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In vigore al: 28/09/2013

Legge provinciale 1° giugno 1995, n. 131)
Introduzione dell'insegnamento curriculare del ladino nelle scuole secondarie di secondo grado ed artistiche delle località ladine

1)

Pubblicata nel B.U. 13 giugno 1995, n. 28.

Art. 1

(1) In ogni classe degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado ed artistica delle località ladine della provincia di Bolzano è introdotto, ove ciò non sia già attuato, l'insegnamento della lingua e cultura ladina per un'ora settimanale, secondo il programma di cui all'allegato A. I rispettivi consigli di istituto possono prevedere per tale insegnamento fino a due ore settimanali.2)

(2) Gli alunni che si iscrivono agli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado ed artistica delle località ladine e sono in possesso di diploma di licenza media delle scuole in lingua italiana o tedesca possono essere esonerati a richiesta dall'insegnamento della lingua e cultura ladina secondo l'allegato A, e sono tenuti a frequentare insegnamenti sostitutivi inerenti alla stessa materia, secondo criteri deliberati dai competenti organi collegiali.

La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Provincia.

2)

Il comma 1 è stato sostituito dall'art. 24 della L.P. 9 agosto 1999, n. 7.

ALLEGATO A
Programma di ladino per le scuole secondarie di secondo grado ed artistiche delle località ladine

Art. 1 Obiettivi

La lingua ladina, elemento caratterizzante della realtà socioculturale delle località ladine è veicolo di crescita e di autorealizzazione intellettuale ed umana dell'alunno. È suo diritto fondamentale apprenderne i contenuti ed acquisire una specifica competenza nel suo uso, nel segno della continuità con l'insegnamento specifico impartitogli nella scuola dell'obbligo. Tale insegnamento deve tener conto della realtà plurilinguistica della scuola delle località ladine e mirare ad un coinvolgimento di contenuti delle diverse discipline. L'insegnamento del ladino nelle scuole secondarie di secondo grado intende fornire all'alunno la capacità di usare la propria madrelingua in tutte le situazioni di comunicazione sociale e di offrirgli un quadro generale della cultura, della storia e della situazione attuale della popolazione ladina. A tal fine è necessario che sappia usare la propria lingua correttamente sia per scritto che oralmente, curando particolarmente gli aspetti lessicali, ortografici, morfologici ed idiomatici. Alla luce del riconoscimento della lingua ladina quale lingua ufficiale negli atti pubblici si presenta l'esigenza di fornire una specifica padronanza dei termini amministrativi.

Art. 2 Indicazioni metodologiche

La materia si presenta per la propria natura e per le proprie finalità assai composita e variegata. Sarà cura dell'insegnante scegliere opportunamente i contenuti di maggiore rilevanza tra le tante sfaccettature che contraddistinguono la realtà e la tradizione culturale ladina. È preferibile un approccio interattivo, tramite cui coinvolgere il discente nelle problematiche e nei processi del divenire linguistico, stimolandone le capacità critiche e di analisi delle strutture e dei contenuti. A tal fine è assai utile il raffronto continuo con le altre realtà linguistiche conosciute, in una dinamica comparativa e contrastiva. Si consiglia la pratica continuata nel campo delle traduzioni, della composizione libera e a tema, del colloquio e dell'esposizione, della ricerca e del progetto. Si approfondiranno inoltre le testimonianze più significative della produzione letteraria locale, non trascurando neppure il settore delle comunicazioni sociali e dei testi di uso corrente. Per la maggior efficacia dell'insegnamento sarà di forte incentivo il collegamento diretto con la realtà territoriale delle località ladine e con le testimonianze vive della vita culturale locale.

Art. 3 Indicazioni programmatiche

I classe

Nella prima classe si procederà al ripasso ed all'applicazione delle regole fondamentali della grafia unificata ladina, agendo segnatamente nei settori in cui si riscontrano le difficoltà maggiori, ad esempio problemi connessi con l'accentazione, con i segni diacritici, con le opposizioni consonantiche, con la formazione dei plurali ecc. In campo grammaticale si impone l'esigenza di approfondire particolarmente gli aspetti caratterizzanti della morfologia del ladino, quali l'inversione, l'uso del pronome enclitico, le opposizioni transitivo-riflessive ed in genere le forme verbali. Le particolari carenze riscontrate a livello generale nel settore lessicale impongono reiterati esercizi al riguardo. L'arricchimento del lessico può procedere per sistemi tradizionali, come ad esempio il glossario per argomenti, come pure per esercitazioni di raffronto e di traduzione.

Un accento marcato va posto sullo studio della dinamica e delle cause delle interferenze linguistiche, per cui è possibile procedere ad esercitazioni di individuazione e di eliminazione di errori frequenti nel linguaggio corrente degli alunni.

Lo studio della preistoria delle zone dolomitiche fino alla conquista romana può essere validamente sostenuto dal contatto con le più significative scoperte in loco e con la frequentazione delle realtà museali esistenti nella zona.

L'analisi dei testi letterari può limitarsi nella prima classe a testimonianze nella versione idiomatica locale, avendo cura di scegliere quelle più stimolanti per gli alunni. È importante inoltre suscitare la necessaria sensibilizzazione verso il problema delle lingue minoritarie e delle minoranze in genere, facendo gli opportuni raffronti con realtà consimili nazionali ed estere.

Ulteriori campi d'indagine in questa classe iniziale del ciclo superiore sono la realtà socio-economica delle valli ladine e la situazione dei giovani in questo contesto.

II classe

Si procederà ad ulteriori chiarimenti ed esercitazioni per quanto attiene i problemi principali connessi con l'ortografia ladina. In campo grammaticale sarà opportuno intensificare lo studio delle forme verbali, specie di quelle irregolari e delle forme passive e congiuntive. Le caratteristiche morfologiche ladine della doppia negazione e quelle sintattiche riconducibili alla posizione delle parti del discorso dovranno essere curate con un approccio comunicativo e possibilmente concreto.

L'arricchimento del bagaglio lessicale dovrà essere esteso ai concetti astratti, ai neologismi ed al campo delle scienze, ove più appariscente è la carenza di materiale linguistico.

L'indagine storica si riferirà al periodo intercorrente tra la romanizzazione ed il rinascimento, con riferimenti alla situazione delle aree friulana e grigionese e studiando a fondo la regressione dell'area linguistica ladina e la nascita degli idiomi ladini. Cenni di toponomastica locale e di onomastica potranno contribuire ad accrescere la conoscenza del proprio patrimonio storico-culturale.

Accenni alla situazione di minoranze linguistiche ed etniche consimili aiuteranno gli alunni ad allargare la propria ottica in una visione solidaristica ed europeista. È possibile allargare lo studio e l'analisi dei testi letterari e non anche ad altri idiomi delle vallate dolomitiche. Usare i mezzi di comunicazione sociale e studiarne le dinamiche può essere un altro valido banco di prova per l'indagine linguistico-culturale riferita alla realtà ladina attuale. Parimenti è possibile entrare nel merito delle tematiche connesse con l'incidenza del turismo sulla situazione generale ed ambientale delle nostre località.

III classe

In questa classe si passa all'applicazione pratica delle conoscenze linguistiche acquisite, impegnandosi in prove pratiche di ladino amministrativo, in composizioni libere ed a soggetto, in formulazione di lettere e corrispondenza amministrativo-commerciale ed in scritti attinenti il programma.

L'indagine linguistica viene approfondita da cenni di etimologia e di studio della formazione delle parole, come anche da semplici esercitazioni di linguistica storica e comparata.

La ricerca storica riguarda l'epoca dalla riforma fino al congresso di Vienna, con raffronti puntuali e costanti sia al contesto storico locale che a quello delle zone limitrofe ladinofone. Sarà cura dell'insegnante dimostrare le conseguenze dei grandi fenomeni storici generali sulla realtà storica sociale. La nascita e lo sviluppo di una specifica letteratura ladina in zona friulana e grigionese verrà studiata anche avvalendosi di testi bilingui. È importante seguire il corso dell'arte e dell'artigianato, analizzandone le origini nel periodo in esame.

L'argomento delle minoranze va arricchito con fondamenti di glottologia e linguistica generale, ricercando in particolar modo le interconnessioni fra famiglie linguistiche e nell'ambito delle lingue neolatine. Aspetti di psicolinguistica, quali l'identità culturale, l'etnocentrismo, il pluriculturalismo, l'integrazione ecc. sono da trattarsi anche riguardo alla questione ladina.

È consigliabile inoltre la trattazione attenta e critica del patrimonio di leggende e racconti popolari delle Dolomiti, anche alla luce delle ultime risultanze di appositi studi etnologici e filologici. Ciò vale anche per lo studio del folclore, degli usi e costumi, delle tradizioni e dell'architettura rurale della zona dolomitica.

IV classe

In questa classe si può procedere ad un lavoro di formulazione scritta più impegnativo, conglobando argomenti attuali anche pluridisciplinari, senza trascurare il lavoro di traduzione ed esercitazione riferito al cosiddetto "ladino amministrativo". L'indagine stilistico-lessicale può essere estesa al poco noto patrimonio di forme idiomatiche ladine, di detti e proverbi ed anche a parole e modi di dire di altre varianti ladine.

Si consiglia di seguire l'evoluzione storica delle zone ladine nell'ottocento, alla luce dei nazionalismi contrapposti, della presa di coscienza dei ladini e dei grandi rivolgimenti sociali del periodo comprendendovi anche le cause ed il decorso della prima guerra mondiale.

Al fine di ottenere una maggiore omogeneità programmatica ci si riferirà ad autori ed artisti del tempo storico trattato, con i primi tentativi di una autonoma produzione letteraria nella zona dolomitica e facendo i dovuti raffronti con le correnti e gli stili dell'epoca a livello europeo.

È importante entrare nel merito di concetti quali lingua ed ideologia, maggioranza e minoranza, assimilazione ed autonomia, anche alla luce degli argomenti storici trattati. Questi ed altri argomenti possono venire studiati anche avvalendosi di testi contemporanei della pubblicistica ladina e non, cercando, comunque di dare una visione equilibrata e razionale del problema.

Un importante punto del programma da ripresentare anche con l'ausilio di escursioni e visite guidate è l'orogenesi, la flora, la fauna, la paleontologia delle Dolomiti e di parchi naturali della nostra zona.

V classe

Nella classe conclusiva delle scuole superiori delle località ladine è doveroso fare il punto delle competenze linguistiche acquisite, intervenendo opportunamente sulle residue deficienze riscontrate. La preparazione scritta ed orale avrà una connotazione mirata alle esigenze del mondo del lavoro come pure a quelle della autorealizzazione umana e sociale del cittadino. Sarà importante perciò sottolineare l'aspetto comunicativo tramite relazioni, indagini, discussioni e tesine.

A questo fine si continuerà l'arricchimento lessicale, incentrando l'impegno su termini meno noti da rivitalizzare e sul glossario per l'esame di ladino. I contenuti storico-sociali verteranno sull'epoca posteriore alla prima guerra mondiale sino ai nostri giorni, con le tematiche fondamentali della politica totalitaria, dell'opzione dell'immigrazione forzata, del processo autonomistico e della tutela attuale del gruppo linguistico ladino. Ciò darà luogo ad importanti momenti di riflessione circa la pacifica convivenza dei gruppi linguistici e le prospettive future in un contesto sovranazionale. Quest'indagine verrà corroborata dall'analisi delle leggi e disposizioni autonomistiche e di uno spaccato della pubblicistica moderna al riguardo. Il quadro generale della minoranza verrà integrato dell'esposizione delle organizzazioni e dell'attività culturale presente. Si seguiranno la crescita artistica e letteraria contemporanee, cercando sempre l'approccio globale e gli opportuni confronti reciproci tra diverse realtà.

Le conoscenze di linguistica generale e riferita alle lingue minoritarie verranno arricchite da uno sguardo d'insieme sugli studi ladini (bibliografia, atlante linguistico dolomitico, indagini sul campo, ricerche linguistico-didattiche ecc.) Sulla base del livello di maturazione raggiunto si procederà infine ad un'osservazione intensa delle tendenze ed evoluzioni della lingua ladina, sino a formulare scenari di possibili futuri sviluppi.

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