difesa antiparassitaria chimica, bensì dedica particolare attenzione anche alle scelte colturali che, se fatte in modo adeguato, agiscono positivamente sul frutteto e sull'impatto ambientale. Ogni frutticoltore che decide di attuare la produzione frutticola integrata deve voler applicare diverse pratiche colturali ecologiche. Pertanto l'AGRIOS ne propone una lista:

 

Durante un'annata agraria il frutticoltore è invitato a scegliere l'applicazione del maggior numero possibile di queste pratiche colturali consigliate nella seguente lista. Le scelte fatte devono essere segnate nella lista, che si trova sulle pagine 44 - 45 del quaderno di campagna.

 

Scelta varietale e sistema d'impianto:

Nell'annata agraria è stato allestito un nuovo frutteto con una varietà resistente alla ticchiolatura o all'oidio.

Nell’annata agraria è stato scelto il sistema a fila singola per il nuovo frutteto.

Questo sistema d'impianto consente una migliore illuminazione dei frutti durante tutto il periodo vegetativo e tutta la vita dell'impianto. La fila singola richiede minor impiego di presidi sanitari (soprattutto meno erbicidi) rispetto ai sistemi con più file e facilita l'applicazione di alternative rispetto al trattamento chimico lungo i filari.

 

Concimazione e cura del terreno:

Nell'impianto è stato eseguita un'analisi del terreno ed un'adeguata concimazione secondo la classificazione nutritiva (allegare i risultati delle analisi del terreno). La qualificazione del laboratorio deve essere comprovata da un accreditamento o da un “ringtest”.

L'analisi del terreno è la base fondamentale per eseguire una concimazione equilibrata, adeguata alle necessità. Apporti eccessivi di fertilizzanti non solo riducono la produzione, bensì influiscono negativamente sulla qualità dei frutti ed aumentano la suscettibilità alle malattie sia da parte degli alberi che dei frutti.

La concimazione azotata è stata decisa dopo analisi dell' N-min (allegare l’analisi).

Con il metodo dell'N-min si è in grado di determinare la quantità d'azoto minerale presente nel terreno (nitrato ed ammonio). In base al contenuto in humus ed al tipo di terreno si stimerà l'apporto di azoto dai filari e infine con questi valori si determinerà la concimazione azotata.

Nei frutteti è stata fatta un'analisi fogliare precoce.

Le analisi fogliari precoci che si fanno quando i germogli riducono la loro attività vegetativa, consentono d'accertare per tempo l'effettiva situazione nutritiva dell'albero. Squilibri nutrizionali si possono riequilibrare in breve tempo mediante adeguate concimazioni fogliari, mentre a lungo termine con la concimazione del terreno sarà regolata l'alimentazione dell'albero.

Nei frutteti rimane inerbita tutto l'anno la striscia lungo il filare degli alberi, oppure essa viene coltivata mediante alternative colturali, escludendo gli erbicidi.

Fino a quando lo sviluppo dell'albero e l'apporto naturale dell'azoto sono sufficienti, i frutteti in produzione dovrebbero rimanere inerbiti tutto l'anno (corsia di percorrenza e striscia lungo il filare). Ciò consente all'azoto di rimanere vincolato e quindi si avrebbe un vantaggio soprattutto in frutteti vigorosi.

Nei frutteti è stata eseguita una pacciamatura su file alterne. Con questo metodo di pacciamatura e la riduzione della quantità d'azoto somministrata, si consente lo sviluppo a numerose specie di erbe a foglia larga e graminacee, che durante la loro fioritura costituiscono fonte d'alimentazione per numerosi insetti (sirfidi, braconidi ecc.).

 

Tecnica di trattamento:

L'atomizzatore è stato sottoposto ad un test presso uno dei tre centri di controllo (allegare documentazione, validità 5 anni).

Dovrebbe essere ovvio fare un controllo regolare dell'atomizzatore. Gli atomizzatori sono sottoposti ad usura elevata per cui è indispensabile un controllo ogni 5 anni. Anche atomizzatori nuovi o riadattati dovrebbero essere regolati in funzione degli impianti frutticoli dell’azienda. Una distribuzione non omogenea della miscela comporta un'efficacia scadente della stessa ed un'inquinamento ambientale più elevato.

 

Nel corso dell'anno sono state eseguite una o più delle seguenti cure biologiche o biotecniche:

Contro Carpocapsa e Tignola orientale del pesco è stato applicato il metodo della confusione.

In zone colpite dal maggiolino venivano utilizzate nei frutteti le apposite reti.

In frutteti colpiti dal maggiolino fu distribuito il fungo della Beauveria.

Per la difesa contro sesia del melo sono state approntate trappole con liquido attrattivo. Mediante gli insetticidi si può colpire in maniera abbastanza soddisfacente soltanto le giovani larve di sesia. Inoltre la difesa su alberi più anziani è tecnicamente ineseguibile e difficile da fare e senza valida efficacia. Con trappole dotate di liquido attrattivo è possibile catturare una buona parte delle farfalle (vedi „Guida  del Centro di Consulenza). Questo insetto viene inoltre decimato dalle cinciallegre, dal picchio e dal picchio muratore.

Nei frutteti erano distribuiti i nidi per favorire l'insediamento delle cinciallegre. Questi ed altri uccelli insettivori, durante l'accoppiamento, si nutrono con numerose larve e in tal modo contribuiscono a ridurre le popolazioni degli insetti dannosi.

Nei frutteti sono stati preparati nascondigli per il riccio, topo ragno, serpenti (mucchi di sassi, tubi e mucchi di rami secchi).

Nei frutteti sono stati trasportati i fitoseidi.

Per la difesa contro l'oidio e gli afidi sono stati potati in primavera i rami colpiti.

 

Rilievi sulla presenza di insetti dannosi:

Nell'azienda sono state distribuite trappole a feromoni, sottoposte a regolari rilievi delle catture (allegare il foglio).

Le trappole a feromoni offrono la possibilità di seguire il volo delle farfalle dannose più importanti (ad es. Carpocapsa e ricamatori). Una corretta interpretazione di questi dati (picco e durata del volo, andamento climatico, ovideposizione) sono utili per decidere l'esecuzione di un intervento. Essa ci permette anche di eseguire delle previsioni negative.

N.B.: Poiché diverse trappole catturano gli insetti in numero differente, in caso di difficoltà interpretative, il frutticoltore deve rivolgersi all’esperto.

 

4. Cura dei dintorni del frutteto

Il frutticoltore deve curare e proteggere anche i dintorni del proprio frutteto secondo i principi della produzione integrata. Ad esempio cespugli, muri a secco, cumuli di sassi o scarpate sono spesso utilizzati come ricoveri per numerosi animali utili (uccelli, ricci, donnole e altri). Pertanto queste zone non devono essere bruciate o irrorate con prodotti antiparassitari (erbicidi e altri).

 

5. Scelta varietale

Il frutticoltore, all'approntare un nuovo impianto, deve scegliere la varietà frutticola più idonea alle caratteristiche pedoclimatiche del suo appezzamento, per ottenere un'elevata produzione di buona qualità con mezzi il più possibile naturali. Inoltre, per migliorare la qualità, non dovrebbero essere necessari nè interventi antiparassitari aggiuntivi nè altre cure colturali che non rispettono l'ambiente.

Per quanto riguarda varietà nuove si devono preferire quelle che possono essere conservate a lungo senza subire alcun trattamento in post-raccolta.

 

6. Scelta delle piante fruttifere

Il frutticoltore deve cercare di utilizzare piante sane, virusesenti e provenienti da mutazioni selezionate. Questo materiale vivaistico cresce meglio e consente d'ottenere una qualità dei frutti più elevata (meno rugginosità, calibro regolare, miglior colore, ecc.).

La scelta del materiale vivaistico è quindi molto importante per avere frutti di qualità. Essa aiuta ad evitare correzioni chimiche a fini "cosmetici".

 

7. Scelta del sistema di produzione

Per frutteti nuovi è in generale da preferire il sistema d'impianto che consenta di ridurre al minimo l'impiego degli erbicidi e permette una efficace distribuzione dei fitofarmaci.

Perciò sono da preferire le file singole.

Le distanze d'impianto variano a seconda della varietà e dei portainnesti prescelti. Sono da evitare dunque potature drastiche oppure interventi chimici con ormoni, per mantenerle entro gli spazi previsti.

L'altezza degli alberi e la loro profondità dev'essere tale che il legno a frutto le mele siano sempre bene illuminati all'interno della chioma.

 

8. Concimazione e disinfestazione del terreno

Scopo della concimazione nella produzione integrata è quello di ricostituire il fabbisogno di elementi nutritivi mediante il ciclo biologico naturale. L'analisi del terreno è fondamentale per un dosaggio adeguato delle somministrazioni di concimi a base di fosforo, potassio, magnesio, boro ed altri elementi nutritivi. Pertanto è necessario fare ogni 5 anni l'analisi del terreno di un frutteto.

 

Nell'approntare un nuovo impianto da destinare a frutticoltura integrata, è richiesta un'analisi chimica che indica i contenuti in elementi nutritivi presenti nel terreno, qualora su tale appezza- mento non è stata eseguita alcuna analisi del terreno negli ultimi 5 anni. La qualificazione del laboratorio deve essere comprovata da un accreditamento o da un “ringtest”.

 

Le analisi fogliari e dei frutti sono utili per scoprire eventuali carenze, eccessi nutritivi oppure problemi inerenti la qualità interna.

 

Non sono ammessi come fertilizzanti nella produzione integrata i fanghi di depurazione ed i composti da rifiuti, come pure concimi che contengano elementi tossici o elementi che inquinano il terreno, oppure presentino dubbi dal punto di vista igienico.

 

Il concimeva somministrato in funzione degli elementi nutritivi già presenti nel terreno e del fabbisogno degli alberi. Il fabbisogno specifico di concime per un determinato terreno e relativa coltura può essere valutato soprattutto osservando la combinazione fra le analisi del terreno e quelle fogliari. Sono da evitare gli eccessi di concime nell'interesse della salute della pianta, della qualità dei frutti e della protezione dell'ambiente (falde freatiche).

La presenza di azoto assorbibile nel terreno viene determinato con l'analisi dell'N-min. Inoltre anche la lunghezza della vegetazione, il colore e la grandezza delle foglie, nonché dei frutti, forniscono indici importanti sull'attività dell'azoto. Un'eccessiva quantità di questo elemento nutritivo causa sulle mele un colore di fondo più scuro ed un sovracolore più chiaro, mentre un eccesso di potassio aumenta il pericolo della comparsa di petecchia.

 

Qualora non sia presente alcuna carenza di azoto (analisi del terreno, analisi delle foglie oppure analisi N-min), nei frutteti in produzione situati su un terreno di medio impasto, è da rispettare una quantità d'azoto pari a 50 kg/ettaro/anno. Annualmente per ettaro, in terreni ben dotati (classe C), non si dovrebbero superare le seguenti quantità dielementi nutritivi:

N = 50 kg, P2O5= 10-20 kg, K2O = 60-100 kg, MgO = 20-30 kg, B = 0,5-0,7 kg (concimazione di produzione).

La quantità di concime distribuito è da riportare nel quaderno di campagna.

Un aumento di questi quantitativi è consentito in eventuali situazioni di carenza (classe A + B) (allegare le analisi del terreno).

 

I fertilizzanti organici per quanto riguarda il contenuto in fattori nutritivi sono da considerarsi alla stessa maniera dei concimi minerali. L’efficacia dell’azoto è più prolungata nel tempo e va oltre il periodo vegetativo. L’efficacia dell’azoto organico inoltre viene influenzata dalla temperatura del terreno, dalla sua umidità relativa, nonché dalla circolazione dell’aria e dall’attività biologica presente in esso. Se l'impiego di un fertilizzante organico viene fatto in base ad un’analisi del terreno, occorre tener conto di ciascun elemento nutritivo in esso contenuto. La quantità di fertilizzante viene determinata dal elemento che raggiunge la quantità consigliata. Per es. se un terreno necessita di 30 Kg di P2O5occorre consigliare un impiego massimo di 6 quintali di pollina/ha, anche se questa quantità non basta per soddisfare il fabbisogno di altri elementi nutritivi.

 

Contenuto percentuale medio dei concimi organici più importanti:

 

Fertilizzante     N     P2O5K2O     CaO     MgO

Letame maturo:     0,4     0,3     0,6     0,4     0,15

Pollina (secca):     5     5     4     6     2,5

Sansa di ricino:     6     2,5     1,5

 
Nell’impiego di fertilizzanti organici in frutticoltura non devono esser superati i seguenti valori limite per ettaro:

a)     Un solo impiego per impianti nuovi: letame 20 tonn/ha, pollina 1,5 tonn/ha, sansa di ricino 1,5 tonn/ha.

b)     Impiego ripetuto, per es. annuale: letame 10 tonn/ha, pollina 0,8 tonn/ha, sansa di ricino 0,8 tonn/ha.

Per terreni poveri di humus consigliamo: il sovescio, favorire la massa erbacea da pacciamare in campo mediante irrigazione e concimazione minerale, l’impiego di concimi ricchi di humus nel rinnovo degli impianti.

 

Trattamenti ripetuti con concime fogliare in un frutteto ben equilibrato, non portano vantaggi economici e quindi sono da sconsigliare. Un eccesso nutritivo attraverso la foglia può provocare anche problemi qualitativi nei frutti.

 

La disinfestazione chimica del terreno non è consentita nella frutticoltura integrata.

 

9. La cura del filare e dell'interfilare

La striscia del terreno lungo il filare nei frutteti in produzione può essere lasciata inerbita durante tutto l'anno e sfalciata con l'interfilare.

Un inerbimento prima della raccolta riduce l'offerta di azoto e quindi consente una migliore qualità dei frutti e riduce contemporaneamente i residui di nitrati al termine del periodo vegetativo.

Per coprire il filare si addicono specialmente le erbe basse, dotate di radici superficiali che non esercitano concorrenza con gli alberi.

 

È possibile anche la copertura del filare con composto di corteccia perché lo mantiene umido e sopprime l'erba. Però tale sistema favorisce la comparsa dei topi campagnoli per cui è necessario controllare la loro presenza ed eventualmente intervenire.

 

La lavorazione meccanica del terreno lungo il filare è una soluzione rispettosa per l'ambiente.

 

Per la produzione integrata è applicabile ildiserbo chimico solo dopo la raccolta e fino a un mese prima della medesima (vedi "Scelta dei prodotti" in appendice).

Nei frutteti in produzione vigorosi (p. es. portainnesto su franco) non dovrebbero essere impiegati erbicidi.

Nei frutteti a fila singola la striscia investita dal diserbo chimico non deve superare i 70 cm e al massimo può essere di un terzo della distanza tra le file. Sulle file multiple è ammesso un trattamento sulla superficie coperta dagli alberi, più 35 cm lungo le file laterali.

 

Il numero dei passaggi all'anno con la pacciamatrice per la cura dell'interfilare deve tenere conto della situazione del terreno e delle piante (vigoria degli alberi, compattezza e contenuto idrico del terreno). Nel caso di alberi vigorosi su terreno bagnato e tempo umido bastano 3-4 passaggi all'anno.

Falciando meno frequentemente il tappeto erboso, si conservano più specie di piante. Erbe in fioritura sono inoltre una fonte nutritiva molto importante per molti insetti utili (sirfidi, braconidi, ecc.).

 

Prima dei trattamenti con prodotti nocivi per le api, devono essere falciate le colture erbacee in fioritura.

 

10. Irrigazione

Con essa vengono completate le piogge naturali ai quantitativi d'acqua necessari agli alberi. I quantitativi d'acqua irrigata devono essere adattati alle esigenze reali (misurare l'umidità del terreno utilizzando tensiometri o altre apparecchiature).

 

I quantitativi d'acqua da erogare sono in funzione della piovosità, delle capacità di ritenuta del terreno e della sua profondità.

 

Si deve fare attenzione con l'irrigazione anche perché essa favorisce l'accrescimento, riduce la qualità dei frutti e permette un maggior dilavamento degli elementi nutritivi a svantaggio delle falde freatiche.

Eccessive irrigazioni estive possono, unitamente ad un eccesso d'azoto, compromettere la maturazione del legno esponendo così le varietà più sensibili a danni da gelate invernali.

 

Non per ultimo possono favorire infezioni di ticchiolatura in seguito a bagnature fogliari prolungate ed al dilavamento dei fungicidi.

 

Occorre sfruttare al meglio tutte le possibilità offerte da un impiego efficiente e senza perdite delle risorse idriche, per es. l’irrigazione durante le ore notturne, riparazioni delle perdite, ridurre le quantità d’acqua  per ogni somministrazione, ecc.  Dove è possibile si dovrebbe preferire l’irrigazione a goccia.

In nessun caso si devono impiegare per l’irrigazione acque di scarico.

 

11.Allevamento e gestione della pianta

È auspicabile un aumento annuale della lunghezza dei rami da 20 a 40 cm. Qualora fossero più lunghi, consigliamo rimedi adatti al caso per ridurre la vigoria (cambiamento della potatura invernale, riduzione della concimazione azotata, riduzione delle irrigazioni, taglio delle radici, potatura delle cime dopo la fioritura, inerbimento lungo il filare).

 

12. Cura per la qualità dei frutti e gestione della fruttificazione

Attualmente, in frutticoltura, risulta essere una necessità economica ottenere raccolti costanti e di buona qualità. Perciò il frutticoltore, adottando le cure colturali rispettose per l'ambiente deve impegnarsi a migliorare la qualità dei frutti (gusto, rapporto zuccheri/acidi, qualità fisiologica, conservabilità e qualità igienica).

Per molte varietà di mele è indispensabile il diradamento chimico dei frutticini (la scelta dei prodotti è riportata nell’appendice). Una cura colturale particolarmente efficace è rappresentata dal diradamento manuale dei frutti danneggiati, in soprannumero, piccoli, rugginosi o deformati.

 

Per ridurre la rugginosità dei frutti, nella produzione integrata, sono ammessi soltanto prodotti come Caolino, Regulex e Promalin (contengono gibberelline naturali). Non è consentito l'utilizzo di prodotti sintetici, che hanno lo scopo di anticipare o ritardare la maturazione o intensificare la colorazione.

 

13. La difesa integrata

a) Prevenzione

Tutto il programma di produzione è concepito in modo tale che gli alberi riescano a mantenere la loro resistenza naturale agli insetti dannosi e alle crittogame; quindi senza dover richiedere trattamenti aggiuntivi.

Alberi molto vigorosi sono più sensibili alla ticchiolatura, all'oidio, agli afidi, agli acari ed ai ricamatori.

 

La difesa antiparassitaria integrata prevede anche di proteggere e di favorire gli antagonisti naturali dei parassiti dannosi agli alberi.

Per consentire la loro presenza ed ambientazione naturale consigliamo le seguenti cure:

 

È opportuno piantare siepi (luogo ideale per la riproduzione degli uccelli) ai limiti del frutteto.

È opportuno lasciare muri a secco (manufatti adatti a donnole, ricci, colubridi). Questo vale anche per mucchi di sassi e rami ed altri nascondigli.

Allo scopo di attirare uccelli rapaci (poiana, falco, gufo, civetta) consigliamo di approntare stanghe per consentire loro di sostare nei frutteti.

Uccelli insettivori(cinciallegra, cinciarella, torcicollo, pettirosso, passero ed upupa) divorano numerose larve durante l'accop-piamento (falene, nottue, sesie e ricamatori). E' consigliabile predisporre nel frutteto nidi artificiali di più tipi (nidi dotati di un foro d’entrata pari a 32 mm e con 45-55 mm).

I fitoseidi (con l'aiuto di coccinellidi e di antocoridi), se sono rispettati, riescono agevolmente a tenere sotto controllo gli acari nel frutteto. Se non fosse presente un numero sufficiente di fitoseidi, consigliamo d'insediarli prelevandoli da altri frutteti.

Vasi o cassette contenenti paglia o lana di legno rappresentano rifugi ideali di svernamento per le crisope.

 

b) Metodi alternativi di difesa antiparassitaria

La difesa integrata prevede di favorire l'adozione di mezzie cure alternative (non chimici).Esempi per una difesa antiparassitaria alternativa:

Gli apici dei rami colpiti dall'oidio si asportano in primavera per evitare la pressione di questa crittogama; con ciò si facilita e si migliora la difesa.

Il metodo della confusione dovrebbe essere applicato dove è presente la Carpocapsa e/o la Tignola orientale del pesco. Se il grado d'infestazione è basso si ottiene una riduzione della popolazione e così si evitano i problemi causati da un suo successivo incremento. Questo metodo biotecnologico consente di evitare trattamenti o quantomeno evitare sprechi, oltre ad evitare o perlomeno posticipare la comparsa di resistenza nei confronti dei prodotti consigliati.

Le trappole alcoliche (8 trappole/ettaro) sono il metodo di difesa più efficace per il bostrico (Anisandrus).

La riproduzione e la distribuzione in massa di insetti utili (Prospaltella, fitoseidi, Trichogramma ed altri) rappresentano un sistema molto efficace, spesso migliore dei prodotti chimici.

 

c) Strategia antiresistenza

Le resistenze di organismi nocivi possono rendere molto difficile la tutela delle piante e conseguentemente provocare seri problemi nella regolazione della loro popolazione. Pertanto si devono adottare tutte le possibili precauzioni per contrastare la formazione delle resistenze. L’obiettivo della produzione integrata consiste nell’utilizzo, cioè nell’integrazione di tutti i metodi non chimici oggi conosciuti nella difesa delle piante. La PFI è di per sè adatta, nel caso dell’applicazione costante delle sue regole, a prevenire resistenze di organismi nocivi o quantomeno a ritardarne la comparsa.

Le regole fondamentali per una strategia anti resistenza mirata e vincente vengono riportate qui di seguito:

 

Ridurre le applicazioni di insetticidi: Ogni applicazione non eseguita ritarda la resistenza. Se l’applicazione fosse comunque necessaria (osservare le soglie di danno!), bisogna scegliere accuratamente i principi attivi impiegandoli in modo finalizzato. Per far ciò occorre un'approfondita conoscenza della biologia e della comparsa del parassita. La scelta corretta dei prodotti e del momento più adatto per l'applicazione, la dose, nonché una perfetta distribuzione, comportano un ottimo risultato del trattamento, e spesso un risparmio di applicazioni. Un intervento con insetticidi è da limitare possibilmente solo sui focolai.

Evitare una copertura continua: La copertura della miscela antiparassitaria dovrebbe rimanere nell’ambiente (sugli alberi) solo per il tempo strettamente necessario. Anche principi attivi poco persistenti, se dovessero essere utilizzati a brevi intervalli, producono pure una copertura continua. Prodotti persistenti devono essere impiegati con parsimonia e nel momento più adatto possibile.

Impiego di mezzi e cure alternative: È uno dei principi della difesa integrata. Tra questi ci sono per esempio il metodo della confusione, il Bacillus thuringiensis, le reti antimaggiolino, gli antagonisti (fitoseidi) ecc.

Proteggere e favorire gli insetti utili: A loro spetta un ruolo importante nella strategia anti-resistenza. La loro azione regolatrice su parassiti aiuta a risparmiare trattamenti chimici. Indipendentemente dal grado o dal meccanismo di resistenza dei parassiti, gli insetti utili sterminano quelli nocivi ed impediscono così una selezione di popolazioni resisenti.

Alternare i diversi principi attivi: Un impiego alternato e ragionato dei principi attivi può ritardare per un lungo periodo la formazione di resistenza. Risulta però fondamentale, sostituire veramente il meccanismo d’azione dei principi attivi impiegati, cioè il modo con cui essi eliminano i parassiti. I principi attivi impiegati dovrebbero appartenere pertanto a diversi gruppi (per esempio inibitori di sintesi della chitina, esteri fosforici, carbammati). Nel rispetto del programma sarà data la possibilità di optare per diverse soluzioni.

 

Una strategia antiresistenza deve iniziare prima che i mezzi adottati perdino la loro efficacia.Secondo le esperienze alcuni principi attivi sono particolarmente predestinati ad indurre più facilmente la formazione di resistenza. Perciò sono da usare in modo limitato:

Anilinopirimidine (Scala, Chorus): un massimo di 4 applicazioni/anno

Kresoxim-metile (Stroby WG): un massimo di 4 applicazioni/anno

Inibitori di sintesi dello sterolo: un massimo di 4 applicazioni contro la ticchiolatura/anno

Inibitori di sintesi della chitina: un massimo di 2 applicazioni/anno

Fenoxycarb (Insegar): 1 applicazione con un massimo di 40g/hl/anno oppure 2 applicazioni a metà dose

Imidacloprid (Confidor): solo 1 applicazione/anno

Acaricidi: solo 1 applicazione/anno per principi attivi che abbiano lo stesso meccanismo d'azione.

Proprio l’impiego di acaricidi, se si rispettano i fitoseidi, non dovrebbe entrare nel programma di produzione integrata. L’impiego limitato di questi prodotti può garantire una buona efficacia nei casi in cui per diversi motivi fosse necessario un trattamento con acaricidi.

 

Una strategia anti-resistenzaponderata e conseguente concorda con la produzione integrata ed è il presupposto per la sua applicazione a lungo termine.

d) La scelta dei prodotti

La difesa integrata cerca di assicurare il successo economico dell'azienda frutticola impiegando il meno possibile prodotti chimici e fra loro quelli più rispettosi per l'ambiente.

 

I prodotti chimici, nella difesa antiparassitaria integrata, devono essere utilizzati quando viene superata la soglia di tolleranza, che è riscontrabile mediante conteggi precisi. Prima di fare ogni insetticida ed ogni acaricida, il frutticoltore deve riportare nel quaderno di campagna i dati dei rilievi eseguiti :

Carpocapsa (in luglio ed in autunno)

Ricamatori della frutta (post-fioritura, 1ae 2agenerazione)

Acari e fitoseidi/foglia.

 

Fra i prodotti antiparassitari, ammessi dalla Legge, sono da scegliere quelli che

sono meno pericolosi per l'operatore e per chi lavora nel frutteto,

riescono a mantenere l'insetto dannoso al di sotto della soglia di tolleranza e non danneggiano altri organismi,

sono meno dannosi per l'ambiente (terreno, acqua ed aria) e quelli che

provocano meno residui sulla frutta e nell'ambiente.

 

Per proteggere i fitoseidi sono da evitare anche fungicidi dannosi per cui un ditiocarbammato non deve essere applicato per più di 4 volte all'anno, e complessivamente il loro numero non deve superare un massimo di 6 volte. Inoltre il periodo che intercorre fra due trattamenti con questi prodotti dev’essere quanto più lungo possibile ed alternativamente sostituito con altri fungicidi.

 

La necessità di un trattamento acaricida rappresenta il segnale che nel frutteto è stato alterato l'equilibrio biologico naturale fra il fitofago ed i suoi antagonisti. In questo caso è da limitare l’applicazione di ditiocarbammati ed altri fitofarmaci come per esempio Kilval, Zolone, Orthene (esteri fosforici) e Carbaryl, per proteggere e favorire particolarmente i fitoseidi ed altri nemici degli acari.

 

Nei frutteti dove s'impiegano prodotti selettivi vi è maggiore possibilità di sopravvivenza per gli insetti utili, specialmente per certe specie delicate come gli imenotteri, che sfuggono alla nostra attenzione.

 

In appendice a queste direttive sono riportati i principi attivi consentiti per la produzione integrata.

I prodotti che non sono riportati nelle liste, non sono ammessi in questo programma. Nel corso dell’anno in presenza di necessità e previa delibera dell’AGRIOS, ossia della Commissione provinciale per la frutticoltura integrata, possono essere inseriti ulteriori principi attivi nella lista dei prodotti.

 

e) La quantità di prodotti antiparassitari per ettaro e anno

La quantità di prodotti antiparassitari per ettaro ed anno è in funzione di tre fattori:

Dose:In linea di massima nell'impiego dei prodotti antiparassitari si sceglie sempre la dose più bassa, sufficiente per mantenere un'infestazione al di sotto della soglia economica di danno.

Le dosi consigliate dal Centro di Consulenza non devono essere superate. Quelle espresse sulle confezioni per gli insetticidi e gli acaricidi sono raramente necessarie.

Non è nello spirito della difesa integrata l'efficacia del 100 % contro un insetto dannoso. Ciò, normalmente, non è nemmeno possibile o troppo costoso, favorisce la comparsa di ceppi resistenti ed inquina l'ambiente più del necessario.

La quantità di miscela ad ettaro varia a seconda del sistema d'impianto, delle dimensioni degli alberi e della concentrazione della miscela. Lavorando con concentrazione normale la quantità della miscela  nelle file singole non dovrebbe superare 500l/ha/m d'altezza delle piante.

Utilizzando concentrazioni superiori si ridurrà proporzionalmente il quantitativo/ha.

Il numero dei trattamenti all'anno dipende dalla presenza dei fitofagi (soglia di tolleranza), dall'andamento climatico (ad es. per la ticchiolatura) e dalla prevedibile perdita di produzione (soglia economica di danno). Informazioni sui limiti da rispettare nei trattamenti contro i diversi parassiti sono contenute nelle direttive per la “Difesa fitosanitaria integrata” edite dal Centro di Consulenza per la frutti-viticoltura dell’Alto Adige.

 

f) Tecnica di applicazione dei trattamenti

Prima d’impiegare un nuovo atomizzatore si deve accertare la sua adeguatezza ai frutteti dell’azienda (sistema d’impianto, altezza degli alberi). Infatti una tecnica d'irrorazione rispettosa per l’ambiente è una prerogativa inderogabile per la produzione integrata.

In futuro, sia il consumo di prodotti antiparassitari per unità di superficie e per anno che la deriva verso il terreno, l’acqua e l’aria dovranno essere ridotti ulterioremente. Gli atomizzatori a flusso trasversale o con dispositivo di recupero della miscela (atomizzatori a tunnel) favoriscono minor deriva di prodotti antiparassitari nell’ambiente.

Per evitare che la deriva raggiunga il suolo e l’aria, è importante che gli ugelli siano ben orientati verso la parete fogliare dei fruttiferi. Gli ugelli che irrorano sopra o sotto la chioma sono da chiudere prima d’iniziare il trattamento.

Gli atomizzatori devono esser tenuti in piena efficienza e la manutenzione dev'essere fatta ogni anno.

 

A partire dal 1997 tutte le aziende frutticole sono obbligate ad eseguire un test dell'atomizzatore ogni 5 anni presso uno dei tre centri autorizzati (Caldaro, Lana e Laces).

Dal 2002 in poi nella Produzione Frutticola Integrata si potranno fare trattamenti alle colture solo con atomizzatori che siano stati sottoposti a controllo ufficiale almeno una volta negli ultimi 5 anni.

 

g) Prodotti antiparassitari: custodia adeguata, distribuzione e smaltimento

Si deve sempre tenere in considerazione la “Guida per l’impiego dei prodotti fitosanitari” emanate dall’Assessorato per l’Agricoltura.

In linea di principio si devono custodire in azienda possibilmente solo quantità limitate di prodotti antiparassitari. In deposito si devono tenere i prodotti nel pacco originario, in luogo freso, sicuro dal gelo e chiuso, che deve essere munito del relativo segnale di pericolo.

 

Durante la preparazione e la distribuzione della miscela occorre sempre portare un’adeguata tuta protettiva, di tessuto impermeabile, con guanti, maschera, stivali ed occhiali protettivi.

Se la quantità di miscela necessaria viene ben calcolata e se l’atomizzatore è calibrato in modo esatto, non si dovrebbero avere resti inutilizzati di miscela. Qualora nonostante tutto dovessero rimanere quantità residue nell’atomizzatore, esse si devono diluire e spruzzare nel campo appena trattato insieme con l’acqua necessaria per la pulizia della macchina.

Il frutticoltore è inoltre obbligato a smaltirele confezioni dei prodotti antiparassitari vuote come previsto dalle disposizioni provinciali in materia. A questo scopo presso ogni rivenditore si possono acquistare sacchetti di plastica per lo smaltimento dei prodotti antiparassitari inutilizzabili. I sacchetti una volta riempiti possono essere quindi consegnati al deposito locale di riciclaggio oppure agli incaricati durante la raccolta periodica dei rifiuti speciali.

 

h) Periodo di distanza dei trattamenti dal raccolto

Nell'appendice sono riportati i periodi di sicurezza previsti per la difesa integrata ovvero il tempo che deve intercorrere fra l'ultimo trattamento e l'inizio della raccolta.

Specialmente d'estate, si preferiscono i prodotti antiparassitari con un breve periodo di sicurezza. Si richiede inoltre di evitare un uso ripetuto del medesimo principio attivo.

 

14. Immissione di sostanze indesiderate

La frutta proveniente da campagne situate vicino a strade con elevata intensità di traffico può essere inquinata da sostanze estranee (piombo, cadmio, cromo, nichelio, particelle di gomma, polvere, ecc.) senza alcuna colpa da parte del frutticoltore.

 

Pertanto noi consigliamo di piantare siepi lungo i frutteti che si trovano lungo strade statali o provinciali e strade comunali con traffico elevato, allo scopo di ridurre l'immissione di sostanze tossiche indesiderate.

Se in vicinanza di queste strade viene allestito un nuovo impianto frutticolo è obbligatorio porre a dimora una siepe.

 

Attenzione alla deriva

Dove coesistono varietà di mele con epoche di raccolta differenti e confinanti fra loro, sussiste il pericolo di deriva della miscela antiparassitaria durante il trattamento, causando così un aumento di residui sulla frutta, specialmente se i trattamenti vengono fatti poco prima della raccolta.

Inoltre è obbligatorio evitare l'inquinamento di corsi d'acqua o dei biotopi con prodotti antiparassitari (vedi tecnica di trattamento).

 

15. Raccolta della frutta e conservazione

Presupposti importanti per ottenere la miglior qualità e conservabilità sono la scelta del momento della raccolta ed un accurato stacco delle mele:

Una raccolta troppo precoce provoca frutti poco coloriti che avvizziscono facilmente e sono sensibili al riscaldo ed alla butteratura amara.

Le mele raccolte in ritardo tendono alla vitrescenza, all'imbrunimento interno, allo spot della Jonathan ed a diverse alterazioni da conservazione.

 

Momenti inadatti per la raccolta e lavori eseguiti poco attentamente, spesso, provocano più danno ai frutti che non gli insetti dannosi e le crittogame.

Molte perdite qualitative alla raccolta sono ovviabili con una migliore programmazione ed organizzazione dei lavori.

 

Per ridurre o eliminare la comparsa del riscaldo bisogna scegliere il momento ottimale di raccolta, una conservazione in piccole celle, fare un riempimento ed uno svuotamento rapido delle celle, portare rapidamente a regime l'atmosfera desiderata, conservare in ULO, vendere rapidamente la merce, limitare la durata di conservazione delle varietà sensibili provenienti da produzione integrata.

In caso di un trattamento post-raccolta con Difenilamina (DPA), valgono le norme vigenti delle „Direttive per la raccolta e la conservazione della frutta da produzione integrata  dell  AGRIOS.

 

Malattie crittogamiche da conservazione si possono prevenire applicando tempestivamente al frutteto le cure colturali necessarie.

 

È vietato l’impiego di fungicidi in post-raccolta.

 

16. Partecipazione responsabile

Il frutticoltore altoatesino che intende commercializzare la sua produzione con il marchio di "frutta da produzione integrata" è obbligato ad associarsi per iscritto all'AGRIOS a cui dichiara che:

è a conoscenza delle direttive e le segue volontariamente sotto la propria responsabilità,

consente l'effettuazione di tutti i controlli e le analisi previste e

riconosce le decisioni degli organi di controllo e del Gruppo di lavoro.

 

Tutta l'azienda frutticola deve seguire il programma di produzione integrata (coscienza ecologica del conduttore dell’azienda).

Il conduttore dell’azienda deve fare in modo, che i fruttetti AGRIOS non vengano contaminati da sostanze non consentite (miscela antiparassitaria in acqua residua dell’atomizzatore, deriva da frutteti confinanti ed altro).

 

17. Disdette

Disdette possono riguardare singoli appezzamenti o l’intera azienda.
 

Disdette parziali, cioè disdette di parti di un appezzamento, verranno accettate solo se nell’ambito d'un frutteto vi è una chiara delimitazione e si può escludere una con-taminazione dei filari circostanti. Sono chiara-mente delimitati ad es. appezzamenti di una varietà (alberi della medesima età con almeno 5-6 file concomitanti) o superfici separate da confini naturali (strade, fossi, siepi, ecc.).

 

Facendo disdette parziali, è da presentare uno schizzo del frutteto dal quale risulta il corrispondente appezzamento, la superficie e la zona circostante. L’AGRIOS esamina le domande delle disdette e si riserva l’accettazione o il rifiuto delle stesse. Una copia del modulo di disdetta è da allegare al quaderno di campagna.

 

La disdetta dev'essere comunicata all'azienda commerciale prima oppure immediatamente dopo una cura colturale non prevista dalle direttive presentando il relativo modulo. Dopo la comunicazione di una ispezione o solo al momento del controllo le disdette non vengono più accettate.

 

18. Quaderno di campagna

I frutticoltori che attuano la produzione integrata devono documentare tutte le pratiche colturali, che hanno rilevanza sull'ambiente stesso in un apposito quaderno di campagna per la dimostrazione di una produzione rispettosa per l'ambiente. Il quaderno di campagna infatti é un documento importante ed é necessario conservarlo dopo il controllo per almeno 5 anni.

 

Il frutticoltore deve riportare costantemente nel quaderno di campagna le diverse cure colturali che esegue nel proprio frutteto.

Devono essere sempre annotate le seguenti cure colturali:

la descrizione del frutteto

trattamenti: data, prodotto, quantità, motivo (per es. insetti dannosi/malattie, diradamento ecc.)

quantità dei concimi

erbicidi: data, prodotto, quantità

dati sul rilievo di un’infezione primaria di ticchiolatura (100 rametti per frutteto)

conteggio degli insetti utili e di quelli dannosi, quando è necessario un intervento chimico (vedi punto 13d)

l'analisi del terreno quando si fa un nuovo impianto (copia da allegare)

test dell'atomizzatore (copia da allegare)

cure coltorali ecologiche eseguite

 

Inoltre nel quaderno di campagna possono essere riportati:

irrigazioni

situazione fisiologica del frutteto (vigoria, produzione, qualità)

termini della raccolta

tipo dell'atomizzatore, concentrazione della miscela

 

Al momento dei controlli dovrebbe essere allegato l'esito di almeno un'analisi del terreno aziendale. Alle pagine 3 e 4 di ogni frutteto sono da riportare i conteggi degli insetti utili e di quelli dannosi. Nel quaderno di campagna sono illustrati graficamente i momenti più importanti per eseguire i rilievi. Un intervento acaricida è giustificato solo se il numero dei fitoseidi presenti è troppo basso.

Ogni trattamento dev'essere avvalorato da un conteggio sul numero degli insetti dannosi (soglia di tolleranza) e dei loro predatori naturali.

 

Il quaderno di campagna dev'essere regolarmente aggiornato, sempre disponibile a richiesta degli organi di controllo e finalmente firmato dal conduttore aziendale

 

Eventuali trattamenti tardivi dopo il controllo e l’inizio di raccolta delle diverse varietà devono essere segnati sul foglio supplementare (che si trova alla fine del quaderno di campagna) il quale viene consegnato all’azienda commerciale al conferimento della frutta.

 

La dichiarazione di adesione al programma AGRIOS include anche il periodo post-raccolta. Quindi nel quaderno di campagna devono essere annotati rigorosamente anche tutti quei trattamenti che seguono la raccolta, come ad esempio la concimazione autunnale o l’impiego degli erbicidi. Dato che questi interventi, al momento del controllo finale, non sono stati ancora registrati, V’invitiamo di riportarli nell’annata presente e trasferire le relative pagine del quaderno per la nuova annata dove devono risultare.

 

19. Controlli ed analisi

a) Controlli di campagna:

I controllori dell'AGRIOS eseguono i controlli di campagna. Essi hanno il compito di controllare a campione durante il periodo vegetativo i quaderni di campagna oltre ad uno o più frutteti per azienda. Durante il sopralluogo in base a un modulo di controllo prendono atto della situazione del frutteto, delle singole cure colturali, se esse sono state effettuate conformemente alle direttive e prelevano campioni di foglie, suolo e frutta per sottoporli ad analisi chimiche.

 

In caso di gravi irregolarità nei confronti delle vigenti direttive dell'AGRIOS, il singolo frutteto o l'intera azienda agricola viene esclusa. La Legge Provinciale per la produzione integrata prevede inoltre, in casi gravi, anche sanzioni accessorie.

 

b) Controllo dei quaderni di campagna

Un controllo completo dei quaderni di campagna avviene:

primadella raccolta delle varietà precoci e

primadella raccolta delle altre varietà.

 

Al controllo verrà stabilito se le cure colturali eseguite dall’autunno dell’anno passato cor-risponderanno alle direttive. Qualora al controllo del quaderno di campagna si riscontrassero cure colturali non consentite verrà eliminata la par-ticella in esame o l’intera azienda agricola.

 

c) Controlli di magazzino:

I controllori controllano durante la consegna e l'immagazzinamento della frutta da produzione integrata, se i quantitativi consegnati alle aziende commerciali sono visibilmente ed inequivocabilmente ben distinti da quelli "non integrati", procedendo successivamente a un particolare sistema di magazzinaggio.

L'AGRIOS ha proposto alle aziende commerciali di utilizzare apposite etichette per riconoscere e non confondere la provenienza delle mele dai due metodi di produzione.

Durante la conservazione e la vendita nei magazzini vengono fatti ulteriori controlli.

 

d) Determinazione dei residui:

Un traguardo importante della frutticoltura integrata è quello di offrire al consumatore frutta esente da residui. Per ottenere ciò, i funzionari compiono una serie di controlli programmati sulla frutta ed analisi di campioni, per accertare se esistono residui di prodotti antiparassitari o di altre sostanze estranee.

 

Le quantità massime di residui antiparassitari legalmente ammesse non possono essere superate nemmeno dai frutticoltori che producono con il sistema convenzionale. Se la produzione integrata vuole garantire un servizio migliore per la sicurezza del consumatore, è necessario adottare misure più restrittive.

 

In questo programma quindi non sono consentiti residui di antiparassitari superiori al 50% delle quantità massime ammesse dalla Legge. I risultati delle analisi non devono evidenziare la presenza di principi attivi non consentiti in questo programma.

 
20. Sanzioni

L'esclusione di un frutteto avviene se

in base alle annotazioni nel quaderno di campagna si verifica l’uso di un prodotto non consentito dal programma,

i periodi di sicurezza e le limitazioni previste nelle direttive non vengono rispettate.

viene violata la legge per la protezione delle api.

i residui di principi attivi ammessi trovati sulla frutta superano il 50% delle quantità massime ammesse dalla Legge.

 

L'esclusione dell’intera azienda avviene se

 

i controlli previsiti vengono rifiutati,

l‘iscritto non ha né comunicato né segnato nel quaderno di campagna l’attuazione di una cura colturale non ammessa nel programma, ma al controllo in campagna viene accertata la sua esecuzione,

l‘iscritto al controllo in campagna è assente senza giustificazione,

al controllo finale non viene presentato il quaderno di campagna,

un quaderno di campagna compilato in modo insufficiente non viene completato oppure i dati riportati non sono credibili,

mediante un’analisi sui residui vengono verificati principi attivi non ammessi.

 
La domanda di partecipazione per l’anno 2002 verrà respinta se:

Nella richiesta relativa non sarà allegato alcun test valido per l’atomizzatore (validità retroattiva massima 5 anni);

Nella costituzione di un nuovo impianto nel corso del 2001 non verrà allegata alcuna analisi del terreno valida (validità retroattiva massima 5 anni);

Nella costituzione di un nuovo impianto nel corso del 2001, lungo i bordi di strade con traffico intenso non verranno collocate le prescritte siepi.

 

Le sanzioni pecuniarie sono addebitabili in caso d’inadempienze inequivocabili o falsità nelle dichiarazioni. Le sanzioni vengono applicate d’ufficio secondo la Legge Provinciale.

 

21. Il marchio di garanzia

La frutta che è stata prodotta e conservata secondo le direttive AGRIOS e ha superato tutti i controlli, può fregiarsi del marchio altoatesino con coccinella e la dicitura "da produzione integrata".

 

Con questo marchio i frutticoltori, i responsabili della loro azienda commerciale e l'AGRIOS garantiscono che tale frutta, secondo i controlli e le analisi, è stata prodotta e conservata conforme alle direttive previste.

 

La responsabilità nei confronti del consumatore, dell’aquirente e delle U.S.L., per garantire la „qualità igienica“, rimane all’azienda commerciale ed al produttore.

 

La frutta altoatesina che non è stata prodotta provatamente secondo queste direttive e non riconosciuta dal Gruppo di lavoro AGRIOS, non può utilizzare il marchio "da produzione integrata" con coccinella o di altro simile.

 

APPENDICE

Scelta dei prodotti fitosanitari

nel programma per la frutticoltura integrata AGRIOS 2001

 

Tra tutti i principi attivi ammessi in Italia per le pomacee, nel programma AGRIOS sono consentiti solo quelli elencati nelle seguenti liste (con le diverse limitazioni).

 

Questa lista sostituisce quella del 2000. Tutti i principi attivi non riportati in quest'appendice non sono ammessi per l’attuazione del programma AGRIOS 2001, almenochè nel corso dell’anno non siano approvate con delibera AGRIOS e dalla Commissione Provinciale per la produzione frutticola integrata eventuali variazioni. Un trattamento con un principio attivo non ammesso oppure la presenza di principi attivi non consentiti comporta l'esclusione totale o parziale dal programma.

 

Alternanza fra i principi attivi: Allo scopo d'evitare o ritardare la comparsa di resistenza da parte di organismi dannosi è indicato intervallare l’impiego con prodotti formulati con principi attivi diversi.

 

Periodo di sicurezza

 

L’AGRIOS, per alcuni principi attivi ammessi, impone periodi di sicurezza prolungati i quali hanno lo scopo di garantire, che eventuali residui di fitofarmaci sulla frutta proveniente da produzione integrata non superino il 50% delle quantità massime ammesse dalla Legge.

 
Prodotti per la frutticoltura biologica
 
Nella frutticoltura integrata si possono utilizzare tutti i principi attivi previsti per la produzione biologica, elencati nell’allegato II B del Regolamento (CEE) N° 2092/91, aggiornati dai Regolamenti (CE) N° 1488/97 e N° 1073/2000 ed ammessi in Italia.
 

Lista dei principi attivi per la produzione frutticola

integrata 2001

INSETTICIDI


Principio attivo


Nome commerciale


Periodo di sicurezza

(in giorni)


Annotazioni

AbamectinVertimec

30

AcefateOrthene, Orthofat, Guardian, Aceber

30

Contro le nottue e sul tronco per la sesia.
AmitrazBumetran, Zamir, Edrizar

30

AzadirachtinOikos

3

BuprofezinApplaud

30

Inibitori di sintesi della chitina (ICI):

Diflubenzuron

Dimilin, Dudim

45

Sono
FlufenoxuronCascade

90

ammessi al
HexaflumuronConsult

30

massimo2
LufenuronAlsystin

30

trattamenti
TeflubenzuronNomolt, Escort

30

all'anno.
TriflumuronMatch

30

Clorpirifos-etileDursban, Terial 40 L, Lorsban 40, Pyrinex ME

30

Il prodotto "Pennphos AG" non è ammesso.
Clorpirifos-metileReldan, Etifos-M

30

DiazinoneBasudin,
Dazin 20 E

15

Prodotti con il principio attivo microincapsulato non sono ammessi.
Ethiofen-carbCroneton

30

EtofenproxTrebon

30

È ammesso solo fino alla fioritura.
FenoxycarbInsegar

30

Solo1trattamentoall'annocon mass. 40g/hl oppure 2 trattamenti a metà dosaggio sono ammessi.
EptenofosHostaquick

30

Eventualmente d'estate contro un'elevata infestazione di afide lanigero (solo su melo).
ImidaclopridConfidor

30 (50 sul pero)

È ammesso solo1trattamentoall'anno
(Legge sui fitofarmaci).
IndoxacarbSteward

30

Olio mineraleAgrumol, Oliocin

30

FosaloneZolone

30

PirimicarbPirimor

30

Non dovrebbe essere fatto più di 1 trattamento all'anno.
Tebufenozide
Mimic, Confirm

30

Non dovrebbero essere fatti più di 1 trattamento all'anno con mass. 70g/hl oppure 2 trattamenti a metà dosaggio.
VamidothionKilval

60

È ammesso solo1trattamentoall'anno.
La protezione delle api:
 

La difesa delle api è importante durante tutto l'anno e non solo nel periodo della fioritura. Ogni trattamento dev'essere fatto in tal modo, che questi insetti non vengano danneggiati. Prima dell'impiego di prodotti dannosi é indispensabile effettuare una pacciamatura.

 
 

Una violazione del divieto di trattamento con fitofarmaci dannosi alle api durante il periodo della fioritura dei fruttiferi comporta l'esclusione del relativo frutteto dal programma.

 
Fitofarmaci dannosi per le api:
 

Fitofarmaci che sono ammessi nel programma AGRIOS vengono classificati nocivi alle api, se contengono uno dei seguenti principi attivi:

Abamectin
Acefate
Amitraz
Carbaryl
Clorpirifos-etile
Clorpirifos-metile
Diazinone
Eptenofos
Ethiofencarb
Etofenprox
Fenoxycarb
Flufenoxuron

Imidacloprid

Indoxacarb

Pyridaben

Teflubenzuron

Triflumuron

Vamidothion

METODI BIOLOGICI E BIOTECNOLOGICI


Principio attivo


Nome commerciale


Periodo di sicurezza

(in giorni)


Annotazioni

Bacillus thuringiensisDipel, Delfin, Bactospeine

3

Reti antimaggiolino

Virus della granulosi

Madex

3

Orzo infettato con fungo

Tecnica della confusione

Isomate C-Plus, Isomate C-Spezial, Ecopom, Rak 3+4, Checkmate CM 180

FUNGICIDI


Principio attivo


Nome commerciale


Periodo di sicurezza

(in giorni)


Annotazioni

Fosetil-alluminioAliette

40

Anilinopirimidine:

Cyprodinil°

Chorus

21

Al massimo quattro
trattamenti
Pyrimethanil°Scala, Vision*

14

(21*)

all'anno.
BupirimateNimrod

21

Solo sul melo
CaptanCaptan e a.

15

DiclofluanideEuparen

7

DitianoneDelan

40

Ditiocarbammati:

Mancozeb

Dithane M45, Mazeb M70 ed.a.

28

Ditiocarbammati e loro
miscele in seguito alla loro
MetiramPolyram

28

dannosità nei confronti dei fitoseidi si dovrebbero
TMTDSilfur, TMTD 50, Pomarsol 50

10

utilizzare solo 4 volte all'anno. Complessivamente
ZiramZiramon, Crittam, Pomarsol Z WG

10

possono essere utilizzati perun massimo di 6volte
ZinebCrittox, Aspor

28

all'anno,intervallatifra di loro
DodinaDodene, Syllit, Venturol

10

Non dovrebbero essere fatti più di 4 trattamenti all'anno.
Ramediversi

C

Kresoxim-metileStroby WG

35

Al massimo 4trattamentiall'anno.
ZolfoZolfo bagnabile, Tiovit e a.

Inibitori della sintesi dello sterolo (IBS):

Difenconazolo

Score

21

IBS non dovrebbero essere
FenarimolRubigan

21

impiegati più di 4 volte
FenbuconazoloIndar

28

contro la ticchiolatura
FluquiconazoloVision

21

all'anno
FlusilazoloNustar

30

HexaconazoloAnvil, Balic

15

MyclobutanilSysthane, Thiocur, Linear

15

NuarimolBloc

7

PenconazoloTopas

14

TebuconazoloFolicur

30

TetraconazoloDomark, Concorde, Thor

14

TriadimenoloBayfidan

14


C= periodo di sicurezza secondo l'utilizzazione prevista.

ERBICIDI


Principio attivo


Nome commerciale


Periodo di sicurezza

(in giorni)


Annotazioni

Glufosinate-AmmonioBasta, Finale

30

GlifosateRoundup

30

Glifosate trimesioSupral

30

MCPAFenoxilene 30, Hedonal S

30

SimazinaAmizina 50 L, Framed

30

Solo nellanno d’impiantomax.2 kg/ha.

ACARICIDI


Principio attivo


Nome commerciale


Periodo di sicurezza

(in giorni)


Annotazioni

BenzoximateAcarmate

14

BromopropilatoNeoron

21

Clofentezine5Apollo

30

Fino a fine giugno
Hexythiazox5Matacar

14

5e: principi attivi  con lo stesso segno
FenazaquinMagister

28

possiedono lo stesso meccanismo d’azione.
FenpyroximateMiro

28

Di ogni gruppo è consentitosolo1 prodottoe solo1
PyridabenNexter

14

volta per stagione.
TebufenpyradOscar

14

Fenbutatin-OxideTorque

30

Osservazioni:
 

L'utilizzo di fitofarmaci dannosi agli insetti utili come per esempio Kilval, Zolone, Orthene, Carbaryl e ditiocarbammati ha effetti negativi sulla dinamica della popolazione e la diffusione dei fitoseidi. Conseguentemente è necessario intervenire con trattamenti contro gli acari dannosi. Pertanto i prodotti dannosi agli insetti utili devono essere ponderati ed impiegati in modo restrittivo.

L’impiego limitato di acaricidi puó garantire una buona efficacia nei casi, in cui per motivi diversi fosse necessario un trattamento con acaricidi.

L'impiego degli acaricidi nel programma di produzione integrata dell'AGRIOS è consentito solo se:

 

è dimostrabile che la soglia di tolleranza (acari/foglia) sia stata superata. Prima del trattamento è necessario eseguire un controllo sul numero di acari/foglia e sulla presenza dei fitoseidi, dei coccinellidi e degli antocoridi, il cui risultato deve essere riportato nel quaderno di campagna,

 

prima della comparsa degli acari nel frutteto erano già stati introdotti dei fitoseidi.

ALTRI PRODOTTI CONSENTITI


Principio attivo


Nome commerciale


Periodo di sicurezza

(in giorni)


Annotazioni

Naftilacetammide
(NAD)
Amid Thin, Diramid, Geramid Neu, Dirigol

30

Acido naftilacetico
(NAA)
Dirado, Dirager, Nokad, Obsthormon 24a

7

Benziladenina + acido gibberellico  A4 + A7Promalin

Solo su melo

CarbarylSevin flow, Pomex, Panam PB 50, AS 50, Aesse L, Sedit

7

Solo per il diradamento dei frutticini
ChlorfacinoneOlio Topitox

Difenilamina

No Scald,
DPA 31

30

Impiego consentito solo per varietà soggette a riscaldo e per partite destinate alla lunga conservazione. Vedi „Direttive per la raccolta e la conservazione della frutta da produzione integrata“!
EthefonEthrel

60

Solofino al 15 giugno(solo su melo).
Acido gibberellico  A4 + A7Regulex

20

Solo su melo
Caolino

 

Norme per l'assegnazione del marchio di tutela per la frutta altoatesina da produzione integrata alle aziende commerciali

 

Le aziende commerciali che intendono vendere parte o tutta la frutta con la dicitura ed il relativo marchio "frutta altoatesina da produzione integrata" (marchio provinciale con coccinella) devono attenersi alle seguenti norme:

 

1.

L'azienda commerciale raccoglie entro il mese di marzo di ogni annata frutticola i seguenti documenti dai propri soci interessati a partecipare al programma di produzione integrata:

 

Una dichiarazione, che gli aderenti al programma conoscono le direttive dell'AGRIOS, che partecipano volontariamente e sotto la propria responsabilità accettando i controlli previsti ed essendo al corrente sulle sanzioni nel caso d’inosservanza delle norme-

Un elenco di tutti i soci/fornitori partecipanti con numero del socio, nome, indirizzo e firma del conduttore aziendale/proprietario.

 

2.

L'azienda commerciale deve consegnare all'AGRIOS entro la fine di aprile di ogni anno i seguenti documenti:

Una richiesta di partecipazione dell'azienda commerciale al programma AGRIOS (Modulo D).

Il presidente/il proprietario o il direttore dichiarano con la propria firma a nome dell'azienda e dei propri conferenti che si impegnano a rispettare le direttive vigenti per la produzione, la raccolta e la conservazione. Essi dichiarano inoltre di consentire agli addetti ai controlli di visitare in qualsiasi momento le aziende, consentendo anche il prelevamento di campioni.

L'elenco completo dei partecipanti

Un profilo sull'ampiezza dell'azienda commerciale e la sua partecipazione al programma AGRIOS (Modulo E).

 

3.

L'AGRIOS, al momento dell'iscrizione di ogni azienda commerciale oppure delle organizzazioni di produttori o associazioni, addebita un contributo annuale che è costituito dall’importo base e da un importo determinato sulla superficie totale della produzione frutticola integrata.

 

4.

L'AGRIOS esamina le domande e la relativa documentazione per l'accettazione o il rifiuto dell'adesione. In caso di rifiuto l'azienda commerciale sarà avvisata entro un mese dalla data di presentazione della domanda.

 

5.

I controllori esaminano in tempi predeterminati le aziende appartenenti, per verificare se si attengono alle direttive previste e relazionano per iscritto all'AGRIOS sui rilievi eseguiti.

 

6.

Il frutticoltore è obbligato a comunicare immediatamente alla sua azienda commerciale se in un appezzamento di terreno non si è attenuto allecure colturali previste dalle direttive procedendo alla disdetta. Questa verrà comunicata dall'azienda commerciale all’AGRIOS. Nel momento della visita l'azienda commerciale espone al controllore la situazione delle aziende che proseguono nella produzione integrata. Qualora la rinuncia avvenisse dopo la comunicazione di un’ispezione o solo al momento del controllo, essa non verrà più accettata.

 

7.

Il controllore, al momento del controllo nell'azienda agricola, prende visione del quaderno di campagna e dei dati inerenti alle cure colturali, nonché dei dati di iscrizione dell'azienda da esaminare. Durante il sopralluogo di campagna controlla la posizione, la grandezza dell'appezzamento dichiarato e la situazione delle cure colturali. Egli può prelevare dei campioni (di terreno, erba, foglie o frutti) per analizzarli chimicamente. L'AGRIOS informa l'azienda commerciale interessata sull'eventuale esclusione dei consegnatari di frutta.

 

8.

Prima del conferimento di tutta la frutta all’azienda commerciale, ad essa devono essere consegnati i quaderni di campagna, affinchè i controllori li possano controllare.

Terminata l’ispezione dell’AGRIOS, quest’ultima pubblica due liste delle aziende: nella prima sono contenute le aziende che si sono iscritte al programma AGRIOS, nella seconda sono indicate quelle aziende che per l’intera superficie o parte di essa sono ancora conformi alle disposizioni del programma integrato. Solo così è possibile, distinguere esattamente la merce proveniente dalla produzione integrata, da quella coltivata in modo convenzionale ed identificare inequivocabilmente i singoli lotti.

Il quaderno di campagna deve contenere tutti i dati richiesti. Il frutticoltore, con la sua firma, si assume la responsabilità sulla veridicità e la completezza dei dati.

 

9.

Al momento della consegna della frutta proveniente da produzione integrata essa dev'essere contrassegnata in modo evidente e chiaro, per evitare che durante la collocazione e la conservazione avvengano degli scambi con frutta coltivata in modo convenzionale. Per tale operazione l'AGRIOS propone alle aziende commerciali apposite etichette identificatrici.

 

10.

Al termine dell'immagazzinamento l'azienda commerciale comunica all'AGRIOS il quantitativo complessivo di frutta (diviso per varietà), che è stata coltivata secondo le direttive della produzione integrata e come tale consegnata.

 

11.

L'azienda commerciale deve tenere in evidenza tutti i movimenti della frutta proveniente da produzione integrata. Questi dati devono essere sempre aggiornati e disponibili ad ogni controllo.

 

12.

I controllori esaminano nel magazzino i quantitativi provenienti da produzione integrata, prelevano dei campioni per le analisi sui residui nonché sorvegliano la consegna, la conservazione, la cernita, il confezionamento, l'etichettatura ed altre operazioni.

 

13.

La frutta che dopo la raccolta viene trattata contrariamente alle „direttive  e pertanto non è più rispondente ad esse provoca l’esclusione dell'azienda commerciale dal programma di produzione integrata. Ciò è da riportare chiaramente sugli imballaggi e nei registri di magazzino. Pertanto viene a cadere automaticamente il diritto per questa frutta di poter essere commercializzata con il marchio "Frutta altoatesina da produzione integrata" o con diciture simili.

 

14.

L'azienda commerciale ha il diritto di apporre il marchio di garanzia: "frutta altoatesina da produzione integrata" (marchio provinciale con coccinella) per la merce che è stata coltivata e conservata secondo le direttive dell'AGRIOS. La Camera di Commercio di Bolzano consegnerà all'azienda commerciale il corrispondente numero di etichette (labels) ed altro materiale pubblicitario. Le etichette ed il materiale pubblicitario per la produzione integrata possono essere applicati solo nella propria azienda commerciale con sede nella provincia di Bolzano.

 

15.

Aziende commerciali che per l'anno corrente non si sono associate all'AGRIOS non sono autorizzate ad applicare il marchio della produzione integrata, anche se la frutta proviene da un'azienda (commerciale o di produzione) che è autorizzata ad usare il marchio.

 

16.

Le aziende commerciali autorizzate ad usare il marchio integrato, vendendo frutta da produzione integrata in modo sfuso (scendi-albero) fuori Provincia, non possono fornire al cliente i labels, il marchio per la produzione integrata o altro materiale pubblicitario simile.

Il Direttivo dell'AGRIOS, in casi eccezionali e previa richiesta dell'azienda commerciale, può concedere delle deroghe.

 

17.

Quantitativi di mele per le quali non sono stati rispettati tutti i criteri fondamentali delle direttive non possono utilizzare il marchio di tutela per frutta altoatesina da produzione integrata o con diciture simili.

 

18.

L'azienda commerciale, a fine stagione di vendita, comunica all'AGRIOS le quantità di frutta, suddivise per varietà, vendute con il marchio di garanzia per la frutta altoatesina da produzione integrata.

 

19.

Nel caso in cui nell'azienda agricola o in quella commerciale non fossero state rispettate le direttive verranno applicate le sanzioni previste dalla Legge Provinciale per la produzione integrata (30 aprile 1991, N° 12 e 14 dicembre 1999, N° 10) nonché quelle previste dall'AGRIOS.

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